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XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

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ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia Oncologicauna tac in cui è chiaramente evidente il <strong>di</strong>verticolo posteriormentealla vescica. Alcune immagini endoscopiche documentanol’a<strong>di</strong>tus <strong>di</strong>verticolare e la presenza <strong>di</strong> numerosi calcoli.L’intervento si svolge iniziando con la linfoadenectomia e la<strong>di</strong>verticulectomia. Segue quin<strong>di</strong> la prostatectomia ra<strong>di</strong>calelaparoscopica secondo i classici tempi che consistono nell’accessoallo spazio prevescicale e al Retzius,la incisione della fasciaendopelvica,la legatura delSantorini,la incisione del collo vescicalee l’isolamento dele vescichette seminali, la sezione deipeduncoli prostatici, del Santorini e dell’uretra. L’intervento siconclude con l’anastomosi uretro-vescicale eseguita,come è nostraprassi consolidata, con una continua. Scopo del video è quello<strong>di</strong> illustrare una associazione patologica non frequente e i vantaggidella tecnica laparoscopica trans<strong>per</strong>itoneale.Comunicazioni n. 198L’ESPLORAZIONE MICROCHIRURGICA DEL TESTICOLOIN PRESENZA DI NODULO TESTICOLARE NON PALPABILERolle L., Tamagnone A., Timpano M., Ceruti C.,Destefanis P., Fontana D.Divisione Universitaria <strong>di</strong> Urologia II Dipartimento <strong>di</strong> DisciplineMe<strong>di</strong>co-Chirurgiche Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino Ospedale SanGiovanni Battista, TorinoIntroduzione e Obiettivi: Il sempre più <strong>di</strong>ffuso ricorso alla <strong>di</strong>agnosticaecografica, svolta come accertamento <strong>di</strong> I livello, hacomportato un aumento dei riscontri incidentali <strong>di</strong> neoformazioniipoecogene sospette, asintomatiche, non palpabili, alivello gona<strong>di</strong>co. Se in altri <strong>di</strong>stretti più indagini ra<strong>di</strong>ologicheconfortano il clinico nella decisione <strong>di</strong> procedere all’intervento,a livello testicolare l’unico ausilio strumentale è fornito daimarker sierologici, con i ben noti limiti che li caratterizzano.Trattandosi generalmente <strong>di</strong> soggetti giovani, in cui un interventopotrebbe anche compromettere la fertilità, i dubbi decisionalidel clinico <strong>di</strong> fronte al riscontro ecografico <strong>di</strong> noduliipoecogeni testicolari intraparenchimali, con negatività obiettivae sierologica, aumentano.Meto<strong>di</strong>: 3 soggetti <strong>di</strong> età compresa tra i 33 e i 40 anni (etàme<strong>di</strong>a 36.3) con riscontro ecografico <strong>di</strong> no<strong>di</strong> testicolari, nonpalpabili all’esame clinico e con markers tumorali negativi,sono stati sottoposti ad intervento esplorativo scrotale. Talilesioni sono state identificate a livello intraprenchimale conl’ausilio del microscopio o<strong>per</strong>atore, sotto la cui vista sono statiasportati. La <strong>di</strong>agnosi è stata ottenuta con l’esame istologicoestemporaneo <strong>di</strong> sezioni al congelatore.Risultati: Le lesioni sono state incidentalmente rilevate all’ecografiascrotale, eseguita nell’ambito del follow-up <strong>per</strong> pregressaneoplasia testicolare (2 casi, <strong>di</strong> cui 1 azoos<strong>per</strong>mico, in storia<strong>di</strong> criptorchi<strong>di</strong>smo) o <strong>per</strong> orchialgia. Tutte le suddette lesionisi presentavano ipoecogene. L’esame istologico estemporaneodelle sezioni al congelatore ha <strong>per</strong>messo <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare:a) parenchima testicolare sano;b) i<strong>per</strong>plasia multinodulare <strong>di</strong> cellule <strong>di</strong> Ley<strong>di</strong>g;c) neoplasia intratubulare <strong>di</strong> cellule germinali.In quest’ultimo caso si è proceduto a completare l’orchifunicolectomia.L’esame istologico definitivo ha confermato in <strong>tutti</strong>i casi la <strong>di</strong>agnosi intrao<strong>per</strong>atoria.Discussione: Nella nostra es<strong>per</strong>ienza, la ricerca con l’ausilio delmicroscopio o<strong>per</strong>atore con tecnica microchirurgica <strong>di</strong> lesioninodulari testicolari impalpabili rilevate all’ecografia, apparesicura ed efficace. Questo approccio ha consentito <strong>di</strong> riconoscerelesioni nodulari del testicolo altrimenti non rilevabiliall’esame obiettivo, dando la possibilità <strong>di</strong> preservare il testicoloquando la lesione è benigna. In caso <strong>di</strong> pazienti monorchi<strong>di</strong>,questo approccio potrebbe consentire l’asportazioneselettiva <strong>di</strong> piccole lesioni