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CARBONIA E IGLESIAS - Gazzetta del Sulcis Iglesiente

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Lavoro numero 506 <strong>del</strong> 21 Ottobre 20103D) On. Amalia Schirru, conriferimento alla situazione“Alcoa” di Portovesme, allaluce degli ultimi avvenimentie atti conclusivi riguardanti ilproblema energia, qual è ilsuo punto di vista tenuto contoche lo stesso sembra nonsia <strong>del</strong> tutto risolto? Standoalle più recenti notizie l’avvocatogenerale <strong>del</strong>la Corte Europea,Niilo Jaaskinen, si èpronunciato negativamentesu un ricorso presentato dallamultinazionale Alcoa, definendoillegali gli aiuti concessialla stessa.R) Le misure poste in esseredal Governo, come il provvedimentosull’energia, sono tesea mantenere la produzione dialluminio da parte <strong>del</strong>la multinazionale.Tuttavia si tratta solodi palliativi, che consentonodi agganciare l’ostacolo <strong>del</strong>lariduzione dei costi energeticicontestati dalla UE come aiutidiretti di Stato, ma niente dipiù.Mi preme sottolineare che siaspetta anche, oltre quanto citatoda voi in premessa, la soluzione<strong>del</strong>la causa per l’annullamento<strong>del</strong>la decisione<strong>del</strong>la Commissione <strong>del</strong> 2009che ha definito incompatibilel’aiuto concesso nel 2006 e neha quindi ordinato il recupero.Alcoa ha valutato in circa 295milioni di euro l’importo totaleche non sarebbe in grado direstituire.Ricordo, a questo propositoAlcoaIL DEPUTATO AMALIA SCHIRRU SU VERTENZA ALCOA“OCCORRE METTERE IN CAMPO NUOVE STRATEGIE”Armando Cusache nel 2006, la Commissioneaveva dichiarato le tariffe elettricheapplicabili agli impiantidi produzione come un aiutoillegale e aveva avviato unprocedimento formale. Dalcanto suo, Alcoa, ribadendol’illegittimità <strong>del</strong>la decisione,ne aveva chiesto l’annullamentoche poi è stato respintodal tribunale di primo grado.Ecco perché io ho sempre sostenutoche si ha bisogno diinterventi strutturali per l’approvvigionamentoautonomodi energia che, ne siamo consapevoli,solo la realizzazione<strong>del</strong>la centrale a carbone potrebberisolvere. Nel contempo,si ha la necessità di predisporreleggi che definitivamentericonoscano lo svantaggio<strong>del</strong>l’insularità nel sistemaproduttivo e sociale <strong>del</strong>la nostraregione.Il governo, sia quello nazionaleche quello regionale, nonhanno ancora preso atto <strong>del</strong>leopportunità offerte dall’UnioneEuropea col Trattato di Lisbonae non hanno colto leraccomandazioni <strong>del</strong> programma2020 di qualche mese fa.Le Commissioni bilancio e politicheeuropee <strong>del</strong>la Camerain sede congiunta, hanno approvatoil “Documento finalesulla Consultazione sulla futurastrategia UE 2020-COM(2009)647”, dove si è stabilito–al punto i)- che le misure volteall’attuazione <strong>del</strong>la nuovastrategia, nel prevedere interventifinanziari specifici peraree caratterizzate da situazionidi oggettivo svantaggio economico,sociale e territoriale,debbano tener conto, in particolare,<strong>del</strong>la “situazione disvantaggio <strong>del</strong>le aree insulari”.Tutto questo è stato possibilegrazie all’egregio lavoro <strong>del</strong>gruppo <strong>del</strong> Partito Democratico,al mio intervento nella seduta<strong>del</strong>l’11 Marzo scorso, inCommissioni Riunite V e XIV,con cui proponevo l’emendamentoaggiuntivo surrichiamato,sottolineando l’esigenza,nel prevedere interventi finanziarispecifici per aree caratterizzateda situazioni di oggettivosvantaggio economico, socialee territoriale, che