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Anno 2010 - 2011 - Diocesi Altamura - Gravina - Acquaviva delle Fonti

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Inaugurazione <strong>Anno</strong> <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong>. Seminaristi con il Vescovo Mario.


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Presentazione“Noi serviremo il Signore, nostro Dio,e ascolteremo la sua Voce!”(Gs 24,24)Carissimi amici,siamo lieti di presentarvi l’annuario <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong> del Seminario Diocesano dove, oltre a trovarele notizie utili sulla comunità, viene presentato il programma formativo per i ragazzidel Seminario.Carissimi,“Obbedienti alla Parola” è il tema del nuovo anno formativo <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong>.Siamo chiamati a metterci in ascolto della Parola, ad essere sotto la Parola per poterdiventare servi, annunciatori della Parola. È la Parola ascoltata che suscita la fede. Ognicammino vocazionale è un cammino “sotto” la Parola. Se la vocazione di tutti i cristiani èdivenire santi ciò si realizzerà solo se ciascuno si lascerà convertire e trasformare dalla Paroladi Dio viva e vera. In questo anno vogliamo coltivare una spiritualità dell’ascolto e dellarisposta sviluppando una familiarità personale con la Parola di Dio. Uno dei momentiprivilegiati per l’ascolto della Parola saranno i ritiri spirituali mensili guidati dalla badessadel monastero di clausura di Santa Maria. È nella luce e nella forza della Parola di Dio chepuò essere scoperta, compresa, amata e seguita la propria vocazione. È un invito anche atutte le famiglie a riscoprire il valore della Parola di Dio: potrebbe essere bello ogni domenicaprima del pranzo leggere insieme il brano del Vangelo suggerito dalla Liturgia.Il giovane che entra in Seminario è chiamato a vivere e ad esercitarsi nell’obbedienzaintesa non come un sottomettersi ad un comando, ma come un incontrare, un ascoltare,un amare la Parola alla quale aderire. La comunità del Seminario sarà uno spazio eun tempo per allenarsi in questa virtù, che porta a vivere nell’amore libero e ad esercitarecontemporaneamente l’umiltà e la generosità.3PRESENTAZIONE


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>In questa prospettiva, il Seminario Diocesano, “cor cordis” della Chiesa particolare, potràessere davvero un segno vocazionale particolarmente incisivo per i giovani, laboratoriodi speranza per il futuro.<strong>Gravina</strong> in Puglia, 14 settembre <strong>2010</strong>don Nunzio Falcicchioe l’équipe educativa4


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Lettera del Santo Padre Benedetto xviai SeminaristiCari Seminaristi,nel dicembre 1944, quando fui chiamato al serviziomilitare, il comandante di compagnia domandòa ciascuno di noi a quale professioneaspirasse per il futuro. Risposi di voler diventaresacerdote cattolico. Il sottotenente replicò:Allora Lei deve cercarsi qualcos’altro. Nellanuova Germania non c’è più bisogno di preti.Sapevo che questa “nuova Germania” eragià alla fine, e che dopo le enormi devastazioniportate da quella follia sul Paese, ci sarebbe statobisogno più che mai di sacerdoti. Oggi, la situazioneè completamente diversa. In vari modi,però, anche oggi molti pensano che il sacerdoziocattolico non sia una “professione” per ilfuturo, ma che appartenga piuttosto al passato.Voi, cari amici, vi siete decisi ad entrare inseminario, e vi siete, quindi, messi in cammino verso il ministero sacerdotale nella ChiesaCattolica, contro tali obiezioni e opinioni. Avete fatto bene a farlo. Perché gli uominiavranno sempre bisogno di Dio, anche nell’epoca del dominio tecnico del mondo e dellaglobalizzazione: del Dio che ci si è mostrato in Gesù Cristo e che ci raduna nella Chiesauniversale, per imparare con Lui e per mezzo di Lui la vera vita e per tenere presenti erendere efficaci i criteri della vera umanità. Dove l’uomo non percepisce più Dio, la vitadiventa vuota; tutto è insufficiente. L’uomo cerca poi rifugio nell’ebbrezza o nella violenza,dalla quale proprio la gioventù viene sempre più minacciata. Dio vive. Ha creato ognunodi noi e conosce, quindi, tutti. È così grande che ha tempo per le nostre piccole cose: “Icapelli del vostro capo sono tutti contati”. Dio vive, e ha bisogno di uomini che esistono5LETTERA DEL SANTO PADRE


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>per Lui e che Lo portano agli altri. Sì, ha senso diventare sacerdote: il mondo ha bisognodi sacerdoti, di pastori, oggi, domani e sempre, fino a quando esisterà.Il seminario è una comunità in cammino verso il servizio sacerdotale. Con ciò, hogià detto qualcosa di molto importante: sacerdoti non si diventa da soli. Occorre la “comunitàdei discepoli”, l’insieme di coloro che vogliono servire la comune Chiesa. Con questalettera vorrei evidenziare – anche guardando indietro al mio tempo in seminario – qualcheelemento importante per questi anni del vostro essere in cammino.1. Chi vuole diventare sacerdote, dev’essere soprattutto un “uomo di Dio”, come lodescrive san Paolo (1 Tm 6,11). Per noi Dio non è un’ipotesi distante, non è uno sconosciutoche si è ritirato dopo il “big bang”. Dio si è mostrato in Gesù Cristo. Nel volto di GesùCristo vediamo il volto di Dio. Nelle sue parole sentiamo Dio stesso parlare con noi. Perciòla cosa più importante nel cammino verso il sacerdozio e durante tutta la vita sacerdotaleè il rapporto personale con Dio in Gesù Cristo. Il sacerdote non è l’amministratoredi una qualsiasi associazione, di cui cerca di mantenere e aumentare il numero dei membri.È il messaggero di Dio tra gli uomini. Vuole condurre a Dio e così far crescere anchela vera comunione degli uomini tra di loro. Per questo, cari amici, è tanto importante cheimpariate a vivere in contatto costante con Dio. Quando il Signore dice: “Pregate in ognimomento”, naturalmente non ci chiede di dire continuamente parole di preghiera, ma dinon perdere mai il contatto interiore con Dio. Esercitarsi in questo contatto è il senso dellanostra preghiera. Perciò è importante che il giorno incominci e si concluda con la preghiera.Che ascoltiamo Dio nella lettura della Scrittura. Che gli diciamo i nostri desiderie le nostre speranze, le nostre gioie e sofferenze, i nostri errori e il nostro ringraziamentoper ogni cosa bella e buona, e che in questo modo Lo abbiamo sempre davanti ai nostriocchi come punto di riferimento della nostra vita. Così diventiamo sensibili ai nostri errorie impariamo a lavorare per migliorarci; ma diventiamo sensibili anche a tutto il belloe il bene che riceviamo ogni giorno come cosa ovvia, e così cresce la gratitudine. Con lagratitudine cresce la gioia per il fatto che Dio ci è vicino e possiamo servirlo.2. Dio non è solo una parola per noi. Nei Sacramenti Egli si dona a noi in persona, attraversocose corporali. Il centro del nostro rapporto con Dio e della configurazione dellanostra vita è l’Eucaristia. Celebrarla con partecipazione interiore e incontrare così Cristoin persona, dev’essere il centro di tutte le nostre giornate. San Cipriano ha interpretatola domanda del Vangelo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, dicendo, tra l’altro,che “nostro” pane, il pane che possiamo ricevere da cristiani nella Chiesa, è il Signore eucaristicostesso. Nella domanda del Padre Nostro preghiamo quindi che Egli ci doni ognigiorno questo “nostro” pane; che esso sia sempre il cibo della nostra vita. Che il Cristo risorto,che si dona a noi nell’Eucaristia, plasmi davvero tutta la nostra vita con lo splendo-6


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>re del suo amore divino. Per la retta celebrazione eucaristica è necessario anche che impariamoa conoscere, capire e amare la liturgia della Chiesa nella sua forma concreta. Nellaliturgia preghiamo con i fedeli di tutti i secoli – passato, presente e futuro si congiungonoin un unico grande coro di preghiera. Come posso affermare per il mio cammino personale,è una cosa entusiasmante imparare a capire man mano come tutto ciò sia cresciuto,quanta esperienza di fede ci sia nella struttura della liturgia della Messa, quante generazionil’abbiano formata pregando.3. Anche il sacramento della Penitenza è importante. Mi insegna a guardarmi dalpunto di vista di Dio, e mi costringe ad essere onesto nei confronti di me stesso. Mi conduceall’umiltà. Il Curato d’Ars ha detto una volta: Voi pensate che non abbia senso ottenerel’assoluzione oggi, pur sapendo che domani farete di nuovo gli stessi peccati. Ma –così dice – Dio stesso dimentica al momento i vostri peccati di domani, per donarvi la suagrazia oggi. Benché abbiamo da combattere continuamente con gli stessi errori, è importanteopporsi all’abbrutimento dell’anima, all’indifferenza che si rassegna al fatto di esserefatti così. È importante restare in cammino, senza scrupolosità, nella consapevolezzariconoscente che Dio mi perdona sempre di nuovo. Ma anche senza indifferenza, chenon farebbe più lottare per la santità e per il miglioramento. E, nel lasciarmi perdonare,imparo anche a perdonare gli altri. Riconoscendo la mia miseria, divento anche più tollerantee comprensivo nei confronti <strong>delle</strong> debolezze del prossimo.4. Mantenete pure in voi la sensibilità per la pietà popolare, che è diversa in tutte leculture, ma che è pur sempre molto simile, perché il cuore dell’uomo alla fine è lo stesso.Certo, la pietà popolare tende all’irrazionalità, talvolta forse anche all’esteriorità. Eppure,escluderla è del tutto sbagliato. Attraverso di essa, la fede è entrata nel cuore degli uomini,è diventata parte dei loro sentimenti, <strong>delle</strong> loro abitudini, del loro comune sentire e vivere.Perciò la pietà popolare è un grande patrimonio della Chiesa. La fede si è fatta carne e sangue.Certamente la pietà popolare dev’essere sempre purificata, riferita al centro, ma meritail nostro amore, ed essa rende noi stessi in modo pienamente reale “Popolo di Dio”.5. Il tempo in seminario è anche e soprattutto tempo di studio. La fede cristiana hauna dimensione razionale e intellettuale che le è essenziale. Senza di essa la fede non sarebbese stessa. Paolo parla di una “forma di insegnamento”, alla quale siamo stati affidatinel battesimo (Rm 6,17). Voi tutti conoscete la parola di San Pietro, considerata daiteologi medioevali la giustificazione per una teologia razionale e scientificamente elaborata:“Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ‘ragione’ (logos) della speranzache è in voi” (1 Pt 3,15). Imparare la capacità di dare tali risposte, è uno dei principalicompiti degli anni di seminario. Posso solo pregarvi insistentemente: Studiate con impe-7LETTERA DEL SANTO PADRE


