ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia OncologicaVideo n. 42CISTECTOMIA RADICALE E NEOVESCICA ORTOTOPICANELLA DONNA. SUPPORTO POSTERIORE CON LEMBODI PERITONEO DEL DOUGLASPuppo P., Introini C., Calvi P., Vigliercio G., Naselli A.Istituto <strong>Nazionale</strong> <strong>per</strong> la Ricerca sul Cancro, IST, GenovaIntroduzione: Nella donna, la ritenzione cronica è la piùimportante complicanza a lungo termine della derivazioneurinaria ortotopica dopo cistectomia ra<strong>di</strong>cale e il prolassoposteriore della reservoir ne è la causa più frequente.Presentiamo una soluzione chirurgica <strong>per</strong> prevenire talecon<strong>di</strong>zione.Materiali e Meto<strong>di</strong>: Si tratta <strong>di</strong> una donna <strong>di</strong> 72 anni in ottimecon<strong>di</strong>zioni generali con <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> carcinoma urotelialedella vescica T2/G3 dopo resezione endoscopica. Il collovescicale è indenne da neoplasia. Si procede a exenteratiopelvica anteriore e ricostruzione del pavimento pelvico conun flap <strong>di</strong> <strong>per</strong>itoneo viscerale ricavato dal parete anterioredel cul de sac tra il fondo vaginale e il retto. Il flap è fissatoanteriormente ai margini della fascia pelvica e sulla pareteanteriore della vagina sotto il moncone uretrale, posteriormenteai margini del <strong>per</strong>itoneo parietale. La neovescica ilealeè appoggiata sul nuovo supporto e anastomizzata all’uretra.Risultati: Dopo 6 mesi <strong>di</strong> follow up è stata raggiunta la continenzasenza ritenzione cronica. L’angolo neocistouretralein ortostatismo è praticamente assente.Conclusioni: La tecnica utilizzata in questo caso ha contribuitoa prevenire il prolasso posteriore del reservoir e laritenzione urinaria cronica.Poster n. 44CARCINOMA RENALE: RECIDIVA LOCALE E METASTA-TICA A 18 ANNI DALLA NEFRECTOMIACorvino C., Meliani E., Masieri L., Baldazzi V., LocuntoU., Carloni M., Carini M.U.O. <strong>di</strong> Urologia, Ospedale S. Maria Annunziata-Bagno, Ripoli,FirenzeIntroduzione: Le reci<strong>di</strong>ve tar<strong>di</strong>ve del carcinoma renale (RCC)oltre i 10 anni dalla nefrectomia sono rare. Tuttavia sonoriportati rarissimi casi <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va sino a 45 anni dopo l’interventora<strong>di</strong>cale. Riportiamo un caso <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va locale emetastatica da RCC a 18 anni dalla nefrectomia ra<strong>di</strong>cale.Pazienti e Meto<strong>di</strong>: Un uomo <strong>di</strong> 75 anni, sottoposto nel 1986 anefrectomia destra allargata <strong>per</strong> carcinoma renale a cellule chiarepolare su<strong>per</strong>iore (pT1 pN0 M0-G2), è giunto alla nostraosservazione nel <strong>di</strong>cembre 2003 <strong>per</strong> controllo clinico-strumentale<strong>per</strong>io<strong>di</strong>co a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> 18 mesi dal precedente, completamentenegativo (eco addome/rx torace). L’ecografia addominalee successivamente la TC con mdc evidenziavano una grossolanatumefazione (9 x 6 x 7 cm), a margini irregolari con densitàsimil-parenchimatosa e impregnazione <strong>di</strong>somogenea, occupantela loggia surrenalica dx ed in rapporto col margine epaticoposteriore dx e la vena cava inferiore. Al controllo Rx toracenon erano evidenti processi pleuro-parenchimali in atto concarattere d’attività. La massa, asportata <strong>per</strong> via chirurgica addominaletrans<strong>per</strong>itoneale, misurava 9,5 x 6,0 x 7,0 cm ed appariva<strong>di</strong> colore giallo ocra con aree necrotico-emorragiche. Ildecorso posto<strong>per</strong>atorio è stato regolare con <strong>di</strong>missione delpaziente in VII giornata p.o. L’esame istopatologico ha confermatoil sospetto clinico d’infiltrazione cancerigna a cellule chiaredegli stromi