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sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

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non <strong>di</strong>pendenti dalla <strong>sentenza</strong> corrotta, la quale, quin<strong>di</strong>, non può esserneconsiderata causa efficiente: si deve dunque ritenere che le spese sostenute amargine del proce<strong>di</strong>mento arbitrale (pareri, consulti extra procura alle liti, ecc) nonsiano eziologicamente connesse con la corruzione del giu<strong>di</strong>ce Metta, ma sianoespressione <strong>di</strong> un precedente libero ricorso alla tutela professionale dei propri<strong>di</strong>ritti.Orbene, riscontrando la documentazione prodotta da CIR (doc M 5 CIR), risulta ilpagamento delle seguenti fatture inequivocabilmente imputabili alla fase relativaalla <strong>sentenza</strong> <strong>della</strong> <strong>Corte</strong> <strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma e <strong>della</strong> fase avanti la <strong>Corte</strong> <strong>di</strong>Cassazione: fattura 5.3.1991 avv. Berar<strong>di</strong>no Libonati per lire 605.000.000; fattura2.4.1991 avv. Vittorio Ripa <strong>di</strong> Meana per lire 302.500.000; fattura 30.4.1991 avv.Pietro Trimarchi per lire 605.000.000; fattura 4.6.1991 avv. Elio Fazzalari per lire204.000.000; fattura 31.7.1991 avv. Giovanni Panzarini nella parte in cui esponelire 510.000.000 imputabili alla <strong>di</strong>fesa avanti la <strong>Corte</strong> d’Appello <strong>di</strong> Roma; fattura23.8.1991 avv. Pietro Trimarchi per lire 363.000.000; fattura 20.8.1991 avv. ElioFazzalari per lire 306.000.000; fattura 10.10.1991 avv. Giovanni Panzarini per lire306.000.000; fattura 26.6.1992 avv. Pietro Guerra per lire 242.150.000; fattura2.7.1992 avv. Pietro Trimarchi per lire 242.000.000; fattura 20.1.1993 avv.Giorgio Oppo per lire 363.000.000; fattura 22.1.1993 avv. Adolfo Di Maio perlire 363.000.000.Ne consegue che le spese ingiustamente pagate assommano a lire 4.411.650.000,corrispondenti ad euro 2.278.427,00.Per quanto sopra detto, a tale importo vanno aggiunte le spese legali che la <strong>Corte</strong><strong>di</strong> Appello <strong>di</strong> Roma ha posto a carico <strong>di</strong> CIR ed in favore dei sigg. Formenton e <strong>di</strong>Persia srl in virtù <strong>della</strong> ritenuta soccombenza, ammontanti a lire 1.503.800.000 (€776.647,88) relative al proce<strong>di</strong>mento arbitrale ed a lire 3.004.560.000 (€1.551.725,74) per le spese <strong>di</strong> lite inerenti il proce<strong>di</strong>mento avanti la CdA (doc CIRC3 pag 165).255

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