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>gno! Sfruttate gli anni dello studio! Non ve ne pentirete. Certo, spesso le materie di studiosembrano molto lontane dalla pratica della vita cristiana e dal servizio pastorale. Tuttaviaè completamente sbagliato porre sempre subito la domanda pragmatica: Mi potràservire questo in futuro? Sarà di utilità pratica, pastorale? Non si tratta appunto soltantodi imparare le cose evidentemente utili, ma di conoscere e comprendere la struttura internadella fede nella sua totalità, così che essa diventi risposta alle domande degli uomini,i quali cambiano, dal punto di vista esteriore, di generazione in generazione, e tuttaviarestano in fondo gli stessi. Perciò è importante andare oltre le mutevoli domande delmomento per comprendere le domande vere e proprie e capire così anche le risposte comevere risposte. È importante conoscere a fondo la Sacra Scrittura interamente, nellasua unità di Antico e Nuovo Testamento: la formazione dei testi, la loro peculiarità letteraria,la graduale composizione di essi fino a formare il canone dei libri sacri, l’interioreunità dinamica che non si trova in superficie, ma che sola dà a tutti i singoli testi il loro significatopieno. È importante conoscere i Padri e i grandi Concili, nei quali la Chiesa haassimilato, riflettendo e credendo, le affermazioni essenziali della Scrittura. Potrei continuarein questo modo: ciò che chiamiamo dogmatica è il comprendere i singoli contenutidella fede nella loro unità, anzi, nella loro ultima semplicità: ogni singolo particolare èalla fine solo dispiegamento della fede nell’unico Dio, che si è manifestato e si manifestaa noi. Che sia importante conoscere le questioni essenziali della teologia morale e delladottrina sociale cattolica, non ho bisogno di dirlo espressamente. Quanto importante siaoggi la teologia ecumenica, il conoscere le varie comunità cristiane, è evidente; parimentila necessità di un orientamento fondamentale sulle grandi religioni, e non da ultima lafilosofia: la comprensione del cercare e domandare umano, al quale la fede vuol dare risposta.Ma imparate anche a comprendere e - oso dire – ad amare il diritto canonico nellasua necessità intrinseca e nelle forme della sua applicazione pratica: una società senzadiritto sarebbe una società priva di diritti. Il diritto è condizione dell’amore. Ora non vogliocontinuare ad elencare, ma solo dire ancora una volta: amate lo studio della teologiae seguitelo con attenta sensibilità per ancorare la teologia alla comunità viva della Chiesa,la quale, con la sua autorità, non è un polo opposto alla scienza teologica, ma il suo presupposto.Senza la Chiesa che crede, la teologia smette di essere se stessa e diventa un insiemedi diverse discipline senza unità interiore.6. Gli anni nel seminario devono essere anche un tempo di maturazione umana. Peril sacerdote, il quale dovrà accompagnare altri lungo il cammino della vita e fino alla portadella morte, è importante che egli stesso abbia messo in giusto equilibrio cuore e intelletto,ragione e sentimento, corpo e anima, e che sia umanamente “integro”. La tradizionecristiana, pertanto, ha sempre collegato con le “virtù teologali” anche le “virtù cardinali”,derivate dall’esperienza umana e dalla filosofia, e in genere la sana tradizione eti-8


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>ca dell’umanità. Paolo lo dice ai Filippesi in modo molto chiaro: “In conclusione, fratelli,quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello cheè amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode, questo sia oggettodei vostri pensieri” (4,8). Di questo contesto fa parte anche l’integrazione della sessualitànell’insieme della personalità. La sessualità è un dono del Creatore, ma anche un compitoche riguarda lo sviluppo del proprio essere umano. Quando non è integrata nella persona,la sessualità diventa banale e distruttiva allo stesso tempo. Oggi vediamo questo inmolti esempi nella nostra società. Di recente abbiamo dovuto constatare con grande dispiacereche sacerdoti hanno sfigurato il loro ministero con l’abuso sessuale di bambinie giovani. Anziché portare le persone ad un’umanità matura ed esserne l’esempio, hannoprovocato, con i loro abusi, distruzioni di cui proviamo profondo dolore e rincrescimento.A causa di tutto ciò può sorgere la domanda in molti, forse anche in voi stessi, sesia bene farsi prete; se la via del celibato sia sensata come vita umana. L’abuso, però, cheè da riprovare profondamente, non può screditare la missione sacerdotale, la quale rimanegrande e pura. Grazie a Dio, tutti conosciamo sacerdoti convincenti, plasmati dallaloro fede, i quali testimoniano che in questo stato, e proprio nella vita celibataria, si puògiungere ad un’umanità autentica, pura e matura. Ciò che è accaduto, però, deve rendercipiù vigilanti e attenti, proprio per interrogare accuratamente noi stessi, davanti a Dio,nel cammino verso il sacerdozio, per capire se ciò sia la sua volontà per me. È compito deipadri confessori e dei vostri superiori accompagnarvi e aiutarvi in questo percorso di discernimento.È un elemento essenziale del vostro cammino praticare le virtù umane fondamentali,con lo sguardo rivolto al Dio manifestato in Cristo, e lasciarsi, sempre di nuovo,purificare da Lui.7. Oggi gli inizi della vocazione sacerdotale sono più vari e diversi che in anni passati.La decisione per il sacerdozio si forma oggi spesso nelle esperienze di una professionesecolare già appresa. Cresce spesso nelle comunità, specialmente nei movimenti, chefavoriscono un incontro comunitario con Cristo e la sua Chiesa, un’esperienza spiritualee la gioia nel servizio della fede. La decisione matura anche in incontri del tutto personalicon la grandezza e la miseria dell’essere umano. Così i candidati al sacerdozio vivonospesso in continenti spirituali completamente diversi. Potrà essere difficile riconosceregli elementi comuni del futuro mandato e del suo itinerario spirituale. Proprio per questoil seminario è importante come comunità in cammino al di sopra <strong>delle</strong> varie formedi spiritualità. I movimenti sono una cosa magnifica. Voi sapete quanto li apprezzoe amo come dono dello Spirito Santo alla Chiesa. Devono essere valutati, però, secondoil modo in cui tutti sono aperti alla comune realtà cattolica, alla vita dell’unica e comuneChiesa di Cristo che in tutta la sua varietà è comunque solo una. Il seminario è il periodonel quale imparate l’uno con l’altro e l’uno dall’altro. Nella convivenza, forse talvolta9LETTERA DEL SANTO PADRE


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Messaggio del Vescovo MarioPer la Giornata del Seminario8 dicembre <strong>2010</strong>“Quanti pani avete? Andate a vedere” (Mc 6,38)Il Vangelo di Marco (6,24-44), racconta cheGesù, guardando le folle, gli sembrò di vederetante pecore senza pastori; ne ebbe tanta compassioneche, pur essendo stanco, si mise adinsegnare.Anche gli Apostoli, in quella occasione,ebbero pietà della stanchezza e della fame diquella moltitudine; ma, per risolvere il problema,pensarono di doversene liberare. Gesù invece,li inchioda con una domanda e un comando:“Quanti pani avete? Andate a vedere!”(Mc 6,38).Quest’interrogativo e quest’ordine, messi inrapporto a una Giornata Vocazionale, acquistanosignificati profondi e offrono molti spunti diattenta riflessione.Il risultato dell’indagine fatta dagli Apostolifu: “cinque pani e due pesci”. Unica soluzionepossibile dell’emergenza verificatasi era far disseminare la gente per villaggi e masseriein cerca di cibo e di accoglienza.Con un pane ogni mille persone era impossibile anche dare una briciola ciascuno. Mai Dodici non avevano fatto caso a chi era Colui che aveva posto la domanda e dato il comando.Infatti, i cinque pani, quando furono investiti dalla potenza creatrice dello Spiritodi Cristo, hanno sfamato cinquemila uomini.11MESSAGGIO DEL VESCOVO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Letta in chiave vocazionale, questa pagina di Marco, diventa quasi cronaca attuale.Se i “cinquemila” sono il mondo bisognoso del Vangelo di salvezza; se i pani sono i“chiamati”; se gli Apostoli sono gli “Educatori”, dobbiamo riconoscere che oggi, nonostanteogni contraria apparenza, gli uomini hanno fame di Cristo e della Sua Parola. Cristoama il mondo degli uomini; è presente in mezzo al suo popolo; non vuole abbandonarlo.Domanda solo di verificare quanti pani ci sono negli zaini, nei borselli, nei marsupidi ragazzi irrequieti, di adolescenti ineducati e violenti, di giovani ideologicamente segnati,di giovanissimi dal cuore pulito, di fanciulli con gli occhi limpidi. Con quei paniCristo può sfamare le moltitudini della terra; ma se non sono “tirati fuori”, possono diventarevite ammuffite, vuote, sbagliate, dannose, fallite, inutili.È vero! Le vocazioni sono poche; ma non perché Cristo non ha più compassione di unnumero sterminato di pecore senza pastori. Oggi, tanti sacerdoti, genitori, educatori, sonoconvinti che i pani non possono moltiplicarsi e rinunciano anche ad “andare a vedere”,cioè a fare costantemente azione educativa, formazione spirituale, pastorale vocazionale,accompagnamento di discernimento. Quanti piccoli pani, in venti secoli, generosamenteoffertisi a Cristo, hanno saziato di Parola di Dio, di gesti di amore, di mezzi di grazia,moltitudini incalcolabili.È impossibile enumerarli, ma basta pensare a contadinelli come Giovanni Maria Vianney,Giovanni Bosco, Angelo Roncalli; a fragili donne come Teresa di Calcutta, FrancescaCabrini, Teresa di Lisieux; a giovani inquieti finchè non hanno incontrato Cristo, comeAgostino di Ippona, Francesco di Assisi, Carlo De Focauld.Cristo, che ha promesso di dare al suo popolo, pastori secondo il suo cuore, può trasformarein pane profumato anche i cuori più distratti e insensibili; ma non può fare nullase noi non ci liberiamo della sconfortante convinzione che i pani sono solo cinque e cheè impossibile sfamare “tanta gente” (Gv 6,9).La scarsezza <strong>delle</strong> vocazioni non giustifica la rassegnazione, ma è una chiamata ad andarea cercare i “pani” nascosti, perché la potenza creatrice di Cristo possa moltiplicarli.La vastità e le difficoltà della missione non ci autorizzano a incrociare le braccia, ma sonosegno che nella moltitudine ci sono i “pani” da scoprire per metterli nelle mani di Cristo.Il mondo e l’uomo li salva Cristo, ma non senza la mediazione, la gioiosa e generosadedizione di quanti Egli chiama a farsi portatori e strumenti di salvezza.Il comando “Andate a vedere” interpella sacerdoti, genitori, educatori, comunità parrocchialie religiose, aggregazioni ecclesiali.I luoghi dove “vedere” sono la famiglia, la parrocchia, i gruppi, il volontariato.L’ora più idonea per “vedere” sono il dialogo personale, la confessione e la direzionespirituale, la catechesi, l’esperienza di servizio e di gruppo.La chiave per aprire gli zaini dei cuori è la forza della testimonianza e l’amore gratuitodi chi è inviato a “vedere”.12


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>La gioia e la generosità di dare a Cristo il proprio pane per nutrire di grazia di salvezzagli uomini, sgorgano dalla preghiera incessante di tutte le comunità e le famiglie cristiane.La “madia” nella quale vengono custoditi, curati, resi fragranti e profumati i pani dicui Cristo ha bisogno è il Seminario. Nel nostro bel Seminario ci sono molti posti, mapochi pani.Dunque, la domanda e il comando di Gesù interpellano tutti. Da tutti Cristo attendefattive risposte; ne va di mezzo la salvezza del mondo.La Vergine Immacolata, pane fragrante di grazia, profumato di virtù, gioiosamente offertasia Dio per amore degli uomini, sia modello e mediatrice di grazia per il nostro impegno.Dal Palazzo Vescovile, 21 novembre <strong>2010</strong>Solennità di Cristo Re, Festa della Presentazione di Maria al Tempio† Mario PacielloVescovo13MESSAGGIO DEL VESCOVO


Inaugurazione <strong>Anno</strong> <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong>. La grande famiglia del Seminario.