connettivo-a<strong>di</strong>posi compatibile con RCC. Alcontrollo clinico-strumentale ad un mese dall’intervento la TCaddominale con mdc è risultata negativa mentre le scansionitoraciche hanno evidenziato ripetizioni polmonari nodularimultiple <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni 1cm. Il paziente è stato inserito in protocollo<strong>di</strong> terapia con _ interferone 3.000.000 u.i./<strong>di</strong>e alterni.Conclusioni: Sebbene le reci<strong>di</strong>ve da RCC oltre i <strong>di</strong>eci anni dallanefrectomia siano rare, il caso riportato suggerisce la necessità<strong>di</strong> un follow-up clinico-strumentale anche a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> moltianni in modo da favorirne il riscontro precoce e, in caso <strong>di</strong>reci<strong>di</strong>va singola, il trattamento potenzialmente curativo.Comunicazioni n. 45RISULTATI DI UN PROGRAMMA DI DIAGNOSI PRECO-CE DEL CARCINOMA PROSTATICO CONDOTTO IN SICI-LIA: STUDIO MULTICENTRICO SU 16298 PAZIENTIMinal<strong>di</strong> G. 1 , Pepe P. 2 , Serrao A. 3 , Aragona C. 4 , OrestanoF. 5 , Capizzi G. 6 , Dibenedetto G. 7 , Cosentino G. 8 , PaolaQ. 9 , Gulletta M. 10 , Nicolosi D. 11 , Raffino S. 12 , AzzarelloG. 13 , Raciti G. 14 , Ranno S. 1 , Motta M. 15 , Aragona F. 21Clinica Urologica Univ Ct; 2 U.O. Urologia P.O. Cannizzaro <strong>di</strong>Ct; 3 U.O. Urologia P.O. <strong>di</strong> Rg; 4 U.O. Urologia P.O. <strong>di</strong> Me; 5 Case<strong>di</strong> Cura Orestano Pa; 6 U.O. Urologia P.O. <strong>di</strong> Comiso (Rg); 7 U.O.Urologia P.O. <strong>di</strong> S. Cataldo (Cl); 8 U.O. Urologia P.O. <strong>di</strong> Gela (Cl);9U.O. Urologia P.O. <strong>di</strong> Sciacca (Ag); 10 U.O. Urologia P.O. <strong>di</strong>Barcellona P.G. (Me); 11 U.O. Urologia P.O. Garibal<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ct; 12 Serv.Ambulatoriale <strong>di</strong> Urologia Ausl <strong>di</strong> En; 13 Clinica ChirurgicaPoliclinico Univ <strong>di</strong> Ct; 14 U.O. Urologia P.O. Garibal<strong>di</strong> <strong>di</strong> Ct;15Clinica Urologica Ii Univ CtIntroduzione: Nel lavoro riportiamo i risultati relativi ad un programma<strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi precoce del carcinoma prostatico condottoin Sicilia cui hanno aderito 15 centri ospedalieri.Materiali e Meto<strong>di</strong>: Dal febbraio 2002 al febbraio 2004 16298pazienti <strong>di</strong> età compresa tra i 40 e i 75 anni (me<strong>di</strong>ana 61.6) edaspettativa <strong>di</strong> vita su<strong>per</strong>iore a 10 anni sono stati sottoposti ad unprotocollo <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi precoce <strong>per</strong> il carcinoma prostatico (Cap).Sono stati sottoposti ad agobiopsia prostatica i pazienti con:EDRsospetta; PSA>10 ng/ml; PSA
ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia OncologicaComunicazioni selezionate N. 46RISULTATI A LUNGO TERMINE DELLA TECNICA DI ENU-CLEORESEZIONE DI NEOFORMAZIONI RENALI DI MAS-SIMO 4 CM DI DIAMETRO ALLA DIAGNOSIPuppo P., Introini C., Calvi P., Naselli A.Istituto <strong>Nazionale</strong> <strong>per</strong> la Ricerca sul Cancro, IST, GenovaIntroduzione e Obiettivi: Valutazione a lungo termine della tecnica<strong>di</strong> enucleoresione <strong>di</strong> neoformazioni renali a contrastenhancement <strong>di</strong> massimo 4 cm <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro alla <strong>di</strong>agnosi.Materiali e Meto<strong>di</strong>: 94 pazienti, dal 1992 al 2001, sono statisottoposti a escissione <strong>di</strong> una neoplasia renale lasciando intornoa essa il minimo strato possibile <strong>di</strong> parenchima apparentementesano e il tessuto a<strong>di</strong>poso della capsula renale. Questatecnica non è una semplice enucleazione in quanto non sicerca il clivaggio tra la pseudo-capsula tumorale e il parenchima.Non è nemmeno una