2 numero 506 <strong>del</strong> 21 Ottobre 2010 RegioneL’EMERGENZA PIU’ GRANDE IN SARDEGNA:PATTO DI STABILITA’ IN REGIONE E COMUNI“La vera emergenza <strong>del</strong>la Sardegnanon è la vertenza entrate,ma la modifica <strong>del</strong> Patto diStabilità”. A sostenerlo sono iconsiglieri regionali <strong>del</strong> GruppoMisto, Franco Cuccureddue Massimo Mulas, che hannoillustrato in una conferenzastampa una mozione, firmataanche dal consigliere <strong>del</strong> PdlAntonio Pitea, che impegna ilDOCUMENTO ANCI SARDEGNASUL PATTO DI STABILITA’Il Consiglio Regionale ANCISardegna preso atto che i Comunisoggetti al Patto di stabilitàvantano robusti crediti versola Regione per lavori rendicontatie che la generalità dei Comuninon ha ricevuto i trasferimenti<strong>del</strong> fondo unico;considerato il rischio concretoche molti Comuni siano spintifuori dal Patto di stabilità a causa<strong>del</strong> deprecabile comportamento<strong>del</strong>la Regione; consideratele sanzioni a carico dei Comunied in particolare la riduzionedei trasferimenti in misurapari all’entità <strong>del</strong>lo sfondamento<strong>del</strong> patto;chiede alal Regione di pagarequanto dovuto ai Comuni; a talfine chiede un incontro urgenteal Presidente <strong>del</strong>la Regione; ancorachiede all’ANCI Nazionaledi rappresentare al Governola paradossale situazione deiComuni <strong>del</strong>la Sardegna impossibilitatia rispettare il patto acausa <strong>del</strong> comportamento <strong>del</strong>laRegione; dà mandato all’Esecutivodi promuovere iniziativedi mobilitazione rapportate altenore <strong>del</strong>le risposte <strong>del</strong>la Regione.OPERATIVA LA PROCEDURADEL CREDITO D’IMPOSTADiventa operativo a tutti glieffetti il nuovo strumento dicontrasto alla crisi e rilancioper lo sviluppo <strong>del</strong>le impresesarde attivato dalla Regione suproposta <strong>del</strong>l’assessorato <strong>del</strong>laProgrammazione. Dal 14 ottobrescorso sul sito “www.sardegnaentrate.it”,è infatti possibileaccedere online alla proceduratelematica per inviarele richieste di accesso al Creditod’imposta 2010. Si tratta<strong>del</strong>l’agevolazione fiscale dispostadalla Regione per venireincontro alle piccole impreseche operano nei settorimaggiormente colpiti dallacrisi economica (costruzioni,commercio, settore tessile, lavorazionedei metalli e di mineralinon metalliferi, settorechimico, meccanico e dei servizi).“Dalla sperimentazionedi questo strumento innovativoche abbiamo predispostonella Finanziaria 2010 – spiegal’assessore <strong>del</strong>la Programmazione,Giorgio La Spisa - ciaspettiamo risultati importantiper il rilancio <strong>del</strong>l’economiasarda. Per la prima volta nel’isolacon una dotazione di50 milioni di euro attiviamo ilCredito di imposta che rappresentaper la nostra isola unanovità importante che va nelladirezione di sostenere le impresee dare ossigeno alle politiche<strong>del</strong> lavoro”.Per la prima volta in Sardegnala Regione utilizza lo strumento<strong>del</strong> credito d’imposta,una sorta di bonus che le impresebeneficiarie possono utilizzareper pagare in compensazionetributi e contributi chedevono essere versati tramiteF24. L’agevolazione permetteràdi ottenere un credito d’impostapari al 20 per cento deicontributi obbligatori versatinel 2009 agli enti di previdenzaper il personale dipendenteche lavora nelle sedi operativepresenti in Sardegna. UnaNon è il formato che fa grande un giornale,ma i suoi contenuti.“<strong>Gazzetta</strong> <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong>”punta alla realtà dei Lettori.Presidente <strong>del</strong>la Regione e laGiunta a valutare la possibilitàdi violare il Patto di stabilità.