si tenesseconto <strong>del</strong>la situazione disvantaggio <strong>del</strong>le aree insulari.La crisi economica e finanziariaha reso evidente, soprattuttoper l’Italia, l’importanza<strong>del</strong>la politica di coesione economicae sociale <strong>del</strong>l’UE qualestrumento di sostegno per lecategorie produttive e i territoripiù colpiti da disoccupazioneper promuovere la ripresaeconomica.Credo, a questo proposito, chenella nostra isola, non si possafare a meno di stabilire il principio<strong>del</strong>la coesione territorialecon il resto <strong>del</strong> Paese, fondamentaleper sostenere un settorestrategico quale la produzione<strong>del</strong>l’alluminio.Del resto, anche l’Europa richiedepolitiche di sussidiarietàinteristituzionali per fronteggiarei costi energetici diproduzione di una materia primaunica ed indispensabile comel’alluminio, utile anche perevitare la dipendenza da altripaesi.D) Onorevole, come conoscitrice<strong>del</strong> territorio <strong>Sulcis</strong>-<strong>Iglesiente</strong>,che idea si è fatta ditutta la vertenza che è statamessa in atto?R) Oggi, ereditiamo quella politica,le cattedrali nel deserto,dei grandi complessi industriali.Penso a Portovesme, Sarroch,Ottana, Porto Torres. Miè sempre apparso, in un certoqual modo, uno sviluppo effimero,quanto anomalo e forzato,rispetto alla cultura degliabitanti di quelle zone e in relazioneall’ambiente fisicomorfologico<strong>del</strong> territorio.Credo che anche la classe dirigenteterritoriale e regionale diallora fosse conscia <strong>del</strong> pericolopotenziale di ospitare aziendemultinazionali. Ma, forse,accecati dal miracolo industrialesardo, si era sottovalutatala logica <strong>del</strong> “mordi e fuggi”propria <strong>del</strong>le aziende, cheincuranti <strong>del</strong>l’ambiente devastato,sono pronte a scapparequando vengono meno gli aiutie i finanziamenti e soprattuttoquando si avanzano legittimepretese di bonifica <strong>del</strong>learee.La crisi industriale e petroliferadegli anni ’70 comportòl’ennesimo duro colpo perl’economia isolana, situazioneche fu aggravata dalla chiusuraa metà degli anni ’90 <strong>del</strong>leminiere <strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> <strong>Iglesiente</strong> eche determinò una forte emigrazionedei nostri conterraneiall’estero o al nord Italia.Le poche altre alternative diallora, le riforme agricole eamministrative che non sonomai partite, hanno reso quellascelta, di fatto, obbligata, se sitiene presente che è mancataanche una programmazione regionale<strong>del</strong>lo sviluppo e non siè fatto nulla per far crescereuna cultura di sviluppo <strong>del</strong> settoreagricolo e <strong>del</strong> turismo piùconsoni allo sfruttamento diquelle che sono le risorse naturali<strong>del</strong> nostro territorio.D) Anche voi, in un frangentesimile avete dato il vostrocontributo per la vertenza“Alcoa”, interessandovi <strong>del</strong>lavicenda. Vi ritenete soddisfatti,oppure ritenete che si sarebbepotuto fare di più e inche misura?R) Ho seguito fin dall’inizio<strong>del</strong> mio primo incarico parlamentare,col Governo Prodi, econtinuo nella XVI legislaturacome componente <strong>del</strong>la CommissioneLavoro alla Camera,l’ormai tristemente famosavertenza Alcoa. Ho avuto mododi visitare l’azienda e l’interoindotto in diverse occasioni,incontrando le rappresentanzedei lavoratori e gli stessidirigenti, per verificare l’organizzazionee la tipologia <strong>del</strong>lavoro, in un primo momentoAmalia Schirruanche al fine di migliorare lecondizioni dei lavoratori inmateria di sicurezza. Fu