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XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

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ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia OncologicaConclusioni: La presenza <strong>di</strong> una infiltrazione della parete ureteraleda parte <strong>di</strong> metastasi da carcinoma mammario è estremamenterara e pochi sono i casi descritti in letteratura; a nostra conoscenzasono meno <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci casi. In questa Paziente possiamo inoltresupporre la presenza <strong>di</strong> una malattia del giunto pielo-ureteralepre-esistente aggravata dalla infiltrazione <strong>di</strong> metastasi da carcinomamammario che ha precipitato una ostruzione latente. Lanecessità <strong>di</strong> conservare la funzionalità renale, l’età e l’aspettativa<strong>di</strong> vita della paziente ci hanno comunque indotto a scegliere unatteggiamento chirurgico conservativo al fine <strong>di</strong> <strong>per</strong>mettere eventualicicli <strong>di</strong> chemioterapia sistemica.Poster n. 210CHEMIOIMMUNOTERAPIA NEL TUMORE RENALEMETASTATICO: CHEMIOTERAPIA CON GEMCITABINA EOXALIPLATINO; IMMUNOTERAPIA CON IL-2 SC A DOSIMEDIE E IFN-ALFA NATURALE CON UN RUOLO CHIAVESUL SINERGISMO E SULLA TOLLERABILITÀBobbio Pallavicini E., Tacconi F., Grassi M., Incardona S.,Bianchessi C., Lei<strong>di</strong> G.L.Ospedale Maggiore <strong>di</strong> CremaIntroduzione: Nonostante i numerosi sforzi e i <strong>di</strong>fferentiapprocci terapeutici impiegati dai ricercatori, il carcinomarenale metastatico è una malattia resistente alle cure me<strong>di</strong>cheed ha una sopravvivenza <strong>di</strong> 8-10 mesi.Razionale e Meto<strong>di</strong>: Attualmente si può considerare che: il trattamentoimmunoterapico con IL-2 e IFN-alfa è la terapia <strong>di</strong> riferimento<strong>per</strong> questi pazienti; l’IFN-alfa naturale ha mostrato capacità<strong>di</strong> indurre la regressione <strong>di</strong> tumori soli<strong>di</strong> ed ematologici e <strong>di</strong>aumentare la sopravvivenza del paziente affetto da tumore renalemetastatico, con ridotta i<strong>per</strong>piressia mialgia e sindromedepressiva rispetto all’IFN-alfa ricombinante; i mo<strong>di</strong>ficatori dellarisposta biologica determinano un incremento dell’efficacia antitumoraleei chemioterapici; la chemio-immunoterapia con 5-FUpiù IL-2 e IFN-alfa ha dato risultati contrad<strong>di</strong>tori; la Gemcitabinae l’Oxaliplatino in monoterapia hanno <strong>di</strong>mostrato una certa efficaciain stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> fase II ed è ampiamente <strong>di</strong>mostrato il sinergismotra <strong>di</strong> essi e rispettivamente con IFN e IL-2. Su queste basi abbiamoavviato un trial clinico <strong>per</strong> verificare l’attività e la tossicitàdella seguente schedula <strong>di</strong> chemio-immunoterapia: Gemcitabina1200 mg/mq ev, il giorno 1; Oxaliplatino 85 mg/mq ev, il giorno1; IL-2 4,5 MUI sc nei giorni 2-5, 8-12, 15-19; IFN-alfa naturale3 MUI i giorni 5, 8, 12, 15, 17, 19. Il trattamento viene ripetutoogni 4 settimane. Pazienti. Abbiamo arruolato 12 pazientiaffetti da carcinoma renale in fase avanzata (4 femmine e 8maschi; con età me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 61,2 anni), con un <strong>per</strong>formance status< o = 2. Il 75% dei pazienti presentava più <strong>di</strong> 2 siti metastatici.Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad almeno 6 mesi <strong>di</strong> cura (9mesi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a, range 6-12), <strong>per</strong> un totale <strong>di</strong> 110 cicli.Risultati: Abbiamo ottenuto un 33% <strong>di</strong> risposte obiettive (2 completee 2 parziali); nel 43% dei casi abbiamo osservato una stabilizzazione<strong>di</strong> malattia. 