CommunityPiù vitaai giorniAll’hospicec’è ancoratanto da fareL’esperienzastraord<strong>in</strong>aria deivolontari nel repartoper le cure palliative.Quando un sorrisopuò fare la differenzadi Raffaele Mess<strong>in</strong>a*Gli Hospice sono strutture di degenza<strong>che</strong> accolgono pazienti, prevalentementeonco-ematologici, <strong>in</strong>fase critica o term<strong>in</strong>ale di malattia,<strong>che</strong> richiedono cura specialisticapalliativa <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uativa <strong>in</strong> regime diricovero.Letta così, questa accezione non riuscirebbemai a fornire l’alto valoreumano e medico di strutture qualigli Hospice, nate per “prendersicura” di quei pazienti <strong>che</strong> vengonodef<strong>in</strong>iti “<strong>in</strong>guaribili”, erroneamente“<strong>in</strong>curabili”, disumanamente,spesso, “term<strong>in</strong>ali”.Più chiaro ed esplicativo sarebbe farriferimento proprio al term<strong>in</strong>e “Ho-Chi sono gli Amici dell’HospiceL’Associazione “Amici dell’Hospice <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>” è una ONLUS iscrittanel registro regionale del volontariato dal 2008, fondata da 10 soci, tracui il Presidente, Salvatore Blasi, il segretario-tesoriere Rocco Pecoraroe il Coord<strong>in</strong>atore Raffaele Mess<strong>in</strong>a. Il gruppo volontari <strong>con</strong>ta oggi circa90 iscritti attivi. L’<strong>in</strong>tera associazione è composta da soli volontari, <strong>che</strong>prestano il loro operato a titolo completamente gratuito, <strong>con</strong>dizione impresc<strong>in</strong>dibileper l’adesione all’associazione. E<strong>con</strong>omicamente l’associazionesi regge esclusivamente su donazioni liberali e volontarieprovenienti dalle più disparate fonti.Per perseguire i nostri scopi sociali abbiamo <strong>in</strong>vestito, s<strong>in</strong> da subito, sullaformazione e la professionalizzazione dei volontari, organizzando percorsiformativi di <strong>in</strong>gresso, completamente autogestiti dall’Associazione,a cura di medici, <strong>in</strong>fermieri e volontari del reparto, volti ad illustrare il<strong>con</strong>testo Hospice e delle cure palliative e la mission associativa; due percorsiformativi <strong>in</strong> Terapia del Sorriso, tenuti dall’Istituto di ricerca, documentazionee formazione “Homo Ridens”.Ad oggi la maggior parte dei volontari ha già <strong>con</strong>seguito, attraverso ilcorso di formazione di 100 ore, l’attestato di “Volontario del Sorriso”, ela restante parte sta completando il se<strong>con</strong>do percorso formativo. Sono <strong>in</strong>programmazione per quest’anno altri percorsi formativi di approfondimento,ed <strong>in</strong> particolare un percorso, sviluppato su tre livelli, di accompagnamentoalla morte.26
Communityspice”, <strong>che</strong> deriva dal nome di un’istituzionemolto diffusa nel medioevo europeo.Lungo le vie dei pellegr<strong>in</strong>aggi <strong>che</strong> <strong>con</strong>ducevanoai grandi santuari, sorgevano luoghi di sosta edi ristoro, ostelli organizzati, solitamente annessiad un monastero, dove il pellegr<strong>in</strong>o ricevevaasilo, cibo, protezione, cure.Questi ostelli, questi “hospices”, erano tappelungo un pellegr<strong>in</strong>aggio spirituale oltre <strong>che</strong> fisico,metaforico oltre <strong>che</strong> reale.L’hospice moderno si riallaccia a questa tradizione,e rappresenta il luogo dove si ricevonocure, umane, fisi<strong>che</strong> e spirituali, lungo la strada<strong>che</strong> si percorre verso la f<strong>in</strong>e della vita.Quando si parla di malattia oncologica <strong>in</strong> faseterm<strong>in</strong>ale la frase più