47. Kaiserlingk.Planimetria e interno di Càlena.
DOC. 2C À L E N A N E L L A DESCRIZIONE <strong>DI</strong> A D A L B E RT GRAF VON KAISERLINGKTratto da Vergessen kulturen in Monte Gargano, traduzione di Anna Rita RungettiIn una valle in prossimità di Peschici, unpaese pittoresco situato su di un’alta scogliera,troviamo le rovine solitarie del conventodi Calena.Il paese è un luogo interessante, poichéqui, in cavità poste sulle pendici, si trovanoricorrentemente urne e piccole lampade adolio corredate di candele. Le cavità vengonoin parte utilizzate ancora oggi dai pescatori esi ipotizza che qui potrebbero essere fatti ancorainteressanti ritrovamenti. Da un puntodi vista storico, Peschici viene citata per laprima volta nel 970, allorquando essa vienefondata dal barone degli Schiavoni, cheavendo scacciato un’orda di saraceni dalGargano, viene ricompensato dall’imperatoreOttone I con una donazione di terreni.Nelle strutture del convento di Calenasono penetrate acqua e sabbie alluvionali, ilche rende impossibile avere un’idea esattadella sua estensione originaria. Al tempodell’imperatore tedesco, Calena era ad ognimodo un posto significativo.Guardiamoci intorno: al centro del conventosgorga una sorgente, confluita in unabella fontana, del cui potere taumaturgico sinarra ancora nel 1561, e di cui si sa che derivada un ruscello sotterraneo. Al di sottodella chiesa, conservatasi in buon stato, dovevanoestendersi una cripta con molte tombeed ancora un chiostro. Oggi la soglia delportale principale è più profonda del livellodel suolo. Una famiglia di fattori abita leparti ancora integre dell’edificio, che sonotenute in buono stato, e (questa famiglian.d.t.) ci mostrò sul retro del convento unmuro alto, su cui vedemmo scolpita un’immaginedi Madonna, che viene descritta nelcapitolo “Rappresentazioni di Madonna”.L’abbazia venne fondata dai Benedettinidi Monte Sacro (sic). Essa assunse un’importanzamondiale grazie a Ludovico il Tedesco,che le fece ricche donazioni, e la fortificò,per farne un baluardo contro pirati edarabi.Alla fine dell’XI secolo ebbe iniziò poi,la lotta dei monaci di Calena, un conflittocombattuto sul piano terreno e spirituale,che sarebbe durata fino al XV secolo. D’altrocanto, i confratelli non erano privi dell’aiutoe del sostegno di principi e potenti,della cui protezione godevano per affari politicie comuni inimicizie. Nel 1058 il conventovenne messo sotto la protezione delpapa, divenendo un centro potente ed indipendente.I Longobardi ne riaffermaronol’autonomia – tuttavia, a quel tempo, Calenaveniva considerata come Diocesi di MonteCassino. Papa Urbano II volle donare l’abbazianell’anno 1096 al Convento di San Nicoladelle Tremiti; a tale donazione i confratelliopposero un’efficace resistenza.All’inizio del XII secolo Calena era diventatauna chiesa povera ed insignificante,che godeva, accanto al convento delle Tremiti,di scarsa considerazione. Eppure, giànel 1176, assurgeva a nuovo splendore attraversole ricche donazioni del sovrano normannoGuglielmo II. Che Calena avessecercato in tutti questi anni di preservare la