40 Aprile 2009sportVIAGGIO NEL PALLONE. Ottava tappa del tour de <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> tra i club sportivi <strong>di</strong> casa nostraCattolica Virtus, la maglia che non ti scor<strong>di</strong>Lorenzo MossaniNel 1957 Don Mario AlbertoLupori fondò una delle piùgloriose società sportived’Italia: la San MicheleCattolica Virtus. In breve tempo, la polisportiva<strong>di</strong>venne un importante centro<strong>di</strong> aggregazione per migliaia <strong>di</strong> giovani.Negli ultimi anni la San Michele, oggiguidata da don Massimiliano Gabbricci,ha anche curato la formazione religiosadei ragazzi impegnati nel gioco delcalcio e delle ragazze della pallavolofemminile. Ma è soprattutto nel calcioche la Cattolica Virtus è sempre statauna delle maggiori “sforna talenti” incittà, riuscendo a vincere titoli nazionalie regionali: l’ultimo in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> tempola Coppa Toscana categoria Allievi nellapassata stagione, in finale contro lo SportingArno. Ma le coppe in bacheca nonsono il solo vanto della società. <strong>Il</strong> sognoè quello <strong>di</strong> regalare al calcio professionisticogiovani stelle. Non è sempre statasolo utopia. Alcuni esempi? <strong>Il</strong> campionedel mondo 1982 Paolo Rossi e il nazionaleAndrea Barzagli. Tutt’oggi, a ognipartita <strong>di</strong>sputata in casa sono presenti osservatori<strong>di</strong> tutte le “big” d’Italia. I “senatori”della gloriosa società fiorentinaammettono, infatti, che negli ultimi <strong>di</strong>ecianni il livello del calcio giovanile madein Italy, soprattutto da un punto <strong>di</strong> vistatecnico, si è abbassato, rendendo moltopiù <strong>di</strong>fficile un ricambio generazionale.Altra <strong>di</strong>fferenza con gli anni ’80 e i primissimianni ’90 è semplice: c’è moltoIn campo con la Cattolica Virtuspiù abbandono in età giovanile <strong>di</strong> allieviche non hanno nel calcio un futuro remunerativo.E’ proprio per questo chela San Michele Cattolica Virtus cerca,oltre che far crescere i propri atleti da unpunto <strong>di</strong> vista educativo e spirituale, <strong>di</strong>selezionare i ragazzi che possano avereuna prospettiva, soprattutto dalla SecondaDivisione fino alla Serie A. Ormaiin Serie D o in Eccellenza gli stipen<strong>di</strong>dei calciatori non sono tali da permettereuna sopravvivenza in una societàsempre più ai margini della povertà.Senza offrire illusioni o posti <strong>di</strong> lavoro,la Cattolica ha come obiettivo i primiposti dagli Esor<strong>di</strong>enti fino agli Juniores,grazie all’ausilio del ds Marco Marchi e<strong>di</strong> esperti <strong>di</strong>rigenti che forniscono ai propritecnici, tutti qualificati, un organico<strong>di</strong> prima scelta. Un altro vanto per tuttele persone che sono vicine all’ambientedella San Michele è che la prima squadraè composta da ragazzi e da uominiche indossano da sempre, o quasi, la magliagiallorossa, maglia che per qualsiasigiocatore è un ricordo indelebile.L’INTERVISTA. Parla il <strong>di</strong>rettore sportivo Piccar<strong>di</strong>Canottieri Firenze,75 anni <strong>di</strong> successiArno d’argento risplendeL’ il firmamento. E’ propriocosì, perché solo <strong>di</strong> stelle - nelcaso della Canottieri ComunaliFirenze - si può parlare. Tantisuccessi e molte ambizioni ancheper il futuro. <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong> ha chiestoal <strong>di</strong>rettore sportivo AlessandroPiccar<strong>di</strong> quali sono i segreti<strong>di</strong> così tanti successi.Senza considerare l’olimpionicaStefania Cicali, prodotto delvostro vivaio, quali sono stati irisultati della vostra stagioneagonistica?Direi che è andata sopra ogniaspettativa. La nostra società hachiuso infatti il 2008 con un