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La ceramica futurista a Faenza - MIC Museo Internazionale delle ...

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<strong>Museo</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>delle</strong> Ceramiche in <strong>Faenza</strong> - Fondazione<strong>La</strong> <strong>ceramica</strong> <strong>futurista</strong> a <strong>Faenza</strong>Il mondo ceramico faentino fu interessato dall’esperienza <strong>futurista</strong> per un brevissimofrangente, dal 1928 al 1929. Fu nell’agosto del 1928, infatti, che il <strong>futurista</strong> GiuseppeFabbri, scrittore, giornalista, e autore teatrale <strong>futurista</strong>, coinvolse Riccardo Gatti, MarioOrtolani e Anselmo Bucci a collaborare all’idea di una impresa <strong>ceramica</strong> <strong>futurista</strong>. Nella suaidea gli artigiani faentini dovevano prestare la propria esperienza e le proprie fornaci,trascrivendo l’elemento decorativo fornito dai bozzetti di artisti futuristi in decori nontradizionali. Il progetto di Fabbri intendeva portare a <strong>Faenza</strong> i più importanti artistidell’epoca: in realtà si conoscono solo le realizzazioni di Balla, Dal Monte, Dottori, RemoFabbri, Benedetta Marinetti e Pippo Rizzo.Fu il capo del Futurismo F.T.Marinetti in persona a realizzare da Gatti il primo piatto<strong>futurista</strong> con la dedica “A Fabbri Marinetti”. Seguirono le ceramiche da disegni di Balla e diDal Monte, esposte nella “Prima Mostra Ceramica Futurista” all’interno della Mostra<strong>futurista</strong>, inaugurata a <strong>Faenza</strong> il 28 ottobre del 1928, in un grande evento di cui parlòentusiasticamente tutta la stampa locale. In mostra non vi erano solo ceramiche ma ancheimportanti dipinti di Dal Monte, Remo Fabbri, Walter Martelli, Walter Giustiniani, PietroSassi, Caviglioni e Pasini. Le diciotto ceramiche realizzate da Gatti (nove di Balla e nove diDal Monte) riscossero grande successo e furono tutte vendute nel giorno stessodell’inaugurazione.Dai bozzetti originali di Balla, Gatti riprodusse motivi su “portafiori” (vasi), mattonelle,piatti e servizi da caffè per cui lo stesso Gatti suggerì un’ardita forma esagonale cherichiamava un bullone meccanico; seguirono il portacenere e il portafiori per l’auto IsottaFraschini che si distaccavano dalle “tradizionali” forme. Oltre a Balla, Gatti lavorò ancheper Dal Monte per cui realizzò mattonelle, vasi, servizi da the e caffè, portafiori eposacenere, esposti in importanti mostre in Italia e all’estero, che gli valsero nel 1929 lamedaglia d’oro all’Esposizione <strong>Internazionale</strong> di Barcellona. <strong>La</strong> <strong>ceramica</strong> di Dal Monte sicaratterizza per una sintesi dinamica formale, con campiture cromatiche di colori puri, chesi ritrova nella stessa produzione pittorica dell’artista. Nelle sue ceramiche non si riscontrauna narrazione ma l’insieme è astratto, stilizzato, a motivo circolare, con dinamismi diforme già presenti nei dipinti.Subito dopo la mostra faentina, entrò in produzione anche Mario Ortolani, che lavoròperlopiù ceramiche di Remo Fabbri e Pippo Rizzo, mai realizzando, a differenza di Gatti,una propria produzione <strong>futurista</strong>. Ortolani realizzò per Rizzo un servizio per liquore emattonelle dinamiche che richiamano la sua produzione pittorica di quegli anni. Straordinarisono i bozzetti che mostrano forme nuovissime come la tazza e il piattino per il caffè a basetriangolare o il calamaio a due inchiostri. Rizzo proseguì l’esperienza <strong>ceramica</strong> nella suaCasa d’Arte di Palermo, progettando anche arredi futuristi.Sempre Ortolani realizzò per Remo Fabbri piastrelle e vasi, di cui in mostra si presentaquello dall’insolita forma a bordi merlati ed alcune mattonelle.<strong>Museo</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>delle</strong> Ceramiche in <strong>Faenza</strong>viale Baccarini 19 – <strong>Faenza</strong> RA - Tel. 0546.697311 - www.micfaenza.org – e-mail: info@micfaenza.org


Gatti stesso ebbe una sua produzione <strong>futurista</strong>: realizzò il famoso vaso dal motivo della“Fortuna”, che riprende, rielaborato, un bozzetto per un costume teatrale di Prampoliniapparso nel 1925 sulla rivista <strong>futurista</strong> “Noi”, poi declinato anche nella variante del Vasocon cicogne e utilizzato per posacenere da auto a forma triangolare. Sue realizzazionifurono esposte alla Galleria Pesaro di Milano nel 1929 nell’ambito della rassegna Trentatrèfuturisti e nella già citata Esposizione <strong>Internazionale</strong> di Barcellona. Gatti ha lasciato diversibozzetti di ceramiche mai realizzate.Alla fine del 1929, infatti, si concluse la parentesi <strong>futurista</strong> faentina: Gatti ritornò, con lospirito innovativo che lo caratterizzava, alla decoratività dei riflessi metallici; Ortolanichiuse poco dopo la sua bottega. Sconosciuta rimane ancora oggi la produzione <strong>ceramica</strong><strong>futurista</strong> di Bucci.Claudia Casali<strong>Museo</strong> <strong>Internazionale</strong> <strong>delle</strong> Ceramiche in <strong>Faenza</strong>viale Baccarini 19 – <strong>Faenza</strong> RA - Tel. 0546.697311 - www.micfaenza.org – e-mail: info@micfaenza.org

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