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renato battilotti un cinofilo ed i suoi cani - Giornaledellacinofilia.it

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www.continentalidaferma.<strong>it</strong>www.giornal<strong>ed</strong>ellacinofilia.<strong>it</strong> (Pagina 1 di 3)N° 48 - Maggio 2011RENATO BATTILOTTIUN CINOFILO ED I SUOI CANIdi Lucio ScaramazzaUn <strong>cinofilo</strong> di qual<strong>it</strong>à visto alla luce dei <strong>suoi</strong> ottimi <strong>cani</strong>.Cacciatore e <strong>cinofilo</strong> di classe, erafra i pochi che negli anni ’70 frequentavacoi <strong>suoi</strong> Pointer le piùimportanti prove in Europa (oltrenaturalmente quelle <strong>it</strong>aliane) peril solo piacere di <strong>un</strong> confronto dacui capire quale spazio c’era almiglioramento e per ottenere <strong>cani</strong>da caccia ancor più bravi.Ora non ha più i Pointer – anchese quando ne v<strong>ed</strong>e <strong>un</strong>o gli batteforte il cuore: ora ha <strong>un</strong>a sua genealogiadi Setter che, secondome, sono veramente speciali, <strong>cani</strong>che hanno cacciato esclusivamentestarne, beccacce, coturnici egalli.Quando ci siamo conosciuti <strong>ed</strong>abbiamo cominciato a cacciareinsieme, mi sono reso conto che i<strong>suoi</strong> <strong>cani</strong> erano <strong>un</strong> po’ diversi daquelli che ero ab<strong>it</strong>uato a v<strong>ed</strong>ere eme ne innamorai, tanto da fare conloro alc<strong>un</strong>e cucciolate che mi hannodato i <strong>cani</strong> più bravi che ho avuto.Fra i tanti <strong>cani</strong> bravi di Renato cheho avuto la fort<strong>un</strong>a di v<strong>ed</strong>ere all’opera,Thomas fu senza dubbioil migliore. Era <strong>un</strong> bel cane di taglia,instancabile, con <strong>un</strong> naso eccezionale<strong>ed</strong> <strong>un</strong>a passione mai sazia:quando non incontrava, cominciavaad allargare sempre più,andando a fermare beccacce inimmaginabili.A quell’epoca io avevoCandy che, senza essere <strong>un</strong> fulminadi guerra, era pur sempre <strong>un</strong>acagna di tutto rispetto che le beccaccetrovava davvero: ma quandoera con Thomas, se lei ne trovavadue, lui ne trovava quattro.In oltre quarant’anni Thomas è stato<strong>un</strong>o dei tre o quattro <strong>cani</strong> veramenteimportanti che mi è cap<strong>it</strong>atodi ammirare. Peccato che per <strong>un</strong>malefico forasacco sia morto giovane:mi sono sempre domandatocosa sarebbe diventato in età matura!Oggi molti di noi cacciano coi <strong>suoi</strong>nipoti… e posso assicurare checon loro è <strong>un</strong> gran bel cacciare.Ma torniamo a Renato – o meglio– ai <strong>suoi</strong> <strong>cani</strong>.Da anni ha smesso di farli parteciparealle prove, concentrandotutto il suo impegno nel loro utilizzoin caccia, che evidentementenon è la stessa cosa, anche se loscopo delle prove è – o dovrebbeessere – di selezionare per crearei migliori <strong>cani</strong> da caccia. Ma questafinal<strong>it</strong>à è stata travisata con lacomplic<strong>it</strong>à di troppi.Di questo cose abbiamo parlato al<strong>un</strong>go con Renato che ha sempresostenuto che – così come sonooggi concep<strong>it</strong>e – le prove (soprattuttoquelle su selvaggina allevata,cioè la stragrande maggioranza)non hanno senso alc<strong>un</strong>o. E nona caso cap<strong>it</strong>a di sentire il Giudiceche per minimizzare le qual<strong>it</strong>à di<strong>un</strong> cane lo definisce “<strong>un</strong> cane dacaccia … niente di più”, dimenticandoche per la “caccia vera”occorrono ausiliari di altissimo livelloche, oltre a correre (per <strong>un</strong>agiornata intera, non per dieci minuti)sappiano trovare e fermare“selvaggina vera”.Dulcis in f<strong>un</strong>do i canali televisivid<strong>ed</strong>icati alla caccia propongonodei Real<strong>it</strong>y che mettono nausea:come può <strong>un</strong> giovane che non hamai provato l’emozione del frullo


