10.07.2015 Views

Un'Azienda che cresce con i conti in ordine - Ospedale San Carlo

Un'Azienda che cresce con i conti in ordine - Ospedale San Carlo

Un'Azienda che cresce con i conti in ordine - Ospedale San Carlo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Anno I-Numero 0Luglio 2010Registrazione del Tribunale di Potenza: n° 404 del 23/7/2010Un sistemadi comunicazione<strong>in</strong>tegratadi Ugo Maria Tass<strong>in</strong>ariCon la pubblicazione del <strong>San</strong><strong>Carlo</strong> Magaz<strong>in</strong>e si arricchisce diun altro strumento il sistema di comunicazione<strong>in</strong>tegrata dell'AOR<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>. A due mesi dalla messaon l<strong>in</strong>e del nuovo portale web(www.ospedalesancarlo.it), <strong>in</strong>dirizzatopr<strong>in</strong>cipalmente all'utenzaesterna, il trimestrale punta a a<strong>con</strong>solidare, promuovere e <strong>in</strong>formaregli utenti e il personale sullepr<strong>in</strong>cipali novità dell'azienda, gliobiettivi e le scelte strategi<strong>che</strong>.“<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> Magaz<strong>in</strong>e”, newsletter,giornale murale e sito <strong>in</strong>ternet, progettatie sviluppati <strong>con</strong> mentalità“open source”, vogliono esserestrumenti <strong>in</strong>terattivi a disposizionedi tutti i dipendenti, <strong>con</strong> un particolarerilievo per il portale web, acui si ispira la grafica del giornale,<strong>in</strong> una logica rigorosa di rispettodell’immag<strong>in</strong>e coord<strong>in</strong>ata.Buone Prati<strong>che</strong> Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>Il lato buono della tecnologiaMacch<strong>in</strong>ari di ultima generazione al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>, dalle Tac 64 slicealla risonanza magnetica, usate <strong>con</strong> costante attenzione per ridurre irischi e aumentare il benessere dei pazientia pag. 11Buone Prassi OrganizzativeA scuola dai primiEntra nel vivo <strong>con</strong> i primi <strong>in</strong>terventi la collaborazione <strong>con</strong> il Centrodel pancreas di Verona, una realtà all’avanguardia nel mondoa pag. 18In Primo PianoUn’Azienda <strong>che</strong> <strong>cresce</strong> <strong>con</strong> i <strong>con</strong>ti <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>eLa visita al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> dell’assessore alla SaluteAttilio Martorano è stata l’occasione per presentarelo stato dell’arte e riflettere sulle prospettivedell’ospedale di riferimento della sanità lucanaa pag. 2CommunityL’Oncologia si chiamerà per sempreLuigi Manzionea pag. 32www.ospedalesancarlo.it


House organ dell’AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>Trimestrale - Registrazione delTribunale di Potenza: n° 404 del23/7/2010Anno I - Numero 0COMITATO DI DIREZIONE:Giovanni De Costanzo, Agost<strong>in</strong>oPennacchia, Antonio PedotaDIRETTORE RESPONSABILE:Ugo Maria Tass<strong>in</strong>ariCOMITATO DI REDAZIONE:Francesco Cutro, Virg<strong>in</strong>ia CorteseSUPPORTO REDAZIONALE:PublicomHANNO COLLABORATO:Gerardo Rosati, Maurizio Saturno,Raffaele Mess<strong>in</strong>aIDEA GRAFICA:Ugo Maria Tass<strong>in</strong>ariPROGETTO GRAFICO: DardoxIMPAGINAZIONE STAMPA EDISTRIBUZIONE: PublicomTIPOGRAFIA: Stes - PotenzaChiuso <strong>in</strong> redazione:20 luglio 2010Primo Piano22Un’Azienda <strong>che</strong> <strong>cresce</strong> di Giovanni De Costanzo 2Martorano: “Stiamo attenti alla persona del paziente” 2L’assessore visita Pescopagano 7I numeri 9Il riparto 9Buone Prati<strong>che</strong>Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>Quando Parigi non serve 10Il lato buono della tecnologia di Virg<strong>in</strong>ia Cortese 11I nostri esami d’avanguardia 11La <strong>che</strong>mio serve agli anziani di Gerardo Rosati 15Non solo per bellezza di Maurizio Saturno 16Buone PrassiOrganizzativeA scuola dai primi 18Al servizio di tutto il Sud di Virg<strong>in</strong>ia Cortese 18La squadra 20Prevenire è il migliore metodo per curare 21Un ospedale a porte aperte 24Community26Più vita ai giorni di Raffaele Mess<strong>in</strong>a 26Chi sono gli Amici dell’Hospice 26L’oncologia si chiamerà per sempre Luigi Manzione 30Diario a cura di Francesco Cutro 32101018


Primo PianoUn’Azienda <strong>che</strong> <strong>cresce</strong><strong>con</strong> i <strong>con</strong>ti <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>eLa visita al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> dell’assessore alla Salute Attilio Martorano è statal’occasione per presentare lo stato dell’arte e riflettere sulle prospettivedell’ospedale di riferimento della sanità lucanadi Giovanni De Costanzo*L’assessore alla Salute Attilio Martoranoe il direttore generale del dipartimentoPietro Qu<strong>in</strong>to sonovenuti a visitare il presidio ospedalierodi Potenza dell’Azienda OspedalieraRegionale <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>in</strong> unmomento difficile. L’avvio dell’attuazionedella riforma del sistemasanitario regionale va a sovrapporsia un <strong>con</strong>testo nazionale di gravecrisi e<strong>con</strong>omica e f<strong>in</strong>anziaria <strong>che</strong>,per la prima volta, quest’anno assegnaalla regione Basilicata un Fondo<strong>San</strong>itario Regionale <strong>in</strong>feriore aquello del 2009.L’attuazione della riforma del SSR,ancora <strong>in</strong>completa, richiede unaguida attenta e scrupolosa da partedella Regione per assegnare, <strong>con</strong>una chiara programmazione, unruolo specifico e ben <strong>in</strong>dividuato aciascun attore del sistema sanitarioregionale. La rivisitazione della retedi emergenza urgenza, della reteospedaliera per l’acuzia, della retedi riabilitazione e dei distretti territoriali,rappresentano altrettantesfide da cogliere e v<strong>in</strong>cere se sivuole proseguire sulla strada dell’eccellenzadel SSR nel rispetto dei<strong>con</strong>ti e<strong>con</strong>omici <strong>che</strong> i v<strong>in</strong>coli nazionaliimpongono alla spesa sanitaria.Martorano: “Stiamo attenti allapersona del paziente”Il <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> resta un asse strategico della sanitàlucana, nell'immag<strong>in</strong>ario collettivo ne rappresentala s<strong>in</strong>tesi ma per valorizzare al meglio il suo ruolo ele sue qualità deve spostare verso la periferia alcuniservizi e specializzazioni non fondamentali rispettoalle vocazioni forti da ulteriormente sviluppare.Nell’<strong>in</strong><strong>con</strong>tro col personale dell’ospedale, <strong>con</strong> cui ha <strong>con</strong>cluso il suo giro<strong>con</strong>oscitivo nella struttura pr<strong>in</strong>cipale dell’AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>, l’assessore alla2


Primo Piano<strong>in</strong> campo dall’azienda <strong>in</strong> l<strong>in</strong>ea <strong>con</strong>il mandato regionale e coerentementeal discorso programmaticopronunciato all'atto del mio <strong>in</strong>sediamento.Nel corso di un anno e mezzo di attivitàla direzione strategica ha:- potenziato il sistema DEA ;- potenziato le attività ambulatorialiper prestazioni specialisti<strong>che</strong>: attivatiprogetti per la riduzione delleliste di attesa (radiologia, osteotrissia,neuroradiologia, ecc.); elaboratoun pac<strong>che</strong>tto accessibilità, articolato<strong>in</strong> day service (spalla-senologiaipertesionepolmonare), adottato unsistema di prenotazioni per classi dipriorità RAO, apertura la terza domenicadel mese a costo zero perl'azienda di una dec<strong>in</strong>a di ambulatoriper prestazioni di rilievo;- potenziato la risposta dei reparti dialta specializzazione abbattendo leliste di attesa <strong>in</strong> chirurgia;- riorganizzate traumatologia e ortopediaacquisendo specialisti per ilpiede e per la spalla;- sottoscritta una <strong>con</strong>venzione <strong>con</strong> ilcentro di alta specialità per il pancreasdell'Università di Verona(prof. Pederzoli) e avviate le attività<strong>con</strong>nesse per costruire a Potenza unpolo di riferimento meridionale;- messo <strong>in</strong> cantiere il progetto per unpolo riabilitativo di terzo livello aPescopagano per munire il presidioospedaliero di posti letti per gravilesioni cerebrali e midollari e perlungodegenti;- approvato il progetto per aprire <strong>in</strong>Basilicata la prima Stroke Unit;adottata una nuova tecnica non <strong>in</strong>vasivaper l'impianto di valvole cardia<strong>che</strong><strong>in</strong> via percutanea otransapicale;“ Le azioni messe <strong>in</strong> campo dalla direzione strategica(riorganizzazione, atto aziendale, def<strong>in</strong>izione dei budget, potenziamentoaree alta specialità,) hanno <strong>con</strong>sentito di rimettere <strong>in</strong> moto la macch<strong>in</strong>a<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> raggiungendo risultati sicuramente lus<strong>in</strong>ghieri.”Ma la sanità non è soltanto numeri: è importante an<strong>che</strong> la persona del paziente:“Una persona – ha spiegato Martorano – <strong>che</strong> spesso non è <strong>in</strong> <strong>con</strong>dizionedi valutare la qualità scientifica del trattamento <strong>che</strong> riceve ma èsicuramente molto attenta all’organizzazione del servizio. E qu<strong>in</strong>di perme, più <strong>che</strong> la s<strong>in</strong>gola personalità, per quanto di rilievo, bisogna pensareall’organizzazione di sistema <strong>che</strong> <strong>con</strong>sente di migliorare la qualità del servizio,e<strong>con</strong> esso la qualità percepita dal paziente. E questi miglioramentispesso si tradu<strong>con</strong>o an<strong>che</strong> <strong>in</strong> efficienze di costi”.Martorano ha ribadito <strong>con</strong> forza, nel quadro di una forte collaborazione,la netta divisione dei compiti <strong>con</strong> i direttori generali: a loro spettano ledecisioni operative mentre al dipartimento competono le scelte strategi<strong>che</strong>e il completamento del riassetto del sistema sanitario regionale”.4


Primo Piano- attivate numerose strutture e servizi:quattro nuove sale chirurgi<strong>che</strong>,il reparto di radiologia d’urgenza,l’Umaca per i farmaci oncologici, iposti di terapia <strong>in</strong>tensiva per i pazienticritici, l’ambulatorio per i codicibianchi;- attivati percorsi diagnostici terapeutici<strong>in</strong> rete <strong>con</strong> le altre aziende:la neurochirugia ha azzerato leuscite fuori regione; cardiochirurgia;riabilitazione; reumatologia;ematologia;- potenziamento attività di screen<strong>in</strong>gneonatale: malattie rare neonatali;uditivo per l’ipotiroidismo<strong>con</strong>genito;- azioni <strong>in</strong>frastrutturali: completamentodei lavori della palazz<strong>in</strong>a dell'accoglienza;avvio lavori dellapalazz<strong>in</strong>a “polmone”, del day hospitaloncologico e dell'asilo nido;-- <strong>con</strong>venzione <strong>con</strong> l'università perlo studio del rischio sismico per l'<strong>in</strong>terocomplesso ospedaliero di Macchiaromana; progetto di un nuovopar<strong>che</strong>ggio a risparmio energetico.Tutto ciò riportando al <strong>con</strong>tempo i<strong>con</strong>ti <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e.Alle tante cose fatte o messe <strong>in</strong> cantieree <strong>in</strong> via di esecuzione - di cuiquesto elenco offre solo un parzialee sommario reso<strong>con</strong>to (si pensi all’imm<strong>in</strong>enteappalto per la radioterapiaessendo <strong>con</strong>clusa la gara,all’accorpamento delle due ostetriciee delle chirurgie senologica eplastica) si è accompagnata unaforte azione organizzativa, <strong>in</strong> s<strong>in</strong>tonia<strong>con</strong> le organizzazioni s<strong>in</strong>dacalidi riferimento, <strong>che</strong> si è esplicitatanel documento ATTO AZIENDALEe nei documenti di programmazioneannuale DAB 2009 e DAB 2010 dacui discendono gli obiettivi ed i<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE5


Primo Pianobudget annuale delle varie UnitàOperative.A ciò si aggiunge naturalmente unaforte attenzione al costumer satisfactione al benessere aziendale deidipendenti, <strong>che</strong> sono stati oggetti divarie <strong>in</strong>iziative da parte della direzionestrategica.Ma non ci sono solo luci al <strong>San</strong><strong>Carlo</strong> e qu<strong>in</strong>di dobbiamo an<strong>che</strong> affrontaree rendere <strong>con</strong>to delle zoned'ombra.Il <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> è una macch<strong>in</strong>a moltocomplessa e accanto a tante eccellenzeci sono ancora tante sac<strong>che</strong> di<strong>in</strong>efficienza e di cose da realizzareo da migliorare.L’osservazione del semplice datodel calo delle lamentele e segnalazioneda parte dei cittad<strong>in</strong>i ci dice<strong>che</strong> la situazione nel 2009 è moltomigliorata, abbiamo avuto m<strong>in</strong>oridenunce e proteste a fronte di maggiorir<strong>in</strong>graziamenti e questo ci fapiacere e ci stimola per proseguirenell’azione <strong>in</strong>trapresa.De Costanzo:“Fatto tante cosema sempreattenti ai <strong>con</strong>ti “Martorano:“L’equilibrio e<strong>con</strong>omicoelemento fondamentalean<strong>che</strong> per la riforma”Però c'è ancora molto da fare, soprattutto sul fronte della costumer care <strong>che</strong>è fonte delle maggiori lamentele, così come non va sottovalutata una certatendenza alla superficialità nell’affrontare i problemi.E ancora resta il problema del personale. Noi siamo un’azienda di produzionee il personale è il pr<strong>in</strong>cipale fattore di produzione. Il blocco delle assunzionici penalizza fortemente e ancor di più delle aziende sanitarie <strong>che</strong><strong>in</strong>vece vanno f<strong>in</strong>anziate a quota capitaria. Le nostre difficoltà aumentanoperché la richiesta di servizi è <strong>in</strong> <strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua crescita e va a braccetto <strong>con</strong> lanecessità di offrire nuove specializzazioni. Certo occorre migliorare l'organizzazionee su questo fronte ci stiamo impegnando molto ma ulterioriblocchi non sono sostenibili specialmente per un'azienda <strong>che</strong> ha mostratodi sapere ben gestire le risorse e<strong>con</strong>omi<strong>che</strong> assegnate chiudendo <strong>in</strong> pareggioil proprio bilancio.In <strong>con</strong>clusione spero di essere riuscito a rendere <strong>con</strong>to del ruolo strategico<strong>che</strong> l’AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> assume all’<strong>in</strong>terno del panorama sanitario regionale,per quello <strong>che</strong> è, per le cose <strong>che</strong> fa, e <strong>con</strong>fido <strong>che</strong> la programmazione regionaleidentifi<strong>che</strong>rà <strong>in</strong> quest’azienda la punta di diamante del Sistema <strong>San</strong>itarioRegionale.Noi non ci sottrarremo a queste sfide e grazie alla professionalità e grandedisponibilità di tutti i dipendenti su cui si può fare affidamento per qualitàe professionalità, daremo sempre il massimo per garantire la migliore rispostaassistenziale ai bisogni sanitari della popolazione lucane e delle regionivic<strong>in</strong>iore.* Direttore Generale AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>6


