10.07.2015 Views

Fabio Minucci - Ordine degli Architetti

Fabio Minucci - Ordine degli Architetti

Fabio Minucci - Ordine degli Architetti

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

valutazione ambientale strategicavalutazione ambientale strategicavalutazione ambientale strategicaLA VALUTAZIONEAMBIENTALE STRATEGICAapproccio metodologico<strong>Fabio</strong> <strong>Minucci</strong>


LE ORIGINI DELLA V.A.Svalutazione ambientale strategicaLa Valutazione di impatto ambientale nasce negli Stati Uniti con l’environmentalassessment (EA) del 1969, atto con il quale viene tradizionalmente fatto coinciderel’inizio della valutazione ambientale (sia nella forma semplice (VIA) che in quellastrategica (VAS)Da allora la Valutazione Ambientale ha conosciuto una notevole e rapidadiffusione, stante la crescente attenzione ai temi ambientali, come dimostrano gliatti che vengono adottati a partire dagli anni ’70 dalla Comunità Europea.Si ricordano i primi:-la “Dichiarazione di Stoccolma sull’Ambiente Umano” (16 giugno 1972) nella quale, fin dalpreambolo, si afferma che la difesa e il miglioramento dell'ambiente sono divenuti “unoscopo imperativo per tutta l'umanità”.- il Vertice di Parigi (19-20 ottobre 1972) in cui venne proposto il primo programma d’azionerivolto alla tutela delle risorse naturali, alla lotta contro le emissioni sonore, allaconservazione della natura ed alla gestione dei rifiuti.Atti che segnano l’ingresso della protezione ambientale tra le prioritàdella Comunità EuropeaUna priorità formalizzata 14 anni dopo, con l’ Atto Unico Europeo (1986) checonferisce alla C.E. poteri in campo ambientale e, successivamente, con ilTrattato di Maastricht (1992) che all’art. 2 recita: “l’Unione si prefigge […] dipromuovere un progresso economico e sociale equilibrato e sostenibile”


LE ORIGINI DELLA V.A.Svalutazione ambientale strategicaIn Europa i primi paesi ad introdurre la V.I.A. sono stati:- la Germania, , con una “decisione” del Gabinetto Federale del 1976- la Francia con la legge n. 629 del 1976 "relative"à la protection de lanature”Si pongono così le basi per l'introduzione della V.I.A.anche in ambito europeoNel 1985 viene introdotta la V.I.A. (Direttiva 85/337/CEE) cheimpegna tutti gli stati membri a sottoporre a valutazionetutti i progetti che possono avere un impattoambientale importanteLa V.I.A. è una procedura tecnico-amministrativa, uno strumentodi supporto ai processi decisionali in quanto individua, descrive evaluta, ex-ante, i potenziali effetti sull’ambiente indottidall'attuazione di un determinato progetto rendendo possibile lascelta di un’opera ad impatto minimo in un sito ottimale


LE ORIGINI DELLA V.A.SDalla V.I.A. alla V.A.S.valutazione ambientale strategicaA far emergere l’esigenza di estendere la VIA a Piani e Programmi (P/P)è stato essenzialmente l’intrinseco limite di questo strumento e cioè lalimitatezza del suo ambito d’azione, che non consente – per la suanatura - di valutare effetti cumulativi, sinergici e indiretti delle attivitàprogettuali.In altre parole, la VIA, essendo limitata a specifici progetti,non è in grado di perseguire l’obiettivo dello svilupposostenibile in quanto priva di quella dimensione sistematica eglobale che è necessaria perché la protezione dell’ambiente siarealizzata in termini di sostenibilitàE’ partendo da questi presupposti che nasce laValutazione Ambientale Strategica (V.A.S.)effetti sinergici = effetti la cui interazione produce un effetto complessivo superiore alla somma <strong>degli</strong> effettiindividuali


LE ORIGINI DELLA V.A.SElementi distintivi tra V.I.A. e V.A.S.valutazione ambientale strategicaUn primo elemento è costituito dall’oggetto: la VAS ha per oggettola valutazione di politiche, piani e programmi, mentre con la VIA sivalutano i progetti.Le principali differenze tra i due tipi di valutazione sono però dicarattere dinamico e dipendono dalla qualità dell’operazionela VAS apporta infatti un contributo aggiuntivo nel processodecisionale rispetto alla VIA: l’integrazione della componenteambientale all’interno del processo decisionale fin dalle sue primefasi ponendola in posizione di parità rispetto alle altre componentiLa VAS consente il contemporaneo perseguimento di due obiettivi:1) rafforzare e ottimizzare la VIA,2) promozione dello sviluppo sostenibile