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>CENNI TORICIdal 1595 ad oggi


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Inaugurazione <strong>Anno</strong> <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong>. Seminaristi e parroci.Inaugurazione <strong>Anno</strong> <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong>. Incontro con le famiglie.


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Cenni storici del Seminariodal 1595 ad oggiIl primo Seminario in tutto il Meridione fu il seminario di <strong>Gravina</strong>, come si evince leggendogli atti dell’archivio segreto Vaticano, Cart. 374 /A. Mons. Manzolio nella sua Relatiodel 1590 scriveva: “ In <strong>Gravina</strong> non vi è seminario per essere la Chiesa poverissima peròsi fanno andare tutti i chierici subdiaconi et diaconi ogni giorno ad un maestro pubblicostipendiato dalla città”. Nel 1595, Mons. Vincenzo Giustiniano l’erigette in detta città, propriamentenella strada della Porticella, come si ricava dagli atti di Notar Mosca, tra “portadi sopra” (porta Aquila) e “porta reale” (porta S. Tommaso, oggi porta S. Michele). Il 2 Agosto1612 Mons. Giustiniano così scriveva nella relativo ad Limina: il Vescovo avviò il seminariominore come comanda il Concilio Tridentino…. Negli anni 1645 – 1684 il VescovoCennini si interessò molto al problema dell’istruzione del clero, e quindi del seminario inmodo particolare. Nel 1690, con il Vescovo mons. Cavalieri, si iniziò la costruzione di unnuovo seminario visto che quello costruito nel 1595, era ormai poco idoneo.Nel 1754, il 10 settembre, il Vescovo Camillo Olivieri (1731 – 1758) restaurò il seminario.E scrive che “ la prima erezione la fece Mons. Giustiniano. Col tempo, per pochezzedi rendite, il Seminario fu adibito ad uso di scuola pubblica”.Nel 1859, Mons. Alfonso Maria Cappetta, acheruntino ampliò il Seminario. Mons. Cri-19CENNI STORICI


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>stoforo Maiello (1899-1906), riscattò dall’Economato le rendite sequestrate del Seminarioe diede nuova vita al Seminario, ma per pochi anni. Quasi tutti i locali del Seminario,confiscati dal governo nel 1860, furono adibiti a ginnasio, scuola dedicata al nostro illustreconcittadino: Arcangelo Scacchi. Qui, tra la fina del 1880 e l’inizio del 1900 insegnavadon Eustacchio Montemurro Matematica e Scienze.Chiuso, fu riaperto nel novembre 1914 “gratuitamente” con il Vescovo del tempo,Mons. Nicola Zimarino (1907-1920). Egli ebbe molte difficoltà di azione pastorale permancanza di sacerdoti disponibili per il Seminario; eppure la diocesi aveva quaranta sacerdoti!.Il Seminario, in questo periodo aveva solo sei seminaristi e Mons. Zimarino, invitòcome responsabile un sacerdote della sua diocesi: di Lacedonia. Nel 1916 il Seminariofu chiuso perché i locali furono requisiti dal governo per i soldati, e i sei seminaristifurono dirottati nella Badia di Cava del Tirreno.Il 5 novembre del 1922 fece l’ingresso a gravina il nuovo Vescovo: Fra Giovanni MariaSanna (1922 – 1953) . Questi nel 1926, riaprì il Seminario e fu lui stesso rettore e undon Filippo Evangelista vice rettore. Numerose furono le vocazioni. Perché il Seminariodiventasse un luogo importante per la formazione sacerdotale, Mons. Sanna, Vescovo saggioe pratico, nei primi mesi del 1926 istituì per le diocesi di <strong>Gravina</strong> e Irsina, la Pia Opera<strong>delle</strong> vocazioni Ecclesiastiche.Lo stesso vescovo, nella Sua lettera pastorale “Il Santo Giubileo” del 2 Luglio del 1926,scriveva: “ Il Seminario Diocesano era chiuso da tanti anni. Noi l’abbiamo riaperto, fiduciosinell’aiuto della Divina Provvidenza. Aiutateci dunque a preparare sacerdoti santi ecolti… Allo scopo di promuovere e organizzare l’adempimento di questo altissimo doverenelle sue varie forme di preghiere e di contributo, abbiamo istituito la Pia Opera <strong>delle</strong>Vocazioni Ecclesiastiche per le nostre due diocesi, che avrà un suo particolare comitatoin ciascuna parrocchia... L’accoglienza simpatica e generosa fatta sin d’ora al Seminarioriaperto e l’aiuto prestatoci dalle associazioni religiose e dai privati ci fa sperare che lanostra raccomandazione non sia fatta invano…”. Il successore di Mons. Sanna fu Mons.Aldo Forzoni. Questi considerava il Seminario “ Pupilla dei suoi occhi”. Educava praticamentei suoi collaboratori ad essere veri educatori, specie i superiori del seminario, facendocapire la grande responsabilità del loro delicatissimo ufficio.Adattò subito il Seminario alle nuove esigenze, essendo aumentato il numero deiseminaristi; fece costruire il secondo piano per il dormitorio. Il Seminario era in piazzaBenedetto XIII. Nel primo piano trasferì la cappella che era sistemata giù. Una cappelladecente, con un altare molto bello e importante che nel 1929 Mons. Sanna ottenne dallaFamiglia Orsini. L’altare, dedicato a San Filippo Neri, patrono particolare di papa BenedettoXIII, dopo qualche anno fu donato alla nuova Parrocchia di Irsina “Immacolata”.Il 5 Dicembre 1962 Mons. Forzoni venne trasferito a Reggiano e <strong>Gravina</strong> ebbe il nuovovescovo: Mons. Giuseppe Vairo. Questi il 2 Maggio 1965 consacrò il nuovo altare del20


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>seminario fatto erigere da Mons. Forzoni nel locale nuovo, a primo piano, dedicandoloa San Giuseppe. Dal 1975 al 1982: il Vescovo di <strong>Gravina</strong> e <strong>Altamura</strong>, Mons. SalvatoreIsgrò, già rettore del Seminario di Oristano dal 1957 al 1975, incrementò la buona preparazionedegli educatori del seminario pubblicando il 25 Aprile del 1979 il piano triennaleper le vocazioni, istituendo uno specifico centro interdiocesano. Nel 1986 viene formataun’unica <strong>Diocesi</strong> di <strong>Altamura</strong> – <strong>Gravina</strong>- <strong>Acquaviva</strong> <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong> con un unico seminario,situato in p.zza Benedetto XIII a <strong>Gravina</strong>. Rettore era don Giovanni Bruno dal1974. Nel 1989 Mons. Tarcisio Pisani nomina il nuovo rettore nella persona di don PasqualeSettembre. Nel 1991 viene costruito il nuovo Seminario nel Centro giovanile “BenedettoXIII” sulla statale 96. L’antico storico Seminario, fu acquistato dal Capitolo Cattedraledi <strong>Gravina</strong>. Nel 1997, dopo Mons. Agostino Superbo, diviene vescovo della <strong>Diocesi</strong>di <strong>Altamura</strong> – <strong>Gravina</strong> – <strong>Acquaviva</strong> <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong> Mons. Mario Paciello, che sin dall’inizio,nel suo credo “pastorale” (pronunciato nell’omelia di inizio ministero episcopale), haaffermato: “Credo, quindi, nella necessità di continuare a passare, come Gesù sulle spondedel lago, per invitare quelli che egli sceglie, a lasciare la barca, le reti e il padre, per seguirlo”.Dal 1999 al 2006 è rettore del Seminario don Angelo Cianciotta. Nel 2005, è stato acquistatol’edificio dell’istituto Loglisci, già luogo di seconda sede della nascente Congregazionedi Don Eustachio Montemurro: Suore del Sacro Costato. Dopo un lungo lavorodi restauro, sapientemente guidato dal Vescovo, l’ormai ex “palazzo Loglisci” è diventatola nuova sede del Seminario Diocesano, inaugurato il 30 settembre 2006 dal Card. GiovanniBattista Re, prefetto della Congregazione per i vescovi. Dall’agosto 2006, Rettore delSeminario è don Nunzio Falcicchio.21CENNI STORICI


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Cronologia dei rettori dal 19741974-1989Sac. Giovanni BRUNO1989-1999Sac. Pasquale SETTEMBRE1999-2006Sac. Angelantonio CIANCIOTTA2006-Sac. Nunzio FALCICCHIO


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>LA COMUNITÀDEL EMINARIODIOCESANO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Pre-Seminario - giugno <strong>2010</strong>.Pre-Seminario - giugno <strong>2010</strong>.