Primo PianoL'assessorevisita aPescopaganoil nuovo polodellariabilitazionedi Mi<strong>che</strong>le P<strong>in</strong>toNel pomeriggio di giovedì 10 giugno,l’Assessore alla Salute, Sicurezzae Solidarietà Sociale dellaRegione Basilicata, dott. Attilio Martorano,accompagnato dal DirettoreGenerale del Dipartimento, dott. PietroQu<strong>in</strong>to, ha visitato il presidioospedaliero “<strong>San</strong> Francesco diPaola” di Pescopagano. Accolto dalDirettore Generale, <strong>in</strong>g. Giovanni DeCostanzo e dal Direttore Amm<strong>in</strong>istrativo,dott. Antonio Pedota, dalS<strong>in</strong>daco di Pescopagano, dott. GiuseppeAraneo, dal Direttore del Dipartimentodi Riabilitazione, dott.Domenico <strong>San</strong>tomauro, l’Assessoreha avuto modo di prendere diretta <strong>con</strong>oscenzadei servizi assicurati dalpresidio. Ha <strong>in</strong><strong>con</strong>trato i responsabilie gli operatori delle UU. OO. di Ortopedia,Fisiopatologia Respiratoriae Terapia Intensiva Polmonare, Neurologiae Medic<strong>in</strong>a fisica e riabilitazione,nonché i servizi di LaboratorioAnalisi, di Radiologia, di Fisioterapia,prendendo atto delle prestazionierogate e dell’adeguato grado di presiditecnologici presenti. Ha <strong>in</strong>oltrepreso diretta visione degli ambienti<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE7


Primo Piano<strong>che</strong> possono, da subito, ospitare leattività di alta <strong>in</strong>tensità di cura, utileed opportuna per l’Azienda e perl’<strong>in</strong>tero sistema sanitario regionale,perché <strong>con</strong>sentirebbe di liberare disponibilitàdi posti letto presso leRianimazioni regionali e <strong>con</strong>sentire,an<strong>che</strong> per questa via, di assicurarele esigenze derivanti dall’emergenzaurgenza o dall’ abbattimentodelle liste di attesa per le attivitàoperatorie. A <strong>con</strong>clusione della visitanei raparti, il Direttore Generale,durante l’<strong>in</strong><strong>con</strong>tro <strong>con</strong> il personaledipendente, dopo aver ricordatoall’Assessore <strong>che</strong> il presidio di Pescopaganoè stato <strong>con</strong>ferito all’Aziendaa decorrere dal 2 febbraio2007 ha rappresentato <strong>che</strong> nel Dicembre2009 è stato predisposto unprogetto per realizzare presso il presidioun centro per il trattamento riabilitativodelle cerebrolesioni emielolesioni, <strong>che</strong> <strong>in</strong>tegrandosi <strong>con</strong>le attività presente, <strong>con</strong>sentirebbe diassicurare il trattamento di patologie<strong>che</strong> allo stato non trovano rispostenei presidi regionali e di tutta l’Italiacentro meridionale. Al f<strong>in</strong>e di <strong>con</strong>sentireil decollo def<strong>in</strong>itivo di taleprogetto, già approvato <strong>con</strong> deliberaregionale, sono allo studio diversesoluzioni per avviare una gestionemista pubblico-privato, sulla scortadi esperienze maturate <strong>in</strong> tal senso<strong>in</strong> altre realtà nazionali. La realizzazionedel progetto predisposto potràrealizzarsi <strong>in</strong> fase progressive, <strong>con</strong>sentendoperaltro al presidio di <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uaread assicurare le attivitàpresenti e quelle <strong>che</strong> si possono viavia avviare.Martorano: “Apprezzo la realtà e le attività <strong>che</strong> gli operatori assicuranonei <strong>con</strong>fronti dei pazienti e il <strong>con</strong>tributo <strong>che</strong> il presidio offresul fronte della mobilità <strong>in</strong>terregionale. Negli ultimi due anni, <strong>in</strong>fatti,grazie all'<strong>in</strong>tegrazione <strong>con</strong> le forti professionalità presenti nell'ospedalepotent<strong>in</strong>o, si è registrato un forte <strong>in</strong>cremento delleattività e un aumento della mobilità attiva di pazienti dalla Campania.Viassicuro l’impegno e la volontà personale e dell’<strong>in</strong>teraGiunta Regionale di dare una corsia preferenziale, nella scala dellepriorità degli <strong>in</strong>terventi regionali, alle realizzazioni possibili, perchéhanno già visto un percorso di preparazione e di <strong>con</strong>fronto.”8


Primo PianoIL RIPARTOI NUMERI- L'AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> nel 2009 ha effettuato poco più di 25mila ricoveri ord<strong>in</strong>arie quasi 16mila <strong>in</strong> regime di day hospital. Il dato del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> vedeun lieve calo dei ricoveri ord<strong>in</strong>ari e un mantenimento dei ricoveri DH mentril Polo di Pescopagano negli ultimi due anni ha registrato un forte aumentodei ricoveri (del 70% circa), grazie alla maggiore attrattività per l'<strong>in</strong>tegrazioneaziendale e il forte apporto professionale dei medici dell'ospedale diPotenza.- Il <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> non ha ricevuto nessunaerogazione straord<strong>in</strong>aria dalfondo sanitario regionale. Il f<strong>in</strong>anziamentodi 151 milioni è fruttodella semplice applicazione automaticadi due parametri. Alla sanitàospedaliera, come stabilitodalla normativa nazionale, va il44% dell'<strong>in</strong>tero FSR (<strong>in</strong> precedenzaera il 48% ma da qual<strong>che</strong>anno è stata ridotta per <strong>in</strong>crementarela medic<strong>in</strong>a territoriale). Icirca 407 milioni di euro assegnatialla rete ospedaliera regionalesono attribuiti <strong>in</strong> base ai posti lettopenderati (un pl di neurochirurgiacosta di più di uno di medic<strong>in</strong>a generale).Il <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> ha 805 postiletto ponderati su 2157 e qu<strong>in</strong>di riceve<strong>in</strong> proporzione al suo pesonel sistema ospedaliero regionale.Non un euro <strong>in</strong> più.- Il calo dei ricoveri ord<strong>in</strong>ari al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> si <strong>con</strong>centra esclusivamente nell'areadi base, a <strong>con</strong>ferma di una <strong>cresce</strong>nte attenzione all'appropriatezzadelle cure.- L'AOR ha fortemente <strong>in</strong>crementato negli ultimi due anni le attività ambulatorialile circa 940mila prestazioni effettuate nel corso del 2009 hannoportato alle casse aziendali circa 15 milioni e mezzo di euro.<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE9


Buone Prati<strong>che</strong>Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>QuandoParigi nonserveUn <strong>in</strong>utile viaggiodella speranza peruna giovane lucanaaffetta da Mav: ma ilproblema l’ha risoltoalla Neurochirurgiadel <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>De Costanzo:“Si <strong>con</strong>ferma la vocazione di eccellenza dell’AOR, garantita dallaqualità dei suoi professionisti, dalla disponibilità corposa del parcotecnologico, dall’attenzione massimale all’<strong>in</strong>novazione organizzativa.Una rassicurazione per tutti i lucani <strong>che</strong> possono <strong>con</strong>tare sul <strong>San</strong><strong>Carlo</strong> <strong>che</strong> risponde <strong>in</strong> modo adeguato an<strong>che</strong> a problemi e patologiedi elevata complessità.”Happy end<strong>in</strong>g per una giovane lucana,affetta da malformazione artero-venosa.Si tratta di un difetto <strong>con</strong>genito delsistema vascolare, costituito da vasisanguigni aggrovigliati e dilatati neiquali l’arteria fluisce direttamentenella vena, senza <strong>in</strong><strong>con</strong>trare la resistenzadei capillari; la <strong>con</strong>seguenzapiù importante di tale difetto è lamanifestazione di crisi epiletti<strong>che</strong>.Proprio dopo una crisi di tale natura,la scorsa estate, alla ragazza erastata diagnosticata una MAV (malformazioneartero-venosa) nella regionerolandica, profonda a destra.In aprile, si era recata a Parigi persottoporsi a un procedimento endovascolaredi embolizzazione pressoil centro più prestigioso al mondoper il settore.Il trattamento sarebbe avvenuto tramiteuna tecnica di radiologia <strong>in</strong>terventistica <strong>che</strong> vanta una storia ultraquarantennale,ma l’<strong>in</strong>tervento mirante all’occlusione del vaso o dei vasi, <strong>con</strong>l’embolizzazione parziale, si è rivelato <strong>con</strong>troproducente, perché ha determ<strong>in</strong>atoun riflusso di sangue a pressione elevata e un ematoma cerebrale<strong>che</strong> ha provocato un coma gravissimo.La ragazza così è f<strong>in</strong>ita <strong>in</strong> coma ed è stata ricoverata d’urgenza a maggiopresso la Neurochirurgia del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> e operata celermente dal direttoredel Dipartimento chirurgico, il primario neurochirurgo, Paolo Sever<strong>in</strong>o, <strong>che</strong>è riuscito ad asportare sia l’ematoma <strong>che</strong> la Mav encefalica. Quando si èrisvegliata non ha manifestato alcun deficit.Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Regionale <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>, GiovanniDe Costanzo, ha voluto manifestare la soddisfazione per il successodell’<strong>in</strong>tervento su un caso così delicato.10


Buone Prati<strong>che</strong> Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>I nostri esamid’avanguardiaIl lato buono della tecnologiaMacch<strong>in</strong>ari di ultima generazione al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>,dalle Tac 64 slice alla risonanza magnetica, usate<strong>con</strong> costante attenzione per ridurre i rischieaumentare il benessere dei pazienti: ne parliamo<strong>con</strong> il responsabile, Enrico Scaranodi Virg<strong>in</strong>ia CorteseL’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> ha tra le caratteristi<strong>che</strong> funzionali quella di mantenerela gestione delle apparecchiature ad alto profilo diagnostico attraverso standardqualitativi necessari a fare dell’Azienda il punto d’eccellenza e di riferimentoper gli esami, soprattutto nell’utilizzo di macch<strong>in</strong>e pesanti comela TC e la Risonanza Magnetica. Ne abbiamo discusso <strong>con</strong> il dottor EnricoScarano della Radiologia <strong>con</strong> il quale abbiamo <strong>in</strong>trapreso un percorso attraversole avanzate tecnologie e grazie al quale esam<strong>in</strong>eremo alcune tecni<strong>che</strong><strong>che</strong> avvantaggiano notevolmente i pazienti nelle analisi evitandoesami più <strong>in</strong>vasivi, effettuate grazie ad una razionale collaborazione multidiscipl<strong>in</strong>aretra i diversi reparti.Di cosa si occupa nello specifico?Il mio settore è esattamente quello dell’acquisto e dell’aggiornamento delleapparecchiature e f<strong>in</strong>o ad arrivare agli standard ottimali, perché si dia lamassima risposta <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di qualità oltre <strong>che</strong> di quantità, oltre <strong>che</strong> la formazioneprofessionale del personale. Operiamo <strong>con</strong> software e hardware<strong>in</strong>dispensabili per implementare gli esami.Come accede il cittad<strong>in</strong>o ai servizi <strong>che</strong> andremo ad elencare?L’utente viene a <strong>in</strong>serirsi <strong>in</strong> un programma cl<strong>in</strong>ico assistenziale, multidiscipl<strong>in</strong>aretra le varie unità operative, avendo diverse possibilità, dal DayCoronaro TCTra le <strong>in</strong>dicazioni pr<strong>in</strong>cipali cisono i pazienti <strong>con</strong> rischio mediobasso di <strong>in</strong>farto o i pazienti giàtrattati chirurgicamente ( stent oby-pass) piuttosto <strong>che</strong> essere sottopostia coronarografia ( esame<strong>in</strong>vasivo e costoso) possono essere<strong>in</strong>dirizzati alla coronaro-TC.Con l’ausilio di software semprepiù performanti riduciamo laquantità di mezzo di <strong>con</strong>trasto<strong>in</strong>iettato <strong>in</strong> vena e la quantità diradiazioni, eseguendo <strong>con</strong> unascansione di soli 10-15 se<strong>con</strong>di.Un paziente <strong>con</strong> fattori di rischiocardiovascolare (obesità, diabete,fumo, ipertensione) su <strong>in</strong>dicazionedel Cardiologo territoriale o delMedico di Base, è <strong>in</strong>viato <strong>in</strong> CardiologiaMedica, i dottori Lopizzoe Martone, stabilis<strong>con</strong>o l’appropriatezzadella coronaro-TC, edopo l’esame si decide se ha bisognodi un trattamento <strong>in</strong> Emod<strong>in</strong>amicao <strong>in</strong> Cardiochirurgia. In salaTC collaborano Radiologo e Cardiologoe il referto si scrive a 4mani. Una vera <strong>in</strong>novazione.Una coronografia, <strong>che</strong> def<strong>in</strong>iamolum<strong>in</strong>ogramma, <strong>con</strong>sente di avereuna visione a calco del lume, unaCoronaro Tc permette an<strong>che</strong> dicaratterizzare la placca dell’arteriae aiuta a <strong>in</strong>dividuare quelle pericolose,<strong>che</strong> possono magari provocare<strong>in</strong>farti.<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE11


Buone Prati<strong>che</strong>Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>Service alle Classi di Priorità, dalday Hospital f<strong>in</strong>o al ricoveroquando <strong>in</strong>dispensabile.Come si potenzia l’effetto di unacollaborazione trasversale?Per evitare l’emigrazione sanitariala strategia v<strong>in</strong>cente è quella di faregli accertamenti giusti a chi ne hareale bisogno. Mi spiego, io sono unradiologo, devo <strong>con</strong>trollare <strong>che</strong> ilcittad<strong>in</strong>o non sia sottoposto <strong>in</strong>giustificatamentea radiazioni ionizzantio a mezzi di <strong>con</strong>trasto <strong>che</strong> possanonuocere. E per fargli risparmiare<strong>in</strong>utili viaggi della speranza mi predispongodi offrire un ciclo diagnosticocompleto al f<strong>in</strong>e di <strong>in</strong>terveniresenza perdere del tempo preziososulle eventuali cure. Per fare ciò hobisogno di collaborare <strong>con</strong> le Unitàpert<strong>in</strong>enti al caso. È opportuno rifletteresu quella <strong>che</strong> def<strong>in</strong>iamo stratificazionedel rischio: le direzionida <strong>in</strong>traprendere sono assolutamenteritagliate su ciascuno.A proposito di rischi, si potrebbefare una stima statistica <strong>in</strong>erenteradiazioni e mezzi di <strong>con</strong>trasto?Recenti studi negli Stati Uniti hannodimostrato come l’aumento esponenzialead esami radiologici ed <strong>in</strong>particolare ad esami TC <strong>con</strong> apparecchimultislices hanno aumentatol’<strong>in</strong>cidenza di neoplasie <strong>in</strong> questapopolazione, questo ci obbliga adeseguire esami radiologici soloquando appropriati. Inoltre non sidimentichi <strong>che</strong> spesso tali esamivengono effettuati <strong>con</strong> somm<strong>in</strong>istrazionedi mezzi di <strong>con</strong>trasto <strong>che</strong> sonosempre dei farmaci ed hanno un rischioprobabilistico di reazione allergicaan<strong>che</strong> grave oltre <strong>che</strong> effettiRisonanza magnetica cardiaca morfologica e c<strong>in</strong>eticaPer trattare bamb<strong>in</strong>i <strong>con</strong> patologie cardia<strong>che</strong> <strong>con</strong>genite, si può pensaread una RM piuttosto <strong>che</strong> a un cateterismo cardiaco, il cui livello di <strong>in</strong>vasivitàè decisamente alto (mezzo di <strong>con</strong>trasto iodato, radiazioni ionizzanti,rischio di fibrillazione ventricolare). Il dottor Pierfrancesco Gorrieri, cardiologopediatrico, <strong>che</strong> si occupa di ragazzi al di sotto dei 18 anni o diadulti già operati, filtra i casi. Con la RM cardiaca morfologica e c<strong>in</strong>eticasi valuta <strong>in</strong> modo d<strong>in</strong>amico e non <strong>in</strong>vasivo, senza sottoporre a radiazionie <strong>con</strong> un mezzo di <strong>con</strong>trasto <strong>in</strong>nocuo. Così si stabilisce se operare o <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uarenegli esami cl<strong>in</strong>ici.Risonanza magnetica perfusionaleCon il dipartimento dell’alta specializzazione del cuore, <strong>con</strong> i dottoriSisto, Gaeta e la dottoressa Petruzzi studiamo pazienti <strong>con</strong> <strong>in</strong>farto miocardico<strong>in</strong> fase acuta, cronica, cardiomiopatia e scompenso cardiaco.Nei casi di <strong>in</strong>farti pregressi, quando nei <strong>con</strong>trolli, sono dubbi i risultatidi esami come la sc<strong>in</strong>tigrafia miocardica e l’ecocardio si procede <strong>con</strong> la12