“Si tratta <strong>del</strong>l’assoluta emergenza<strong>del</strong>la Sardegna”, ha affermatoCuccureddu, “perchésenza il Patto di stabilità, difatto, impedisce la spesa deifondi di competenza <strong>del</strong>la Regionee degli enti locali, bloccandogran parte <strong>del</strong>l’economiasarda. I meccanismi cheregolano il Patto, infatti, prevedonoche ogni anno, ognisingolo ente pubblico, nonpossa spendere più di quantoha speso l’anno precedente. Eogni anno si finisce con il poterimpegnare somme sempreminori, a prescindere dallesomme che si hanno effettivamentea disposizione”. Sull’argomentoè stato anche approvatouna norma <strong>del</strong>la LeggeFinanziaria 2010, contenutanell’articolo 2, che però non èstata mai applicata. “Tale norma”,ha spiegato ancora il capogruppoCuccureddu, “prevedevaalcune modifiche agliattuali parametri, necessarieper dare respiro ad alcuni pagamenti<strong>del</strong>la pubblica amministrazione”.“Il rischio”, haaggiunto Massimo Mulas, “èche le piccole e medie impresesarde, titolari di contratti conRegione ed enti locali, nonvengano pagate o ricevano isoldi in tempi biblici. Questosta già accadendo, da troppotempo, e i dati sulla moria <strong>del</strong>leattività imprenditoriali, soprattuttonel settore <strong>del</strong>l’edilizia,stanno lì a dimostrarlo. Semaggiorazione di un importopari a 1.500 euro è inoltre previstaper ogni nuova assunzionea tempo indeterminato effettuatain Sardegna nel corso<strong>del</strong> 2010, che incrementi labase occupazionale in forzenelle sedi operative ubicatenell’isola al 31 agosto 2009.La maggiorazione è di 2.000euro se il nuovo assunto hacompletato il percorso formativoprevisto dal programmaMaster and back.Il credito verrà concesso secondol’ordine cronologico diarrivo <strong>del</strong>le richieste, fino all’esaurimentodei fondi disponibiliche ammontano a 50milioni di euro.Ottenuto il bonus, le impresepotranno utilizzarlo a partiredalla prima scadenza di versamentocon F24 utile nel mesedi dicembre 2010, in compensazione.Avranno 12 mesi ditempo a partire dal primo dicembre,o dalla data di accoglimento<strong>del</strong>l’istanza, se successiva.Per facilitare le imprese,intermediari, titolari erappresentanti legali possonoda domani presentare le richiestetramite una proceduratelematica rivolta agli utentiregistrati al portale di SardegnaEntrate che dotati di postaelettronica certificata e firmadigitale.le aziende non vengono pagateper i lavori svolti, è facile capireche si crea maggiore disoccupazione,lavoro nero,scarsa sicurezza sui luoghi dilavoro. Una reazione a catenadi portata epocale”. La soluzione,secondo quanto hannoaffermato gli esponenti <strong>del</strong>Gruppo Misto, può essere duplice.“O pianifichiamo la violazione<strong>del</strong> Patto, per ottenerequelle deroghe che ci permetterebberodi riallineare i flussidi cassa con quelli di competenza.Oppure facciamo comela Regione Sicilia e il Comunedi Roma, che, grazie all’azionedi forza dei propri parlamentaridi riferimento, hannoottenuto un’esenzione dai parametri<strong>del</strong> Patto”.IL COMPARTO SUINICOLO SARDOALL’ATTENZIONE DELLA REGIONEAudizione in commissioneAgricoltura <strong>del</strong>l’assessore regionaleAndrea Prato sulla filiera<strong>del</strong> suino sardo. L’organismoconsiliare, presieduto daMariano Contu (Pdl), ha sentitol’esponente <strong>del</strong>la giunta sullafiliera <strong>del</strong> suino sardo. Ilprogetto, nato con la regia <strong>del</strong>l’Assessoratoregionale all’agricoltura,è stato portatoavanti da un gruppo di aziendeche operano nel settore suinicolosardo con l’obiettivo didifendere e valorizzare il prodottoisolano e di diffonderesul territorio sardo la consapevolezza<strong>del</strong> valore <strong>del</strong>la carnesuina e dei salumi <strong>del</strong> proprioterritorio, garantiti e certificati.Proprio su questa “regia” daparte <strong>del</strong>l’assessorato, sullanatura giuridica <strong>del</strong>la filiera esull’utilizzo <strong>del</strong> logo <strong>del</strong>la regionesi sono concentrate lecritiche di alcuni esponenti<strong>del</strong>la maggioranza: Paolo Maninchedda(Psd’az), FrancescoMula (Riformatori) e RobertoCapelli (Udc).L’assessore Prato, in aperturadi seduta, ha illustrato il progetto<strong>del</strong>la filiera. E’ emersal’esigenza – ha detto - di creareun maggior contatto tra leindustrie di trasformazione<strong>del</strong>la carne e le aziende di produzioneche accusano le primedi acquistare la materia primaall’estero. Abbiamo incentivatoin termini morali – ha aggiunto- la valorizzazione <strong>del</strong>lenostre carni con la collaborazione<strong>del</strong>l’agenzia Laoreprevedendo un protocollo didisciplina per la produzione diun prodotto adeguato. E’ natoquindi un consorzio volontarioprivato formato da allevatori etrasformatori. Clausola peraderire al consorzio è stataquella di stabilire che almenoil 5% <strong>del</strong>la carne utilizzata daitrasformatori fosse di provenienzasarda, una cifra da portareal 20% entro la fine <strong>del</strong>l’anno.L’assessore Prato ha precisatoche la Regione Sardegna nonha investito risorse economichenel progetto e che il consorzionon dipende dall’assessoratoall’agricoltura.Roberto Capelli (Udc) ha chiestoall’assessore a che titolopartecipa la Sfirs e come siapossibile che i produttori internialla filiera possano commercializzarei loro prodottiutilizzando il logo <strong>del</strong>la RegioneSardegna. Credo chel’assessorato - ha detto - abbiasvolto il suo ruolo istituzionale.Questa è una <strong>del</strong>le pochecose di cui sono d’accordo conPrato. Auspico che questeazioni di promozione siano dipiù e portino anche occupazione.Capelli ha invitato peròl’assessore a far togliere ilmarchio <strong>del</strong>la Regione Sardegnadalle etichette dei prodotti<strong>del</strong>la filiera per evitare turbativedi mercato. Per l’esponente<strong>del</strong>l’Udc l’utilizzo <strong>del</strong>marchio <strong>del</strong>la Regione Sardegnao viene esteso a tutti i produttoriche rispettano le regole“sulla sardità <strong>del</strong> prodotto”o non si concede a nessuno.Anche il consigliere dei RiformatoriFrancesco Mula hachiesto maggiore trasparenza eil rispetto <strong>del</strong>le regole sull’utilizzo<strong>del</strong> logo <strong>del</strong>la RegioneSardegna e ha ricordato all’assessorePrato la protestadegli allevatori <strong>del</strong>l’Ogliastraesclusi dalla filiera. Mula haespresso preoccupazione perl’attacco mediatico control’impresa Murru descritta sullastampa come un’azienda cheacquista carni all’estero certificandolecome sarde. FrancescoMula ha chiesto al presidente<strong>del</strong>la commissione disentire al più presto il sindacodi Irgoli, preoccupato per lasorte dei circa 80 lavoratori.La richiesta di sentire in audizioneil primo cittadino di Irgoliè stata fatta anche da AntonioSolinas (Pd), Luigi Lotto(Pd), Daniele Cocco (Idv).Francesco Mula ha domandatoanche il motivo <strong>del</strong>l’utilizzo<strong>del</strong> logo <strong>del</strong>la Regione su tuttele interlocuzioni interne alconsorzio, precisando che, sesi tratta “di comunicazione trasoggetti privati” non deve essereutilizzata carta intestata<strong>del</strong>la Regione. Il consigliereregionale <strong>del</strong> Psd’az PaoloManinchedda ha subito precisatoche il suo intervento erarivolto alla commissione e nonall’assessore Prato. Il presidente<strong>del</strong>la commissione Bilancioha sottolineato la mancanzadi regole procedurali definiteche permettano alla Sfirsdi entrare in consorzi già precostituitio che debbano costituirsi. Ci troviamo davanti aun soggetto privato che usaabusivamente il logo <strong>del</strong>la RegioneSardegna, che può inveceessere attribuito solo attraversoprocedure definite perlegge. Il possesso di quel logoha un valore economico equindi crea una distorsione dimercato tra chi lo ha e chi inveceno. Maninchedda ha anchericordato all’assessore chela Regione può patrocinareeventi e non prodotti e di averravvisato nell’operato <strong>del</strong>l’esponente<strong>del</strong>la giunta profilidi illegittimità auspicando chela partecipazione <strong>del</strong>la Sfirs alconsorzio sia subordinata a regolechiare.Direttore Responsabile: MASSIMO CARTAe-mail: gazzetta<strong>del</strong>sulcis@tiscali.it