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XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

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ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia Oncologicapiù frequenti, 2 pazienti sono morti <strong>per</strong> fistole stercoracee e in 3casi si è reso necessario un nuovo intervento chirurgico(2 stenosiureterali, 1 derivazione fecale temporanea). Nel Gruppo B lasopravvivenza a 5-10 anni malattia specifica (DSS) è stata del33.3% e del 25%. A 5 anni la sopravvivenza <strong>per</strong> i T4 è stata 0,<strong>per</strong> N+ è stata del 20% (1/5). 13/24 paz. (54.1%) hanno avutoprogressione : 8 a <strong>di</strong>stanza e 5 sia locale che a <strong>di</strong>stanza. Il tempome<strong>di</strong>o <strong>di</strong> progressione è stato <strong>di</strong> 10.2 mesi. La <strong>per</strong>centuale <strong>di</strong>complicanze è stata del 17% con 2 paz. che hanno richiesto reinterventoa cielo a<strong>per</strong>to.Conclusioni: La RT+C rispetto alla C da sola non prolunga laDSS a 10 anni nei pazienti con pT3-T4. Tuttavia il tempo <strong>di</strong>progressione è significativamente prolungato nei pazienti chehanno ricevuto la RT preo<strong>per</strong>atoria (29.4 mesi vs 10.2 mesi).La <strong>per</strong>centuale <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va locale è lievemente ridotta nelgruppo A (RT+C) rispetto al gruppo B (47% vs 54%). Gli effetticollaterali sono stati importanti e maggiormente presenti neipazienti trattati con RT (gruppo A) rispetto al gruppo B(43.3% vs 17%).Poster n. 192RUOLO DELLA LINFOADENECTOMIA NEL CARCINOMATRANSIZIONALE INFILTRANTE (TCC) DELLE VIE ESCRE-TRICIBrausi M., Verrini G., Gavioli M., Peracchia G., Viola M.,De Luca G., Simonini G.U.O. Urologia, Ospedale S. Agostino-Estense, Modena eRamazzini, Carpi ModenaIntroduzione e Obiettivi: L’obiettivo del nostro stu<strong>di</strong>o è statoquello <strong>di</strong> valutare il valore prognostico della linfoadenectomiaretro<strong>per</strong>itoneale (RPNLD) dopo la nefroureterectomia neipazienti con TCC infiltrante delle alte vie escretrici.Meto<strong>di</strong>: Nel nostro stu<strong>di</strong>o sono stati inclusi, nel <strong>per</strong>iodo 1987-2002, 80 pazienti con TCC infiltrante delle alte vie escretrici.L’età me<strong>di</strong>a era <strong>di</strong> 67.7 anni. 56 pazienti erano maschi e 14femmine. In 45/80 paz. la neoplasia era localizzata a livellodella pelvi renale, in 28 a livello ureterale e in 7 paz. era localizzatain entrambe le se<strong>di</strong>. STADIO: 36/80 paz. erano pT2,36/80 =pT3 e 8 = pT4. GRADO: 44/80 pazienti erano G2, G3=36 paz. Status Linfonodale. pN0= 24 paz., pN+=16, pNX=40.In 77/80 paz. è stata eseguita nefroureterectomia, in 3/80 paz.è stata eseguita solo nefrectomia parziale. 40/80 paz. hannoricevuto linfoadenectomia retro<strong>per</strong>itonelae (RPLND) con l’asportazione<strong>di</strong> più <strong>di</strong> 5 LN (gruppo 1) e 40/80 paz. non hannoricevuto RPLND (gruppo 2). Il follow-up me<strong>di</strong>o è stato <strong>di</strong> 48.6mesi. Il valore prognostico della RPLND unitamente allo sta<strong>di</strong>opatologico T (2 vs 3-4), allo status LN (0 vs 1-2 vs X), algra<strong>di</strong>ng (2 vs 3), all’età (< 65 vs > 65 anni), al sesso, al tempo<strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va e alla sopravvivenza sono stati valutati con le curvedel log-rank test.Risultati: Il tempo me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va e la sopravvivenza globalesono state rispettivamente <strong>di</strong> 51.2 e 52.5 mesi nel gruppo 1,mentre <strong>per</strong> il gruppo 2 sono state 18.5 e 21.2 mesi. In <strong>tutti</strong> edue i gruppi non vi sono state <strong>di</strong>fferenze in termini <strong>di</strong> morbi<strong>di</strong>tào in tempi <strong>di</strong> ospedalizzazione. Ad un’analisi univariataRPNLD, T,N status (N0 vs N+) erano significativamente correlatial tempo <strong>di</strong> reci<strong>di</strong>va (p 0.0009, p 0.008 e p 0.009 rispettivamente),e sopravvivenza (p 0.0000006, p 0.003 e p0.003), RPNLD e T (cox proportional azard model) sono statii soli 2 fattori in<strong>di</strong>pendenti significativi <strong>per</strong> la sopravvivenzaglobale (p 0.04 e p 0.008 rispettivamente), mentre nessunadelle variabili analizzata singolarmente, è stata in grado <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>rela reci<strong>di</strong>vaConclusioni: I risultati del nostro stu<strong>di</strong>o