CHE COSA E’ ELA V.A.S.?valutazione ambientale strategicaLa Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) è un processosistematico inteso a valutare le conseguenze, sull’ambiente,delle azioni proposte da piani e programmi (P/P)L’obiettivo è quello di garantire che tali conseguenze sianovalutate a tutti gli effetti e affrontate in modo adeguato, findalle prime fasi del processo decisionale, ponendo sullostesso piano le considerazioni di ordine ambientaleeconomico e sociale, per uno sviluppo sostenibileQUALITÀAMBIENTALEPoliticheambientaliEFFICIENZAECONOMICAPoliticheeconomicheQUALITÀSOCIALE+ + =Politiche socialiSVILUPPOSOSTENIBILE


SVILUPPO SOSTENIBILE significa…...valutazione ambientale strategicavalutazione ambientale strategicavalutazione ambientale strategica


SVILUPPO SOSTENIBILE SIGNIFICA……….valutazione ambientale strategicaDa quanto detto emergono tre principi guida per il perseguimento di unosviluppo sostenibile:1) l'integrità dell'ecosistema2) l’efficienza economica3) l’ equità sociale.Di conseguenza, per attuare una politica di sviluppo sostenibile occorreconcentrarsi su tre aspetti CONTEMPORANEAMENTE:1 - il valore dell'ambiente. Un valore da attribuire agli ambienti naturali,a quelli antropizzati e quelli culturali, perché una migliore qualitàambientale contribuisce al miglioramento dei sistemi economicitradizionali2 - l'estensione dell'orizzonte temporale di riferimento. Per realizzareun'azione efficace di sviluppo sostenibile occorre allungare latempistica normalmente presa in considerazione quando si tratta dipolitiche economiche.Oltre al breve-medio periodo le politiche devono concentrarsi suglieffetti che si verificheranno a lunga scadenza e che riguarderanno legenerazioni future.3 - l'equità. Obiettivo primario dello sviluppo sostenibile è di venireincontro e soddisfare i bisogni delle comunità umane, seguendo uncriterio di uguaglianza sia temporale che geografica


valutazione ambientale strategicaVALUTARE PER DECIDERE INSIEMELa valutazione, oltre che costituire il presupposto per uno “svilupposostenibile”, rappresenta un formidabile supporto a favore:‣ DELLA TRASPARENZA‣ DELLA CHIAREZZA DELLE SCELTE D’ INTERVENTO E DELLESTRATEGIE CHE INTERESSANO IL TERRITORIOProprio l'attuale complessità ed ambiguità del processopolitico, portato‣ della pluralità di soggetti con interessi spesso confliggenti‣ della diversità dei livelli decisionali‣ dell'ambiguità delle posizioni politicheimpongono - ad ogni scala - la trasparenza attraverso:‣ l'esplicitazione delle scelte‣ l’esplicitazione delle attese‣ l’esplicitazione dei soggetti beneficiati‣ l’esplicitazione <strong>degli</strong> obiettivi di fondoche si intendono perseguire


valutazione ambientale strategicaVALUTARE PER DECIDERE INSIEMEUn efficace processo di valutazione presuppone profonderevisioni nella gestione dei processi di pianificazionea cominciare dall'esigenza di istituire, ai diversi livelli di gestione delterritorio, sedi di confronto/discussione tecnico-politicaLe "Conferenze di pianificazione" istituite da molte leggi urbanisticheregionali – alle quali partecipano tutti i soggetti interessati – vanno inquesta direzioneLa partecipazione costituisce infatti un’altra indispensabilecondizione per un corretto processo valutativo«Allo scopo di contribuire ad una maggioretrasparenza dell'iter decisionale nonché alloscopo di garantire la completezza e l'affidabilitàdelle informazioni su cui poggia la valutazione,occorre stabilire che le autorità responsabili perl'ambiente ed il pubblico siano consultatedurante la valutazione dei piani e dei programmie che vengano fissate scadenze adeguate perconsentire un lasso di tempo sufficiente per leconsultazioni, , compresa la formulazione dipareri» DIRETTIVA 42/2001/CE