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>3. I padri spiritualiSac. giuseppe creanzaVia G. Savonarola, 5 - 70022 <strong>Altamura</strong> (BA)Tel. 080 3111859 - cell. 328 9781657Sac. Giuseppe LOVIGLIOVia, Alchimia, 104 - 70024 <strong>Gravina</strong> in Puglia (BA)Tel. 0803263523 - cell. 33899782354. I collaboratori– per le attività di carattere generaleDr.ssa Tonia COLANGIULOVia Del Noce, 15 – 70020 Cassano <strong>delle</strong> Murge (BA)EconomoSuoreAvv. Massimo MARVULLIVia Genova, 37 - 70024 <strong>Gravina</strong> in Puglia (BA)Tel. 080 3257155Mafalda MESSINAMariantonietta Di FONZOMissionarie del Sacro CostatoVia Giardini, 18 - 70024 <strong>Gravina</strong> in Puglia (BA)Tel. 0803261279MedicoDott. Pasquale STRIPPOLIC.so Di Vittorio - 70024 <strong>Gravina</strong> in Puglia (BA)Tel. 080 3251707 - cell. 3388245176– per lo studioProf. Arcangela PATIMO - MatematicaProf. Caterina VISCANTI - IngleseProf. Anna ABATTISTA - ItalianoProf. Palmina BERLOCO - LatinoProf. Franca BASILE (sezione UCIIM di <strong>Altamura</strong>) - IngleseProf. Vittoria FIORENTINO (sezione UCIIM di <strong>Altamura</strong>) - Latino26


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Prof. Franca TARQUINIO (sezione UCIIM di <strong>Altamura</strong>) - MatematicaProf. Vito FIORENTINO (sezione UCIIM di <strong>Altamura</strong>) - MatematicaIns. Filippina RELLA - Italiano– per le attività domesticheSig.ra Domenica DINICOLAMARIASig.ra Flora MARCHETTISig.ra Felicetta LOPRIENOSig.na Lucia DINICOLAMARIASig. Giacomo RUTIGLIANO27LA COMUNITÀ DEL SEMINARIO DIOCESANO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Pre-Seminario - giugno <strong>2010</strong>.Pre-Seminario - giugno <strong>2010</strong>.28


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>I SeminaristiTerza Media1) BASILE GIOVANNIVia E. Petrella, 4 - 70022 <strong>Altamura</strong> (BA)Tel. 3476946578Scuola: “E. P. Santomasi”2) SETTE MARCOVia Sirtica, 3 - 70022 <strong>Altamura</strong> (BA)Tel. 0803102602Scuola: “E. P. Santomasi”3) LOMBARDI TOMMASOVia G. Mameli, 16- 70024 <strong>Gravina</strong> in Puglia (BA)Tel. 0803261841Scuola: “N. Ingannamorte”Primo Superiore4) MAINO VITOVia R. Margherita, 2 - 70022 <strong>Altamura</strong> (BA)Tel. 0803141601Scuola: Liceo ScientificoSecondo Superiore5) DIMATERA EMMANUELVia Suor Chiara Immacolata, 39 - 70029 Santeramo in Colle (BA)Tel. 3663387601Scuola: Liceo Scientifico29LA COMUNITÀ DEL SEMINARIO DIOCESANO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Esercizi Spirituali - Corato.Esercizi Spirituali - Corato.30


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>6) FIORAVANTI DANIELEVia Svizzera, 13 - 70029 Santeramo in Colle (BA)Tel. 0803024061Scuola: Liceo ScientificoTerzo Superiore7) MANCINI PIETROVia Taormina, 9 - 70024 <strong>Gravina</strong> in Puglia (BA)Tel. 0804032872Scuola: Liceo ScientificoQuarto Superiore8) CORNACCHIA GIUSEPPEVia <strong>delle</strong> Cappelle, 14/b - 70022 <strong>Altamura</strong> (BA)Tel.:080/3117028Scuola: Liceo Classico “Cagnazzi” - <strong>Altamura</strong>Quinto Superiore9) SPORTELLI VINCENZOVia <strong>Acquaviva</strong>, 9 - 70029 Santeramo in Colle (BA)Tel.:080/3022645Scuola: Liceo Scientifico31LA COMUNITÀ DEL SEMINARIO DIOCESANO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>I parroci dei seminaristiDon Alessandro AmapaniParr. S. M. della Consolazione – 70022 <strong>Altamura</strong> (BA)P.zza Zanardelli, 13Tel. 080.3111937Don Sante FerrulliParr. S. Michele Arcangelo – 70022 <strong>Altamura</strong> (Ba)Via F. BaraccaTel. 0803142282Don Saverio CiacciaParr. S. Domenico -70024 <strong>Gravina</strong>Via S. Domenico, 1Tel. 080.3261278Don Nicola ChiarulliParr. S. Sepolcro – 70022 <strong>Altamura</strong> (BA)Via Montecalvario, 80Tel. 080.3115144Don Giacomo FioreParr. S. Teresa – 70022 <strong>Altamura</strong> (BA)Via Vittorio VenetoTel.080.314616032


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Don Pasquale SettembreParr. S. Matteo – 70024 <strong>Gravina</strong>Via A. DiazTel. 080.3263267728Don Mirko KorienkiewiczParr. SS. Crocifisso – 70029 Santeramo in Colle (BA)Via Matera, 1Tel.080.3036061Don Vito NuzziParr. S. Erasmo - 70029 Santeramo in Colle (BA)P.zza Garibaldi, 1Tel. 080.303610233LA COMUNITÀ DEL SEMINARIO DIOCESANO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>TEMPO DELLALUNEDÌLiturgicoMARTEDÌSpiritualeMERCOLEDÌFormativoGIOVEDÌComunitario7.30 Arrivi8.00 Scuola6.30 Sveglia7.00 S. Messa conPadre Spirituale7.30 Colazione8.00 Scuola6.30 Sveglia7.00 S. Messa7.30 Colazione8.00 Scuola6.30 Sveglia7.00 Lodi7.30 Colazione8.00 Scuola14.00 Pranzo 14.00 Pranzo 14.00 Pranzo 14.00 Pranzo15.45 Preghiera16.00 Studio17.30 Pausa18.00 Studio15.45 StudioPadri spirituali17.30 Pausa18.00 Studio14.45 Sport16.00 Studio18.00 Pausa18.15 Studio15.45 Studio17.30 Pausa18.00 Studio19.30 Prove di cantoe Vespri20.00 Vespri 20.00 Vespri 19.30 S. Messa20.30 Cena21.00 Laboratoriocomunitario20.30 Cena21.00 LaboratorioMusicale20.30 Cena21.15 Catechesi20.30 Cena22.15 Compieta 22.15 Compieta 22.15 Compieta 21.30 Preghieracon i giovani34


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>COMUNITÀVENERDÌCulturale6.30 Sveglia7.00 S. Messa7.30 Colazione8.00 ScuolaSABATOPastorale6.30 Sveglia7.00 Lodi7.30 Colazione8.00 ScuolaDOMENICAParrocchialeGiorno14.00 Pranzo 14.00 Rientro infamiglia15.45 Studio17.30 Pausa18.00 Studio Studio19.30 Adorazionee meditazionePreghieraPastoraledelriposonelSignore20.30 Cena21.30 LaboratorioCulturale22.15 Compieta personale35TEMPO DELLA COMUNITÀ


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>PROGETTOFORMATIVODEL EMINARIODIOCESANO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Mater Purissima.Catechesi.


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>I. La cornice del Progetto Formativodel Seminario DiocesanoÈ importante definire la cornice entro la quale collocare il Progetto Formativo (d’orain poi PF) sia per fissare la specificità del lavoro da fare e sia per ridurre gli eventuali rischidi attività che non lasciano segni nelle persone e nella comunità.Ai fini di un cammino formativo risultano di grande aiuto alcuni documenti magisterialie, in particolare, alcune annotazioni che di fatto si configurano come pilastri essenziali.1. Primo pilastro: Il Seminario diocesano è Comunità Educativa“La vita comunitaria del Seminario Minore ha lo scopo di aiutare gli alunni a seguireCristo, amico e Signore e ad imitarlo come modello non solo di ubbidienza e di intimità colPadre, ma anche di quella pienezza di umanità alla quale il ragazzo e l’adolescente aspirano.In tal modo, tutte le qualità e le virtù, cui il Seminario cerca di educare, saranno coltedai seminaristi nell’unità della proposta di fede. La libertà, l’apertura agli altri, l’oblatività,l’affettività, la lealtà, la rettitudine e tutti gli atteggiamenti belli e nobili dello spiritosaranno percepiti come espressione dell’uomo nuovo che Cristo chiama e aiuta ad essere,in vista dell’ipotesi, generosamente prospettata, di assumere la carità pastorale comeforma di vita.” 1Per una Chiesa locale, attenta alle indicazioni del Magistero, la scelta del Seminariominore, è giustificata innanzitutto da una ragione di fede e poi da una ragione di carattereeducativo.La motivazione di fede è la convinzione che Dio chiama a ogni età della vita, sia pureattraverso segni proporzionati allo sviluppo psicologico di ogni persona.1CEI, La formazione dei presbiteri nella Chiesa Italiana, n. 66.39PROGETTO FORMATIVO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Durante la preadolescenza il ragazzo può avere una qualche intuizione della propriavocazione sacerdotale: percezione <strong>delle</strong> “cose” di Dio; simpatia per il modello; desideriodi donarsi al Signore e ai fratelli; scelta del Seminario come luogo particolare e qualificatoper il discernimento e per lo sviluppo <strong>delle</strong> proprie esigenze umane e spirituali.“La Funzione “pastorale” del seminario minore è quella di tenere alta la memoria dellavita cristiana come chiamata alla santità, al servizio, alla testimonianza, alla sequela,allascoperta del proprio stato di vita, integrando e non sostituendo l’opera della famiglia, dellascuola e della parrocchia nei loro compiti educativi propri. Gli educatori non sostituisconole figure dei genitori, anzi, ne aiuteranno presso i ragazzi la più profonda riscoperta e favorirannouna più intensa relazione fra loro nell’ascolto attento e riconoscente dei disegni diDio. Tutto ciò si traduce in uno stile di coinvolgimento effettivo <strong>delle</strong> famiglie nella vicendaeducativa e nei momenti più importanti della vita del Seminario” 2Il seminario minore, quindi, è il luogo in cui i ragazzi fanno un cammino formativospecificamente finalizzato allo sviluppo personale ed all’orientamento vocazionale.“Il Seminario minore rappresenta(…) l’immagine più adeguata e completa di comunitàeducativa per il discernimento e l’iniziale formazione <strong>delle</strong> vocazioni al presbiterato. Alseminario andranno orientate con fiducia e tempestività le vocazioni non appena si verificherannole condizioni opportune. Il Seminario minore propone un’ intensa esperienza divita comunitaria, capace di valorizzare sapientemente l’apporto della famiglia e della parrocchiacon strumenti educativi aggiornati ed efficaci.” 3Il seminario minore, ancora oggi, collaborando con le altre istituzioni educative (famiglie,parrocchie, oratori, scuole, ecc…) e proponendo una singolare esperienza di comunità,può far cogliere la relazione profonda tra i cammini personalizzati della fede e la domandavocazionale del credente. Può, inoltre, sollecitare ciascun ragazzo a sperimentareed acquisire alcuni valori che caratterizzano la maggior parte <strong>delle</strong> famiglie del nostro territorio(fiducia in sé e negli altri, lealtà nei rapporti familiari ed amicali, impegno ad offriregratuitamente un aiuto, capacità di condividere gioie e dolori di chi è vicino, ecc…).Sapendo che il Signore chiama ciascuno, i ragazzi possono sentirsi adeguatamente motivatia considerare la ricerca come gioioso impegno e non come pesante fardello. Condividendo,infine, con gli altri ogni momento della giornata, possono sperimentare quantosiano importanti, all’interno di ogni organizzazione istituzionale, le regole di vita da rispettarepiù per scelta che non per costrizione.2CEI, La formazione dei presbiteri nella Chiesa Italiana, n. 25.3Ibidem, n. 39.40


