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I preadolescenti come oggetto di studio della Psicologia Sociale

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36Attenzione!Dopo queste poche righe varrebbe la pena che il lettore “si guardasse intorno”,in<strong>di</strong>viduando un qualsiasi preadolescente ed osservandolo per un po’ <strong>di</strong> tempo,raccogliendo un po’ <strong>di</strong> informazioni:- quale scuola frequenta?- Come si valuta nelle materie: bravo, me<strong>di</strong>ocre, insufficiente?- Chi sono i suoi migliori amici?- Qual è il compagno più” ascoltato”- In quale modo non potrebbe mai andare vestito a scuola?- Qual è l’offesa più frequente che sente in<strong>di</strong>rizzare a ragazzini <strong>di</strong> una scuola<strong>di</strong>versa o <strong>di</strong> una razza <strong>di</strong>versa?- Quando sta con gli amici, <strong>di</strong> cosa parlano più spesso?Ovviamente non si tratta <strong>di</strong> un’indagine scientifica, ma <strong>della</strong> possibilità <strong>di</strong> prendersiuna pausa nello stu<strong>di</strong>o, per vedere se le cose lette e stu<strong>di</strong>ate fino ad ora … riguardanoveramente i <strong>preadolescenti</strong>. Inoltre occorre riflettere sul fatto che spesso i ragazziniche incontriamo e che cre<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> conoscere appartengono a contesti molto ristretti:se è nostro figlio è stato socializzato nella nostra famiglia e ne rispecchia in largamisura le caratteristiche; se lo abbiamo incontrato in un centro ricreativo loosserveremo sempre in relazione alle caratteristiche <strong>di</strong> quel particolare contesto; se cisiamo occupati <strong>di</strong> lui in quanto “a rischio” ci troviamo <strong>di</strong> fronte a casi estremi e lecaratteristiche del suo gruppo <strong>di</strong> appartenenza ci potrebbero essere sconosciute.E’ vero ancora una volta che le euristiche possono venirci in aiuto (confrontaparagrafo4).. ma a questo punto nessuno <strong>di</strong> noi cadrebbe più ingenuamente in questotrabocchetto.Scheda 7

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