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Progetto educativo a.s. 2011 /12 - Comune di Rimini

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COMUNE DI RIMINIDirezione Servizi Educativie <strong>di</strong> Protezione SocialePROGETTO EDUCATIVOVia Circonvallazione Occ.le, 55 tel. 0541/793767 – fax 0451/793768


FINALITA' DEL NIDOIl Nido d'Infanzia si propone come luogo dove ogni bambino può trovareoccasioni <strong>di</strong> gioco, <strong>di</strong> socializzazione, <strong>di</strong> scoperta e <strong>di</strong> esplorazionedell'ambiente circostante offrendogli la possibilità <strong>di</strong> sviluppare econsolidare le proprie abilità e competenze. È un luogo nel qualesperimentarsi nelle prime relazioni con altri bambini e adulti.Il nido è organizzato per essere un ambiente accogliente che ha finalità <strong>di</strong>: formazione e socializzazione dei bambini, nella prospettiva del lorobenessere psicofisico e dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive,affettive, relazionali e sociali;cura dei bambini, che comporti un affidamento continuativo a figure<strong>di</strong>verse da quelle parentali in un contesto esterno a quello familiare; sostegno alle famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative(tratto da L.R. Emilia Romagna n. 1/2000 art.2, Testo coor<strong>di</strong>nato L.R.n. 8/2004).INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITA'Il nido garantisce l'inserimento e l'integrazione dei bambini <strong>di</strong>versamenteabili, secondo quanto previsto dalla legge 104/92 (Legge quadro perl'assistenza, l'integrazione sociale e i <strong>di</strong>ritti delle persone han<strong>di</strong>cappate) edanche dei bambini che si trovano in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio relazionale e socioculturale.L'inserimento <strong>di</strong> tutti i bambini è finalizzato alla loro piena integrazione conl'obiettivo <strong>di</strong> consentire a ciascuno lo sviluppo delle proprie potenzialità.


Il contesto <strong>educativo</strong> trae arricchimento dal contributo personale e unicoche ciascun in<strong>di</strong>viduo porta e grazie alle relazioni intense e significative chein esso si sviluppano.Il processo <strong>di</strong> integrazione del bambino al nido e l'in<strong>di</strong>viduazione delleesperienze e del percorso da svolgere, in questi casi, è supportato da unlavoro <strong>di</strong> rete tra le educatrici, la coor<strong>di</strong>natrice pedagogica, gli operatorireferenti dell'AUSL e la famiglia.IL PERSONALE• Gli educatori si occupano della cura dei bambini nella prospettiva del lorobenessere psicofisico, dello sviluppo delle loro potenzialità cognitive,affettive, relazionali e sociali e progettano, in relazione ai bisogni deibambini, l'organizzazione degli spazi e le <strong>di</strong>verse esperienze <strong>di</strong> gioco.• Le operatrici scolastiche curano l'igiene degli ambienti, affiancano glieducatori in particolari momenti della giornata (attività, pranzo, sonno...),partecipano alle eventuali uscite e alle feste.• Il personale <strong>di</strong> cucina prepara giornalmente i pasti sulla base <strong>di</strong> un menùpre<strong>di</strong>sposto dalle <strong>di</strong>etiste dall'azienda U.S.L. <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong>.Il menù è <strong>di</strong>fferenziato a seconda dell'età dei bambini. Per i bambini fino ilcompimento dell'anno <strong>di</strong> età si segue la <strong>di</strong>eta pre<strong>di</strong>sposta dal pe<strong>di</strong>atra <strong>di</strong>base. In caso <strong>di</strong> allergie e/o intolleranze alimentari certificate le <strong>di</strong>etistepre<strong>di</strong>spongono per il bambino un menù <strong>di</strong>fferenziato.