www.continentalidaferma.<strong>it</strong>www.giornal<strong>ed</strong>ellacinofilia.<strong>it</strong>improvviso di <strong>un</strong> branco di starnevere o di coturnici, o anche solodi <strong>un</strong> fagiano nato libero, appassionarsiallo spettacolo di chi corr<strong>ed</strong>avanti ai <strong>cani</strong> cercando di levarein volo pennuti prelevati<strong>un</strong>’ora prima dalla gabbia e chenon hanno ancora sperimentato illoro primo volo? Personalmente sequella è caccia, avrei smesso da<strong>un</strong> pezzo! La caccia è tutt’altracosa, la sfida tra il cacciatore el’animale nato e cresciuto nei boschio sui monti o nelle pianure,capace di difendersi dalla volpe,dal rapace … (e dall’uomo) in cuila soddisfazione della cattura èdirettamente f<strong>un</strong>zione dell’incertezzadell’es<strong>it</strong>o, che non necess<strong>it</strong>adi pingui carnieri, anzi può soddisfareanche solo la rin<strong>un</strong>cia sigillatada <strong>un</strong>o sparo a vuoto in f<strong>un</strong>zion<strong>ed</strong>i futuri incontri!Nei Real<strong>it</strong>y televisivi venatori vincechi in trenta minuti uccide piùcapi e come premio andrà in Scoziaa fucilare selvaggina, spintaalle poste dai batt<strong>it</strong>ori: non c’è lim<strong>it</strong>eall’umana aberrazione, perònon facile far peggio di così!E i <strong>cani</strong>? In questa tragicomicarappresentazione sono solo degliattrezzi del mestiere, magari arruggin<strong>it</strong>idi cui si può fare anche ameno. In compenso gli attori dellacomm<strong>ed</strong>ia sfoggiano dei micidialifucili automatici.Possibile che ness<strong>un</strong>o capisca cheoggigiorno il momento più bello<strong>ed</strong> emozionante di tutta l’azion<strong>ed</strong>i caccia è dato dal cane? Che ilvalore di <strong>un</strong> cacciatore non è datoda quanto uccide, ma dalla sua capac<strong>it</strong>àdi allevare e dressare i <strong>suoi</strong><strong>cani</strong>?.La caccia in Italia è sotto strettaosservazione da parte di <strong>un</strong>’opinionepubblica altamente cr<strong>it</strong>icanei nostri confronti e simili spettacoliforn<strong>it</strong>i dal più popolare mezzodi com<strong>un</strong>icazione, cioè la televisione,realizzati proprio dai cacciatoriè <strong>un</strong>’imperdonabile aggravante.Caro Renato, non è ora che certagente venga fermata dal fare danni?Non c’è ness<strong>un</strong>o fra coloro chesono preposti alla guida della cacciache prenda posizione per affermareche simili cose con la caccianon hanno nulla a che v<strong>ed</strong>eree che i cacciatori si vergognanoprofondamente di chi ha forn<strong>it</strong>oquello spettacolo?CandyQuell’anno Renato, Cesare <strong>ed</strong> ioeravamo a Montagna Anatoly,osp<strong>it</strong>i in <strong>un</strong>a casa prefabbricata infondo ad <strong>un</strong> altopiano, circondatada montagne. Dopo cena, s<strong>ed</strong>utisui gradini dell’ingresso, ogni seraassistevamo ad almeno tre o quattrobeccacce che scendevano daimonti per sparire nel buio dellapastura notturna. Ed in quella casac’era <strong>un</strong>a CUOCA le cui doti mer<strong>it</strong>anol’uso dei caratteri maiuscoli:pesava 150 chili, era molto simpaticae cercava di capire <strong>ed</strong> assecondareil gusto dei nostri palati.E ci riusciva, in ciò aiutata anch<strong>ed</strong>a <strong>un</strong> nostro immancabile condimento,cioè l’appet<strong>it</strong>o dopo <strong>un</strong>agiornata di caccia. Non capival’<strong>it</strong>aliano, ma certi linguaggi vannooltre le parole e dopo averciportato i <strong>suoi</strong> manicaretti, si beavadei nostri commenti pos<strong>it</strong>ivi aiquali rispondeva con ripetutiRenato Battilotti: <strong>un</strong> <strong>cinofilo</strong> <strong>ed</strong> i <strong>suoi</strong> <strong>cani</strong> (Pagina 3 di 3)“spassiba…spassiba”. E quandosiamo part<strong>it</strong>i ci abbracciò in lacrime!.Quanto a <strong>cani</strong>, Renato aveva Jaire Zico <strong>ed</strong> io Candy, che giovan<strong>ed</strong>i due anni era proprio bellina <strong>ed</strong>i due maschi le facevano <strong>un</strong>a cortespietata. Candy mi raccontavatutto … che li trovava entrambibelli, ma Zico se la tirava troppoperché era il prefer<strong>it</strong>o di Renato(ma a lei piaceva di più Jair).Nel corso della settimana Candye Zico ebbero modo di conoscersi<strong>ed</strong> apprezzarsi e la cagnolina, anzichécorrere a vanvera, incominciòa trovare le beccacce. Finché<strong>un</strong> giorno si tolse <strong>un</strong>a bella soddisfazione:Renato <strong>ed</strong> io avevamoalzato <strong>un</strong>a beccaccia (che io avevopadellato) e stavamo organizzandociper trovare la rimessa….quando d’<strong>un</strong> tratto il campano dellaCandy tacque; nel cercarla sbucaiin <strong>un</strong>a radura ove la trovai inferma. Renato che era dappresso,allertato da <strong>un</strong> mio sibilo convenzionale,mi raggi<strong>un</strong>se sub<strong>it</strong>o e conlui Zico, in consenso.Ma con nostra felice sorpresa silevarono non <strong>un</strong>a, ma due beccacce,<strong>un</strong>a a destra <strong>ed</strong> <strong>un</strong>a a sinistra…<strong>ed</strong> a completare il bon-ton Zicoportò a Renato la mia… e Candyraccolse e riportò a me quella diRenato. E la setterina si pavoneggiòdel fatto di aver fatto megliodi quel “montato” di Zico.Quella sera a tavola Renato – cheè anche Giudice – aveva preparato<strong>un</strong>o pseudo cartellino con 1°Ecc. per Candy che, oltre a quell<strong>ed</strong>ue, aveva trovato anche altre duebeccacce <strong>ed</strong> aveva lavorato contanta passione e tenacia.Sta di fatto però che Candy si innamorònon di Zico, ma di Jair <strong>ed</strong>alla loro <strong>un</strong>ione nacquero sei magnificicuccioli fra cui Alba, che èla cagna più brava che ho mai avuto.

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