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Insieme perché, insieme per chi - Chiesa Evangelica Valdese

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struire la vita delle <strong>per</strong>sone, in qualunque situazioneesse si trovino. Va avanti ormai da decenni unarilettura della Bibbia da parte dei gruppi omosessualicristiani, ed è una lettura fatta <strong>insieme</strong> <strong>per</strong> scoprirein che modo scaturisce la grazia di Dio neiconfronti di ogni sua figlia e figlio. Così vengonoletti testi che riguardano relazioni fra <strong>per</strong>sone dellostesso sesso, ma anche testi che parlano della buonacreazione di Dio, della guarigione delle feriteinflitte dalla violenza e dalle logiche del disprezzoumano, dell’amore che scaturisce dal sentirsi accoltida Dio e reintegrati nella propria pelle.Testi che parlano di amore fra uomini sonorintracciabili nelle due parti della Scrittura: la vicendanota di David e Gionatan (I Sam.18, 1s.;20,17-41; II Sam. 1, 26) ma anche il rapporto fra ilcenturione romano e il suo «ragazzo» (Matteo 8, 5-13). Più difficile è trovare relazioni d’amore fra duedonne, se non, in senso ampio, quella fra Rut eNoemi; è tuttavia notevole il fatto che ancora oggi<strong>per</strong>cepiamo la promessa fatta dalla giovane alladonna anziana come una promessa matrimoniale(Rut 1, 16s.).Appunto in questo senso più ampio è bello chela Scrittura affermi che nel viso dell’altro, dell’altra,possiamo rintracciare la presenza stessa di Dio:«Io ho visto il tuo volto come uno vede il volto diDio» (Gen. 33, 10). Tutto lo sviluppo di una teologiacontemporanea del volto dell’altro, come adesempio ce lo propone Lévinas 1 , ci ri<strong>chi</strong>ama a questeradici ebraiche nelle quali Dio si manifesta attraversola presenza gioiosa, riconciliata, amorosadell’altro/a.Che l’evangelo sia una ri<strong>chi</strong>esta esigente di trasformazionedella vita, consapevolezza di peccatoe annuncio di una grazia che passa attraverso la rinascita,è un messaggio che può essere accolto senzariserve da lesbiche e omosessuali solo in quanto,proprio come gli/le eterosessuali, acquisiscono lafiducia di essere figli/e amati/e di Dio e di esserepienamente accolti da Dio in Gesù Cristo. Anchequi, trasformare la ri<strong>chi</strong>esta di conversione in unari<strong>chi</strong>esta che riguarda la sessualità significherebbesubordinare ancora l’evangelo che libera a un codiceculturale di eterosessualità obbligatoria.Infine sappiamo, come <strong>chi</strong>ese, di dover riprenderel’esame di quella narrazione (Gen. 1, 27) cheindica la differenza sessuale come categoria originariae positiva della creazione o<strong>per</strong>ata da Dio. Manon possiamo confondere i dati creazionali o quellibiologici con l’etica. Conosciamo la fatica, nellastoria della cristianità, di riconoscere piena soggettivitàdi creatura completa alla donna di fronte aDio. Se siamo usciti da quell’impasse è <strong>per</strong>ché abbiamoascoltato la voce delle ultime e delle oppresse.Oggi, <strong>per</strong> uscire da un’oppressione altrettantopesante quale quella esercitata nei confronti delle<strong>per</strong>sone omosessuali, che cancella la fiducia nellabontà della propria esistenza e non <strong>per</strong>mette dimaturare nel proprio cammino spirituale, possiamosottolineare la dimensione diretta e <strong>per</strong>sonaledel rapporto di Dio con ogni essere umano, uomo odonna, in ogni età della vita e in ogni condizione.Consideriamo come messaggio di questo evangeloinclusivo della grazia di Dio la parola suglieunu<strong>chi</strong> che si credono esclusi dall’appartenenzaal popolo che Dio abbraccia come suo, l’umanitàriconciliata in Gesù Cristo: «Io darò loro , nella miacasa e dentro le mie mura, un posto e un nome, cheavranno più valore di figli e figlie; darò loro unnome eterno, che non <strong>per</strong>irà più (…) e li rallegrerònella mia casa di preghiera». (Isa 56, 5,7). «Perchéil regno di Dio è giustizia, pace e gioia, nello SpiritoSanto» (Ro. 14, 18).ALCUNI DATI SCIENTIFICIOmosessualità è termine di recente formazione,coniato nel 1869 dal medico ungherese KarolyM. Benkert; dall’aggettivo greco omoios = stesso,uguale indica l’attrazione sessuale <strong>per</strong> una <strong>per</strong>sonadel proprio stesso sesso, a differenza della parolaeterosessualità che indica l’attrazione sessuale <strong>per</strong><strong>per</strong>sona di sesso opposto al proprio, dal greco eteros= altro, diverso.Il concetto di omosessualità o eterosessualità èin relazione con il concetto di identità sessuale,cioè la descrizione della dimensione soggettiva delproprio essere sessuati. Tale descrizione, pur cercandodi rispondere a un’esigenza di stabilità, contienespesso elementi di incertezza eimprevedibilità, essendo l’esito di processi di formazionein cui interagiscono in modo complessoaspetti biologici, culturali ed educativi.Le attuali teorie della sessuologia consideranol’identità sessuale una costruzione con 4 distintecomponenti:1. Il sesso biologico, cioè l’appartenenza alsesso femminile o mas<strong>chi</strong>le determinato dai cromosomisessuali.2. L’identità di genere, cioè la convinzione individualedi base, l’identificazione primaria della<strong>per</strong>sona come femmina o come mas<strong>chi</strong>o che si stabiliscenella prima infanzia; l’identità di generecoincide spesso (a esclusione dei transessuali e deitransgender) con il proprio sesso biologico a motivosia dell’influenza delle predisposizioni biologichema anche dell’apprendimento sociale.23

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