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Vivendo, poi, l’esperienza di gruppo in modo sistematico possono con maggiore consapevolezzaaprirsi all’intera comunità.2. Secondo pilastro: Anche le singole componenti della comunità Diocesana, ognunanel proprio ambito e con modalità che la caratterizza, collabora alla realizzazionedel PF proposto dal Seminario.La responsabilità del processo formativo dei seminaristi è dell’intera <strong>Diocesi</strong> (Vescovo,sacerdoti, famiglie, parrocchie, scuola, ecc…) e non solo di coloro che vivono ed operanonel Seminario. Tutti, con modalità e forme differenti, sono chiamati a sentirsi parte attivadel lavoro formativo.2.1 Le persone che operano ad intraa. Il VescovoUn cuore palpita in un corpo; essendo il Seminario “cuore della <strong>Diocesi</strong>”, la diocesi èil corpo del Seminario. Il vescovo, i sacerdoti, i laici sono tutte “arterie” che fanno battere,attraverso il proprio contributo, il cuore.Primo rappresentante di Cristo nella formazione dei seminaristi è il vescovo. La presenzadel vescovo ha un valore particolare. La nuova sede del Seminario, restaurata perl’accoglienza della comunità è il dono che Mons. Mario Paciello ha generosamente offertoalla diocesi perché diventi “culla e palestra dei costruttori della città di Dio tra gli uomini,vigna feconda di uomini veri e di apostoli santi”. L’accompagnamento paterno e costanteda parte del Vescovo è motivo di gioia e di sostegno sia per gli educatori, sia per le famiglie,sia per i ragazzi ed è segno visibile dell’amore del Padre per i suoi figli. Il Vescovoè il primo responsabile <strong>delle</strong> vocazioni e, a maggior ragione, di quei ragazzi che “sin dallatenera età” cercano di rispondere alla chiamata del Signore.b. L’equipé educativa“L’efficacia della comunità educativa del seminario minore dipende dalla presenza diuna équipe formativa stabile, equilibrata e ben preparata ad affrontare i problemi dell’adolescenza,creando un contesto sereno e familiare, dotato di autorevolezza e scioltezza adatteall’età dei ragazzi” 4 .4CEI, Linee comuni per la vita dei nostri seminari n. 25.41PROGETTO FORMATIVO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>La comunità educativa del seminario, presieduta dal Vescovo, si articola attorno a diversiformatori: il rettore, il direttore o padre spirituale, gli educatori, i collaboratori:“Questi devono sentirsi profondamente uniti al Vescovo, che a diverso titoloe modo lo rappresentano, e devono essere tra loro in convinta e cordiale comunione ecollaborazione” 5 .Della crescita dei seminaristi sono particolarmente responsabili coloro che sono chiamatia vivere il servizio di educatori, padri spirituali e collaboratori laici che, a secondadei carismi e competenze, offrono un aiuto all’opera formativa.Il rettore coordina il lavoro e l’impegno di tutti, confronta l’opera educativa con il Vescovo,incontra periodicamente l’équipe educativa, i padri spirituali e i vari collaboratori(educatrici, professori, suore, personale). Incontra singolarmente i ragazzi almeno duevolte all’anno, e periodicamente i genitori e i parroci. Con gli educatori si rende presentenella scuola. Gli educatori in modo particolare sono i più stretti collaboratori del rettore.Con lui condividono l’azione educativa e guidano gli incontri di formazione, di verificae di revisione di vita. Della comunità educativa fanno parte alcuni laici, religiosi e consacrati,che, in vario modo, collaborano alla formazione dei seminaristi.I padri spirituali provvedono “sia ad animare la vita di preghiera e le catechesi della comunità,sia a seguire ogni seminarista nella sua maturazione cristiana e vocazionale 6 ”.“Chiedi il parere a ogni persona che sia saggia e non disprezzare nessun buon consiglio”(Tb 4,18).L’azione qualificante, essenziale ed insostituibile di tutto il percorso formativo è l’incontropersonale dell’equipé educativa (rettore, educatori, padri spirituali) con i seminaristi:è l’occasione fondamentale per offrire indicazioni e suggerimenti, per incoraggiaree stimolare, per verificare il cammino cristiano e vocazionale 7 e per aiutare a discernerela volontà di Dio.Altrettanto qualificante, essenziale ed insostituibile è la verifica, da realizzare a scadenzasistematica da parte dell’equipé educativa per valutare gli effetti del cammino fattodai seminaristi e per concordare sia gli eventuali interventi di “aggiustamento di rotta”, inpresenza di difficoltà registrate, e sia le ulteriori proposte necessarie per attuare il PF.5Pastores Dabo Vobis, n. 66.6CEI, La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana, n. 59.7Idem, n. 59.42


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>2.2 Le istituzioni che operano ad extraa. La famigliaLa famiglia: i genitori cristiani, come anche i fratelli e le sorelle e gli altri membri delnucleo familiare, animati dal medesimo proposito di “compiere la volontà di Dio”, sonochiamati ad accompagnare il cammino formativo con la preghiera, il rispetto, il buonesempio <strong>delle</strong> virtù domestiche e l’aiuto spirituale e materiale, soprattutto nei momentidifficili. L’esperienza insegna che, in tanti casi, questo aiuto molteplice si è rivelato decisivoper la formazione.Anche nel caso di genitori e familiari indifferenti o contrari alla scelta vocazionale delproprio congiunto, il confronto chiaro e sereno con la loro posizione e gli stimoli che nederivano possono essere di grande aiuto, perché la vocazione sacerdotale maturi in modopiù consapevole e determinato 8 .In tal senso risultano fondamentali gli incontri degli educatori con ogni famiglia deiseminaristi e gli incontri con tutte le famiglie: possono essere l’occasione per maturare edalimentare una comune sintonia e per favorire lo scambio ed il dialogo educativo.b. La parrocchia“Le comunità da cui proviene il candidato al sacerdozio, pur con il necessario distaccoche la scelta vocazionale comporta, continuano a esercitare un influsso non indifferentesulla formazione del futuro sacerdote. Devono allora essere coscienti della loro specificaparte di responsabilità” 9 .In profondo collegamento con le famiglie dei seminaristi sta la comunità parrocchiale;entrambe si integrano sul piano dell’educazione alla fede. La parrocchia poi, con una specificapastorale giovanile e vocazionale, esercita un ruolo complementare, ed a volte di supplenzacon la famiglia. Soprattutto, in quanto realizzazione locale più immediata del misterodella chiesa, la parrocchia, attraverso il parroco e i suoi più stretti collaboratori, offreun contributo originale e particolarmente prezioso alla formazione del seminarista.“La comunità parrocchiale deve continuare a sentire come parte viva di sé il giovane incammino verso il sacerdozio, lo deve accompagnare con la preghiera, accogliere cordialmentenei periodi di vacanza, rispettare e favorire nel formarsi della sua identità” 10 .8Pastores Dabo Vobis, n. 68.9Idem.10Pastores Dabo Vobis, n. 68.43PROGETTO FORMATIVO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Il tempo vissuto dal seminarista nella parrocchia è parte integrante della formazione.La presenza della parrocchia è finalizzata a far crescere, sia pur gradualmente, la capacitàdi partecipazione, un certo spirito di protagonismo, ma soprattutto la dimensione apostolica,che poi trova la sua piena espressione in una vocazione ben precisata.Perché ci sia una più facile integrazione nel gruppo dei coetanei e nella comunità è preziosoda parte del seminarista un rapporto positivo e aperto con il parroco: con lui si confrontanelle scelte e lo sente accanto, come presenza educativa, alla stregua degli educatoridel Seminario. Importante perciò è la collaborazione dei parroci nel cammino educativo.Di grande efficacia risultano gli incontri periodici dell’equipé educativa con i parroci.c. La scuolaLa scuola va accolta e vissuta come parte integrante della formazione.In rapporto alla scuola i seminaristi devono evitare due rischi: sottovalutare la scuolain nome di altri impegni che possono compromettere e ridurre lo studio e la concentrazionesui doveri dell’itinerario scolastico; identificare la propria formazione umana e culturalesolo con la scuola a scapito di altri luoghi, esperienze e strumenti altrettanto utilialla crescita culturale (lettura personale di riviste, libri, giornali, cineforum, discoforum,dialogo, attenzione ai problemi umani della storia, ecc…).La scelta di questi mezzi formativi deve essere coerente con tutto il progetto educativoe verificata con gli animatori responsabili. Il contatto con i docenti è periodicamentemantenuto sia dagli educatori che dalle famiglie. Fondamentale è anche la collaborazionecon i docenti di religione. I ragazzi sono sollecitati a sentirsi parte viva ed integrante dellacomunità scolastica: partecipano, compatibilmente con gli impegni del seminario, alleattività extrascolastiche della scuola.3. Terzo pilastro: Le proposte formative e gli aspetti organizzativi della esperienzadi vita nel seminario sono in linea con ogni dimensione dello sviluppo dei ragazzi(cognitiva, emotiva, affettiva, morale, sociale, religiosa, psicomotoria, fisica).Le attività proposte e realizzate nel seminario e l’organizzazione della vita comunitariasono funzionali allo sviluppo integrale di ciascuna persona.3.1 I ragazzi che vivono l’esperienza del seminarioI ragazzi sono i primi e veri protagonisti del cammino di discernimento vocazionale.Essi, comunque, devono crescere nella consapevolezza che il protagonista per antonoma-44