Gli educatori, le operatrici scolastiche ed il personale <strong>di</strong> cucina costituisconoil collettivo che esprime la sua professionalità attraverso il metodo del lavoro<strong>di</strong> gruppo ed il principio della collegialità in stretta collaborazione con lafamiglia (L.R. Emilia Romagna n°1/2000 art. 31, Testo coor<strong>di</strong>nato L.R. n.8/2004). Il collettivo è affiancato nel suo lavoro dalla coor<strong>di</strong>natricepedagogica che ha tra le sue funzioni quella <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo e sostegno tecnicoalla progettazione educativa.INSERIMENTOL'inserimento del bambino al nido rappresenta uno dei momenti più delicati esignificativi della sua crescita. Per i bambini spesso entrare al nido significavivere per la prima volta un'intensa separazione dalle principali figurefamiliari ed instaurare nuove relazioni significative con adulti e coetanei.È il momento in cui, cominciando a frequentarsi, si crea gradualmente unaconoscenza reciproca che aiuterà ad instaurare legami <strong>di</strong> fiducia tra bambinie bambine, genitori ed educatori.“Non ci conosciamo, ma ci apprestiamo ad avviare un rapportoimportante, fatto <strong>di</strong> emotività intensa, <strong>di</strong> aspettative reciproche, <strong>di</strong>ritualità significative”.È quin<strong>di</strong> importante che questa fase avvenga senza fretta, con gradualità, nelrispetto dei tempi <strong>di</strong> ogni bambino, per costruire un rapporto <strong>di</strong> fiducia e farsì che l'esperienza al nido <strong>di</strong>venti significativa e vissuta come nuovaopportunità educativa.


Un buon inserimento permetterà ai vostri bambini <strong>di</strong> sentirsi autonomi <strong>di</strong>esplorare, conoscere, avviare nuovi legami affettivi e sentirsi a proprio agionel nuovo ambiente per tutto il percorso <strong>educativo</strong>.Per un buon inserimento il bambino ha bisogno <strong>di</strong> essere:1. accompagnato dallo stesso familiare, perché con la sua presenzaattiva, partecipe ma, al contempo, <strong>di</strong>screta, gli trasmette sicurezzarispetto all'esperienza nuova ed impegnativa che sta vivendo;2. coinvolto come soggetto attivo <strong>di</strong> questo percorso e rassicurato sulfatto che al tempo trascorso al nido segue il ritorno a casa;3. sempre salutato, in quanto l'allontanamento <strong>di</strong> nascosto “inganna” ilbambino che lo vive come un abbandono. Il saluto deve essere “caldo”e al contempo deciso, evitando <strong>di</strong> mostrargli titubanza;4. costante nella frequenza al nido, per permettergli <strong>di</strong> noninterrompere il percorso intrapreso ed acquisire sicurezza nellaripetitività degli eventi, evitando le assenze non in<strong>di</strong>spensabili (es.viaggi).Anche il bisogno dei genitori <strong>di</strong> essere accompagnati in questo percorso,<strong>di</strong>fficile ed emotivamente intenso, viene accolto attraverso la possibilità <strong>di</strong>uno scambio <strong>di</strong> informazioni e un <strong>di</strong>alogo continuo con le educatrici.


Come avviene praticamentePer facilitare l'inserimento dei bambini al nido, in una <strong>di</strong>mensione <strong>di</strong> piccologruppo, sono state in<strong>di</strong>viduate due fasce orarie nella mattina della durata <strong>di</strong>circa un'ora ciascuna.• Prima settimana: E' necessaria la presenza <strong>di</strong> un familiare per tuttala permanenza del bambino al nido.• Seconda settimana: Allontanamento graduale del familiare ericongiungimento dei due gruppi.• Terza settimana: Inizio della proposta del pranzo, secondo levalutazioni delle educatrici, in accordo con le famiglie (fatte salve lesezioni lattanti e piccolissimi dove i tempi sono più variabili).• Quarta settimana: Inizio della proposta del sonno, concordato fra leeducatrici ed i genitori, in base alle reazioni <strong>di</strong> ciascun bambino (fattesalve le sezioni lattanti e piccolissimi dove i tempi sono più variabili).Le sezioni lattanti e piccolissimi, in considerazione dell'età dei bambini,necessitano e adottano una maggiore elasticità che rispetti i tempi ed i ritmidei singoli bambini.Prima dell'inizio della frequenza al nido, le educatrici realizzano un colloquioin<strong>di</strong>viduale con i genitori, per uno scambio <strong>di</strong> informazioni reciproche sulbambino e sul servizio e per avviare un'alleanza educativa.


