in tutta la scuola abbiamo una Tv per i nostri dueedifici…»«Hai ragione, Sandy, è proprio una situazionevergognosa! Ma almeno nella vostra scuola sta percambiare qualcosa grazie ad alcuni genitori che siimpegnano per questo…», rispose stavolta BabboHistoricus.«Sì, ma purtroppo noi, la quinta, possiamo goderepoco!… Per fortuna nelle medie dove andrò, lì è giàtutt’altra cosa… Mamma mi ha raccontato che lì c’è unabella grande biblioteca, ci sono dei laboratori di chimicae di fisica, il laboratorio linguistico e anche una sala peri computer… Poi per me i libri non sono estranei… Essisono i miei compagni… Avendoli non mi sento maisola… A casa nostra i miei hanno una bella bibliotecadomestica, compresi i miei libri… Anch’io ne hoparecchi… Per ogni occasione di qualche ricorrenza,oppure anche senza particolare motivo, ho semprericevuto dei libri dai miei genitori, e dall’Ungheria dainonni e dagli zii… A proposito, mamma e papà stannocatalogando i nostri libri e sono già arrivati almilleduecentosettantacinquesimo volume e sono ancoralontano dalla conclusione del lavoro: ne sono rimastitanti da inserire al catalogo computerizzato…Scusatemi…, ma quello è… non voglio crederci… è ilGrande Mago Grammat!» Sandy gridò dalla grandesorpresa e gioia, interrompendo improvvisamente ildiscorso: vide il suo anziano, grande amico e corse perraggiungerlo senza dar alcuna spiegazione ai suoiaccompagnatori.«Hahoooo! Grande Mago Grammat!… Mi aspetti-i-ii!…Sono Sandy-y-y-y…» urlò quasi disperatamente,perché le sembrò che egli non sentisse la sua voce edebbe paura di perdere l’occasione del nuovo incontro.Lo volle salutare assolutamente.Finalmente il Grande Mago Grammat si girò e salutòla ragazza con grande gioia:«Mia piccola Sandy! Era ora che ti rivedessi! Comestai?» ed abbracciò la ragazzina.«Caro, Grande Mago Grammat! Che gioia incontrarladi nuovo! Non aspettavo proprio questa grandesorpresa! Come mai si trova da queste parti?»«Ho saputo della rivolta dei libri e dei loroprotagonisti. Così mi sono presentato sperando diincontrarti ancora una volta… Stavo già ritornando almio mondo lasciando dietro le spalle questa grandeconfusione e avevo già perso tutte le mie speranze!Però, eccoti finalmente… come sei cresciuta! Chegrande sei diventata! Sei ormai una vera signorina!»«Oh, Mago Grammat! Finalmente ho la possibilitàringraziarla per le straordinarie avventure vissutenell’Impero di Discorsopolis. Se lei non ci fosse stato,non avrei avuto mai quell’occasione di trovarmi in quelmagico mondo. Ricordo che dopo le tante avventure misono sentita tanto stanca al punto che non sono riuscitaa rimanere sveglia. Poi, quando mi sono svegliata, misono già ritrovata nella mia vera stanza… Mi èdispiaciuto tanto… Adesso per fortuna ho l’occasione direcuperare questa mancanza e ringraziarla di nuovo pertutto! Grazie mille, grazie!»«Bene, bene… Non avresti dovuto angosciarti, so chesei una ragazza ben educata… e so anche se tu nonfossi stata così esausta, l’avresti fatto. Io ero sicuro enon ti consideravo maleducata. Per me era come se cifossimo salutati regolarmente… Ma dimmi, ora con chisei qua? Sei da sola?»«No, sono in compagnia di due altrettantostraordinari personaggi: con Babbo Historicus e con suamoglie Mater Fabula… Anche con Historicus ho vissutostraordinarie avventure nella storia passata! Stavoltanon con l’aiuto della villa del Tempo dell’Isola Verbonell’Impero di Discorsopolis, ma con l’aiuto del “Magicolibro della sapienza” e dei versi d’incantesimo di BabboHistoricus…»«Vedo che sei proprio una ragazza molto fortunata!Non a tutti capitano queste occasioni magiche… Oraperò mi dispiace tanto, ma purtroppo devo salutarti,sono già in ritardo… Salutami anche i miei vecchi amici,li vedo spesso ma ora non ho proprio tempo perfermarmi a parlargli. Prima di ritornare, a casa mia devoancora fare alcune commissioni importantissime… Ciaomia piccola Sandy e fa’ la brava, eh?! Mi raccomando,ricordati delle mie parole!»