www.gazzetta<strong>del</strong>sulcis.itEdizioni <strong>Sulcis</strong> di Salis Rosanna & C. sasSede legale: Via Dalmazia 135 - Carboniaregistrazione Tribunale Cagliari: decreto 15/1990Iscriz. Registro Nazionale <strong>del</strong>la Stampa n. 5184 <strong>del</strong> 10 Giugno 1996ROC 3802 Settimanale <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> - <strong>Iglesiente</strong>CCIAA Reg. Imprese REA 217220 - P. IVA 02691930925Abbonamento Annuo (48 numeri)ITALIA: Euro 40 - PAESI CEE: Euro 80 - PAESI EXTRACOMUNITARI: Euro 160CC. n° 43296169Edizioni sulcis sas - Via Bandiera, 1 - 09010 CORTOGHIANAHanno collaborato a questo numero:Gianni Podda, Alessandro Carta, Sergio Rombi, Armando Cusa,Marco Massa, Alfio Gessa, Elena Cossu, Sabrina Carta, Pino Piras, Giovanni Fiabane,Marcello Murru, Claudio Moica.Direzione - Redazione - Pubblicità: Via Gramsci, 199 - Carbonia (CA)Tel. 333.6077645 0781.675289 Fax 178.2282316Foto e articoli inviati al giornale, anche via e-mail, sono da intendersi a titolo gratuito.La Direzione ne diviene proprietaria e si riserva la facoltà di pubblicarli.Responsabile Pubblicità: ROBERTO CARTA tel. 338.3592915Grafica, impaginazione, stampa e allestimento:CTE Iglesias Z.Ind. Sa Stoia Tel. e fax 0781.21086Distribuzione:Fantini - Agenzia di distribuzione stampa s.r.l. - Km 2.400 str. Prov. 120 Sestu Elmas - Tel. 070.262 699STEA SRL
Lavoro numero 506 <strong>del</strong> 21 Ottobre 20103D) On. Amalia Schirru, conriferimento alla situazione“Alcoa” di Portovesme, allaluce degli ultimi avvenimentie atti conclusivi riguardanti ilproblema energia, qual è ilsuo punto di vista tenuto contoche lo stesso sembra nonsia <strong>del</strong> tutto risolto? Standoalle più recenti notizie l’avvocatogenerale <strong>del</strong>la Corte Europea,Niilo Jaaskinen, si èpronunciato negativamentesu un ricorso presentato dallamultinazionale Alcoa, definendoillegali gli aiuti concessialla stessa.R) Le misure poste in esseredal Governo, come il provvedimentosull’energia, sono tesea mantenere la produzione dialluminio da parte <strong>del</strong>la multinazionale.Tuttavia si tratta solodi palliativi, che consentonodi agganciare l’ostacolo <strong>del</strong>lariduzione dei costi energeticicontestati dalla UE come aiutidiretti di Stato, ma niente dipiù.Mi preme sottolineare che siaspetta anche, oltre quanto citatoda voi in premessa, la soluzione<strong>del</strong>la causa per l’annullamento<strong>del</strong>la decisione<strong>del</strong>la Commissione <strong>del</strong> 2009che ha definito incompatibilel’aiuto concesso nel 2006 e neha quindi ordinato il recupero.Alcoa ha valutato in circa 295milioni di euro l’importo totaleche non sarebbe in grado direstituire.Ricordo, a questo propositoAlcoaIL DEPUTATO AMALIA SCHIRRU SU VERTENZA ALCOA“OCCORRE METTERE IN CAMPO NUOVE STRATEGIE”Armando Cusache nel 2006, la Commissioneaveva dichiarato le tariffe elettricheapplicabili agli impiantidi produzione come un aiutoillegale e aveva avviato unprocedimento formale. Dalcanto suo, Alcoa, ribadendol’illegittimità <strong>del</strong>la decisione,ne aveva chiesto l’annullamentoche poi è stato respintodal tribunale di primo grado.Ecco perché io ho sempre sostenutoche si ha bisogno diinterventi strutturali per l’approvvigionamentoautonomodi energia che, ne siamo consapevoli,solo la realizzazione<strong>del</strong>la centrale a carbone potrebberisolvere. Nel contempo,si ha la necessità di predisporreleggi che definitivamentericonoscano lo svantaggio<strong>del</strong>l’insularità nel sistemaproduttivo e sociale <strong>del</strong>la nostraregione.Il governo, sia quello nazionaleche quello regionale, nonhanno ancora preso atto <strong>del</strong>leopportunità offerte dall’UnioneEuropea col Trattato di Lisbonae non hanno colto leraccomandazioni <strong>del</strong> programma2020 di qualche mese fa.Le Commissioni bilancio e politicheeuropee <strong>del</strong>la Camerain sede congiunta, hanno approvatoil “Documento finalesulla Consultazione sulla futurastrategia UE 2020-COM(2009)647”, dove