Storia, cultura e tradizioni di Alberona
Le origini del Comune risalgono, nel Medioevo, al tempo del ripopolamento che principi e monarchi tentarono,nelle terre loro soggette, con genti migranti ed intere famiglie, cui donavano terreni, animali e mezzi per coltivare la terra. Pare che i primi colonizzatori di Alberona fossero delle famiglie calabresi, al seguito dei bizantini in lotta contro i Longobardi di Benevento, qui piazzate a difesa dei conquistatori.
Le origini del Comune risalgono, nel Medioevo, al tempo del ripopolamento che principi e monarchi tentarono,nelle terre loro soggette, con genti migranti ed intere famiglie, cui donavano terreni, animali e mezzi per coltivare la terra. Pare che i primi colonizzatori di Alberona fossero delle famiglie calabresi, al seguito dei bizantini in lotta contro i Longobardi di Benevento, qui piazzate a difesa dei conquistatori.
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Le Origini<br />
Le origini del Comune risalgono, nel Me<strong>di</strong>oevo, al tempo del ripopolamento<br />
che principi e monarchi tentarono,nelle terre loro soggette, con genti migranti<br />
ed intere famiglie, cui donavano terreni, animali e mezzi per coltivare la terra.<br />
Pare che i primi colonizzatori <strong>di</strong> <strong>Alberona</strong> fossero delle famiglie calabresi, al<br />
seguito dei bizantini in lotta contro i Longobar<strong>di</strong> <strong>di</strong> Benevento, qui piazzate a<br />
<strong>di</strong>fesa dei conquistatori.<br />
I primi colonizzatori trovarono ricetto nel cavo (alveus) <strong>di</strong> un albero secolare<br />
('alberone'): <strong>di</strong> qui il nome originario <strong>di</strong> Alva-rona, che poi fu mutato in<br />
Alberone ed infine in <strong>Alberona</strong>. Dando cre<strong>di</strong>to a questa ipotesi,<strong>Alberona</strong><br />
sarebbe sorta tra il 950 e il 1000.<br />
In seguito, Federico II, dapprima ossequioso verso la Santa Sede, e <strong>di</strong>venuto<br />
poi nemico quando il papa iniziò a <strong>di</strong>fendere la libert della Puglia, della Sicilia<br />
e dei Comuni Lombar<strong>di</strong>, conquistò la Puglia nel 1220, <strong>di</strong>feso e spalleggiato dai<br />
Saraceni. Creò a Lucera una roccaforte dei musulmani, ai quali concesse ampi<br />
<strong>di</strong>ritti.<br />
Ad <strong>Alberona</strong> essi ebbero facoltà <strong>di</strong> servirsi della legna dei boschi. Ma ad<br />
<strong>Alberona</strong> vigilavano i Templari, un Or<strong>di</strong>ne Religioso <strong>di</strong> Cavalieri. Federico II,<br />
non potendo attaccare <strong>di</strong>rettamente il Papa, pose le mani sui beni degli Or<strong>di</strong>ni<br />
Cavallereschi, confiscandoli (1239); anche i Templari seguirono la stessa<br />
sorte.<br />
Succeduto a Federico II, re Manfre<strong>di</strong> don <strong>Alberona</strong> ad un suo cameriere,<br />
Amelio de Molisio. Questi,durante una permanenza a Barletta, aveva abusato<br />
<strong>di</strong> una sua popolana. Il re, fattolo imprigionare,lo obbligò a sposare la<br />
giovane, assicurandogli un premio se avesse obbe<strong>di</strong>to. Amelio sposò la<br />
giovane e il re gli donò "Alvarona in Capitanata". Non passò molto tempo e i<br />
Cavalieri riebbero il loro feudo. Con una lettera del 1297 Carlo d'Angiò or<strong>di</strong>nò<br />
al Capitano <strong>di</strong> Lucera <strong>di</strong> far rispettare il possesso dei Templari su <strong>Alberona</strong>.<br />
Periodo Angioino Conquistata Napoli, Carlo I aveva iniziato una riforma<br />
generale del Regno. Trasferì la capitale da Palermo a Napoli; estromise dalle<br />
cariche pubbliche gli Svevi, sostituendoli con impiegati francesi. Invitò trenta<br />
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