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79° Congresso Nazionale della Società Italiana di ... - Salute per tutti

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<strong>79°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong><strong>della</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> UrologiaBologna, 17-21 Giugno 2006L’appropriatezzaterapeutica dell’IPB:un nuovo traguardoStu<strong>di</strong>o PRO-DE: risultati epidemiologicie <strong>di</strong>agnostico terapeuticiClau<strong>di</strong>o FerriIl ruolo <strong>della</strong> flogosi nell’IPBAldo Vittorio BonoOttimizzare il trattamento del paziente con IPBCiro Imbimbo77° <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>della</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> UrologiaMilano, 19-23 Giugno 2004Vol. 9, n. 4, 2006In caso <strong>di</strong> mancata consegna restituire al mittente che si impegna a pagare la relativa tassa. Perio<strong>di</strong>cità bimestrale - Spe<strong>di</strong>zione in abbonamento postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale <strong>di</strong> Milano


<strong>79°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>della</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> UrologiaL’appropriatezza terapeutica dell’IPB:un nuovo traguardoSimposio, 20 Giugno 2006Clau<strong>di</strong>o FerriDipartimento <strong>di</strong> Nefrologia ed UrologiaUnità O<strong>per</strong>ativa UrologiaPoliclinico S. Orsola - Malpighi, BolognaStu<strong>di</strong>o PRO-DE:risultatiepidemiologicie <strong>di</strong>agnosticoterapeuticiLo stu<strong>di</strong>o PRO-DE è uno stu<strong>di</strong>o osservazionale,multicentrico nazionale,sull’i<strong>per</strong>trofia prostatica benigna(IPB) in pazienti afferenti adambulatori urologici.Obiettivi primari dello stu<strong>di</strong>o sonostati:stimare la frequenza <strong>di</strong> soggettiambulatoriali con età ≥ 45 annicon <strong>di</strong>agnosi certa <strong>di</strong> IPB, con sintomatologiamoderata o grave(IPSS ≥ 8);valutare, in una casistica italiana,l’idoneità <strong>di</strong> un nuovo questionariosui sintomi urinari e sullaqualità <strong>di</strong> vita messo a punto evalidato nei soggetti con IPB (ICSmale SF) in un setting non italiano;descrivere il punto <strong>di</strong> vista del pazientecon IPB (conoscenze, preferenzee grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione)sulle <strong>di</strong>verse strategie oggi <strong>di</strong>sponibili.Obiettivi secondari dello stu<strong>di</strong>o sonostati:stimare la frequenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi ses-suali nei pazienti ambulatoriali <strong>di</strong>età ≥ 45 anni con <strong>di</strong>agnosi certa<strong>di</strong> IPB;valutare la vali<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> una somministrazioneguidata (intervistafaccia a faccia) del questionariosulla <strong>di</strong>sfunzione erettile (IIEF)rispetto all’auto-somministrazione(standard <strong>di</strong> riferimento), sianell’intera popolazione che in sottogruppirilevanti <strong>di</strong> pazienti;descrivere le procedure <strong>di</strong>agnostichee terapeutiche dei Me<strong>di</strong>ciSpecialisti in Urologia relativamenteai pazienti con IPB chegiungono alla loro osservazionein ambulatorio e valutare l’impattodelle nuove linee-guida internazionali.Bologna, 17-21 Giugno 2006Lo stu<strong>di</strong>o si è svolto durante sei settimaneconsecutive scelte tra il 31maggio e il 29 ottobre 2004.Nello stu<strong>di</strong>o sono stati inclusi <strong>tutti</strong>i soggetti <strong>di</strong> sesso maschile conetà ≥45 anni che si sono presentatialla visita ambulatoriale con unacon<strong>di</strong>zione clinica sintomatica caratterizzatada sintomi del tratto