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XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

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ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia OncologicaRisultati: Gli 11 pazienti avevano un età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 48,9 anni(range 32-65).4 erano a livello testicolare età me<strong>di</strong>a 52,5 anni(range 40-65). I sintomi <strong>di</strong> presentazione sono stati la comparsa<strong>di</strong> una massa palpabile (4) associata in 1 a dolore, in 1 amoderato idrocele. Le <strong>di</strong>mensioni del tumore erano me<strong>di</strong>amente2,5 cm come <strong>di</strong>ametro massimo (range 2-3). Per 2 si è procedutoin maniera conservativa <strong>per</strong> 2 in maniera ra<strong>di</strong>cale. Al follow-upme<strong>di</strong>a 10,5 anni (range 2-20) nessuno presenta reci<strong>di</strong>velocali o metastasi a <strong>di</strong>stanza. 4 erano a livello renale (30 casi inletteratura) età me<strong>di</strong>a 50 anni (range 39-64). Sintomi alla <strong>di</strong>agnosi:doloreal fianco in 3, riscontro occasionale in 1 caso.Le<strong>di</strong>mensioni erano me<strong>di</strong>amente 2,8 cm (range 1, 5-4). In <strong>tutti</strong> siè proceduto ad enucleazione.3 vivi ad un follow-up me<strong>di</strong>o <strong>di</strong>9,3 anni (range 7-12), uno <strong>per</strong>so al follow-up. 2 erano a livellovescica (250 casi in letteratura) età me<strong>di</strong>a 39,5 (range 32-47).Sintomi alla <strong>di</strong>agnosi ematuria.Al follow-up me<strong>di</strong>o 12,5anni (range 12-13) <strong>tutti</strong> vivi.1 a livello uretra (meno <strong>di</strong> 40 casiin letteratura), 49 anni, riferiva presenza lesione da 18 anni, poirimossa attualmente viva ad un follow-up <strong>di</strong> 9 anni.Conclusioni: L’escissione del tumore seguita dall’esame istologicoè al momento attuale l’unica maniera certa <strong>per</strong> <strong>di</strong>stingueretale patologia dai tumori maligni.Tali patologie hanno unaprognosi eccellente che anche i nostri dati, che rappresentanouna casistica unica <strong>per</strong> <strong>di</strong>mensioni, confermano.Comunicazioni n. 113CORRELAZIONE TRA MARKERS SIERICI NEUROENDO-CRINI E RISULTATI IMMUNOISTOCHIMICI NEL CARCI-NOMA PROSTATICO ORMONOREFRATTARIOMatei D.V. 1 , Sandri M.T. 2 , Renne G. 3 , Gan<strong>di</strong>ni S. 4 , Scar<strong>di</strong>noE. 1 , Rocco B. 1 , Verweij F. 1 , Varela R. 1 , Fazio N. 5 , de Cobelli O. 11Div. <strong>di</strong> Urologia; 2 Unità <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> Laboratorio, Laboratorio;3Div. Anatomia Patologica 5 Div. Oncologia; 4 Div. Biostatistica,Istituto Europeo <strong>di</strong> Oncologia, MilanoIntroduzione: La <strong>di</strong>mostrazione della <strong>di</strong>fferenziazione neuroendocrina(NE) nel carcinoma della prostata (CaP) ha ricevutonegli ultimi anni un’attenzione sempre maggiore, <strong>per</strong> le possibiliimplicazioni nella prognosi e terapia. È stato riportato chel’incidenza del riscontro <strong>di</strong> cellule NE nel CaP varia dal 10 al100% con valori significativamente più alti nei pazienti ormonorefrattari(Casella R et al., J Urol, 160, 1998) sia come datonumerico, che come dato quantitativo. Inoltre, stu<strong>di</strong> recenti(Berruti et