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XIV Congresso Nazionale Società Italiana di ... - Salute per tutti

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ABSTRACTS <strong>XIV</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> Urologia Oncologica<strong>di</strong> dolore significativamente inferiori vs. placebo (1,8333 vs3,2048 p=0,0006). Il numero dei pazienti che hanno riportatoun qualsiasi grado <strong>di</strong> dolore è risultato significativamenteinferiore nel gruppo anestetizzato vs. placebo (37 vs. 52p=0,0033). I pazienti più giovani (età 68 anni). Non è stata <strong>di</strong>mostrata alcuna <strong>di</strong>fferenzastatisticamente significativa nei livelli <strong>di</strong> tenesmo rettalee tenesmo vescicale nei due gruppi. Re-biopsie sono state eseguitein 17 pazienti del gruppo EMLA ed in 24 pazienti delgruppo placebo. 12 pazienti (70,1%) del gruppo EMLA hannogiu<strong>di</strong>cato il campionamento meno doloroso in confronto agli8 pazienti (33%) del gruppo placebo. L’ipotensione vaso-vagaleè stata registrata in 2 pazienti del gruppo EMLA ed in 4pazienti del gruppo placebo.Conclusioni: L’anestesia locale ottenuta me<strong>di</strong>ante blocco dellefibre somatosensitive del canale anale riduce significativamenteil dolore durante il campionamento bioptico prostaticotrans-rettale.Bibliografia:1. Soloway MS, Obek C. Periprostatic local anesthesia before ultrasoundguided prostate biopsy. J Urol 2000; 163:1722. Seymour H, Perry MJA, Lee-Elliot C, Dundas D, Patel U. Pain aftertransrectal ultrasonography-guidedprostate biopsy: the advantages of<strong>per</strong>iprostatic local anaesthesia. BJU International 2001; 88:5403. Addla SK, Adeyoju AA, Wemyss-Holden GD, Neilson D. Local anaestheticfor transrectal ultrasound-guided prostate biopsy: a prospective, randomized,double blind, placebo-controlled study. Eur Urol 2003; 43:4414. Luscombe CJ, Cooke PW. Pain during prostate biopsy. The Lancet 2004;363:1840Video n. 183PROSTATECTOMIA RADICALE ANTEROGRADA MODIFI-CATA: NOTE DI TECNICA CHIRURGICASerni S., Masieri L., Lapini A., Corvino C., Locunto U.,Carloni M., Baldazzi V., Carini M.Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Firenze, U.O. Urologia, Ospedale S. M.Annunziata, FirenzeIntroduzione: Il miglioramento delle conoscenze anatomichedelle strutture <strong>per</strong>iprostatiche ed il maggior numero <strong>di</strong> interventieseguiti in pazienti giovani ha portato l’urologo a <strong>di</strong>sporredella possibilità <strong>di</strong> spaziare da un intervento “nerve sparing”bilaterale alla ampia resezione dei bundles neurovascolaria seconda e del rischio <strong>di</strong> extracapsularià e delle caratteristichecliniche del singolo paziente. E’ stato <strong>di</strong>mostrato in letteraturail possibile ruolo della prostatectomia ra<strong>di</strong>cale anterogredanel minimizzare l’incidenza <strong>di</strong> margini chirurgici positiviin pazienti ad alto rischio preo<strong>per</strong>atorio <strong>di</strong> malattia extracapsulare.Proponiamo l’evoluzione della nostra tecnica <strong>per</strong>sonale<strong>di</strong> prostatectomia ra<strong>di</strong>cale anterograda puntualizzando idettagli chirurgici sia della resezione ampia dei bundles neurovascolari,sia nel risparmio degli stessi quando si voglia effettuareun intervento “nerve sparing”.Tecnica chirurgica: Previa linfectomia pelvica iliaco-otturatoriasi procede all’incisione laterale della fascia endopelvica edallo scollamento dei tessuti sottofasciali, alla sezione deilegamenti puboprostatici e alla legatura del complesso dellavena dorsale del pene con punti trasfiggenti, che nel caso <strong>di</strong>una prostatectomia ra<strong>di</strong>cale nerve-sparing deve essere effettuataevitando <strong>di</strong> coinvolgere i bundles neurovascolari.L’intervento prevede ora l’incisione della giunzione vescicoprostaticache ove in<strong>di</strong>cato effettuiamo con tecnica <strong>di</strong> conservazionedel collo vescicale, procedendo all’isolamento deltratto iniziale dell’uretra prostatica ed alla sua sezione. Si sviluppaquin<strong>di</strong> il piano <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssezione posteriore alla ghiandolaguadagnando il tessuto a<strong>di</strong>poso che circonda i vasi deferentie le vescicole seminali fino al loro completo isolamento. Dopola sezione dei deferenti è possibile trazionare verso