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Sporco e incuria, il volto “buio” del quartiere - Il Reporter

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Un Natale a misura di pedone. Cosa c’è, infatti, di meglio di arrivarein centro in bus senza doversi preoccupare <strong>del</strong> parcheggio per l’auto epoter passeggiare per strade e piazze addobbate e liberate dal trafficoe dallo smog? Ebbene, quest’anno lo shopping a piedi sarà più fac<strong>il</strong>e.Grazie alla pedonalizzazione <strong>del</strong> Duomo e alla riorganizzazione<strong>del</strong> trasporto pubblico in generale e dei bussini ecologici inparticolare, <strong>il</strong> centro storico è diventato più vicino per chisceglie di ut<strong>il</strong>izzare l’autobus. Con i nuovi percorsi, entratiin vigore <strong>il</strong> 23 novembre, i mezzi ecologici C1,C2 e D collegano <strong>il</strong> Duomo e <strong>il</strong> cuore <strong>del</strong>la cittàai principali parcheggi e alle stazioni ferroviarie.Non solo, nell’occasione è stato potenziatoanche l’interscambio con le linee principali<strong>del</strong>l’Ataf provenienti dalle zone più periferiche.Le nuove linee dei bussini servono lezone limitrofe alla pedonalizzata piazza<strong>del</strong> Duomo, e i collegamenti con le lineeprincipali dai punti di scambio <strong>del</strong>Parterre in piazza <strong>del</strong>la Libertà, piazzaBeccaria, piazza Ghiberti, piazzaTasso e la stazione Leopolda (dovearrivano i treni dalle direttrici Pisa-Viareggio-Livorno e Siena e quindida Empoli-Montelupo-Lastra a Signae San Donnino). Luoghi dove si puòagevolmente lasciare l’auto in unparcheggio e prendere l’autobus per<strong>il</strong> centro. La linea D collega in manieraveloce e diretta piazza Ferrucci e lazona di San Niccolò alla stazione di SantaMaria Novella (dove fanno capolineanumerose linee ferroviarie tra cui quelleda Arezzo, Borgo San Lorenzo, Prato) passandoper l’Oltrarno e Santo Spirito . Nel caso<strong>del</strong>le stazioni ferroviarie i bussini svolgono unimportante servizio anche per chi arriva dafuori Firenze ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> treno. L’abbinamentotreno+bus, infatti, rappresenta <strong>il</strong> modo migliore perdedicarsi allo shopping in piena tranqu<strong>il</strong>lità e senzal’ansia di dover guidare poi verso casa.In dettaglio le tre linee di bussini sono in servizio tutti i giorni,festivi compresi. Nel corso <strong>del</strong>la settimana la fascia oraria “coperta”va dalle 7.30 alle 20.30, nei giorni festivi alle 8.30 alle 20.30.Le frequenze dal lunedì al sabato sono di 10 minuti tra un autobus el’altro per le linee C1 e C2, di 12 minuti per la linea D. La domenicala frequenza è di circa 10 minuti per le linee C1 e C2, a parte dalle 13alle 15 quando è di circa 20 minuti; mentre per la linea D è di circa 24minuti dal mattino fino alle 15, e di 12 minuti dalle 15 a fine servizio.Per quanto riguarda l’informazione, Comune di Firenze e Ataf hannoavviato una campagna di comunicazione a tappeto con un’ampiadiffusione <strong>del</strong>le mappe, sull’esempio di quanto già avvenuto per lapedonalizzazione <strong>del</strong> Duomo. Inoltre Ataf promuoverà l’ut<strong>il</strong>izzo deimezzi pubblici per lo shopping natalizio con “Vivi <strong>il</strong> Centro”, un concorsoa premi che coinvolge i passeggeri dei bus e i negozi all’interno<strong>del</strong>la cerchia dei viali. Basterà un biglietto Ataf da due corse e lo scontrinodi un esercizio commerciale <strong>del</strong> centro storico di Firenze per vincereun week-end a cinque stelle, valido per due persone, a Roma,Venezia, Barcellona, Parigi, o premi da 500 euro in buoni acquisto.Per partecipare basta andare a far compere in centro con <strong>il</strong> bus dal 7dicembre al 10 gennaio, conservare <strong>il</strong> biglietto da due corse, con almenoun’obliterazione, e lo scontrino <strong>del</strong> negozio. Per partecipare alleestrazioni bisogna iscriversi al concorso “Vivi <strong>il</strong> Centro” sul sito www.ataf.net dove vengono forniti tutti i dettagli all’interno <strong>del</strong> regolamento.Lo scontrino può essere di qualsiasi importo, r<strong>il</strong>asciato da qualsiasiattività commerciale, compresi i biglietti di cinema, teatro, mostre, ristoranti,parrucchieri, ciò che conta è che sia all’interno <strong>del</strong>la cerchiadei viali di circonvallazione nel centro storico di Firenze.A partire dal 16 dicembre fino al 13 gennaio, ogni settimana saràfatta un’estrazione che metterà in palio 2m<strong>il</strong>a euro di premi, cioè 4buoni acquisto da 500 euro ciascuno, che potranno essere spesi pertutto <strong>il</strong> 2010 nei negozi sponsor <strong>del</strong>l’iniziativa. <strong>Il</strong> 20 gennaio, l’estrazionefinale, decreterà i vincitori <strong>del</strong> superpremio, per un valore complessivodi 10m<strong>il</strong>a euro, messo a disposizione da “Starwood, Hotel & ResortWorldwide”: in palio ci sono 4 soggiorni di 2 notti per due persone inalberghi a 5 stelle nelle più belle capitali d’Italia e d’Europa. E infine cisaranno anche 200 premi di consolazione. E inoltre l’iniziativa “Vivi <strong>il</strong>centro” ha anche una finalità benefica. Una parte <strong>del</strong> ricavato verràdevoluto alla Fondazione <strong>del</strong>l’Ospedale Pediatrico Meyer per la ricercasulle malattie respiratorie dei bambini.Natale a passo DuomoE LA LOGGIA SI FA NUOVAPiante, altalene sonore, luci e musica diffusa. La loggia <strong>del</strong> Grano si vestea festa per questo Natale, consentendo di recuperare uno spazio architettonicogradevole in un punto importante <strong>del</strong>la città. La loggia, situatasull’angolo tra via de’ Neri e via dei Leoni, proprio alle spalle di PalazzoVecchio, è un antico mercato <strong>del</strong> grano che risale al 1619, realizzata sucommissione di Cosimo II che la voleva sostituire all’Orsanmichele.L’attuale progetto di riqualificazione <strong>del</strong>la loggia consiste in un allestimento<strong>del</strong>l’area come ambito di relax: natura, arte, luce e suono sono lechiavi di volta sulle quali si snoda la nuova identità <strong>del</strong>lo spazio. Paretivegetali per proteggere e insonorizzare, piante a cascata che assorbonogli inquinanti, sedute morbide e altalene per i più piccoli, con diffusorisonori e luci che, proiettate sulle volte <strong>del</strong>la Loggia, amplificano la bellezza<strong>del</strong> paesaggio circostante, dagli Uffizi a Palazzo Vecchio. Insommaun ambiente adatto a grandi e piccini, un’oasi di tranqu<strong>il</strong>lità durante loshopping natalizio. E non solo.


8 Dicembre 2009 Campo di Marte • Cure • CovercianoAUTOBUS. A poco più di un mese dalla pedonalizzazione di piazza DuomoLa quiete dopo la “rivoluzione”E i trasporti tornano normaliSerena CafaggiApoco più di un mese dalla pedonalizzazionedi piazza Duomo, lungole strade fiorentine tutto è tornatoalla normalità, almeno in apparenza.<strong>Il</strong> traffico scorre, i bus viaggiano senzasosta lungo i nuovi percorsi e i passeggeri disempre, un po’ bofonchiando, continuano araggiungere le proprie mete, a volte con qualchedisagio. Così, quella che dai più pessimistiutenti <strong>del</strong>l’Ataf era stata percepita come unacatastrofe <strong>del</strong>la viab<strong>il</strong>ità, si è invece risolta inuna bolla di sapone: tutta questione di sempliceabitudine. E’ pur vero che durante le primesettimane di prova qualche problema di adattamentoc’è stato, e la conferma è arrivata anchedalla stessa azienda fiorentina. Dal <strong>quartiere</strong>2 sono infatti pervenute numerose lamentele,richieste e dubbi, soprattutto rispetto al nuovopercorso <strong>del</strong>la linea 1 e ai tragitti in direzionedi Settignano. “Per quanto possib<strong>il</strong>e sono statipresi in considerazione tutti i disagi segnalatidai cittadini – fanno sapere a questo propositodall’Ataf - in modo da poter migliorare ipercorsi e garantire agli utenti un servizio diqualità”. Ma per fare ulteriore chiarezza sullasituazione attuale, forse non guasta riassumerecome e quanto sono cambiati i tragitti <strong>del</strong>leprincipali linee che interessano <strong>il</strong> <strong>quartiere</strong>. <strong>Il</strong>tanto discusso bus numero 1, in direzione piazzaLibertà-Stazione, oggi segue via Lorenzo <strong>il</strong>Magnifico, via Santa Caterina d’Alessandria evia Nazionale, per poi andare avanti sul tracciatoabituale. In direzione Stazione-Libertà, <strong>il</strong>percorso imbocca invece via Valfonda, prosegueper piazza Bambini e Bambine di Beslan,viale Lavagnini e piazza <strong>del</strong>la Libertà per poiincanalarsi nel suo solito percorso. Altri trebus, nella fattispecie la linea 6 in direzione SanMarco-Carraia, la linea 14 in direzione CareggiANNA FURIImpiegata, 55 anniM. FRANCESCHINIPsicologa, 55 anniSILVIA D.Commessa, 38 anni“È tuttaquestionedi abitudine”“Una svoltafatta troppodi fretta”“Situazioneoltremodocaotica”“Penso che la pedonalizzazione rappresenti una svoltapositiva per la città, soprattutto per chi si muove inbicicletta. Per chi invece ogni mattina viaggia in autobus,adattarsi alle nuove linee sarà tutta una questionedi abitudine. Quando la gente imparerà i nuovi percorsinon credo ci saranno ulteriori problemi”“La pedonalizzazione di piazza Duomo è stata senzaalcun dubbio una svolta per la città, ma c’è anche dadire che è stata fatta un po’ troppo di fretta. <strong>Il</strong> sistemadi trasporto pubblico non ha avuto modo di pianificaree organizzare in tempo i nuovi percorsi. <strong>Il</strong> risultato? 45minuti di viaggio dal centro a via Ripa”“A mio parere la situazione è oltremodo caotica e disorganizzata.Io lavoro in via dei Calzaiuoli e quandofinisco <strong>il</strong> mio turno, a sera inoltrata, devo andare finoin S. Marco a prendere l’autobus. La pedonalizzazioneha provocato un evidente peggioramento <strong>del</strong> servizio ditrasporto pubblico, con grande scontento dei cittadini”®ILRIVOLUZIONARIOSISTEMA DIRINGIOVANIMENTODEL VISOSENZA CHIRURGIA portando solo un piccolo apparecchio odontoiatricoideato in Ingh<strong>il</strong>terra puoi tornare indietro nel tempo da 7 a 20 anniIL RIVOLUZIONARIO SISTEMA DI RINGIOVANIMENTO DEL VISORISULTATI VISIBILI GIA’ DOPO 15 GIORNI !!!RISULTATI EVIDENTI:• riduzione <strong>del</strong>le rughe • riduzione borse sotto gli occhi• zigomi prominenti • rassodamento dei muscoli facciali• rassodamento <strong>del</strong> collo • miglioramento <strong>del</strong>la postura• cute piu’ luminosa e liscia • chiusura dei poriCerti <strong>del</strong> risultato che vi possiamo garantire VI INVITIAMOa provare ORALIFT ® con seduta di consulenza GRATUITAe promozione priv<strong>il</strong>egiata lettori “<strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>”... PERCHE’ VOGLIAMO VEDERVI... SORRIDERE...PRIMAPRIMADOPODOPOPRIMAPRIMAPER INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALLA DOTT.SSA DANIELA SOAVE CHE SARA’ BEN LIETA DI RISPONDERVI A RIGUARDO SENZA IMPEGNOtel. 055 7321144 e-ma<strong>il</strong>: daniela.soave1@gma<strong>il</strong>.comDOPODOPOTECNOLOGIA LASER INNOVATIVAPER LO SBIANCAMENTO DEI DENTISMARTLITE rappresenta <strong>il</strong> piu’ alto vertice <strong>del</strong>la tecnologia laserNd:YAG applicata ai trattamenti odontostomatologici. Frutto <strong>del</strong>lacollaborazione con universita’ e Istituti di ricerca, oltre che concentinaia di ut<strong>il</strong>izzatori rappresentano <strong>il</strong> nuovo metodo di sbiancamentolaser dei denti affidab<strong>il</strong>e e prolungato, in grado di migliorare evelocizzare la pratica quotidiana con innegab<strong>il</strong>i vantaggi clinici.A DIFFERENZA dei sistemitradizionali questatecnica innovativapermette di:- non rendere porosi i denti- lascia integro <strong>il</strong> tessutodentale (smalto)- dura anniper anni lo sbiancamento fotoassistito e’ stato sinonimo di inefficacia edi sgradevoli effetti collaterali, questo sistema invece ut<strong>il</strong>izza la lucelaser non per riscaldare la pasta sbiancante ma per favorire una reazionechimica di minimo apporto tecnico. Questa associazione e’ ingrado di rompere le lunghe molecole che, ospitate internamente allestrutture minerali <strong>del</strong> dente, sono responsab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>la colorazione. Lacompleta sicurezza e’ garantita dagli Istituti di Ricerca Universitaria chehanno partecipato agli studi preliminari.Studio Odontoiatrico Dr.ssa Daniela Soave - Via de’ Tommasi, 4 Firenze970879


<strong>il</strong> giornale <strong>del</strong> tuo <strong>quartiere</strong>Nelle prime settimane non sono mancatelamentele e richieste (e qualche problemad’adattamento) da parte dei residenti <strong>del</strong> Q2, maora la situazione sembra tornata quella di sempre9GRAZIELLA VICIANIPensionata, 61 anni“Scelta giustama i disagici sono”“Preferisco oramai non prendere l’autobus e muovermia piedi, ma è evidente che i disagi ci sono per chiviaggia con i mezzi pubblici. Ad ogni modo, <strong>il</strong> centrosvuotato dalle automob<strong>il</strong>i e dallo smog è bellissimo, <strong>del</strong>tutto rivalorizzato. Credo che la scelta <strong>del</strong> sindaco siastata quella giusta”e la linea 17 in direzione piazza Puccini,seguono invece lo stesso tragitto: via degliArazzieri, via XXVII Apr<strong>il</strong>e, via Ridolfi,<strong>il</strong> sottopasso <strong>del</strong>la variante di vialeStrozzi, via Valfonda e Santa Maria Novella;proseguono poi in via <strong>del</strong>la Scala,via dei Fossi e confluiscono nel tragittoche tutti conosciamo. Stesse strade ancheper le linee 67 in direzione Carusoe 68 in direzione Tavernuzze; per quantoriguarda la linea 20, c’è da segnalare lasoppressione <strong>del</strong>la fermata in piazza SanMarco, dove è <strong>il</strong> capolinea <strong>del</strong>la linea 25,l’unica a rimanere quasi <strong>del</strong> tutto invariata.Insomma, basta dare un’occhiata allanuova mappa Ataf per capire che, tuttosommato, non sarà diffic<strong>il</strong>e adattarsi ainuovi percorsi. I cambiamenti ci sono,inut<strong>il</strong>e negarlo, ma in molti pensano chela città ne avesse realmente bisogno: lontanadall’inquinamento acustico e dallosmog, piazza Duomo non sembra più lastessa. I turisti ne appaiono entusiasti,così come tutti quelli che nel weekenddecidono di farsi una passeggiata tranqu<strong>il</strong>la,a piedi o in bicicletta, lungo viadei Calzaiuoli e dintorni. Oggi, dimenticatii malcontenti e le polemiche, anchemolti residenti <strong>del</strong> <strong>quartiere</strong> 2 dichiaranodi apprezzare questa “rivoluzione”, seppurecon qualche remora. Una signora inviaggio sul 14 sembra voler riassumere<strong>il</strong> sentimento comune: “A noi tutti piacevedere <strong>il</strong> centro pedonalizzato, ma allostesso modo piace arrivare in tempo sulposto di lavoro e non tardare agli appuntamenti.Vogliamo più organizzazione,più rispetto degli orari <strong>del</strong>le corse e speriamoin un potenziamento dei bussiniecologici”.FRANCO LUCCIOLIPensionato, 76 anni“Impossib<strong>il</strong>eaccontentaretutti quanti”“Quel che è veramente mancato in questa rivoluzionecittadina è stata una corretta pianificazione <strong>del</strong>le conseguenze,soprattutto in materia di viab<strong>il</strong>ità. A parte questo,è naturale che le persone si lamentino, è <strong>del</strong> tuttoimprobab<strong>il</strong>e se non impossib<strong>il</strong>e accontentare tutti. Basteràavere pazienza ed abituarsi al cambiamento”Pausa festiva in arrivo, nel <strong>quartiere</strong>, per i grossi cantieri stradali,dall’8 dicembre fino a inizio gennaio, per non creare problemi altraffico, salvo interventi urgenti. Questi i lavori in corso e le gared’appalto:VIA CARACCIOLO – VIA SCIPIONEAMMIRATO – VIA FONTEBUONIE’ stata aggiudicata la gara d’appalto per <strong>il</strong> rifacimento divia Caracciolo, via Scipione Ammirato e via Fontebuoni, mal’inizio dei lavori dovrebbe slittare al nuovo anno per questionimeteorologiche.VIA CENTOSTELLESono ancora in fase di ultimazione i lavori che riguardano imarciapiedi di via Centostelle.LUNGARNO DEL TEMPIO, LUNGARNOCOLOMBO, VIA SAFFI, VIA SETTESANTI, VIA LUNGO L’AFFRICOTra la fine <strong>del</strong> 2009 e i primi mesi <strong>del</strong>l’anno prossimo,andranno in gara d’appalto anche i progetti di manutenzionestraordinaria per <strong>il</strong> rifacimento <strong>del</strong>l’asfalto e <strong>del</strong> sottofondostradale per le buche e <strong>il</strong> manto stradale in cattive condizioniin lungarno <strong>del</strong> Tempio, lungarno Colombo, via Saffi, via SetteSanti e via Lungo l’Affrico.a partire da €375.0001023242