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>sia della formazione di ciascuno è lo Spirito Santo che, con il dono del cuore nuovo, configurae assimila a Gesù Cristo buon pastore 11 .3.2 I bisogni dello sviluppoI ragazzi del seminario hanno un’età compresa fra gli 11 e i 18 anni, sono preadolescentie adolescenti. E’ importante soddisfare i bisogni di sviluppo perché quanto più raggiungonola maturità in quanto adolescenti, tanto più saranno capaci di avvertire e giustificarea sé e agli altri la vocazione, cioè compiere il discernimento e consapevolmentedecidere. I bisogni di sviluppo in realtà sono due: conquista dell’autonomia (la cui formapiù elevata è l’autonomia nella decisione); la costruzione della propria identità personalee sociale (rispondere alle domande: chi sono io? Come mi devo comportare per essereapprezzato e accettato dal mondo in cui vivo?) attraverso la sperimentazione dei diversiruoli (figlio, studente, amico, membro di una comunità ecc…).a. La vita di comunità“Una vita comunitaria ben ordinata deve favorire la crescita di quella maturità umanatanto raccomandata dal concilio a tutti i cristiani e ai presbiteri. Il seminario minore dovràcreare un clima comunitario sereno, ma anche esigente, in grado di educare “alla generositàsenza riserve, alla capacità di essere responsabili, alla difficile arte di comporre lasincerità e la saggezza, l’onestà e la prudenza, la tolleranza e la chiarezza”. L’esercizio diqueste virtù e l’esempio che ne offrono gli educatori porteranno l’alunno a quella maturitàumana, che oggi soprattutto è indispensabile per meglio testimoniare il Vangelo di Cristo eper dialogare con i credenti” 12 .Ogni giorno è caratterizzato da un aspetto importante per la formazione di ogni seminarista.La descrizione non è assolutamente esaustiva, ma tenta di dare un’idea dell’impostazionesettimanale della vita di comunità. La comunità del seminario vive una verificaperiodica, condotta sulla base di un discernimento vigile e attento, sull’attuazione concreta<strong>delle</strong> linee programmatiche. Anche se ogni giorno viene accentuato un ambito formativol’attenzione quotidiana è sull’unitarietà della proposta formativa.La vita comunitaria prevede impegni su almeno cinque piani:11Pastores Dabo Vobis, n. 69.12CEI, La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana, nn. 66-70.45PROGETTO FORMATIVO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>I. Sp ir it u a l eConsiderata la preghiera come essenziale per ogni cristiano, il seminarista è sollecitatoa comprendere l’importanza della preghiera personale e comunitaria e a viverla. Intale prospettiva, è aiutato a scoprire il valore del silenzio, condizione necessaria per poterpregare. A lui, ogni giorno, è assicurato uno spazio per la meditazione personale, peruna parte della Liturgia <strong>delle</strong> Ore, e per la celebrazione eucaristica, posta, comunque alcentro. E’ sollecitato a vivere ogni primo giovedì del mese, l’adorazione eucaristica; ognimese, un ritiro spirituale e, una volta l’anno, gli esercizi spirituali. Gli sono proposti comefondamentali, la direzione spirituale, almeno una volta a settimana, ed il sacramentodella riconciliazione. E’ invitato, infine, a recitare il Santo Rosario, l’Angelus, la preghieraper le vocazioni, e ad apprendere le istruzioni sulla preghiera.II. Li t u rg ic oLa formazione liturgica è proposta attraverso riflessioni ed esperienze che aiutano ilseminarista a comprendere la bellezza della preghiera liturgica; a dare ragione di gesti,parole e segni; a scoprire il ruolo ed il valore del canto.III. Fo r m a t iv oOgni settimana l’educatore del gruppo organizza e guida un incontro di formazionebiblico – catechetica, coinvolgendo gli stessi seminaristi. Molta importanza è data alla vitacomunitaria, resa visibile anche nella condivisione dei pasti, del tempo libero, dello sport,dello studio, ecc…. Ogni seminarista ha un incarico di responsabilità all’interno della comunitàe questo offre a ciascuno la possibilità di esercitare la virtù del servizio e di sentirsicorresponsabile. I seminaristi sono divisi in gruppi in modo trasversale per i servizi incomunità, per le verifiche, per i momenti di animazione. Per gli incontri formativi si prevededi costituire tre gruppi: uno per i ragazzi di scuola media inferiore, l’altro per coloroche frequentano il biennio di scuola media superiore e un terzo per il triennio.IV. Cu lt u r a l eAllo studio è dedicato un tempo abbastanza congruo. Tutti i seminaristi ricevono, perlo studio, aiuti quotidiani da docenti volontari e da altri collaboratori; inoltre, possono46


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>approfondire specifici argomenti utilizzando i materiali presenti nella biblioteca interna.Per conoscere la realtà quotidiana hanno la possibilità di leggere giornali e riviste e peresprimere le proprie potenzialità possono frequentare i laboratori (artistico-artigianalemusicale-teatrale-sportivo).V. Pa s t o r a l e - Pa r rocc hi a l eImportanti sono gli incontri dei seminaristi con i gruppi giovanili che ogni secondogiovedì del mese visitano il seminario e con le comunità parrocchiali che sono presenti ilterzo giovedì del mese. Altrettanto importante è la partecipazione agli incontri diocesani,da favorire e sollecitare compatibilmente con gli impegni del seminario.Ciascun seminarista, poi, ogni settimana, vive l’esperienza nella parrocchia: il sabatopomeriggio è invitato ad offrire un proprio contributo all’azione pastorale della comunità;la domenica, invece, è impegnato a vivere quel giorno come giorno del Signore, giornodella famiglia. Forse è opportuno annotare che i seminaristi non sono chiamati a servirea tutte le messe, ma a vivere la parrocchia nei diversi modi possibili ( servire a Messa,affiancare i responsabili dei ministranti o di gruppi di catechesi, ecc…). In tal senso, èopportuno che essi non abbiano una responsabilità diretta dei gruppi.b. Un primo impegno: costruisci la tua regola di vitaE’ importante che i seminaristi, fissino una propria regola di vita e definiscano gli impegniconcreti da vivere e poi verificare ogni mese con il padre spirituale e con gli educatori.Ogni ragazzo che entra in seminario, dopo i primi mesi, aiutato dalla griglia di seguitoriportata, è invitato a scrivere la sua regola di vita.1.2.3.4.5.6.Ric e rc a r e GesùPr e g h i e r a d e l m at t i n o (Is 5,4)Pr e g h i e r a a m e t à d e l g i o r n o (Lc 18,1)Pr e g h i e r a d e l l a ser a (Lc 2,29)Celebr a zion e d e l l’Eu c a r i s t i a (Gv 13,1)p r e g h i e r a p e r s o n a l e (Mt 6,5)47PROGETTO FORMATIVO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Campo Scuola Alezio.Campo Scuola Alezio.52


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Porsi tali domande impegna parecchio: non è un fatto semplice e non può essere datonulla per scontato. Molte volte le persone cercano senza sapere chi o cosa. Per non caderenella trappola di una ricerca senza meta, occorre porsi, sin dall’inizio del cammino,la domanda fondamentale: chi cerco?Anche per il seminarista, la risposta richiede una scelta fra due possibilità alternative,ciascuna <strong>delle</strong> quali è correlata a specifiche e differenti conseguenze:1. impegnarsi a cercare se stesso, escludendo gli altri ed isolandosi come in una “gabbia”.Così facendo, vive in un apparente ed illusorio stato di soddisfazione; di fatto, invece,rimane povero “dentro” ed avverte il bisogno incessante di compensarsi, “muovendosi”senza avere una meta ed agendo senza avvertire e gustare il piacere dell’azione compiuta;2. impegnarsi a cercare Cristo e, entrando in sintonia con Lui, scoprire, provare e gustarela gioia di essere e di essere insieme.3. Con chi cercare?Se si riflette bene, si scopre che il vivere di ciascuno è un vivere insieme, un viverein relazione. E’ un’illusione pensare di poter fare a meno degli altri. Più che un’opzione,l’essere insieme agli altri è un’esigenza fondamentale che l’uomo comincia ad avvertiree a soddisfare sempre, comunque ed ovunque, dal momento della nascita a quello dellamorte.Ciò vale anche per il seminarista. A lui è chiesto di scoprire che, nel suo cammino diricerca e di formazione, non è mai solo. E’ importante per lui sapere che sempre, anchenei momenti di difficoltà e di solitudine, c’è un’intera comunità (famiglia, amici, parrocchia,seminario, diocesi) impegnata a “correre” con lui e ad aiutarlo a “correre”, a cercareinsieme e a sostenerlo durante il viaggio. Ed è altrettanto importante per lui scoprire chela sua vocazione è un grande dono, così come è rassicurante sapere che lo Spirito del SignoreGesù accompagna i passi incerti di coloro che lo cercano.“Correvano insieme tutti e due”.Con tali premesse, il seminarista è certo che quel “tutti e due” può diventare “tuttie tre, quattro,…”. E, di fronte alla naturale, ed a volte ricorrente, domanda che si pone,“sarò all’altezza?”, non avverte sgomento e paura, né è preso dalla voglia di fuggire,abbandonando il “tratto di strada” percorso. Al contrario, comincia a sperimentare glieffetti del “coraggio dell’affidamento” e ad assumere, gradualmente, tale esperienza comecomponente essenziale del proprio stile di vita.54


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>4. Come cercare?Tre sembrano essere le modalità essenziali e portanti di un cammino di ricerca: libertà,desiderio, pazienza.Con libertàCercare come MARIA di Magdala (Gv 20,1): liberamente, senza stancarsi, con moltoaffetto, con sollecitudine, con fede. Ciò vuol dire non ricorrere solo alle risorse personali,non spaventarsi di fronte alle difficoltà ed imprevisti. Non aver paura di fronte alle scelteda fare. Maria ama Colui che cerca e rimane lì, al sepolcro, anche quando gli altri tornanoa casa. Ed ecco che avviene l’incontro. Vieni, Spirito creatore riempimi della tua forza,crea in me un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo.Con il desiderioCercare come Giovanni, invocando il dono dell’intuizione spirituale ed il gusto dellacomprensione della Parola di Dio.Ciò impegna a:- coltivare il desiderio di scoprire i segni della presenza di Dio nella vita di ciascunapersona;- coltivare la fede anche con l’intelligenza, con la conoscenza della storia e con capacitàdi discernimento.La tensione a tali impegni apre il cuore, alimenta la speranza e dà senso autentico eforte all’invocazione: “Vieni, Spirito di sapienza, di timore, di fortezza. Donami la capacitàdi comprendere la parola del Signore. Donami la capacità di saper scegliere”.Con pazienzaCercare come Pietro. Cercare con la pazienza pratica di Pietro.Ciò impegna a non avere fretta e a fare un profondo lavoro di riflessione e di meditazioneper maturare la saggezza e la prudenza, la determinazione e la serenità. Il seminaristadeve essere aiutato a scoprire che, di fronte a situazioni complesse, occorre valutarecon pazienza, decidere con competenza , amare con vera pietà.In tale prospettiva, risulta importante e necessario invocare lo Spirito dicendo: “Vieni,Spirito di santità. Aiutami ad attraversare la storia. Sii Tu Colui che mi guida, misostiene e mi illumina per non fare errori”.55PROGETTO FORMATIVO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>5. Dove cercare?Sul monte, i tre discepoli, hanno sperimentato la pesantezza del loro sonno, ma anchela grazia della bella visione: “Che bello per noi stare qui facciamo tre tende”. Pietro,Giacomo e Giovanni cercano Gesù e si affidano a Lui, perché se ne sentono attratti. DopoaverLo incontrato non vogliono perdere più la bellezza dell’incontro, vogliono custodirequesto Tesoro.Chi incontra Gesù è felice, fa un’esperienza bella. Dove cercare? Nella Tenda. E’ questoil luogo fissato per incontrarsi. Nella tenda Dio e l’uomo si incontrano, Dio si fa vicinocome un amico, e la sua presenza rimane invisibile. La Tenda è il luogo dell’appuntamentoper incontrarsi.Maestro dove abiti? Venite e vedrete. Gesù non propone mai ai suoi discepoli incontrisporadici, funzionali, consumati in fretta all’insegna del bisogno, ma una dimora, unincontro caloroso, da rinnovare con continuità. In questo cammino non siamo noi a decideredove, come e quando incontrarlo. E’ lui stesso ad indicarci le sue dimore, quei postidove fare esperienza della sua presenza. Maestro dove abiti? Dove posso incontrarti?Benedizione nuovo pulmino del Seminario.56