verdettoufficiale <strong>di</strong> grande prestigio:siamo stati la terza società italiana<strong>di</strong> canoa. Nella classifica finalela società biancorossa è precedutasolo dall’Idroscalo Club con12513,5 punti e, <strong>di</strong> pochissimo,dalla Canoa San Giorgio con9854, contro i nostri 9533,8.Dopo un 2008 così avete già iniziatoil 2009 conquistando titolisu titoli. Quali sono gli obiettivipiù importanti?Nella canoa olimpica allenata daMarco Guazzini abbiamo gran<strong>di</strong>ambizioni con Susanna Cicali,sorellina <strong>di</strong> Stefania, che a ritmo<strong>di</strong> pagaiate sta ripercorrendo isuccessi avuti dalla sorella. Nelmese <strong>di</strong> luglio sarà sempre impegnatacon la Nazionale nellacategoria Juniores. La speranza è<strong>di</strong> riuscire a portare qualche piazzamentoimportante agli Europeie ai Mon<strong>di</strong>ali.Mentre nelle altre <strong>di</strong>scipline?Nella canoa fluviale allenata daNiccolò Pandolfini abbiamo inpartenza <strong>di</strong>verse certezze: i fratelliFianchisti nel K1, RicardoTonini nel C1, tutti categoria Senior,e tanti giovani che stannocrescendo e cercando <strong>di</strong> raggiungereil livello dei nostri atleti piùforti. Nella canoa polo, allenatada Massimiliano Sizzi, cerchiamo<strong>di</strong> puntare ai play-off, abbiamolavorato molto in questi mesiper allestire una formazione chepossa raggiungere i vertici dellaclassifica, iscrivendo inoltre altretre formazioni ai campionati <strong>di</strong>Serie B, Under 21 e Juniores allenateda Massimo Chiti. Anchein questa <strong>di</strong>sciplina siamo sicuramenteuna solida realtà.Capitolo a parte sono il dragonboat,la canoa polinesiana eil po<strong>di</strong>smo, altre attività svoltedalla Canottieri Comunali...Nel dragonboat siamo ormai unpunto <strong>di</strong> riferimento in Europa,tanto che in Francia hanno chiestoil nostro aiuto per importarequesta <strong>di</strong>sciplina come in altrecittà italiane. La canoa polinesianae il po<strong>di</strong>smo sono portati avanticon entusiasmo dai nostri socie sono un vanto per una societàcon sempre più energia e voglia<strong>di</strong> fare.Quest’anno festeggiate i settantacinqueanni dalla vostranascita, quali saranno le iniziative?Inutile elencarle tutte, siamorientrati nel pre-ingresso dellesocietà centenarie e stiamo organizzandogare e manifestazioniper tutte le categorie. Vogliamoonorare questa stagione nel miglioredei mo<strong>di</strong>, non lasciandoniente al caso./L.M.
sport 41CICLISMO. L’e<strong>di</strong>zione speciale della gara toccherà anche FirenzeCento anni <strong>di</strong> Giro: un secolo in rosaPer celebrarel’anniversariosaranno ricordatii campioni che nehanno scritto lastoria: la 13esimatappa de<strong>di</strong>cataa Gino BartaliIvana Vita<strong>Il</strong> Giro d’Italia compie 100anni. <strong>Il</strong> 9 maggio, la corsa rosaripartirà dal Lido <strong>di</strong> Veneziamarcando le strade italianeper un totale <strong>di</strong> 3.395,5 chilometri.Un giro che si annuncia scoppiettanteper la presenza <strong>di</strong> molti“big” del ciclismo: oltre al giovanemadrileno, vincitore del giro 2008,Alberto Contador, le collaudate starSastre, Evans e Menchov tra glistranieri e Garzelli, Simoni, Cunego,Di Luca, Basso e Petacchi tragli italiani. Anche se la grande stelladel centenario pare essere LanceArmstrong, che correrà al Giro perla prima volta nella sua carriera allaricerca <strong>di</strong> conferme dopo il rientronel mondo delle competizioni. Untracciato adatto a tutti e quin<strong>di</strong> impreve<strong>di</strong>bile,che sarà il palcoscenicoideale per un’e<strong>di</strong>zione spettacolare:le Alpi arrivano dopo soli quattrogiorni, uno sconfinamento in Austriae uno in Francia e la conclusione del31 maggio a Roma avverrà con unacrono