10 Dicembre 2009Dalle pagine di quotidiani come <strong>il</strong> New York Times, El Mundo, Le Figaro e <strong>il</strong> Guardianemerge un ritratto pieno di contraddizioni: <strong>il</strong> capoluogo toscano piace molto per diversiaspetti, ma qualcuno gli rimprovera di essere litigioso come ai tempi di guelfi e ghibelliniattualitàZOOM/1. Analizzando la stampa estera si scopre l’immagine che i forestieri si sono fatti di noiFirenze: bella e impossib<strong>il</strong>eCosì ci vedono gli stranieriAnnalisa Cecionesi*Èdiffic<strong>il</strong>e pensare a Firenze come una cittàcapace di suscitare sdegno e avversione.Eppure, negli ultimi due anni, questi sentimentiaffiancano le immancab<strong>il</strong>i lodisulle pagine dei più autorevoli quotidiani esteri.Dal New York Times a El Mundo, dal Guardian aLe Figaro, solo per citarne qualcuno. Un’immagineper certi versi sorprendente, quella <strong>del</strong>la Firenzeraccontata oltre confine. F<strong>il</strong>m come “Sotto <strong>il</strong> sole<strong>del</strong>la Toscana” o “Camera con vista” ci hanno abituatoa pensare agli stranieri come amanti incondizionati<strong>del</strong>la nostra città e <strong>del</strong>la Toscana. Vuoi perle eccellenze artistiche, vuoi per <strong>il</strong> clima benevoloe <strong>il</strong> dolce paesaggio. Vuoi per la buona cucina oper l’estro artigiano. Questi aspetti ricorrono inabbondanza tra le pagine <strong>del</strong>la stampa straniera. Icorrispondenti non si stancano di fornire indicazionisu monumenti imperdib<strong>il</strong>i o ristoranti invitanti.Così come non risparmiano consigli dedicati agliamanti <strong>del</strong>lo shopping, tanto da soprannominarevia Tornabuoni “la Fifth Avenue” fiorentina. Maspesso queste immagini attraenti si fondano sulleaspettative riposte nella testa di molti forestieri.Sugli stereotipi sedimentati nei secoli. A ridestaredal sogno ci pensa la penna tagliente di qualchecorrispondente. Ed è un brusco risveglio. La cittàtanto promettente sulla carta si rivela alla prova deifatti assai <strong>del</strong>udente. Tanto da indurre la giornalista<strong>del</strong> Times Veronica Smith a chiedersi “perché ma<strong>il</strong>e persone vadano in estasi per Firenze”. La cittàè infatti caotica e sovraffollata di turisti, davanti amusei e ristoranti si dipanano code epiche, alcunezone <strong>del</strong>la città appaiono sporche, buie e pericolose.E’ stata definita anche folle e grottesca, la nostraFirenze. Quando ha storto <strong>il</strong> naso davanti alleimponenti statue cinesi donate al Comune dallacittà di Ningbo. E’ stata dipinta come una città litigiosa,capace di dividersi su tutto, tram compreso.Tanto da risollevare dalla coltre <strong>del</strong>la storia vecchierivalità. Guelfi e ghibellini, quasi un simbolodegli scismi fiorentini di ieri e di oggi. Cartellinorosso da parte dei forestieri, povera Firenze, ancheper l’incomprensib<strong>il</strong>e segnaletica stradale, unatrappola per turisti. Per non parlare <strong>del</strong> suo tenaceancoraggio al passato, scudo contro la modernità.Lo dimostrano le lungaggini che accompagnano legrandi opere, come l’ampliamento <strong>del</strong>la Galleriadegli Uffizi. Le invettive non mancano. Attenzione,però. Sovente, anche dalla penna <strong>del</strong> più criticodei corrispondenti, spunta la redenzione. Firenzeè assolta. Una passeggiata tra le vetrine dorate diPonte Vecchio, una visita alle tele di alcuni deipiù acclamati artisti <strong>del</strong>la storia, un pranzo davantia una bistecca al sangue bastano a far crollareall’istante l’impalcatura di qualsiasi descrizioneimpietosa. Occhio però, Firenze. Là fuori ti guardano.Non sempre con sorriso estasiato.* La nostra collaboratrice, a questo argomento,ha dedicato una tesi di laurea dal titolo:“Firenze nella stampa estera”JOSH SHAW26 anni, Stati UnitiDARIA DWULIT21 anni, PoloniaCAROL CHIU30 anni, Giappone“Una capitaledi arte ecultura”“Peccato per<strong>il</strong> trafficoe <strong>il</strong> chiasso”“Che bellequelle casettesull’Arno”Attraverso letture incentrate sull’arte, la religione e la f<strong>il</strong>osofia,ho conosciuto lo smisurato patrimonio architettonicoe artistico <strong>del</strong>la città <strong>del</strong> Rinascimento. I media contribuisconoa mettere in risalto <strong>il</strong> suo lato romantico. Ciò che piùsi percepisce da fuori è l’idea di una città capitale <strong>del</strong>l’artee <strong>del</strong>la cultura.Quando ho visitato Firenze per la prima volta sono rimastasbalordita, era davvero la città dei miei sogni. Le unichecose che lasciano un po’ a desiderare, che distruggono lavisione armonica <strong>del</strong>la culla <strong>del</strong> Rinascimento, sono <strong>il</strong> traffico,<strong>il</strong> chiasso urbano e i cartelloni stradali poco chiari pergli stranieri.Sono arrivata a Firenze da poco ma è questa la città che avevoin mente prima di partire. Firenze non può che suscitaresentimenti positivi, con la sua ricchezza di monumenti, lecasette color arancio che si affacciano sull’Arno, la gent<strong>il</strong>ezzae l’accoglienza dei fiorentini, e perché no, la buonacucina.A TUTTE LE PERSONE CHE SI ISCRIVERANNO AVRANNO IN OMAGGIOUN SOGGIORNO DI 2 SETTIMANE PER DUE PERSONENELLE PIÙ BELLE LOCALITÀ ITALIANE.1065192Scuola"l'eleganza deimovimenti...la leggerezza <strong>del</strong>lospirito...tutto questoè....danza...."Claudia Morandiniballerina professionista internazionaleAccademica di Danzadiretta da Laura Checcucci LisiCORSI DI:• DANZA CLASSICA• DANZA MODERNA• GINNASTICASTRETCHINGE TONOVia Scipione Ammirato, 96FIRENZETel. 055 6236044www.danzafirenze.it ema<strong>il</strong>: scuola@danzafirenze.it


attualitàZOOM/2. Dalla “battaglia <strong>del</strong> vino” a piazza Duomo pedonale: i media internazionali riscoprono FirenzeE la città <strong>del</strong> Giglioapprodò sul TimesLorenzo Salusest11Dapprima l’Obama dei Lungarni, poi <strong>il</strong> paladino<strong>del</strong> gottino di vino da accompagnarealla trippa, infine l’artefice <strong>del</strong>la pedonalizzazionedi piazza Duomo: sono queste,in rigoroso ordine cronologico, le tre vesti che i mezzidi comunicazione internazionali hanno cucito addossoa Matteo Renzi. Segno di una riconfermata attenzioneda parte dei media stranieri nei confronti di una <strong>del</strong>lecittà italiane più amate all’estero e <strong>del</strong> suo primo cittadino?Parrebbe di no, se, com’è vero, nel corso <strong>del</strong>decennio scorso non sono state molte le occasioni in cuigiornali e televisioni d’oltre confine si sono interessatia Leonardo Domenici. E le rare volte in cui è accadutole ragioni sono state clamorose: l’ultima in ordine ditempo nel dicembre scorso, quando l’allora sindaco siincatenò davanti alla sede romana <strong>del</strong> gruppo editorialeL’Espresso per manifestare contro la copertura datadal settimanale all’inchiesta su Castello. Ma prima diallora la politica fiorentina raramente aveva intrigato(e come dar loro torto) i giornalisti stranieri. Ci voleval’ascesa di un comunicatore come Renzi per cambiare<strong>il</strong> corso degli eventi. Proprio mentre nel mondo imperversal’Obama-mania, a Firenze si gioca la partita <strong>del</strong>leprimarie per <strong>il</strong> candidato a sindaco. Renzi l’outsider(l’anglicismo è d’obbligo) stravince e conquista le pagine<strong>del</strong> Times. <strong>Il</strong> titolo è impegnativo: “Has Italy’s Leftfound its own Obama?” (La sinistra italiana ha trovato<strong>il</strong> suo Obama?). Renzi viene dipinto come colui che hasparigliato le carte, rovesciando le gerarchie e ribaltandole previsioni, proprio come <strong>il</strong> neo presidente degliUsa. E proprio come Obama, ricorda <strong>il</strong> giornalista, Renzimanifesta una particolare pred<strong>il</strong>ezione per Internet eFacebook. Un paragone ardito che inorgoglisce l’alloraaspirante sindaco che arriva a mutuare, scherzosamente,l’obamiano “Yes, we can” in un fiorentinissimo “Sì,si pole”. Passano i mesi, Renzi conquista Palazzo Vecchio,vi si insedia e attende l’occasione propizia per conquistarenuovamente l’attenzione dei media stranieri. El’occasione puntualmente arriva: a fine luglio scoppia labattaglia <strong>del</strong> vino e <strong>del</strong> lampredotto. L’Unione europeavieta la vendita di vino ai venditori ambulanti (trippaiinclusi), l’Italia si adegua, Renzi decide di disapplicarela legge, arrivando persino a promettere disobbedienzaciv<strong>il</strong>e. Immediata ed ampia l’eco sui giornali esteri, coninteri articoli dedicati all’iniziativa <strong>del</strong> sindaco. Infinela recente pedonalizzazione di piazza Duomo, presentataa Roma proprio all’associazione <strong>del</strong>la stampa estera.Detto fatto: persino <strong>il</strong> Tg tedesco propone un serviziosull’evento, con somma soddisfazione <strong>del</strong>l’amministrazionefiorentina. I media stranieri riscoprono Firenze,quindi. Un’attenzione che, tuttavia, sembra dipenderepiù dalle doti mediatiche <strong>del</strong> sindaco che dal ruolo internazionale<strong>del</strong>la città.ALENA35 anni, SlovacchiaCYRIELLE30 anni, FranciaHICHAM34 anni, Marocco“Se sopravviviqui,sopravviviovunque”Negli anni passati i giornali <strong>del</strong>la Slovacchia non parlavanomolto di Firenze, e quando ne parlavano la descrivevano intermini molto positivi. La mia immagine di Firenze si è costruitacosì: una città in cui è bello vivere. Adesso l’opinioneè cambiata, tanto che tra noi stranieri fiorentini va di moda <strong>il</strong>detto: “Se sopravvivi a Firenze, sopravvivi ovunque”.“La pensavopiù a misurad’uomo”Città dei sogni, <strong>del</strong>l’arte, <strong>del</strong>la cucina. Questa l’immaginedi Firenze in Francia. Prima di visitarla la prima volta pensavofosse più a misura d’uomo, più tranqu<strong>il</strong>la, accogliente,ma purtroppo non tutto è come mi aspettavo. E’ bella, ma lapulizia è carente, e <strong>il</strong> traffico quello di una metropoli comeParigi.“<strong>Il</strong> primoimpatto èpositivo”Dici Firenze e dici arte. L’idea che mi ero fatto era di unacittà splendida da visitare e bella da vivere. <strong>Il</strong> primo impattoè stato positivo, ma con <strong>il</strong> passare <strong>del</strong> tempo ho notatoche non è così come viene dipinta, ma sporca e trascurata.Nonostante ciò, quando torno a casa, <strong>il</strong> giudizio che do diFirenze è positivo.PIZZA A TAGLIO E DA ASPORTOANCHE A DOMICILIO1032785OGNI GIORNOFAVOLOSEOFFERTEA PRANZO CONFAVOLOSAVETRINAACCETTIAMOPRENOTAZIONIPER COMPLEANNI4€SPECIALEPIZZA MARGHERITAVIA CASTELFIDARDO, 8/R - 50137 FIRENZESi accettanobuoni pastoAPERTO TUTTI I GIORNIdalle 11.30alle 14.30e dalle 16.30alle 23.00LOCALECLIMATIZZATOTel. 055 6120934Cell. 329 7933963SORFISS SasTECNOLOGIE E SERVIZI SANITARI INTEGRATIASSISTENZAINFERMIERISTICAE DI BASEassistenza medica e fisioterapicaa domic<strong>il</strong>io diurna e notturna perpersone inferme, portatori dihandicap o anziani, parzialmenteo totalmente non autosufficientisorfiss.sas@tiscali.itServizi Sanitaria casa vostraFirenze 50142 - via Monferrato 11Tel. 055 7879467 - Fax 17822350781064697


trasportiFERROVIE. Domenica 13 sarà inaugurata la linea veloce Firenze-Bologna: settentrione più “vicino”Direzione Nord (nel tempo di una Freccia)13Per raggiungere <strong>il</strong> capoluogo em<strong>il</strong>iano basteranno 37 minuti, per M<strong>il</strong>ano un’ora e 45,per arrivare a Torino servirà un’ora in meno rispetto a prima. Cresce la rete Tavnella Penisola, e aumentano le corse di Frecciarossa e FrecciargentoMatteo FranciniFirenze-M<strong>il</strong>ano nel tempodi una partita di calcio,intervallo compreso (25minuti in meno di prima),Firenze-Bologna in poco più dimezz’ora (con un “risparmio” di 23minuti di viaggio). E ancora: 2 oree 45 minuti per raggiungere Torino(ben un’ora e 6 minuti in meno diquanto necessario finora), due oree 3 minuti per Venezia e un’ora emezzo per Verona. Da domenica13 dicembre <strong>il</strong> capoluogo toscanoe i maggiori centri <strong>del</strong> Nord Italiadiventano più “vicini”: sarà infattiquello <strong>il</strong> giorno in cui verrà inauguratala linea veloce Firenze-Bologna,giorno in cui sarà compiuto unnuovo passo verso <strong>il</strong> completamento<strong>del</strong>la rete Alta Velocità italiana.Da allora, per arrivare nel capoluogoem<strong>il</strong>iano saranno sufficienti 37minuti di viaggio, per approdare inquello lombardo un’ora e 45 minuti,per una visita alla Mole Antonellianameno di 3 ore. Una piccolagrande rivoluzione, forse impensab<strong>il</strong>enel 1839, quando iniziò lastoria <strong>del</strong>le ferrovie in Italia, conl’apertura <strong>del</strong>la linea Napoli-Portici,poco più di sette ch<strong>il</strong>ometri aipiedi <strong>del</strong> Vesuvio. Anni in cui anchela Toscana non stava a guardare: nelmarzo <strong>del</strong> 1844 veniva ufficialmenteinaugurato <strong>il</strong> primo tratto <strong>del</strong>laFerrovia Leopolda, che avrebbecollegato Firenze, Pisa e Livorno.Nel 1859, poi, la Toscana era diventatala terza regione italiana per numerodi ferrovie, dopo <strong>il</strong> Piemontee <strong>il</strong> Lombardo-Veneto, con i suoi256 ch<strong>il</strong>ometri di strada ferrata. Maallora spostarsi da un centro all’altrorappresentava un vero e proprioviaggio, da affrontare – spesso – tragrandi difficoltà, e forse nessunoavrebbe potuto immaginare che,150 anni dopo, le distanze si sarebberotanto accorciate. Al punto che,da domenica 13, raggiungere Bolognada Firenze sarà più veloce chespostarsi in auto da un capo all’altro<strong>del</strong>la città nelle ore di maggiortraffico. Certo, la nuova tratta nonsarà l’ideale per coloro che dal finestrino<strong>del</strong> treno amano godersi <strong>il</strong>paesaggio: dei 78,5 ch<strong>il</strong>ometri totali<strong>del</strong>la linea, infatti, ben 73,8 sarannoin galleria. Ma questo poco importeràa chi, partendo da uno dei duecentri, non farà in tempo o quasi adaccorgersene che si troverà a destinazione.Tempi più brevi, dunque,ma non solo: è infatti previsto ancheun aumento <strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le corsedi Frecciarossa e Frecciargento.Santa Maria Novella e M<strong>il</strong>ano Centralesaranno collegate da 44 treniveloci al giorno, mentre diventeranno70 i convogli che faranno laIL NOSTRO STAFF VI AUGURAI MIGLIORI AUGURI PER UNFELICE NATALE...!!!1066367E VISTO CHE A NATALE SIAMO TUTTI PIU’ BUONI...DAL NOSTRO ALBERO DELLE IDEEACQUISTANDO 1 PACCHETTO REGALOA SOLI €49NE RICEVERAI ALTRI 3 DA REGALARE A CHI VUOI...Via Scipione Ammirato, 69/CTel. 055 670753spola tra Firenze e Bologna e traFirenze e Roma. E ancora, sarannootto le corse giornaliere tra la stazionedi Campo di Marte e Torino,con fermate nel capoluogo em<strong>il</strong>ianoe a M<strong>il</strong>ano Porta Garibaldi. E, grazieal Frecciargento, diventerannopiù rapidi anche i collegamenti concittà non ancora raggiunte dai binari<strong>del</strong>la rete veloce: Verona diventeràpiù “vicina” di 33 minuti, Veneziadi 37.FOCUSOtto convogli al giornoTreni veloci anchea Campo di MarteAlta Velocità sbarca ancheL’ a Campo di Marte. Sempreda domenica 13, infatti, lastazione <strong>del</strong> <strong>quartiere</strong> 2 sarà collegatacon otto corse giornalierea Torino, passando (e sostando)da Bologna e M<strong>il</strong>ano Porta Garibaldi.Se per chi vuol viaggiaread alta velocità <strong>il</strong> punto di riferimentoresta dunque Santa MariaNovella, anche dallo scalo diCampo di Marte – aspettando lanascita <strong>del</strong>la futura stazione Tavdi Firenze – partiranno e arriverannoi Frecciarossa. “Evento”per cui la struttura si è preparatacon alcuni interventi: l’innalzamentodei marciapiedi <strong>del</strong>lebanchine in cui si fermerannoi treni veloci e <strong>il</strong> rifacimento diparte <strong>del</strong>la segnaletica. Nei mesiscorsi, inoltre, nello scalo eranostati aggiunti alcuni ascensorie sistemati nuovi monitor.“L’apertura <strong>del</strong>le nuove lineead alta velocità recherà beneficianche al trasporto locale – spieganoda Ferrovie <strong>del</strong>lo Stato –sottraendo infatti i Frecciarossae i Frecciargento dalle linee convenzionali,si realizzano le condizioniperché <strong>il</strong> traffico ferroviarioregionale diventi semprepiù regolare e puntuale, e perchél’offerta possa essere anche potenziata”.E novità sono in arrivoanche sul fronte dei biglietti: conl’entrata in funzione <strong>del</strong> nuovoorario, infatti, diventeranno trele categorie dei titoli di viaggioche gli utenti potranno acquistate,divise tra quelle dedicate achi può programmare per tempoi propri spostamenti (e quindi risparmiare)e quelle per chi inveceha bisogno di una maggioreflessib<strong>il</strong>ità di orario. Anche lostesso viaggio a bordo dei Frecciarossae dei Frecciargento diventerà,oltre che più rapido, più“tecnologico”: a bordo, entro<strong>il</strong> 2010, i viaggiatori avranno adisposizione, su alcune tratte, unservizio di accesso internet wi-fie una piena copertura telefonica,ed entro <strong>il</strong> 2011 questi servizisaranno estesi all’intero percorso<strong>del</strong>l’Alta Velocità.