LA GIORNATA EDUCATIVALa giornata al nido è scan<strong>di</strong>ta da momenti <strong>di</strong> routines che rappresentano lascansione temporale della vita del nido, pensati e organizzati in modo daessere riconoscibili dai bambini. Le routines sono, quin<strong>di</strong>, elementi costantidella quoti<strong>di</strong>anità, che vengono riproposti negli stessi orari e con gli stessirituali. Il bambino, giorno dopo giorno, impara a prevedere, ad attendere e aseparare le <strong>di</strong>verse situazioni, comprendendo in anticipo cosa sta peravvenire. Questo sostiene il consolidamento <strong>di</strong> un senso <strong>di</strong> appartenenza e <strong>di</strong>sicurezza rispetto al contesto.Ore 7,45Ore 8,00-8,45Ore 9,00Ore 10,00-11,00Ore 11,00-11,30Ore <strong>12</strong>,30-13,30Ore 13,00-15,00Ore 15,00-15,30Ore 15,30-16,00Ingresso anticipato (su richiesta) e accoglienzaIngresso e accoglienzaSpuntino con fruttaEsperienze <strong>di</strong> giocoPranzoUscita interme<strong>di</strong>aRiposoRisveglio e cambioUscitaAl mattino nella sezione lattanti e piccolissimi viene proposto il sonno perrispondere al naturale ritmo sonno-veglia dei bambini più piccoli.Ingresso e accoglienza. L'educatrice accoglie la coppia adulto-bambino. È unmomento importante perché permette uno scambio <strong>di</strong> informazioni


iguardanti il bambino. Questo momento deve avvenire senza frettarispettando i tempi personali, per trasmettere sicurezza sia al bambino che algenitore nel momento del <strong>di</strong>stacco. È fondamentale che il genitore saluti ilbambino trasmettendogli serenità per fargli vivere una buona permanenza alnido.Cambio e igiene personale. E' un momento emotivamente molto intenso cherafforza il legame con l'educatore ed in cui il bambino è gratificato nelsentirsi curato e accu<strong>di</strong>to. Questo contesto favorisce lo sviluppodell'autonomia e promuove il valore <strong>di</strong> sé.Pranzo. Durante il pasto è favorita l'esperienza manipolativa e <strong>di</strong> contatto<strong>di</strong>retto col cibo: toccare gli alimenti con le mani, passarli fra le <strong>di</strong>ta, portarlialla bocca sono azioni che favoriscono la conoscenza e lo sviluppo <strong>di</strong> unrapporto sereno col cibo. Le educatrici pranzano al tavolo con i bambinisollecitandone l'autonomia e favorendo la socializzazione.Riposo. Il momento del riposo è molto personale e delicato per ogni bambino,da qui nasce l'esigenza da parte delle educatrici <strong>di</strong> conoscere le abitu<strong>di</strong>ni e iriti del bambino in famiglia per garantire il più possibile una continuità <strong>di</strong>comportamenti con essa.


SPAZI E SEZIONIIl Nido Girotondo è organizzato in 5 sezioni, con cucina e lavanderia interne.Sono presenti due saloni, due giar<strong>di</strong>ni e un terrazzo per attività psicomotoriedove i bambini possono sod<strong>di</strong>sfare il loro bisogno <strong>di</strong> movimento ed affinare lecapacità motorie.La cura degli ambienti, espressione dell'intenzionalità educativa, è valorizzatae ricercata in quanto trasmette un messaggio <strong>di</strong> serenità e <strong>di</strong> accoglienza aibambini e ai genitori.Una buona organizzazione degli spazi mira ad accogliere l'in<strong>di</strong>vidualità deisingoli, fornire loro una pluralità <strong>di</strong> stimoli, favorire il raggiungimento <strong>di</strong>autonomie e le relazioni sia con gli adulti che con i bambini creando unambiente rassicurante.Durante l'anno lo spazio si mo<strong>di</strong>fica e “cresce” insieme ai bambini peraccogliere i loro cambiamenti e interessi e sulla base della progettazioneproposta.Dall'anno scolastico 2007-2008 è stata allestita la biblioteca, frutto <strong>di</strong> unprogetto biennale sulla narrazione. Per valorizzare questa risorsa,coinvolgendo le famiglie, viene proposto settimanalmente il prestito a casa.Si ritiene, infatti, molto importante promuovere, fin dai primi mesi <strong>di</strong> vita ,l'approccio al libro e la “lettura ad alta voce” in quanto il libro illustratoaffascina il bambino permettendogli <strong>di</strong> esprimere la propria vita interiore, leproprie emozioni, i propri sentimenti, le proprie fantasie rafforzando, inquesto momento <strong>di</strong> ascolto e <strong>di</strong> attenzione con<strong>di</strong>visa, la relazione affettivatra adulto e bambino.