«D’accordo, glielo prometto. Arrivederci, caro GrandeMago Grammat!» Appena salutò il suo vecchio amico,egli già scomparve.Nel frattempo anche Historicus e Fabula raggiunserola ragazza e si incuriosirono:«Perché ti sei allontanata così velocemente? Che cosaè successo?» le chiesero.«Ho incontrato il mio amico, Grande Mago Grammat!Vi saluta…»«Ah, lui? Il nostro caro amico… ma tu lo conosci?Non me lo hai mai detto…», disse Historicus.«Eh, sì… come no! Un anno fa lui mi accompagnò nelsuo straordinario mondo: nell’Impero diDiscorsopolis…»«Perbacco… Sei proprio fortunata, tu… Però è orache anche noi ci salutiamo. Sarà tardi e tu deviritornare a casa in tempo, altrimenti i tuoi genitori sipreoccuperanno molto…»«D’accordo, Babbo Historicus…; ma prima disalutarci, vorrei chiarire qualcosa…», rispose Sandy.«Di che cosa si tratta?»«Del calcolo del tempo… Proprio ieri ho avuto unadiscussione con la mamma… Lei mi diceva che ilventunesimo secolo inizierà con l’anno 2001, io invecevolevo convincerla che era già iniziato con il 2000…,perché la maestra ci ha detto così… Chi ha ragione?»«Hm… La maestra? Io non credo che la maestraabbia fatto un così grande sbaglio elementare… Forsesei tu che ricordi male… Però, tu hai messo indiscussione la conoscenza di tua mamma che è ancheinsegnante di storia e che lei ha insegnato ai suoi alunnidurante le lezioni di storia anche il calcolo deltempo?…»«Sì…, ma la mamma ha insegnato in Ungheria ed inungherese…»«Quello non c’entra niente, in Ungheria ed inungherese… in un altro paese in un’altra lingua… I fattimatematici non cambiano: i risultati rimangono in tuttoil mondo, in qualsiasi lingua, sempre gli stessi… Ed èanche così la questione del calcolo del tempo… La tuamamma ha ragione, e non tu… Devi chiederle scusa!…Adesso ascoltami bene, ti spiego la questione… Noicristiani calcoliamo il tempo dalla nascita di Gesù chenacque nel trentatreesimo anno di regno di CesareAugusto. Dal momento della sua nascita iniziò subito il50<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>ANNO</strong> <strong>XIII</strong>/<strong>XIV</strong> – NN. 71/72 NOV.-DIC./GENN.-FEBBR. 2009/2010
primo giorno dell’anno primo del calendario cristiano.Nel calcolo del tempo si parla dei decenni, dei secoli edi millenni… Vuol dire che dieci anni fanno un decennio,cent’anni un secolo e mille anni un millennio. Quindi,dopo cent’anni viene sempre un altro nuovo secolo, altricent’anni, cioè con il centesimo anno si conclude ilprimo secolo e con il centunesimo anno inizia già ilsecondo secolo. Così, facendo i conti, può essere chiarala questione del calcolo del tempo. Adesso tu vivi nelventesimo secolo ed anche il 31 dicembre 1999 o l’1gennaio 2000 sarai ancora nello stesso secolo, quindinel ventesimo secolo, perché questo secolo dura dall’1gennaio 1901 fino alle ore 24 del 31 dicembre 2000. Ilventunesimo secolo, invece, comincerà con l’ora 0 dell’1gennaio 2001… Così con questo giorno iniziamo ancheun altro, nuovo millennio… Sei convinta ora?… Allorachi ha ragione: tu o tua mamma?»«La mamma, naturalmente…» rispose Sandyinchinando il capo per guardare l’asfalto dalla vergogna.«Allora non dimenticarti di chiedere scusa alla tuamamma…, intesi?… Ora però possiamo veramentesalutarci…», le raccomandò Babbo Historicus.«Sì… allora vi saluto e vi ringrazio di tutto… Grazie,Babbo Historicus, per i meravigliosi viaggi nel tempo,per tutte le interessanti informazioni… Spero diritrovarci anche nel futuro… Grazie anche per questarisposta… Devo riconoscere che ho sbagliato…»«Dai, Sandy, era un gran piacere farti compierequesti viaggi ed aiutarti a chiarire alcune cose… Su dimorale! Prima usa la testolina ed allora puoi evitare difarti fare una brutta figura di fronte a tua mamma! Tuttipossiamo sbagliare, ma non devi dubitare dei tuoigenitori che sono istruiti al massimo e tu invece faisoltanto la quinta elementare… Devi ancora fare tante elunghe strade per arrivare a loro livello!