14 Dicembre 2009STRENNE/1. Piccola guida alle sorprese più stravaganti che si possono trovare sotto l’alberoQuando <strong>il</strong> regalo è matto da legareTra i doni più bizzarri che si possono fare (e ricevere) ci sono glischiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary Clinton, gli occhiali con specchiettiretrovisori, ma anche una stella (vera) con tanto di certificato diproprietà e la spedizione di un messaggio d’amore su un satelliteLo schiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>lary Clinton987731Francesca PulitiMaglione, cravatta osoprammob<strong>il</strong>e? Evitare,evitare nellamaniera più assolutase non si vuole alimentare <strong>il</strong> circolovizioso dei regali riciclati. Aun patto: non voler poi essere originalia tutti i costi. Perché anche<strong>il</strong> regalo più matto ha un prezzo: <strong>il</strong>ridicolo. Dunque meglio evitare diCURIOSITÀI bambini ci credono ancoraBabbo Natale?Esiste, eccomea slitta di Babbo NataleLquest’anno si fermerà alleMaldive per Linda, una bimbadi prima elementare. E qui leporterà la casa di Hello Kitty.Buone notizie per chi credevache ormai la tv e internet avesseroportato via ai nostri pargol<strong>il</strong>a fiducia in Babbo Natale. Bastaun rapido sondaggio nellescuole per rendersi conto cheSanta Claus, San Nicola o comelo vogliamo chiamare, esiste ancoranell’immaginazione dei piùpiccini. E non sono pochi quelliche continuano a difendere lateoria <strong>del</strong>la sua esistenza finoagli ultimi anni <strong>del</strong>le elementari,combattendo una strenua battagliacontro quei miscredenti chesostengono sia papà con la barbafinta. E così ecco che in moltihanno già scritto la famosa letterina,indirizzata in Lapponia.“Sempre più breve via via chepassano gli anni - racconta unamamma – più crescono e menosono le cose che desiderano.Hanno già tutto”. Decisamentepassata di moda la cara vecchiaBarbie, le bambine sgrananocerti occhi appena le nomini dafarti sentire un animale preistorico.Adesso vanno le Winx, e<strong>il</strong> grande ritorno di quest’annoha <strong>il</strong> <strong>volto</strong> rotondo dei Paciocchini,così come sono tornatele carte da gioco (di ruolo, nonda briscola: chi ha un figlio nonci aveva pensato nemmeno perun istante), aggiornate e possib<strong>il</strong>mentedi origine giapponese.Tengono banco le consolle conannessi giochi virtuali, mentre igiocattoli veri e propri sembranodiventati roba da collezionisti. Sisa, i bambini di oggi sono “natividigitali”, irrimediab<strong>il</strong>menteattratti dalla tecnologia. E cosìc’è chi inserisce nella lista lamacchina fotografica e l’I-pod.Ma tranqu<strong>il</strong>li, tutti, ma propriotutti, sognano che Babbo Nataleporti loro un pacco grande diadesivi colorati, quelli morbidie in r<strong>il</strong>ievo. La fantasia è salva.E anche <strong>il</strong> portafogli dei genitoripuò sopravvivere. /F.P.merry christmasomaggiare <strong>il</strong> capoufficio con unoschiaccianoci a forma di H<strong>il</strong>laryClinton anche se sappiamo che vamatto per la frutta secca. Se peròabbiamo un alto livello di confidenza,qualche pensierino scherzosoce lo possiamo anche concedere.Ad esempio per l’amica che non famistero di essere una fan sfegatatadi Jessica Fletcher o di voler aprireun’agenzia investigativa, ecco gliocchiali con specchietti retrovisoriincorporati. Un po’ fuori stagioneforse, ma vuoi mettere <strong>il</strong> gusto ditenere la situazione sotto controlloa 360°? Per l’amico che nonsi stacca mai dal cellulare, quasifosse un prolungamento <strong>del</strong> suocorpo, l’ideale è <strong>il</strong> braccialetto convibrazione incorporata, che avvisaquando arriva una chiamata o unSms. Per non perdersi uno squ<strong>il</strong>lonemmeno in mezzo al party di capodannoo alle urla dei nipotini infesta sotto l’albero. Sempre <strong>del</strong>laserie “mai spento”, c’è <strong>il</strong> caricabatteriefotovoltaico, adatto a ognicellulare e impreziosito da un certofascino da green economy. Chiinvece volesse abbandonare i solitidoni “terra-terra”, può lanciarsinell’acquisto di una stella, ormaidi gran moda. Forse anche troppo.Meno male che la merce abbonda,tant’è vero che comprarsi unpuntino luminoso nel cielo costameno di un banale telefonino. Sesi supera un certo cinismo, si puòanche far bella figura spendendo<strong>il</strong> giusto. Sperando che <strong>il</strong> destinatariopoi non ci preghi di accompagnarloall’Osservatorio a vedere<strong>il</strong> suo astro, in una gelida notte traSanto Stefano e la Befana. L’ultimamoda, per rimanere tre metrisopra <strong>il</strong> cielo, come ormai recitanomuri, ponti e marciapiedi, è quelladi spedire <strong>il</strong> nome <strong>del</strong>l’amato su unsatellite. Rimarrà lì per sempre, acullarsi nell’universo, conquistandosianche in questo modo una fettinadi spazio siderale. E chissà, ungiorno qualche forma d’intelligenzasuperiore potrebbe intercettarlo,o potrebbero recuperarlo i posteri.Basta comp<strong>il</strong>are un moduletto onlinee aspettare la conferma viama<strong>il</strong>. Se scegliete <strong>il</strong> sito giusto <strong>il</strong>vostro amico/partner potrà appenderein camera addirittura l’attestato<strong>del</strong>la Nasa. Una strenna ancorpiù appetib<strong>il</strong>e in quanto, uditeudite, non costa niente. Pare che <strong>il</strong>cielo sia l’ultima frontiera in fattodi doni, rifletteteci: c’è addiritturachi regala un soggiorno all-inclusivesu una base spaziale già infase di progettazione. Al modicocosto di 3 m<strong>il</strong>ioni di euro per trenotti. Ma nel prezzo è compreso uncorso intensivo di 8 settimane suun’isola tropicale, per prepararsi(al lusso?) ai disagi provocati dallamancanza di gravità. La lista <strong>del</strong>leprenotazioni però ha già superatole due centinaia. Meglio rimanerecoi piedi per terra e ripiegare sulloschiaccianoci.


merry christmasSTRENNE/2. A spasso tra le bancarelle natalizie, alla ricerca di cadeaux e leccornieSe <strong>il</strong> pacchetto lo confeziono al mercatoBarbara Biondi15profumata di zenzeroe castagne. Lestrade addobbate e leL’arialuci che lampeggianoda balconi e finestre accese. Natalenon è solo regali e ricche abbuffate,è soprattutto atmosfera. E cosa c’èdi meglio di un mercatino a temaper immergersi in quell’aria ovattatae rassicurante? Firenze da questopunto di vista è ben attrezzata e cominciaad allestire piccoli e grandieventi fin dall’inizio di dicembre. <strong>Il</strong>più celebre di tutti è sicuramente <strong>il</strong>mercato di Hei<strong>del</strong>berg, città tedescache trapianta le sue bancarelle inpiazza Santa Croce per venti giorni,che da qualche anno a questa parteè diventata una tradizione anche daqueste parti. L’appuntamento tuttii giorni fino al 17 dicembre, con iprodotti tipici d’oltralpe: dai crautial vin brulè fino ai biscotti alle speziee qualche idea per i regalini damettere sotto l’abete. Tra gli altri appuntamentida segnare in calendarioci sono anche “Florence Noel”, verae propria mostra mercato a tema(fino al 13 dicembre) che trasformaper dieci giorni la stazione Leopoldanel quartier generale di Babbo Natale,dove gli adulti potranno dedicarsiall’acquisto di addobbi, decorie oggettistica oltre a cioccolata, biscottie specialità gastronomiche daassaggiare in compagnia di amici eparenti durante i festeggiamenti <strong>del</strong>lavig<strong>il</strong>ia. Ai bambini, Florence Noelriserva un’area speciale dove, perl’occasione, viene allestita la casadi Babbo Natale; poco più in là <strong>il</strong>punto spedizione, dove a imbucare leletterine ci penseranno un nugolo dielfi instancab<strong>il</strong>i. Altro evento da nondimenticare è <strong>il</strong> mercato organizzatoal Saschall tutti gli anni dalla sezionefemmin<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la Croce Rossa diFirenze. Quest’anno rimarrà apertodall’11 al 13 e <strong>il</strong> ricavato verrà comedi consueto devoluto alle famiglie bisognose<strong>del</strong> territorio fiorentino. E setutti organizzano <strong>il</strong> loro mercatino adhoc, anche piazza Santo Spirito nonse lo fa mancare. Solo per la giorna-Da quello tedesco di Santa Croceall’appuntamento con la beneficenza alSaschall, fino agli stand di piazza Santo Spiritoe alla casa di Babbo Natale alla Leopoldata <strong>del</strong> 20 dicembre, la piazzetta saràanimata dalla “Fierucola di Natale”,che dalle 10 alle 19 offrirà prodottibiologici e pensierini originali, quasitutti fatti a mano da artigiani <strong>del</strong>comprensorio fiorentino. Per chipoi, oltre ai mercatini, non riesce arinunciare a tutti quegli eventi checontribuiscono a rendere <strong>il</strong> Nataleuna festa speciale, ecco un piccolopromemoria <strong>del</strong>le cose da non perdereper nessuna ragione. Innanzituttol’augurio di Babbo Natale ai fiorentinie ai visitatori di passaggio, che lasera <strong>del</strong>la vig<strong>il</strong>ia salirà in barca - traponte san Niccolò e ponte alle Grazie- per un saluto ben augurante ri<strong>volto</strong>a tutti i passanti. Più seriosi masempre molto suggestivi, gli eventimusicali legati a doppio f<strong>il</strong>o con lefestività. A partire dal concerto inprogramma al Teatro Verdi, dove <strong>il</strong>24 <strong>il</strong> maestro Frans Brüggen dirigeràla Grande messa di Mozart, mentre<strong>il</strong> giorno dopo, la chiesa anglicana diSaint Mark, in via Maggio, ospiteràun concerto a tema.1059528<strong>Il</strong> regalo ai tempi<strong>del</strong>la crisiNon è UN problema, è IL problema.C’è chi ci comincia a l’albero allo scadere <strong>del</strong> tempo.pacchettino da mettere sottopensarci un mese prima e chi Penso, ad esempio, alla <strong>del</strong>iziosaidea <strong>del</strong>la Manu, un’amica d<strong>il</strong>i sceglie all’ultimo momento,affidandosi spesso ai gusti di mia sorella che la scorsa vig<strong>il</strong>ia,commesse stanche e irascib<strong>il</strong>i, ha deciso a tavolino di fare regaliall’insegna <strong>del</strong>l’austerity.che non vedono l’ora di chiuderebottega e andare a addentarela prima tartina che si trova-convocate come di consuetoOgnuna <strong>del</strong>le dieci amicheno davanti agli occhi. C’è chi ha allo scambio dei doni ha portatocon sé altrettanti oggetti,“tutto” e chi è di “gusti diffic<strong>il</strong>i”.C’è chi si immedesima poco nel recuperati in casa, che sonodestinatario <strong>del</strong> presente e chi stati mischiati in un cesto insiemea tutti gli altri. Dal mucchiosi fa un’idea sbagliata dei gustiche sta tentando di interpretare.Ma i regali più originali, se pri pacchettini, come merce diognuna pescava a turno i pro-si fanno con cura, possono essereanche oggetti riciclati. Se russa natalizia, dove al postoscambio. Una sorta di roulettesi ricicla seguendo una tecnica dei proiett<strong>il</strong>i c’erano borsetteempirica si scopre che esistonomodi fuori dal comune di qualche sconosciuto artistaricamate all’uncinetto, cd diriut<strong>il</strong>izzare presenti lasciati per <strong>del</strong> Tagikistan, sciarpine multicolore qualche orecchinoanni nel cassetto. Un pensierodimenticato può trasformarsi vintage. La cosa peggiore checosì in una soluzione economica,apprezzata e che soprattut-tornare a casa con dieci ogget-può succedere è che si debbato salva dall’esaurimento nervosochi si trova nella terrib<strong>il</strong>e 365 giorni, si cercherà di trovatiugualmente inut<strong>il</strong>i a cui, trasituazione di dover trovare un re una nuova casa.


