10.07.2015 Views

XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia OncologicaIntroduzione: I tumori surrenalici sono frequenti nella praticaclinica ma la loro etiopatogenesi è <strong>per</strong> lo più sconosciuta.I polioma e gli herpesvirus sono stati associati all’insorgenza<strong>di</strong> tumori nell’uomo e <strong>per</strong> alcuni <strong>di</strong> questi è stato<strong>di</strong>mostrato il tropismo <strong>per</strong> il surrene. Ad oggi questa è laprima sistematica ricerca <strong>di</strong> DNA virale su campioni umani<strong>di</strong> tessuto surrenalico e su tumori da questo derivanti.Materiali e Meto<strong>di</strong>: Sono stati stu<strong>di</strong>ati me<strong>di</strong>ante tecnica PCRreal-time, al fine <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare sequenze <strong>di</strong> DNA <strong>di</strong> poliomavirus(SV40, JCV,BKV) e <strong>di</strong> Herpesvirus (HSV-1,HSV-2,HHV8, EBV, CMV), 53 casi <strong>di</strong> tumori surrenalici: 7Adenomi Aldosterone-Producenti (APA), 12 Adenomi/i<strong>per</strong>plasiaCortisolo-producenti (CPA), 16 Adenomi non secernenti(NFA), 9 Carcinomi adreno-corticali (ACC), 6Feocromocitomi (1 maligno), 2 mielolipomi ed un caso <strong>di</strong>Linfoma Non-Hodgkin bilaterale primitivo. Tessuto surrenalicosano era <strong>di</strong>sponibile in 10 casi.Risultati: Il DNA dell’SV40 è stato identificato in grossequantità nel <strong>di</strong> feocromocitoma maligno ed in modestequantità in 1 ACC ed in 2 APA; il DNA <strong>per</strong> il JCV è statoidentificato solo nel Linfoma non-Hodgkin;sequenze <strong>di</strong> BKVsono state trovate nel 7% dei casi ma non nei tessuti normali.L’EBV è risultato positivo nel 62% dei campioni tumorali(elevata quantità nel Linfoma <strong>di</strong> Hodgkin) e nel 50% <strong>di</strong>quelli normali. Le sequenze <strong>di</strong> CMV erano presenti nel 27%dei tumori benigni ma non nei ACC. La prevalenza <strong>di</strong> HSVe HHV8 nei campioni è risultata bassa (3%e5% rispettivamente)e non associata al tipo <strong>di</strong> tumore. La coinfezione(EBV+CMV;CMV+BKV) è stata evidenziata nel 28% dei casi.Il 16% dei casi è risultato negativo.Conclusione: Il surrene è un target <strong>per</strong> l’infezione da EBV,identificato nel 60% circa dei tessuti normali e tumorali siasolo sia in associazione al CMV. L’SV40 potrebbe giocare unruolo nella patogenesi del feocromocitoma o dei carcinomiadreno-corticali. Lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> questi virus nella tumorigenesisurrenalica andrebbe approfon<strong>di</strong>to.Poster n. 37LEIOMIOSARCOMA PARATESTICOLARE: CASEREPORTLupo S., Giannone V., Sangiorgi A., Andrei F., Bor<strong>di</strong>niR., Frigola M., Zama R., Buli P.Azienda USL <strong>di</strong> Bologna, Ospedale SS. Salvatore, U.O. Urologia,S. Giovanni in Persiceto (BO)Introduzione e Obiettivi: L’incidenza del leiomiosarcoma èrara, variabile dallo 0.05 al 0.1%. Ancora meno frequente èla localizzazione paratesticolare che nel 90% dei casi si presentaa stretto contatto con l’epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo. Descriviamo uncaso <strong>di</strong> leiomiosarcoma paratesticolare <strong>di</strong> grado moderato<strong>per</strong> le implicazioni <strong>di</strong>agnostiche e terapeutiche.Meto<strong>di</strong>: Un ragazzo <strong>di</strong> 30 anni giunge alla nostra osservazione<strong>per</strong> una lesione solida non dolente localizzata a livellodella testa dell’epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo sinistro. L’ecografia preo<strong>per</strong>atoria<strong>di</strong>mostrava una massa solida <strong>di</strong> 36 mm con lacune fluide aprofili bozzelluti a contatto ma separato dalla testa dell’epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo.Il paziente fu sottoposto ad exeresi della lesione chemacroscopicamente appariva come una degenerazione multicistica.Risultati: L’esame istologico definitivo rivelò un nodulo <strong>di</strong>tessuto giallastro fascicolato compatibile con leiomiosarcomaparatesticolare <strong>di</strong> grado moderato. La TAC toraco-addominalee la successiva orchifunicolectomia risultarono negativi<strong>per</strong> secondarismi.Conclusioni: Il leiomiosarcoma dell’epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo è estremamenteraro ed in letteratura ne vengono descritti circa 15 casicon una sopravvivenza cancro-specifica a 5 anni del 50-80%.Tale lesione risulta <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile inquadramento clinico inquanto spesso può essere confusa con una lesione nodularecistica dell’epi<strong>di</strong><strong>di</strong>mo. Come