urinarioinferiore (LUTS), causati dai<strong>per</strong>plasia istologica <strong>della</strong> prostatae/o da aumento <strong>di</strong> volume <strong>della</strong>prostata. Sono stati esclusi i soggetticon carcinoma prostatico e quelligià sottoposti ad intervento chirurgico<strong>per</strong> IPB.Per partecipare allo stu<strong>di</strong>o, dovevaessere garantito un numero minimo<strong>di</strong> casi pari a 15-20. I dati da raccogliere<strong>per</strong> i pazienti con IPB riguardavanoinformazioni inerenti a:demografia;stile <strong>di</strong> vita;dati anamnestici/comorbi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong>base;<strong>di</strong>agnosi e dati funzionali;funzione sessuale,trattamenti (me<strong>di</strong>ci e/o chirurgici).I questionari utilizzati sono stati:IPSS e ICS male SF <strong>per</strong> i sintomiurinari/QoL;Tabella 1.Popolazione dello stu<strong>di</strong>o PRO-DE.N. pazienti selezionati 4709Età (anni)Me<strong>di</strong>a 65,7Me<strong>di</strong>ana 66DS 9,81Range 45 -96Motivo <strong>della</strong> visitaBilancio <strong>di</strong> salute 541 (11,5%)LUTS 1878 (39,9%)Altro 433 (9,2%)Controllo PSA 1110 (23,6%)Follow up pat. urinarie 1383 (29,4%)Disturbi sessuali 511 (10,9%)Non registrato 112 (2,4%)PatologieIPB 2142 (45,5%)Inf. urinarie ricorrenti 362 (7,5%)Inf. urinarie acute 130 (2,8%)Prostatite 393 (8,3%)Altro 834 (17,7%)Calcolosi 338 (7,2%)Carcinoma prostata 546 (11,6%)Carcinoma vescica 301 (6,4%)Disfunzione erettile 459 (9,7%)Non registrato 139 (3,0%)Nota: un paziente poteva avere più <strong>di</strong> un motivo<strong>per</strong> la visita e/o più <strong>di</strong> una patologia.1INFORMEDvol. 9, n. 4, 2006


2<strong>79°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>della</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> UrologiaBologna, 17-21 Giugno 2006INFORMEDvol. 9, n. 4, 2006valore <strong>per</strong>cepito dal paziente suitrattamenti <strong>di</strong>sponibili (opinioni/conoscenze/preferenze/sod<strong>di</strong>sfazione);questionario IIEF (InternationalIndex Erectile Function) <strong>per</strong> i <strong>di</strong>sturbisessuali.La popolazione osservata è stata <strong>di</strong>4.709 soggetti (Tabella 1) e i pazientiarruolati nello stu<strong>di</strong>o PRO-DE sono stati 1.473, un campioneadeguato <strong>per</strong> fornire stime con precisioneelevata <strong>di</strong> prevalenza <strong>di</strong> pazienticon IPB moderata/grave.I pazienti con IPB sono stati 2.142e la loro <strong>di</strong>stribuzione <strong>per</strong> età è mostratanella Figura 1.I pazienti con deficit erettile (DE)sono stati 459 (9,7%) e non hannoevidenziato significative <strong>di</strong>fferenze<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione tra Nord, Centro eSud Italia.Per quanto riguarda le patologie concomitantinon urologiche, il 75,2%dei pazienti ha riferito almeno unapatologia, con netta prevalenza dell’i<strong>per</strong>tensionearteriosa (45%).Dei 1.473 pazienti arruolati e valutabili,485 (32,9%) avevano anchealmeno un <strong>di</strong>sturbo urologico <strong>di</strong>versodall’IPB: infezioni vie urinarie(32%) e prostatite (28%) sono statele con<strong>di</strong>zioni più frequenti.La sintomatologia urinaria da IPBè risultata moderata/grave nel66,8% dei casi, con una qualità <strong>di</strong>vita giu<strong>di</strong>cata <strong>di</strong>sturbata nel 36%dei pazienti.Nella Figura 2 sono in<strong>di</strong>cati gli esamiclinici richiesti/effettuati: la quasitotalità dei pazienti è stata sottopostaall’esplorazione rettale (DRE)e il dosaggio del PSA è stato richiestoin più dell’80% dei casi.La valutazione del volume <strong>della</strong>prostata ha fornito un valore me<strong>di</strong>o<strong>di</strong> 45,7 cc, con un range compresotra 