si è stabilito–al punto i)- che le misure volteall’attuazione <strong>del</strong>la nuovastrategia, nel prevedere interventifinanziari specifici peraree caratterizzate da situazionidi oggettivo svantaggio economico,sociale e territoriale,debbano tener conto, in particolare,<strong>del</strong>la “situazione disvantaggio <strong>del</strong>le aree insulari”.Tutto questo è stato possibilegrazie all’egregio lavoro <strong>del</strong>gruppo <strong>del</strong> Partito Democratico,al mio intervento nella seduta<strong>del</strong>l’11 Marzo scorso, inCommissioni Riunite V e XIV,con cui proponevo l’emendamentoaggiuntivo surrichiamato,sottolineando l’esigenza,nel prevedere interventi finanziarispecifici per aree caratterizzateda situazioni di oggettivosvantaggio economico, socialee territoriale, che si tenesseconto <strong>del</strong>la situazione disvantaggio <strong>del</strong>le aree insulari.La crisi economica e finanziariaha reso evidente, soprattuttoper l’Italia, l’importanza<strong>del</strong>la politica di coesione economicae sociale <strong>del</strong>l’UE qualestrumento di sostegno per lecategorie produttive e i territoripiù colpiti da disoccupazioneper promuovere la ripresaeconomica.Credo, a questo proposito, chenella nostra isola, non si possafare a meno di stabilire il principio<strong>del</strong>la coesione territorialecon il resto <strong>del</strong> Paese, fondamentaleper sostenere un settorestrategico quale la produzione<strong>del</strong>l’alluminio.Del resto, anche l’Europa richiedepolitiche di sussidiarietàinteristituzionali per fronteggiarei costi energetici diproduzione di una materia primaunica ed indispensabile comel’alluminio, utile anche perevitare la dipendenza da altripaesi.D) Onorevole, come conoscitrice<strong>del</strong> territorio <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong>,che idea si è fatta ditutta la vertenza che è statamessa in atto?R) Oggi, ereditiamo quella politica,le cattedrali nel deserto,dei grandi complessi industriali.Penso a Portovesme, Sarroch,Ottana, Porto Torres. Miè sempre apparso, in un certoqual modo, uno sviluppo effimero,quanto anomalo e forzato,rispetto alla cultura degliabitanti di quelle zone e in relazioneall’ambiente fisicomorfologico<strong>del</strong> territorio.Credo che anche la classe dirigenteterritoriale e regionale diallora fosse conscia <strong>del</strong> pericolopotenziale di ospitare aziendemultinazionali. Ma, forse,accecati dal miracolo industrialesardo, si era sottovalutatala logica <strong>del</strong> “mordi e fuggi”propria <strong>del</strong>le aziende, cheincuranti <strong>del</strong>l’ambiente devastato,sono pronte a scapparequando vengono meno gli aiutie i finanziamenti e soprattuttoquando si avanzano legittimepretese di bonifica <strong>del</strong>learee.La crisi industriale e petroliferadegli anni ’70 comportòl’ennesimo duro colpo perl’economia isolana, situazioneche fu aggravata dalla chiusuraa metà degli anni ’90 <strong>del</strong>leminiere <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> eche determinò una forte emigrazionedei nostri conterraneiall’estero o al nord Italia.Le poche altre alternative diallora, le riforme agricole eamministrative che non sonomai partite, hanno reso quellascelta, di fatto, obbligata, se sitiene presente che è mancataanche una programmazione regionale<strong>del</strong>lo sviluppo e non siè fatto nulla per far crescereuna cultura di sviluppo <strong>del</strong> settoreagricolo e <strong>del</strong> turismo piùconsoni allo sfruttamento diquelle che sono le risorse naturali<strong>del</strong> nostro territorio.D) Anche voi, in un frangentesimile avete dato il vostrocontributo per la vertenza“Alcoa”, interessandovi <strong>del</strong>lavicenda. Vi ritenete soddisfatti,oppure ritenete che si sarebbepotuto fare di più e inche misura?R) Ho seguito fin dall’inizio<strong>del</strong> mio primo incarico parlamentare,col Governo Prodi, econtinuo nella XVI legislaturacome componente <strong>del</strong>la