Buone Prati<strong>che</strong> Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>sulla funzionalità renale ed epatica. La probabilità di una reazione maggiorealla somm<strong>in</strong>istrazione endovenosa di mdc è all’<strong>in</strong>circa:1 reazione ogni 800/1.000 esami Tac Urografia e Angiografia.1 reazione ogni 600.000 esami di Risonanza Magnetica <strong>con</strong> mezzo di <strong>con</strong>trasto.Si tenga <strong>con</strong>to <strong>che</strong> i due mezzi di <strong>con</strong>trasto sono differenti.Non è possibile eseguire esami di terzo livello (TC o RM) senza un preventivofiltro cl<strong>in</strong>ico-specialistico volto a valutarne la corretta <strong>in</strong>dicazione,per impedire l’<strong>in</strong>giustificata esposizione a radiazioni ionizzanti nel casodella TC o delle altre metodi<strong>che</strong> radiologi<strong>che</strong> tradizionali e l’<strong>in</strong>appropriatoutilizzo delle apparecchiature per l’ecografia e la RM.Scarano:“Per evitare l’emigrazione sanitariala strategia v<strong>in</strong>cente è quella di fare gli accertamentigiusti a chi ne ha reale bisogno.”RM funzionale (<strong>in</strong> Italia pochicentri sono <strong>in</strong> grado di eseguirla equesta per noi è una sfida) <strong>che</strong> dàtre livelli di <strong>in</strong>formazione: morfologica,sulla struttura; c<strong>in</strong>etica, sistudia il movimento <strong>in</strong> diretta;funzionale, nel caso di is<strong>che</strong>miamiocardica, ci si <strong>in</strong>terroga se alpaziente giova un trattamento chirurgico(stent o bypass).I vantaggi di questa metodicasono notevoli, oltre alla <strong>in</strong>tuitivascarsa <strong>in</strong>vasività, i costi sonobassi e la RM è, <strong>in</strong>oltre, pocooperatore-dipendente, c’è unabassa variabilità <strong>in</strong>ter-operatore,una m<strong>in</strong>ore oggettività nella misurazionee ciò rende l’analisi riproducibilenei <strong>con</strong>trolli dopoadeguata terapia. L’unico svantaggioè la durata, un’ora circa.V’è ancora un gruppo <strong>che</strong> si occupadegli ‘scompensi’, ci si <strong>con</strong>frontasull’eventualità di portare ilpaziente al tavolo operatorio. E lesituazioni prospettabili sono due:Miocardio Congelato, l’organonon riprende la funzione, pertantol’unica soluzione è il trattamento<strong>con</strong> i farmaci; Miocardio Stordito,<strong>con</strong> un trattamento chirurgico oemod<strong>in</strong>amico, per il tramite deldottor Lisanti, la funzione è ripresa.TC Colonscopia VirtualePermette di evitare esami fastidiosie <strong>in</strong>vasivi (colonscopia tradizionale)e implementa la fasediagnostica <strong>che</strong> una colonscopianon riesce a garantire.Tramite un sond<strong>in</strong>o nel retto, si <strong>in</strong>suffladell’aria e si esegue una TC<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE13


Buone Prati<strong>che</strong>Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>addome-pelvi, <strong>con</strong> <strong>con</strong>trasto <strong>in</strong>vena. Non sostituisce la colonscopia,ma <strong>in</strong> pazienti già operati o<strong>con</strong> poliposi recidive, per i <strong>con</strong>trolliperiodici, si esegue una ‘navigazionevirtuale’, come se unanavicella effettuasse percorsi <strong>in</strong>avanti ed <strong>in</strong>dietro e per il cut si sezionanoal computer e si scrutaan<strong>che</strong> al di là della parete. Si ottienel’identificazione, la localizzazionee la caratterizzazione nonsolo del lume. Diagnosi e stadiazione,<strong>in</strong> un tempo due analisi.Colangio Wirsung RM <strong>con</strong>stimolo secret<strong>in</strong>icoValutazione morfologica e funzionaledel pancreas e delle vie biliari<strong>in</strong> modo non <strong>in</strong>vasivo. Completa esostituisce a volte la CPRE (colangiopancreatografia retrogata endoscopica).Quest’ultima è unesame <strong>in</strong>vasivo, endoscopico (similea una gastroscopia), <strong>con</strong> uncateter<strong>in</strong>o si raggiunge il duodenoe si entra nelle vie biliari e pancreati<strong>che</strong>(c’è il rischio di provocarepancreatiti acute del 2%).La CWRM dura poco, l’esamecompleto an<strong>che</strong> dell’addome evidentementedi più. Sotto secret<strong>in</strong>a,il pancreas secerne succo pancreaticoe a se<strong>con</strong>da dei livelli di riempimentodella C duodenale siev<strong>in</strong>ce la presenza o meno di problemati<strong>che</strong>sulla funzione esocr<strong>in</strong>adel pancreas, dato non ottenibile<strong>con</strong> la CPRE. Su 10 pazienti, il20% <strong>con</strong>fluirà a esami <strong>in</strong>vasivicome la CPRE o alla chirurgia,l’80% sarà <strong>con</strong>trollato nel tempo<strong>con</strong> accertamenti non <strong>in</strong>vasivi.14


Buone Prati<strong>che</strong> Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>La <strong>che</strong>mio serve agli anzianiI risultati di una ricerca sperimentalesul tumore del colon retto <strong>con</strong>dottadall’Oncologia del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> e pubblicati su unaprestigiosa rivista <strong>in</strong>ternazionaledi Gerardo RosatiDue studi scientifici, redatti dall’U.O. di Oncologia Medica, sono stati recentementepubblicati su riviste scientifi<strong>che</strong> <strong>in</strong>ternazionali ad elevato impact factor. Il primo analizzale problemati<strong>che</strong> terapeuti<strong>che</strong> nei pazienti anziani affetti da carc<strong>in</strong>oma del colonrettoavanzato. Il se<strong>con</strong>do passa <strong>in</strong> rassegna i risultati delle metodi<strong>che</strong> di sorveglianzaattuabili nei pazienti operati della stessa malattia. L’attività di ricerca cl<strong>in</strong>ica è motoreessenziale <strong>in</strong> medic<strong>in</strong>a non solo per promuovere ed assicurare il necessario progressoscientifico senza il quale non sarebbe possibileil miglioramento delle terapie offerte almalato, ma an<strong>che</strong> per offrire al medico tuttoil know-how per il doveroso aggiornamentoprofessionale al f<strong>in</strong>e di ottimizzare il lavorodi tutti i giorni. L’oncologia è forse la brancadella medic<strong>in</strong>a <strong>che</strong> più delle altre si presta atutto ciò. Per tali motivi l’U.O. di OncologiaMedica del S. <strong>Carlo</strong> ha da sempre rivoltoparticolare attenzione a questo campo di attività.Frutto recente del nostro impegno èGERARDO ROSATI, 47 anni, è dirigentemedico dell’UO di Oncologiamedica del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>. Specializzato <strong>in</strong>Oncologia, ha dedicato buona parterdella sua attività allo studio e alla curadei tumori del tratto gastroenterico, partecipandocome relatore a numerosi<strong>con</strong>vegni nazionali e <strong>in</strong>ternazionali.Referente oncologico presso l’<strong>Ospedale</strong><strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> per lo screen<strong>in</strong>g regionaleper il cancro del colon-retto, haavuto f<strong>in</strong>anziate numerose borse di studioper attività di ricerca e ha all’attivopiù di ottanta pubblicazioni.lo studio pubblicato ad Aprile su Annals ofOncology e coord<strong>in</strong>ato dal dr. Gerardo Rosati.Si tratta di un fase II randomizzato <strong>con</strong>dottosu una categoria di pazienti, gli anziani,non sufficientemente rappresentati neglistudi cl<strong>in</strong>ici e per i quali non vi sono dunqueprecise raccomandazioni terapeuti<strong>che</strong>. Inparticolare lo studio, al quale hanno partecipatoaltri centri italiani, ha arruolato quasi100 pazienti sottoposti a due diversi regimidi <strong>che</strong>mioterapia (oxaliplat<strong>in</strong>o+capecitab<strong>in</strong>avs ir<strong>in</strong>otecan+capecitab<strong>in</strong>a) dopo diagnosidi cancro del colon-retto avanzato. Obiettivopr<strong>in</strong>cipale del trial era dimostrare l’attività ela tossicità della terapia <strong>in</strong> soggetti ultrasettantenn<strong>in</strong>onché valutare l’impatto della<strong>che</strong>mioterapia sulla loro qualità di vita.Lasperimentazione ha dimostrato <strong>che</strong> l’anzianopuò trovare giovamento da entrambele tipologie di terapia senzaalternarne la qualità di vita sebbene lacomb<strong>in</strong>azione di oxaliplat<strong>in</strong>o e capecitab<strong>in</strong>asia da preferire per m<strong>in</strong>ore tossicitàematologica e gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale. Degna d<strong>in</strong>ota è poi la <strong>con</strong>siderazione <strong>che</strong> metà deipazienti trattati aveva un’età > a 75 annie <strong>in</strong> tale sottocategoria di soggetti i risultatierano gli stessi. Si tratta di un dato,questo, assolutamente nuovo e non <strong>con</strong>osciuto<strong>in</strong> letteratura il <strong>che</strong> premia ancoradi più i risultati della ricerca durata3 anni.Altra recente pubblicazione scientifica<strong>in</strong>ternazionale è quella di Marzo suWorld Journal of Gastroenterology.Tema della trattazione è stato il followupdei pazienti operati per un carc<strong>in</strong>omadel colon-retto e sottoposti o meno a <strong>che</strong>mio+/- radioterapia. L’articolo, redattosempre dal dr. Rosati, è <strong>in</strong> realtà una piccolareview sull’argomento. Particolarmentecarenti <strong>in</strong> letteratura sono i daticirca quanto spesso tali pazienti debbanoessere visitati, a quali esami debbano esseresottoposti e, soprattutto, se una determ<strong>in</strong>atastrategia alla f<strong>in</strong>e abbia unimpatto sulla loro sopravvivenza. Settestudi randomizzati già pubblicati nonhanno chiarito la questione.Al <strong>con</strong>trario, quattro meta-analisi hannostabilito <strong>con</strong> una differenza pari al 7 percento<strong>che</strong> i programmi <strong>in</strong>tensivi di sorveglianzaimpattano significativamentesulla sopravvivenza dei pazienti graziesoprattutto alla chirurgia di salvataggio <strong>in</strong>caso di recidiva della malattia, ma an<strong>che</strong>ad altri fattori quali la dieta e l’ottimizzazionedello stile di vita nonché il precoce<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE15


Buone Prati<strong>che</strong>Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>Non solo perbellezzaE' diffusa un'idealimitata e ridotta allafunzione estetica dellachirurgia plastica, <strong>che</strong><strong>in</strong>vece ha importantiapplicazioni per restituirefunzionalità agli organidi Maurizio SaturnoLa chirurgia plastica, a differenza dialtre discipl<strong>in</strong>e f<strong>in</strong>alizzate allo studioed alla terapia di un s<strong>in</strong>golo organood apparato, non ha un campo di applicazionedelimitato. Infatti essa, seda un lato è chirurgia cutanea e di superficie,dall'altro <strong>in</strong>terviene an<strong>che</strong>sui tessuti profondi e sullo s<strong>che</strong>letro;mira a restaurare le forme lese daMAURIZIO SATURNO, 33 anni, èchirurgo plastico presso l'U.O. di chirurgiasenologica e plastica del <strong>San</strong><strong>Carlo</strong>. Laureato a Napoli si è specializzato<strong>in</strong> chirurgia plastica ricostruttiva.Ha svolto attività presso il Dipartimentodi chirurgia plastica ricostruttivadell'ospedale Vall D'Hebron di Barcellona.Autore del primo <strong>in</strong>tervento DIEPper la ricostruzione mammaria nel sudItalia. Chirurgo estetico <strong>con</strong> specializzazione<strong>in</strong> chirurgia del volto, dellamammella e dell'addome. E' stato allievodel dot. J.M. Collado Delfa, salitoagli onori della cronaca per aver effettuatoil primo trapianto totale di facciaal mondo.eventi patologici o addirittura <strong>con</strong>genitamente abnormi e a riprist<strong>in</strong>are lefunzioni compromesse. L'unità di questa materia si ritrova nello spirito diricercare costantemente risultati sempre più soddisfacenti e validi nel tentativodi ottenere un completo recupero morfo-funzionale dell'<strong>in</strong>dividuo.Per questi motivi la Chirurgia Plastica pur essendo forse la più antica tra lespecialità chirurgi<strong>che</strong> è an<strong>che</strong> una delle più moderne ed impegnate nellostudio dei fenomeni biologici e nella <strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua evoluzione sia delle tecni<strong>che</strong><strong>che</strong> delle loro possibili applicazioni.Oggi il campo di applicazione della Chirurgia Plastica va dallo studio e terapiadelle malformazioni esterne, soprattutto dell'estremo cefalico, dell'artosuperiore, dei genitali, al trattamento di patologie acquisite specie di orig<strong>in</strong>etraumatica quali obesità ed ustioni. Altro campo di applicazione è quellolegato alla chirurgia oncologica e alle ricostruzioni: tra queste la più importanteè certamente quella mammaria mediante l'utilizzo di tecni<strong>che</strong> classi<strong>che</strong>e nuove tecni<strong>che</strong> microchirurgi<strong>che</strong>.Il <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> di Potenza si <strong>con</strong>ferma all'avanguardia non solo per la prevenzionedel tumore alla mammella ma an<strong>che</strong> per la chirurgia ricostruttiva delseno. Per la prima volta <strong>in</strong> una struttura pubblica del Sud Italia, abbiamoeffettuato, <strong>in</strong> collaborazione <strong>con</strong> l'equipe del dott. Casillo, primariodell'U.O. di Chirurgia Senologica e Plastica, un <strong>in</strong>tervento di chirurgia ricostruttivaal seno <strong>con</strong> la tecnica Diep, una nuova metodica attualmentepraticata <strong>in</strong> Italia da solo tre strutture pubbli<strong>che</strong> del Centro – Nord. La ricostruzionemammaria <strong>con</strong> tessuti propri (Diep) rappresenta lo stato del-16


Buone Prati<strong>che</strong> Cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong>l'arte della chirurgia ricostruttiva del seno ovvero la metodicapiù avanzata sia dal punto di vista tecnico <strong>che</strong>per la qualità del risultato. In sala operatoria era presentean<strong>che</strong> il dott. J.M. Collado Delfa dell'ospedaleVall'Herbon di Barcellona, salito agli onori della cronacaalcuni mesi fa per aver effettuato il primo trapiantototale di faccia. La tecnica Diep rappresenta una validaalternativa nell'ambito della chirurgia ricostruttiva delseno <strong>con</strong> i tessuti della pancia (ovvero <strong>con</strong> il lembo addom<strong>in</strong>ale)essendo il trasferimento di questi tessuti dall'addomeall'area della mastectomia peduncolati sui solivasi (arteria e vena, denom<strong>in</strong>ati “vasi perforanti”) <strong>che</strong>nutrono il lembo e utilizzando il microscopio per collegarei vasi della pancia <strong>con</strong> i vasi della regione mammaria.In questo caso dunque si prepara il lembo senzaprelevare e senza danneggiare il muscolo dell'addome.E' questa la grande novità del lembo addom<strong>in</strong>aleD.I.E.P. (<strong>che</strong> sta per Deep Inferior Epigastric Perforator),ovvero il lembo è allestito senza muscolo nè fasciamuscolare, ma solo prelevando i tessuti <strong>in</strong> eccedenzasulla pancia (cioè la pelle ed il grasso situati tra l'ombelicoed il pube) ed i vasi <strong>che</strong> la nutrono (appunto ivasi perforanti). Perciò la parete muscolare non vienealterata e la paziente può <strong>con</strong>trarre i muscoli dell'addomegià pochi giorni dopo l'<strong>in</strong>tervento.L'apprendimento di tali tecni<strong>che</strong> richiede un lungo processoformativo fatto di chirurgia sperimentale e di unlungo iter presso centri di alta specializzazione <strong>che</strong> praticanogiornalmente tali <strong>in</strong>terventi, f<strong>in</strong>o ad arrivare all'approcciodiretto <strong>con</strong> il paziente. E' grazie a questo nonfacile precorso, e agli <strong>in</strong>segnamenti del dott. J.M. ColladoDelfa, <strong>che</strong> siamo riusciti ad effettuare al <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>di Potenza il primo Diep del Sud Italia.Un altro <strong>in</strong>tervento degno di nota è stato effettuato, <strong>in</strong>equipè multidiscipl<strong>in</strong>are, per la ricostruzione del muscolodella gamba di un <strong>con</strong>tad<strong>in</strong>o travolto dal motozappa.Dopo l'<strong>in</strong>cidente <strong>che</strong> aveva portato allo scopertole ossa della gamba, al paziente, sottoposto per una settimanaall'applicazione della VAC (un macch<strong>in</strong>ario <strong>che</strong><strong>con</strong>sente di generare il tessuto di granulazione), è statoeffettuato un <strong>in</strong>novativo <strong>in</strong>tervento di microchirurgia ricostruttiva<strong>che</strong>, mediante l'<strong>in</strong>nesto di un altro muscolo(il gran dorsale asportato dalla spalla), ha permesso latotale ricostruzione del muscolo sfacelato. L'<strong>in</strong>tervento,durato nove ore, è perfettamente riuscito.Questi sono solo due esempi dell'importanza e dellaqualità della Chirurgia Plastica del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>. Dopol'esperienza fatta <strong>in</strong> Spagna, tornare <strong>in</strong> Italia, e <strong>in</strong> particolarmodo <strong>in</strong> quel Sud Italia dove la sanità salta aglionori della cronaca solo per parlare di malasanità, e vedere<strong>che</strong> il proprio lavoro è ri<strong>con</strong>osciuto dentro e soprattuttofuori l'ospedale, è un primo traguardoraggiunto nel lungo camm<strong>in</strong>o di un giovane chirurgo.<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE17


Buone PrassiOrganizzativeA scuola dai primiEntra nel vivo <strong>con</strong> i primi <strong>in</strong>terventi la collaborazione <strong>con</strong> il Centrodel pancreas di Verona, una realtà all’avanguardia nel mondoSabato 8 maggio 2010, <strong>in</strong> occasione della terza riunionemensile del Team Pancreas del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>, a cuiha preso parte il dottor Massimo Fal<strong>con</strong>i del Policl<strong>in</strong>icoveronese, una realtà di fama mondiale per la diagnosie il trattamento delle patologie pancreati<strong>che</strong>,l’équipe di Chirurgia generale del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> direttadal dottor D’Alessandro <strong>con</strong> la partecipazione dei dottoriFasano e Izzo e anestesista la dottoressa Olivierie dello stesso Fal<strong>con</strong>i, ha effettuato l’asportazione diuna pseudocisti.Il caso dell’uomo operato era stato esam<strong>in</strong>ato nellaprecedente seduta del gruppo di lavoro, <strong>che</strong> si è tenutalo scorso 24 aprile.Nella riunione di maggio, <strong>in</strong>oltre, sono statiesam<strong>in</strong>ati dodici casi cl<strong>in</strong>ici <strong>in</strong> toto, tra essian<strong>che</strong> alcune “se<strong>con</strong>d op<strong>in</strong>ion”, pareri altamentespecializzati di <strong>con</strong>ferma o <strong>con</strong>futazione,rispetto ad una prima diagnosi. Lasessione seguente, quella del 5 giugno havisto un’ulteriore operazione <strong>con</strong>clusasi positivamente.La collaborazione tra l’AOR<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> e il Policl<strong>in</strong>ico Rossi di Verona(nel quale è presente il team di studio medico,chirurgico e di ricerca facente capo al professorPederzoli, e <strong>che</strong> attualmente rappresenta il Centro diriferimento nazionale per la chirurgia del pancreas, alivello europeo e <strong>in</strong>ternazionale per diagnosi, trattamentoe ricerca cl<strong>in</strong>ica e di base, <strong>in</strong> particolare per itumori del pancreas. Il gruppo è composto da 21 medicied essi seguono oltre 3000 pazienti di tutta Italia,tra cui 80 lucani, v’è una banca dati unica), risulta talmenteproficua e lungimirante <strong>che</strong> il coord<strong>in</strong>amentodi lavoro sta valutando un iter comune per la costituzionedi un service per la cura delle patologie pancreati<strong>che</strong><strong>che</strong> possa coprire l’<strong>in</strong>tero Mezzogiorno.Al servizio di tutto il SudAddio, viaggidella speranzaMaria Lucia Izzo, chirurga del teamPancreas, rac<strong>con</strong>ta l’esperienzaentusiasmante della collaborazione<strong>con</strong> i prof. Pederzoli e Fal<strong>con</strong>idi Virg<strong>in</strong>ia Cortese“La Basilicata registra, sarebbe meglio dire registrava,un’emigrazione corposa verso il Polodi Verona, quando si verifica una patologianeoplastica, <strong>in</strong> particolare, <strong>che</strong> colpisce il Pancreas.Parliamo di un target d’età e d’estrazione socialepiuttosto variegato, e il mezzo <strong>che</strong> catalizzadirettamente il fenomeno è <strong>in</strong>ternet.Succede però <strong>che</strong> a Verona, per l’arrivo di un <strong>in</strong>gentequantitativo di utenti, non ci sia più la possibilità fisicadi dare risposte tempestive a ognuno, nel modo <strong>in</strong> cuimeriterebbe.Nasce <strong>in</strong> tal senso, l’opportunità, l’idea, di determ<strong>in</strong>areproprio per i soggetti <strong>che</strong> dal meridione guardavanosperanzosi a quell’unica possibilità, nella loro valutazionepersonale, un Centro di riferimento propriopresso l’Azienda Ospedaliera <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>.È un’équipe <strong>che</strong> vanta presenze plurime, un luogo di<strong>in</strong><strong>con</strong>tro scientifico ma non una ‘scatola’, senza alcunapretesa se non quella <strong>in</strong>tellettuale e qu<strong>in</strong>di medica di18


Buone Prassi Organizzzativeaiutare chi si rivolge a noi.Internisti, radiologi, chirurghi a diverso titolo, anatomopatologi,endoscopisti e una genetista, <strong>che</strong> si occupadi carpire le <strong>in</strong>cidenze di tipo ereditario e le manifestazionidella malattia all’<strong>in</strong>terno di una famiglia, peresempio. Si è aperti a quanti riterranno di voler aderirea questo gruppo coord<strong>in</strong>ato.Spesso, quando si riesce a ris<strong>con</strong>trare o diagnosticarela neoplasia è troppo tardi. Per due ragioni. Se ne vienea <strong>con</strong>oscenza per un’analisi apparentemente non correlatao perché si presentano i s<strong>in</strong>tomi, ma <strong>in</strong> fase tragicamenteavanzata. Così come è vero <strong>che</strong>, le patologie,di questa <strong>che</strong> è una ghiandola posta profondamentenella cavità addom<strong>in</strong>ale, possono essere di tipo oncologicoma an<strong>che</strong> <strong>in</strong>fiammatorio; non avendo, il pancreas,protezione esterna produce enzimi <strong>che</strong> autodigeris<strong>con</strong>o i tessuti, portando alla morte. Si comprende<strong>che</strong> arrivando <strong>in</strong> tempo (tale la necessità) si può provvederee magari salvare l’ammalato.La funzione prem<strong>in</strong>ente è dunque quella del Service,all’<strong>in</strong>terno di un’Azienda, ma an<strong>che</strong> nella rete di altriOspedali del sud.I dottori Fal<strong>con</strong>i e Pederzoli, ci onorano della loro presenza,dando <strong>in</strong>dicazioni organizzative.Siamo soliti, perché perseguiamo questa l<strong>in</strong>ea operativa,<strong>in</strong><strong>con</strong>trarci <strong>in</strong> video <strong>con</strong>ferenza, <strong>in</strong> un momento distudio multidiscipl<strong>in</strong>are e discutere di <strong>in</strong>terventi, propostee <strong>con</strong>sigli circa i casi <strong>che</strong> vengono presi <strong>in</strong> <strong>con</strong>siderazionedi volta <strong>in</strong> volta.È un fil rouge di <strong>con</strong>fronto, un dialogo irr<strong>in</strong>unciabile<strong>che</strong> si sostanzia tra chi ha sviluppato esperienza mondialenel settore e chi come noi si propone di garantirela soluzione più opportuna e aderente a ogni persona.Questo modus operandi <strong>che</strong> è già <strong>con</strong>solidato <strong>in</strong> Europa,così come an<strong>che</strong> <strong>in</strong> America, risulta <strong>in</strong>novativoper l’Italia; lo scambio di <strong>in</strong>formazioni è essenziale, siaper <strong>con</strong>solidare il proprio bagaglio culturale sia per forniretangibilmente aiuto a coloro <strong>che</strong> generalmente si<strong>con</strong>siderano terzi, ma <strong>che</strong> <strong>in</strong> realtà potremmo esserean<strong>che</strong> noi <strong>in</strong> futuro.La def<strong>in</strong>irei un’occasione davvero speciale.Non v’è spesa, né disagio di dover abbandonare la propriacasa o allontanarsi dai propri affetti nell’ipotesi <strong>in</strong>cui si decida al <strong>con</strong>trario di emigrare, si hanno a disposizionepiù professionisti di Potenza, coord<strong>in</strong>ati dai medicidi Verona, i primi <strong>in</strong> questo campo medico: è una<strong>con</strong>dizione del tutto rassicurante e <strong>in</strong>dubbiamente vantaggiosa,a mio modesto avviso.Altrimenti resteremmo tante piccole isole.Si scoprono, <strong>in</strong>vece, delle competenze straord<strong>in</strong>arie<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE19


Buone PrassiOrganizzative<strong>che</strong>, riunite <strong>in</strong>torno ad un tavolo, si arricchis<strong>con</strong>o,danno un apporto <strong>con</strong>creto e sostengono il paziente.A breve, sarà fruibile un portale, <strong>con</strong> un sito <strong>che</strong> potràraccogliere adesioni e tramite il quale sarà possibile<strong>con</strong>frontarsi <strong>in</strong> maniera ancora più ampia e agevole.È importante valorizzare le risorse preziose <strong>che</strong> sihanno, scegliere di restare a Potenza e costruire qualcosa<strong>che</strong> si è vissuto <strong>in</strong> paesi dove tale dimensione dilavoro è già così avviata, ci dà l’entusiasmo, la giustagr<strong>in</strong>ta per andare avanti senza competizione eccessivao ricerca di fama e notorietà. La qualità, la stoffa, il talentocertamente non mancano, ma abbiamo an<strong>che</strong> tantavoglia di imparare, abbiamo deciso di fare un atto diumiltà, ma abbiamo al <strong>con</strong>tempo donato <strong>in</strong><strong>con</strong>dizionatamenteun ideale di <strong>San</strong>ità a misura d’uomo, senzascopo di lucro, potendo vantare la presenza di un DirettoreGenerale <strong>che</strong> <strong>in</strong> ogni circostanza si <strong>in</strong>terfacciaall’esterno <strong>con</strong> semplicità e serenità e <strong>che</strong> ci dà così occasionedi esprimerci al meglio. Obiettivo: il benesseredella Persona.”LA SQUADRAIl Team Pancreas è un comitato scientifico presiedutodal Prof. Pederzoli del Policl<strong>in</strong>ico G.B Rossi di Veronae coord<strong>in</strong>ato dal Dr. Fal<strong>con</strong>i del G.B Rossi di Veronae dal Dr. D’Alessandro dell’AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> diPotenza; il gruppo aziendale <strong>in</strong>tegrato e multidiscipl<strong>in</strong>aredell’AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> è composto dalla Dr.ssaIzzo, dai Dott. Fasano e Tramutola per la Chirurgia,dai Dott. Tramutoli e Comentale per la Chirurgiad’Urgenza, dal Dr. Buccianti per la Medic<strong>in</strong>a Interna,dalla Dr.ssa Ferrara per l’Oncologia Medica, dal Dr.Autilio per la Medic<strong>in</strong>a d’Urgenza, dal Dr. Lopomoper l’Endocr<strong>in</strong>ologia, dai Dott. Scarano e Molfese perla Radiologia, dal Dr. Sigillito per l’Endoscopia Digestiva,dalle Dr.sse Siciliano e Di Giacomo perl’Anatomia Patologica.20