10 e 200 cc.Pazienti (%)Pazienti (%)70605040302010029,3Figura 1.Stu<strong>di</strong>o PRO-DE: <strong>di</strong>stribuzione <strong>per</strong> età dei pazienti con IPB.Creatinina siericaEndoscopia del trattourinario inferioreBiopsiaTRUSUltrasonografiatransaddominaleEsame uro<strong>di</strong>namico completoUrografiaT48,453,139,145-54 55-64 65-74 ≥ 75Età (anni)Figura 2.Stu<strong>di</strong>o PRO-DE: esami clinici richiesti/effettuati nei pazienti con IPB.6050403020100UroflussimetriaEsame colturale urineAnalisi urinePSADRE0 20 40 60 80 100< 25 cc 25-30 cc 30-40 cc ≥ 40 ccVolume <strong>della</strong> prostataFigura 3.Stu<strong>di</strong>o PRO-DE: correlazione tra PSA e volume <strong>della</strong> prostata.< 1,5 ng/mL1,5-4 ng/mL≥ 4 ng/mL


<strong>79°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>della</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> UrologiaBologna, 17-21 Giugno 20065CMIMacrofagoPGE2MMP’sCOX-2NOS2IL-8TGF-βMIFFigura 8.Nell’infiammazione cronica associata ad IPB le numerose citochineprodotte dai macrofagi agiscono sui vari componenti <strong>della</strong> prostatafavorendo la crescita <strong>della</strong> ghiandola.CSF1, ecc.NO/RNSVEGFTNF-αROSCrescitadel volume prostaticoCellula epitelialeCOX-2PGE2NF KBattivazioneIGF EGFguastial DNAInattivazionedegli enzimiriparatorip53apoptosiRimo<strong>della</strong>mentodello stroma Angiogenesi Mutagenesizione flogistica stromale non sononoti, ma è certo che tale infiammazioneè in<strong>di</strong>pendente dalla presenza<strong>di</strong> batteri.Nello stroma prostatico in corso <strong>di</strong>IPB sono presenti infiltrati costituitida linfociti B e T e da macrofagi:tali elementi cellulari si accumulanointorno alla componente ghiandolareprovocandone la scompaginazione,l’atrofia e la proliferazione(atrofia infiammatoria proliferativa)(Figura 7).Diversi Autori hanno rivolto la loroattenzione alle citochine prodotteda tali cellule infiammatorie con l’obiettivo<strong>di</strong> comprendere come questepossano alterare il network deifattori <strong>di</strong> crescita prostatici.A questo proposito è stato <strong>di</strong>mostratoche nell’IPB è presente un’aumentataespressione <strong>di</strong> alcune interleuchine,con particolare riguardo a IL-6, IL-8, IL-15 e IL-17 (Tabella 2).Il ruolo dell’IL-17, una citochinacon un’importante azione proflogogena,è stato indagato da Stainer,et al. (2003): essa viene secreta dailinfociti CD4 + attivati ed è in grado<strong>di</strong> stimolare le cellule epiteliali, endotelialee i fibroblasti a produrremolecole proinfiammatorie comeIL-6, IL-8, IL-1β, TNF-α e COX-2.È da ricordare che in con<strong>di</strong>zioni fisiologicheil tessuto prostatico nonesprime IL-17, mentre in corso <strong>di</strong>IPB essa è evidente nelle cellule muscolarilisce e nella parte apicale dellecellule epiteliali dei dotti.Le citochine proinfiammatorie cosìprodotte inducono l’espressione<strong>di</strong> COX-2, l’enzima responsabile<strong>della</strong> sintesi delle prostaglan<strong>di</strong>nedall’acido arachidonico.Wang, et al. (2004) hanno osservatoche questo enzima è presentenelle cellule epiteliali che tappezzanoi dotti a<strong>di</strong>acenti alle zone prostatichesede <strong>di</strong> infiltrato infiammatoriocronico e che queste cellule,oltre a possedere un elevatoin<strong>di</strong>ce proliferativo, i<strong>per</strong>esprimonoBcl-2, un inibitore <strong>della</strong> morte cellulareprogrammata.In sintesi queste osservazioni in<strong>di</strong>canoche l’infiammazione cronicache si associa all’IPB comporta l’esistenzanella prostata <strong>di</strong> un complessonetwork <strong>di</strong> citochine i cuieffetti possono alterare i fini meccanismi<strong>di</strong> controllo <strong>della</strong> crescitacellulare e le cui conseguenze a lungotermine devono essere ancoraattentamente valutate (Figura 8).Oggi, tuttavia, alcuni aspetti dell’impattodell’infiammazione sull’IPBsono già noti e provengono daanalisi condotte da Roherborn, et al.