maligne. Inoltre, in presenza <strong>di</strong> soggetti<strong>di</strong>s<strong>per</strong>mici (in particolare, azoos<strong>per</strong>mici) è possibile eseguirecontestualmente una micro-TESE <strong>per</strong> il tentativo <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o<strong>di</strong> s<strong>per</strong>matozoi da destinare a tecniche <strong>di</strong> fecondazioneassistita.Comunicazioni n. 200LA CHEMIOTERAPIA ADIUVANTE CON INFUSIONE CON-TINUA DI FLOXURIDINA E IL-2 SOTTOCUTANEA NELTRATTAMENTO DEL CARCINOMA RENALE METASTATI-CO DOPO NEFRECTOMIA RADICALEDestefanis P. 2 , Terrone C. 1 , Cracco C. 1 , Aveta P. 2 , Fiori C. 2 ,Squeo M.S. 2 , Cretarola E 3 , Lancini V. 3 , Conti G. 3 , RoccaRossetti S, Fontana D. 21Urologia Universitaria, Dipartimento <strong>di</strong> Scienze Cliniche eBiologiche, A.S.O. S. Luigi, Orbassano; 2 Urologia Universitaria II,Dipartimento <strong>di</strong> Discipline Me<strong>di</strong>co-Chirurgiche A.S.O. Molinette,Torino; 3 Unità O<strong>per</strong>ativa <strong>di</strong> Urologia, Ospedale S. Anna, ComoIntroduzione ed Obiettivi: Il carcinoma renale in sta<strong>di</strong>o avanzatopresenta una prognosi infausta con una sopravvivenza me<strong>di</strong>a<strong>di</strong> 6-9 mesi. La chemioterapia convenzionale e la ra<strong>di</strong>oterapianon hanno <strong>di</strong>mostrato risultati sod<strong>di</strong>sfacenti. L’obiettivo <strong>di</strong>questo stu<strong>di</strong>o è <strong>di</strong> valutare l’efficacia dell’infusione continua <strong>di</strong>FUDR da sola o in associazione all’IL-2 sottocutanea nella terapiadei pazienti con carcinoma renale metastatico.Meto<strong>di</strong>: dal 1987 al 2002, 189 pazienti con carcinoma renalemetastatico sono stati trattati con FUDR in infusione continuacronomodulata (89 pazienti) o con associazione <strong>di</strong> FUDR e IL-2<strong>per</strong> via sottocutanea (100 pazienti). Tutti i pazienti ad eccezione<strong>di</strong> 2 erano stati sottoposti a nefrectomia ra<strong>di</strong>cale. Per la somministrazionedella Floxuri<strong>di</strong>na è stato impiegato un cronoinfusoretotalmente impiantabile (Synchromed-Medtronic), programmabiledall’esterno ed in grado <strong>di</strong> infondere il farmaco con ritmi circa<strong>di</strong>ani.Il FUDR è stato somministrato <strong>per</strong> 15 giorni consecutiviseguiti da 15 giorni <strong>di</strong> pausa. Nel trattamento combinato, nel<strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> intervallo del FUDR, l’IL-2 è stata somministra <strong>per</strong> 5giorni alla settimana al dosaggio 4,5 milioni IU/<strong>di</strong>e. Il dosaggioiniziale del FUDR era <strong>di</strong> 0,15 mg/kg/<strong>di</strong>e e in assenza <strong>di</strong> effetti collateraliveniva incrementato <strong>di</strong> 0,025 mg/kg/<strong>di</strong>e ogni due ciclifino ad un massimo <strong>di</strong> 0,3 mg/kg/<strong>di</strong>e. La terapia veniva effettuataa domicilio. Metastasi sincrone e metacrone erano presenti in77 e 112 pazienti, rispettivamente. I pazienti sono stati sud<strong>di</strong>visiin <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> rischio seguendo la classificazione <strong>di</strong> Palmer. Ipazienti trattati con FUDR+IL-2 avevano fattori prognostici peggiori.La sopravvivenza causa specifica è stata valutata me<strong>di</strong>ante ilmetodo <strong>di</strong> Kaplan-Meyer mentre le curve <strong>di</strong> sopravvivenza sonostate comparate me<strong>di</strong>ante il log-rank test.Risultati: La sopravvivenza causa specifica me<strong>di</strong>ana è stata <strong>di</strong> 19mesi. I pazienti con metacrone sincrone hanno <strong>di</strong>mostrato unasopravvivenza significativamente su<strong>per</strong>iore (p = 0.002). Nonc’è stata una <strong>di</strong>fferenza statisticamente significativa fra lasopravvivenza dei pazienti trattati con solo FUDR rispetto aquelli che hanno ricevuto FUDR+IL-2. Gli effetti collaterali siadella monoterapia con FUDR che della terapia <strong>di</strong> associazionesono stati modesti così come le complicanze relative all’impiantodel cronoinfusore.Conclusioni: La terapia con FUDR in cronoinfusione continuada sola o in associazone con IL-2 è ben tollerata e <strong>per</strong>mette <strong>di</strong>ottenere sod<strong>di</strong>sfacenti risultati nel trattamento del carcinomarenale metastatico.Comunicazioni n. 201PROSTATECTOMIA RADICALE LAPAROSCOPICA: UNAPROVATA ALTERNATIVA CHIRURGICAGalli S., Simonato A., Bozzola A., Gregori A., Lissiani A.,Ra<strong>di</strong>ce R., Gaboar<strong>di</strong> F.U.O. Urologia, Azienda Ospedaliera L. Sacco, Milano74Archivio Italiano <strong>di</strong> Urologia e Andrologia 2004; 76, 3, Supplemento 1

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