Buone Prassi OrganizzzativePrevenire è il miglioremetodo per curareLa prevenzione produce risultati importanti e qu<strong>in</strong>di il<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>in</strong>tende sviluppare campagne specifi<strong>che</strong>, mettendoa disposizione della cittad<strong>in</strong>anza le sue elevateprofessionalità e tecnologie. In questa direzione val’azione di potenziamento degli screen<strong>in</strong>g neonatali daparte dell’Azienda. Dopo l’approvazione nello scorsoaprile del progetto regionale per lo screen<strong>in</strong>g uditivoneonatale, <strong>che</strong> si svilupperà nei prossimi mesi a partiredalle attività formative degli addetti, la direzione strategicaha salutato <strong>con</strong> soddisfazione gli ottimi risultatiraggiunti dalla settimana di prevenzione del melanomae ha approvato il progetto per la messa a regime delleattività già da tempo avviate per lo Screen<strong>in</strong>g e la curadell’Ipotiroidismo Congenito. Nei prossimi mesi qu<strong>in</strong>disaranno <strong>in</strong>crementare questo tipo di attività <strong>con</strong> <strong>in</strong>iziativemirate su specifi<strong>che</strong> patologie di particolare rilievosociale.ORECCHIOScreen<strong>in</strong>g neonatale uditivo universaleIl <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> centro di riferimento del progettoIl <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> di Potenza è stato designato come CentroRegionale di Riferimento del progetto S.N.U. (Screen<strong>in</strong>gNeonatale Uditivo Universale) il cui responsabileè il Direttore dell’Otor<strong>in</strong>olarigoiatria dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong><strong>Carlo</strong>, il dottor Rocco Cantore, sottoscritto <strong>in</strong> <strong>con</strong>certo<strong>con</strong> l’ASP e l’ASM. Il progetto è nato <strong>in</strong> attuazionedella D.G.R. n. 387 del 2008 e mira ad assicurare loscreen<strong>in</strong>g uditivo su tutti i nuovi nati nella Regione Basilicata,allo scopo di raggiungere tempestivamente ladiagnosi delle diverse forme di ipoacusia e di mettere<strong>in</strong> atto le idonee strategie terapeuti<strong>che</strong>.Tutti i punti nascita della Regione Basilicata sarannodotati di apparecchiature di screen<strong>in</strong>g per la rilevazionedelle oto-emissioni acusti<strong>che</strong> (OAE); mentre nei prossimimesi sarà sviluppato un programma di formazionee addestramento di tutto il personale <strong>in</strong>teressato sullacorretta esecuzione. I neonati risultati patologici (5-10%circa) allo screen<strong>in</strong>g di I livello, saranno presi <strong>in</strong> caricodai due Centri di II livello (dai 250 ai 500 neonati, suun dato reale di 1-2 per mille), l’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> diPotenza per l’ASP e l’<strong>Ospedale</strong> Madonna delle Grazieper l’ASM, entrambi già dotati di una apparecchiaturaelettromedicale omologata necessaria per l’esecuzionedi analisi specifi<strong>che</strong>. I disturbi permanenti dell’udito siassociano a quelli del l<strong>in</strong>guaggio, della relazione e dell’<strong>in</strong>serimentoscolastico. Per la metà dei bamb<strong>in</strong>i sordi,la diagnosi di sordità, tuttavia, è <strong>in</strong> genere effettuata <strong>in</strong>ritardo, fra il se<strong>con</strong>do ed il terzo anno di vita, quando ilrecupero del l<strong>in</strong>guaggio è già abbastanza problematico.È perciò <strong>in</strong>dispensabile, la diagnosi precoce della sorditàf<strong>in</strong> dai primissimi giorni di vita, poiché l’assenzadi stimoli acustici non permette l’attivazione delle vieassociative tra le differenti aree del cervello durante ilperiodo dello sviluppo; si <strong>con</strong>sente diversamente di rimediare,si evita <strong>che</strong> il sistema di rimediazione <strong>in</strong>tervengaquando siano stati adottati mezzi dicomunicazione vicarianti (il gesto, il segno), si <strong>con</strong>senteal sistema nervoso centrale di ricevere il mondo sonoroe verbale nel periodo di massima plasticità cerebrale.TIROIDEIpotiroidismo <strong>con</strong>genito: successoper lo screen<strong>in</strong>g neonataleNell’ambito degli screen<strong>in</strong>g neonatali dell’AziendaOspedaliera <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> di Potenza è stato approvato ilprogetto per la messa a regime delle attività già <strong>con</strong>solidateper lo Screen<strong>in</strong>g e la cura dell’Ipotiroidismo Congenito.Dal 1986, tutti i nuovi nati della Regione sono sottopostiall’esame, <strong>in</strong> ciascun punto nascita lucano si effettuavaun prelievo ematico <strong>in</strong>viato successivamente al settoredi Endocr<strong>in</strong>ologia Analitica del Laboratorio Analisi dell’A.O.R.<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>, per effettuare i dosaggi degli ormonitiroidei. Dal 2000, tutti i soggetti postivi agliesami di laboratorio, sono affidati per gli approfondimentidiagnostici e la terapia, al Centro di Cura e Con-<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE21


Buone PrassiOrganizzativeControllo dell’Ipotiroidismo <strong>con</strong>genito collocato pressola U.O. Neonatologia dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>.Tale <strong>in</strong>iziativa def<strong>in</strong>isce, nella struttura e nella funzione,il percorso di <strong>con</strong>trollo e di assistenza del paziente <strong>con</strong>Ipotiroidismo Congenito, nelle diverse fasi dello sviluppo.Gli approfondimenti diagnostici, di laboratorio e strumentaliavvengono presso l’U.O. di Neonatologia e TerapiaIntensiva Neonatale, <strong>che</strong> co<strong>in</strong>volge un <strong>in</strong>tervento<strong>in</strong>tegrato e multidiscipl<strong>in</strong>are di diverse figure professionalitra cui medico radiologo, neuropsichiatria, pediatrae cardiologo pediatra.Decisa la terapia, il servizio provvederà al monitoraggiocostante della malattia, verificando l’efficacia degli<strong>in</strong>terventi messi <strong>in</strong> atto, mediante un piano programmatocl<strong>in</strong>ico e ambulatoriale, di day service e nelleforme più gravi an<strong>che</strong> <strong>in</strong> regime di ricovero. Lo screen<strong>in</strong>gneonatale è un test, non <strong>in</strong>vasivo, <strong>che</strong> permette diidentificare precocemente numerose malattie geneti<strong>che</strong>tra cui l’Ipotiroidismo Congenito, <strong>che</strong> <strong>con</strong>sente la prevenzionedi numerose complicanze e garantisce unasufficiente qualità della vita della persona colpita.NEVI132 visite e 6 casi critici scoperti: bilanciopositivo per la settimana del melanomaSi è <strong>con</strong>clusa il primo giugno l’<strong>in</strong>iziativa dell’AOR, denom<strong>in</strong>ataSettimana del Melanoma, <strong>che</strong> ha visto prorogatii term<strong>in</strong>i per la <strong>in</strong>gente richiesta pervenuta da partedegli utenti. È noto <strong>in</strong>fatti <strong>che</strong> proprio l’arrivo dellabella stagione, <strong>con</strong> la <strong>con</strong>seguente esposizione ai raggidel sole, <strong>in</strong>tensifichi la diffusione dei tumori della cute.Il direttore generale, Giovanni de Costanzo, ha parlatodel melanoma come di un fenomeno <strong>in</strong> forte diffusionee ha specificato: “Abbiamo deciso di rafforzare gli <strong>in</strong>terventi,<strong>che</strong> prevedevano la regolamentazione dell’attivitàtramite un <strong>in</strong>fo po<strong>in</strong>t <strong>in</strong> ospedale, costruendo unatask force dedicata. Per tre giorni, l’unità operativa diDermatologia ha lavorato <strong>in</strong> tale direzione. La prevenzione<strong>in</strong> questo ambito, come <strong>in</strong> tutto il campo degliscreen<strong>in</strong>g, produce risultati importanti e qu<strong>in</strong>di è nostra<strong>in</strong>tenzione <strong>in</strong>crementare campagne specifi<strong>che</strong>, mettendo22


Buone Prassi Organizzzativea disposizione dei cittad<strong>in</strong>i le nostre elevate professionalitàe tecnologie. Mi corre l’obbligo di r<strong>in</strong>graziareRadio Tour <strong>che</strong>, <strong>con</strong> ammirevole spirito civico, ha supportatola campagna dell’azienda, registrando e trasmettendogratuitamente per dieci giorni uno spotpromozionale dell’<strong>in</strong>iziativa”.Il primario dermatologo, Federico Ricciuti, ha così s<strong>in</strong>tetizzato:“Sono state effettuate 132 visite, quasi tutteprime visite. Sei i casi critici: un melanoma, due nei atipicie tre epiteliomi basocellulari, per i quali sono stategià prenotate le asportazioni. Nel ramo delle visite istituzionalisono stati diagnosticati tre melanomi.”<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE23


Buone PrassiOrganizzativeUn ospedalea porte aperteNell’ultimo anno numerose<strong>in</strong>iziative per favorire l’accessodei pazienti e migliorare l’offerta:priorità per le prestazioni urgenti,ambulatori aperti di domenicae per i codici bianchi, day serviceHa riscosso notevole successo il Progetto Accessibilitàlanciato nell’ottobre 2009. In quell’occasione, <strong>in</strong> un <strong>in</strong><strong>con</strong>trodi presentazione alla stampa il focus fu <strong>in</strong>centratosu tre temati<strong>che</strong> precipue, <strong>che</strong> hanno dato risultatiproficui:-la gestione dei tempi d’attesa, adottando per le richiesteurgenti le classi di priorità, grazie al co<strong>in</strong>volgimento deimedici di base, responsabilizzati per le richieste;-il Day Service, un pac<strong>che</strong>tto di prestazioni offerte <strong>in</strong>casi particolari, quando (esteso a varie discipl<strong>in</strong>e e reparti,Senologia, Spalla, Ipertensione polmonare)quando per la diagnosi sono necessari diversi accertamenti;-una <strong>in</strong>iziativa denom<strong>in</strong>ata ‘Domenica a Porte Aperte’,dedicata a lavoratori, anziani <strong>con</strong> accompagnatori, portatoridi handicap, <strong>che</strong> durante la settimana abbiano difficoltàa recarsi presso le varie unità per gliaccertamenti. Nell'ambito del miglioramento dell'accessoal pronto soccorso l'Azienda haprovveduto ad attivare un ambulatorio riservato per icodici bianchi, cioè i pazienti <strong>che</strong> accedono al prontosoccorso <strong>con</strong> patologie e disturbi di modesto rilievoLE CLASSI DI PRIORITA’“Abbiamo <strong>in</strong>teso agire su più fronti, ha spiegato il DirettoreGenerale dell’AOR, <strong>in</strong> primis sull’area di accessoalle prestazioni, determ<strong>in</strong>ando Classi di prioritàe adeguandoci a quello <strong>che</strong> è un patto Stato-Regioni (ladelibera risale al 2007). Certamente, abbiamo <strong>in</strong><strong>con</strong>tratodelle difficoltà logisti<strong>che</strong>, basti pensare <strong>che</strong> <strong>in</strong> unmomento nel quale c’è stato l’aumento della erogazionedi servizi, essi sono lievitati esponenzialmente <strong>in</strong> successione,le domande cui assolvere provenivano nonsolo dalla Basilicata ma an<strong>che</strong> da fuori regione, qu<strong>in</strong>dic’è stato di bisogno di regolamentare il tutto. Abbiamostudiato e creato una brochure <strong>che</strong> è stata diffusa e nellaquale sono elencate patologie e diagnosi <strong>che</strong> hanno previsto,per l’appunto, trattamenti prioritari.DOMENICHE A PORTE APERTE“Quanto alla domenica (la terza di ogni mese) – spiegail direttore generale - <strong>in</strong> cui c’è stata normale attivitàospedaliera, si è ritenuto di offrire un ulteriore vantaggioai nostri utenti. A giugno si è <strong>con</strong>clusa la fase sperimentalee ora il progetto ripartirà def<strong>in</strong>itivamente asettembre. A costo zero per l’Azienda ma <strong>con</strong> evidentibenefici per i cittad<strong>in</strong>i. In maniera del tutto volontaristica,medici e personale a vario titolo, hanno prestatoservizio per una fascia stabilita <strong>con</strong> il tramite del Cup:persone <strong>che</strong> non potevano ottenere permessi sul lavorodurante la settimana, portatori di handicap, bamb<strong>in</strong>i nelperiodo scolastico hanno usufruito dei laboratori di Cardiologia,Dermatologia, Geriatria, Fisiatria, Reumatologiae Urologia. Siamo più <strong>che</strong> soddisfatti di24


Buone Prassi Organizzzativeun’operazione <strong>che</strong> abbiamo pensato <strong>in</strong>izialmente comesperimentale ma <strong>che</strong> <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e ha risolto tangibili <strong>con</strong>t<strong>in</strong>genze.”DAY SERVICE“Sul Day Service, è opportuno sottol<strong>in</strong>eare – <strong>con</strong>cludeDe Costanzo - <strong>che</strong> è stato, <strong>in</strong> qual<strong>che</strong> misura, gestito daimedici di base <strong>che</strong> ne hanno fatto richiesta lì dove fossenecessario; così si è <strong>con</strong>centrata l’attenzione seguendoun iter ad hoc”. Nel mese di giugno <strong>in</strong>oltre è stato attivatoun ambulatorio per la diagnosi e il trattamentodell’ipertensione polmonare <strong>che</strong> si aggiunge a quelli senologicoe ortopedico per patologie della spalla. Il pac<strong>che</strong>ttodi prestazioni ambulatoriali prevede la visitacardiologica, l’ecocardiogramma, l’elettrocardiogramma,il test del camm<strong>in</strong>o.In particolare potranno usufruire, di norma nel corso diun unico accesso, del day service per la diagnosi e curadell’ipertensione polmonare, quanti present<strong>in</strong>o patologiecaratterizzate da una correlazione evidente: cardiopatie<strong>con</strong>genite, valvulopatie e malattie del cuores<strong>in</strong>istro, malattie del tessuto <strong>con</strong>nettivo, ipertensioneportale, HIV, malattie polmonari, embolia polmonare ecoloro <strong>che</strong> hanno <strong>con</strong>clamata la patologia o si trov<strong>in</strong>ogià <strong>in</strong> fase di trattamento farmacologico.In tutte queste situazioni la persona <strong>in</strong>teressata nondovrà più effettuare la prenotazione della visita specialisticacardiologica e degli esami strumentali, ma saràsufficiente, attraverso il medico di medic<strong>in</strong>a generale,il medico ospedaliero o lo specialista <strong>con</strong>venzionato <strong>in</strong>terno,attivare il day service, chiamando, dalle ore 9.00alle ore 11.00 dal Lunedì al Venerdì, l’U.O. di CardiologiaMedica dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> al numero telefonico0971/612342.Sarà il team multidiscipl<strong>in</strong>are, sulla base degli esiti degliaccertamenti a provvedere alla programmazione degliulteriori esami strumentali necessari a completare ladiagnosi. Nel caso sia necessario effettuare un cateterismocardiaco, sarà programmato il ricovero presso laU.O. di Cardiologia Emod<strong>in</strong>amica. Solo alla f<strong>in</strong>e, saràformulata un’ipotesi diagnostica <strong>con</strong> eventuale <strong>in</strong>dicazionedella terapia medica. La <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uità del percorsoassistenziale e l’<strong>in</strong>terazione tra gli specialisti <strong>con</strong>tribuiscead elevare la qualità del servizio.UN AMBULATORIO PER I CODICIBIANCHIL’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> di Potenza ha attuato le l<strong>in</strong>eeguida del m<strong>in</strong>istero del Welfare per ridurre il ricorso improprioal pronto soccorso e attivando per tre ore algiorno, <strong>con</strong> proprio personale, l’ambulatorio dei codicibianchi, una delle misure <strong>in</strong>dicate dal sottosegretarioFazio, <strong>in</strong> particolare per le grandi strutture ospedaliere<strong>che</strong> hanno più di 25 mila accessi annui al pronto soccorso.Presso il Pronto Soccorso (PS) dell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>di Potenza (<strong>che</strong> marcia su una cifra più <strong>che</strong> doppia) siregistra, soprattutto nelle ore centrali della giornata, uneccessivo afflusso di pazienti def<strong>in</strong>iti, se<strong>con</strong>do i criteridi accesso (triage) come codici bianchi.Tali pazienti spesso sono costretti a lunghe attese, neicasi <strong>in</strong> cui i medici del P.S. sono impegnati nel trattamentodi pazienti più gravi (codice triage arancione erosso).Questi pazienti potranno <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uare ad attendere il loroturno o potranno scegliere di avvalersi del nuovo servizioambulatoriale, <strong>che</strong> per ora è attivo tre ore al giorno,dalle 14 alle 17.Le l<strong>in</strong>ee guida m<strong>in</strong>isteriali prevedono<strong>che</strong> per liberare i pronto soccorsi da accessi impropridebbano essere attivati, oltre agli ambulatori per i codicibianchi, punti di pronto <strong>in</strong>tervento, presidi ambulatorialidistrettuali, assistenza e ambulatori territoriali <strong>in</strong>tegrati,utilizzando medici di <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uità assistenziale e di medic<strong>in</strong>agenerale.<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE25