ricorrente è: “Mi dispiace,ma non c’è più nulla da fare!”Confutare questa affermazione è quello <strong>che</strong> leCure Palliative e gli Hospice fanno ogni giornoed è quello <strong>che</strong> muove l’operato della nostraAssociazione, Amici dell’Hospice <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> diPotenza.Prendendo come Mission una famosa frase diCecily Saunders, fondatrice degli Hospice, ciproponiamo di Aggiungere ”Più Vita ai Giorni”S<strong>in</strong> da subito abbiamo istituito all’<strong>in</strong>terno del turno quotidianodei volontari <strong>in</strong> hospice “l’ora delle coccole”, un modo perprendersi cura dei pazienti e dei familiari attraverso la somm<strong>in</strong>istrazione“colorata” di alcuni alimenti e bevande, dai sapori<strong>in</strong>soliti ma familiari, serviti <strong>con</strong> il calore di una coccola.Abbiamo <strong>in</strong>serito all’<strong>in</strong>terno del reparto Hospice attività laboratorialisettimanali, dal decoupage al laboratorio di cuc<strong>in</strong>a, rivolteai pazienti e all’<strong>in</strong>tero “nucleo sofferente” <strong>che</strong> gravita<strong>in</strong>torno all’ammalato, volte al recupero dell’autostima, della fiducia<strong>in</strong> se stessi e quale stimolo emozionale alla riabilitazionepalliativa.Abbiamo <strong>in</strong>serito <strong>in</strong>terventi settimanali di clown terapia <strong>in</strong> Hospice,prima e unica (ad oggi) esperienza <strong>in</strong> campo palliativonazionale, plasmando e arric<strong>che</strong>ndo una realtà creata per i <strong>con</strong>testipediatrici sulla realtà Hospice, divenendo così punto di riferimentodell’<strong>in</strong>tero panorama nazionale.S<strong>in</strong> dal mese di Dicembre 2009 abbiamo organizzato, <strong>con</strong> l’<strong>in</strong>tentodi abbattere la “solitud<strong>in</strong>e della sofferenza” e ricostruirealcuni momenti di vita distrutti dalla malattia, alcuni eventi culturali<strong>in</strong>terni al reparto, tra i quali un <strong>con</strong>certo di musica jazz<strong>con</strong> la collaborazione di “Marco Lopomo e del Marco SmileQu<strong>in</strong>tet”, una mostra d’arte <strong>in</strong> collaborazione <strong>con</strong> l’associazioneculturale “La luna al gu<strong>in</strong>zaglio” dal titolo “Homo legensovvero Quando chi legge <strong>in</strong>venta”, un <strong>con</strong>certo di musica rock,<strong>con</strong> la collaborazione della “Sugar Sound”.Nel mese di Agosto 2009, abbiamo svolto attività di terapia delsorriso, di sostegno ai bamb<strong>in</strong>i colpiti dal sisma dell’Aquilapresso il campo estivo Murata Gigotti, coord<strong>in</strong>ato dalla FederazioneInternazionale “Ridere per Vivere”.Nel mese di ottobre abbiamo partecipato al Congresso ScientificoNazionale della Società Italiana Cure Palliative, tenutosia Lecce, presentando una sessione video sulla Terapia del Sorriso<strong>in</strong> Hospice quale unico riferimento nazionale attualmenteesistente, stimolando così la creazione di una rete nazionale diOdV <strong>che</strong> si occupi di terapia del Sorriso <strong>in</strong> ambito palliativo.A seguito di tale <strong>con</strong>gresso siamo stati <strong>con</strong>tattati da numerosiHospice Italiani per portare la nostra esperienza quale esempioe stimolo alla creazioni di realtà simili nei loro territori.Abbiamo istituito e organizzato nel mese di Novembre la“Prima Giornata della Memoria” presso l’auditorium Potito Petronedell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>con</strong> la numerosa partecipazionedei familiari dei pazienti ricoverati presso l’Hospice nei suoitre anni di attività.<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE27