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XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

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ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia OncologicaIntroduzione ed Obiettivi: La prostatectomia ra<strong>di</strong>cale laparoscopicaè un intervento praticato da circa 5 anni. Nelle casistiche dei centricon maggiore es<strong>per</strong>ienza non sono riportate significative <strong>di</strong>fferenzedal punto <strong>di</strong> vista oncologico rispetto alla tecnica a cieloa<strong>per</strong>to (1, 2). In questo lavoro sono stati valutati i risultati oncologicie funzionali ottenuti nei pazienti o<strong>per</strong>ati <strong>di</strong> prostatectomiara<strong>di</strong>cale laparoscopica presso il nostro centro negli ultimi 3 anni.Pazienti e Meto<strong>di</strong>: Sono stati considerati 150 pazienti (pz) consecutivio<strong>per</strong>ati <strong>di</strong> prostatectomia ra<strong>di</strong>cale laparoscopica trans <strong>per</strong>itoneale.L’età me<strong>di</strong>a era <strong>di</strong> 64 anni ed il PSA me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 10,4 ng/ml(range 1,5-58). In 47 (31,3%) è stata eseguita una linfadenectomiapelvica regolata <strong>di</strong> sta<strong>di</strong>azione <strong>per</strong> valori <strong>di</strong> PSA > o = 10ng/ml e/o Gleason bioptico > 6. Tutti i pazienti si sono <strong>di</strong>chiaraticontinenti pre-o<strong>per</strong>atoriamente.Risultati: Il tempo o<strong>per</strong>atorio me<strong>di</strong>o è stato <strong>di</strong> 210 min, le <strong>per</strong><strong>di</strong>teematiche me<strong>di</strong>e 353 ml, la degenza me<strong>di</strong>a 5 giorni ed il catetereè stato rimosso me<strong>di</strong>amente dopo 8 giorni. Complessivamente imargini positivi sono stati 41 (27,3%); <strong>di</strong> questi 26 (63,4%) eranosingoli e 15 (36,6%) plurimi. I fattori <strong>di</strong> rischio significativi <strong>per</strong> lapresenza <strong>di</strong> margini positivi sono stati lo sta<strong>di</strong>o > pT2 (Chi-quadro< 0.001), il Gleason definitivo > 7 (Chi-quadro < 0.01) ed unPSA > 20 (Chi-quadro < 0.001). 17 pz (11,3%) presentano unareci<strong>di</strong>va biochimica o clinicamente rilevabile. Tra questi 12(70,6%) sono risultati in sta<strong>di</strong>o pT3a o su<strong>per</strong>iore, 13 (76,5%) presentavanomargini positivi (<strong>di</strong> questi 8 erano singoli e 5 plurimi)ed infine 15 (88,2%) avevano un Gleason definitivo > 7. Il tasso<strong>di</strong> continenza è stato 44,3% alla rimozione del catetere, 55% ad 1mese, 73,8%, 87,9% e 91,8% rispettivamente a 3, 6 e 12 mesi.Conclusioni: La prostatectomia ra<strong>di</strong>cale laparoscopica si è<strong>di</strong>mostrata una tecnica sicura ed in grado <strong>di</strong> offrire risultatisovrapponibili alle tecniche a cielo a<strong>per</strong>to. Oggi non può quin<strong>di</strong>più essere considerata una terapia s<strong>per</strong>imentale ma unintervento ben co<strong>di</strong>ficato con risultati riproducibili. Pertanto ipazienti affetti da carcinoma prostatico localizzato possonoscegliere con sicurezza anche tale nuova terapia chirurgica.Bibliografia:1. Guillonneau B, et al. Laparoscopic ra<strong>di</strong>cal prostatectomy: oncologicalevaluation after 1,000 cases a Montsouris Institute. J Urol 2003; 169:12612. Rassweiler J, et al Laparoscopic ra<strong>di</strong>cal prostatectomy: functional andoncological outcomes. Curr Opin Urol 2004; 14:75Comunicazioni selezionate N. 202RADIOTERAPIA ADIUVANTE O DI SALVATAGGIO DOPOPROSTATECTOMIA RADICALEBortolato B. 1 , Zanni D. 2 , Brambilla M.G. 2 , Botturi M. 11U.O Ra<strong>di</strong>oterapia; 2 Servizio <strong>di</strong> Fisica Sanitaria, A.O. OspedaleNiguarda, MilanoIntroduzione: Il ruolo della ra<strong>di</strong>oterapia nel carcinoma prostaticosottoposto a chirurgia ra<strong>di</strong>cale è ancora controverso. Abbiamoanalizzato in termini retrospettivi la nostra casistica <strong>per</strong> in<strong>di</strong>viduarel’esistenza <strong>di</strong> un vantaggio, in termini <strong>di</strong> sopravvivenzalibera da progressione biochimica <strong>di</strong> malattia, tra pazienti portatori<strong>di</strong> adenocarcinoma