in<strong>di</strong>viduale. Per celebrare ilCentenario, il Giro d’Italia 2009ricorderà i gran<strong>di</strong> campioni che nehanno scritto i capitoli più belli: la13esima tappa, 150 chilometri traLido <strong>di</strong> Camaiore e Firenze, sarà de<strong>di</strong>cataa Gino Bartali, il campione <strong>di</strong>Ponte a Ema che ha segnato la storiadel nostro paese dalla fine degli anni‘30 ai primi anni ‘50. Lambirà tuttele città fondatrici del 1909, avrà uninno ine<strong>di</strong>to e un logo speciale de<strong>di</strong>catoai 100 anni. In più una magliarosa rivisitata eccezionalmente daDolce & Gabbana e una mascotteparticolare, Girbecco lo Stambecco,animale simbolo <strong>di</strong> caparbietà,forza e onestà, doti che servirannoai protagonisti della corsa più amatadagli italiani. La città <strong>di</strong> Firenze correcon il fiorentino Leonardo Scarsellie Dario David Cioni, nato in Inghilterrama residente sulle colline<strong>di</strong> Montelupo Fiorentino, entrambicorridori della neoformazione italoucrainadella Isd, che vanta comeconsulente tecnico e d’immagine ilcampione Mario Cipollini. Questae<strong>di</strong>zione, che raccoglie l’esperienza<strong>di</strong> un secolo in rosa, vuole essereall’insegna <strong>di</strong> un ciclismo che promuovai valori <strong>di</strong> eticità e qualità nelrispetto della tra<strong>di</strong>zione, ma che allostesso tempo sia attuale e guar<strong>di</strong> alfuturo della <strong>di</strong>sciplina. Nel 1909 ilvincitore fu Luigi Ganna: chi saràquello del 2009?IL PERSONAGGIO. L’atleta alla sua sesta partecipazioneScarselli guida i fiorentinialla conquista della corsaLeonardo Scarselliorrerà al Giro d’Italia per la se-volta il fiorentino LeonardoCstaScarselli, classe 1975, professionistadal 2000: abbiamo chiesto a lui cosasignifichi prendere parte alla corsa atappe più amata dagli appassionati delciclismo.Debutto della Isd al giro: come si trovanella sua nuova squadra?Bene, è una squadra piccola, appenanata, ma ben organizzata e con tantavoglia <strong>di</strong> crescere.Cosa significa per un corridore prendereparte al Giro d’Italia?<strong>Il</strong> Giro, per un italiano, è la manifestazionepiù importante dell’anno, richiamatanta gente. Ci sono altre corsebelle come la Milano–Sanremo, il Giro<strong>di</strong> Lombar<strong>di</strong>a, ma non hanno lo stessofascino. La gente associa il ciclismo alGiro d’Italia.La tappa fiorentina sarà de<strong>di</strong>cata aGino Bartali: come la vive?Noi toscani abbiamo avuto la fortuna<strong>di</strong> ammirare un ciclista eccellente che èil simbolo stesso <strong>di</strong> questo sport. Nonpossiamo che esserne fieri. Peccato chesi tratti <strong>di</strong> una tappa tutta in pianura,quin<strong>di</strong> si prospetta un arrivo in volata.Fosse stata una tappa interme<strong>di</strong>a si potevaaspirare a qualcosa <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso. Iocercherò <strong>di</strong> affiancare la mia squadraaffinché si possa arrivare a una vittoria.Mario Cipollini è il consulente tecnicoe d’immagine della Isd: unagaranzia?Mario è un gran<strong>di</strong>ssimo campione, conlui ovunque vai trovi le porte aperte. E’un onore averlo come uomo immaginee come presenza all’interno della squadra.E’ molto importante perché anchese la nostra è una squadra piccola, lui hacreduto in un progetto che ha ambizioniben più ampie.C’è qualcosa che deve cambiare nelmondo del ciclismo?Al contrario <strong>di</strong> quanto si <strong>di</strong>ce, nel ciclismoè già cambiato tanto, solo cheè uno sport popolare che ha meno aiutieconomici e politici <strong>di</strong> altri ed è statofin troppo facile prenderlo <strong>di</strong> mira. Finoal 1995 sembrava uno sport pulito, poisiamo stati noi ciclisti a chiedere maggioricontrolli e lì è scoppiata una bomba.Certo, è