9 pazienti sono ancora in trattamento. Lasopravvivenza me<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> 17,4 mesi (range 6-34+). Tutti i pazientisono stati valutati <strong>per</strong> la tossicità: in nessun caso si è reso necessariauna riduzione <strong>di</strong> dose; la tossicità ematologica, renale, neurologicae car<strong>di</strong>aca sono risultate < al grado 2 WHO. La febbre èsempre risultata moderata, ben controllata dalla preme<strong>di</strong>cazionecon Paracetamolo 500 mg 1-2 cp/<strong>di</strong>e. Un clinical benefit, relativoa riduzione del dolore e miglioramento o mantenimento del<strong>per</strong>formance status, è stato osservato in <strong>tutti</strong> i casi.Conclusioni: In questo stu<strong>di</strong>o sono da considerare positivi,rispetto alla letteratura, i dati <strong>di</strong> risposta obiettiva e <strong>di</strong> sopravvivenza.L’IFN-alfa naturale si è <strong>di</strong>mostrato essere una validaalternativa all’IFN-alfa ricombinante in quanto efficace e bentollerato dai pazienti: ci ha consentito <strong>di</strong> ridurre gli effetti collateraliassicurando la corretta applicazione della schedula <strong>di</strong>somministrazione e <strong>di</strong> ottenere migliori risultati in termini <strong>di</strong>sopravvivenza.Poster n. 211LA CISTECTOMIA RADICALE CON RISPARMIO DELLACAPSULA PROSTATICA E DELLE VESCICHETTE SEMI-NALI NEI PAZIENTI GIOVANI PORTATORI DI CARCINO-MA DELLA VESCICABrausi M., De Luca G., Gavioli M.,Verrini G., Peracchia G.,Viola M., Simonini G.U.O. <strong>di</strong> Urologia, Ospedale S.Agostino-Estense Modena, OspedaleB. Ramazzini Carpi, ModenaIntroduzione: La cistectomia ra<strong>di</strong>cale è considerata la terapiastandard dei tumori infiltranti della vescica, tuttavia neipazienti giovani con tumore su<strong>per</strong>ficiale ad alto rischio puòessere considerata un’opzione terapeutica. Il mantenimentodella continenza e della funzione sessuale dopo cistectomiasono sicuramente obiettivi richiesti dal paziente e ricercatidagli urologi. L’obiettivo <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o è stato quello <strong>di</strong> valutarei risultati della cistectomia ra<strong>di</strong>cale con preservazionedelle vescichette seminali e della capsula prostatica in pazientigiovani, selezionati affetti da CA della vescica.Materiali e Meto<strong>di</strong>: Dal marzo 2000 all’agosto 2004 11 pazientiaffetti da carcinoma transizionale su<strong>per</strong>ficiale della vescica(10) ed infiltrante (1) sono stati sottoposti presso il NostroCentro ad intervento <strong>di</strong> cistectomia ra<strong>di</strong>cale con preservazionedella capsula prostatica, delle vescichette seminali e dei fascivasculo-nervosi. L’età me<strong>di</strong>a dei pazienti è stata <strong>di</strong> 52 anni.Prima dell’intervento e durante il follow-up è stato somministratoil questionario sulla qualità <strong>di</strong> vita Q 30 EORTC internazionalmentevalidato. L’intervento chirurgico è stato precedutoda TUR prostata della parte centrale con esame anatomopatologicoestemporaneo. In caso <strong>di</strong> patologia prostatica negativaè stata eseguita la linfoadenectomia pelvica bilaterale concistectomia <strong>per</strong> via extra<strong>per</strong>itoneale preservando i deferenti ele vescichette seminali e le neuro-vascular bundles bilateralmente.La neovescica ortotopica è stata confezionata in 8 casiutilizzando la tecnica <strong>di</strong> Mansura (W- Shaped) ed in 3 casi conuna variante della tecnica <strong>di</strong> Studer (Brausi) ed è stata anastomizzataalla capsula prostatica.Risultati: La degenza me<strong>di</strong>a è stata <strong>di</strong> 16 giorni e le complicazioniimportanti sono state minime. La continenza <strong>di</strong>urna enotturna è stata raggiunta in 10/11 pazienti. 1 paziente halamentato <strong>per</strong> circa 3 mesi incontinenza notturna risoltasispontaneamente. La funzione erettile era presente in <strong>tutti</strong> ipazienti. La qualità <strong>di</strong> vita è stata molto sod<strong>di</strong>sfacente ad unfollow-up me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 20 mesi.Conclusioni: L’approccio chirurgico descritto deve essere consideratouna valida opzione <strong>per</strong> i pazienti giovani con tumorisu<strong>per</strong>ficiali ad alto rischio o infiltranti che desiderino mantenerela funzione sessuale; una selezione scrupolosa deve essereconsiderata basilare.Poster n. 212QUALITÀ DI VITA DEL PAZIENTE SOTTOPOSTO A DERI-VAZIONE URINARIA NON CONTINENTE O NEOVESCICAORTOTOPICA A SEGUITO DI CISTECTOMIA RADICALESandri S., Molho D.Unità O<strong>per</strong>ativa <strong>di</strong> Urologia e Unità Spinale; Ospedale “G.Fornaroli”, MagentaObiettivi: Negli ultimi anni si è assistito a notevoli avanzamentinella concettualizzazione della salute e nei meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> misurazionedella stessa. La salute è ormai considerata come unacon<strong>di</strong>zione complessa, legata al benessere generale della <strong>per</strong>-78Archivio Italiano <strong>di</strong> Urologia e Andrologia 2004; 76, 3, Supplemento 1

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