nefrectomia parziale convenzionalein cui è sacrificato più parenchima sano. I criteri <strong>di</strong> inclusionesono una neoformazione renale a contrast enhancement <strong>di</strong>massimo 4 cm senza evidenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione localmente avanzatao a <strong>di</strong>stanza. Le neoplasie successivamente risultate benignesono state escluse da questo stu<strong>di</strong>o. Lo sta<strong>di</strong>o è stato rivalutatosecondo il TNM del 1997 con le mo<strong>di</strong>fiche suggerite daGuinon. Il gra<strong>di</strong>ng è riportato secondo la scala <strong>di</strong> Fuhrman. Ipazienti sono stati seguiti dopo l’intervento con esami del sangue<strong>di</strong> routine, ecotomografia o tomografia computerizzataaddominale e lastra del torace ogni 6 mesi <strong>per</strong> 2 anni e quin<strong>di</strong>annualmente.Risultati: L’età me<strong>di</strong>ana dei pazienti è <strong>di</strong> 63 anni (35-76). 54(57.4%) uomini e 40 donne (42.6%). 11 pazienti monorene(11.7%). Il clampaggio del peduncolo renale è stato eseguitoin 54 casi. La durata me<strong>di</strong>ana dell’ischemia è stata <strong>di</strong> 18 minuti.Le complicanze maggiori sono state 4 casi <strong>di</strong> ematomi retro<strong>per</strong>itoneali<strong>di</strong> cui 1 solo ha necessitato <strong>di</strong> esplorazione chirurgica.Le <strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>e all’esame patologico della neoplasiarenale è <strong>di</strong> 2.1 cm (1.1-4.5 cm). Lo sta<strong>di</strong>o definitivo era pT1ain 87, pT1b in 4 e pT3a in 3. Il grado era G1 in 14 (14.9%)cases, G2 in 53 (56.4%), G3 in 18 (19.1%), G4 in 9 (9.6%). Imargini chirurgici sono sempre stati negativi. La <strong>di</strong>stanzame<strong>di</strong>a e me<strong>di</strong>ana dal tumore al margine chinato <strong>di</strong> tessutosano è 2.4 e 1.9 mm rispettivamente. La classificazione istologicacomprende 77 (81.9%) casi <strong>di</strong> carcinoma a cellule chiare,14 (14.9%) <strong>di</strong> carcinoma papillare e 3 (3.2%) <strong>di</strong> carcinoma acellule cromofobe. Il follow-up me<strong>di</strong>ano è <strong>di</strong> 59 mesi (10-128). 8 pazienti sono morti senza evidenza <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va neoplastica.1 paziente con neoplasia in sta<strong>di</strong>o pT3a ha sviluppatometastasi a <strong>di</strong>stanza ed è morto 2 anni dopo la chirurgicasenza evidenza <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va locale. La sopravvivenza a 5 anni è97.5% (90/94 pazienti), la sopravvivenza specifica e la sopravvivenzalibera da malattia sono il 98.8% (93/94)Conclusioni: La tecnica <strong>di</strong> enucleoresezione <strong>di</strong> neoplasia renale<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni alla <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong> massimo 4 cm è una tecnica chirurgicasicura e riproduce i risultati oncologici della nefrectomiaparziale e ra<strong>di</strong>cale. Inoltre nei pazienti monorene la funzionalitàrenale è stata preservata.Poster n. 47RANDOMIZED PHASE II STUDY WITH SUBCUTANEOUSLOW-DOSE INTERLEUKIN-2 +- INTERFERON-ALPHA INMETASTATIC RENAL CELL CANCER WITH 0-1 POORPROGNOSTIC FACTORSColavota M. 1 , Marcangeli P. 1 , Pizzocaro G. 11Unit of Urology, Istituto <strong>Nazionale</strong> Tumori, Milan, ItalyPurpose: To assess feasibility, toxicity and clinical activity ofsubcutaneous (s.c.) low-dose recombinant interleukin-2(rIL2) +- recombinant interferon-alpha2a (rIFN-alfa2a) inpatients with metastatic renal cell carcinoma and 0-1 prognosticfactors.Material and Methods: Eligibility criteria were: documentedmetastatic renal cell carcinoma, age 18-75, ECOG <strong>per</strong>formancestatus 0-1, no more than one of the following poor prognosticfactors: symptomatic <strong>di</strong>sease >1 metastatic site, <strong>di</strong>seasefreeinterval (DFI)