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Esperienze di integrazione tariffaria nel trasporto pubblico locale

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Dal 1 gennaio 1999, ATM si è trasformata in azienda speciale ed ha assunto la nuova<br />

denominazione Azienda Trasporti Milanesi, per trasformarsi, il 3 gennaio 2001, in una società<br />

per azioni, come <strong>di</strong>sposto dalla legge regionale n.22 del 29 ottobre 1998.<br />

La consolidata esperienza dell’azienda ha permesso ad ATM <strong>di</strong> creare <strong>nel</strong> 1978 una<br />

gamma <strong>di</strong> documenti integrati cumulativi, che potessero essere utilizzati sulle linee <strong>di</strong><br />

superficie, autobus e tram, interurbane ed urbane <strong>di</strong> Milano. Contestualmente il sistema è<br />

stato chiamato «sistema a zone ATM», in quanto il STI è stato strutturato in semi zone, i cui<br />

confini, quando possibile, si sono fatti coincidere con quelli comunali.<br />

Successivamente, negli anni 1979-1980, la vali<strong>di</strong>tà degli abbonamenti cumulativi è<br />

stata estesa alle linee non concesse ma gestite da ATM, affidate a consorzi <strong>di</strong> comuni intorno<br />

a Milano, ossia il Consorzio Trasporti Sud Ovest (CTS), il Consorzio Trasporti Opera–Pieve<br />

Emanuele (CTOP) e il Consorzio Trasporti Pubblici Sesto S.Giovanni (CTPS). Da quel<br />

momento tali linee sono <strong>di</strong>ventate <strong>di</strong> fatto un tutt’uno con la rete ATM.<br />

Dal 13/6/1988 ha avuto inizio il primo esperimento <strong>di</strong> <strong>integrazione</strong> con linee che non<br />

erano né concesse né gestite da ATM, ma da un vero e proprio operatore esterno, la Società<br />

Trazione Imprese Elettriche, STIE. 39<br />

Nel settembre del 1989 è stata emanata la Legge Regionale n.44 del 1989, che<br />

invitava le province a realizzare integrazioni tariffarie ‘infra’ e ‘inter’ vettoriali, cioè tra linee<br />

interurbane della stessa azienda e tra linee gestite da operatori <strong>di</strong>versi. In questo modo si sono<br />

gettate le basi per una vera e propria <strong>integrazione</strong> <strong>tariffaria</strong>. La regione Lombar<strong>di</strong>a, a questo<br />

proposito, ha definito regole basilari da rispettare, tra cui:<br />

- l’obbligo <strong>di</strong> emettere un unico documento e la <strong>di</strong>gressività delle tariffe 40 . Per evitare <strong>di</strong><br />

dover ripianare le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> ciascun operatore, la Regione ha deciso che i gestori integrati<br />

potessero applicare tariffe incrementate del 10% e che il responsabile dell’<strong>integrazione</strong>,<br />

ATM MILANO, rinunciasse invece ad un 5%. 41<br />

- libertà da parte delle Province <strong>di</strong> decidere sulla forma <strong>di</strong> <strong>integrazione</strong>. La Provincia <strong>di</strong><br />

Milano ha stabilito che tutti i vettori all’interno dell’area provinciale dovessero integrarsi<br />

39 Contestualmente è stata integrata una tratta sperimentale, quella compresa tra Pero e Milano.<br />

40 Quando le tariffe sono <strong>di</strong>gressive, esse aumentano meno che proporzionalmente rispetto ai chilometri percorsi,<br />

quin<strong>di</strong> l’utente paga una tariffa che è minore della somma delle tariffe delle singole tratte non integrate.<br />

41 Esempio: il vettore che normalmente guadagna 100, quando si integra ha un livello <strong>di</strong> proventi pari a 110, che<br />

in parte proviene dalle tariffe pagate dagli utenti e in parte gli viene pagato dal gestore dell’<strong>integrazione</strong>, il quale,<br />

se non esistesse l’<strong>integrazione</strong>, potrebbe beneficiare dell’incremento delle tariffe <strong>nel</strong>la sua interezza e invece è<br />

costretto a rinunciare ad un 5% per permettere il ripiano delle per<strong>di</strong>te degli altri operatori (è bene precisare che<br />

<strong>di</strong>fficilmente un operatore riesce a guadagnare 110, in quanto l’esistenza <strong>di</strong> abbonati cumulativi ed urbani<br />

contribuisce all’abbassamento delle tariffe effettivamente corrisposte – che sono comunque superiori a 100 – a<br />

causa dell’elevato sconto che tali titoli prevedono).<br />

22

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