OBIETTIVI DELLA V.A.S.valutazione ambientale strategicaCon l'art. 174 del Trattato di Amsterdam (entrato in vigore il 1°maggio 1999) i paesi aderenti alla Comunità Europea si sonoimpegnati ad assumere a fondamento delle loro azioni gliobiettivi:‣ della salvaguardia, della tutela e del miglioramento dellaqualità dell’ambiente,‣ della protezione della salute umana e dell’utilizzazioneaccorta e razionale delle risorse naturaliQuesti sono anche i presupposti che Parlamento Europeo eConsiglio hanno posto a fondamento della Direttiva 2001/42/CEdel 27 giugno 2001 concernente la valutazione <strong>degli</strong> effetti delleprevisioni di piani e programmi sull’ambienteLa Direttiva afferma che la valutazione è funzionale all’obiettivo di«garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e dicontribuire all’ integrazione di considerazioni ambientaliall’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmial fine di promuovere lo sviluppo sostenibile» (art.1)


OBIETTIVI DELLA V.A.S.valutazione ambientale strategicaLa V.A.S. si propone di verificare che gli obiettivi individuati dalP/P siano coerenti con quelli propri dello sviluppo sostenibile eche le azioni previste siano coerenti ed idonee al loro raggiungimento.Gli obiettivi del P/P devono soddisfare le condizioni di sostenibilità delconsumo delle risorse ambientali, condizioni che sono comunementefatte risalire ai seguenti principi:1. il tasso di utilizzazione delle risorse rinnovabili non deve esseresuperiore al loro tasso di rigenerazione2. l’immissione di sostanze inquinanti nell’ambiente non devesuperare la capacità di carico dell’ambiente stesso3. lo stock di risorse non rinnovabili deve restare costante nel tempo


LE ALTERNATIVE DI PIANOLa costruzione di alternative di pianovalutazione ambientale strategicaElemento essenziale per una buona decisione di piano è l’individuazionedi tutte le alternative ragionevoli.Conoscere l’intero insieme di alternative è infatti una condizionenecessaria per non escludere a priori, o in modo inconsapevole, scelteche possono rivelarsi valide e per ridurre il rischio di un processodecisionale pilotato, mirato a far emergere un’alternativa già scelta aprioriLe alternative di piano, devono essere “ragionevoli”, ovverorealmente realizzabili dal punto di vista tecnico, economico, legislativo.Le diverse alternative prefigurate devono essere esplicitate e trattateallo stesso livello di dettaglioNel rapporto ambientale devono essere indicate le ragioni dellascelta tra le alternative e una descrizione di come è stata fatta lavalutazione/scelta tra quelle prefigurate


LE ANALISIvalutazione ambientale strategicaa) Inquadramento del contesto generale del P/PPer condurre il processo di VAS in modo integrato rispetto alprocesso di pianificazione è necessario definire il contesto in cui ilP/P stesso si inserisce ed in particolare:- definire il quadro pianificatorio e programmatico interessantel’area in esame mettendo in evidenza gli obiettivi ambientali e ledecisioni presenti nei Piani che la interessano;- analizzare il contesto nel quale si colloca l’area: aspettiambientali rilevanti, aspetti socio-economici determinanti, aspettiterritoriali chiave (assetto territoriale, grandi tendenze emodificazioni d’uso del suolo,…);- identificare i soggetti da coinvolgere nel processo valutativo:enti territoriali ed autorità competenti in materia ambientale,portatori di interesse (stake holders).


LE ANALISIvalutazione ambientale strategicab) Identificazione e valutazione dei temi ambientalie <strong>degli</strong> obiettivi del P/PIn questa fase occorre definire:1. gli obiettivi strategici del P/P oggetto di VAS.2. gli obiettivi ambientali individuati sulla base dei principalidocumenti comunitari, nazionali e regionali in materia distrategie e politiche per lo sviluppo sostenibile.3. le relazioni tra gli obiettivi strategici del P/P e le relative azioniAsse = priorità strategiche su cui si articola il pianoMisura = strumento tramite il quale una determinata strategia trova attuazionea


LE ANALISIvalutazione ambientale strategicab) Identificazione e valutazione dei temi ambientalie <strong>degli</strong> obiettivi del P/PBiodiversità = varietà di specie viventi presenti in un determinato ambiente


LE ANALISIb) Identificazione e valutazione dei temi ambientalie <strong>degli</strong> obiettivi del P/Pvalutazione ambientale strategicavalutazione ambientale strategicavalutazione ambientale strategica


LE ANALISIb) Identificazione e valutazione dei temi ambientali e <strong>degli</strong>obiettivi del P/P (segue)valutazione ambientale strategicavalutazione ambientale strategicavalutazione ambientale strategica


