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La borsa e la vita Dall'usuraio al banchiere

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Il problema è di difficile risoluzione, specie se l’usuraio <strong>la</strong>scia una vedova e dei<br />

figli. <strong>La</strong> questione preoccupa seriamente teologi e canonisti.<br />

Interviene a questo punto l’ultimo, importantissimo personaggio: <strong>la</strong> “moglie”, che<br />

presto diventa <strong>la</strong> “vedova dell’usuraio”. Così ne par<strong>la</strong> Tommaso di Chobham: «Che<br />

dire del<strong>la</strong> moglie di un usuraio che non ha <strong>al</strong>tre risorse oltre a quelle derivanti<br />

d<strong>al</strong>l’usura? Dovrà <strong>la</strong>sciare il marito a causa del<strong>la</strong> sua incorreggibile fornicazione<br />

spiritu<strong>al</strong>e, o restare con lui e vivere del denaro usurario? Vi sono due opinioni.<br />

Alcuni dicono che el<strong>la</strong> deve vivere del <strong>la</strong>voro delle sue mani, se possiede un<br />

mestiere, o dei mezzi degli amici. Se non ha né amici né mestiere, può anche <strong>la</strong>sciare<br />

suo marito a causa del<strong>la</strong> fornicazione spiritu<strong>al</strong>e e di quel<strong>la</strong> corpor<strong>al</strong>e, poiché non<br />

deve il servizio del suo corpo ad un marito siffatto; sarebbe come un’ido<strong>la</strong>tra, poiché<br />

<strong>la</strong> cupidigia (avaritia) è il “servizio degli idoli” [Ef 5, 5]. Altri invece affermano che<br />

le mogli degli usurai debbono fare come il Signore, che ha mangiato con <strong>la</strong>dri e<br />

peccatori i qu<strong>al</strong>i gli facevano dono dei beni <strong>al</strong>trui, ma che divenne il difensore dei<br />

poveri e persuase i <strong>la</strong>dri a rendere ciò che avevano preso [Lc 19], e che dunque<br />

mangiava lecitamente dei loro beni. Così <strong>la</strong> moglie dell’usuraio può convincere suo<br />

marito a restituire le usure o a chiederne di minori ai poveri (vel minores usuras<br />

accipiat a pauperibus), e, <strong>la</strong>vorando per loro e difendendo <strong>la</strong> loro causa, può<br />

lecitamente vivere dei loro beni» 89 . Si noterà qui l’<strong>al</strong>lusione <strong>al</strong><strong>la</strong> tolleranza delle<br />

usure moderate, del<strong>la</strong> “picco<strong>la</strong>” usura.<br />

In quest’<strong>al</strong>tro testo ci si occupa dei figli: «Poniamo che ci sia uno che non possieda<br />

nul<strong>la</strong> oltre ai proventi dell’usura, e che voglia pentirsi. Se restituisce tutto ciò che<br />

possiede, le figlie dovranno prostituirsi e i figli diventare briganti, egli mendicherà e<br />

sua moglie lo <strong>la</strong>scerà. <strong>La</strong> Chiesa non potrebbe consigliarlo in modo che non sia<br />

costretto a restituire tutto? Noi pensiamo che sarebbe un buon consiglio fargli<br />

chiedere di essere considerato dispensato d<strong>al</strong> restituire da coloro a cui dovrebbe<br />

restituire. Se non ottiene questa grazia, crediamo che – come ogni uomo, in<br />

condizioni di estrema necessità, può vivere dei beni <strong>al</strong>trui per non morire, posto che<br />

abbia l’intenzione di restituire quando potrà – anche l’usuraio, in una simile<br />

necessità, può trattenere di che vivere d<strong>al</strong> suo denaro usurario, a condizione che viva<br />

con estrema parsimonia e che abbia <strong>la</strong> ferma intenzione di restituire ogni cosa<br />

quando potrà» 90 . Si ritrovano qui il v<strong>al</strong>ore dell’“intenzione” e <strong>la</strong> giustificazione del<strong>la</strong><br />

“necessità”. In tutti questi casi in cui è in gioco <strong>la</strong> sorte eterna dell’usuraio, <strong>la</strong> donna<br />

ha un ruolo di rilievo. El<strong>la</strong> deve cercare di convincerlo a <strong>la</strong>sciare questo mestiere<br />

m<strong>al</strong>edetto e a restituire il denaro che lo porterà <strong>al</strong>l’inferno, come fanno molte mogli<br />

di usurai negli exemp<strong>la</strong>. Si tratta gener<strong>al</strong>mente di una figura commovente, degna di<br />

interesse, simile a quei personaggi femminili di B<strong>al</strong>zac che vivono <strong>al</strong>l’ombra di<br />

mariti o di padri avvoltoi, t<strong>al</strong>volta terrorizzate <strong>al</strong> punto di non avere il coraggio di<br />

par<strong>la</strong>re loro, e ancor meno di biasimarli, e che tentano di riscattarne l’ignominia<br />

nell’ombra del<strong>la</strong> preghiera. <strong>La</strong> Chiesa ha sempre avuto una doppia immagine del<strong>la</strong><br />

89 Tommaso di Chobham, op, cit., pagine 506-7. (N.d.A.)<br />

90 Ivi, pagine 515-6. (N.d.A.)<br />

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