16 Dicembre 2009CONTI IN TASCA/1. Quest’anno saranno molti i fiorentini costretti all’austerity dalla crisi<strong>Il</strong> Natale diffic<strong>il</strong>e dei cassintegratiAumenta <strong>il</strong> ricorso agliammortizzatori, e sonotante le famiglie che siritrovano con un unicoreddito e che devonochiedere aiuto ai nonnidi casa, “salve” solograzie alle loro pensioniLuca SerranòCon i morsi <strong>del</strong>la crisi sulla pelle, i lavoratorifiorentini s’apprestano a vivereun Natale sottotono. <strong>Il</strong> ricorsoalla cassa integrazione ordinaria estraordinaria sta infatti aumentando a ritmo sostenuto,obbligando tante persone a trascorrerele feste tra sacrifici e ristrettezze. Calcolandoche per legge l’ammontare di questi ammortizzatorisociali non può superare gli 800 euro almese (con poche eccezioni), ben si comprendecome per migliaia di famiglie, quest’anno, iregali siano l’ultima preoccupazione. Chi puòpermettersi un paio di scarpe da 200 euro?Chi può comprare un televisore nuovo o concedersiuna vacanza sulla neve? Semmai qualchedono improvvisato con un po’ di fantasia,solitamente oggetti che abbiano una concretaut<strong>il</strong>ità per chi li riceve. Per <strong>il</strong> resto, molti diquesti lavoratori non possono che concentrarsisulle necessità di tutti i giorni, su quelle speseindispensab<strong>il</strong>i (affitto, mutuo, bollette, vestiti)per un’ esistenza dignitosa. Con un salario chemediamente osc<strong>il</strong>la sopra e sotto i 1000 euroe la contrazione di tredicesima e quattordicesima,inoltre, le famiglie mono reddito devonoaggrapparsi soprattutto ai pensionati: a nonnie nonne, che negli ultimi due anni stanno inqualche modo arginando la crisi <strong>del</strong> sistema.Le cifre, d’altra parte, parlano chiaro. Chi primaguadagnava 1500 euro e adesso si ritrovain cassa integrazione per tre settimane al mese,per esempio, resta con non più di 900. Lo spettro<strong>del</strong>la povertà si agita dunque nelle case de<strong>il</strong>avoratori in difficoltà, preoccupati ovviamenteanche <strong>del</strong> proprio futuro in azienda. Quali prospettivepossono dare le imprese che ricorronoagli ammortizzatori sociali? Nella speranza chela ripresa annunciata dal governo nazionale simaterializzi al più presto, molti addetti ai lavoriinvocano non solo <strong>il</strong> rifinanziamento deglistrumenti di tutela, ma una una vera e propriasvolta nella politica economica nazionale, acominciare dalla formazione e dall’innovazionetecnologica nei settori più in difficoltà.Di certo c’è che <strong>il</strong> ricorso agli ammortizzatorisociali, nelle loro varie declinazioni, non puòessere l’unica ricetta contro la crisi dei mercati.La cassa integrazione è infatti un’esperienzadolorosa, perché alla componente economica(l’80 per cento <strong>del</strong>la retribuzione che sarebbespettata per le ore di lavoro non prestate) si accompagnaspesso <strong>il</strong> disagio psicologico di chivede stravolta la propria vita quotidiana. I giornidi festa, che l’iconografia nazional popolareincornicia in un trionfo di sentimenti fam<strong>il</strong>iari,possono anche peggiorare le cose. New deal omeno, un intervento radicale pare dunque necessario.Altrimenti anche <strong>il</strong> prossimo Natalesi trasformerà in una mesta corsa al risparmio,con le pubblicità <strong>del</strong>la televisione a fare da stridentecontrappunto.L’INTERVISTAeconomiaParla un dipendente <strong>del</strong>la Seves“Ma quali regali,i problemi sono altri”a quali regali, qui è già tanto“Mse arriviamo a fine mese”.Maurizio Quint<strong>il</strong>iani ha 53 anni ed èuno dei tre addetti alla manutenzioneelettrica <strong>del</strong>la Seves, la fabbrica divia Reginaldo Giuliani famosa per lacostruzione di mattoni in vetro. Nonostanteun’indiscussa leadership nelsettore, l’azienda ha cominciato mesifa a ridimensionare lo stab<strong>il</strong>imentodi Castello, facendo poi ricorso allacassa integrazione per oltre la metàdei dipendenti. “Guadagnavo 1600euro al mese e ora quando va benearrivo a novecento - racconta Quint<strong>il</strong>iani,ventitré anni di “servizio” allaSeves - Con questo stipendio cambiatutto, anche la spesa al supermercato.E’ solo grazie a quel poco di tredicesimache mi spetta che farò qualcheregalo”. “Di certo – conclude- sarannocose di una qualche ut<strong>il</strong>ità, <strong>il</strong>tempo degli acquisti fac<strong>il</strong>i è passatogià da un pezzo”. Natale, così, permolti lavoratori <strong>del</strong>la fabbrica di Castello,sarà un momento di quiete trauna pausa e l’altra, la continuazionesolo un po’ più allegra di un periododi forzato riposo. “Fa rabbia perchéla nostra è un’azienda sana - spiega- non si capisce come si sia potuti arrivarea tutto questo. E pensare che cisono colleghi che se la passano peggiodi me, gente che scompare dallafabbrica per mesi interi e che poi riappareall’improvviso”. Diffic<strong>il</strong>e andareavanti tra turni e rotazioni, comeappesi ad una immaginaria e spietataruota <strong>del</strong>la fortuna: “Mi dispiace perquei ragazzi che da un giorno all’altrosi ritrovano senza più certezze, neconosco tanti con una famiglia a caricoe un mutuo da pagare”. Che almeno<strong>il</strong> loro Natale scorra via sereno, inattesa di tempi migliori./L.S.VUOIAPRIREIL TUONIDO?AFFILIATI GiraSoleSPECIALIZZATO in servizi educativiall’infanzia e alla famigliaSONO APERTE LEISCRIZIONI 2009PRESSO I NOSTRI NIDIIN FIRENZE- Firenze: Careggi, Alberti, Coverciano.- Sesto Fiorentino via carducci,- Campi bisenzio via cattaneoInfo iscrizioni 339 1762412coopgirasole@interfree.it - www.cooperativagirasole.it10441961037632


economiaCONTI IN TASCA/2. Molte categorie professionali sono costrette a rimanere operative anche durante le festivitàQuelli che le feste le passano al lavoroMedici, cuochi, forze <strong>del</strong>l’ordine ma anche aspiranti Santa Clause impacchettatori di doni: le persone che in questo periodo nonvanno in ferie sono tante. C’è chi lo sceglie e chi è obbligato17Simele KruklidisSe è vero che <strong>il</strong> tran tran <strong>del</strong>la città non conoscefeste, Natale e Capodanno di certonon fanno eccezione. Mentre infatti la granparte dei fiorentini si dedica con passione acotechino, panettone e spumante, c’è sempre chi, percontro, deve mantenere in funzione servizi e attività.Dagli ospedali alle discoteche, dai ristoranti ai negozi,l’andirivieni cittadino non si ferma mai, neppureper brindare. E’ questa la dura realtà dei lavoratoristakanovisti (forzati e non), quelli che, sempre piùspesso oramai, le feste le vedono solo con <strong>il</strong> cannocchiale.Per inquadrarli meglio però, andrebbero divisiin due categorie: i “furbi” ed i “costretti”. I primirappresentano quella cerchia di persone che scegliedi restare a lavoro durante le feste per godersi le feriein altri periodi <strong>del</strong>l’anno, magari risparmiandosu possib<strong>il</strong>i vacanze bianche o escursioni in montagna.I secondi, senza dubbio più sfortunati, sonoinvece quelli che devono lavorare anche quandopreferirebbero starsene a casa. La lista è lunga: medici,farmacisti, operatori sanitari, forze <strong>del</strong>l’ordine,autisti pubblici, ma anche cuochi, camerieri, baristie dipendenti <strong>del</strong>le sale cinematografiche. Forse nonsaranno tutti contenti, ma è pur vero che <strong>il</strong> tornacontoeconomico non è trascurab<strong>il</strong>e. In alcuni casiè anzi chiaro che restare a lavoro durante le festenatalizie diventa questione di affari. Ed ecco che quicompare una nuova interessante categoria: quella dei“lungimiranti”, coloro che vogliono lavorare a Natalee Capodanno per guadagnare di più. Già, perchéin questo periodo i profitti in certi settori sono circa<strong>il</strong> doppio rispetto al normale e le opportunità di trovareimpieghi part time e redditizi si moltiplicano.Moltissimi negozi nell’ambito <strong>del</strong> franchising, peresempio, cercano nuovo personale per i giorni festivi,così come accade negli alberghi <strong>del</strong> centro e neiristoranti, senza poi contare la necessità di sostituirechi per un po’ se n’è andato in vacanza. Ma al d<strong>il</strong>à <strong>del</strong>le solite occasioni lavorative più o meno note,ci sono anche altre figure professionali spesso sottovalutate:tra le più richieste troviamo baby sitter,animatori, guardarobieri, maghi, cuochi a domic<strong>il</strong>io,impacchettatori di regali, vetrinisti specializzati indecorazioni e persino babbi natali e befane destinatiNumerosi negozi, alberghi eristoranti cercano personaleproprio per questi giorniper lo più ai centri commerciali. In tempi di crisi,com’è normale che sia, si fa questo ed altro. Nonsolo giovani, ma anche persone più mature possonolanciarsi nell’avventura, a patto di dimenticare lacara vecchia vig<strong>il</strong>ia e <strong>il</strong> crepitio dei fuochi di fineanno. E se <strong>il</strong> Natale a qualcuno regalerà un nuovocontratto, chissà che sotto l’albero un lavoratorestanco non trovi in dono anche un po’ di ferie.PORTE E FINESTRE IN ALLUMINIO ESSENZA LEGNOINFISSO in pvcdoppia antacon ribalta-vetriisolanti termicied acustici su misura,varie colorazioni, soloA PERTIRE DA €300 mqPAGABILI ANCHEA RATEVETRI TERMICI€210 AL MQ€190 mq IVA COMPRESAesternoinalluminiointerno inc<strong>il</strong>iegio ofrassinoResistenti a pioggia, sole e neve, conservano la lorotradizionale bellezza senza bisogno di manutenzionea partire da €720 al mq €600 al mqFINESTRA ITALIA TI RIMBORSA 40 EUROPER OGNI FINESTRA INSTALLATAPERSIANA IN ALLUMINIOstecca fissa (o orientab<strong>il</strong>e)in colori base su misuraA partire da € 280 mqPAGAMENTO A RATE• Spessore 4/12/4 bassoemissivo (risparmio energetico)• Inclusa posa in opera• Su misura• Minimo fatturab<strong>il</strong> 0.50mqShow-room: Via F. Martini, 10/RTel. 055 6121802• Per finestre e porte• Su misura• Varie tipologie fisseo aprib<strong>il</strong>i• Con serratura di sicurezzaa partire da€310€250/mqPORTONE BLINDATO (1 ANTA)- modo di apertura “spingere sinistra”- pannelli fronte / retro lisci- c<strong>il</strong>indro doppia mappa€1.400 €1.150trasporto + montaggio inclusiINFERIATE IN FERROFINESTRE E PORTE• TAGLIO TERMICOA partire da€ 280 al mq• TAGLIO FREDDOA partire da€ 275 al mqvedi tutte le nostre offerte e servizi su www.vetreriarondinella.it1065704


18 Dicembre 2009L’INTERVISTA. L’assessore Stefania Saccardi <strong>il</strong>lustra <strong>il</strong> Servizio Volontario Europeosocietà“Un’occasione per vivere altre culture”Corrado LeonardiSi chiama Servizio VolontarioEuropeo, ed è un progetto <strong>del</strong>laCommissione Europea, DirezioneGenerale Educazione e Cultura,dal nome Programma Gioventù in Azione.L’obiettivo è quello di sv<strong>il</strong>uppare la solidarietàe di promuovere la tolleranza frai giovani, in primo luogo per rafforzarela coesione sociale nell’Unione Europea.Possono partecipare ragazze e ragazzi dai18 ai 30 anni residenti in uno dei Paesi<strong>del</strong>l’UE, che hanno la possib<strong>il</strong>ità di svolgereun’attività di volontariato a tempopieno, per un periodo tra 2 mesi e 12 mesi,in uno dei 27 paesi membri <strong>del</strong>l’UnioneEuropea, nei quattro Paesi aderenti al programma(Islanda, Norvegia, Liechtensteine Turchia) o nei paesi partner. <strong>Il</strong> Comunedi Firenze, da circa un anno e mezzo, haricevuto l’accreditamento come organizzazionedi invio, accoglienza e coordinamentoper questo servizio. <strong>Il</strong> perché diquesta scelta lo spiega l’assessore StefaniaSaccardi.Assessore, perché la scelta dei volontari europei?Firenze è una città abituata alla presenza distranieri che vi transitano o vi soggiornanoper motivi di studio o turismo. Da qualcheanno anche l’immigrazione extraeuropea permotivi lavorativi è molto aumentata. Spessoperò queste realtà vengono vissute con estraneità,considerandole distanti dal proprio quotidianoe dalla propria cultura. Anche la percezione<strong>del</strong>la cittadinanza europea è spessopoco concreta e carente di esperienza diretta.Stefania SaccardiL’adesione al programma SVE nascedall’esigenza di offrire alla cittadinanzaun’occasione per vivere inmodo diverso la presenza di personeprovenienti da altre culture, perandare al di là <strong>del</strong>lo stereotipo <strong>del</strong>turista, <strong>del</strong>lo studente o <strong>del</strong> lavoratoremigrante, che rimangono <strong>del</strong>lepresenze vaghe con le quali non sihanno contatti diretti se non superficiali.Stiamo parlando quindi di interculturalità…Grazie alla presenza di giovani volontarieuropei impegnati in serviziche hanno un forte contatto con lacittadinanza di tutte le fasce di età(bambini ed adulti <strong>del</strong>le biblioteche,giovani dei centri di aggregazionedisseminati sul territorio, anziani<strong>del</strong>la palestra informatica), si intendeattivare uno scambio interculturaleche possa favorire la fam<strong>il</strong>iarizzazionealle diverse culture europeee l’apertura a quelle extraeuropee,che possa costituire occasione diapprendimento e far vivere al piùampio pubblico possib<strong>il</strong>e un’espe-Obiettivo <strong>del</strong> progetto è quello di sv<strong>il</strong>uppare la solidarietàe di promuovere la tolleranza. Attualmente a Firenzesono in servizio sei giovani provenienti da Turchia,Norvegia, Germania, Ungheria e Portogallo.“Per i cittadini l’opportunità di apertura e apprendimento”rienza interculturale. In parole piùsemplici questi volontari portanonon soltanto la loro cultura ma, insenso più specifico <strong>il</strong> loro st<strong>il</strong>e divita, <strong>il</strong> loro modo di vivere e affrontarela vita ed i suoi problemi: perchénon dovremmo assim<strong>il</strong>are unaparte di queste loro specificità?Quanti sono i ragazzi e da doveprovengono?Abbiamo attualmente in servizio seigiovani; due provengono dalla Turchia,una dalla Norvegia, una dallaGermania, una dall’Ungheria euno dal Portogallo. Per <strong>il</strong> prossimoanno, stiamo parlando di febbraio,arriveranno invece otto giovani, dicui tre provenienti da Spagna, Portogalloe Francia; gli altri da paesi<strong>del</strong>l’est europeo e in particolare daipaesi <strong>del</strong> Baltico. Quindi come sivede provenienti quasi tutti da paesinon rappresentati quest’anno; lascelta è proprio quella di estenderela dimensione interculturale cui primafacevo riferimento.E noi cosa diamo a loro?A parte <strong>il</strong> fatto che anche loro assim<strong>il</strong>erannouna parte <strong>del</strong>la nostracultura, <strong>il</strong> nostro intento è quello difornire loro capacità e competenzeche domani siano per loro spendib<strong>il</strong>inel mondo <strong>del</strong> lavoro. Come dire…ognuno di loro arriva qui da noi conun bagaglio di esperienze, ognunocon una “cassetta degli attrezzi” piùo meno fornita; ecco, noi gli forniamonuovi attrezzi da inserire nellaloro cassetta per <strong>il</strong> loro futuro.IL DENTISTA RISPONDEQUESTO MESE: LA PROTESI MOBILEA cura <strong>del</strong>Dott. Giuseppe GarrubbaQuesta è la terza rubrica, consecutiva,nella quale vi parlo di protesi:mese di ottobre la protesi in generale,mese di novembre la protesi fissae questo mese la mob<strong>il</strong>e.Queste sono le due grandi famiglieche racchiudono le tipologie di protesi,pur essendocene una terza: lacombinata, dove coesistono entrambe.La protesi mob<strong>il</strong>e, come dice <strong>il</strong> nome, si inserisce edisinserisce e può essere totale o parziale (totalequando sostituisce tutti i denti di un’intera arcata,parziale quando ne rimpiazza solo alcuni).L’esecuzione <strong>del</strong>la protesi mob<strong>il</strong>e, comePROTES<strong>Il</strong>e altre e anche di più, richiede, daparte <strong>del</strong> professionista, buonaconoscenza e manualità. Ciò nonbasta perché è anche fondamentalecollaborare con un laboratorioodontotecnico che ne curi scrupolosamentel’esecuzione. La protesimob<strong>il</strong>e totale a maggior ragione,dovendo la sua tenuta alla suzione(vuoto di aria che si crea una voltainserita), deve essere talmente precisache spinta in posizione aderiscacosì bene da far uscire tutta l’aria,non permettendone <strong>il</strong> reingresso(effetto ventosa).La protesi mob<strong>il</strong>e parziale si ancoraai denti residui con ganci in metalloche ne abbracciano alcuni, bloccandola.Esse si dividono in parzialecon ganci e scheletrata, la differenzasta sostanzialmente in una intelaiaturametallica di raccordo fra le parti<strong>del</strong>la scheletrata, sulla quale bloccare i denti dasostituire. L’altra ha invece una struttura in resina, ingenere un po’ più ingombrante.Alcuni casi di protesi totale, riguardanti in particolarmodo gli inferiori con poco osso, possono non avereuna stab<strong>il</strong>ità ottimale. Prima questiMINI IMPIANTIprotesi inferiore stab<strong>il</strong>izzatacon mini impianticasi si risolvevano con paste incollanti,oggi è possib<strong>il</strong>e farlo con l’inserimentodi mini impianti (piccoleviti da applicare anche dove c’èpoco osso). Tali impianti servirannocome ancoraggio per la protesi.La moderna medicina ci offre sempremaggiori opportunità, è importanteseguirla per non rimanereindietro.Salute a tutti.DOTT. GIUSEPPE GARRUBBA Via Lungo L’Affrico, 42 - Firenze - Tel. 055 660225Dal lunedì al venerdì 9.00/12.30 - 15.00/20.00 - <strong>Il</strong> sabato 9.00/12.30www.cura<strong>il</strong>tuosorriso.it1066430ANZIANI. <strong>Il</strong> nuovo progetto di Co&So FirenzeLa badante? La trova “Saf”n aiuto alle famiglie nella ricercaUe nella “gestione” <strong>del</strong>le badanti.È quanto fornirà Saf - “Sostegnoanziani frag<strong>il</strong>i” - <strong>il</strong> nuovo progettodi Co&So Firenze nato per aiutare lefamiglie a trovare e a gestire le badanti,in partenza in tutta la provincia diFirenze, che prevede la selezione, laformazione, l’inserimento fam<strong>il</strong>iare<strong>del</strong>la badante e la gestione amministrativa<strong>del</strong> contratto. Un progetto,insomma, che vuole garantire un servizioqualificato a garanzia <strong>del</strong>l’assistitoe <strong>del</strong>la sua famiglia, ma anche<strong>del</strong>l’assistente fam<strong>il</strong>iare. In praticafunziona così: dopo la selezione <strong>del</strong>lebadanti, viene attivato un processo diformazione <strong>del</strong>le assistenti fam<strong>il</strong>iaricon un corso di formazione di base(40-60 ore) che verterà sui fondamenti<strong>del</strong>la professione, sulla cura quotidianae sull’organizzazione <strong>del</strong>le attivitàdomestiche. Dopo <strong>il</strong> corso, Safprevede l’assunzione regolare <strong>del</strong>lapersona (grazie alla collaborazionecon l’agenzia per <strong>il</strong> lavoro Lavoro.doc) che per competenze, disponib<strong>il</strong>itàdi tempo e mansioni risponderà almeglio alle esigenze <strong>del</strong>la famiglia.Durante <strong>il</strong> periodo d’inserimento, èprevisto un monitoraggio costante<strong>del</strong>la qualità degli interventi e <strong>del</strong>larelazione tra assistente e assistito.Inoltre verrà garantito <strong>il</strong> sostegnopsicologico per tutelare la dignità e laqualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong>l’assistito e <strong>del</strong>lasua famiglia, oltre a una consulenzaper contributi, agevolazioni e praticheamministrative. Per chi ne avesse bisognoè poi prevista anche l’assistenzasanitaria domic<strong>il</strong>iare in accordi con<strong>il</strong> medico di base. Infine, <strong>il</strong> progettoprevede la presenza di un tutor espertoa disposizione <strong>del</strong>la famiglia, perrisolvere possib<strong>il</strong>i imprevisti e risponderealla richiesta di eventuali serviziaggiuntivi. Per informazioni su puntiinformativi e tariffe, è possib<strong>il</strong>e contattare<strong>il</strong> numero verde 800.773522,visitare <strong>il</strong> sito internet www.sostegnoanziani.ito inviare una ma<strong>il</strong> a info@sostegnoanziani.it./I.G.