LE ANALISIc) Analisi della situazione e dei trend evolutivi in caso di NONattuazione del Piano (IPOTESI ZERO o “SCENARIO DI RIFERIMENTO” )valutazione ambientale strategicaCostruzione delloscenario di riferimentoEvoluzione - nel tempo - del contestosocio-economico, territoriale eambientale di riferimentoin assenza dalle azioni previste dalP/P (alternativa zero)Lo scenario di riferimento permette di paragonare e differenziare lealternative di P/P, consentendo di valutare gli effetti derivanti daciascuna alternativa e di "ordinare" le alternative stesse secondo unagerarchia di desiderabilitàLe ipotesi su cui si fonda lo scenario diriferimento devono sempre essereesplicitate in modo chiaro, così da poteressere verificate in fase di monitoraggio


LE ANALISIc) Analisi della situazione e dei trend evolutivi in caso di NONattuazione del Piano (ipotesi 0)valutazione ambientale strategicaValutazione dello stato attuale e della probabile evoluzione in caso di NON attuazione delpiano/programma in relazione agli obiettivi ambientali rilevantiBiodiversitàTemi ambientali rilevantiPopolazione e salute umanaSuoloAcquaClima e atmosferaBeni materiali e patrimonio culturalePaesaggioRifiutiEnergiaAltre temiObiettiviambientalirilevantiIndicatoreStato attuale etendenzeEvoluzioneprobabile in caso dinon attuazione delPiano


valutazione ambientale strategicaLE ANALISId) Valutazione QUALITATIVA <strong>degli</strong> effetti del Piano sull’ambienteLa valutazione qualitativa <strong>degli</strong> effetti ambientali potenziali del P/P iniziaattraverso l’impiego di una “scala di forza” che, indipendentemente dallapositività o negatività dell’effetto, combina i fattori di:- frequenza,- durata- reversibilità,Con l’impiego di questa scala è possibile dare un giudizio sull’effetto attesodefinendone l’ordine di grandezza: debole, medio e forteScala di forza Reversibile IrreversibileBreve termine D FOccasionale D MFrequente M FLungo termine D FLegendaF = effetto forteM = effetto medioD = effetto deboleSuccessivamente si può utilizzare una “scala diintensità” per determinare l’entità <strong>degli</strong> effettiScala d’intensitàMolto negativoNegativoPositivoMolto positivoForteABBAMedioEffetti di classe A: interazioni irreversibili che comportano effetti forti sull’ambienteEffetti di classe B: interazioni, reversibili/irreversibili, con effetti moderati.Effetti di classe C: interazioni reversibili che comportano effetti lievi sull’ambienteACCADeboleBCCB


LE ANALISId) Valutazione QUALITATIVA <strong>degli</strong> effetti del Piano sull’ambientevalutazione ambientale strategicaSulla base delle analisi precedenti si dovrà quindi procedere alla la valutazione<strong>degli</strong> effetti di ciascuna misura del P/P;operazione che può essere condotta secondo il seguente schema:VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DELLE SINGOLE MISURE SULL’AMBIENTEAzioni chiave del Piano: …………………Misura: ………………….Obiettiviambientali rilevantiIndicatoriambientali rilevantiTipi d’impattoPossibili effettiDescrizioneEventuali proposte di modificazione/integrazione delle azioni chiave: …………………Proposte di mutamento del contenuto: …………………….Proposte di condizioni attuative: ………………………..Misura = strumento tramite il quale una determinata strategia trova attuazioneazioneProposte per minimizzaregli effetti negativi omassimizzare quelli positivi


LE ANALISIvalutazione ambientale strategicae) Valutazione <strong>degli</strong> impatti cumulativiUno <strong>degli</strong> obiettivi della VAS è quello di analizzare gli impatti cumulativi a caricodelle risorse ambientali.Gli impatti cumulativi (positivi o negativi, diretti o indiretti, a lungo o a brevetermine) derivanti da una gamma di attività in una determinata area, ciascunodei quali potrebbe non risultare significativo se considerato separatamente,vanno esplicitatiVALUTAZIONE DEGLI EFFETTI CUMULATIVI DEL PIANO SULL’AMBIENTEObiettivo Ambientale Rilevante: …………………………..Indicatore Ambientale Rilevante: ………………………..Tendenza attuale e sua probabile evoluzione in caso di non attuazione del Piano: ……………Effetti cumulativi attesi delle misure aventi un impatto rilevante sull’obiettivo considerato: ……MisureEffetti sulle singole misureTipo di impattoDescrizioneImpattocumulativoRaccomandazioniConfrontando in modoincrociato le diversemisure ricadenti nellostesso obiettivoambientale e aventieffetti significativi su diesso, si valuta l’effettocumulativo dellediverse azioni previste.La matrice consente di descrivere e rappresentare in modo sintetico tico gli impatticumulativi, i loro possibili effetti e le possibili azioni per limitarne lgli effetti.