CommunityPiù vitaai giorniAll’hospicec’è ancoratanto da fareL’esperienzastraord<strong>in</strong>aria deivolontari nel repartoper le cure palliative.Quando un sorrisopuò fare la differenzadi Raffaele Mess<strong>in</strong>a*Gli Hospice sono strutture di degenza<strong>che</strong> accolgono pazienti, prevalentementeonco-ematologici, <strong>in</strong>fase critica o term<strong>in</strong>ale di malattia,<strong>che</strong> richiedono cura specialisticapalliativa <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uativa <strong>in</strong> regime diricovero.Letta così, questa accezione non riuscirebbemai a fornire l’alto valoreumano e medico di strutture qualigli Hospice, nate per “prendersicura” di quei pazienti <strong>che</strong> vengonodef<strong>in</strong>iti “<strong>in</strong>guaribili”, erroneamente“<strong>in</strong>curabili”, disumanamente,spesso, “term<strong>in</strong>ali”.Più chiaro ed esplicativo sarebbe farriferimento proprio al term<strong>in</strong>e “Ho-Chi sono gli Amici dell’HospiceL’Associazione “Amici dell’Hospice <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>” è una ONLUS iscrittanel registro regionale del volontariato dal 2008, fondata da 10 soci, tracui il Presidente, Salvatore Blasi, il segretario-tesoriere Rocco Pecoraroe il Coord<strong>in</strong>atore Raffaele Mess<strong>in</strong>a. Il gruppo volontari <strong>con</strong>ta oggi circa90 iscritti attivi. L’<strong>in</strong>tera associazione è composta da soli volontari, <strong>che</strong>prestano il loro operato a titolo completamente gratuito, <strong>con</strong>dizione impresc<strong>in</strong>dibileper l’adesione all’associazione. E<strong>con</strong>omicamente l’associazionesi regge esclusivamente su donazioni liberali e volontarieprovenienti dalle più disparate fonti.Per perseguire i nostri scopi sociali abbiamo <strong>in</strong>vestito, s<strong>in</strong> da subito, sullaformazione e la professionalizzazione dei volontari, organizzando percorsiformativi di <strong>in</strong>gresso, completamente autogestiti dall’Associazione,a cura di medici, <strong>in</strong>fermieri e volontari del reparto, volti ad illustrare il<strong>con</strong>testo Hospice e delle cure palliative e la mission associativa; due percorsiformativi <strong>in</strong> Terapia del Sorriso, tenuti dall’Istituto di ricerca, documentazionee formazione “Homo Ridens”.Ad oggi la maggior parte dei volontari ha già <strong>con</strong>seguito, attraverso ilcorso di formazione di 100 ore, l’attestato di “Volontario del Sorriso”, ela restante parte sta completando il se<strong>con</strong>do percorso formativo. Sono <strong>in</strong>programmazione per quest’anno altri percorsi formativi di approfondimento,ed <strong>in</strong> particolare un percorso, sviluppato su tre livelli, di accompagnamentoalla morte.26


Communityspice”, <strong>che</strong> deriva dal nome di un’istituzionemolto diffusa nel medioevo europeo.Lungo le vie dei pellegr<strong>in</strong>aggi <strong>che</strong> <strong>con</strong>ducevanoai grandi santuari, sorgevano luoghi di sosta edi ristoro, ostelli organizzati, solitamente annessiad un monastero, dove il pellegr<strong>in</strong>o ricevevaasilo, cibo, protezione, cure.Questi ostelli, questi “hospices”, erano tappelungo un pellegr<strong>in</strong>aggio spirituale oltre <strong>che</strong> fisico,metaforico oltre <strong>che</strong> reale.L’hospice moderno si riallaccia a questa tradizione,e rappresenta il luogo dove si ricevonocure, umane, fisi<strong>che</strong> e spirituali, lungo la strada<strong>che</strong> si percorre verso la f<strong>in</strong>e della vita.Quando si parla di malattia oncologica <strong>in</strong> faseterm<strong>in</strong>ale la frase più ricorrente è: “Mi dispiace,ma non c’è più nulla da fare!”Confutare questa affermazione è quello <strong>che</strong> leCure Palliative e gli Hospice fanno ogni giornoed è quello <strong>che</strong> muove l’operato della nostraAssociazione, Amici dell’Hospice <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> diPotenza.Prendendo come Mission una famosa frase diCecily Saunders, fondatrice degli Hospice, ciproponiamo di Aggiungere ”Più Vita ai Giorni”S<strong>in</strong> da subito abbiamo istituito all’<strong>in</strong>terno del turno quotidianodei volontari <strong>in</strong> hospice “l’ora delle coccole”, un modo perprendersi cura dei pazienti e dei familiari attraverso la somm<strong>in</strong>istrazione“colorata” di alcuni alimenti e bevande, dai sapori<strong>in</strong>soliti ma familiari, serviti <strong>con</strong> il calore di una coccola.Abbiamo <strong>in</strong>serito all’<strong>in</strong>terno del reparto Hospice attività laboratorialisettimanali, dal decoupage al laboratorio di cuc<strong>in</strong>a, rivolteai pazienti e all’<strong>in</strong>tero “nucleo sofferente” <strong>che</strong> gravita<strong>in</strong>torno all’ammalato, volte al recupero dell’autostima, della fiducia<strong>in</strong> se stessi e quale stimolo emozionale alla riabilitazionepalliativa.Abbiamo <strong>in</strong>serito <strong>in</strong>terventi settimanali di clown terapia <strong>in</strong> Hospice,prima e unica (ad oggi) esperienza <strong>in</strong> campo palliativonazionale, plasmando e arric<strong>che</strong>ndo una realtà creata per i <strong>con</strong>testipediatrici sulla realtà Hospice, divenendo così punto di riferimentodell’<strong>in</strong>tero panorama nazionale.S<strong>in</strong> dal mese di Dicembre 2009 abbiamo organizzato, <strong>con</strong> l’<strong>in</strong>tentodi abbattere la “solitud<strong>in</strong>e della sofferenza” e ricostruirealcuni momenti di vita distrutti dalla malattia, alcuni eventi culturali<strong>in</strong>terni al reparto, tra i quali un <strong>con</strong>certo di musica jazz<strong>con</strong> la collaborazione di “Marco Lopomo e del Marco SmileQu<strong>in</strong>tet”, una mostra d’arte <strong>in</strong> collaborazione <strong>con</strong> l’associazioneculturale “La luna al gu<strong>in</strong>zaglio” dal titolo “Homo legensovvero Quando chi legge <strong>in</strong>venta”, un <strong>con</strong>certo di musica rock,<strong>con</strong> la collaborazione della “Sugar Sound”.Nel mese di Agosto 2009, abbiamo svolto attività di terapia delsorriso, di sostegno ai bamb<strong>in</strong>i colpiti dal sisma dell’Aquilapresso il campo estivo Murata Gigotti, coord<strong>in</strong>ato dalla FederazioneInternazionale “Ridere per Vivere”.Nel mese di ottobre abbiamo partecipato al Congresso ScientificoNazionale della Società Italiana Cure Palliative, tenutosia Lecce, presentando una sessione video sulla Terapia del Sorriso<strong>in</strong> Hospice quale unico riferimento nazionale attualmenteesistente, stimolando così la creazione di una rete nazionale diOdV <strong>che</strong> si occupi di terapia del Sorriso <strong>in</strong> ambito palliativo.A seguito di tale <strong>con</strong>gresso siamo stati <strong>con</strong>tattati da numerosiHospice Italiani per portare la nostra esperienza quale esempioe stimolo alla creazioni di realtà simili nei loro territori.Abbiamo istituito e organizzato nel mese di Novembre la“Prima Giornata della Memoria” presso l’auditorium Potito Petronedell’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> <strong>con</strong> la numerosa partecipazionedei familiari dei pazienti ricoverati presso l’Hospice nei suoitre anni di attività.<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE27


Communitydi tutte le persone <strong>che</strong> “vivono” l’-Hospice, e di farlo att<strong>in</strong>gendo allarisorsa più preziosa <strong>che</strong> ognuno d<strong>in</strong>oi ha… le Emozioni!E’ su questo <strong>in</strong>fatti <strong>che</strong> punta la Terapiadel Sorriso, riequilibrarel'aspetto emozionale della personae, attraverso attività occupazionalie ricreative, dar loro la possibilità diriacquistare fiducia nella propria capacitàdi vivere ancora preziosi momentidi Vita.Tutto questo senza <strong>con</strong>siderarel’enorme effetto benefico, ormai risaputo,<strong>che</strong> il sorriso può avere sulsistema immunitario di ogni personae di <strong>con</strong>seguenza sul suo quadrocl<strong>in</strong>ico.Nella nostra esperienza abbiamopiù volte verificato <strong>che</strong> dove la medic<strong>in</strong>aa volte non riesce ad agire unsemplice sorriso può compiere piccoligrandi miracoli!Pizza Sorriso, l’Ora delle Coccole,Laboratori di Decoupage e di Cuc<strong>in</strong>a,eventi per festeggiare <strong>con</strong> laFamiglia dell’Hospice occasionispeciali come Natale… Pasqua…<strong>San</strong> Valent<strong>in</strong>o sono solo alcunedelle attività <strong>che</strong> i nostri volontariportano <strong>in</strong> Hospice per prendersicura di questa famiglia.Pers<strong>in</strong>o la Clown-terapia risulta esserestrumento v<strong>in</strong>cente tra quellepersone ormai scandalosamente eti<strong>che</strong>ttatecome “Term<strong>in</strong>ali”, <strong>che</strong> gridano<strong>in</strong>vece enorme voglia di Vitae di Sorrisi.Nessuno mai avrebbe osato accostaregli hospice all’immag<strong>in</strong>e di unclown… colorato… sorridente…emblema di vita e di gioia. Troppofunesto il colore della morte per accostarloal trucco di un clown.Nello stesso mese, <strong>con</strong> lo scopo di f<strong>in</strong>anziare il progetto di <strong>in</strong>serimentodella musicoterapia <strong>in</strong> Hospice, abbiamo organizzato la prima cena socialeAmici dell’Hospice, <strong>che</strong> ha visto la partecipazione di circa c<strong>in</strong>quecentopersone.Da Gennaio 2010 siamo riusciti ad <strong>in</strong>serire <strong>in</strong>terventi settimanali di musicoterapia<strong>con</strong> il supporto di un musicoterapista <strong>con</strong> esperienza pluriennale<strong>in</strong> ambiti socio sanitari e oncologici.In occasione del Natale, dopo aver festeggiato <strong>con</strong> i pazienti e i familiaridell’Hospice attivando numerosi laboratori per gli addobbi natalizi, organizzandouna tombolata, la visita di Babbo Natale e della befana, abbiamoorganizzato, <strong>in</strong> collaborazione <strong>con</strong> l’associazione musicale <strong>San</strong>ta Ceciliae il Galaad Gospel Choir, il <strong>con</strong>certo “Gospel for Hospice”, tenutosi pressol’auditorium Potito Petrone, per r<strong>in</strong>graziare la sensibilità mostrataci dall’<strong>in</strong>teracittad<strong>in</strong>anza nel nostro primo anno di attività.Nel mese di Maggio abbiamo partecipato ad un <strong>con</strong>vegno organizzato dallaprov<strong>in</strong>cia di Roma e dalla federazione Internazionale Ridere per Vivere suivent’anni di comico terapia <strong>in</strong> Italia, presentando una relazione dal titolo:“la comico terapia <strong>in</strong> Hospice: una nuova frontiera del buonumore”.Nello stesso mese abbiamo organizzato, presso il nostro nosocomio, un<strong>con</strong>vegno <strong>in</strong> occasione della IX Giornata Nazionale del Sollievo dal titolo:“Percorsi di Umanizzazione: il sorriso <strong>che</strong> porta sollievo”, portando all’attenzionedel personale sanitario temati<strong>che</strong> quali gli standard di umanizzazionee di responsabilità sociale e sanitaria, l’utilità terapeutica delleemozioni positive e nuovi <strong>con</strong>cetti di architettura del sollievo.Stiamo attualmente collaborando <strong>con</strong> l’area “Bilancio Sociale” dell’aziendaOspedaliera “<strong>San</strong> Camillo Forlan<strong>in</strong>i” di Roma ad un progetto, unico <strong>in</strong> Europa,sull’umanizzazione delle cure dal titolo “STA.R.S.S. Standard di ResponsabilitàSociale <strong>San</strong>itaria”, nell’ambito <strong>che</strong> riguarda il Sollievo.(Estratto dal Sole24Ore: “Csr <strong>in</strong> corsia: al via la prima sperimentazione al28