(2005) sui dati dello stu<strong>di</strong>o Me<strong>di</strong>calTherapy of Prostatic Symptoms(MTOPS): i pazienti, in cui in con<strong>di</strong>zionibasali la biopsia prostaticaevidenzia la presenza <strong>di</strong> un processoinfiammatorio, hanno volumighiandolari maggiori, livelli sierici<strong>di</strong> PSA più elevati, sono più pre<strong>di</strong>spostialla progressione clinicasintomatologica e alla terapia invasiva,e hanno un maggior rischio <strong>di</strong>ritenzione urinaria acuta.INFORMEDvol. 9, n. 4, 2006


<strong>79°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>della</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> UrologiaBologna, 17-21 Giugno 20067te, et al. (2005) ha evidenziato chel’attuale prevalente impiego degliα-bloccanti (favorito dal loro buoncontrollo sui sintomi), non ostacolandoil progressivo aumento delvolume prostatico, determina a lungotermine la necessità <strong>di</strong> una chirurgiapiù aggressiva.I 5ARI agiscono bloccando gli enzimiche trasformano il testosteronein <strong>di</strong>idrotestosterone (DHT), laforma attiva dell’ormone che è responsabile<strong>della</strong> crescita prostatica.Come è noto, la 5α-reduttasi possiededue isoforme denominate tipo1 e tipo 2: la 5α-reduttasi tipo2 è l’isoenzima predominante neltessuto prostatico normale e nell’IPB,mentre la 5α-reduttasi tipo1è presente nell’IPB in quantità minore,ma prevale in linee cellulari<strong>di</strong> neoplasia prostatica e sembra esserei<strong>per</strong>espressa in alcune forme<strong>di</strong> carcinoma <strong>della</strong> prostata.Dutasteride è il primo duplice inibitore<strong>di</strong> entrambi gli isoenzimi <strong>della</strong>5α-reduttasi.Rispetto a finasteride, che inibiscesolo l’isoenzima <strong>di</strong> tipo 2, dutasteridedetermina una maggiore riduzionedel DHT sierico (Figura 10)e questo effetto è osservabile anchein pazienti precedentemente trattaticon finasteride (Figura 11).Con dutasteride la riduzione delDHT sierico su<strong>per</strong>a il 90% del valoreiniziale e ciò è stato recentementeevidenziato anche a livellodel tessuto prostatico.Clinicamente ciò si traduce, dopotre mesi <strong>di</strong> terapia, in una riduzionedei sintomi da IPB in una significativamentemaggiore <strong>per</strong>centuale<strong>di</strong> pazienti rispetto a finasteride(Figura 12).I risultati degli stu<strong>di</strong> a lungo termine<strong>di</strong> fase III <strong>di</strong> dutasteride neltrattamento dell’IPB, sono stati confrontaticon quelli dello stu<strong>di</strong>oPLESS in cui finasteride è stata spe-pg/mLProporzione dei pazienti (%)Figura 11.Dopo un precedente trattamento con finasteride,dutasteride riduce ulteriormente il <strong>di</strong>idrotestosterone (DHT) sierico.Figura 12.Dopo tre mesi <strong>di</strong> terapia dutasteride ha ridotto i sintomi in una <strong>per</strong>centuale <strong>di</strong>pazienti significativamente maggiore rispetto a finasteride.Riduzione del VP a 4 anni (%)504030201003002502001501005000–5–10–15–20–25–30Randomizzazionep = 0,001623,343,3OgnimiglioramentoFinasteride–18–18,7%–62,5%–42,1%–62,5%Dutasteride–27,3–42,1%–69,2%Basale 2 settimane 6 settimane Finale18,330,0FinasterideDutasterideMod. da: Botto H, et al. Prog Urol 2005; 15:1090-5Finasteride (n = 120)Dutasteride (n = 120)–1 punto –2 punti –3 puntiVariazione nel punteggio AUA-SIFigura 13.Negli stu<strong>di</strong> a lungo termine (4 anni) dutasteride ha maggiormente ridottoil volume prostatico rispetto a finasteride.4,211,71,70,8Mod. da: Hagerty, et al. J Am Osteopath Assoc. Submitted.Mod. da: Debruyne, et al. Eur Urol 2004; 48:488-95.McConnell, et al. N Engl J Med 1998; 338:557-63.INFORMEDvol. 9, n. 4, 2006