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Per concluderee per iniziarePer concludere e per iniziareTre considerazioni possono essere indicate ed assunte come momento conclusivo dellafase di elaborazione del presente Progetto Formativo:1. la consapevolezza che è stato indicato un cammino che impegnerà tutti per diversianni;2. la necessità di avere sempre presente il fatto che la costruzione della “dimora” avvienenel tempo e richiede, in itinere, alcuni aggiustamenti e, dopo, certi “lavori dimanutenzione ordinaria e straordinaria”;3. la utilità di avere sì un progetto, ma anche il bisogno di approntare un piano di lavoroscandito per tempi brevi (il piano annuale di lavoro).Tutto è pronto. Con grande speranza e fiducia, si può……cominciare!57LA COMUNITÀ DEL SEMINARIO DIOCESANO


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Campo Scuola Alezio.Campo Scuola Alezio.58


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Ringraziamo di vero cuoretutti i benefattori che in varie formee modalità sostengono ed incoraggianole vocazioni sacerdotali.Per tutti coloroche volessero contribuireal sostentamento del seminarioo istituire una borsa di studiopossono farlo direttamentepresso la sede del Seminarioo tramite ilCCP. N. 1359270459RINGRAZIAMENTI


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Borse di studio1.2.3.4.5.6.7.8.9.10.11.12.13.14.15.16.17.18.19.20.21.22.23.24.25.26.27.28.29.30.31.GentileMons. Salvatore IsgròMadonna di CostantinopoliFratelli Visceglia . USAMontenero BartolomeoMadonna del Buon CamminoMutarelli MariaDon Raffaele De Nora e Don F. IolisDon Michele BottaDon Eustachio MontemurroLions Club – <strong>Altamura</strong>San SebastianoPapa Giovanni XXIIIMons. SannaSanti Nicola e CeciliaSanti Medici Cosma e DamianoS. EligioDon Giovanni ColangeloParroci defunti S. NicolaMadonna del Carmine25° di Sacerdozio – Paternoster S. e M.Mons. Aldo ForzoniIng. Vito CriminaleVincenza ColafemminaSalomone AuroraLeone Michele e MariaPapa Paolo VIDon Luigi SanseverinoSerra Club - <strong>Altamura</strong>Amici del SeminarioDon Giuseppe Ciccarone60


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Associazione “Amici del Seminario”COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONEREPUBBLICA ITALIANAL’anno duemilasette, giorno 19 novembre 2007, in <strong>Altamura</strong>, nello studio del dottorCLEMENTE STIGLIANO, Notaio in <strong>Altamura</strong>, iscritto al Collegio Notarile di Bari, è statoapprovato il seguenteSTATUTOArt. 1 - DenominazioneÈ costituita, nel rispetto del codice civile e del codice di diritto canonico, l’Associazionedenominata: “AMICI DEL SEMINARIO”.La sua attività è disciplinata dal presente Statuto e dal Regolamento Interno.Art. 2 - SedeL’Associazione ha sede legale in <strong>Gravina</strong> di Puglia a via Giardini n.18, non ha scopodi lucro, la sua durata è illimitata. Gli eventuali utili non possono essere ripartiti ancheindirettamente.Art. 3 - Scopi dell’AssociazioneL’Associazione non ha scopo di lucro e si prefigge essenzialmente e principalmente di:– pregare per le vocazioni, ogni giorno personalmente. Ma anche con altre persone, inun appuntamento mensile (S. Messa e/o adorazione) che potrebbe essere organizzatoin qualsiasi comunità parrocchiale o in Seminario;– circondare di attenzione, simpatia, sostegno il Seminario ed il suo impegno nel discernimentovocazionale e nella formazione dei seminaristi;– portare nelle famiglie il gusto della vita come vocazione;– collaborare alla vita e alle attività nel e del Seminario secondo le disponibilità propriedi tempo;61ASSOCIAZIONE "AMICI DEL SEMINARIO"


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>– impegnarsi a sostenere le vocazioni con un contributo economico, secondo tempi emodalità proprie a discrezione personale.Art. 4 - I SociSono ammessi a far parte dell’Associazione tutti gli uomini e le donne che accettanogli articoli dello Statuto, che condividano gli scopi dell’associazione e si impegnano adedicare una parte del loro tempo per il loro raggiungimento.L’Organo competente a deliberare sulle domande di ammissione degli aspiranti soci èil Comitato Direttivo su domanda scritta del richiedente nella quale dovrà specificare leproprie complete generalità. In base alle disposizioni di legge 675/97 tutti i dati personaliraccolti saranno soggetti alla riservatezza ed impiegati per le sole finalità dell’Associazione.Ci sono due categorie di soci:– Soci fondatori: coloro che sono intervenuti alla costituzione dell’Associazione, hannodiritto di voto, sono eleggibili alle cariche sociali.– Soci effettivi: coloro che hanno chiesto e ottenuto la qualifica di socio al ComitatoDirettivo, hanno diritto di voto, sono eleggibili alle cariche sociali.Il numero dei soci effettivi è illimitato. Non sono tenuti a nessuna forma di pagamentodi quota sociale. Le attività svolte dai soci a favore dell’Associazione e per il raggiungimentodei fini sociali sono svolte prevalentemente a titolo di volontariato e totalmentegratuite.Art. 5 - Diritti e doveri dei SociI soci aderenti all’associazione hanno diritto di eleggere gli organi sociali e di essereeletti negli stessi. Gli aderenti cercheranno, nei limiti del possibile di vivere con spiritocristiano gli scopi dell’associazione.Art. 6 - Recesso/esclusione del SocioIl socio può recedere dall’associazione mediante comunicazione scritta inviata al presidentedell’associazione. Il socio può essere escluso dall’associazione per gravi motivivalutati dal Comitato direttivo.Art. 7 - Gli organi socialiSono Organi Sociali:– L’Assemblea dei Soci– Il Comitato Direttivo– Il PresidenteTutte le cariche sociali sono assunte e assolte a totale titolo gratuito.62


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Art. 8 - L’assembleaL’Assemblea è organo sovrano dell’associazione. È costituita dai soci fondatori ed effettivi,è convocata almeno una volta all’anno dal Presidente dell’associazione con unavviso scritto inviato con lettera semplice agli associati almeno 5 (cinque) giorni prima.L’Assemblea dei soci è presieduta dal Presidente o da un suo delegato nominato tra imembri del Direttivo.Art. 9 - Il Comitato DirettivoL’Associazione è amministrata da un Comitato Direttivo composto da sette membri:il Presidente, tre membri eletti direttamente dall’assemblea e tre direttamente dal Presidente.Essi durano in carica per un triennio e sono rieleggibili.Il Comitato Direttivo è investito di tutti i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione,ad eccezione di quelli che la legge o il presente statuto riserva all’Assembleadei soci.Art. 10 - Il PresidenteIl Presidente, di diritto, è il il Rettore del Seminario Diocesano.Rappresenta l’Associazione di fronte alle Autorità ed è il suo portavoce ufficiale. Nominatre membri per il Comitato Direttivo. Convoca almeno una volta l’anno l’assembleadei soci e il Comitato Direttivo ogni volta lo ritiene opportuno e lo presiede.Art. 11 - Disposizioni finaliPer tutto quanto non previsto dal presente statuto, valgono le norme del Codice Civilee del codice di diritto canonico. Per tutte le norme non previste dalle leggi e dallo statutovalgono le decisioni prese dall’assemblea a maggioranza assoluta dei partecipanti.Tanti sacerdoti, laici, famiglie prendono a cuore i bisogni del Seminario e ci assicuranoun costante aiuto. A loro va la preghiera, la stima e la gratitudine di tutta la comunità.1.2.3.4.5.6.7.8.CORNACCHIA ROCCOSAPONARO MARILENAMASTROVITO GIOVANNICONTE ADELEADORANTE VITODI GIOIA CARMELAPUTINO DOMENICORAGUSO ANNA9. ACQUAVIVA MARIA10. LOIUDICE PASQUALE11. MASSARO LUCIA12. DESIMINE MARIA13. PALLOTTA ANNA14. CORNACCHIA MARIA15. MASSARO MADDALENA16. LATERZA PASQUA63ASSOCIAZIONE "AMICI DEL SEMINARIO"


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>17.18.19.20.21.22.23.24.25.26.27.28.29.30.DE PALMA ANGELAMORAMARCO ANTONIATIRELLI PAOLALORUSSO NICOLAPALLOTTA ROSAADORANTE VENTURATESORO GIOVANNIGERVASIO GIUSEPPEPERUCCI LUCIAMASSA ANNA MARILENAMONTEMURNO MARIOLINATRAGNI VITOCOLONNA KATIASCARCIA MARIA31.32.33.34.35.36.37.38.39.40.41.42.43.44.CAGNAZZI TERESAGRIMALDI ANNA MARIACORNACCHIA MICHELELOIUDICE EMMAGRAMEGNA BERLOCO MARIACALIA ANNALOVIGLIO GIUSEPPEMARVULLI MASSIMODIGIESI VINCENZOD’ECCLESIS GRAZIACOSCIA MARIASPORTELLI MICHELEELIA CHIARAVITUCCI FRANCESCOSe desideri aderire all’associazione non devi far altro che comunicarlo presso:ASSOCIAZIONE“AMICI DEL SEMINARIO”c/o Seminario DiocesanoVia Giardini, 18 - 70024 <strong>Gravina</strong> in Puglia (Ba)Tel./Fax 0803260110Seminmurgia@libero.itCCP. N°. 13592704


