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XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

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ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia OncologicaIntroduzione: La nefrectomia ra<strong>di</strong>cale nei pazienti con neoplasiarenale avanzata ha un ruolo incontrovertibile in termini <strong>di</strong> palliazionedei sintomi, nell’ottica <strong>di</strong> un miglioramento della qualitàdella vita, mentre il suo ruolo è ancora controverso dal punto<strong>di</strong> vista oncologico. I migliori risultati dovrebbero comunqueessere garantiti dalla possibilità <strong>di</strong> integrare la terapia chirurgicacon una terapia sistemica. Gli Autori riportano la loro es<strong>per</strong>ienzariguardo alla nefrectomia ra<strong>di</strong>cale nel trattamento della neoplasiarenale metastatica/avanzata.Materiali e Meto<strong>di</strong>: Dal gennaio 1997 al settembre 2004, 23pazienti (età me<strong>di</strong>ana 62 – range 38-79) affetti da neoplasiarenale metastatica o con trombosi venosa cavale sono stati sottopostia nefrectomia ra<strong>di</strong>cale presso il nostro Centro. Do<strong>di</strong>cipazienti presentavano voluminosa neoplasia renale con localizzazionesecondaria polmonare (n=9), epatica (n=2), ossea(n=2), cerebrale (n=1); 3/12 (25%) pazienti avevano anchetrombosi neoplastica cavale. Un<strong>di</strong>ci pazienti presentavano unaneoplasia renale con coinvolgimento cavale: 4 con trombosicavale sopra<strong>di</strong>aframmatica sono stati sottoposti a sternotomia<strong>per</strong> un migliore accesso alla vena cava sopraepatica; 2 <strong>di</strong> essisono stati sottoposti ad atriotomia in CEC <strong>per</strong> una trombosiintra-atriale. Sette pazienti presentavano trombosi neoplasticacavale sotto<strong>di</strong>aframmatica. Nel <strong>per</strong>iodo posto<strong>per</strong>atorio ipazienti con malattia metastatica con un <strong>per</strong>formance statusaccettabile sono stati sottoposti a immunoterapia.Risultati: Il tempo o<strong>per</strong>atorio me<strong>di</strong>o è stato <strong>di</strong> 5 ore, le <strong>per</strong><strong>di</strong>teematiche sono state sui 2400 ml. Non si è verificata mortalitàintrao<strong>per</strong>atoria. Dei pazienti con metastasi a <strong>di</strong>stanza, 8 sonomorti dopo un follow-up me<strong>di</strong>ano <strong>di</strong> 6 mesi (range 2-36); 3sono vivi e liberi da malattia a 15 mesi, un paziente con malattiametastatica e trombosi neoplastica atriale è deceduto ad unmese dall’intervento <strong>per</strong> infarto intestinale. Degli 11 pazienticon trombosi cavale 4 sono vivi e liberi da malattia a 36 mesi,3 vivi ed in progressione sistemica a 33 mesi, 3 sono deceduti<strong>per</strong> malattia a 22 mesi, uno è stato <strong>per</strong>so al follow-up.Conclusioni: La prognosi della neoplasia renale avanzata rimaneindubbiamente sfavorevole; il coinvolgimento venoso non rappresenta<strong>di</strong> <strong>per</strong> sè un elemento particolarmente sfavorevole <strong>di</strong>prognosi ma si associa in una porzione significativa <strong>di</strong> pazienti amalattia metastatica sincrona o metacrona. Il significato dellanefrectomia ra<strong>di</strong>cale nel trattamento del tumore renale metastaticova in ogni caso in<strong>di</strong>viduato nel contesto <strong>di</strong> una terapia multimodalein combinazione con immunoterapia sistemica.Poster n. 204EXCLUSIVE RADIOTHERAPY OF BLADDER CANCER:LATE GENITOURINARY AND RECTAL EFFECTSFerrera G. 1 , Alongi F. 1 , Mortellaro G . 1 , Federico M. 1 , VellaM. 2 , Montemaggi P. 11Regional Cancer Center “M. Ascoli”, Palermo; 2 Clinica Urologica,Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> PalermoPurpose: To describe long term bladder and rectal toxicity afterra<strong>di</strong>cal ra<strong>di</strong>otherapy in patiens with invasive bladder cancer.Materials and Methods: Between 1991 and 2004 a total of 36patients, me<strong>di</strong>an age 70.1, with biopsy (trans uretral resection)proven invasive bladder cancer, underwent ra<strong>di</strong>cal ra<strong>di</strong>otherapy.Patients were treated with a CT based four field isocentricwith shaped anterior, posterior and two opposed lateralfields to irra<strong>di</strong>ate the bladder and pelvic lymph- nodes. Themean dose was 57± 6.26 Gy with a daily dose fraction of 1.8-2 Gy five days/week. No