A FIRENZE LA V GIORNATA MONDIALEPER LA LOTTA ALL’ICTUS CEREBRALE.DAL PRIMO NOVEMBRE ATTIVOIL CENTRO ASCOLTODI ALICE A MONTEDOMINIDallo “Yes we can” di Barack Obama a “Stroke - Whatcan I do?”. La lotta all’Ictus passa attraverso questoslogan anche in Italia e in Toscana; la frase – in italiano“Ictus - Cosa posso fare?” – è stata scelta per far sì che atutti i livelli si sv<strong>il</strong>uppi una consapevolezza <strong>del</strong>la portatadi questo male, così diffuso e grave, prevenib<strong>il</strong>e graziea semplici accorgimenti, e curab<strong>il</strong>e grazie ai grandi progressi<strong>del</strong>la scienza medica degli ultimi anni.Mercoledì 28 ottobre, a Firenze era in programma laQuinta Giornata Mondiale per la Lotta all’Ictus Cerebrale,con un incontro presso la sede <strong>del</strong> Cesvot in viaRicasoli 9, a Firenze.“Si è trattato di un momento fondamentale – spieganoi promotori <strong>del</strong>l’iniziativa – individuato, a livellomondiale, per sollecitare le singole persone, i gruppi e igoverni a mettere in atto iniziative che contrastino l’ictus,sia individualmente che collettivamente: dal medicoall’impiegato, dalla casalinga al manager, dal sindacatoal governo, ciascuno nel proprio ambito di attività, puòfare qualcosa di ut<strong>il</strong>e per contrastare l’ictus”.Un precoce riconoscimento dei soggetti a rischio (ipertesi,diabetici, obesi, fumatori, etc. ) ed un rigoroso econtinuo controllo dei fattori che espongono al rischiodi ictus permettono infatti di ridurre notevolmente <strong>il</strong>numero <strong>del</strong>le persone che ne verranno colpite. Inoltrela gente deve essere informata che ai primi sintomi(che vanno saputi riconoscere) bisogna non perdereun minuto di tempo e farsi portare in ambulanza inospedale, dove deve essere prontamente disponib<strong>il</strong>e unequipe che valuti immediatamente se è possib<strong>il</strong>e praticarela trombolisi, un intervento che consenta ad oltrela metà dei soggetti colpiti da un ictus di tornare a fareuna vita normale. Si deve inoltre sapere che <strong>il</strong> ricoveroin una unità dedicata all’ictus (la stroke unit) ed unariab<strong>il</strong>itazione esperta, prolungata e continuativa possonocontribuire ad evitare la grave invalidità che spessoconsegue ad un ictus cerebraleI dati che riguardano questa grave patologia sonopreoccupanti: ogni anno nel mondo, sono 6 m<strong>il</strong>ioni le personeche muoiono di ictus; in Europa, l’ictus rappresenta laprima causa di disab<strong>il</strong>ità a lungo termine ed è la terza causadi morte. Ogni 20 secondi una persona è colpita da ictuscerebrale ed ogni anno a causa di questa patologia, muoionocirca 650.000 persone. Ancora oggi, in Italia sono 200.000le persone colpite da ictus ogni anno: di queste, 40.000muoiono entro breve termine e altre 40.000 perdono completamentel’autosufficienza, cambiando radicalmente la lorovita e quella <strong>del</strong>le loro famiglie. Ogni anno in Toscana circa10.000 persone sono colpite da ictus: <strong>il</strong> 10-15% di questemuore entro 30 giorni e circa la metà dei sopravvissuti deveimparare a convivere con una disab<strong>il</strong>ità residua che compromette,spesso drasticamente, la vita sociale e lavorativa.Nella nostra regione per assistere le vittime <strong>del</strong>l’ictus, solonei primi 3 mesi dall’evento acuto, si spendono 50 m<strong>il</strong>ionidi euro all’anno.Per riuscire a vincere questa battaglia occorre puntaresu due aspetti fondamentali: la consapevolezza <strong>del</strong>laportata di questa malattia e ridurre le disparità tra isoggetti colpiti.I due messaggi di questa giornata sono destinati prevalentementea quelle organizzazioni (scuole, aziende,sindacati, ospedali, strutture riab<strong>il</strong>itative) che possanooperare per migliorare la consapevolezza e richiederel’equità per i pazienti colpiti da ictus.Proprio su questi fronti è attiva da dieci anni, anche inToscana, l’associazione Alice che ha dato vita a un’attivitàinnovativa di promozione e supporto. “Anche nellanostra regione purtroppo si è confermata una scarsaconsapevolezza <strong>del</strong> problema – spiega Domenico Inzitaripresidente di Italian Stroke Forum -. Di ictus si parlapoco, è una malattia dimenticata, la falsa idea generale èquella di una malattia per la quale si può fare poco, che,una volta entrata in casa si può solo subire. In Toscanasi sta lavorando per dare risposte all’avanguardia alleproblematiche relative all’Ictus e devo dire che la nostraregione è una <strong>del</strong>le meglio attrezzate nel panoramanazionale. Anche se c’è tanto da fare ancora”.Alice adesso aggiunge alla sua attività di sensib<strong>il</strong>izzazioneed informazione una attività di supporto allefamiglie: dal prossimo 1 novembre sarà aperto <strong>il</strong> nuovocentro di ascolto nella struttura di Montedomini, uncontributo a quel “fare sistema” che rappresenta la strategianecessaria e vincente per questa battaglia.“Una patologia ad insorgenza acuta come l’ictus comporta,oltre alle conseguenze dirette sul paziente, ancheconseguenze sui fam<strong>il</strong>iari, in particolare su colui o colei(caregiver) che si fa carico <strong>del</strong>l’assistenza al pazientedopo la dimissione – spiega Alessandro Viviani, presidentedi Alice Firenze (www.alicefirenze.org) -. Sonoprevisti incontri individuali con psicologi e neuropsicologie l’inserimento in gruppi di auto-aiuto. L’iniziativa,completamente gratuita, è realizzata dalla sezione diFirenze <strong>del</strong>l’Associazione Alice con <strong>il</strong> contributo <strong>del</strong>Cesvot nell’ambito dei percorsi di innovazione”. Perinformazioni e prenotazioni è possib<strong>il</strong>e telefonare orivolgersi all’associazione Alice Firenze presso Montedomini,Via de’ Malcontenti 6, Firenze - (Tel. 055 2339428 — 333 6259832).L’ictus cerebrale è <strong>il</strong> tipico esempio di malattia di cuipotrà farsi carico la Società <strong>del</strong>la Salute. Si tratta diorganizzare sul territorio l’intero percorso che va dallaprevenzione alla cura in ospedale, alla riab<strong>il</strong>itazionee al supporto sia sanitario che sociale. L’integrazionesociosanitaria, cui è specificamente preposta la Società<strong>del</strong>la Salute, diventa fondamentale per i pazienti cheesitano in una disab<strong>il</strong>ità più o meno grave e che hannobisogno, sia loro che le famiglie, di avere un’assistenzache consenta una qualità di vita accettab<strong>il</strong>e.MI ACCORGODI AVERELA BOCCASTORTANON VEDOBENE METÀDEGLI OGGETTINON CAPISCOQUELLOCHEMI DICONONON MUOVOO NON SENTOPIÙ UN BRACCIOO UNA GAMBAFACCIOFATICAA PARLAREHO UN FORTEMAL DI TESTAMAI PROVATOPRIMASE UNA PERSONA, PARTICOLARMENTE SE È PORTATRICE DI CONDIZIONI QUALI IPERTENSIONE,DIABETE, OBESITÀ, MALATTIE CARDIACHE, ARITMIE, ACCUSA UNO DI QUESTI SINTOMI DEVE CHIAMAREIMMEDIATAMENTE IL 118 PER FARSI PORTARE IN OSPEDALE. AL PRONTO SOCCORSO MEDICI ESPERTIVALUTERANNO SE POSSIBILE PRATICARE LA TROMBOLISI CHE DEVE ESSERE INIZIATA,DOPO AVER FATTO UNA TAC ED ALTRI ESAMI URGENTI, NON PIÙ TARDI DELLE 3 ORE DALL’INIZIO DEI SINTOMI.E’ IMPORTANTE RIFERIRE IL MOMENTO ESATTO IN CUI I SINTOMI SONO COMPARSI.Informazione a cura <strong>del</strong>la Società <strong>del</strong>la Salute


20 Dicembre 2009AL VOTO/1. Parla Enrico Rossi, candidato per <strong>il</strong> centrosinistra alla presidenza <strong>del</strong>la RegionePaola FerriC’erano una volta le primarieper la scelta <strong>del</strong> candidatoalla presidenza <strong>del</strong>laRegione. O meglio, cisarebbero dovute essere. E invece <strong>il</strong>centrosinistra si è ritrovato compattointorno a un solo nome, quello diEnrico Rossi, assessore regionale aldiritto alla salute al secondo mandato.Non c’è gara, è lui l’uomo <strong>del</strong> Pd,che sarà sostenuto anche da SinistraEcologia e Libertà e Italia dei Valorialle elezioni di marzo.Si aspettava di non avere avversarinella corsa alle primarie per <strong>il</strong> candidatopresidente <strong>del</strong> Pd?Sono stato sempre pronto a batterminelle primarie, come in altre occasionimi è capitato, e con successo. Maho accolto l’invito <strong>del</strong> mio partito consoddisfazione ed orgoglio, e non senzapreoccupazione per la responsab<strong>il</strong>itàche mi consegna. Mi è sembratoun bello scatto <strong>del</strong>la politica, che in unmomento di crisi come quello che viviamoè riuscita a allontanare da sé lepolemiche, la confusione, gli interessipersonali, di parte, di corrente. Oraposso dedicare tutte le energie al lavoropolitico, alla campagna elettorale ealla costruzione <strong>del</strong> programma.Su cosa punta <strong>il</strong> programma?<strong>Il</strong> nodo che abbiamo davanti è la crisieconomica e la necessità di far ripartirelo sv<strong>il</strong>uppo <strong>del</strong>la nostra regione. Inquesto momento tutti i settori produttivisono in difficoltà. La Regione stafacendo molto sul versante <strong>del</strong>l’accessoal credito, degli ammortizzatorisociali e degli investimenti. Pertempestività e consistenza dei provvediment<strong>il</strong>a Toscana è tra le regioniitaliane più attive. Ma non basta agiresul versante “riparativo”, non bastaresistere. Bisogna reagire, mettendoal centro <strong>il</strong> lavoro e gli individui, igruppi di interesse, le imprese, le istituzioniche investono su se stesse e sulproprio futuro.Capitolo Sanità, la Toscana è una<strong>del</strong>le poche regioni virtuose in Italia.Molto è stato fatto, cosa rimaneda fare?La Toscana non si è limitata a difendere<strong>il</strong> ruolo pubblico <strong>del</strong>la sanità daitagli e dalle mortificazioni impostedal governo, ma ha r<strong>il</strong>anciato su investimentie innovazione. Solo nel2008, ad esempio, le nostre Aziendesanitarie hanno <strong>del</strong>iberato investimentiper 1.617 m<strong>il</strong>ioni di euro, a cuisi aggiungono 1.100 m<strong>il</strong>ioni destinatial completamento di opere in corso.Questo è stato reso possib<strong>il</strong>e dal pa-Enrico Rossipolitica“Subito un patto per ridurre le spese”iente primarie per <strong>il</strong> Pdl. La scelta dei candidati al consiglioNregionale, così come quella <strong>del</strong> candidato alla presidenza,ricadrà sugli organi di partito. Che dovranno in qualche modo districarsitra una vera e propria selva di candidature. “<strong>Il</strong> primo nododa sciogliere è quello <strong>del</strong>la riconferma dei consiglieri uscenti –afferma <strong>il</strong> coordinatore cittadino Alessio Bonciani – dato che tuttihanno chiesto di essere ricandidati”. Ma gli aspiranti sono tantie “molti rimarranno <strong>del</strong>usi”. I rumors collocano tra i pretendentiNicola Nascosti e Samuele Baldini, rispettivamente consiglieree capogruppo Pdl a Palazzo Medici Riccardi, mentre la Sala deiDugento potrebbe letteralmente svuotarsi nel caso - molto remoto- in cui venissero eletti tutti coloro che hanno manifestato l’intenzionedi presentarsi. Da Giovanni Donzelli a Marco Stella finoa Bianca Maria Giocoli. “Mi auguro che i nostri migliori elettinelle assemblee comunale e provinciale si candidino – affermaBonciani – qualificando in tal modo la lista”. Discreta la quantitàdi voti che potrebbero portare in dote, anche se poi ad essere elettopotrebbe essere solo uno o due di loro. Cinque i candidati <strong>del</strong>listino bloccato anche per <strong>il</strong> Pdl, e su questo numero si giocheràla battaglia più ardua. Per questione di peso elettorale almenoreggio di b<strong>il</strong>ancio, che abbiamo ottenutosenza imporre tasse aggiuntive oticket ai cittadini, da un governo <strong>del</strong>laspesa rigoroso, che ci ha consegnatole risorse per migliorare i servizi, costruirenuovi ospedali, ammodernarequelli esistenti, acquistare tecnologiepiù avanzate. Nel futuro dobbiamocontinuare su questa strada, mettendosempre <strong>il</strong> cittadino e soprattutto lefasce più deboli <strong>del</strong>la popolazione alcentro <strong>del</strong>l’attività <strong>del</strong>la sanità pubblica.Infrastrutture, cultura, turismo,settori che dovrebbero trainarel’economia regionale e invece arrancano.Su cosa investire per r<strong>il</strong>anciarli?Sono convinto che la Toscana ha tuttele risorse, anche in questi settori, perripartire e dare <strong>il</strong> meglio di sé. Vorreinelle prossime settimane che su questied altri punti mi arrivassero contributidi idee e di proposte per prenderedecisioni fondate sulle esigenze veree prioritarie. Posso fin d’ora impegnarmisu un aspetto che riguardadirettamente la responsab<strong>il</strong>ità <strong>del</strong>lamacchina pubblica. Voglio proporreun patto tra Regione, province, comuniper la riduzione dei costi gestionali<strong>del</strong>la pubblica amministrazione. Unpatto con un obiettivo concreto e misurab<strong>il</strong>e.E con <strong>il</strong> risparmio potremoinvestire ancora di più.AL VOTO/2. Solo rumors invece sul nome <strong>del</strong>l’aspirante governatore <strong>del</strong> centrodestraUn battaglione di candidati consiglieri in casa Pdlun paio dovrebbero essere fiorentini, ma tutto ciò è subordinatoalla madre di tutte le questioni: quella per <strong>il</strong> candidato alla caricadi governatore. Sfumata l’ipotesi <strong>del</strong> presidente di ConfindustriaToscana Antonella Mansi, che ha declinato l’invito, l’idea di uncandidato civico sembra essere per <strong>il</strong> momento passata in secondopiano. Più probab<strong>il</strong>mente sarà un personaggio politico, ultimapedina che gli organi nazionali <strong>del</strong> partito collocheranno sulloscacchiere, dopo aver pensato alle poltrone di Campania, Piemonte,Veneto. Regioni ben più critiche rispetto alla nostra pergli equ<strong>il</strong>ibri interni al centrodestra./P.F.1076789962983Tutti i giorni primi caldiTel . 055 24.36.01