evidenziano il ruolocurativo della RPNLD nel trattamento dei paz. con TCC infiltrantedelle alte vie escretrici.Comunicazioni n. 193IL TRATTAMENTO PERCUTANEO (PCN) CON RADIOFRE-QUENZA (RITA) DELLE MASSE RENALI < 3 CM: RISUL-TATI PRELIMINARIBrausi M., Verrini G., Gavioli M., Pernacchia G., Viola M.,De Luca G. , Castagnetti G., Simonini G.Divisione <strong>di</strong> Urologia, Ospedale S. Agostino-Estense, Modena eRamazzini Carpi, ModenaIntroduzione: La ra<strong>di</strong>ofrequenza si è <strong>di</strong>mostrata una tecnicasemplice ed efficace <strong>per</strong> il trattamento mini-invasivo dei tumoridel rene. L’accesso <strong>per</strong>cutaneo eseguito in anestesia locale,sotto guida TAC o ecografia appare molto interessante. Gliobiettivi del nostro stu<strong>di</strong>o sono stati quelli <strong>di</strong> valutare la fattibilitàdella RITA, e la risposta al trattamento <strong>per</strong>cutaneo e <strong>di</strong>segnalare gli effetti collaterali.Materiali e Meto<strong>di</strong>: Dal febbraio 2002 ad oggi abbiamo trattatocon RITA 22 paz.. 8 pazienti sono stati trattati a cielo a<strong>per</strong>to e14 paz. <strong>per</strong> via PCN che fanno parte <strong>di</strong> questa analisi. Tutti itumori sono stati <strong>di</strong>agnosticati con Eco e TC. L’età me<strong>di</strong>a è stata78.5 anni, il <strong>di</strong>ametro tumorale me<strong>di</strong>o è stato <strong>di</strong> 2.5 cm. Il trattamentocon RITA è stato eseguito in anestesia locale in 13/14paz. attraverso il puntamento ecografico. In un caso il tumorenon è stato ben rilevato all’esame ecografico e il paziente non èstato trattato. Il tempo <strong>di</strong> trattamento è variato da 18’ a 30’. Ilfollow-up me<strong>di</strong>o è stato <strong>di</strong> 7.7 mesi. 2/13 pazienti non hannoraggiunto i 3 mesi <strong>di</strong> follow-up. 11/13 paz. sono stati valutatiogni 3 mesi con TACRisultati: Il tempo <strong>di</strong> ospedalizzazione me<strong>di</strong>o è stato <strong>di</strong> 24 ore,2/13 paz. hanno avuta risposta completa con scomparsa dellamassa dopo 15-15 mesi, 2/13 paz. hanno avuto una stabilizzazionedel quadro TC. Effetti collaterali: 1/13 nausea, 1/13 doloreche ha richiesto anestesia generale.Conclusioni: Il trattamento PCN delle masse renali con RITAsotto guida ecografia è efficace, semplice e non richiede anestesiagenerale. La RITA può essere considerata una validameto<strong>di</strong>ca mini-invasiva in alternativa alla chirurgia <strong>per</strong> il trattamentodei tumori del rene. Ulteriori dati ed un più lungo follow-upsono assolutamente necessari.Comunicazioni n. 194NEPHRON SPARING IN MONORENE: TECNICA CHIRUR-GICA E RISULTATI A LUNGO TERMINEMaugeri O., Seveso M., Taverna G.L., Giusti G., PiccinelliA., Benetti A., Pasini L., Zandegiacomo S., Graziotti P.Istituto clinico HumanitasIntroduzione: La chirurgia conservativa renale è ormai riconosciutacome valida opzione terapeutica alternativa alla nefrectomiara<strong>di</strong>cale <strong>per</strong> le lesioni <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni. Scopo <strong>di</strong>questo stu<strong>di</strong>o è stata la valutazione dell’efficacia terapeutica <strong>di</strong>questa meto<strong>di</strong>ca nella nostra es<strong>per</strong>ienza applicata a pazientiaffetti da neoplasia renale bilaterale o in rene funzionalmenteunico, esaminando sia i risultati oncologici che la funzionalitàrenale dopo adeguato follow-up.Materiali e meto<strong>di</strong>: Dal gennaio 1997 all’luglio 2004 abbiamosottoposto a chirurgia nephron sparing 124 pazienti. Di questi19 presentavano una in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> necessità in quanto funzionalmenteo anatomicamente monoreni (primo caso o<strong>per</strong>atonel marzo ‘98). I pazienti, in età compresa tra i 37 e i 75 anni(me<strong>di</strong>ana 54), erano 11 maschi ed 8 femmine. Ad eccezione <strong>di</strong>2 pazienti, <strong>tutti</strong> presentavano pre-o<strong>per</strong>atoriamente una creatininemiainferiore a 1,4 mg/dL. L’accesso è stato sempre lombotomicoextra<strong>per</strong>itoneale. 12 pazienti sono stati o<strong>per</strong>ati conclampaggio dell’arteria renale ed ischemia fredda con ghiacciosterile variante dai 12 ai 45 minuti (me<strong>di</strong>a 24 minuti) precedutodalla somministrazione in bolo e.v. <strong>di</strong> 15 grammi <strong>di</strong> man-72Archivio Italiano <strong>di</strong> Urologia e Andrologia 2004; 76, 3, Supplemento 1

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