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Papaver rhoeas - Piante spontanee in cucina

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79Carta d’identità<strong>Papaver</strong> <strong>rhoeas</strong> L.Famiglia: <strong>Papaver</strong>aceaeS<strong>in</strong>onimi: <strong>Papaver</strong> erraticum (Pl<strong>in</strong>.)J.Bauh., <strong>Papaver</strong> strigosum (Boenn.)Schur, <strong>Papaver</strong> tenuissimum Fedde,<strong>Papaver</strong> tumidulum Klokov, <strong>Papaver</strong><strong>in</strong>termedium Beck, <strong>Papaver</strong> roubiaei Vig.,<strong>Papaver</strong> <strong>in</strong>signitum Jord., <strong>Papaver</strong>trilobum Wallr., <strong>Papaver</strong> commutatumFisch. & C.A.Mey.Etimologia: Il term<strong>in</strong>e <strong>Papaver</strong> delgenere riproduce il nome lat<strong>in</strong>o, che a suavolta si farebbe derivare dal celtico consignificato di pappa. Rhoeas proverrebbedal greco, ma alcuni gli danno ilsignificato di rosso, e altri lo fannoderivare da rèo, nel senso di cadere, pervia della caducità dei petali che durano unsolo giornoNomi comuni <strong>in</strong> Italiano: In Italia ècomune dappertutto il nome di papavero,con cui si <strong>in</strong>dica anche qualche altraspecie, soprattutto a fiori rossi. Si utilizzaanche il term<strong>in</strong>e rosolaccio per specificarela specie. Molti i nomi locali e dialettaliche fanno, spesso ma non sempre,riferimento alla stessa radice: papar<strong>in</strong>a <strong>in</strong>aree meridionali, rosole (per le rosette) <strong>in</strong>Veneto, donnette <strong>in</strong> Piemonte, ecc..Somiglianze e varietà: Si possonosegnalare le due sottospecie <strong>Papaver</strong><strong>rhoeas</strong> L. ssp. <strong>rhoeas</strong> e <strong>Papaver</strong> <strong>rhoeas</strong> L.ssp. stigosum (Boenn.) Pign., quest’ultimamolto diffusa e caratterizzata dall’assenzadella macchia nera alla base dei petali.<strong>Papaver</strong> <strong>rhoeas</strong>dell’<strong>in</strong>izio dell’estate nel modo che tuttiabbiamo presente. Cresce ovunque <strong>in</strong>Italia, dal piano alla montagna, e <strong>in</strong> habitatassai diversi tra loro, così che può essereconsiderata anche <strong>in</strong>festante a seconda deicasi. Si suole attribuire alla pianta orig<strong>in</strong>iorientali e la diffusione <strong>in</strong> areamediterranea <strong>in</strong> compagnia del frumento,per via della nota presenza nei campicoltivati a cereali.Meno attenzione viene prestata di solitoalla rosetta basale, che è poi la parte edule,e che presenta significative trasformazion<strong>in</strong>el passaggio alla pianta adulta. Le fogliebasali sono pelose, bipennatosette e conmarg<strong>in</strong>e variamente dentato.Alta anche f<strong>in</strong>o a un’ottant<strong>in</strong>a dicentimetri, latic<strong>in</strong>osa, la specie è tipica peri bei fiori rossi, con macchia nera alla basedei petali (di solito quattro), stami neri(diversamente da altre specie) e unacapsula come frutto. I boccioli sonopenduli e a forma di oliva, portati dai fustipelosi, lungo le quali le foglie diventanosessili.Il rosolaccioLa pianta è nota a tutti e sarebbequasi <strong>in</strong>utile descriverla, caratterizzandodi rosso <strong>in</strong>colti, ruderi, prati e campicoltivati della tarda primavera e© Pietro Ficarra w w w . p i a n t e s p o n t a n e e i n c u c i n a . i n f o