politicaPRIMARIEUrne aperte<strong>il</strong> 13 dicembreFrancesca PulitiToscani alle urne domenica 13 dicembre.Dalle 8 alle 20, si vota per sceglierei candidati al consiglio regionale diPd e Sinistra ecologia e libertà. Soloquesti due partiti hanno approfittato <strong>del</strong>l’opportunità-primarie,sancita da una legge regionale,che sopperisce, almeno in parte, alla mancanza<strong>del</strong>le preferenze alle elezioni vere e proprie. Amarzo, infatti, gli elettori dovranno scegliereunicamente tra candidati alla presidenza e listebloccate. Le possib<strong>il</strong>ità di successo di ognicandidato al consiglio perciò saranno legateesclusivamente al posto che occupa nella lista.Ordine che solo Pd e Sel (che sosterrà anch’essoEnrico Rossi, candidato alla presidenzaespresso dai democrat) mettono in discussioneattraverso le primarie, coinvolgendo gli elettori.Diciotto i candidati tra cui scegliere domenica(una sola preferenza, con una X sul nome <strong>del</strong>pred<strong>il</strong>etto), anche se in realtà i posti in palio inconsiglio per la circoscrizione di Firenze sarannosoltanto 13. Merito <strong>del</strong> taglio approvato inRegione, che ridurrà i consiglieri da 65 a 55,ma che, per una questione di tempi burocratici,non è stato recepito dalla legge per le primarie.Ma c’è sempre un ma. E stavolta è rappresentatodai primi 5 posti in lista, quella “vera” <strong>del</strong>leelezioni di marzo, legata a Rossi: un listinoblindato su cui non si discute neanche attraversole primarie, capitanato dal segretario regionale<strong>del</strong> Pd Andrea Manciulli. Per <strong>il</strong> resto nella rosadei candidati democratici emergono nomi comequello <strong>del</strong>l’ex presidente di Firenze ParcheggiAlessandro Lo Presti, <strong>del</strong> consigliere uscenteNicola Danti e <strong>del</strong> dirigente Mukki Paolo Bambagioni.In corsa anche l’assessore provincialealle politiche sociali e pari opportunità, AlessiaBallini, e <strong>il</strong> consigliere regionale uscente SeverinoSaccardi. Ci prova anche Eugenio Giani,ex assessore al Comune di Firenze e tuttora diruolo a Palazzo Vecchio, in carica di presidente<strong>del</strong> consiglio. Per partecipare alla scelta non ènecessario essere iscritti ad alcun partito, le primariesono aperte a tutti coloro che hanno dirittodi voto alle regionali. Basta recarsi alle urnemuniti di carta di identità e tessera elettorale, seposseduta. La lista completa dei seggi è disponib<strong>il</strong>esul sito internet <strong>del</strong>la Regione Toscana.ALESSIA BALLINI: “LE QUOTE ROSA SONO UNA PRIORITÀ”Da assessore provinciale alle Pari opportunità, in chedirezione dovrebbe andare la Regione?Quello <strong>del</strong>le pari opportunità è un tema soprattutto di naturaculturale. Bisogna perciò agire su due fronti, da un lato con lasensib<strong>il</strong>izzazione, così da far crescere una mentalità diversa,dall’altro con provvedimenti specifici che stab<strong>il</strong>iscano obbligatoriamente‘quote rosa’ nel mondo <strong>del</strong>le istituzioni. E’ necessarioinoltre elaborare strategie e misure che incrementino lapresenza <strong>del</strong>le donne anche ai piani alti <strong>del</strong>l’economia, siamoin fondo alle classifiche europee da questo punto di vista. Inoltreè molto importante promuovere politiche di conc<strong>il</strong>iazioneper rendere la vita più semplice alle madri che lavorano, dalDa ex sindaco di Signa, cosa ne pensa <strong>del</strong>la questioneaeroporto di Firenze?Credo che Renzi abbia ragione nel voler migliorare loscalo fiorentino, ma sbaglia a pensare di poterlo fareda solo. Quando si parla di infrastrutture bisognerebbeabbandonare l’ottica di una singola città e assumereuna prospettiva più ampia. Ben venga un ampliamento<strong>del</strong> Vespucci, non sono contrario alla pista parallelaall’autostrada, ma con la consapevolezza che rimarràsempre un “city airport”. L’aeroporto internazionale<strong>del</strong>la Toscana è quello di Pisa ed è su di esso chedovremo investire, potenziando i collegamenti con <strong>il</strong>punto di vista di orari e servizi all’infanzia per esempio.Cosa ne pensa <strong>del</strong>la legge regionale sull’immigrazione?Sono completamente d’accordo sull’impianto <strong>del</strong>la legge regionalesull’immigrazione e trovo che sia stato molto importanteportarla avanti in un momento <strong>del</strong> genere. <strong>Il</strong> quadro ècomplesso, ma non possiamo affrontare l’immigrazione con <strong>il</strong>principio <strong>del</strong> respingimento. Ci vuole qualcosa in più <strong>del</strong>l’integrazione,imparare a convivere. Ed è necessario che la Regioneinvesta su questo, fornendo gli strumenti e le risorse ai var<strong>il</strong>ivelli istituzionali, a partire dalle scuole, dove si costruisce <strong>il</strong>nostro futuro.PAOLO BAMBAGIONI: “SONO NECESSARIE RIFORME STRUTTURALI”capoluogo e con <strong>il</strong> resto <strong>del</strong>la regione.E invece da dirigente di una grande azienda, laMukki, come intervenire per accelerare la ripresaeconomica in Toscana?La nostra regione è in una fase di stallo, c’è bisognodi una modernizzazione, a partire dagli apparatiburocratici. E’ necessario investire in innovazione escommettere su profonde riforme strutturali. Spesso evolentieri <strong>il</strong> mondo economico vede le istituzioni comeun freno allo sv<strong>il</strong>uppo. Dobbiamo invece assecondaregli investitori e fare in modo di attrarre capitali in Toscana.NICOLA DANTI: “IL SISTEMA TOSCANA DEVE ESSERE INNOVATO”21Qual è la sua idea di Toscana?È arrivato <strong>il</strong> momento di ripensare e innovare <strong>il</strong> sistemaToscana, un sistema che valorizzi le risorse <strong>del</strong> territorio,<strong>il</strong> nostro patrimonio culturale, le opportunità legate alturismo, le eccellenze sul manifatturiero e dei distrettiindustriali e anche sul sistema di governo. Vorrei una Toscanainclusiva che sappia integrare anche i nuovi toscaniche lavorano e vivono nel nostro territorio, una Toscanache abbia <strong>il</strong> coraggio di cogliere la sfida <strong>del</strong>l’innovazione,<strong>del</strong>le energie rinnovab<strong>il</strong>i e <strong>del</strong>le politiche ambientaliefficienti, una Toscana moderna con <strong>del</strong>le infrastrutturedegne che supportino <strong>il</strong> sistema economico locale. E infinevoglio una Toscana attenta ai bisogni vecchi e nuovidi una società che cambia, con politiche per gli anziani eper le giovani coppie.Nel suo periodo da consigliere quali sono state lesue principali battaglie?In due anni e mezzo di consiglio regionale ci sono trenorme che portano la mia firma: una che favorisce leadozioni internazionali aiutando le giovani coppie, unain campo agricolo che permette agli agricoltori di venderei propri prodotti su aree pubbliche e l’ultima che colmaun vuoto giuridico in materia di piercing per i minori di14 anni.EUGENIO GIANI: “UNA LEGGE SPECIALE A LIVELLO REGIONALE”Una legge speciale per Firenze, a livello regionale.Ci può spiegare questa proposta?Si tratta di una legge in tre punti. <strong>Il</strong> primo riguarda leinfrastrutture. E’ necessario individuare <strong>del</strong>le procedureadeguate per dirimere le questioni, che non possonoessere combattute a colpi di polemiche sui giornali daparte dei vari sindaci. Penso a una sorta di conferenzadei servizi, un tavolo, con potere decisionale, attorno alquale possano sedersi tutti gli enti coinvolti. <strong>Il</strong> secondopunto riguarda la copertura finanziaria per eventi e iniziative,ad esempio nel settore <strong>del</strong> turismo, che Firenzepuò svolgere a livello regionale. Infine dobbiamo stab<strong>il</strong>iretempi certi per la realizzazione <strong>del</strong>l’ormai famosa Cittàmetropolitana.Tra i 12 punti <strong>del</strong> programma che ha presentatomolto spazio è dedicato anche alla cultura.Certo, a partire dalla gestione dei beni culturali. Mi impegneròaffinché la Regione possa gestire alcuni museistatali, avviandoli verso la necessaria modernizzazione.Non solo, punto alla realizzazione di un museo <strong>del</strong>la civ<strong>il</strong>tàtoscana. La nostra è una <strong>del</strong>le poche regioni d’Italiache ha mantenuto un carattere ben definito, dai tempidegli Etruschi ad oggi. Un’identità da conoscere e valorizzare.COMPROORO E ARGENTOANCHE MONETE D’OROVALUTIAMO INTERE EREDITA’PAGAMENTO IN CONTANTIALLE MASSIME VALUTAZIONIVetri MaurizioA Firenze in Via Rattazzi, 4/d tel. 055 676888 - lun./ven. 9.00-13.00/15.00-19.30 sab. 9.00-13.00e in Via Scipione Ammirato, 22r tel. 055 663526 - lun./ven. 9.00-13.00 solo mattina1003823FARMACIA FEDEMAdei dott.ri Staiano Gaetano e Flora s.n.c.Firenze V.le Gramsci, 63DERMOCOSMESI - PREPARAZIONI GALENICHEOMEOPATIAVASTO ASSORTIMENTO FARMACI VETERINARIORARI DI APERTURA:SABATO 12 DICEMBRE09.00-13.00SABATO 19 DICEMBRE09.00-20.0015.30-20.00SABATO 02 GENNAIO09.00-13.00SABATO 09 EDOMENICA 10 GENNAIO09.00-20.00GIOVEDI’ 17 DICEMBREGIORNATA INESTETISMO DEL CAPELLOper tutto <strong>il</strong> mese di dicembre SCONTI FINO AL 30%su diversi articoli all’interno <strong>del</strong>la farmaciaTel. 055 243103 - Fax 055 3905863ORARIO CONTINUATOdal lunedi al venerdi 09:00 - 20:001044667


22 Dicembre 2009Assessore, qual è l’impegno prioritario <strong>del</strong> suo mandato?Innanzitutto quello di sostenere l’innovazione didattica,facendo conoscere le esperienze migliori che si fannonelle nostre scuole. Poi vogliamo lottare contro <strong>il</strong> fenomeno <strong>del</strong>ladispersione scolastica. <strong>Il</strong> nostro obiettivo è duplice: evitare che iragazzi abbandonino la scuola, e certificare le competenze di chiè già uscito dal percorso scolastico. Non a caso abbiamo inseritoall’interno dei Centri per l’Impiego un tutor in grado di aiutare iragazzi a capire quali sono realmente le loro inclinazioni e le lorocompetenze scolastiche. Se occorre, per fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong> loro ingressonel mondo <strong>del</strong> lavoro, possono riportarli a frequentare un anno professionalizzante.Cosa intende per innovazione didattica?Vuol dire avviare un insegnamento più mirato sull’individuo, tenendoconto che i ritmi di apprendimento degli studenti sono diversi. Lanostra è una scuola ancora molto rigida e teorica. Sogno una scuoladove gli studenti possano scegliere <strong>il</strong> curriculum scolastico in basealle loro aspirazioni, magari dopo aver completato i primi due annidi studi uguali per tutti. Dovremmo prendere spunto dalla Finlandiadove ormai non esistono più le classi in senso tradizionale, ma tuttoè basato su una forte flessib<strong>il</strong>ità dei percorsi di apprendimento.Cosa pensa <strong>del</strong>le riforme promosse dal Ministro all’IstruzioneMariastella Gelmini?<strong>Il</strong> Ministro ha stra<strong>volto</strong> completamente la scuola senza neanche interpellarcicome Istituzioni. Un atteggiamento inaccettab<strong>il</strong>e.Perché non siete stati coinvolti?Evidentemente <strong>il</strong> Ministro teme <strong>il</strong> confronto perché non è convintafino in fondo <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la propria riforma. <strong>Il</strong> confronto sarebbeservito a sv<strong>il</strong>uppare una proposta più attenta anche alle esigenze<strong>del</strong> territorio.Passiamo al problema <strong>del</strong>le risorse. <strong>Il</strong> Governo ha fatto dei taglialla scuola, come Provincia cosa intendete fare per fronteggiarequesta carenza di fondi?In ogni Paese normale ogni riforma è accompagnata da risorse. Danoi questo non avviene. <strong>Il</strong> Governo ha tagliato otto m<strong>il</strong>ioni di euroalla scuola: un taglio <strong>del</strong> genere non era mai accaduto dal dopoguerraad oggi. Come assessorato all’istruzione investiremo tutte lerisorse a nostra disposizione per supplire ai tagli.Cosa pensa <strong>del</strong>la sentenza <strong>del</strong>la Corte Europea secondo cuiesporre <strong>il</strong> crocifisso in classe va contro la libertà di religione?Sono contro ogni tipo di imposizione, per questo credo che sia giustolasciare nelle mani di insegnanti e dirigenti la scelta di tenere omeno <strong>il</strong> crocifisso in classe. Le nostre scuole devono essere luoghidi incontro, accoglienza e integrazione senza ledere la sensib<strong>il</strong>ità dichi professa religioni diverse. Purtroppo a causa <strong>del</strong>la politica deitagli e dei risparmi, per i dirigenti scolastici è impossib<strong>il</strong>e organizzareattività diverse da quelle convenzionali. E questo impedisce,per esempio, di poter offrire l’ora alternativa a quella di religione.Questo è profondamente ingiusto.provinciaL’INTERVISTA. I progetti <strong>del</strong>l’assessore Giovanni Di Fede per gli istituti superiori fiorentini“Scuole alla finlandese per i nostri studenti”Giovanni Di FedeTra le priorità ci sono <strong>il</strong> sostegnoall’innovazione didattica (le buonepratiche vanno fatte conoscere), lalotta alla dispersione scolastica e unmo<strong>del</strong>lo educativo che tenga contodei ritmi dei singoli allieviGinevra DonniciLA NOVITÀVia al progetto Wi-fiIn piazza e nei parchiora si naviga gratisonnettersi gratuitamente ad internetCcon un cellulare, un pc portat<strong>il</strong>e ouno smartphone. Sembrava un miraggiopoco tempo fa, oggi invece si può. Indieci piazze e in due parchi di Firenze,per l’esattezza. Lo prevede <strong>il</strong> progetto“FirenzeWifi”, frutto di una partnershiptra Provincia e Comune. Ogni utente,dopo essersi registrato, potrà navigare,chattare, scambiare ma<strong>il</strong> gratuitamenteper un’ora al giorno o fino al raggiungimentodi 300Mbytes di traffico.Le aree in cui <strong>il</strong> servizio è disponib<strong>il</strong>esono molte e si tratta di punti cruciali<strong>del</strong>la città: piazza <strong>del</strong>la Signoria; piazzaSanta Croce; piazza Santo Spirito; piazzaSantissima Annunziata; Parterre inpiazza <strong>del</strong>la Libertà; via Canova, pressogli uffici <strong>del</strong>l’anagrafe; piazze Ghibertie Annigoni; V<strong>il</strong>la Arrivabene in piazzaAlberti; piazzale Michelangelo; piazzaBambini di Beslan, ingresso Fortezzada Basso; piazzale <strong>del</strong>le Cascine e parcodi San Donato. Accedere al servizio dauna <strong>del</strong>le 12 aree servite da Firenze Wifiè molto semplice, e connettersi è fac<strong>il</strong>eanche per i non esperti: al momento incui si avvia la connessione apparirà automaticamentesullo schermo la paginadi accoglienza, che permetterà di effettuarela prima registrazione fornendonome, cognome e numero di telefoniamob<strong>il</strong>e. Subito dopo sarà sufficientefare uno squ<strong>il</strong>lo al numero 055-4650034con <strong>il</strong> proprio cellulare per avere direttamentesul computer le credenziali diautenticazione (user id e password). Lastessa procedura vale anche per chi vuolenavigare con uno smartphone. Anchein questo caso la telefonata è gratuita:dopo <strong>il</strong> primo squ<strong>il</strong>lo la linea cade automaticamente.La navigazione sui sitiistituzionali <strong>del</strong>la Provincia e <strong>del</strong> Comunedi Firenze è invece possib<strong>il</strong>e senza limitidi tempo./G.D.1076788CENTRO ASSISTENZA FUNERARIA• Servizi funebri• Cremazioni• Fiori• NecrologiTel. 055.6580040 (diurno e notturno)Via G.Caponsacchi 5/r, Via A.F Doni 41/r Firenze1027252A Nataleproduzionepropiadi PanettoniPandoriRicciarellie Panforti.FirenzeViale dei M<strong>il</strong>le, 49/r - 055 579 684Si accettanoprenotazioniper ognitipo diricorrenzaChiuso<strong>il</strong> Lunedi’