La sezione “Pulcini”.Accoglie 14 bambini che all'inizio dell'anno scolastico hannoun'età compresa fra i 3 e gli 8 mesi.La sezione è organizzata secondo spazi, materiali e giocattoli adatti allacrescita psicofisica dei bambini <strong>di</strong> questa particolare fascia d'età, ossia ingrado <strong>di</strong> rispondere alle esigenze <strong>di</strong> cura (zona pasto, bagno e zona sonno) e<strong>di</strong> sperimentazione plurisensoriale e corporea.Angoli morbi<strong>di</strong>: tappetoni, cuscini, macro-peluche, specchio a parete, mobiles,giocattoli <strong>di</strong> varie forme, colori e consistenze.Spazi e materiali consentono ai bambini <strong>di</strong> sperimentare il movimento insicurezza e autonomia dando loro la possibilità <strong>di</strong> esplorare con tutto il corpo,ascoltare, sviluppare la sensorialità e fare esperienze <strong>di</strong> tipo relazionaleaffettivocon l'adulto e i coetanei in una situazione privilegiata <strong>di</strong>contenimento.La presenza dello specchio, posto accanto ai tappetoni, agevola la scopertadell'immagine <strong>di</strong> sé e degli altri, il vedersi e io riconoscersi. Gli angoli morbi<strong>di</strong>sono delimitati da mobili “primi passi” con sbarre d'appoggio per favorire lastazione eretta e con cassettini “apri e scopri”.


La sezione “Coniglietti”Accoglie 16 bambini che all'inizio dell'anno scolasticohanno fra i 9 e i 14 mesi.All'interno della sezione si possono trovare:L'angolo morbido: tappeti, cuscini, mobiles <strong>di</strong> peluche, mobiles sonori chescendono dal soffitto, libri morbi<strong>di</strong>. Lo spazio, così pre<strong>di</strong>sposto, <strong>di</strong>venta uncontenitore soft dove il bimbo vive una molteplicità <strong>di</strong> esperienze sensoriali.Un ampio specchio che promuove la scoperta dell'immagine <strong>di</strong> sé e degli altri,il vedersi e riconoscersi.Per i bambini che già camminano e che necessitano <strong>di</strong> spazi aperti e privi <strong>di</strong>ostacoli e per facilitare la prensione e il raggiungimento della posizioneeretta vi è una parete provvista <strong>di</strong> barre corrimano con piccoli centrid'interesse appesi. Nella sezione vi è anche un mobile primipassi concassettini e sportellini “apri e scopri”.Angolo del movimento: scivolo, scaletta e pedana <strong>di</strong> gommapiuma per affinarela deambulazione.Mobile Tana: il bambino si sente protetto in un ambiente circoscritto, ma allostesso tempo può interagire con gli altri attraverso finestre aperte.


La sezione “Orsetti”.Accoglie 14 bambini che all'inizio dell'anno scolastico, hannodai 15 ai 20 mesi <strong>di</strong> età.All'interno della sezione si possono trovare:Angolo morbido: è uno spazio con tappetoni, cuscini, <strong>di</strong>vanetto, mobile conlibri, de<strong>di</strong>cato prevalentemente all'ascolto <strong>di</strong> fiabe, racconti, storie con ilsupporto <strong>di</strong> immagini. È un angolo in cui stare soli o con altri, sfogliando libri,rilassandosi o facendosi coccolare.Angolo della famiglia: comprende arre<strong>di</strong>, attrezzi e oggetti da cucina,bambole, seggiolone, culla.I giochi del “far finta” offrono ai bambini la possibilità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare ilproprio bisogno <strong>di</strong> identificazione, espressione delle emozioni, aiutandoli adacquisire schemi <strong>di</strong> azione ed espressioni verbali delle persone intorno a se'.Angolo con specchio: con tappetone e cuscini, in questo spazio i bambinipossono, da soli o con le educatrici, rilassarsi e rispecchiarsi riconoscendo sestessi e gli altri, deco<strong>di</strong>ficando le varie parti del corpo e le <strong>di</strong>verseespressioni del viso.