CommunityIl Clown <strong>in</strong> Hospice è un clown <strong>che</strong> mette <strong>in</strong> gioco tuttoil suo mondo emozionale e si sp<strong>in</strong>ge f<strong>in</strong>o alla lim<strong>in</strong>arità…al <strong>con</strong>f<strong>in</strong>e <strong>che</strong> separa la vita dalla morte, occupandos<strong>in</strong>on solo del malato, ma dell’<strong>in</strong>tera “unitàsofferente”, dove paziente è qualsiasi persona <strong>che</strong> <strong>in</strong>tornoa quel letto vive sofferenza e angoscia, occupandosipers<strong>in</strong>o degli operatori atti a lavorare ogni giornosu un <strong>con</strong>f<strong>in</strong>e <strong>che</strong> spesso rappresenta paura e impotenza,occupandosi di un’<strong>in</strong>tera comunità… quella <strong>che</strong> noi def<strong>in</strong>iamocomunità <strong>che</strong> cura la comunità!L’hospice, <strong>in</strong>fatti, è spesso <strong>con</strong>siderato un punto di arrivo,ma è an<strong>che</strong> un’importante punto di <strong>in</strong>izio; per ognivita <strong>che</strong> si <strong>con</strong>clude ce ne sono altre <strong>che</strong> devono r<strong>in</strong>ascere,ritornando, dopo mesi vissuti“nell’isolamento”della sofferenza, alla vita quotidiana,ritornando, appunto, nella comunità e portando così <strong>con</strong>loro non solo le sp<strong>in</strong>e di questa dolorosa esperienza, maan<strong>che</strong> i fiori ricevuti, nutrimento per una vita più densae piena di significato.E’ così <strong>che</strong> il Clown <strong>in</strong><strong>con</strong>tra l’hospice e diventa specchioemozionale, strumento di ri<strong>con</strong>nessione <strong>con</strong> ilmondo relazionale del paziente, attraverso il quale recuperareuna dimensione nel passaggio, <strong>con</strong>tattare e viverea pieno l’emozione della sofferenza, della paura,dell’angoscia e traghettarla verso un’emozione positivadi Vita!E’ così <strong>che</strong>, grazie al clown e ai volontari del sorriso,l’hospice ritrova la sua dimensione familiare, l’umanizzazionenel prendersi cura e il respiro di una vita <strong>che</strong> haancora voglia di esprimersi.<strong>San</strong> Camillo-Forlan<strong>in</strong>i di Roma. Debutta l’ospedalesocialmente responsabile. Applicare le regole dellaCsr all’ospedale: operazione possibile. Questa è <strong>in</strong>fattila sfida del <strong>San</strong> Camillo di Roma, <strong>che</strong> appli<strong>che</strong>ràgli standard di responsabilità sociale per misurare’“amorevolezza” nelle cure dei pazienti. Per la primavolta, <strong>in</strong>fatti, dottori e <strong>in</strong>fermieri si <strong>con</strong>fronteranno<strong>con</strong> qualcosa <strong>che</strong> va oltre il dovere della cura e dell’assistenza:l’umanità nel rapporto<strong>con</strong> il malato e su questo dovranno aspettarsi una valutazione”).Abbiamo <strong>in</strong>oltre f<strong>in</strong>anziato due borse di studio per unmedico palliativista da affiancare all’equipe già esistente<strong>in</strong> Hospice.S<strong>in</strong> da subito abbiamo collaborato <strong>con</strong> altre associazionie realtà socio assistenziali, come AMASI, PotentialmenteOnlus, ABIO (Associazione Bamb<strong>in</strong>o <strong>in</strong>ospedale), Associazione Tumbao, Associazione Portatoridel <strong>San</strong>to, Istituto Don Uva, AIL, impegnate sulterritorio per sostenere progetti di utilità sociale.Tra i progetti futuri dell’associazione il f<strong>in</strong>anziamentodi una borsa di studio per <strong>in</strong>serire all’<strong>in</strong>terno del repartouna Psicologa dedicata, l’<strong>in</strong>serimento dellaTouch-Teraphy e altre terapie di rilassamento delcorpo e, ove possibile, di <strong>con</strong>certo <strong>con</strong> l’azienda ospedaliera,<strong>in</strong>terventi <strong>in</strong>frastrutturali <strong>che</strong> mir<strong>in</strong>o a creare,attraverso l’architettura del sollievo, un ambienteospedaliero vic<strong>in</strong>o al reparto dove i pazienti possanotrascorrere ore più rilassanti <strong>con</strong> i loro cari, al di fuoridella stanza.La nostra associazione è fatta di semplici persone <strong>che</strong>hanno <strong>con</strong>osciuto la famiglia dell’Hospice o ne sonoentrati a far parte e hanno riscoperto <strong>in</strong> questa realtà lapossibilità di guardare la vita <strong>con</strong> occhi diversi e di riscoprirla<strong>in</strong> ogni istante… pers<strong>in</strong>o nella più grande sofferenza.Se non possiamo combattere la malattia possiamo sicuramentecombattere la sofferenza… l’abbandono… lar<strong>in</strong>uncia!!!Possiamo riscoprire pers<strong>in</strong>o nella sofferenza e nella disperazionela gioia di una vita <strong>che</strong> ha ancora voglia disorridere!*Presidente degli Amici dell’Hospice <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong><strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE29


CommunityL’Oncologiasi chiameràper sempreLuigi ManzioneSarà dedicata al suofondatore, scomparsoa soli 57 anni, l’Unitàoperativa del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>Un leader appassionato e solare,pronto a combattere mille battaglieper onorare la promessa fatta a dodicianni alla morte del padre, stroncatoda un tumore ai polmoni, didedicare la sua vita a combatterequesto male tremendo ma pronto asciogliere ogni tensione <strong>con</strong> unabattuta e <strong>con</strong> una risata.Le testimonianze di colleghi e dicollaboratori, <strong>che</strong> hanno <strong>con</strong>cluso lacerimonia commemorativa per GigiManzione, il primario di Oncologiaprematuramente scomparso, hannoricomposto la figura di un protagonistadella sanità lucana.Un ri<strong>con</strong>oscimento a cui la direzionestrategica aziendale ha datosubito <strong>con</strong>cretezza decidendo di dedicarea Gigi l’unità operativa e ilday hospital di Oncologia da luifondati.L’annuncio del direttore generaleGiovanni De Costanzo è stato datoall’atto della <strong>con</strong>segna di una targacommemorativa alla vedova delprimario salernitano, per esprimerel’affetto profondo e il ricordo com-BIOGRAFIALuigi Manzione, primario oncologo e coord<strong>in</strong>atore della rete oncologicaregionale, è scomparso a Roma il 3 maggio <strong>in</strong> seguito a una improvvisamalattia. Aveva solo 57 anni e viveva a Battipaglia <strong>con</strong> la moglie e duegiovanissime figlie. Laureato a Napoli nel 1978 e specializzato a Romanel 1982, è stato assistente di oncologia del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> dal 1988 e responsabiledel day hospital oncologico dal 1994 e primario dal 1998, <strong>con</strong> lanascita dell’unità complessa di Oncologia dell’ospedale.Un palmares di tutto rispetto <strong>che</strong> annovera tra le altre, le attività di sperimentazionecl<strong>in</strong>ica e farmacologica, risoltesi <strong>in</strong> più di cento pubblicazioni,di cui molte su riviste <strong>in</strong>ternazionali di prestigio.Le sue <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azioni però lo hanno portato ad essere esponente di rilievodell’associazionismo medico; è stato, <strong>in</strong>fatti, segretario nazionale del Cipomo(il Collegio dei Primari Medici Ospedalieri Oncologi), <strong>con</strong>siglierenazionale e coord<strong>in</strong>atore regionale dell’Aiom (l’Associazione degli OncologiMedici), membro delle società oncologi<strong>che</strong> d’Europa e d’America.30


Communitymosso <strong>che</strong> ha lasciato <strong>in</strong> tutta la comunitàospedaliera. Il suo amore perla gente, l’estrema generosità nelservizio offerto a pazienti e a quantihanno collaborato <strong>con</strong> lui, guardandolocome esempio di grande talentoe apertura al prossimo, hannodeterm<strong>in</strong>ato un ricordo <strong>in</strong>delebile, <strong>in</strong>una <strong>in</strong>tera comunità <strong>che</strong> piange perla sua assenza.Parole e sensazioni <strong>che</strong> il direttoregenerale dell’AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>, l’<strong>in</strong>gegnereGiovanni De Costanzo, haracchiuso <strong>in</strong> una lettera aperta:“Esprimo a nome mio personale e ditutta l’Azienda Ospedaliera Regionale“<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>” di Potenza i sensidel più accorato cordoglio per lascomparsa del Dott. Luigi Manzione.Credo <strong>che</strong> la notizia dellamorte del Dott. Manzione abbia suscitatoemozione <strong>in</strong> ognuno di noi,evocando il ricordo di un bravo professionista.Medico scrupoloso e sempre animatoda un alto senso del dovere,nei lunghi anni trascorsi alla guidadel reparto di Oncologia Medica hasaputo <strong>con</strong>iugare al meglio grandeprofessionalità e profonde dotiumane, facendo parte a pieno titolodi quella straord<strong>in</strong>aria generazionedi primari <strong>che</strong> hanno dato lustro eprestigio all’<strong>Ospedale</strong> <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> diPotenza e soprattutto offerto ai cittad<strong>in</strong>iun punto di riferimento importantenei momenti più delicati edifficili. Perdiamo un uomo poliedricoe versatile <strong>che</strong> ha <strong>con</strong>tribuitoal progresso scientifico e culturaledi questa struttura di eccellenza.Sono certo <strong>che</strong> la sua limpida testimonianzadi primario e di uomo resterànel tempo un esempio per tuttii Medici e per i giovani <strong>che</strong> si avvic<strong>in</strong>ano al mondo della medic<strong>in</strong>a”.La cerimonia commemorativa è stata aperta da una messa suonata <strong>con</strong>celebratadal parroco del Torrione, il quartiere popolare di Salerno <strong>in</strong> cui ècresciuto Manzione e a cui era rimasto legatissimo, e dai cappellani dell’ospedale,don Mario e don Marcello. A suonare un quartetto d’archi delTeatro <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> di Napoli, già protagonista del Concerto di Natale.Al term<strong>in</strong>e della celebrazione eucaristica, <strong>che</strong> si è svolta <strong>in</strong> Auditorium <strong>in</strong><strong>con</strong>siderazione dell’elevato numero di partecipanti, è stato proiettato unvideo <strong>con</strong> spezzoni delle tante <strong>in</strong>terviste televisive <strong>con</strong>cesse da Manzioneal Tgr e un loop di immag<strong>in</strong>i fotografi<strong>che</strong> <strong>che</strong> alternando i momenti seri ei momenti giocosi delle attività medi<strong>che</strong> e scientifi<strong>che</strong> hanno <strong>con</strong>tribuito arestituire un’immag<strong>in</strong>e gioiosa di un professionista serio ma dalla personalitàlum<strong>in</strong>osa.<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE31


CommunityDIARIOa cura di Francesco Cutro4 MARZO: NUOVO MACCHINARIOPER FARMACI CHEMIOTERAPICIInaugurata l’Umaca, la nuova Unità Operativa ManipolazioneCitostatici e Antiblastici dell'A.O.R. Il range trala dose farmacologica ottimale e la dose tossica è estremamenteridotto; la robotizzazione della nuova camerasterile assicura un’elevatissima accuratezza dei dosaggi,per garantire terapie più personalizzate e precise; lapressurizzazione delle tre camere sterili “cappa” rappresentala massima sicurezza del personale addettoperché riduce al m<strong>in</strong>imo le esalazioni tossi<strong>che</strong> <strong>che</strong> possonoverificarsi; notevole il guadagno di tempo e di risorseumane grazie alla standardizzazione delle terapiee una notevole dim<strong>in</strong>uzione degli sprechi di materialifarmacologici.10 MARZO: PESCOPAGANO, LA STRUTTURAD’ECCELLENZA DELLA RIABILITAZIONEIl polo ospedaliero di Pescopagano ospiterà la primastruttura di alta specializzazione per le attività di riabilitazione<strong>in</strong> Basilicata. La giunta regionale ha approvatoil progetto elaborato dalla direzione strategica aziendale.La struttura di terzo livello ha dieci posti letto pergravi celebrolesioni e unità sp<strong>in</strong>ale (lesioni midollari),un reparto di riabilitazione <strong>in</strong>tensiva (II livello) e un repartodi riabilitazione estensiva (I livello), per un totalecomplessivo di 64 posti letto oltre <strong>che</strong> 18 posti letto perlungodegenti. Nel reparto di se<strong>con</strong>do livello, <strong>in</strong>oltre,sono previsti servizi di riabilitazione cardiaca (6 postiletto) e respiratoria (6 posti letto) e 24 posti letti per lariabilitazione neuromotoria.11 MARZO: VISITE GRATUTITE PER LAPREVENZIONE DELLE MALATTIE RENALIPresso l’ambulatorio dell’U.O. di Nefrologia, il personaledell’U.O. ha eseguito visite di <strong>con</strong>trollo e fornito<strong>in</strong>formazioni e una <strong>con</strong>sulenze medi<strong>che</strong> adeguate, nellaGiornata Mondiale del Rene. I reni svolgono un lavorosilenzioso ma di grande importanza e non è facile ac-corgersi di un loro malfunzionamento; tra le cause dell’<strong>in</strong>sufficienzarenale, il diabete e l’ipertensionearteriosa.Un semplice esame delle ur<strong>in</strong>e e il dosaggio della creat<strong>in</strong>anel sangue sono il primo passo per diagnosticareprecocemente tale malattia.15-19 MARZO: SETTIMANA DELLAPREVENZIONE ANDROLOGICAGli Specialisti Andrologi di 3 Centri della regione gratuitamentehanno eseguito visite andrologi<strong>che</strong> di prevenzionee coord<strong>in</strong>ato dibattiti sul problema diEiaculazione Precoce.“È stato un appuntamento importante - ha sottol<strong>in</strong>eatola Dott.ssa Angela Vita, responsabile dell’Unità di Andrologiadell’A.O. R. - <strong>che</strong> la nostra Società r<strong>in</strong>nova,dando l’opportunità ai maschi italiani di una visita gratuitadall’Andrologo, lo Specialista dell’uomo. V’è lariluttanza a parlare, chi soffre di Eiaculazione Precocepone numerose barriere ad affrontare la questione e .l’imbarazzo è la ragione pr<strong>in</strong>cipale. L’EP è una <strong>con</strong>dizionemedica: ha <strong>in</strong>fatti cause fisico/organi<strong>che</strong> <strong>che</strong> richiedonodi essere trattate a livello medico <strong>con</strong> unoSpecialista come l’Andrologo e non <strong>in</strong>vece <strong>con</strong> il solosupporto di uno psicologo.”31 MARZO: CONVENZIONE SIGLATA TRAAOR E UNIVERSITA’L’AOR <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> e il Dipartimento di Strutture, Geotecnicae Geologia applicata dell’Università di Basilicata,nelle persone di Giovanni De Costanzo e Cater<strong>in</strong>aDi Maio, hanno dato il via al programma di verifica32


