I SEGNI DEI LAPICIDI NELL'ABBAZIA DI CÀLENA

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APPENDICENell’Italia settentrionale e centrale, i cistercensihanno costruito una dozzina dichiese praticamente uguali: esse hanno, perla maggior parte, tre navate coperte da voltea crociera o da volte ogivali; la volta deltransetto è solitamente coperta da una voltaogivale a piano ottagonale, la cui cupola èsormontata da un lucernario a giorno; l’absideè spesso quadrata; le finestre semprestrette; oltre a delle colonnette, l’unica decorazioneche copre le pareti spoglie è una sagomaturaal di sopra della navata. Due monumentidi questo tipo sono conservati nellezone paludose dello Stato Pontificio: si trattadell’abbaziale di Fossanova, circondatada un bosco umido, la cui vegetazione ha ricopertole pietre della Via Appia, e l’abbazialedi Casamari, vicina al fiume Liri e alconfine con l’antico regno di Sicilia. Questedue chiese sono state consacrate rispettivamentenel 1208 e nel 1217. I cistercensi delloStato Romano penetrarono nella terra diLavoro e negli Abruzzi. Nel 1222 una chiesabenedettina costruita al confluente del Lirie del Fibreno, che nel 1104 era stata consacratadal papa Pasquale II, fu donata allavicina abbazia di Casamari. Davanti all’anticoedificio, oggi rimodernato e i cui pilastrirettangolari erano simili a quelli di San Liberatore,i Cistercensi cominciarono a costruireuna nuova chiesa seguendo il modellodi Casamari; di questa chiesa incompletarestano solo due pilastri. Una comunità provenientedall’abbazia delle Tre Fontane,sperduta tra le campagne di Roma, oltre SanPaolo fuori le mura, fondò, nel 1208, su unacollina nei pressi di Chieti, la chiesa di SantaMaria d’Arbona. L’edificio non è statocompletato: la navata non ha che una campatae mezzo, e un muro portante funge dafacciata. Ma l’interno è intatto: con l’absidequadrata e la volta del transetto quadrata sostenutada quattro nervature ogivali e quattrocostoloni dorsali, la chiesa di Arbona èuna copia quasi letterale di quella di Casamari.Oltre alla pianta comune delle chiese atre navate, completamente coperte da volte acrociera o ogivali, i cistercensi avevano conservatouna pianta arcaica e semplice, quelladelle chiese borgognone le cui navate lateralisono coperte da volte a botte perpendicolariall’asse della navata. Questa pianta èdiffusa nelle piccole chiese cistercensi inFrancia e all’estero. Come ha notato M. Enlart,se ne hanno degli esempi alle estremitàopposte della carta geografica dell’Europa:a nord con la chiesa svedese di Alvastra; asud con la chiesa di San Nicola a Girgenti, inSicilia. Un edificio di questo tipo si trova inuna delle zone meno accessibili dell’Italiameridionale: si tratta della chiesa dell’anticomonastero di Santa Maria di Calena, isolataalla punta del promontorio del Gargano.Questo monastero, vicino al mare e al piccoloporto di Peschici, probabilmente dipendeva,a partire dall’XI secolo, dall’abbazia insularedelle Tremiti. Una prima chiesa, quicostruita all’inizio del XII secolo, era rimastaincompleta: era una chiesa pugliese, lacui navata era coperta da due cupole e le navatelaterali da volte a semi-botte. Quandone fu ripresa la costruzione, l’asse e la piantadell’edificio furono completamente modificate.La seconda chiesa, costruita in seguitoalla prima, è imponente e spoglia. La navataera un tempo coperta da volte a crociera,poggianti su dei pilastri poco sporgenti;le navate laterali sono coperte da volte a bottea tutto sesto, perpendicolari all’asse dellanavata. Tutte le arcate delle navate lateraliformano come una cappella bassa, comunicantecon l’arcata successiva attraversoun’apertura a tutto sesto. Queste navate late-

