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Le relazioni familiari dei detenuti - Amministrazione in Cammino

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mantenimento degli <strong>in</strong>teressi affettivi, culturali e lavorativi del detenuto, favorendo una funzione<strong>in</strong>tegratrice del re<strong>in</strong>serimento sociale. Sulla stessa natura del permesso premio si è espressa la CorteCostituzionale, affermando che il permesso premio è "un <strong>in</strong>centivo alla collaborazione del detenutocon l'istituzione carceraria", e nel contempo uno "strumento di rieducazione, <strong>in</strong> quanto consente un<strong>in</strong>iziale re<strong>in</strong>serimento del condannato <strong>in</strong> società, ed è qu<strong>in</strong>di parte <strong>in</strong>tegrante del trattamentorieducativo" (Sentenza n. 188 del 1990). I soggetti ammessi al beneficio del permesso premiodevono essere condannati, cioè soggetti nei confronti <strong>dei</strong> quali è stata pronunciata sentenza passata<strong>in</strong> giudicato, e <strong>detenuti</strong> (escludendo i condannati <strong>in</strong> esecuzione di misure alternative che noncomportano lo stato detentivo all'<strong>in</strong>terno di una struttura penitenziaria). Quest’ultimo elemento sidesume dalla natura e dalle f<strong>in</strong>alità del beneficio e dal richiamo contenuto al comma 8º dell'art. 30-ter O.P. alla "condotta tenuta durante la detenzione". Sulla base di queste considerazioni si devonoritenere esclusi: gli affidati ai servizi sociali; i condannati <strong>in</strong> detenzione domiciliare; coloro nei cuiconfronti è disposta la libertà controllata; e, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, gli <strong>in</strong>ternati, per i quali l'art. 53 O.P. prevede laconcessione di specifiche licenze, sia per gravi esigenze personali e <strong>familiari</strong>, sia al f<strong>in</strong>e di favorireil riadattamento sociale. Per quanto concerne il requisito della regolare condotta, il comma 8ºdell'art. 30-ter, a cui espressamente r<strong>in</strong>via il comma 1º, si ritiene sussistente quando il soggettoabbia "manifestato costante senso di responsabilità e correttezza nel comportamento personale,nelle attività organizzate negli istituti e nelle attività lavorative e culturali". Il comma 4º dell'art.30-ter O.P. fissa poi i requisiti oggettivi per la concessione, <strong>in</strong>dividuando come possibili titolari dipermesso: i condannati all'arresto o alla reclusione non superiore a tre anni; i condannati allareclusione superiore a tre anni, dopo l'espiazione di almeno un quarto di pena; i condannati allareclusione per uno <strong>dei</strong> reati di cui all'art. 4-bis O.P., dopo l'espiazione di almeno metà pena, ma nonoltre dieci anni; i condannati all'ergastolo dopo l'espiazione di almeno dieci anni. Accertata lapresenza <strong>dei</strong> requisiti oggettivi e soggettivi <strong>in</strong>dividuati dalla norma, il magistrato di sorveglianza,“sentito il direttore dell'istituto, può” concedere il permesso premio 25 . La decisione ha dunquecarattere discrezionale, come ha espressamente affermato anche la Corte Costituzionale <strong>in</strong> ripetutesentenze. Tuttavia, la valutazione del magistrato di sorveglianza deve fare riferimento a dueelementi: la f<strong>in</strong>alità della concessione del beneficio, che è dato per coltivare <strong>in</strong>teressi affettivi,25 Il 1º comma dell'art. 30-bis O.P. dispone che prima di pronunciarsi sull'istanza del permesso, l'autorità competentedebba assumere le <strong>in</strong>formazioni necessarie a controllare la sussistenza <strong>dei</strong> motivi addotti dal richiedente, <strong>in</strong> modo daverificare la soddisfazione <strong>dei</strong> presupposti <strong>in</strong>dividuati dalla legge. L'art. 64 comma 3º del Reg. Esec. <strong>in</strong>tegra ladisposizione prevedendo che l'autorità competente chieda alla direzione dell'istituto presso il quale si trova il richiedentele necessarie <strong>in</strong>formazioni al f<strong>in</strong>e di acquisire elementi di valutazione sulla personalità del soggetto. Il comma 2ºprevede l'obbligo di motivazione del provvedimento di decisione <strong>in</strong> merito all'istanza.

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