prostatico o<strong>per</strong>ati ra<strong>di</strong>calmente e sottopostia ra<strong>di</strong>oterapia subito dopo la chirurgia (RT a<strong>di</strong>uvante) otrattati solo alla comparsa della reci<strong>di</strong>va (RT <strong>di</strong> salvataggio).Materiali e Meto<strong>di</strong>: Tra l’ottobre 1992 ed il <strong>di</strong>cembre 2003, abbiamotrattato con ra<strong>di</strong>oterapia 126 pazienti (pz.) consecutivi precedentementesottoposti a prostatectomia ra<strong>di</strong>cale ± linfoadenectomiailiaco-otturatoria bilaterale. Abbiamo sud<strong>di</strong>viso il campionein due gruppi sulla base del timing della RT: il Gruppo Acostituito da 74 pz. (58.7%) sottoposti a RT a<strong>di</strong>uvante, (etàme<strong>di</strong>a 62.1 anni, min 47 – max 76), ed il Gruppo S comprendente52 pz. (41.3%) avviati al trattamento solo alla ripresa biochimicae/o macroscopica <strong>di</strong> malattia, (età me<strong>di</strong>a 67.4 anni, min55 – max 81). I due gruppi erano così <strong>di</strong>stribuiti <strong>per</strong> sta<strong>di</strong>o T:Gruppo A, 11 pz. (14.9%) T2R+, 30 pz. (40.5%) T3a, 29 pz.(31.1%) T3b, 4 pz. (5.5%) T4; 9/74 pz. (12.1%) erano N+;Gruppo S: 26 pz. (50%) T2R+, 12 pz. (23%) T3a, 12 pz. (23%)T3b; 2 pz. (4%) erano N+. Il PSA me<strong>di</strong>o pre-chirurgia dei duegruppi risultava dall’analisi: Gruppo A 18.74 ng/ml (min 4.1 –max 100) e Gruppo S 17 ng/ml (min 1.95 – max 100). In 71/74pz (96%) del Gruppo A ed in 48/52 pz (92.4%) del Gruppo S èstato possibile valutare il Gleason Score sul pezzo o<strong>per</strong>atorio e<strong>per</strong>tanto: Gruppo A GS 2-7 57 pz. (77%), GS 8-10 14 pz. (19%);Gruppo S GS 2-7 37 pz. (71.2%), GS 8-10 11 pz. (21.2%).Entrambi i gruppi sono stati sottoposti a ra<strong>di</strong>oterapia sulla loggiaprostatica con dose totale me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 60 Gy (min 59.40 – max66.60) <strong>per</strong> il Gruppo A e <strong>di</strong> 61.80 Gy (min 59.60 – max 66.60)<strong>per</strong> il Gruppo S. Nel Gruppo A, 18/74 pz. (24.3%) e nel GruppoS 26/52 (50%), avevano iniziato un trattamento ormonosoppressivoa<strong>di</strong>uvante dopo l’intervento chirurgico. Nel Gruppo A 14 pz.(19%) mostravano un PSA > 0.1 ng/ml prima dell’inizio dellara<strong>di</strong>oterapia, <strong>per</strong>tanto il PSA me<strong>di</strong>o pre-RT del Gruppo A è stato<strong>di</strong> 0.6 ng/ml (min 0 – max 12.4), mentre <strong>per</strong> il Gruppo S <strong>di</strong> 1ng/ml (min 0.1 – max 6.4). In entrambi i gruppi le tossicitàgastrointestinale (GI) e genitourinaria (GU) acute e tar<strong>di</strong>ve nonsono state mai su<strong>per</strong>iori al grado 2 secondo RTOG. I pazientisono entrati in un programma <strong>di</strong> follow-up (FU) clinico-strumentalepresso l’Ambulatorio <strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>oterapia.Risultati: Nel Gruppo A, il FU me<strong>di</strong>o è risultato <strong>di</strong> 40 mesi (min6 – max 139), mentre nel Gruppo S <strong>di</strong> 34 mesi (min 6 – max140). Nel Gruppo A si sono verificati 4 decessi (6,3%) <strong>per</strong>cause non correlate alla malattia e un decesso (1.3%) <strong>per</strong> progressione<strong>di</strong> malattia ossea, mentre nel Gruppo S solo unpaziente ha sviluppato una neoplasia del sigma sei anni dopoil trattamento RT. Abbiamo quin<strong>di</strong> valutato la progressione <strong>di</strong>malattia biochimica secondo i criteri ASTRO analizzando i datidal punto <strong>di</strong> vista statistico con il test chi quadro. Nel GruppoA, 11/69 pz.(15.9%) hanno mostrato progressione <strong>di</strong> malattia;in due casi le indagini strumentali hanno documentato unaprogressione <strong>di</strong> malattia a <strong>di</strong>stanza (scheletro e linfono<strong>di</strong>,rispettivamente). Nel Gruppo S, 22/52 pz. (42.3%) hannomanifestato un aumento del PSA e tra questi 2 pz. hanno metastasischeletriche. Cinquantotto pazienti (84.1%) del Gruppo Ae 30 (57.7%) del Gruppo B non presentano attualmente evidenza<strong>di</strong> malattia biochimica. L’analisi dei due gruppi hamostrato una <strong>di</strong>fferenza statisticamente significativa (p

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