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vc67 - vc (v13).cdr - Villa Cambiaso

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14 A.LP.Nave goletta costruita nel 1896 neicantieri navali Dubigeon,Chantenay sur Loire Nantes con ilnome di Belem (Scafo in ferro; Lft:58.00 m.; L scafo: 51.00; Largh: 8,80;Imm.: 4.50; H. Alb. Maestro: 35.00;Tsl: 507.00; Belem: 568.00).Adibita al trasporto di merci epasseggeri su rotte atlantiche concarichi di cacao dal Brasile e poi, dal1900, al traffico con le coloniefrancesi dalla compagnia H. Fleuriot.Acquistata nel 1914 dal Duca diWestminster e trasformata in yacht.Acquistata nel 1921 dal magnate dellabirra A. Guinness, ribattezzataFantome II e motorizzata con duemotori e due eliche a quattro pale.Acquistata a fine 1951 dal ConteVittorio Cini per la fondazioneGiorgio Cini di Venezia ed adibita anave scuola per crociere estive degliallievi nautici italiani e per imarinaretti dell’Istituto Scilla.Disarmata nel 1965 e sostituita dallaM/n Giorgio Cini.Negli anni ‘70 ritornata alla Franciagrazie all’interessamento di alcunepersone colte e di buon gusto che conil finanziamento di casse di risparmiofrancesi avevano deciso di riportare inpatria le belle navi ivi costruite.Nuovamente trasformata, modernizzatii motori, sostituite le vele aurichecon le vele quadre sull’albero dimaestra ed adibita con il nome diBelem a nave scuola della marinamilitare francese.Di base a Nantes, durante i mesi estivioffre crociere a chi desideraperfezionarsi o sperimentare il magicomondo della vela.N/s Belem in un acquerellodi Giorgio CapellanoAnno XIII n°67 - Novembre 2012NAVE SCUOLA GIORGIO CINIdel Cap. Giorgio CapellanoA BORDO DELLA N/S GIORGIO CINIInizi di luglio 1955, arriva la letteradall’istituto Leon Pancaldo con lanotizia che posso imbarcare a LaSpezia per una crociera di un mesesulla N/s Giorgio Cini.Tanto entusiasmo e qualche timore,contatti con Lorenzo a Savona, ancheLui della partita, per chiarire tutti idettagli e poi via, il 14 agosto in treno aLa Spezia.Bellissima! Non ho mai visto nulla disimile.La mia unica esperienza di mare è ilgozzo dell’amico Celso, spiaggia deibianchi a Finale, e così all’arrivo inbanchina rimango senza parole.Affronto la passerella con timore,messi i piedi a bordo mi ritrovosemibalbuziente, goffo, odo chiaramenteil commento di colui cheribattezzeremo poi il mitomane,imbarcato qualche ora prima edallievo di un nautico del levante:eccone un altro sceso dai monti.Inizia cosi la mia, la nostra esperienzasu quella nave. Quel giorno sono scesoalcune volte a guardarla dallabanchina, prora, poppa: è veramentebella, una linea gentile e filante, trealberi altissimi. Non ho mai vistoniente di simile.Partenza, si assiste alla manovra senzaintralciare, si fanno le primeconoscenze, i primi tentativi disocializzazione e così scopri che,almeno i primi giorni, esistono i clan,gli allievi a gruppetti di quattro ocinque a seconda del nautico diappartenenza e che, ognunoappartiene al nautico migliore d’Italia.N/s Belem come si presentaattualmenteC<strong>Villa</strong><strong>Cambiaso</strong>VITA DI BORDOi viene spiegato tutto, turni diguardia: per noi di copertavedetta, timone e guardia; orari deipasti, rizzaggio delle amache nellocale molto ampio che sarà la nostracasa e, a seconda dell’ ora, dormitorioristorante, studio e sala di ritrovo.Inizia la navigazione, mare calmo perfortuna e prima esperienza con il cibo.È veramente buono: colazione, paninoalle 10, pranzo, merenda e cena e poi,per chi fa guardia di notte focaccia epizzette. Quasi tutti noi, abituati soloalla cucina della mamma siamopiacevolmente sorpresi, il mugugnonon esiste e poi, ammettiamolofrancamente: gli unici ristoranti checonosciamo sono quelli delle stazioniferroviarie, non come avventori, ma livediamo tutti i giorni dal trenoandando e tornando da scuola. Lanavigazione continua, i porti sisusseguono e noi, quando è possibile,scappiamo a terra e camminiamoavanti e indietro e ci incontriamo tutti:siamo unici, felici e squattrinati. Inmedia abbiamo una macchinafotografica ogni dieci ragazzi e,quindi, le foto di allora sono moltorare. In base alla mia esperienza deiprimi giorni a bordo, poi, mi rendoconto che negli istituti nautici i figli dipapà non esistono o sono rarissimi. Lamoneta corrente non è la lira ma ildesiderio di averne qualcuna.Oltreoceano, negli USA sono i tempidi Marilyn, di James Dean, dellagioventù bruciata: auto enormi e primisballi. Noi al contrario siamo lagioventù della bici di seconda mano,ma ci va bene così siamo sulla navepiù bella al mondo.N/s Giorgio Cini a PortoS. Stefano

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