CommissioneLavoro alla Camera,l’ormai tristemente famosavertenza Alcoa. Ho avuto mododi visitare l’azienda e l’interoindotto in diverse occasioni,incontrando le rappresentanzedei lavoratori e gli stessidirigenti, per verificare l’organizzazionee la tipologia <strong>del</strong>lavoro, in un primo momentoAmalia Schirruanche al fine di migliorare lecondizioni dei lavoratori inmateria di sicurezza. Fu inquei primi incontri promossi alivello comunale e provinciale,in collaborazione con la Confindustria,che presi coscienza<strong>del</strong>la necessità ed urgenza diuna maggiore attenzione interistituzionalealla vertenza,con particolare riferimento all’allarmelanciato sul problemaenergetico.Si chiedevano misure e politichein grado di rendere autonomele aziende nel processoproduttivo, dando attuazionead accordi di programma sottoscritticon il Governo ed evitarepenalizzazioni per il futuro.Fu proprio con il primoprovvedimento governativo inmateria di energia che le Rsu<strong>del</strong>l’Alcoa mi suggerirono lapresentazione di un emendamentoutile a dare il minimo digaranzie per il futuro. L’emendamento,di cui fui prima firmataria,fu accolto e fatto propriocon modifica dall’interaCommissione <strong>del</strong>le Attivitàproduttive.Una vittoria per i lavoratori el’azienda tutta. Dopo circa unanno, con l’imposizione <strong>del</strong>laComunità Europea al pagamento<strong>del</strong>la penale ad Alcoa,arrivò la decisione <strong>del</strong>la multinazionaledi abbandonarel’isola e l’Italia, cercando nellavicina Spagna nuove areed’investimento per spostare laproduzione <strong>del</strong>l’alluminio acosti energetici più competitivi.Poi, come ho avuto modo disottolineare con diversi interventiin merito, la situazione<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> è diventata via viasempre più preoccupante edrammatica, poiché dopo levane promesse in campagnaelettorale, è stato completamenteabbandonato dal GovernoBerlusconi, che si è dimostratocapace solo di mettere incampo provvedimenti emergenzialisenza prevedere unastrategia di sviluppo <strong>del</strong>la realtàisolana.PROVINCIA DI <strong>CARBONIA</strong> <strong>IGLESIAS</strong>SEDE DI <strong>CARBONIA</strong>09013 Via Fertilia, 40 - Tel. 0781.66951 telefax 0781.670821SEDE DI <strong>IGLESIAS</strong>09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.31095 telefax 0781.33025e-mail: provcarboniaiglesias@tiscali.itPresidente: Salvatore CherchiASSESSORI:ALBERTO PILI: Politiche <strong>del</strong> lavoro-Attività Produttive-Form.Profes.GUIDO VACCA: Pianificazione territoriale e settorialeCARLA CICILLONI: Ambiente e Protezione civileMARCO SIMEONE: Lavori Pubblici-Viabilità- ManutenzioniMARINELLA GROSSO: Turismo-Eventi-SportLUCA PIZZUTO: Politiche sociali e giovaniliALESSANDRA PINTUS: Istruzione-Alta Formazione-UniversitàFORNITURE ELETTRICHEBar Ristorante PizzeriaArgentariadi Cosimo e Giovanni CuiNUOVI LOCALICON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI(Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere)Tabacchi - Lotto - TotocalcioARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - <strong>IGLESIAS</strong>(angolo retro Ospedale CTO)COMUNE DI SILIQUAProvincia di CagliariBANDO DI GARARECUPERO DI ALLOGGI DI EDILIZIA POPOLARE DAASSEGNARE A CANONE SOCIALE (Ex spogliatoio camposportivo – Ex ricovero Via Di Vittorio – Ex Mattatoio) PERL’ATTUAZIONE DELPROGRAMMA STRAORDINARIO DI EDILIZIA PER LALOCAZIONE A CANONE SOCIALE.Importo dei lavori soggetto a ribasso: Euro 569.500,00. Lavori a corpo euro475.276,19. Lavori a misura euro 94.223,81 oneri attuazione piani sicurezzanon soggetti a ribasso: euro 15.500,00 Importo totale lavori585.000,00 + IVA Termine di ricezione: entro e non oltre le ore 12 <strong>del</strong>giorno precedente a quello fissato per la gara, cioè 9 novembre 2010 Indirizzo:Comune di Siliqua - Ufficio Tecnico - Servizio LL.PP. – via Mannu32- 09010 Siliqua.IL RESPONSABILE SERVIZI LAVORI PUBBLICITECNOLOGICO MANUTENTIVO DELL’AREA TECNICAProject Manager (Dr. Paolo Meloni)