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Prospetto offerteGiornata del Seminario Diocesano - 8 dicembre 2009ALTAMURA 20091 PARROCCHIA S. MARIA ASSUNTA (Cattedrale) € 800,002 PARROCCHIA S. NICOLA € 470,003 PARROCCHIA S. TERESA € 700,004 PARROCCHIA S. GIOVANNI BOSCO € 1.250,005 PARROCCHIA S.M. DELLA CONSOLAZIONE € 500,006 PARROCCHIA S. SEPOLCRO € 770,007 PARROCCHIA S.M. DEL CARMINE € 220,008 PARROCCHIA S. AGOSTINO € 315,009 PARROCCHIA SACRO CUORE € 800,0010 PARROCCHIA S. MICHELE € 250,0011 PARROCCHIA S. SABINO € 100,0012 PARROCCHIA SS. TRINITÀ € 530,0013 PARROCCHIA SS. ROSARIO DI POMPEI € 600,0014 PARROCCHIA S. ANNA € 300,0015 PARROCCHIA SS. REDENTORE € 100,00t CHIESA S. MARIA DELLE GRAZIE (OSPEDALE) € 100,00t CHIESA S. M. Carmine € 72,90t CHIESA S. FRANCESCO DI PAOLA € 70,00t CHIESA S. LUCIA € 232,10t CHIESA MADONNA DELLA CROCE € 20,00t SANTUARIO BUONCAMMINO € 370,00t CHIESA SS. TRINITà € 50,00t chiesa cimitero € 100,00t CHIESA S. ANTONIO € 32,00t CONFRATERNITA SS. ANNUNZIATA € 200,00Totale € 8.952,0065PROSPETTO OFFERTE


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>GRAVINA IN PUGLIA 20091 PARROCCHIA S. GIOVANNI BATTISTA € 535,002 PARROCCHIA S. GIOVANNI EVANGELISTA € 250,003 PARROCCHIA MATER ECCLESIAE (S. MATTEO) € 500,004 PARROCCHIA SANTI NICOLA E CECILIA € 400,005 PARROCCHIA S. FRANCESCO € 500,006 PARROCCHIA MADONNA DELLE GRAZIE € 5870,007 PARROCCHIA S. DOMENICO € 1.250,008 PARROCCHIA SS. CROCIFISSO € 800,009 PARROCCHIA GESÙ BUON PASTORE € 300,0010 PARROCCHIA SANTI PIETRO E PAOLO € 300,0011 PARROCCHIA SPIRITO SANTO € 750,0012 PARROCCHIA SS. NOME DI GESÙ (DOLCECANTO) € 70,00t CONFRATERNITA S. ANTONIO € 100,00t SUORE SACRO COSTATO (casa madre) € 100,00t usmi € 100,00Totale € 6.525,00ACQUAVIVA DELLE FONTI 20091 PARROCCHIA S. EUSTACHIO € 495,002 PARROCCHIA S. AGOSTINO € 300,003 PARROCCHIA S. DOMENICO € 1.000,004 PARROCCHIA S. FRANCESCO € 200,005 PARROCCHIA S. LUCIA € 200,006 PARROCCHIA S. MARIA MAGGIORE € 600,007 PARROCCHIA SACRO CUORE € 250,00Totale € 3.045,0066


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>SANTERAMO IN COLLE 20091 PARROCCHIA S. ERASMO € 1.056,002 PARROCCHIA SS. CROCIFISSO € 390,003 PARROCCHIA SACRO CUORE € 700,00t CAPPELLA SALESIANI € 150,00t CAPPELLA MONFORTANI € 100,00t CONFRATERNITA S. GIUSEPPE € 100,00t CONFRATERNITA DEL CARMINE € 187,00t CONFRATERNITA SS. ANNUNZIATA € 165,00TOTALE € 2.848,00SPINAZZOLA 20091 PARROCCHIA S. PIETRO APOSTOLO € 200,002 PARROCCHIA SS. ANNUNZIATA € 300,00TOTALE € 500,00POGGIORSINI 20081 PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA € 300,00TOTALE € 300,00RIEPILOGO TOTALEALTAMURA € 8.952,00GRAVINA IN PUGLIA € 6.525,00ACQUAVIVA DELLE FONTI € 3.045,00SANTERAMO IN COLLE € 2.848,00SPINAZZOLA € 500,00POGGIORSINI € 300,00TOTALE € 24.170,00L’ECONOMO(Avv. Massimo Marvulli)IL RETTORE(Rev. Sac. Nunzio Falcicchio)67PROSPETTO OFFERTE


31 ottobre <strong>2010</strong>. Giornata con i genitori.31 ottobre <strong>2010</strong>. Giornata con i genitori.


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>APPUNTAMENTI<strong>2010</strong>-<strong>2011</strong>


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>31 ottobre <strong>2010</strong>. Giornata con i genitori.31 ottobre <strong>2010</strong>. Giornata con i genitori.


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>SETTEMBRE6 Animazione Vocazionale <strong>Acquaviva</strong>14 Ore 10.00 Ingresso in Seminario con parroci15-17 Roma Incontro direttori CDV18 Ore 19.00 S. Messa Presieduta dal VESCOVOper inizio nuovo <strong>Anno</strong> Formativo <strong>2010</strong>-<strong>2011</strong>20 Ordinazione Diaconale di Vincenzo Saracino ore 18.30 Sacro Cuore di GesùOTTOBRE10 Assemblea Amici del Seminario16 Giornata Diocesana del Ministrante : si rientra a casa in serata30 Ritiro Spirituale31 Incontro con i genitori : Il Progetto formativo e il Patto di corresponsabilità;Pranzo insieme.31-2 nov. in famigliaNOVEMBRE3 in seminario5 Incontro Rettori Molfetta6 Gruppo Davide ed Ester19 ASSEMBLEA PRE-SINODALE20 S. Messa per Mater Purissima26 RITIRO DIOCESANO ore 20.00 Trasfigurazione - <strong>Altamura</strong>71APPUNTAMENTI


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>DICEMBRE4 Gruppo Davide ed Ester7 Celebrazione per apertura SINODO8 Giornata Diocesana del Seminario10-13 SINODO18 Ritiro Spirituale .- Incontro con i genitori: La famiglia è una vocazione. Il progettodi Dio sul proprio figlio. Favorevoli o contrari?23-6 gennaio rientro in famigliaGENNAIO14-17 SINODO22 Gruppo Davide ed Ester28-31 SINODOFEBBRAIO2 Giornata Vita Consacrata S. Messa - <strong>Acquaviva</strong>12 Gruppo Davide ed Ester19 Ritiro Spirituale.- Incontro con i genitori: Come aiutare i figli nel cammino vocazionale?25-28 SINODOMARZO4-7 Esercizi Spirituali7-8 In Famiglia11-14 SINODO25-28 SINODO72


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>APRILE2 Gruppo Davide ed Ester19 Ritiro Spirituale20 Dopo la Messa Crismale rientro in famiglia26 rientro in SeminarioMAGGIO6 Incontro Rettori MolfettaIncontro del VESCOVO con Genitori - Amici del Seminario – Serra Club:Maria e Giuseppe esempio di genitori che offrono generosamente Gesù peril mondo.13-16 SINODO21 Ritiro Spirituale.27-30 SINODOGIUGNO4 Ritiro Spirituale5 Conclusione <strong>Anno</strong> Formativo: Incontro con i genitori, S. Messa e Pranzo10-13 SINODO19 Giornata del Gruppo Davide ed EsterLUGLIO18-22 Campo Scuola POLICORO73APPUNTAMENTI


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>74


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>Elenco EquipèCentro Diocesano VocazioniDIRETTOREVICEDIRETTORESEGRETARIOGRUPPO SAMUELGRUPPO DAVIDE<strong>Gravina</strong>-<strong>Altamura</strong>-Poggiorsini-Spinazzoladon Nunzio Falcicchiodon Giuseppe LogruossoSalvatore Trottadon Nunzio Falcicchiodon Giuseppe LogruossoGrazia LavolpeMarilena PisicoliNatalizio VarvaraNicola D’EcclesiisGiana CaponeGiuseppina DitarantoMaria AnelinaAngela LorussoAntonella DileoNunzia FarellaGRUPPO DAVIDE<strong>Acquaviva</strong>-SanteramoGRUPPO ESTERGRUPPO SE VUOIAMICI DEL SEMINARIOMONASTERO INVISIBILEMINISTRANTIREFERENTI CITTADINIALTAMURAGRAVINA-POGGIORSINISANTERAMOACQUAVIVASPINAZZOLADon Vincenzo SaracinoAntonio ScaramuzziBruno MilenaElisabetta PietroforteIsabella LassandroRosangela SillettiAlessio PerniolaCarmen SergioRocco FioravantiPaola TirelliMirella GramegnaDon Alessandro AmapaniPaola Tirelli – Maria <strong>Acquaviva</strong>Franco VitucciLia SardonePasquale CaporussoPaola TirelliPina RagusoRocco FioravantiIsabella LassandroDon Vincenzo SaracinoDon Stefano Nacucchi75


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>76


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>77


<strong>Diocesi</strong> di<strong>Altamura</strong><strong>Gravina</strong>ACquaviva <strong>delle</strong> <strong>Fonti</strong>Preghiera per le vocazioniGesù, sacerdote, re e profeta,come un giorno passastisulle rive del mar di Galilea,per chiamare i primi evangelizzatoridel Regno, così passa ogginei giardini e nei deserti<strong>delle</strong> nuove generazioni.Risveglia nei giovanila consapevolezza di doverpreparare la nuova primaveradella Chiesa.Il soffio vivificante del Tuo Spiritoravvivi in loro e porti a compimentoaspirazioni e speranze,susciti vocazioni,metta in luce carismi,dia la forza di fare sceltecoraggiose e definitive.Maria, madre del SommoSacerdote, Tabernacolo e sposadello Spirito Santo,trascina col tuo esempioi giovani e le ragazzeche il Padre chiamaa dire con gioia e generositàil loro “Eccomi” al Signore. Amen.† Mario Paciello78


EMINARIO DIOCESANO ANNUARIO <strong>2010</strong>.<strong>2011</strong>INDICEPresentazione................................................................................................................................................................ Pag. 3Lettera del Santo Padre Benedetto XVI............................................................................................ » 5Messaggio del Vescovo Mario...................................................................................................................... » 11Cenni storici del Seminario.......................................................................................................................... » 19LA COMUNITÀ DEL SEMINARIO DIOCESANOLa comunità educativa............................................................................................................................................ » 25I seminaristi...................................................................................................................................................................... » 29I parroci dei seminaristi......................................................................................................................................... » 32Tempo della comunità............................................................................................................................................ » 34PROGETTO FORMATIVO DEL SEMINARIO DIOCESANOI. La cornice del Progetto Formativo del Seminario Diocesano................................ » 39II. Il Progetto Formativo del Seminario come “figura” da realizzaree collocare nella cornice: la dimora.................................................................................... » 49III. Le caratteristiche del lavoro per la costruzione della Dimora................................ » 53IV. Per concludere e per iniziare................................................................................................................ » 57Ringraziamenti............................................................................................................................................................ » 59Borse di studio............................................................................................................................................................ » 60Associazione Amici del Seminario........................................................................................................ » 61Prospetto offerte giornata del Seminario 2009........................................................................ » 65Appuntamenti <strong>2010</strong>/11...................................................................................................................................... » 71Preghiera per le vocazioni............................................................................................................................... » 7879


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