8<strong>79°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>della</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> UrologiaBologna, 17-21 Giugno 2006INFORMEDvol. 9, n. 4, 2006rimentata in analoghe con<strong>di</strong>zionicliniche.Da questa comparazione è emersoche dutasteride rispetto a finasteride:riduce maggiormente i livelli sierici<strong>di</strong> DHT (-95% vs -70%) ;determina una più spiccata <strong>di</strong>minuzionedel volume prostatico(-27,3% vs -18%) (Figura 13);aumenta più marcatamente il Qmax(+2,7 vs +1,9 mL/sec);agisce più efficacemente sui sintomi(-6,5 vs -3,3 AUA-SI score);<strong>di</strong>minuisce maggiormente l’incidenza<strong>di</strong> ritenzione urinaria acuta(1,8% vs 2,8%) e <strong>di</strong> interventochirurgico (2,2% vs 4,8%)Dutasteride è un farmaco ben tollerato:la maggior parte degli effetticollaterali registrati sono stati lievi-moderatie si sono ridotti neltempo: i più comuni sono risultatiessere legati alla sfera sessuale. Laloro incidenza è stata solo leggermentesu<strong>per</strong>iore a quella riscontrata<strong>per</strong> il placebo (Tabella 4).Lo stu<strong>di</strong>o Symptom Management AfterReducing Therapy (SMART-1) èun’indagine prospettica su 327 pazienticon IPB che sono stati randomizzatial trattamento con unacombinazione <strong>di</strong> dutasteride 0,5 mge tamsulosina 0,4 mg <strong>per</strong> 36 settimane(DT36) oppure dutasteride0,5 mg e tamsulosina 0,4 mg <strong>per</strong>24 settimane, seguite da dutasteridee placebo <strong>per</strong> le restanti 12 settimane(DT24 + D12).I risultati in<strong>di</strong>cano che il 77% deipazienti nel gruppo DT24 + D12 siè sentito meglio, o non peggio, alla30 a settimana rispetto alla 24 a .Degna <strong>di</strong> nota è l’osservazione chenell’84% dei pazienti con punteggioIPSS < 20 il passaggio alla 24 asettimana alla monoterapia con dutasteridenon ha causato un peggioramentodei sintomi, mentre ciòsi è verificato nel 42% dei pazientiEventi avversi Placebo(n = 2.158)Dutasteride(n = 2.167)n (%) n (%)Tutti gli eventi correlati 303 (14) 412 (19)Disfunzione erettile 86 (4) 158 (7)Libido alterata (<strong>di</strong>minuita) 46 (2) 91 (4)Disor<strong>di</strong>ni dell’eiaculazione 17 (< 1) 48 (2)Ginecomastia 16 (< 1) 50 (2)Disagio e fatica 33 (2) 13 (< 1)Tabella 4.Effetti collaterali (>1%) correlati all’impiego <strong>di</strong> dutasteride e del placebo.Pazienti (%)100806040200Figura 14.Risultati dello Stu<strong>di</strong>o SMART-1(pazienti con IPB sintomatica, IPSS ≥ 12, PV ≥ 30 cc).Dutasteride 0,5 mg/<strong>di</strong>e(4 anni)Moderata(baseline IPPS ≤ 20)93847Dutasteride+tamsulosina<strong>per</strong> 30 settimane(n = 111)16Dutasteride+tamsulosina<strong>per</strong> 24 settimaneDutasteride+placebo<strong>per</strong> 12 settimane(n = 100)Gruppi trattatiUomini (50-70 anni) con:– Una biopsia prostatica negativa durante 6 mesi dello stu<strong>di</strong>o;– PSA ≥ 2,5 e ≤ 10 ng/mL– IPSS < 25 e Qmax ≥ 5 mL/sec– Volume prostatico ≤ 80 mL1 mese run-in con placeboRandomizzazionen = 8.000Dutasteride+tamsulosina<strong>per</strong> 30 settimane(n = 42)Biopsie a 2 e a 4 anni e biopsie se clinicamente in<strong>di</strong>cateMod. da: Roehrborn, et al. 2002.Severa(baseline IPPS ≥ 20)Pazienti che si sentonomeglio o stazionariPazienti che si sentono peggioDutasteride+tamsulosina<strong>per</strong> 24 settimaneDutasteride+placebo<strong>per</strong> 12 settimane(n = 100)Placebo(4 anni)Figura 15.Disegno dello stu<strong>di</strong>o REDUCE (REduction by DUtasteride of prostate Cancer Events).861457,542,5Mod. da: Barkin, et al. Eur Urol 2003; 44:461-66.