al., BJU, 91, 2002) hanno in<strong>di</strong>viduato nel dosaggiodella Cromogranina A sierica (sCgA) il marker sierico piùfedele dell’attività delle cellule NE nei pazienti con CaP.Obiettivo: Valutare in un gruppo <strong>di</strong> 21 pazienti affetti da CaPormonorefrattaria (HRPC), con prostata in sede, l’assettoimmunoistochimico neuroendocrino e correlarlo con il dosaggiodella sCgA.Materiali e Meto<strong>di</strong>: 21 pazienti portatori <strong>di</strong> HRPC (sta<strong>di</strong>o D3)sono stati sottoposti a biopsia prostatica e a dosaggio dellasCgA. Sono state eseguite colorazioni immunoistochimiche(IIC) <strong>per</strong> definire il pattern NE del tumore: cromogranina Atissutale (tCgA), sinaptofisina, recettori 2 <strong>per</strong> somatostatina(RSS2) e Ki-67. Di <strong>tutti</strong> i pazienti si <strong>di</strong>sponeva del valore PSAe testosterone al momento della biopsia come anche delleinformazioni cliniche del paziente (età, PSA iniziale, status linfonodalee scintigrafia ossea).Risultati: In 6 casi (28,6%) non è stato trovato tumore nellebiopsie. Il valore del PSA era significativamente più alto nelgruppo <strong>di</strong> 15 pazienti con biopsie prostatiche positive(P=0.01). La <strong>di</strong>stribuzione dei valori della sCgA non era significativamente<strong>di</strong>versa tra i due gruppi (P=0.47). 9 pazientihanno <strong>di</strong>mostrato valori alterati della sCgA considerando uncut-off <strong>di</strong> 20ng/ml, mentre considerando un cut-off <strong>di</strong> 60ng/ml, solo 3 pazienti potevano essere definiti aventi un patternNE. L’IIC ha mostrato soltanto in due casi la presenza <strong>di</strong>tCgA, entrambi in pazienti con valori della sCgA20 ng/mle solo del 14,3% se il cut-off era <strong>di</strong> 60ng/ml, mentre la prevalenzadella tCgA è stata <strong>di</strong> solo il 9,5%. L’espressione citoplasmaticadei RSS2 è stata del 42,8%. Il fattore proliferante Ki-67è risultato sostanzialmente alto (me<strong>di</strong>a 10,7%). Non sono statetrovate correlazioni statisticamente significative tra i dati bioumoralie tissutali ricercati. Ulteriori stu<strong>di</strong> sono necessari <strong>per</strong>poter valutare la prevalenza del pattern NE in pazienti HRPC e<strong>per</strong> poter definire più accuratamente il modo <strong>di</strong> valutazione(umorale e tissutale) <strong>di</strong> questo pattern.Poster n. 114RUOLO DELLA BIOPSIA PROSTATICA E DEL PSA NELFOLLOW-UP DEI PAZIENTI TRATTATI CON RADIOTERA-PIA PER CARCINOMA PROSTATICO: VALUTAZIONE DEIDATI SULLA RIPRESA DI MALATTIAVirgili G. 1 , Storti L. 1 , Ricci A.R. 2 , Forte F. 1 , Sansalone S. 1 ,Vannozzi E. 1 , Capozzoli A. 1 , Di Stasi S.M. 1 , Vespasiani G. 11Università <strong>di</strong> Roma “Tor Vergata”, Cattedra <strong>di</strong> Urologia; 2 Ospedale“Sandro Pertini”, Roma, Servizio <strong>di</strong> Anatomia e Istologia PatologicaObiettivi: Valutare gli effetti della ra<strong>di</strong>oterapia (RT) sul carcinomaprostatico confrontando le biopsie prostatiche pre e posttrattamentoe monitorando i tassi <strong>di</strong> progressione clinica e reci<strong>di</strong>vabiochimica.Meto<strong>di</strong>: Dal giugno 1998 al giugno 2000, 50 pazienti con adenocarcinomaprostatico (sta<strong>di</strong>o clinico T1-T2-T3a, N0, M0, età

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