… Coraggio,studia e vedrai che tutto andrà bene! Prima ragiona,ascolta le spiegazioni degli adulti… Usando la testolinapotrai anche tu da sola scoprire chi ha ragione e chi hatorto!… Comunque, non scoraggiarti!… Sappi chequando avrai bisogno, mi farò vivo senz’altro, nonpreoccuparti… Basta che tu frequenti la biblioteca.Qualsiasi biblioteca! Quando sarai già più grande, mipotrai trovare anche nella sezione degli adulti. Non tiabbandonerò mai, se farai la studentessa diligente erimarrai una lettrice quotidiana… Allora ciao, Sandy…arrivederci…»«Arrivederci, Mater Fabula e Babbo Historicus! Apresto!» Li salutò senza tristezza perché sapeva che inqualsiasi momento li avrebbe rivisti. Bastava soltantopresentarsi alla sezione dei ragazzi della BibliotecaAriostea.Dopo il saluto Sandy prese la strada verso casa.Strada facendo, nei suoi pensieri formulò già le paroledelle sue scuse verso la madre; fece anche i progettiper le sue future ricerche bibliotecarie ed infine stavacostruendo in mente il componimento delle suestraordinarie avventure, dato che la maestra d’italianoaveva dato il titolo «Un viaggio nel Pianeta dellaFantasia»… Chissà, forse stavolta avrà il coraggio discrivere le sue avventure straordinarie in compagnia diGrande Mago Grammat e di Babbo Historicus, oppuredella sua testimonianza personale della rivolta deilibri?…Dal libro inedito scritto nel 1997. A quei tempi questo branoè già stato pubblicato sulla nostra rivista.14) FineCOCKTAIL DELLE MUSE GEMELLELirica – Musica –Pittura ed altre MusePAROLA & IMMAGINEIn risposta ad OrazioCronaca illustrata sulla straordinaria vita di PV, fabbricante di ceramichePietro Voltolini, mio primo cugino è nato in unapittoresca valle delle Alpi italiane, nella Val di Sole. Unpaese vicino al suo, Fucine diede i natali ad un pittoreappartenente alla scuola veneziana, Bartolomeo Bezzi.Al suo nome è legato l’idea dell’organizzazione delBiennale di Venezia e l’organizzazione della prima suaedizione, nel 1891.Mio cugino la maggior parte della sua carriera l’hadedicata all’industria chimica. Con il ritrovamento dimateriali più adatti e con le invenzioni tecnologiche èriuscito, non solo a migliorare le proprie condizioni divita, ma ha contribuito anche alla diffusione dellaceramica e della piastrella italiana in tutto il mondo.Durante i suoi viaggi per affari ha girato quasi tutto ilmondo. Come turista, poi da alpinista che era cresciutofra le montagne, ha visitato le cime più alte delle Alpi.Sin dalla sua carriera ha sempre dimostrato grandeinteresse verso l’artigianato, ha cominciato acollezionare dei prodotti materiali della culturacontadina.Successivamente si è ritirato dall’attività industriale. AOssana, suo paese natale, ha messo su una piccolaofficina. In queste condizioni simili a quelle dei tempidella manifattura con l’applicazione della tecnologia piùavanzata ha realizzato diversi prodotti originali. Stufe diispirazione popolare, attingendo molto dall’artepopolare ungherese. Queste stufe sono state alquantomodificate nella forma e nei colori, resi più vari e vivaci,secondo il gusto mediterraneo, di quelli dell’originaleAlcuni anni fa ha abbandonato anche quest’attività.Nel terzo periodo della sua opera mettendo a frutto leconoscenze e le competenze professionali realizzaquadri e creazioni su piastrelle. Modestamente e senzaesagerare, trasporta in una materia da lui preferitatutto ciò che lo ha impressionato e toccato e che pensapossa esser interessante anche per gli altri.<strong>OSSERVATORIO</strong> <strong>LETTERARIO</strong> <strong>Ferrara</strong> e l’Altrove <strong>ANNO</strong> <strong>XIII</strong>/<strong>XIV</strong> – NN. 71/72 NOV.-DIC./GENN.-FEBBR. 2009/2010 51
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