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La borsa e la vita Dall'usuraio al banchiere

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fece generose elemosine per l’anima di lui e diede in uso ai monaci il resto dei suoi<br />

beni. Il corpo fu collocato in una cappel<strong>la</strong> e circondato da schiere di cantori. <strong>La</strong> notte<br />

stessa, i frati che cantavano videro apparire quattro spiriti neri che presero posto a<br />

sinistra del feretro. A questa vista, tutti i monaci eccetto uno, più vecchio, fuggirono<br />

via terrorizzati. Subito quattro angeli vennero a prendere posto <strong>al</strong><strong>la</strong> destra del feretro,<br />

di fronte ai demoni. Questi intonarono il s<strong>al</strong>mo 36 di David, in cui Dio promette di<br />

punire l’ingiustizia, e dissero: “Se Dio è giusto e le sue parole veritiere, quest’uomo è<br />

nostro, poiché è colpevole di tutto ciò”. Gli angeli santi replicarono: “Poiché citate il<br />

canto di David, continuate fino in fondo; visto che tacete, continueremo noi”. E<br />

cantarono il versetto del s<strong>al</strong>mista in cui si trattava dell’imperscrutabile giustizia di<br />

Dio, del<strong>la</strong> sua misericordia e del<strong>la</strong> promessa: “‘I figli degli uomini spereranno nel<strong>la</strong><br />

protezione delle tue <strong>al</strong>i’. Come Dio è giusto e <strong>la</strong> Scrittura vera, questo figlio<br />

dell’uomo è nostro; si è rifugiato in Dio e andrà a Dio perché ha sperato nel<strong>la</strong><br />

protezione delle sue <strong>al</strong>i. Si inebrierà dell’abbondanza del<strong>la</strong> sua casa colui che si è<br />

inebriato delle <strong>la</strong>crime del pentimento”. In barba ai demoni confusi e muti, gli angeli<br />

portarono in Cielo l’anima del peccatore pentito ricordando le parole di Gesù: “Ci<br />

sarà gioia nel Cielo per gli angeli di Dio a causa di un solo peccatore che fa<br />

penitenza” [Lc 15, 101]» 98 .<br />

Questo racconto di Cesario di Heisterbach nel libro del pentimento ci mostra <strong>la</strong><br />

potenza del pentimento che sospinge in paradiso, senza neppure passare per il<br />

purgatorio, un usuraio pentito in extremis ma <strong>la</strong> cui penitenza fu, è vero, resa<br />

esecutiva in gran parte d<strong>al</strong>l’abate, il cui monastero ricevette (a titolo di interesse<br />

lecito?) qu<strong>al</strong>che bricio<strong>la</strong> del<strong>la</strong> fortuna dell’usuraio.<br />

Al<strong>la</strong> domanda del novizio «Che cosa gli ha più giovato, le elemosine o il<br />

pentimento?», Cesario avrebbe risposto: «Se non ci fosse stato il pentimento, le<br />

elemosine sarebbero state un misero aiuto».<br />

Ecco dunque l’usuraio del tredicesimo secolo trascinato, <strong>al</strong> di là del purgatorio, in<br />

questa marcia del<strong>la</strong> devozione cristiana verso <strong>la</strong> <strong>vita</strong> interiore. <strong>La</strong> s<strong>al</strong>vezza<br />

dell’usuraio v<strong>al</strong> bene qu<strong>al</strong>che pena, e bisogna aver fiducia in Dio per s<strong>al</strong>vare, con o<br />

senza purgatorio, gli usurai di cui Lui solo, in assenza di confessione e restituzione,<br />

saprà se hanno provato un pentimento sincero.<br />

Ma il pentimento non consiste in qu<strong>al</strong>che paro<strong>la</strong> a fior di <strong>la</strong>bbra. Se l’usuraio ha un<br />

cuore, è questo a dover par<strong>la</strong>re. All’ingenua ma opportuna domanda del novizio che<br />

gli chiede se un uomo senza occhi può pentirsi, d<strong>al</strong> momento che senza occhi non<br />

può piangere, Cesario risponde: «Il pentimento non è nelle <strong>la</strong>crime, bensì nel moto<br />

del cuore di cui le <strong>la</strong>crime sono il segno; ma anche il cuore ha le sue <strong>la</strong>crime». Ed<br />

aggiunge: «Ogni uomo, giusto o peccatore, anche se è morto con solo un’ombra di<br />

pentimento (in contritione etiam minima), vedrà Dio» 99 . Che attenzione per<br />

l’usuraio!<br />

98 Ivi, II, 31, t. I, pagine 103-5. (N.d.A.)<br />

99 Ivi, II, 34-35, t. I, pagine 108-9. (N.d.A.)<br />

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