L'Associazione ebbe la sua prima costituzione nel1872 ad opera di reduci, così come per tutte le altreFratellanze M<strong>il</strong>itari, che numerose furono in Italia edoggi tutte estintesi.Prese <strong>il</strong> nome di Fratellanza M<strong>il</strong>itare Italiana e poidi Vittorio Emanuele II; la sua costituzione ufficialesi ebbe solo nel 1876, negli attuali locali di S. MariaNovella che erano stati requisiti alla Chiesa a seguito<strong>del</strong>le " Leggi Napoleoniche ".Nei primissimi anni, la Fratellanza M<strong>il</strong>itare, ebbecome finalità <strong>il</strong> mutuo soccorso tra gli aderenti e solonel 1878 si costituì all'interno la " Compagnia Volontariadi Pubblica Assistenza " per portare aiuto aidiseredati e agli infortunati. Una Compagnia Volontaria,organizzata m<strong>il</strong>itarmente, dove i M<strong>il</strong>iti Volontarieseguivano oltre che l'assistenza agli ammalati,<strong>il</strong> soccorso, ed esercitazioni periodiche che oggi potremmodefinire Protezione Civ<strong>il</strong>e.Dal volontariato di guerra, per l'Indipendenza, al Volontariatodi pace; la solidarietà e gli ideali, sorti inguerra, trasmessi alle popolazioni civ<strong>il</strong>i in pace.Si era ai primi albori <strong>del</strong>l'assistenza laica, che si potrebbetradurre in: " non più carità, ma solidarietà " .E la solidarietà non poteva essere solo appannaggiodei reduci e così si aprì a tutti coloro, uomini e donne,che sentivano gli ideali di " fratellanza " , contribuendocosì ad allargare le attività <strong>del</strong>la FratellanzaM<strong>il</strong>itare.Con la guerra di liberazione, le f<strong>il</strong>e dei M<strong>il</strong>iti Volontarisi assottigliarono e diffic<strong>il</strong>e fu l'opera di riorganizzazione<strong>del</strong>la Pubblica Assistenza, alcune ambulanzefurono requisite dai tedeschi, mentre una fu completamentesmontata dai M<strong>il</strong>iti autisti per sottrarla allarequisizione.Gli anni '50 e '60 videro un notevole sv<strong>il</strong>uppo, ma ungrave fatto colpì la città: l'alluvione e la FratellanzaM<strong>il</strong>itare ne fu colpita duramente. I mezzi, le attrezzature,la sede, l'archivio ebbero danni ingenti e solograzie alla generosità dei fiorentini e all'opera dei M<strong>il</strong>itiVolontari che risollevarono le sorti <strong>del</strong>l'Associazionefu possib<strong>il</strong>e tornare ad essere una Pubblica Assistenzaoperativa e attenta ai bisogni dei cittadini.Ma la Fratellanza M<strong>il</strong>itare non ha s<strong>volto</strong> nel corsodegli anni solo assistenza e soccorso: sono da ricordarele Scuole Professionali Domenicali, che furonor<strong>il</strong>evate dall'Associazione di Reduci <strong>del</strong>le Patrie Battaglieche svolsero per decenni un'opera educativae di formazione professionale; la biblioteca, <strong>il</strong> corpobandistico, <strong>il</strong> gruppo smassatori.In 133 anni di Fratellanza M<strong>il</strong>itare a Firenze, in ognivicenda dolorosa o gioiosa che ha coin<strong>volto</strong> la cittàe i sui abitanti, i M<strong>il</strong>iti Volontari sono stati semprepronti a rispondere con <strong>il</strong> principio altruistico <strong>del</strong>lasolidarietà. La Fratellanza M<strong>il</strong>itare deve molto aFirenze, ai sui cittadini, ai propri associati, ai propriM<strong>il</strong>iti Volontari, questo legame è vivo da 133 anni, edè di questo che bisogna rendere merito!In 133 anni di Fratellanza M<strong>il</strong>itare a Firenze, in ognivicenda dolorosa o gioiosa che ha coin<strong>volto</strong> la cittàe i sui abitanti, i M<strong>il</strong>iti Volontari sono stati semprepronti a rispondere con <strong>il</strong> principio altruistico <strong>del</strong>lasolidarietà.La Fratellanza M<strong>il</strong>itare è una istituzione che non hafinalità di lucro; gli associati, i volontari, i dirigenti,non percepiscono nessun rimborso od altro, sotto diversaforma.Tutti i proventi ed i costi sono <strong>il</strong>lustrati ai soci e ib<strong>il</strong>anci sono pubblici, le risorse vengono reinvestitenell'attività <strong>del</strong>l'Associazione per potenziarle, perdare dei servizi sempre migliori alla gente. L'Associazionevive con le quote dei soci, con le donazioni,con i contributi legati ad alcune convenzioni. Per sostenerela Fratellanza M<strong>il</strong>itare è possib<strong>il</strong>e associarsi oerogare contributi liberi, anche legati a singole iniziativeo attività.La P.A. Fratellanza M<strong>il</strong>itare è attiva sul territorio fiorentino con tresedi operative: Piazza S. Maria Novella, Piazza San Salvi e Via S.Agostino. Ad oggi conta circa 11.000 soci, 800 volontari attivi esvolge circa 31.000 servizi all’anno.I Servizi che l’Associazione è in grado di offrire alla cittadinanzasono:SERVIZIO DI AMBULANZAL'attività di trasporto degli infortunati e' tra le più tradizionali,oggi si avvale di moderni mezzi che hanno la loro base di partenzadalle tre sedi <strong>del</strong>l'Associazione. I Volontari si alternanonelle 24 ore per coprire i turni ed essere sempre disponib<strong>il</strong>i allerichieste <strong>del</strong>la popolazione. I trasporti con ambulanza avvengonoin città, ma anche da e per altre città e paesi europei. <strong>Il</strong>servizio e' da sempre gratuito in città, mentre per altre località, visono agevolazioni per gli associati;- assistenza sanitaria: In occasione di importanti eventi sportiviod artistici che richiamano un numero elevato di spettatori, iM<strong>il</strong>iti Volonatri organizzano sul luogo, dei coordinamenti di assistenzacon ambulanze, medici, squadre ed Attrezzature per laprotezione degli spettatori. La priu' frequente e' l'assistenza sanitariaallo Stadio Comunale, ma anche in occasione di concertio raduni di vario genere. Un'organizzazione cap<strong>il</strong>lare, efficiente,che e' diretta da M<strong>il</strong>iti di esperienza e responsab<strong>il</strong>ità;- servizi sociali: trasporto con autovetture o furgoni attrezzati didializzati, portatori di handicap e persone anziane. Assistenzadomic<strong>il</strong>iare per persone anziane e disab<strong>il</strong>i.PROTEZIONE CIVILE<strong>Il</strong> gruppo di protezione civ<strong>il</strong>e nato nel 1908 è in grado di intervenirein ogni circostanza calamitosa con attrezzature e mezziadeguati (supporto logistico con montaggio tende, <strong>il</strong>luminazionetramite torri faro, impiego di pompe idrovore negli allagamenti).Inoltre svolge attività di ricerca persone disperse, serviziod’ordine, viab<strong>il</strong>ità e logistico per eventi sportivi, manifestazioni,concerti ecc…DONATORI SANGUE<strong>il</strong> gruppo dei donatori sangue è sempre molto attivo all’interno<strong>del</strong>la nostra associazione per sensib<strong>il</strong>izzare i soci e non alladonazione <strong>del</strong> sangue. Sono migliaia i flaconi di sangue che idonatori <strong>del</strong>la fratellanza hanno donato ai centri trasfusionaliospedalieri. e' anche un modo per sottoporsi periodicamentead accertamenti diagnostici e soprattutto di essere sensib<strong>il</strong>i adun problema sociale che solo con la disponib<strong>il</strong>ità verso gli altri sipuo' affrontare concretamente;ONORANZE FUNEBRI E CREMAZIONEE' un'attività , che si avvale di personale specifico e qualificato. Sioccupa di tutti gli adempimenti relativi alla morte; e' un settoreche e' improntato con una logica sociale e di servizio.Siamo ingrado di effettuare qualsiasi servizio funerario per le diverse esigenzee possib<strong>il</strong>ità dei nostri soci, ponendo sempre in r<strong>il</strong>ievo inun momento così <strong>del</strong>icato la discrezione.POLIAMBULATORIONel nostro ambulatorio vengono effettuate visite specialistichedi ogni genere e sono dotati <strong>del</strong>le più moderne attrezzature perogni tipo di indagine medica. Presso la struttura ambulatorialevengono effettuati eco color doppler arteriosi e venosi agliarti inferiori e superiori; eco color doppler carotidei e vertebrali,ecocardio, holter pressori e cardiaci, visite con elettrocardiogrammi,ecografie pelviche e transvaginali, ecografie addomesuperiore, addome inferiore e addome completo ed ecografie<strong>del</strong>la tiroide.Tutti i venerdì pomeriggio presso l’ambulatorio verranno effettuatevisite pneumologiche per curare le malattie <strong>del</strong>l’apparatorespiratorio e visite per iniziare la terapia antifumo. Si possonoprenotare gli appuntamenti presso la segreteria <strong>del</strong>l’ambulatorio.La segreteria <strong>del</strong>l’ambulatorio è a vostra disposizioneper informazione e appuntamenti al numero 055 671388.SPECIALIZZAZIONI SVOLTE ALL’INTERNODELL’AMBULATORIO DI PIAZZA SAN SALVI 4Autorizzazione sanitaria n. 141 <strong>del</strong> 5 gennaio 2000AGOPUNTURAANGIOLOGIACARDIOLOGIACHIRURGIADERMATOLOGIAENDOCRINOLOGIAFISIOTERAPIAGINECOLOGIAMEDICINA INTERNAOCULISTICAORTOPEDIAOTORINOLARINGOIATRIAODONTOIATRIAPNEUMOLOGIAPODOLOGIAPSICHIATRIAPSICOLOGIAPSICOPEDAGOGIASCIENZA DELL’ALIMENTAZIONEUROLOGIA


24 Dicembre 2009LA DECISIONE. Ordinanza <strong>del</strong> Comune dopo le numerose segnalazioni di cittadini e turistiAccattonaggio molesto, stop ai finti mimiNon si tratta di un divieto a chiedere l’elemosina, ma di un frenoper “chi con comportamenti insistenti e invasivi reca disturboalle persone” aumentando la loro percezione di insicurezzafocusPaola FerriEl’accattone raccattò un’ordinanza. Non èbastato <strong>il</strong> cambio di look, che ha fatto proliferarefinti mimi biancovestiti per le vie <strong>del</strong>centro e ai semafori più trafficati. A distanzadi qualche mese dal tanto discusso provvedimentoant<strong>il</strong>avavetri firmato dallo “sceriffo” Graziano Cioni,anche l’amministrazione Renzi ha varato una normacontro l’accattonaggio molesto. Non si tratta di undivieto a chiedere l’elemosina, come chiarisce l’assessorealla mob<strong>il</strong>ità e al decoro Massimo Mattei, madi “uno stop nei confronti di chi con comportamentiparticolarmente insistenti e invasivi reca disturbo allepersone aumentando la percezione di insicurezza dicittadini e turisti”. Un’ordinanza a tempo determinato,<strong>del</strong>la durata di sei mesi, nata per rispondere allenumerose segnalazioni pervenute al Comune sia daparte di fiorentini che di turisti, trovatisi alle presecon falsi artisti di strada che “chiedono soldi e spessodistraggono <strong>il</strong> turista alleggerendolo <strong>del</strong> portafoglio”,sottolinea ancora Mattei. Ma <strong>il</strong> provvedimento colpisceanche i suonatori di strumenti particolarmenteinsistenti, i questuanti molesti agli incroci e nei pressidegli ospedali. Per loro si fanno più pesanti le sanzioni:da 80 a 480 euro di multa, comminata dalla poliziamunicipale. A ben guardare, infatti, <strong>il</strong> provvedimentoaltro non è che una ulteriore precisazione di quantogià previsto dal regolamento dei vig<strong>il</strong>i. “Nel regolamentovengono già individuati alcuni comportamentivietati – commenta <strong>il</strong> comandante <strong>del</strong>la polizia municipaleMassimo Anc<strong>il</strong>lotti - ma si tratta di una indicazionegenerale che, visti i fenomeni sv<strong>il</strong>uppatesi<strong>del</strong>l’ultimo periodo, non consente un intervento puntualee mirato. Per questo, sulla base <strong>del</strong>l’articolo 54<strong>del</strong> Testo Unico sugli enti locali e <strong>del</strong>l’articolo 2 <strong>del</strong>decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>l’Interno <strong>del</strong> 5 agosto 2008sui poteri dei sindaci in materia di incolumità pubblicae sicurezza urbana, abbiano ritenuto necessariodefinire più precisamente i fenomeni da arginare perdare uno strumento di intervento più adeguato allapolizia municipale”. Da questo mese, dunque, presenzarafforzata degli agenti, soprattutto nel centrostorico. Quattro le modalità di “mendicità invasiva”Da questo mese presenzarafforzata degli agenti,soprattutto nel centro storico(così viene chiamata nell’ordinanza), una <strong>del</strong>le qualiinquadra esplicitamente i “soggetti vestiti con tunicae copricapo bianchi e con <strong>volto</strong> travisato da cerabianca”. Vietato anche lo sfruttamento degli animaliper impietosire i passanti, così come far mostra di artimalformati. Tantomeno i questuanti potranno sostareripiegati su se stessi “a guscio di tartaruga” sui marciapiedi.Divieto totale, invece, anche per chi chie<strong>del</strong>’elemosina in modo non invadente, all’interno e neidintorni di ospedali e semafori.Un finto mimo in centro1080535Istituto <strong>del</strong> Sacro Cuoredi FirenzeScuole paritarie <strong>del</strong>l’infanzia, primaria e mediaLiceo paritario sperimentale classico scientifico - linguisticoConvitto femmin<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la Scuola Elementare al liceoPensionato universitario femmin<strong>il</strong>eMensa interna, prescuola, doposcuola,scuolabus, laboratorio informatico, di chimica,linguistico, certificazioni internazionali di lingua,attività sportive, corsi di musica, corsi di recitazione,impianti sportivi, palestra, teatroViale Michelangiolo, 27 Firenze - Tel. 055 6811872 Fax 055 6811388E-ma<strong>il</strong>: info@sacrocuore.com - www.sacrocuore.com


