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sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

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(art. 99 e 112 CPC)...". Nella fattispecie, la società attrice aveva fin dall'atto <strong>di</strong>citazione richiesto la condanna <strong>della</strong> convenuta al risarcimento del danno nonpatrimoniale in forma generica e detta circostanza rendeva la domanda ammissibile,proprio sulla base dei principi esposti nella citata pronuncia del Supremo Collegio(e confermati più recentemente dalla <strong>sentenza</strong> n. 17873 del 22.8.2007).Entrando nel merito <strong>della</strong> risarcibilità del danno non patrimoniale, il Tribunalerammentava che le sentenze nn. 8827 ed 8828 del 2003 <strong>della</strong> <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Cassazione,così come più <strong>di</strong> recente la <strong>sentenza</strong> n. 26972 dell'11.11.2008 delle Sezioni Unite<strong>della</strong> <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Cassazione, avevano sancito il superamento del principio, fondato sullalettura tra<strong>di</strong>zionale degli artt. 2059 cc e 185 CP, secondo il quale il danno nonpatrimoniale sarebbe stato risarcibile solo nei casi <strong>di</strong> fatto illecito costituente reato. Lepredette sentenze, infatti, affemavano che il danno non patrimoniale era risarcibiletutte le volte che venissero lesi valori <strong>della</strong> persona, che trovavano riconoscimento etutela nella carta costituzionale.La giurisprudenza ormai consolidata <strong>della</strong> <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Cassazione aveva inoltre sancitoil superamento del principio secondo cui solo la persona fisica poteva essere titolare delrisarcimento del danno non patrimoniale: infatti, secondo la giurisprudenza in<strong>di</strong>cata dalTribunale, non era solo la persona fisica ma anche quella giuri<strong>di</strong>ca che poteva subiretale tipo <strong>di</strong> danno (magari, secondo le fattispecie analizzate dal Supremo Collegio,avvertendo una sorta <strong>di</strong> sofferenza, che ne costituiva il contenuto). Invero, una voltasuperata la sovrapposizione necessaria del danno non patrimoniale a quello morale ericonosciuto che anche la persona giuri<strong>di</strong>ca era titolare <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti personalicostituzionalmente garantiti, la cui lesione costituiva danno risarcibile (sent. Cass.n. 12929 del 4.6.2007), nessun ostacolo sussisteva, a detta del Tribunale, allaaffermazione che nella specie erano stati lesi i <strong>di</strong>ritti costituzionalmente garantiti allapersona giuri<strong>di</strong>ca CIR spa sotto i due profili già accennati.In primo luogo era stato leso il <strong>di</strong>ritto dell'attrice ad un giu<strong>di</strong>zio reso da un giu<strong>di</strong>ceimparziale, <strong>di</strong>ritto riconosciuto dalla Costituzione all'art. 24 (tutti possono agire in276

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