La sezione “Tigrotti”.Accoglie 21 bambini che al momento dell'inizio dell'annoscolastico hanno fra i 21 e i 26 mesi.I bambini che frequentano questa sezione si muovonoautonomamente e sono spesso impegnati a ricercare attivamente la compagniadei coetanei per giocare, parlare e con<strong>di</strong>videre.La sezione viene organizzata per agevolare le esigenze proprie dell'etàattraverso la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong>:Angolo del gioco simbolico: arre<strong>di</strong> da cucina, bambole e seggioloni.Permette al bambino <strong>di</strong> rievocare, imitare, inventare, immaginarecomunicando attraverso il “far finta” le proprie emozioni e stati d'animo. Èinoltre presente l'angolo della parrucchiera dove i bambini fanno finta <strong>di</strong>asciugare e asciugarsi i capelli, truccarsi e pettinarsi con spazzole idonee allaloro età.Angolo del movimento: tappeto stradale, specchio e a fianco del tappeto sitrova un contenitore dove all'interno ci sono automobiline <strong>di</strong> varia grandezza.Qui i bambini possono giocare soli o con gli altri, potendo guardare la propriafigura in movimento.Angolo morbido: è uno spazio attrezzato all'insegna della morbidezza eprivacy. Sono presenti cuscinoni, tappeti, peluches e tenda a baldacchino perpermettere al bambino <strong>di</strong> stare solo o con gli altri, per ascoltare fiabe,racconti o rilassarsi. Inoltre all'interno della sezione i bambini possono<strong>di</strong>stendersi anche nel mobile tana e trovare uno spazio intimo quando nesentono la necessità.


Angolo della conversazione: dove ogni giorno ci si riunisce per guardare i libri,ascoltare e raccontare storie, cantare canzoni e mangiare insieme la frutta almattino.La sezione “Delfini”Accoglie 14 bambini che all'inizio dell'anno scolastico,hanno dai 27 ai 32 mesi <strong>di</strong> età.A questa età i bambini cominciano a stabilire rapporti amicali preferenziali ea definire un proprio ruolo nel gruppo. Per questo motivo sono stati allestitispazi in cui i bambini possono stare soli, incontrarsi in piccoli gruppi o acoppie:Angolo della lettura e angolo morbido. Ci sono <strong>di</strong>vanetti, libreria con libriillustrati, tappetone, cuscino, amaca, specchio. È un ambiente protetto perfavorire l'ascolto, la conversazione e per arricchire il linguaggio.Angolo delle costruzioni e pista automobiline. A <strong>di</strong>sposizione dei bambini sonopresenti contenitori con costruzioni <strong>di</strong> plastica e <strong>di</strong> legno <strong>di</strong> piccole e gran<strong>di</strong><strong>di</strong>mensioni; tappeto con mappa stradale, piste per automobiline e trenini. Conquesti giochi vengono sollecitate creatività, pensiero logico e motricità fine.Il gioco simbolico, del “far finta”, è un'altra capacità che emerge in manierapreponderante a questa età. Esso permette <strong>di</strong> assimilare le regole sociali e <strong>di</strong>rielaborare le emozioni del vissuto quoti<strong>di</strong>ano:Angolo della casa. Ci sono cucina con relativi accessori, lavanderia conlavatrice, sten<strong>di</strong>no, asse da stiro, carrello della spesa, bambole, passeggini elettini. Luogo preferito dai bambini dove possono sentirsi gran<strong>di</strong> e capaci,imitando il fare <strong>di</strong> mamma e papà.


Angolo dei travestimenti: mobiletto con attaccapanni, cassetti, vestiti,cappelli, borsette, foulards, specchio per proiettare vissuti, sperimentareazioni, comportamenti e per comunicare emozioni e stati d'animo.PROPOSTE EDUCATIVELa programmazione educativa e il progetto per lo sviluppo e l'appren<strong>di</strong>mento,elaborato annualmente, sono il frutto <strong>di</strong> un lavoro collegiale tra gli educatoricon la supervisione del coor<strong>di</strong>namento pedagogico. Essi offrono opportunitàper lo sviluppo motorio, cognitivo, affettivo e relazionale del bambinorispettando le caratteristiche evolutive delle <strong>di</strong>verse età.L’attività <strong>di</strong> programmazione e <strong>di</strong> monitoraggio dell’esperienza viene svoltaall’interno delle riunioni del gruppo <strong>di</strong> lavoro (collettivi) che sono mensili.I percorsi proposti vedono il bambino attivo protagonista sia nella relazionecon gli altri che nelle esperienze: egli può sperimentare, provare, scegliere.Lo strumento dell'osservazione è per gli educatori il metodo che consente <strong>di</strong>proporre percorsi realmente rispondenti alle esigenze e agli interessi deibambini.Le esperienze proposte vengono documentate attraverso cartelloni,videoregistrazioni, fotografie.Una parte <strong>di</strong> tale documentazione viene consegnata a fine anno scolastico aigenitori e una parte rimane al nido come memoria storica.


