La borsa e la vita Dall'usuraio al banchiere
La borsa e la vita Dall'usuraio al banchiere
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ma prestatori (commodatores) o mercanti (mercatores). Essi dicono: “Sono un uomo<br />
che vive del suo denaro”» 68 .<br />
È chiaro che non solo usuraio e mercante non sono <strong>la</strong> stessa persona, ma che un<br />
termine è disonorevole e l’<strong>al</strong>tro onorevole, e che il secondo serve a nascondere <strong>la</strong><br />
vergogna del primo, fatto che dimostra m<strong>al</strong>grado tutto una certa vicinanza, se non<br />
una parente<strong>la</strong>.<br />
Non credo in effetti che si possa affermare, come fa Raymond de Roover 69 , che <strong>la</strong><br />
distinzione tra mercanti-banchieri e usurai fosse assoluta; e neppure, con John<br />
T. Noonan, che «<strong>la</strong> condizione soci<strong>al</strong>e di un <strong>banchiere</strong> nel<strong>la</strong> Firenze del tredicesimo<br />
secolo era <strong>al</strong>meno <strong>al</strong>trettanto elevata che nel ventesimo secolo a New York» 70 . Ciò<br />
sarà forse vero nel quattordicesimo e soprattutto nel quindicesimo secolo; ma nel<br />
tredicesimo non esistevano veri “banchieri”, e si verificavano transizioni e<br />
interferenze tra l’attività di mercante-<strong>banchiere</strong> e quel<strong>la</strong> di usuraio. Anche in una<br />
economia e in una società in cui l’usura è divenuta più rara come nel<strong>la</strong> Francia di<br />
B<strong>al</strong>zac nel diciannovesimo secolo, vi sono certo differenze ma non un fossato tra un<br />
Gobsek, vero usuraio, e un papà Grandet che, tra i suoi affari, pratica anche l’usura.<br />
L’usuraio costituisce d’<strong>al</strong>tronde <strong>la</strong> categoria più disprezzata tra i mercanti. Nelle<br />
due prediche-modello (58 e 59) che Giacomo di Vitry dedica ai mercanti e<br />
cambiav<strong>al</strong>ute (mercatores et campores), <strong>la</strong> quasi tot<strong>al</strong>ità dei riferimenti e degli<br />
exemp<strong>la</strong> riguarda gli usurai. Sono loro che, senza dubbio, hanno maggior bisogno di<br />
una predicazione s<strong>al</strong>utare; ma questa viene loro impartita dietro l’etichetta di<br />
“mercanti”. Essi non costituiscono una condizione (status) specifica. Gli usurai che<br />
compaiono nell’Inferno di Dante – che ne nomina <strong>al</strong>cuni – sono ben noti come<br />
mercanti e t<strong>al</strong>ora come mercanti-banchieri di primo piano: le famiglie nobili dei<br />
Gianfigliazzi e degli Obriachi, riconoscibili in base <strong>al</strong>le “arme” (insegne) delle loro<br />
borse; i famosi Scrovegni di Padova; Vit<strong>al</strong>iano del Dente, podestà nel 1307; Gianni<br />
Buiamonte, «usuraio reputato il più terribile d’Europa», che fu per<strong>al</strong>tro gonf<strong>al</strong>oniere<br />
di giustizia nel 1293.<br />
Il mercante del tredicesimo secolo, che ha molte difficoltà a farsi riconoscere non<br />
tanto d<strong>al</strong>l’élite soci<strong>al</strong>e, quanto dai mestieri rispettabili, è sempre in odore di usura.<br />
Nel<strong>la</strong> predica-modello ad status numero 59, Giacomo di Vitry fornisce una<br />
variante del<strong>la</strong> società trifunzion<strong>al</strong>e delineata da Georges Dumézil ed evidenziata,<br />
nell’Occidente mediev<strong>al</strong>e, da Georges Duby, variante che non ha ricevuto, mi pare,<br />
l’attenzione che si meritava. Essa è però interessante. Ecco<strong>la</strong>: «Dio ha istituito tre<br />
specie di uomini: i contadini e gli <strong>al</strong>tri <strong>la</strong>voratori per assicurare <strong>la</strong> sopravvivenza<br />
degli <strong>al</strong>tri, i cav<strong>al</strong>ieri per difenderli, i chierici per governarli; ma il diavolo ne ha<br />
istituita una quarta specie, quel<strong>la</strong> degli usurai. Questi non prendono parte <strong>al</strong> <strong>la</strong>voro<br />
68 Predica ad status n[ø 59, 17. (N.d.A.)<br />
69 R. de Roover, <strong>La</strong> pensée économique des scho<strong>la</strong>stiques, doctrines et méthodes, Paris-Montré<strong>al</strong><br />
1971 e Business, Banking and Economic Thought in <strong>La</strong>te Mediev<strong>al</strong> and Modern Europe: Selected<br />
Studies, Chicago 1974. (N.d.A.)<br />
70 J.T. Noonan, The Scho<strong>la</strong>stic An<strong>al</strong>ysis of Usury, Cambridge (Mass.) 1957, pagina 192. (N.d.A.)<br />
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