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sentenza della Corte d'Appello di Milano - Lider-Lab

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(per "immedesimazione organica") soggetto pagatore e beneficiario dell'illecito, è certo,essendo il contrario ad<strong>di</strong>rittura irreale, che il dominus <strong>della</strong> società in persona abbiapromosso ovvero consentito la condotta criminosa, concretamente realizzata con denaro suoed a suo illecito profitto attraverso esecutori materiali a lui strettamente legati.Le conclusioni alle quali si è così pervenuti in or<strong>di</strong>ne al ruolo svolto daPreviti e da Berlusconi consentono <strong>di</strong> ritenere assorbite le ragioni contenutenell’appello incidentale con<strong>di</strong>zionato svolto da CIR, per sostenere il coinvolgimento <strong>di</strong>retto<strong>di</strong> Fininvest nella corruzione <strong>di</strong> Metta, a prescindere cioè dalla commissione dell’illecito daparte dei predetti, per il caso in cui la <strong>Corte</strong> non avesse ritenuto che Fininvest dovesserispondere ex art 2049 CC (nda ovvero ex art 2043 CC per quanto riguardava SilvioBerlusconi nella ritenuta ipotesi <strong>di</strong> “immedesimazione”) dell’operato dei due autori <strong>della</strong>corruzione <strong>di</strong> Metta, o anche <strong>di</strong> uno solamente degli stessi.IL SECONDO MOTIVO DI APPELLO DI FININVEST E IL PRIMO MOTIVO DIAPPELLO INCIDENTALE CONDIZIONATO DI CIR: IL LODO PRATIS E LASENTENZA DELLA CORTE D’APPELLO DI ROMA N. 259/91Il secondo motivo <strong>di</strong> appello <strong>di</strong> Fininvest, ripreso in memoria conclusionale alle pagine 10 eseguenti, è complesso e necessita <strong>di</strong> analisi dettagliata.L’appellante sosteneva che CIR avrebbe dovuto <strong>di</strong>mostrare che: 1) essa aveva una rilevantepossibilità <strong>di</strong> ottenere una <strong>sentenza</strong> <strong>di</strong> conferma del lodo, 2) la <strong>sentenza</strong> <strong>della</strong> <strong>Corte</strong>d’Appello <strong>di</strong> Roma era ingiusta, mentre giusto era il lodo Pratis e che 3) tale <strong>sentenza</strong> erafrutto <strong>della</strong> corruzione. Perchè fosse fondata la pretesa <strong>di</strong> CIR doveva ricorrere la prova <strong>di</strong>ognuna delle tre allegazioni.Tali assunti, però, non erano veri e, comunque, non erano <strong>di</strong>mostrati: ciò spezzava il nessoeziologico - come evidenziato dall’appellante nel primo motivo <strong>di</strong> appello trattato al capitoloseguente - che doveva ricorrere per poter coltivare l’ipotesi risarcitoria ex art 2043 CC.In relazione al nesso <strong>di</strong> causa, Fininvest aggiungeva (il tema veniva affrontatospecificamente nel quinto motivo <strong>di</strong> gravame al quale si rinvia) che, anche a voler ritenere146

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