L'uso del rosolaccioLa pianta è nota per il suo usoalimentare ma anche per il tradizionaleuso che se ne fa nella medic<strong>in</strong>apopolare, al di là delle ricerchescientifiche sulle diverse sostanzecontenute nella pianta, che cont<strong>in</strong>uanoanche ai nostri giorni. Ad essa sonovariamente attribuite da antichissimotempo proprietà espettoranti, tossifughee soprattutto sedative, ma si possonoaggiungere anche proprietàant<strong>in</strong>fiammatorie e antispasmodiche.Si utilizzano variamente foglie,petali e semi secondo gli scopi. Comelungamente <strong>in</strong> passato, questi ultimivengono utilizzati ancora <strong>in</strong> molte partid’Italia nelle pappe dei bamb<strong>in</strong>i perfavorire il sonno o per prepararesciroppi aventi lo stesso scopo.Dalla pianta si estraggono anche deicoloranti. È segnalata l’usanza a Ciprodi utilizzare il colorante ricavato daipetali per decorare le uova pasquali, mail rosso veniva usato anche <strong>in</strong> cosmeticae per truccare.<strong>Papaver</strong> <strong>rhoeas</strong>Conosciuto praticamente da sempre,per i fiori ma anche per le sue funzionimedic<strong>in</strong>ali, il papavero ha svolto f<strong>in</strong>dall’antichità anche funzioni simboliche, <strong>in</strong>particolare <strong>in</strong> relazione al sonno e daquesto - il passaggio è breve - alla morte.Luoghi mitici, dei, detti, modi di dire (“altipapaveri”) e proverbi, storie e leggendelegate al sonno e alla morte appartengonoalla cultura di molte popolazionimediterranee e non solo. Ma il papavero èlegato anche alle più <strong>in</strong>genue attività ditutti i bamb<strong>in</strong>i, per lo schioppettìo o ilcolorato succo che da piccoli <strong>in</strong> tantiabbiamo ricavato dai petali piegati epressati sul dorso della mano.I papaveri sono e sono statiampiamente raffigurati dai pittori nellenature morte e nei paesaggi e ad essi sonostate attribuite valenze simboliche, dellaprimavera, delle messi, ecc., a com<strong>in</strong>ciaredalla raffigurazione della dea Cerere pertrasmigrare poi nell’iconografia cristianaper via del colore rosso e di tutta lasimbologia della Passione che ne consegue.Spighe e papaveri sono un’accoppiataripetuta <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ite volte. Oltre ai pittori lapianta ha ispirato anche poeti, letterati ecantautori.In cuc<strong>in</strong>aLe giovani rosette basali si usano per lopiù cotte e vengono ampiamente utilizzatenella tradizionale cuc<strong>in</strong>a di molte regioniitaliane dal Nord al Sud, anche comealimento-medic<strong>in</strong>a con funzionidepurative. Considerato il loro buon saporeentrano comunemente <strong>in</strong> molte tipichem<strong>in</strong>estre primaverili - es.: la ciociara “eruapazza” - e dopo cotte, anche da sole,possono essere ottimamente ripassate <strong>in</strong>padella <strong>in</strong> vario modo, solamente con burroe formaggio o con aglio, olio e© Pietro Ficarra w w w . p i a n t e s p o n t a n e e i n c u c i n a . i n f o


peperonc<strong>in</strong>o, o con solo burro e cipollao con altri <strong>in</strong>gredienti, e utilizzate perfrittate o preparazioni tipiche come lapapar<strong>in</strong>a salent<strong>in</strong>a.Le segnalazioni hanno solo valore diesempio, dal momento che molte sonole aree del Paese <strong>in</strong> cui le rosette basalio i semi sono utilizzati ancora nellacuc<strong>in</strong>a tradizionale, e non solo. Conaltre erbe entrano a far parte dei ripienidi crescioni e piad<strong>in</strong>e <strong>in</strong> arearomagnola, ma usi tradizionali sisegnalano per il Veneto, l’Oltrepopavese, l’Alto Adige (i semi per ilpane). Le foglie più tenere sonoutilizzate <strong>in</strong> alcune località anche acrudo, per aggiungere sapori allemisticanze primaverili.Con i semi vengono aromatizzati <strong>in</strong>varie aree pane, dolci, biscotti efocacce, talvolta anche con funzioni dialimento-medic<strong>in</strong>a o di augurio perfertilità e buona sorte. Si possono anche<strong>Papaver</strong> <strong>rhoeas</strong>usare i petali per colorare bevande esciroppi o altre preparazioni e per decorare.Allo stesso modo che <strong>in</strong> Italia ilpapavero è consumato nella tradizionealimentare delle piante <strong>spontanee</strong> anche <strong>in</strong>altri paesi mediterranei, dalla Spagna allaTurchia.© Pietro Ficarra w w w . p i a n t e s p o n t a n e e i n c u c i n a . i n f o

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