l’alto ilcomplesso prostato vescicolare ed esporre la fascia <strong>di</strong>Denonvilliers che viene a<strong>per</strong>ta cranialmente. Si procede oracon lo scollamento posteriore del piano prostato-rettale finoall’uretra. Al termine <strong>di</strong> questa fase è possibile trazionandoverso l’alto la prostata e inferiormente il retto visualizzareagevolmente i peduncoli prostatici che possono essere ampiamenteresecati. Nel caso si effettui una prostatectomia nervesparing si procede allo scollamento craniocaudale dei bundlesneurovascolari previa a<strong>per</strong>tura laterale della fascia <strong>di</strong>Denonvilliers. Effettuata la sezione dei peduncoli la ghiandolaprostaica è attaccata solamente a livello apicale. Questoconsente la palpazione <strong>di</strong>retta dell’apice prostatico così davalutare la sua precisa conformazione anatomica e quin<strong>di</strong> evitaremargini chirurgici positivi in tal sede. Tale manovra inoltre<strong>per</strong>mette <strong>di</strong> scollare accuratamente i bundles neurovascolariprima <strong>di</strong> completare la prostatectomia quando si effettuiun risparmio <strong>di</strong> queste strutture. Si procede quin<strong>di</strong> all’isolamentodell’uretra ed alla sua sezione, e previa sezione delmuscolo retto-uretrale alla rimozione del complesso prostatovescicolare.Si procede quin<strong>di</strong> all’anastomosi vescico uretralesu catetere tipo Foley 18 Ch.Poster n. 184MICROCITOMA DELLA VESCICA: PRESENTAZIONE DIDUE CASI E REVISIONE DELLA LETTERATURATorcigliani S., Fontana N., Repetti F., Santelli G., Tori F.,Aquilini M., Paoluzzi M., Pinzi N.U.O. Urologia, ASL 2 Lucca, ToscanaIntroduzione: Riferiamo <strong>di</strong> due casi <strong>di</strong> carcinoma a piccole celluledella vescica, una rara forma descritta in letteratura in circa200 casi. È una neoplasia ad elevata aggressività probabilmenteoriginatasi da cellule multipotenti, da cellule del sistemaAPUD presenti a livello della lamina basale <strong>di</strong> <strong>tutti</strong> i tessuti epitelialio da metaplasia <strong>di</strong> cellule tumorali altamente s<strong>di</strong>fferenziate.Materiali e Meto<strong>di</strong>: Due pazienti maschi <strong>di</strong> 56 e 63 anni sonogiunti alla nostra osservazione nel 2000 e nel 2003 <strong>per</strong> macroematuria.La <strong>di</strong>agnostica <strong>per</strong> immagini ha evidenziato la presenza<strong>di</strong> neoformazioni vegetanti multiple localizzate a livello deltrigono in un paziente e a livello della pareti laterali nell’altro.Entrambi sono stati sottoposti a TURB sta<strong>di</strong>ativa con <strong>di</strong>agnosiistologica <strong>di</strong> carcinoma a piccole cellule infiltrante la paretemuscolare. La TC era in<strong>di</strong>cativa in entrambi i casi <strong>per</strong> linfoadenomegaliamonolaterale senza infiltrazione dei tessuti <strong>per</strong>ivescicali.Sono stati sottoposti entrambi a cistectomia ra<strong>di</strong>calecon confezionamento <strong>di</strong> ileal conduit. L’istologico definitivo haconfermato la <strong>di</strong>agnosi pT2b,N1,M0. Sono stati sottoposti successivamentea chemio+ra<strong>di</strong>oterapia in a<strong>di</strong>uvante.Risultati: Un paziente è deceduto a 6 mesi dall’intervento conmetastasi epatiche e polmonari, l’altro è vivente a nove mesidall’intervento con reci<strong>di</strong>va pelvica inglobante il pavimento<strong>per</strong>ineale.Conclusioni: Il Microcitoma della vescica è una rara neoplasiamolto aggressiva che si presenta come massa <strong>di</strong> oltre 5 cm convaste aree <strong>di</strong> necrosi. Dati sulla sopravvivenza sono <strong>di</strong>sponibili<strong>per</strong> 134 pazienti. Da una dettagliata revisione della letteraturapubblicata da Soloway la sola cistectomia non sembra essereMigliori risultati sono stati ottenuti con la chemioterapiaa<strong>di</strong>uvante (27 mesi) e con la ra<strong>di</strong>oterapia a<strong>di</strong>uvante (29.2 mesi)anche se l’esiguo numero <strong>di</strong> pazienti non consente <strong>di</strong> definireun trattamento ideale. Sono stati descritti solo 2 casi <strong>di</strong> tumoriin sta<strong>di</strong>o T1 all’istologico dopo TURB senza <strong>per</strong>altro dati <strong>di</strong>Archivio Italiano <strong>di</strong> Urologia e Andrologia 2004; 76, 3, Supplemento 169

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