altri autori noi cre<strong>di</strong>amo che lasemplice orchifunicolectomia sia il trattamento <strong>di</strong> scelta inquanto la ra<strong>di</strong>o o chemioterapia a<strong>di</strong>uvante non influenzanoin maniera significativa la sopravvivenza.Tuttavia in letteraturaviene riportato un caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione a livello dei corpicavernosi e <strong>per</strong>tanto tali autori suggeriscono la ra<strong>di</strong>oterapiaa<strong>di</strong>uvante <strong>per</strong> ridurre il rischio <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va locale malgrado labassa ra<strong>di</strong>osensibilità del leimiosarcoma. Il caso clinico vienepresentato come <strong>di</strong>scussione <strong>per</strong> la mancanza in letteratura<strong>di</strong> un trattamento standar<strong>di</strong>zzato.Bibliografia:1. Cruz Guerra NA, Clemente Ramos L. Paratesticular leiomyosarcoma:report of a new case. Arch Esp Urol 2002; 55:3112. Bernhard Planz, Kay B. Primary Leyomyosarcoma of the epi<strong>di</strong>dymisand late recurrence on the penis. J.Urol 1998; 159:508Poster n. 38VALORE PROGNOSTICO DI KI67, P53 E CITOFLUSSO-METRIA NEI CARCINOMI VESCICALI SUPERFICIALI ARISCHIO INTERMEDIO ED ALTO: POSSIAMO DAREUNA RISPOSTA DEFINITIVA?Zitella A. 1 , Casetta G. 1 , Greco A. 1 , Rosso D. 1 , De LiberoA. 1 , Cortese F. 1 , Vaccino D. 1 , Pacchioni D. 2 , Tizzani A. 11Urologia 1; 2 Anatomia Patologica III, Università <strong>di</strong> Torino,TorinoIntroduzione: Presentiamo uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> coorte <strong>per</strong> misurarela capacità pre<strong>di</strong>ttiva <strong>di</strong> grado, sta<strong>di</strong>o, focalità, <strong>di</strong>mensioni,KI67, p53, in<strong>di</strong>ce mitotico, DNA index e ploi<strong>di</strong>a sulla prognosidei carcinomi vescicali su<strong>per</strong>ficiali.Meto<strong>di</strong>: Dal 1990 in <strong>tutti</strong> i pazienti con un carcinoma vescicaleTa-T1 a rischio interme<strong>di</strong>o o alto (G2-G3, multifocali o<strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro su<strong>per</strong>iore a 2 cm) trattati con instillazioni <strong>di</strong>BCG sono stati valutati KI67, p53, e parametri citoflussometrici.Gli end point considerati sono la sopravvivenza globale,causa specifica e libera da progressione. Per il confrontotra le curve <strong>di</strong> sopravvivenza è stato utilizzato il Log Ranktest. L’analisi multivariata è stata eseguita secondo il modello<strong>di</strong> Cox.Risultati: 345 pazienti, età me<strong>di</strong>ana 72 anni (31-93), followupme<strong>di</strong>ano 34 mesi (1-170), 181 Ta, 139 T1, 23 CIS, 60G1, 124 G2, 143 G3, 133 monofocali, 205 polifocali, 225 <strong>di</strong><strong>di</strong>ametro inferiore a 2 cm, 100 <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametro maggiore <strong>di</strong> 2cm, KI67 me<strong>di</strong>ana 22,5% (1-80), p53 me<strong>di</strong>ana 6% (0-80),in<strong>di</strong>ce mitotico me<strong>di</strong>ano 3 (0-26), DNA index me<strong>di</strong>ano1,1(0,4-3,4), 44 euploi<strong>di</strong>, 52 aneuploi<strong>di</strong>. Le sole <strong>di</strong>fferenzesignificative nella sopravvivenza globale sono tra i tumoriG1-2 e G3. Sulla sopravvivenza causa specifica sono significativeanche le <strong>di</strong>fferenze tra i Ta più CIS verso i T1.Considerando la sopravvivenza libera da progressione sonosignificative le <strong>di</strong>fferenze <strong>per</strong> <strong>tutti</strong> i fattori prognostici eccettola p53 e la focalità. Nessuno dei parametri citoflussimetriciha <strong>di</strong>mostrato valore prognostico significativo. L’analisimultivariata ha confermato un valore prognostico in<strong>di</strong>pendente<strong>per</strong> il grado, sta<strong>di</strong>o e KI67 <strong>per</strong> la sopravvivenza globale,solo <strong>per</strong> gra<strong>di</strong>o e sta<strong>di</strong>o <strong>per</strong> la sopravvivenza causa specificae <strong>per</strong> grado, sta<strong>di</strong>o, focalità e KI67 <strong>per</strong> la sopravvivenzalibera da progressione.Conclusioni: Per la prima volta degli end point come sopravvivenzaglobale, causa specifica e libera da progressione sonostati utilizzati in uno stu<strong>di</strong>o su KI67, p53 e citoflussometriacome fattori prognostici. Possiamo concludere che KI67,p53 e citoflussometria non aggiungono ulteriori informazioniprognostiche a quelle già fornite dal grado e dallo sta<strong>di</strong>o.Archivio Italiano <strong>di</strong> Urologia e Andrologia 2004; 76, 3, Supplemento 115

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!