ali sono disposte come quelle della grandechiesa abbaziale dei cistercensi a Fontenay,vicino Montbard. Degli operai francesi, sicuramentemonaci, hanno lavorato alla piccolachiesa del Gargano: tra i segni dei lavoratoriincisi sulle pietre, si distinguono chiaramentedei fiordaliso. È difficile indovinarela data di una costruzione così semplice. Lachiesa cistercense costruita con i mattoni diAgrigento sarebbe attestata in Francia versola metà del XII secolo; forse non è stata costruitaprima del 1219.Per quanto riguarda la chiesa di Calena,la sua storia precisa non è conosciuta: siconfonde con quella del monastero delleTremiti. Fino ai primi anni del XIII secoloquesto monastero era stato posseduto dai benedettinidi Monte Cassino; fu costruito daAlessandro IV che, nel 1256, consegnò l’abbaziadelle isole dell’Adriatico alla comunitàcistercense di Casanova. Fu forse allora,durante il regno di Manfredi, che venne costruitauna piccola chiesa di stile borgognonearcaico all’estremità orientale del Gargano.La pianta della chiesa di Santa Maria diCalena e di San Nicola a Girgenti non è statariprodotta né in Sicilia, né in Italia. I solimonumenti dell’architettura cistercense chefurono oggetto di studio degli architetti italianisono le grandi abbaziali le cui tre navateerano coperte da volte a crociera o ad ogivale.Molti monasteri dello stato romano edella Toscana, dove alcuni monaci di Citeauxavevano portato i principi dell’architetturaborgognona divennero il centro di unatelier locale, che applicò questi principinella costruzione di chiese di campagna,collegiate e anche cattedrali. Nei pressi diFossanova, nel secolo successivo al completamentodella grande abbaziale, è stata costruitauna serie di edifici di stile francese aPiperno, Amareno, Sermoneta, Sezze, Ferentino,Ceccano. La chiesa di San Martinosul monte Cimino funse da modello per ungruppo di piccole chiese nella vicina città diViterbo. La chiesa di San Galgano, uguale aquelle di Fossanova e Casamari, fu riprodottadagli architetti senesi e fu il modello seguitoper la costruzione della cattedrale diSiena, diretta tra il 1260 e il 1284 da tre monacicistercensi venuti dalla grande abbaziavicina. [...]APPENDICE

APPEN<strong>DI</strong>CENell’Italia settentrionale e centrale, i cistercensihanno costruito una dozzina dichiese praticamente uguali: esse hanno, perla maggior parte, tre navate coperte da voltea crociera o da volte ogivali; la volta deltransetto è solitamente coperta da una voltaogivale a piano ottagonale, la cui cupola èsormontata da un lucernario a giorno; l’absideè spesso quadrata; le finestre semprestrette; oltre a delle colonnette, l’unica decorazioneche copre le pareti spoglie è una sagomaturaal di sopra della navata. Due monumentidi questo tipo sono conservati nellezone paludose dello Stato Pontificio: si trattadell’abbaziale di Fossanova, circondatada un bosco umido, la cui vegetazione ha ricopertole pietre della Via Appia, e l’abbazialedi Casamari, vicina al fiume Liri e alconfine con l’antico regno di Sicilia. Questedue chiese sono state consacrate rispettivamentenel 1208 e nel 1217. I cistercensi delloStato Romano penetrarono nella terra diLavoro e negli Abruzzi. Nel 1222 una chiesabenedettina costruita al confluente del Lirie del Fibreno, che nel 1104 era stata consacratadal papa Pasquale II, fu donata allavicina abbazia di Casamari. Davanti all’anticoedificio, oggi rimodernato e i cui pilastrirettangolari erano simili a quelli di San Liberatore,i Cistercensi cominciarono a costruireuna nuova chiesa seguendo il modellodi Casamari; di questa chiesa incompletarestano solo due pilastri. Una comunità provenientedall’abbazia delle Tre Fontane,sperduta tra le campagne di Roma, oltre SanPaolo fuori le mura, fondò, nel 1208, su unacollina nei pressi di Chieti, la chiesa di SantaMaria d’Arbona. L’edificio non è statocompletato: la navata non ha che una campatae mezzo, e un muro portante funge dafacciata. Ma l’interno è intatto: con l’absidequadrata e la volta del transetto quadrata sostenutada quattro nervature ogivali e quattrocostoloni dorsali, la chiesa di Arbona èuna copia quasi letterale di quella di Casamari.Oltre alla pianta comune delle chiese atre navate, completamente coperte da volte acrociera o ogivali, i cistercensi avevano conservatouna pianta arcaica e semplice, quelladelle chiese borgognone le cui navate lateralisono coperte da volte a botte perpendicolariall’asse della navata. Questa pianta èdiffusa nelle piccole chiese cistercensi inFrancia e all’estero. Come ha notato M. Enlart,se ne hanno degli esempi alle estremitàopposte della carta geografica dell’Europa:a nord con la chiesa svedese di Alvastra; asud con la chiesa di San Nicola a Girgenti, inSicilia. Un edificio di questo tipo si trova inuna delle zone meno accessibili dell’Italiameridionale: si tratta della chiesa dell’anticomonastero di Santa Maria di Calena, isolataalla punta del promontorio del Gargano.Questo monastero, vicino al mare e al piccoloporto di Peschici, probabilmente dipendeva,a partire dall’XI secolo, dall’abbazia insularedelle Tremiti. Una prima chiesa, quicostruita all’inizio del XII secolo, era rimastaincompleta: era una chiesa pugliese, lacui navata era coperta da due cupole e le navatelaterali da volte a semi-botte. Quandone fu ripresa la costruzione, l’asse e la piantadell’edificio furono completamente modificate.La seconda chiesa, costruita in seguitoalla prima, è imponente e spoglia. La navataera un tempo coperta da volte a crociera,poggianti su dei pilastri poco sporgenti;le navate laterali sono coperte da volte a bottea tutto sesto, perpendicolari all’asse dellanavata. Tutte le arcate delle navate lateraliformano come una cappella bassa, comunicantecon l’arcata successiva attraversoun’apertura a tutto sesto. Queste navate late-

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