patients underwent chemoterapy.Late toxicities were based on the LENT-SOMA scale tables.Results: After ra<strong>di</strong>ation therapy fifteen patients (41,6%) havebeen non evidence of desease and were evaluated for late genitourinaryand rectal toxicity, with me<strong>di</strong>an follow-up of 84months. Only 7% of the patients described urogenital symptomsof grade 3 and 93% grade 1-2 and so without negative impact ondaily activities; none of them underwent cystectomy because of ashrinking bladder. No patients ex<strong>per</strong>ienced late gastrointestinaltoxicity grade 4 and only 5% had mild <strong>di</strong>arrhea.Conclusion: Morbi<strong>di</strong>ty of preserved bladder is not relevant witha well functioning bladder likewise rectal toxicity was not relevant.Ra<strong>di</strong>cal ra<strong>di</strong>otherapy is a reasonable treatment option forpatients unfit for cistectomy and in selected cases for patientsseeking an alternative to ra<strong>di</strong>cal cistectomy.Video n. 205TUMORECTOMIA RENALE LAPAROSCOPICA RETROPE-RITONEALE. IL FILMAmenta M., Grosso G., Maritati F., Occhipinti M.Casa <strong>di</strong> cura “Dott.Pederzoli” pres<strong>di</strong>o ASL 22 regione Veneto U.OUrologia Peschiera del Garda, Verona)Introduzione: L’affinamento delle meto<strong>di</strong>che d’immagine ha portatoa un incremento nella <strong>di</strong>agnosi precoce, spesso “incidentale”delle neoplasie renali. La nefrectomia ra<strong>di</strong>cale è ad oggi consideratail “gold standard” nel trattamento del carcinoma renale mentre lachirurgia “nephron sparing” rimane l’opzione terapeutica “<strong>di</strong> necessità”.Le neoformazioni renali esofitiche, <strong>di</strong> limitate <strong>di</strong>mensioni,non coinvolgenti la via escretrice, subcliniche rappresentano lamodalità <strong>di</strong> sempre più frequente presentazione dei tumori renali.In tal senso la tumorectomia <strong>di</strong>viene in<strong>di</strong>cazione in elezione.L’approccio laparoscopico nella chirurgia renale conservativa, presentaa nostro parere netti vantaggi rispetto alla chirurgia tra<strong>di</strong>zionale.In particolare abbiamo osservato una netta riduzione dellamorbilità <strong>per</strong>i e post-o<strong>per</strong>atoria, della degenza ospedaliera e unaprecoce ripresa delle normali attività socio-lavorative.Sovrapponibili i risultati oncologici.Materiali e Meto<strong>di</strong>: Posta l’in<strong>di</strong>cazione alla enucleoresezione renaleutilizziamo esclusivamente la via laparoscopica. Pre<strong>di</strong>ligiamo la viaretro<strong>per</strong>itoneoscopica a eccezione delle neoplasie del labbro renaleanteriori più facilmente aggre<strong>di</strong>bili <strong>per</strong> via trans-<strong>per</strong>itoneale. Ilvideo illustra i passaggi fondamentali della tecnica laparoscopicaretro<strong>per</strong>tioneale:1. posizionamento dei trocars e accesso al retro<strong>per</strong>itoneo;2. incisione della fascia <strong>di</strong> Gerota e penetrazione al versante posterioredel rene e al seno renale;3. clampaggio preventivo dell’arteria renale;4. esposizione della capsula renale vera ed isolamento della massa;5. enucleoresezione con bisturi a ultrasuoni e in<strong>di</strong>viduazione delmargine <strong>di</strong> sicurezza;6. biopsia della base lesionale;7. tecniche <strong>di</strong> emostasi del letto lesionale;8. rimozione della neoformazione in endobag.Eseguiamo l’ischemia calda qualora la <strong>di</strong>agnostica <strong>per</strong> immaginisuggerisca un’importante neo-circolo della massa o in caso <strong>di</strong>emorragia arteriosa intrao<strong>per</strong>atoria.Video N. 208LA NEFRECTOMIA RADICALE LAPAROSCOPICA RETRO-PERITONEALE ALLARGATA. TECNICAAmenta M., Grosso G., Maritati F., Occhipinti M.U.O. Urologia Casa <strong>di</strong> cura polispecialistica “Dott. Pederzoli”Presi<strong>di</strong>o Opspedaliero ASL 22 Regione Veneto Peschiera del Garda(Vr)Introduzione: La nefrectomia ra<strong>di</strong>cale rappresenta la terapia <strong>di</strong> sceltadel carcinoma renale. La <strong>per</strong>fetta riproducibilità della tra<strong>di</strong>zionaleprocedura a cielo a<strong>per</strong>to e i risultati oncologici sovrapponibilifanno dell’approccio laparoscopico una valida alternativa alla chi-76Archivio Italiano <strong>di</strong> Urologia e Andrologia 2004; 76, 3, Supplemento 1

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