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I preadolescenti come oggetto di studio della Psicologia Sociale

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10Approfon<strong>di</strong>remo il nostro percorso affrontando altri temi.NOTA: per un maggior dettaglio dell’esperimento si veda Carugati F., Selleri P.(1996) <strong>Psicologia</strong> sociale dell’educazione. Bologna, Il Mulino, pag.230 -231.3 . Un grande interrogativo: chi è l’uomo?La psicologia si è da sempre interrogata su una delle domande fondamentali <strong>della</strong>vita e cioè “ Chi sono io?”“..Ho do<strong>di</strong>ci anni e ho avuto più <strong>di</strong> quattrocento figli. Questa è lanaturale vita <strong>di</strong> un maiale. Ma nessun animale sfugge infine al coltellocrudele. Voi, giovani lattonzoli che mi sedete <strong>di</strong>nanzi, voi tutti entro unanno griderete per il fuggir <strong>della</strong> vita.” (Cap.1, pag.7-8)Per la psicologia sociale un contributo importante è quello offerto da G.H. Meadnel 1934. Partendo dall’analisi del comportamento sociale degli in<strong>di</strong>vidui, l’autorericostruisce le tappe dello sviluppo dell’identità, che inizia nei primi anni <strong>di</strong> vita,quando attraverso la relazione con gli adulti il bambino interiorizza una sorta <strong>di</strong>"conversazione a gesti" ed impara a con<strong>di</strong>viderne i l significato; sono i gesti e leparole che si riferiscono proprio a lui, che hanno lui <strong>come</strong> <strong>oggetto</strong>. E’ questoprocesso che dà origine al Sé, poiché il bambino impara gradualmente ad essereconsapevole <strong>di</strong> se stesso, a riconoscersi <strong>come</strong> <strong>di</strong>verso e separato dagli altri,acquistando un’in<strong>di</strong>vidualità via via sempre più precisa. Quin<strong>di</strong> il Sé e la Mentenon esistono alla nascita, ma sono il frutto delle relazioni e dell’esperienza sociale;lo sviluppo dell’identità è quin<strong>di</strong> favorito dalla qualità delle relazioni familiari,

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