LA GIORNATA DEI FRATELLI AL NIDOIl Girotondo propone già da <strong>di</strong>versi anni “La giornata dei fratelli al nido” in cuiviene data la possibilità ai fratelli maggiori <strong>di</strong> trascorrere una giornata alnido per viverne la quoti<strong>di</strong>anità.Ogni anno le singole sezioni valutano se aderire al progetto in base alla loroorganizzazione interna.PARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIEPer il benessere dei bambini è importante che i genitori partecipino alla vitadel nido e che tra genitori ed educatori si instauri uno scambio <strong>di</strong>informazioni e una collaborazione ai fini <strong>di</strong> garantire la continuità “famiglianido”ed un'azione educativa integrata.La partecipazione dei genitori viene favorita attraverso:1) consiglio: organo rappresentativo delle famiglie;2) assemblea nuovi iscritti: nel mese <strong>di</strong> settembre prima dell'avvio dell'annoscolastico per presentare le linee pedagogiche e metodologiche del servizio;3) colloqui in<strong>di</strong>viduali: gli educatori <strong>di</strong> sezione con i singoli genitori;4) incontri <strong>di</strong> sezione: gli educatori con tutti i genitori della sezione;5) laboratori: momenti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> gruppo fra genitori e personale del nidofinalizzati alla realizzazione <strong>di</strong> oggetti e materiali per il nido;6) festa <strong>di</strong> fine anno scolastico.


CONTINUITA' NIDO – SCUOLA DELL’INFANZIAI servizi educativi del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Rimini</strong> hanno collaborato alla stesura <strong>di</strong> undocumento <strong>di</strong> passaggio che vuole “raccontare” il bambino e la sua esperienzaal nido attraverso le parole degli educatori e dei genitori. A fine annoscolastico le educatrici consegnano il documento alle famiglie con l’invito <strong>di</strong>portarlo alle insegnanti della scuola dell'infanzia nel corso del primo colloquio.Il documento insieme ai colloqui effettuati tra educatrici ed insegnanti dellescuole infanzia comunali al momento del passaggio mirano a garantire lacontinuità dell'esperienza educativa.“NIDO APERTO ALLA CITTA'”E' una iniziativa che si realizza nel mese <strong>di</strong> gennaio/febbraio con lo scopo <strong>di</strong>far conoscere a tutti i citta<strong>di</strong>ni, in primo luogo ai genitori con bimbi piccoli, ilservizio del Nido d'Infanzia.Consiste nell'opportunità <strong>di</strong> visitare il Nido Girotondo nel periododell'apertura delle iscrizioni ai Ni<strong>di</strong> d'Infanzia comunali.La visita può rappresentare un'occasione <strong>di</strong> incontro con il personale del Nidoe <strong>di</strong> conoscenza del progetto <strong>educativo</strong> del servizio: dei suoi contenuti e dellasua organizzazione.


Il progetto <strong>educativo</strong> è stato formalizzato dal collettivo del nido d'infanzia“GIROTONDO”.COORDINAMENTO PEDAGOGICOZangari dott.ssa Fiorella (Responsabile della Direzione Tecnico Pedagogica)Campana dott.ssa MonicaFabbroni dott.ssa MaricaGiorgi dott.ssa RaffaellaPatruno dott.ssa PaolaLa coor<strong>di</strong>natrice pedagogica del nido, Monica Campana, può essere contattatadai genitori per eventuali necessità <strong>di</strong> carattere pedagogico-organizzativo.0541/704743 mail:monica.campana@comune.rimini.itDIRIGENTE:Mazzotti dott. Fabio.Il nido d’infanzia Girotondo è inserito nel sistema gestione per la qualitàconseguendo la certificazione del proprio sistema qualità secondo lanorma internazionale UNI EN ISO 9001:00

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