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La borsa e la vita Dall'usuraio al banchiere

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mondo vicino, duro, divorato da carestie, ma<strong>la</strong>ttie e guerre, non offriva un insieme<br />

complessivamente <strong>al</strong>lettante. Solo i potenti avevano di che r<strong>al</strong>legrarsi e rendevano<br />

t<strong>al</strong>ora grazie a Dio, in quanto garante del<strong>la</strong> loro potenza. Ai deboli e ai potenti, <strong>la</strong><br />

Chiesa diceva che il mondo stava invecchiando, che sprofondava nel<strong>la</strong> rovina e che<br />

bisognava pensare <strong>al</strong><strong>la</strong> s<strong>al</strong>vezza. Tra <strong>la</strong> maggior parte dei <strong>la</strong>ici, i grandi pensavano<br />

che si doveva approfittare del poco tempo che restava, i piccoli che bisognava<br />

strappare a questa terra le briciole di piacere <strong>al</strong><strong>la</strong> loro portata. Certo, c’erano Dio e il<br />

giudizio univers<strong>al</strong>e. Ma gli uomini non arrivavano a istituire uno stretto legame tra <strong>la</strong><br />

loro <strong>vita</strong> e quello che sarebbe stato il giudizio di Dio nei loro confronti. Questo Dio<br />

somigliava agli dèi assetati che i loro antenati avevano per lungo tempo adorato,<br />

forze del<strong>la</strong> natura (querce, fonti, massi distrutti o battezzati d<strong>al</strong><strong>la</strong> Chiesa), idoli<br />

abbattuti da preti e monaci e sostituiti d<strong>al</strong>le chiese, statue – un Dio completamente<br />

differente, ma che <strong>la</strong> massa <strong>la</strong>ica, cristianizzata superfici<strong>al</strong>mente, cercava di<br />

soddisfare con le stesse offerte o con nuovi doni simili a quelli antichi. I ricchi e i<br />

potenti donavano terre, denaro, gioielli, proventi delle tasse; i poveri, <strong>al</strong>cuni dei loro<br />

figli – gli ob<strong>la</strong>ti dei monasteri – o doni più modesti. Trattandosi di un popolo di<br />

sottomessi, si imponeva ai contadini che ne costituivano <strong>la</strong> maggior parte un’offerta<br />

gravosa, <strong>la</strong> decima dei raccolti. Dio era rappresentato sul<strong>la</strong> terra dai santi e d<strong>al</strong><strong>la</strong><br />

Chiesa; è a loro che i <strong>la</strong>ici facevano questi “doni”.<br />

Intorno <strong>al</strong>l’Anno Mille si produsse un grande cambiamento, che chiamiamo<br />

“feud<strong>al</strong>esimo”. Esso aumentò senza dubbio le ingiustizie e le ineguaglianze, ma<br />

procurò <strong>al</strong>le masse una certa sicurezza, da cui derivò un re<strong>la</strong>tivo benessere. <strong>La</strong><br />

Chiesa ripensò <strong>la</strong> nuova società. Da una parte, essa tentò di liberarsi dei suoi legami<br />

con il secolo, d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tra si sforzò di cristianizzare veramente <strong>la</strong> società, e lo fece con i<br />

metodi consueti ai potenti: il bastone e <strong>la</strong> carota.<br />

Il bastone fu Satana. Venuto d<strong>al</strong> lontano e misterioso Oriente, il diavolo fu<br />

razion<strong>al</strong>izzato e istituzion<strong>al</strong>izzato d<strong>al</strong><strong>la</strong> Chiesa, e cominciò a funzionare bene intorno<br />

<strong>al</strong>l’Anno Mille. F<strong>la</strong>gello di Dio, gener<strong>al</strong>e di un ben organizzato esercito di demoni,<br />

signore del<strong>la</strong> sua terra, l’inferno, il diavolo fu il direttore d’orchestra<br />

dell’immaginario feud<strong>al</strong>e. Ma egli poteva soltanto – poiché necessariamente Dio<br />

ammetteva in paradiso soltanto una minoranza di perfetti, di santi – offrire un <strong>al</strong>dilà<br />

senza speranza ad una società che ragionava sempre meno in base <strong>al</strong> modello che<br />

opponeva rigorosamente i buoni ai cattivi, il bianco <strong>al</strong> nero.<br />

<strong>La</strong> società spietata e manichea dell’Alto Medioevo diventava invivibile. Le masse<br />

imposero <strong>al</strong><strong>la</strong> Chiesa – che l’impose <strong>al</strong>l’aristocrazia e ai sovrani, i qu<strong>al</strong>i cercarono di<br />

utilizzarlo a loro vantaggio – un movimento di “pace” (che si trasformò ad esempio<br />

in Normandia in “pace del duca”, in Francia in “pace del re”). No, questa terra non<br />

poteva essere solo una v<strong>al</strong>le di <strong>la</strong>crime, una veglia in attesa dell’Apoc<strong>al</strong>isse! Già<br />

nell’Anno Mille, il monaco di Cluny Raul il G<strong>la</strong>bro si stupiva di un nuovo, bianco<br />

manto di chiese. Questo manto non era <strong>la</strong> neve dell’inverno, ma il fiorire di una<br />

primavera. <strong>La</strong> terra, meglio coltivata, rendeva di più. Macchine (aratro a ruote ed a<br />

versoio, te<strong>la</strong>io, mulino); utensili (erpice, vomere di ferro); tecniche (modi di <strong>la</strong>vorare<br />

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