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sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

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essere riconosciuta a CIR. Tale componente del risarcimento spettante a CIR èpari, pertanto, a lire 46.552.025.071, corrispondenti ad € 24.042.114,51.Tale integrazione è significativamente inferiore a quella <strong>di</strong>sposta dal giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>primo grado, che ha aumentato equitativamente il risarcimento (da lire458.046.833.807 a lire 550 miliar<strong>di</strong>) in una misura che corrisponde, con unaminima approssimazione, al 20% del totale del danno risarcibile che aveva giàdeterminato nel suo preciso ammontare. La riduzione <strong>della</strong> percentuale(ovviamente applicata sulla <strong>di</strong>versa base <strong>di</strong> calcolo qui accertata) tiene conto <strong>della</strong>esclusione ai fini che qui interessano <strong>di</strong> due dei tre elementi valorizzati dalTribunale. La soluzione, che la <strong>Corte</strong> ritiene appunto preferibile, tiene altresì contodel fatto che quelle tre componenti cui il primo giu<strong>di</strong>ce aveva avuto riguardo nonrivestono (e non potevano rivestire nel ragionamento del Tribunale) la stessaimportanza e, pertanto, non potrebbero essere meccanicamente considerate perattribuire a ciascuna l’eguale “peso relativo” <strong>di</strong> un terzo nella determinazionedell’entità dell’integrazione equitativa. Appare, infatti, a questo punto davveroevidente (tanto da esonerare la <strong>Corte</strong> da un’ulteriore motivazione che, sul punto,non potrebbe che essere ripetitiva <strong>di</strong> argomenti già esposti) che la terza dellecomponenti in<strong>di</strong>viduate dal Tribunale a pag. 136 <strong>della</strong> <strong>sentenza</strong> impugnata - lasola ritenuta rilevante dalla <strong>Corte</strong> ai fini dell’integrazione equitativa - ha un rilievotalmente preponderante rispetto alle altre da giustificare una riduzione meno cheproporzionale <strong>della</strong> percentuale sopra detta.Ne consegue che, determinato in lire 310.346.833.807, pari ad € 160.280.763,43 ildanno subito da CIR <strong>di</strong> cui si è potuto accertare il preciso ammontare(impregiu<strong>di</strong>cato l’ulteriore tema del danno da inutile sopportazione <strong>di</strong> speselegali), può essere stabilita in lire 46.552.025.071, corrispondenti ad €24.088.595,63, la misura <strong>della</strong> integrazione equitativa, che porta il dannorisarcibile fino a questo momento accertato a lire 356.898.858.878, corrispondentiad € 184.322.877,94.253

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