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Direttore Generale di ARPAT - Alessandro Lippi: Relazione ... - SIRA

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strumento “in corsa”, mentre cioè si deve procedere tempestivamente ad adeguare eritagliare la normativa e contestualmente rispondere in tempi rapi<strong>di</strong> alle necessità <strong>di</strong>informazione:- un sistema a supporto delle decisioni: abbiamo detto all’inizio sotto questaveste il <strong>SIRA</strong> ha contribuito costantemente, e in misura crescente negli anni,alla formazione dei Rapporti sullo Stato dell’Ambiente, anche a livelloprovinciale e comunale, e dei Segnali Ambientali regionali, alla alimentazionedel “Cruscotto <strong>di</strong> Governo” regionale, a supportare amministrazioni provincialie comunali nelle valutazione <strong>di</strong> impatto- un sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffusione quanto più ampia possibile dei dati e delleinformazioni ambientali: questo è l’obiettivo del Portale che presentiamo oggi.Il Portale non è un duplicato del sito web dell’Agenzia. Assolve infatti a compiti<strong>di</strong>versi, stabiliti nella legge istitutiva. <strong>SIRA</strong> risiede tecnicamente in <strong>ARPAT</strong> ma èpatrimonio della Regione Toscana, delle Province toscane, e degli altri soggetti checontribuiscono alla sua realizzazione e alimentazione. Il sito WEB dell’<strong>ARPAT</strong>,come ormai quello <strong>di</strong> quasi tutti i soggetti pubblici, ha uno scopo <strong>di</strong> comunicazioneistituzionale, è la vetrina dell’<strong>ARPAT</strong> attraverso la quale vengono descritte le attività,i servizi, le se<strong>di</strong>, le funzioni, le caratteristiche degli interventi dell’agenziaIl Portale è un prodotto del <strong>SIRA</strong>: non la sua vetrina, bensì la chiave <strong>di</strong> accesso al suomagazzino; è una finestra sul patrimonio dei dati e uno strumento per ottenereinformazioni <strong>di</strong>rettamente da tale “magazzino”.Chi è l’utente del Portale del <strong>SIRA</strong>? L’utente è oggi soprattutto il tecnico ol’amministratore dell’ente locale, che ha necessità <strong>di</strong> mantenere aggiornata la propriaconoscenza dei fenomeni ambientali del territorio <strong>di</strong> competenza.Ma è anche già, almeno in parte, il citta<strong>di</strong>no, cui è consentito <strong>di</strong> leggere sì gliin<strong>di</strong>catori ambientali, ma anche i dati analitici dai quali essi derivano e dai quali sipossono osservare meglio le performance ed i trend ambientali. Non solo si vede se siè “entro la norma” ma, sempre con la cautela necessaria quando si va ad interpretareuna realtà complessa e tecnicamente <strong>di</strong>fficile quale quella ambientale, anche quanto.E’ stato fatto molto e molto rimane da fare. Oggi tuttavia non si tratta più <strong>di</strong> progettiannunciati o <strong>di</strong> libri <strong>di</strong> sogni, ma <strong>di</strong> servizi concreti a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti. E mentreoggi presentiamo il Portale, già l'Agenzia pensa a come migliorare e rendere piùaccessibile e fruibile l'informazione. Per esempio, attraverso la sua partecipazionequale "case study" alla seconda fase della ricerca "L'informazione e la partecipazionedei citta<strong>di</strong>ni in materia ambientale" avviata nel 2004, dallo IEFE, l'Istituto <strong>di</strong>Economia e Politica dell'Energia e dell'Ambiente dell'Università Bocconi <strong>di</strong> Milano.La ricerca, infatti, quest'anno, sarà specificamente orientata all'analisi <strong>di</strong>benchmarking delle migliori pratiche e strumenti <strong>di</strong> informazione e partecipazionedei citta<strong>di</strong>ni messe in atto dalle Pubbliche amministrazioni, nonché delle miglioricon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> accesso e fruibilità delle banche dati ambientali alla luce dello stu<strong>di</strong>odelle caratteristiche della domanda <strong>di</strong> informazione del pubblico.4

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