LE ANALISIvalutazione ambientale strategicae) Il monitoraggio del P/PIl monitoraggio è finalizzato a:- osservare l’evoluzione dello stato del territorio e dell’ambiente, valutatiattraverso un insieme di indicatori (quelli della VAS e anche altri),- verificare, qualitativamente e quantitativamente, lo stato di attuazione a<strong>degli</strong>obiettivi e l’efficacia delle politiche del piano, ossia la “performance“di piano”Il “sistema di monitoraggio” deveessere progettato in fase dielaborazione del piano stesso.Ciò implica:- la verifica e l’integrazione <strong>degli</strong>indicatori da utilizzare,accompagnati dai relativi valoriobiettivoe soglie di sostenibilità- la definizione di modalità e tempiper la raccolta e perl’elaborazione delle informazioninecessarie al loro calcoloMisura: ……………………………..Intervento: …………..Obiettivoambientale rilevanteANALISI DEL SISTEMA DI MONITORAGGIOIndicatore dimonitoraggioValoreobiettivoProposta di eventuali ulteriori indicatori : ………………………ModificheproposteCommentiIl sistema di monitoraggio che si valuta in questa fase non è definitivo: nell’attuazionedel Piano, potranno essere apportate modifiche in termini di “ricalibratura” dei valoriobiettivo e di modifica/sostituzione di indicatori di monitoraggio.


LE ANALISIvalutazione ambientale strategicaCostruzione di un sistema di indicatori per la stimadel raggiungimento <strong>degli</strong> obiettivi di piano e per la valutazione <strong>degli</strong>scenari alternativiGli indicatori cui si fa riferimento possono ripartirsi in due grandi famiglie:- gli indicatori descrittivi: : rappresentano misure puntuali (solitamente espressein misure fisiche o monetarie), riferite a specifiche caratteristiche dell’ecosistema o del sistema sociale ed economico. Sono utilizzati per descrivere lostato o l’andamento di un fenomeno, sulla base di precisi criteri scientifici- gli indicatori prestazionali: associano a un indicatore descrittivo unparametro di riferimento che può essere un limite normativo o un obiettivopolitico, mettendo in evidenza il tasso di scostamento tra i due dvalori.Tali indicatori sono utilizzati per monitorare e valutare l’efficaciadelle politiche di sviluppo intraprese e possono essere espressianche come misure di standard di qualitàGli indicatori debbono fornire dati attendibili e facilmente comparabilicon i quali valutare l’entità di un determinato fenomeno e la suaevoluzione nel tempo


LE ANALISIvalutazione ambientale strategicaCostruzione di un sistema di indicatori (segue)Un buon indicatore, secondo le indicazioni dell’Organizzazione per laCooperazione e lo Sviluppo Economici (O.C.S.E.) deve possedere trespecifiche caratteristiche:1) consistenza analitica e scientifica:- essere definito in modo univoco sul piano tecnico per ciò che concerne lemodalità e gli strumenti di misurazione ed elaborazione;- essere accettato dalla comunità scientifica internazionale;- essere compatibile con soglie, standard e valori di riferimento (nazionali einternazionali);- essere applicabile nell’ambito di modelli previsionali e/o di sistemi informativiterritoriali.2) rilevanza:- essere rappresentativo delle condizioni attuali o tendenziali;- essere sensibile ai cambiamenti;- risultare facilmente interpretabile e comprensibile;- essere utilizzabile in comparazioni spazio-temporali;- essere coerente alla realtà e alle politiche ambientali in atto.3) misurabilità:- nella misurazione debbono utilizzarsi dati già disponibili o facilmente reperibili;- utilizzare dati documentati, precisi e verificabili;- essere aggiornabile coerentemente alle esigenze di monitoraggio.


LA VALUTAZIONE NEL PROCESSO DI PIANOvalutazione ambientale strategicaCostruzionedel pianoInterventicorrettivi sulpianoValutazionedel pianoValutazioneperiodica deirisultati delmonitoraggioMonitoraggiodel piano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!