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Giugno 2009 - Ordine dei Medici di Bologna

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ARTICOLIIl palazzo dell’Archiginnasio e il TeatroAnatomicoAlessandro Ruggeri e Paolo ScaraniÈ datata primavera 1562 autunno 1563 la costruzionedel Palazzo dell’Archiginnasio, e<strong>di</strong>ficiolungo 139 metri che si estende sul fiancodella Basilica <strong>di</strong> S. Petronio e si affaccia all’attualepiazza de<strong>di</strong>cata a Luigi Galvani.Il benestare alla costruzione del Palazzo vennedato nel 1528 dal pontefice Pio IV de’ <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>.Questi, avendo stu<strong>di</strong>ato a <strong>Bologna</strong> <strong>di</strong>ritto eteologia, prese coscienza della grave crisi incui versava la Scuola Bolognese che scarseggiava<strong>di</strong> Lettori <strong>di</strong> grido e assisteva inerte adun’irreversibile migrazione <strong>di</strong> giovani studentipresso altre Università <strong>di</strong>venute famose.Le lezioni fino ad allora erano tenute al domiciliodegli stessi Lettori nei vari rioni della città.La Scuola <strong>di</strong> <strong>Me<strong>di</strong>ci</strong>na e delle Arti si svolgevaa Porta Nuova, Volta <strong>dei</strong> Ramisini, Via delleBanzole, Pozzo <strong>dei</strong> Tibal<strong>di</strong> e al Convento <strong>di</strong> S.Francesco; la Scuola <strong>di</strong> Legge era tenuta in ViaS. Mamolo, Via <strong>dei</strong> Libri, Via delle Casette, ViaS. Andrea, Porta Procula. E alla Corte <strong>dei</strong> Bulgari.Ma con il decadere della signoria <strong>dei</strong>Bentivoglio, avvenuta nell’anno 1506, e con ilconseguente assorbimento della città sotto loStato Pontificio, le Scuole perdevano progressivamentei privilegi che erano loro concessidalla Città e ad un tempo veniva limitata la libertàgiuris<strong>di</strong>zionale del Rettore, mentre forte<strong>di</strong>veniva l’ingerenza <strong>dei</strong> Legati pontifici. Si assistevaad una limitazione <strong>di</strong> quel clima <strong>di</strong> libertàe giustizia, spensieratezza e operosità,che aveva reso <strong>Bologna</strong> la città universitariapiù famosa d’Europa. Fu il Car<strong>di</strong>nale CarloBorromeo, nipote e consigliere <strong>di</strong> Pio IV, a decretarenel 1561 la costruzione del Palazzodelle Scuole Nuove, nome che inizialmente glivenne attribuito. Si realizzava così il progettoavanzato dalla Curia Romana <strong>di</strong> riunire in ununico e<strong>di</strong>ficio tutte le scuole dello Stu<strong>di</strong>o Bolognese.Un progetto che permetteva <strong>di</strong> esercitareun rigoroso controllo dottrinale e politicosu maestri e scolari, ma che si rivelònegativo per lo sviluppo della scienza e la notorietàdell’Università.Il 21 ottobre dell’anno 1563 avveniva l’inaugurazionedelle Nuove Scuole con una lettura delNapoletano Ventura Luppi e con l’occasionefu coniata una medaglia d’argento che riproducela facciata dell’Archiginnasio e l’effige <strong>di</strong>Pio IV. Il progetto del Palazzo e la sua costruzioneveniva assegnata all’architetto AntonioMoran<strong>di</strong> detto il Terribilia. Il portale d’ingressoè adornato <strong>di</strong> stemmi del Comune, del PapaPio IV, del Car<strong>di</strong>nal Carlo Borromeo e delVice Legato Vescovo Pietro Donato. Dal portalesi accede all’elegante cortile quadrato adoppio loggiato. Nel loggiato inferiore, <strong>di</strong>fronte all’ingresso, è la Cappella <strong>di</strong> S. Maria<strong>dei</strong> Bulgari (ove aveva la sua casa il legista Bulgaro,<strong>di</strong>scepolo <strong>di</strong> Irnerio) ed ai lati le sontuosestanze <strong>dei</strong> Lettori ove i docenti, con Toghe eCappe <strong>di</strong> ermellino, si riunivano prima <strong>di</strong> accederealle aule nel piano superiore. Le pareti<strong>dei</strong> loggiati e delle sale <strong>dei</strong> due piani del palazzoe le volte delle scale venivano decorate <strong>di</strong>anno in anno da stemmi aral<strong>di</strong>ci, epigrafi, lapi<strong>di</strong>,iscrizioni. Sono gli stemmi aral<strong>di</strong>ci chepiù colpiscono il visitatore per il loro cospicuonumero (erano circa 7000 prima della <strong>di</strong>struzionedell’Archiginnasio avvenuta durantegli eventi bellici del 1944). Essi appartengonoai Rettori, Lettori, Consiglieri, Priori, Sindacidella Città e in gran<strong>di</strong>ssimo numero alle famiglie<strong>di</strong> studenti italiani e stranieri. Iscrizionisu lapide, famose in ambito me<strong>di</strong>co, sonoquelle <strong>di</strong> Gaspare Tagliacozzi, Marcello Malpigli,Giulio Cesare Aranzio.Le aule al piano superiore sono situate sui duefianchi nord e sud dell’e<strong>di</strong>ficio. Di queste, setteappartenevano agli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Diritto, nel versantemeri<strong>di</strong>onale, e tre erano per gli Stu<strong>di</strong>delle Arti. Due aule magne sono situate ai latiesterni del corridoio; esse sono l’Aula magnadelle Arti, attualmente sala <strong>di</strong> lettura della BibliotecaComunale dell’Archiginnasio, e l’Aulamagna <strong>dei</strong> Legisti, così denominata perchénel 1842 fu eseguita la “prima” dello StabatMater <strong>di</strong> Gioacchino Rossini <strong>di</strong>retta da GaetanoDoninzzetti.Al centro del loggiato superore, antistanteall’entrata, è il Teatro Anatomico, opera realizzatanel 1637 da Antonio de Paolucci dettoil Levante o il Levanti.In un primo tempo l’insegnamento dell’anatomiaveniva svolto in un ambiente ristrettodel loggiato superiore, ove un Teatro anato-Bollettino Notiziario n° 6 giugno <strong>2009</strong> • 3

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