Communitydella vulnerabilità sismica dei 17 edifici del complessoospedaliero del Rione Macchia Romana. La task forceuniversitaria ha <strong>in</strong>dividuato gli scenari di <strong>in</strong>tervento perla mitigazione del rischio, valutando le strategie e<strong>con</strong>omi<strong>che</strong>più <strong>con</strong>venienti per la messa <strong>in</strong> sicurezza.8 APRILE: UPDATE IN ANDROLOGIAIl meet<strong>in</strong>g è stato organizzato dalla dott.ssa AngelaVita, Responsabile dell'U.O. e coord<strong>in</strong>atore della sezioneApulo-Lucana della Società Italiana di Andrologia.Quest’anno, <strong>in</strong>fatti, il Centro di Andrologia del <strong>San</strong><strong>Carlo</strong> ha aderito ad un progetto nazionale “L’andrologoa scuola” di prevenzione, rivolto alla popolazione scolasticamaschile tra i 16 e i 18 anni, <strong>che</strong> mira a fornireai giovani la possibilità di tutelare la propria salute riproduttivae sessuale. L’educazione andrologica divieneparte <strong>in</strong>tegrante della formazione culturale scolastica,nel tentativo di compensare an<strong>che</strong> l’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e sanitariaun tempo svolta dalla visita medica di leva.16 APRILE: IV GIORNATA EUROPEA DEIDIRITTI DEL MALATO E LA CARTA DELLAQUALITA’ IN CHIRURGIAL’Azienda ospedaliera <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> ha <strong>in</strong>trapreso un iterdi qualità per il miglioramento delle prestazioni assicurateai cittad<strong>in</strong>i <strong>che</strong> trova nelle associazioni, quali Cittad<strong>in</strong>anzattiva-Tribunale dei diritti del malato,<strong>in</strong>terlocutori privilegiati. La persona è al centro dellapolitica sanitaria. Grande attenzione viene pertantoposta alla Carta della Qualità <strong>in</strong> Chirurgia, promossa daCittad<strong>in</strong>anzattiva-Tdm, nella quale sono riportati unaserie di impegni <strong>che</strong> perseguano il rispetto del diritto all’<strong>in</strong>formazione,alla sicurezza, all’appropriatezza e all’<strong>in</strong>novazione.17 APRILE: A PESCOPAGANO CORSO:“L’APPROCCIO CLINICO RIABILITATIVOAL PAZIENTE CON DISORDINICOGNITIVI E COMPORTAMENTALI”Il corso è stato organizzato dall’U.O. Medic<strong>in</strong>a Riabilitativadell’AOR, diretta dal Dot. Domenico <strong>San</strong>tomauro,<strong>in</strong> collaborazione <strong>con</strong> il Dipartimento diRiabilitazione dell’<strong>Ospedale</strong> di Pescopagano. Il meet<strong>in</strong>gha fornito <strong>in</strong>dicazioni metodologi<strong>che</strong>, strategi<strong>che</strong> <strong>che</strong> èpossibile utilizzare nella riabilitazione della persona <strong>con</strong>disord<strong>in</strong>i cognitivi e comportamentali (<strong>in</strong> seguito ad alterazion<strong>in</strong>europsicologi<strong>che</strong>, motorie o sensoriali), nellefasi di valutazione, di trattamento e di educazione/<strong>in</strong>formazionedel paziente e dei suoi care-giver.17 APRILE: ELEZIONE DIRETTIVO DELLASEZIONE APPULO LUCANA DELLA SIGOSPresso la sala riunioni dell’U.O. di Geriatria, si è tenutal’elezione del nuovo Direttivo della Sezione Appulo Lucanadella Società Italiana Geriatri Ospedalieri. Sonostati eletti i seguenti <strong>con</strong>siglieri: Dot. Baldassarre, Dot.Bochicchio, <strong>in</strong> qualità di Presidente, Dot. Giannuzzi,Dot. Lecciso, Dot. Libutti, Dot. Nicoletti, Dot. Pilotto.La riqualificazione della rete Ospedaliera dovrà <strong>con</strong>temperarel’esigenza di rafforzare la Geriatria Ospedaliera<strong>con</strong> quella Territoriale <strong>in</strong> un’ottica di <strong>in</strong>tegrazione<strong>che</strong> dia senso compiuto alla <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uità assistenziale.29 APRILE: RICERCA ONCOLOGICAPUBBLICATA SU RIVISTA INTERNAZIONALEI soggetti <strong>in</strong> età avanzata, <strong>in</strong> <strong>con</strong>t<strong>in</strong>uo aumento per l’allungamentodella vita media, non sono sufficientementerappresentati negli studi cl<strong>in</strong>ici e gli oncologi tendonospesso a non trattare adeguatamente tale categoria.Le modalità di trattamento per i pazienti <strong>in</strong> età avanzataaffetti da cancro del colon-retto non sono ben note.Presso l’U.O. di Oncologia Medica dell’<strong>Ospedale</strong> S.<strong>Carlo</strong> di Potenza, è stato perciò <strong>con</strong>dotto uno studio,unico nel suo genere, nel quale sono state <strong>con</strong>frontatedue diverse comb<strong>in</strong>azioni di <strong>che</strong>mioterapici (oxaliplat<strong>in</strong>oe capecitab<strong>in</strong>a vs ir<strong>in</strong>otecan e capecitab<strong>in</strong>a), una terapiastandardizzata solo nei pazienti giovani, ma nonadeguatamente validata negli anziani.Il trial, <strong>che</strong> è stato diretto dal dr. Gerardo Rosati ed èstato portato avanti per 3 anni <strong>con</strong> la collaborazione didiversi centri oncologici italiani, ha avuto l’onore di esserestato pubblicato sull’ultimo numero di Annals ofOncology, una delle più lette e r<strong>in</strong>omate riviste <strong>in</strong>ternazionalidi oncologia.7 MAGGIO: L’EMATOLOGIA NON HA MAI IN-TERROTTO LE ATTIVITA’ DI LABORATORIOLe notizie di stampa sui rischi di <strong>in</strong>terruzione delle at-<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE33


Communitytività di laboratorio a Ematologia sono <strong>in</strong>fondate. Con un comunicato loprecisa l’ufficio stampa: “Le attività di laboratorio svolte all’<strong>in</strong>terno del repartodi ematologia a supporto delle attività cl<strong>in</strong>i<strong>che</strong> e terapeuti<strong>che</strong> nonsono mai state né saranno <strong>in</strong>terrotte. Ogni allarmismo è pertanto strumentale”.8 MAGGIO: ASPORTATA PSEUDOCISTI DAL TEAM PANCREASL’<strong>in</strong>tervento di asportazione di una grossa pseudocisti è stato effettuato <strong>in</strong>occasione della terza riunione mensile del Team Pancreas del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>, acui ha partecipato il dottor Massimo Fal<strong>con</strong>i del Policl<strong>in</strong>ico Rossi di Verona,struttura tra le prime al mondo per la diagnosi e il trattamento delle patologiepancreati<strong>che</strong>. L’équipe di Chirurgia generale del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> è stata direttadal dottor D’Alessandro <strong>con</strong> la partecipazione dei dottori Fasano e Izzo el’anestesista dottoressa Olivieri, ha operato <strong>con</strong> l’assistenza del professorFal<strong>con</strong>i.20 MAGGIO: RICOSTRUITA LA GAMBA A UN AGRICOLTORETRAVOLTO DALLA MOTOZAPPAA un <strong>con</strong>tad<strong>in</strong>o sessantenne della prov<strong>in</strong>cia di Potenza, rimasto gravementeferito mentre lavorava la terra <strong>con</strong> la motozappa, grazie a un <strong>in</strong>tervento <strong>in</strong>novativodi microchirurgia ricostruttiva, opera di un’equipe multidiscipl<strong>in</strong>areè stato ricostruito il muscolo della gamba. Dopo l’<strong>in</strong>cidente, una primafase di terapia iperbarica, l’applicazione della VAC (Vacuum assisted closure),per generare il tessuto di granulazione e la ricostruzione del muscolo.L’operazione è stata eseguita dal chirurgo plastico, Maurizio Saturno, <strong>con</strong>il supporto del dottor Rocco Romano, del dottor Mi<strong>che</strong>le Mangone, un chirurgomaxillofacciale specializzato <strong>in</strong> microchirurgia, la traumatologa <strong>San</strong>tarsiero,l’anestesista Maria Damiano, lo strumentista Raffaele Mazziotta.24 MAGGIO: SETTIMANA PREVENZIONE DEL MELANOMAIn occasione della Settimana della Prevenzione del Melanoma, l’AOR, <strong>con</strong>la partnership della Ro<strong>che</strong>-Posay, ha proposto un programma di sensibilizzazionedenom<strong>in</strong>ato “Sk<strong>in</strong> Check”. È stato allestito un punto <strong>in</strong>formativograzie alla UO diretta dal dottor Ricciuti <strong>con</strong> l’obbiettivo di creare maggiore<strong>con</strong>sapevolezza sull’importanza della prevenzione ed aiutare ad <strong>in</strong>dividuaree tenere sotto <strong>con</strong>trollo i nei del proprio corpo <strong>in</strong>centivando i cittad<strong>in</strong>i-utentia <strong>con</strong>sultare il dermatologo per una diagnosi. Sono state poi programmatedue visite dermatologi<strong>che</strong> programmate tramite prenotazione al Cup e gratuite,<strong>in</strong> seguito portate a tre per il gran numero di richieste.26 MAGGIO: GIOVANE LUCANA SALVATA DALLA MAVUna ragazza della prov<strong>in</strong>cia di Matera, affetta da malformazione artero-venosa,un difetto <strong>con</strong>genito del sistema vascolare, costituito da vasi sanguigniaggrovigliati e dilatati nei quali l’arteria fluisce direttamente nella venasenza <strong>in</strong><strong>con</strong>trare la resistenza dei capillari,viene salvata a Potenza dopoessersi sottoposta a un procedimentoendovascolare di embolizzazionea Parigi <strong>che</strong> le avevaprovocato il coma. La paziente èstata operata dal direttore del Dipartimentochirurgico, il primario neurochirurgoPaolo Sever<strong>in</strong>o <strong>che</strong> haasportato sia l’ematoma sia la Mavencefalica e si è risvegliata senzamanifestare alcuna criticità.27 MAGGIO: MEETINGINTERNAZIONALE DIENDOSCOPIA GINECOLOGICAA Maratea il nono meet<strong>in</strong>g <strong>in</strong>ternazionaledi endoscopia g<strong>in</strong>ecologica,dedicato a Daniel Dargent dal tema“Chirurgia endoscopica: la rivoluzione<strong>con</strong>t<strong>in</strong>ua”. L’<strong>in</strong><strong>con</strong>tro è statopresieduto da Arnaud Wattiez, presidentedella Società europea di endoscopiag<strong>in</strong>ecologica e da SergioS<strong>che</strong>tt<strong>in</strong>i direttore del Dipartimentodella Donna e del bamb<strong>in</strong>o dell’AOR<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>. Uno dei focus èstato dedicato alla preservazionedella fertilità <strong>in</strong> oncologia g<strong>in</strong>ecologica,una delle nuove frontiere dellamedic<strong>in</strong>a.27 MAGGIO: L’ASSESSOREMARTORANO VISITAL’OSPEDALE SAN CARLOIl viaggio nel <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> si è divisotra il report <strong>in</strong>iziale della direzionestrategica alla visita ad alcuni repartie servizi di particolare rilievo, dall’<strong>in</strong><strong>con</strong>tro<strong>con</strong> il personale al sopralluogonella nuova palazz<strong>in</strong>a degliuffici i cui lavori sono <strong>in</strong> fase term<strong>in</strong>ale.L’assessore ha sottol<strong>in</strong>eato laferma volontà di <strong>in</strong>traprendere la34


CommunityCommunity16 GIUGNO: L’ASSESSORE ALLA SANITA’INAUGURA LA SALA ACCOGLIENZADEL REPARTO DI RIANIMAZIONELa struttura è stata f<strong>in</strong>anziata dal Rotary International,nel quadro di un progetto per lo sviluppo della culturadella donazione e sarà dest<strong>in</strong>ata al momento difficiledella richiesta ai familiari di autorizzazione all’espiantodi organi. L’assessore Martorano, ha sottol<strong>in</strong>eato legrandi potenzialità della s<strong>in</strong>ergia virtuosa tra sanità pubblicae privato sociale. Il <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> aderisce alla l<strong>in</strong>eadi accoglienza e di umanizzazione delle cure.2 LUGLIO: IMPIANTATA VALVOLA AORTICAPER VIA TRANSFEMORALEE' stata dimessa, a tre giorni dall'<strong>in</strong>tervento, una pazienteultra ottantenne affetta da stenosi aortica severa<strong>che</strong> lunedì scorso ha effettuato per la prima volta <strong>in</strong> Basilicataun impianto della valvola aortica per via transfemorale.La nuova tecnica di impianto valvolare,effettuata <strong>in</strong> pochi centri <strong>in</strong> Italia, viene praticata su queipazienti <strong>che</strong> presentano gravi <strong>con</strong>tro<strong>in</strong>dicazioni (etàavanzata <strong>con</strong> severe comorbilità) <strong>che</strong> impedis<strong>con</strong>o iltrattamento <strong>con</strong> la tecnica chirurgica tradizionale <strong>in</strong> circolazioneextracorporea. Alla vecchie aggressive tecni<strong>che</strong>chirurgi<strong>che</strong>, <strong>con</strong> tagli e profonde cicatrici al toracesubentra ora una modalità poco <strong>in</strong>vasiva, analoga aquella adottata per l’angioplastica. Il pallonc<strong>in</strong>o arrivaalla valvola difettosa per via arteriosa, la allarga percreare lo spazio per l’<strong>in</strong>serimento della nuova valvolaartificiale, <strong>che</strong> pure viene <strong>in</strong>serita per lo stesso canale.In questa metodica, ovviamente, uno dei fattori fondamentalidi successo è la velocità dell’<strong>in</strong>tervento. E suquesto campo la <strong>con</strong>solidata esperienza dell’<strong>in</strong>terventisticaemod<strong>in</strong>amica del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> offre abbondanti garanzie.L’<strong>in</strong>tervento rientra <strong>in</strong> un articolato progettopredisposto dall’'A.O.R. “<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong>” di Potenza, ed <strong>in</strong>particolare dall’U.O. di Cardiochirurgia e dall’U.O. diCardiologia Emod<strong>in</strong>amica <strong>con</strong> il supporto del serviziodi Cardioanestesia afferenti al Dipartimento dell'AltaSpecialità del Cuore. Il progetto prevede l'impiantotransfemorale o transapicale della valvola aortica <strong>in</strong> pazientianziani <strong>con</strong> valvulopatia degenerativa <strong>che</strong> nonpossono essere sottoposti all’<strong>in</strong>tervento tradizionale acuore aperto <strong>in</strong> circolazione extracorporea.5 LUGLIO: COMPLESSO INTERVENTOUROLOGICO A UN BIMBO ALBANESESta bene il bamb<strong>in</strong>o albanese diventato la mascotte delreparto di Urologia del <strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> è arrivato a Potenzalo scorso febbraio, grazie ad un ponte umanitario attivato<strong>con</strong> l'<strong>in</strong>termediazione della Caritas e della RegioneBasilicata, per sottoporsi a un delicatissimo <strong>in</strong>terventochirurgico non praticabile <strong>in</strong> Albania.Il bamb<strong>in</strong>o ha appena 16 mesi e presentava un complicatissimoquadro cl<strong>in</strong>ico <strong>che</strong> faceva pensare, <strong>in</strong>izialmente,a una forma di ermafroditismo. Le analisidiagnosti<strong>che</strong> hanno <strong>in</strong>vece ris<strong>con</strong>trato una severaspadia per<strong>in</strong>eale (anomalia <strong>con</strong>genita del pene dovutaad un <strong>in</strong>sufficiente sviluppo dell’uretra, il foro da cuifuoriesce l'ur<strong>in</strong>a), un'<strong>in</strong>versione scroto – peniena (ossiai testicoli si trovano al di sopra del pene) e una gravemalformazione ano - rettale, prognosi molto complessaa causa della compresenza di tre diverse patologie. L'assenzadi possibili mutazioni geneti<strong>che</strong> è stata <strong>con</strong>fermatada test di mappatura cromosomica.Il primo dei tre <strong>in</strong>terventi programmati è stato effettuatogiovedì scorso.L'equipe, composta dal prof. De Castro, dal dott. Muscillo,dal dott. Ciro Ammendola e dagli anestetisti dottoriLeonardo Perfido e Cater<strong>in</strong>a Simone, ha eseguito,<strong>in</strong> un unico <strong>in</strong>tervento, la correzione dell'ipospadia, larisoluzione della malformazione ano – rettale e unaprima correzione dell'<strong>in</strong>versione scroto - peniena. L'<strong>in</strong>tervento,durato 7 ore, è stato un grande successo. Inprimis per le attuali <strong>con</strong>dizioni del piccolo Iari: oggi ilbamb<strong>in</strong>o sta bene ed è tornato a ridere e giocare tra lebraccia della sua mamma. In se<strong>con</strong>do luogo per la complessitàdell'<strong>in</strong>tervento: Iari presentava tre differenti patologie<strong>che</strong> avrebbero richiesto specialisti diversi e unmaggior numero di operazioni. L'equipe è riuscita <strong>in</strong>vece,nella prima sessione del programma chirurgico, acorreggere, e <strong>in</strong> parte risolvere, tutti e tre i problemi delpiccolo. Da sottol<strong>in</strong>eare an<strong>che</strong> l'utilizzo della mucosa<strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale per la ricostruzione dell'uretra: tale tecnicarappresenta <strong>in</strong>fatti la prima esperienza di ricostruzione<strong>con</strong> mucosa <strong>in</strong>test<strong>in</strong>ale per questo tipo di impianto.36<strong>San</strong> <strong>Carlo</strong> MAGAZINE

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!