vero che abbiamo sbagliatotanto in questi anni ed è giusto che chisbaglia sia punito, ma si è arrivati a unasituazione paradossale. Adesso abbiamola reperibilità a casa 24 ore su 24,neanche i carcerati, e se salti tre controllipren<strong>di</strong> una squalifica. Comunquemolto è stato fatto e, se oggi avessi unfiglio, non avrei alcun problema a farlocorrere in bici./I.V.Oggi invece questagrave malattia puòessere combattuta ead<strong>di</strong>rittura prevenirla.Questa malattia colpiscesia le persone in eta’avanzata che personerelativamente giovani.Si osserva anche inpersone che hannouna estrema cura deidenti e li pulisconoquoti<strong>di</strong>anamente.<strong>Il</strong> sanguinamento deidenti, gonfiore delle gengive, arrossamento, sensibilita’al caldo e al freddo sono campanelli <strong>di</strong> allarme e sidovrebbe imme<strong>di</strong>atamente chiedere un appuntamentocon un dentista parodontologo per valutare la gravita’<strong>di</strong> questa patologia se si vuole evitare il progre<strong>di</strong>re dellamalattia e conseguente caduta dei denti.<strong>Il</strong> paradontologo ha molte armi a <strong>di</strong>sposizione percombatterla.La visita consiste in un sondaggio delle tasche eseguitacon una sonda apposita, <strong>di</strong> una panoramica dellabocca per valutare lo stato dell’osso e la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>attacco.La visita deve essere accurata e dopo <strong>di</strong> che stu<strong>di</strong>atauna terapia personalizzata.C’ERA UNA VOLTA LA PIORREAC’ERA UNA VOLTA LA PIORREA, E LA GENTESI ARRENDEVA ALL’INEVITABILE: LA PERDITA DEI DENTI!La terapia non può e non deve essere limitata allasemplice detartrasi, che al momento può dare sollievo,ma può reci<strong>di</strong>vare dopo 3-4 settimane in quanto non siè scoperto la causa reale deve essere impostato unpiano <strong>di</strong> trattamento preciso:Dopo la detartrasi va effettuato un test batteriologico oal DNA a seconda dei casi, per in<strong>di</strong>viduare i batteripresenti nelle tasche parodontali ed in caso positivoeffettuare una terapia sistemica e locale con antibiotici.Alle persone che non tollerano gli antibiotici, osono contrari ad essi la Dr.sssa Daniela Soaveeffettua una TERAPIA OMEOPATICA APPOSITAALTRETTANTO EFFICACE.In aggiunta va eseguita la levigatura dei dentiper asportare la placca sottogengivale e quando siritiene necessario fare delle applicazioni LASER perdecontaminare e biostimolare i siti infetti in manieracompletamente indolore.La TERAPIA LASER è un’arma molto potentecontro la PIORREA, ed oggi viene usato <strong>di</strong> routinenello stu<strong>di</strong>o della dr.ssa Daniela Soave ed è moltoefficace.Con questo protocollo si ottengono risultati duraturi, e<strong>di</strong>n molti casi anche la remissione totale della malattia.Va ricordato però che la malattia è sempre in agguatoe vanno poi eseguiti controlli perio<strong>di</strong>ci per evitare lereci<strong>di</strong>ve.LA EX REGINADELL'ARABIASAUDITA PRIMA®la famosa tecnica odontoiatricainglese NON CHIRURGICA control'invecchiamento del voltoANCHE CHI PORTA LA DENTIERA PUO'®PORTARE L’ORALIFTRISULTATI:riduzione delle rughe • riduzione delle borse sotto gliocchi • zigomi prominenti • rassodamento dei muscolifacciali • miglioramento della postura • chiusura dei pori• occhi luminosi e vivaci • miglioramento del colloLa dr.ssa Daniela Soave sarà <strong>di</strong>sponibile a fornire tutte le®informazioni riguardanti ORALIFT previo richiesta <strong>di</strong> unAPPUNTAMENTO GRATUITO E SENZA NESSUN IMPEGNOLA REGINA DELL'ARABIASAUDITA DOPOUN ANNO DITRATTAMENTOPER ULTERIORI INFORMAZIONI DAL LUNEDI AL VENERDI:tel. 055 7321144 e-mail: daniela.soave1@tele2.it, daniela.soave1@gmail.com970879Stu<strong>di</strong>o Odontoiatrico Dr.ssa Daniela Soave - Via de’ Tommasi, 4 Firenze