inquei primi incontri promossi alivello comunale e provinciale,in collaborazione con la Confindustria,che presi coscienza<strong>del</strong>la necessità ed urgenza diuna maggiore attenzione interistituzionalealla vertenza,con particolare riferimento all’allarmelanciato sul problemaenergetico.Si chiedevano misure e politichein grado di rendere autonomele aziende nel processoproduttivo, dando attuazionead accordi di programma sottoscritticon il Governo ed evitarepenalizzazioni per il futuro.Fu proprio con il primoprovvedimento governativo inmateria di energia che le Rsu<strong>del</strong>l’Alcoa mi suggerirono lapresentazione di un emendamentoutile a dare il minimo digaranzie per il futuro. L’emendamento,di cui fui prima firmataria,fu accolto e fatto propriocon modifica dall’interaCommissione <strong>del</strong>le Attivitàproduttive.Una vittoria per i lavoratori el’azienda tutta. Dopo circa unanno, con l’imposizione <strong>del</strong>laComunità Europea al pagamento<strong>del</strong>la penale ad Alcoa,arrivò la decisione <strong>del</strong>la multinazionaledi abbandonarel’isola e l’Italia, cercando nellavicina Spagna nuove areed’investimento per spostare laproduzione <strong>del</strong>l’alluminio acosti energetici più competitivi.Poi, come ho avuto modo disottolineare con diversi interventiin merito, la situazione<strong>del</strong> <strong>Sulcis</strong> è diventata via viasempre più preoccupante edrammatica, poiché dopo levane promesse in campagnaelettorale, è stato completamenteabbandonato dal GovernoBerlusconi, che si è dimostratocapace solo di mettere incampo provvedimenti emergenzialisenza prevedere unastrategia di sviluppo <strong>del</strong>la realtàisolana.PROVINCIA DI <strong>CARBONIA</strong> <strong>IGLESIAS</strong>SEDE DI <strong>CARBONIA</strong>09013 Via Fertilia, 40 - Tel. 0781.66951 telefax 0781.670821SEDE DI <strong>IGLESIAS</strong>09016 Via Argentaria, 14 - Tel. 0781.31095 telefax 0781.33025e-mail: provcarboniaiglesias@tiscali.itPresidente: Salvatore CherchiASSESSORI:ALBERTO PILI: Politiche <strong>del</strong> lavoro-Attività Produttive-Form.Profes.GUIDO VACCA: Pianificazione territoriale e settorialeCARLA CICILLONI: Ambiente e Protezione civileMARCO SIMEONE: Lavori Pubblici-Viabilità- ManutenzioniMARINELLA GROSSO: Turismo-Eventi-SportLUCA PIZZUTO: Politiche sociali e giovaniliALESSANDRA PINTUS: Istruzione-Alta Formazione-UniversitàFORNITURE ELETTRICHEBar Ristorante PizzeriaArgentariadi Cosimo e Giovanni CuiNUOVI LOCALICON SALA RICEVIMENTI SINO A 300 POSTI(Matrimoni - Sala da Thé - Convegni - Riunioni di vario genere)Tabacchi - Lotto - TotocalcioARGENTARIA - Via Tasso Goldoni - Tel. 0781.30216 - <strong>IGLESIAS</strong>(angolo retro Ospedale CTO)COMUNE DI SILIQUAProvincia di CagliariBANDO DI GARARECUPERO DI ALLOGGI DI EDILIZIA POPOLARE DAASSEGNARE A CANONE SOCIALE (Ex spogliatoio camposportivo – Ex ricovero Via Di Vittorio – Ex Mattatoio) PERL’ATTUAZIONE DELPROGRAMMA STRAORDINARIO DI EDILIZIA PER LALOCAZIONE A CANONE SOCIALE.Importo dei lavori soggetto a ribasso: Euro 569.500,00. Lavori a corpo euro475.276,19. Lavori a misura euro 94.223,81 oneri attuazione piani sicurezzanon soggetti a ribasso: euro 15.500,00 Importo totale lavori585.000,00 + IVA Termine di ricezione: entro e non oltre le ore 12 <strong>del</strong>giorno precedente a quello fissato per la gara, cioè 9 novembre 2010 Indirizzo:Comune di Siliqua - Ufficio Tecnico - Servizio LL.PP. – via Mannu32- 09010 Siliqua.IL RESPONSABILE SERVIZI LAVORI PUBBLICITECNOLOGICO MANUTENTIVO DELL’AREA TECNICAProject Manager (Dr. Paolo Meloni)

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