<strong>79°</strong> <strong>Congresso</strong> <strong>Nazionale</strong> <strong>della</strong> <strong>Società</strong> <strong>Italiana</strong> <strong>di</strong> UrologiaBologna, 17-21 Giugno 20069con punteggio IPSS > 20 (Figura14). Dallo stu<strong>di</strong>o SMART-1 si evinceche la terapia <strong>di</strong> combinazionecon dutasteride e tamsulosina <strong>per</strong>24 settimane fornisce un beneficiosintomatologico in pazienti a rischio<strong>di</strong> progressione <strong>della</strong> IPB e che questoeffetto <strong>per</strong>dura nella maggiorparte dei pazienti anche dopo la sospensione<strong>di</strong> tamsulosina dalla terapia<strong>di</strong> combinazione.È ampiamente noto che gli androgeniinfluenzano lo sviluppo delcarcinoma <strong>della</strong> prostata e il ProstateCancer Prevention Trial (PCPT)ha evidenziato che la <strong>di</strong>minuzionedel DHT con un 5ARI tipo 2-selettivo(finasteride) è in grado <strong>di</strong> ridurresignificativamente il rischio<strong>di</strong> tale neoplasia.Recenti osservazioni suggerisconotuttavia che anche la 5α-reduttasitipo 1 possa svolgere un ruolo importantenella genesi e nella progressionedel carcinoma prostaticoe ciò induce a ritenere che l’inibizione<strong>di</strong> entrambi gli isoenzimi <strong>della</strong>5α-reduttasi, esercitata da dutasteride,possa essere più efficacenella riduzione del rischio <strong>di</strong> carcinomaprostatico.Per verificare questa ipotesi è statoquin<strong>di</strong> progettato, ed ora è in corso,lo stu<strong>di</strong>o clinico REDUCE (REductionby DUtasteride of prostateCancer Events), un’indagine internazionale,multicentrica, randomizzatae controllata, che ha comeobiettivo primario quello <strong>di</strong> verificare,rispetto al placebo, l’effetto <strong>di</strong>dutasteride 0,5 mg/<strong>di</strong>e sulla prevenzionedel carcinoma prostaticoin un campione <strong>di</strong> 8.000 uomini(Figura 15).ConclusioniL’inibizione <strong>di</strong> entrambi gli isoenzimi<strong>della</strong> 5α-reduttasi esercitatada dutasteride consente unarapida e più potente riduzionedel DHT.Nei pazienti con IPB dutasteride èefficace nel ridurre il volume prostatico,nel migliorare i sintomi,nell’aumentare il flusso urinario.L’effetto <strong>di</strong> dutasteride si protraenel tempo (stu<strong>di</strong> fino a 4 anni).La combinazione a breve e a lungotermine con un α-bloccantepuò essere utile nei pazienti cherichiedono un controllo dei sintomipiù gravi.La possibile riduzione del rischio<strong>di</strong> carcinoma prostatico da parte<strong>di</strong> dutasteride verrà valutata dallostu<strong>di</strong>o REDUCE (ora in corso).INFORMEDvol. 9, n. 4, 2006INFORMEDDirettore ResponsabilePietro CazzolaMarketing & PubblicitàArmando MazzùSviluppo e Nuove TecnologieAntonio Di MaioConsulenza GraficaPiero MerliniRedazione & AmministrazioneE<strong>di</strong>zioni Scripta Manent s.n.c.Via Bassini, 41 - 20133 MilanoTel. 0270608060/0270608091 - Fax 0270606917E-mail: scriman@tin.itStampaArti Grafiche Bazzi, MilanoRegistrazione Tribunale <strong>di</strong> Milano n. 378 del 28.05.98È vietata la riproduzione totale o parziale <strong>di</strong> articoli, illustrazionie fotografie, pubblicati su INFORMED, con qualsiasi mezzo,senza espressa autorizzazione dell’E<strong>di</strong>tore.L’E<strong>di</strong>tore non risponde dell’opinione espressa dagli Autori degliarticoli.Diffusione gratuita.Ai sensi <strong>della</strong> legge 675/96 è possibile in qualsiasi momento opporsi all’invio <strong>della</strong> rivista comunicando <strong>per</strong> iscritto la propria decisione a: E<strong>di</strong>zioni Scripta Manent s.n.c. - Via Bassini, 41 - 20133 Milano


Controllo DELLA PROGRESSIONEdell’I<strong>per</strong>trofia Prostatica Benigna (IPB)Depositato presso il Ministero <strong>della</strong> <strong>Salute</strong> in data 11/03/2004Cod. 39891839 Depositato presso l’AIFA in data 21.11.2006

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