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noi e gli altriSALESIANI. Servono soldi per la ristrutturazione <strong>del</strong>la Sacra Famiglia: appello <strong>del</strong> parroco ai cittadini“Adotta una pietra <strong>del</strong>la tua chiesa”Matteo FranciniAvederla dall’alto, così come si nota dallagrande fotografia aerea appesa alla paretedi uno dei suoi uffici, appare comeun’estesa macchia, l’unico grande spazioaperto tra i tetti rossi <strong>del</strong>le case e <strong>il</strong> grigio <strong>del</strong>lestrade. “Un polmone”, la definisce don Gianni, parrocoqui da otto anni. Stiamo parlando <strong>del</strong>la vastaarea dei Salesiani, che dal cancello di via Gioberti siapre verso l’interno ospitando la chiesa <strong>del</strong>la SacraFamiglia, l’oratorio, un cinema, una libreria, campisportivi, scuole e molto altro ancora. Un “polmone”nel cuore <strong>del</strong>la città, appunto, e non solo per<strong>il</strong> tanto verde che la caratterizza. “Ma soprattuttoperché dal nostro oratorio è passata mezza Firenze,qui vengono a trascorrere <strong>il</strong> loro tempo tantiragazzi, soprattutto quelli più poveri – puntualizzadon Gianni – e molti sono stranieri, qui può stareanche chi non è cattolico, l’importante è che abbiarispetto. Io sono convinto che le parrocchie possanoessere un punto di riferimento non solo cristiano,ma anche di aggregazione umana”. Un polmonepullulante di attività di ogni tipo rivolte a giovani,anziani, poveri e stranieri, come per esempio <strong>il</strong> centrod’ascolto <strong>del</strong>la Caritas, che ogni giorno ricevepersone che cercano lavoro per metterle in contattocon chi <strong>il</strong> lavoro lo offre, o <strong>il</strong> laboratorio “MammaMargherita”, dove alcune anziane si ritrovano percucire e lavorare a maglia manufatti che poi sarannovenduti nei mercatini di solidarietà, o ancoracome l’organizzazione di iniziative quali la cestadi solidarietà, che raccoglie generi alimentari da distribuirea chi ne ha bisogno “e di cui sta aumentandola richiesta”, spiega <strong>il</strong> parroco. Ma un polmoneche, nel maggio <strong>del</strong> 2008, ha cominciato a perderequalche “pezzo”: dall’esterno <strong>del</strong>la chiesa, infatti,erano iniziate a cadere pericolosamente alcune pietre,“una <strong>del</strong>le quali ha quasi colpito una signora”.La chiesa <strong>del</strong>la Sacra Famigliaprima <strong>del</strong>l’intervento e come si presenta attualmentePer ridare un <strong>volto</strong> nuovo e sicuroall’edificio occorre oltre un m<strong>il</strong>ione di euro:finora donati 30m<strong>il</strong>a euro dalla gente.Don Gianni: “Questo è un polmone per tutta la città”Allora non è restato altro da fare che decidere diristrutturare tutto <strong>il</strong> perimetro esterno <strong>del</strong>la struttura,a cominciare dalla facciata, tutt’ora avvolta dalleimpalcature. Operazione per cui però serve oltre unm<strong>il</strong>ione di euro, e visto che i soldi (a differenza <strong>del</strong>lepietre “malate”) non cadono dal cielo, l’energicodon Gianni (che per raccogliere fondi ha in cantiereanche l’organizzazione di una megalotteria connientemeno che un’auto come premio) ha pensatodi chiedere un aiuto ai fe<strong>del</strong>i e a tutti i cittadini chevogliano dare una mano. Lo slogan <strong>del</strong>l’iniziativaè “Adotta una pietra <strong>del</strong>la tua chiesa”, e la generosità<strong>del</strong>la gente ha già fruttato, al momento, circa30m<strong>il</strong>a euro. Ma quei soldi non bastano, e per questodon Gianni rinnova <strong>il</strong> suo appello perché altricittadini adottino altre pietre, per ridare finalmenteun <strong>volto</strong> nuovo (e sicuro) a una chiesa storica (lacui prima pietra fu posata <strong>il</strong> 21 apr<strong>il</strong>e 1903) che rappresentaun patrimonio per tutta Firenze. E non èquesto l’unico progetto che <strong>il</strong> parroco ha in testa: daristrutturare, infatti, ci sarebbero anche alcune bifore,vetrate e rosoni. Interventi per cui sta cercandoalcuni sponsor, così come per l’operazione più“ardita” (e affascinante) che intende realizzare: <strong>il</strong>trasloco all’interno <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong>la grande e bellastatua <strong>del</strong>la Madonna (molto più che vagamentesomigliante alla Primavera <strong>del</strong> Botticelli), alta ben2,18 metri, che attualmente troneggia – poco visib<strong>il</strong>e– dentro un pinnacolo sul tetto <strong>del</strong>l’edificio. Per <strong>il</strong>momento, comunque, la priorità è quella di ristrutturarela chiesa: tra l’altro, grazie alla nascita di unaOnlus, le offerte di chi vorrà “adottare una pietra”potranno essere dedotte.Per informazioni e donazioni:Chiesa <strong>del</strong>la Sacra Famiglia, via Gioberti 33Telefono: 055 666928e-ma<strong>il</strong>: giandal@libero.itConto corrente postale N° 14280507Iban: IT91C062000280000000000037227L’INIZIATIVA. Una festa in ricordo di Don RenzoQuel prete sempre di corsaDon Renzo (foto di S<strong>il</strong>vano S<strong>il</strong>via)i sono persone, personaggiCanzi, che riescono a lasciarescolpita la propria memoria anchequando non ci sono più. Succede adesempio con la figura di Don RenzoForconi, scomparso un anno fa.Fu parroco <strong>del</strong>la chiesetta di SantaMaria a Quarto e per oltre trent’annipresidente <strong>del</strong>l’Opera Diocesanadi Assistenza, l’Opera <strong>del</strong>laDiocesi che da più di cinquant’anniassiste i disab<strong>il</strong>i. <strong>Il</strong> 19 dicembre,a un anno dalla scomparsa, <strong>il</strong> nuovopresidente <strong>del</strong>l’Oda, Don VascoGiuliani, celebrerà una messa nellaparrocchia di via <strong>del</strong>l’Osservatorio154 (ore 16.30). Per l’occasionesarà anche allestito un mercatinodi opere realizzate dai ragazzidisab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>l’Oda, quelli che DonRenzo chiamava “i mì figlioli” ea cui ha dedicato tantissimi anni<strong>del</strong> suo impegno pastorale. Chi loha conosciuto racconta che queiragazzi erano sempre con lui, cheli portava con sé ovunque potessefarlo e guai a chi glieli toccava.Don Renzo fu molto vicino ancheai ferrovieri: per trent’anni è statocappellano compartimentale <strong>del</strong>leFerrovie <strong>del</strong>lo Stato e la chiesettaal binario uno di Santa Maria Novellaera una <strong>del</strong>le sue “case”. Gliamici ferrovieri lo ricordano ancorascapicollarsi dalle viuzze diQuarto per fare a tempo a dire lamessa per loro, non hanno dimenticatoquel prete sempre di corsache li andava spesso a trovarenell’Officina di Porta a Prato. Delresto la vicinanza di Don Renzo a<strong>il</strong>avoratori cominciò presto, perchéfu lui, come cappellano <strong>del</strong> lavoro,ad occuparsi <strong>del</strong>l’assistenza religiosadegli operai impegnati neicantieri di Barberino ai tempi <strong>del</strong>lacostruzione <strong>del</strong>l’Autostrada <strong>del</strong>Sole. Proprio in memoria di questasua intensa vita a sostegno <strong>del</strong>lepersone in difficoltà, l’Oda stapreparando una pubblicazione chene ripercorre vita, insegnamenti edaneddoti attraverso le parole di ch<strong>il</strong>o ha conosciuto./B.S.per la giustasceltahttp://www.lalocandina.itPer la casache staicercando848.80.88.68per la tua pubblicità


28 Dicembre 2009QUATTRORUOTE/1. La nostra città lo scorso anno è stata la più tartassata: 289 ogni 100 veicoliUna pioggia di multe per i fiorentini<strong>Il</strong> rapporto Aci-Caracciolo consegna a Firenze lo scomodo primato:ogni automob<strong>il</strong>ista deve fare i conti con due o tre verbali l’anno e investirein sanzioni una cifra più alta di quella che sborsano romani, bolognesi e m<strong>il</strong>anesizoomGinevra DonniciÈuna di quelle poche classifichein cui <strong>il</strong> primo posto non è sicuramenteambito. Stiamo parlando<strong>del</strong> podio per la città più tartassatadalle multe nel 2008. A vincere la medagliad’oro è stata proprio Firenze con le sue 289multe ogni 100 veicoli. Come dire che ogniautomob<strong>il</strong>ista fiorentino si trova sul cruscotto<strong>del</strong>la sua auto tra i due e i tre verbali ognianno. Tutta un’altra storia capita, ad esempio,nella città di Foggia, dove si marcia alritmo di una sola multa ogni cinque auto.Sono questi i dati che emergono dall’ultimorapporto presentato dall’Aci-FondazioneCaracciolo sui controlli da parte <strong>del</strong>le poliziemunicipali sulle strade urbane italiane.Scorrendo la graduatoria <strong>del</strong>le multe (chetiene conto <strong>del</strong>la popolosità dei capoluoghioggetto <strong>del</strong>l’indagine) si scopre che addiritturain una metropoli come Roma la media<strong>del</strong>le contravvenzioni è meno di una multaper ogni auto circolante. <strong>Il</strong> confronto conFirenze è impietoso. <strong>Il</strong> capoluogo toscanosi piazza quindi in pole position, superandoLA NOVITÀper numero di multe procapite addiritturai grandi centri come M<strong>il</strong>ano e la capitale.Non a caso, nel 2007, ogni fiorentino perpagare contravvenzioni ha sborsato in media134 euro, una cifra più alta rispetto aldato di Roma (125 euro), Bologna (119) eM<strong>il</strong>ano (106). Ma c’è una magra consolazioneper i fiorentini: essendo la città pienadi turisti, anche loro partecipano alla composizione<strong>del</strong> “montepremi finale” <strong>del</strong>lemulte. Ancora secondo i dati <strong>del</strong>l’Aci, ognivig<strong>il</strong>e fa mediamente 520 multe all’anno,ogni minuto vengono sanzionati 18 automob<strong>il</strong>isti,che diventano 26 m<strong>il</strong>a in 24 ore,dieci m<strong>il</strong>ioni in un anno intero, 1087 ogniora. Secondo lo studio, che ha analizzatola situazione di 103 comuni capoluoghi diprovincia, sono le polizie locali a elevare<strong>il</strong> maggior numero di sanzioni: più <strong>del</strong> 70per cento <strong>del</strong> totale di quelle emesse dallaPolizia, dai Carabinieri, dalla Guardia diFinanza. Nella classifica <strong>del</strong>le infrazioni, alprimo posto (5,7 m<strong>il</strong>ioni di multe, al costomedio di 68 euro) le violazioni all’articolo 7<strong>del</strong> Codice <strong>del</strong>la Strada, ovvero zone a trafficolimitato, varchi, blocchi <strong>del</strong> traffico masoprattutto le strisce blu dei parcheggi a pagamento,seguite dal divieto di sosta con piùdi 2,7 m<strong>il</strong>ioni di multe l’anno. E poi c’è dadire che un conto è scrivere gli importi suiverbali e nei b<strong>il</strong>anci, altro conto è portaredavvero i soldi nelle casse <strong>del</strong> Municipio:nel 2007 le riscossioni “di competenza”,cioè relative allo stesso anno in cui la multaè stata fatta, sono state poco più <strong>del</strong>la metà(si sono fermate al 51,9 per cento). Le motivazionisono tante. Ci sono quelli che fannoricorso, quelli che non pagano, quelli che sidimenticano, quelli che le accumulano nelfondo di un cassetto con la speranza di farlafranca. Magari attraverso la mini-sanatoriavarata dal Governo: <strong>il</strong> condono che permettedi pagare l’importo originario <strong>del</strong>la contravvenzionee non quella raddoppiata o triplicatada ulteriori sanzioni e interessi. Ma sudecisione <strong>del</strong>l’amministrazione comunale ifiorentini non si potranno avvalere di questostrumento.Oltre alle linee 7 e 30 “classiche” ora c’è anche la versione “express” che fa meno fermateAtaf, prosegue la rivoluzione: via ai bussini e ai percorsi velocirosegue la rivoluzione Ataf. Questa volta le modifiche ri-la linea 23 che riduce di 13 minuti <strong>il</strong> suo per-Pguardanocorso. Dallo scorso 23 novembre <strong>il</strong> bus diretto a Gavinana haottimizzato <strong>il</strong> tragitto “post –pedonalizzazione”, eliminando <strong>il</strong>ritorno dopo essere uscito da via <strong>del</strong>la Colonna sui viali, pervia <strong>del</strong>l’Agnolo e via <strong>del</strong> Proconsolo. Adesso continua la suacorsa sui viali fino al lungarno, corso Tintori, via dei Benci,<strong>il</strong> Ponte alle Grazie e avanti con <strong>il</strong> vecchio percorso. Sul trattoAgnolo-Oriolo-Proconsolo <strong>il</strong> 23 è sostituito dalle due lineecircolari di bussini elettrici, la C1 e la C2, che passano ogni 4minuti e mezzo, fino alle ore 23 e girano intorno ai confini ditutta l’area pedonale di piazza Duomo. Altre novità riguardanole linee 7 e 30 che dal 5 dicembre diventano anche “express”:vale a dire che alle due linee già esistenti se ne affiancano duenuove più veloci. Le vecchie linee effettueranno le corse regolarmentefacendo tutte le fermate, gli express invece farannosolo le principali e arriveranno più svelte: <strong>il</strong> 7 da Fiesole a SanMarco in 20 minuti e <strong>il</strong> 30 da Campi alla stazione. Intanto <strong>il</strong>presidente di Ataf, F<strong>il</strong>ippo Bonaccorsi dopo una missione aBruxelles è tornato a casa con un finanziamento di venti m<strong>il</strong>ionidi euro concessi dalla Banca europea. Questi investimentiserviranno a lanciare la campagna di rinnovo <strong>del</strong>la flotta piùmassiccia che l’azienda fiorentina di trasporto ricordi da decenni.<strong>Il</strong> finanziamento servirà a coprire circa <strong>il</strong> 30 per cento<strong>del</strong> costo totale, <strong>il</strong> resto lo dovrebbero mettere <strong>il</strong> ministero<strong>del</strong>l’ambiente e la Regione Toscana. “In cinque anni sostituiremol’intero parco mezzi - promette Bonaccorsi - Cambieremocinquanta mezzi con altrettanti nuovi e i primi bus ad andarein pensione saranno i cosiddetti ‘lombriconi’ da 18 metri, checon la fine <strong>del</strong> 2009 non circoleranno più”./G.D.992414INFORMAZIONE PROFESSIONALECOMPLETAMENTEGRATUITA


zoomQUATTRORUOTE/2. Sono circa una ventina i posteggiatori in azione che chiedono gabelle <strong>il</strong>legaliQuando <strong>il</strong> parcheggiatore è abusivoEsigono ticket da un euro in su e colpiscono in molte zone<strong>del</strong>la città: da Careggi a piazza Vittorio Veneto, da viale Petrarcaal lungarno Vespucci, da piazza Tasso a piazza Cestello29Giuditta BoetiL’INTERVISTAPettorine catarifrangenti, biglietti falsi allamano e accento meridionale. Modi garbati ecortesi se paghi, intimidatori e insolenti se tirifiuti. Ecco <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o <strong>del</strong> parcheggiatore abusivodi casa nostra. Quel falso addetto ai posteggi checon fare fermo e deciso obbliga gli ignari automob<strong>il</strong>istial pagamento di una gabella a fronte di nulla, visto chenon sono per nessuna ragione autorizzati a custodire <strong>il</strong>mezzo in sosta. A Firenze – secondo l’ultima stima - iposteggiatori abusivi sarebbero una ventina, localizzatida piazza Vittorio Veneto a Careggi, da viale Petrarca alLungarno Vespucci, da piazza Tasso a piazza Cestello.Ma non solo. Le zone in cui ‘operano’ variano in baseagli appuntamenti presenti in città. Insomma, dove c’èla possib<strong>il</strong>ità di speculare sui parcheggi arrivano loro.Sfacciati e arroganti. La tattica è sempre la stessa. Fingonodi essere dei regolari posteggiatori e truffano gliinconsapevoli automob<strong>il</strong>isti in cerca di un parcheggioper l’auto. <strong>Il</strong> ticket dovuto varia in base alla zona eall’orario. Si va dall’obolo minimo di uno fino ai 10,20 o addirittura 30 euro. Così come successe lo scorsoanno, al parcheggio di piazzale Montelungo, vicinoalla Fortezza da Basso, dove ‘lavoravano’ due campanicolti in flagranza di reato dalla squadra mob<strong>il</strong>e: armatidi pettorine fosforescenti e transenne per convogliare <strong>il</strong>traffico, i falsi posteggiatori chiedevano dai 3 ai 30 europer la sosta, r<strong>il</strong>asciando false ricevute. Furono denunciatie arrestati. Altra zona ambita dagli abusivi è quella<strong>del</strong>le Cascine dove è alta la concentrazione di localinotturni. Anche se i clienti <strong>del</strong>le discoteche in piazzaVittorio Veneto sanno bene che le aree di sosta sono<strong>del</strong> tutto gratuite in orario notturno, sono comunque costrettia sottostare al ricatto <strong>del</strong> ticket (circa 3 euro) perstare tranqu<strong>il</strong>li. In questi casi i parcheggiatori entranoin azione intorno alle 23 e agiscono in squadra. Meglionon essere soli per essere più convincenti. Bloccanol’automob<strong>il</strong>ista in cerca di posteggio e gli chiedono latassa. <strong>Il</strong> target preferito sono le ragazze, meglio se solee senza uomini al seguito. Invece i ragazzi – soprattuttose numerosi - meglio lasciarli perdere. Così facendo, iparcheggiatori in una serata riescono a racimolare anchecento euro. La difficoltà <strong>del</strong>le forze <strong>del</strong>l’ordine stanel non riuscire a contrastare drasticamente <strong>il</strong> fenomenoperché non c’è detenzione se non arrivano aggressione,molestie o denuncia da parte <strong>del</strong>le vittime che, <strong>il</strong>più <strong>del</strong>le volte scelgono <strong>il</strong> quieto vivere. Perché si sa,chi protesta rischia di trovarsi la macchina ‘accidentalmente’graffiata o danneggiata.Risultano nullatenenti, non pagano se sanzionati e tendono a reiterare <strong>il</strong> reato“Un problema estremamente fastidioso e diffic<strong>il</strong>e da combattere”bbiamo parlato con l’assessore alla mob<strong>il</strong>ità eAal decoro, Massimo Mattei, per capire in chemodo <strong>il</strong> Comune di Firenze intende affrontare <strong>il</strong>problema dei parcheggiatori abusivi. “Stiamo continuandoa fare battaglia per contrastare <strong>il</strong> fenomeno– dice Mattei - ma è un’azione non fac<strong>il</strong>e dareprimere perché si tratta di persone insolvib<strong>il</strong>i”.Assessore, perché è così diffic<strong>il</strong>e punire i parcheggiatoriabusivi?Malgrado le forze <strong>del</strong>l’ordine si impegnino amonitorare <strong>il</strong> territorio e sanzionare i casi di falsiparcheggiatori, alla fine nessuna multa viene pagata.Questi parcheggiatori risultano nullatenenti,quando si presentano gli ufficiali giudiziari nonc’è niente da pignorare. Anche se vengono arrestatidopo poco tempo sono di nuovo fuori, pronti aricommettere lo stesso reato. È un problema estremamentefastidioso, soprattutto per i cittadini piùdeboli, come le donne, i disab<strong>il</strong>i e gli anziani che sitrovano costretti a pagare per evitare pericoli.Qual è la zona più “gettonata”?Ultimamente sono stati registrati veri e propri casidi minacce nel parcheggio <strong>del</strong> Meyer. Da quandola sosta nell’orario <strong>del</strong> passo non è più a pagamentoi parcheggiatori hanno preso di mira l’area<strong>del</strong>l’ospedale pediatrico, approfittando <strong>del</strong>lo statod’animo degli automob<strong>il</strong>isti. Per questo abbiamodeciso di intensificare i controlli in tutta l’areaospedaliera di Careggi.Quale soluzione propone per contrastare <strong>il</strong> problema?Penso che se le principali aree di sosta – soprattuttoin occasioni di grandi concerti e manifestazioni– venissero prese in gestione da cooperativeconvenzionate con <strong>il</strong> Comune, la presenza deiparcheggiatori abusivi sarebbe ampiamente contrastata.Comunque, ultimamente <strong>il</strong> fenomenosembra più contenuto anche grazie al numero esiguodi posteggiatori che hanno deciso di ‘lavorare’a Firenze./G.B.Specialità dolci e salateartigianali ideali per i pastiquotidiani o per arricchiredi fantasia le tue cenecon gli amiciA DICEMBRE IL DONO NATALIZIO + DOLCE CHE C'È...REGALA I NOSTRI TIPICI DOLCI ARTIGIANALIQUALI PANDORO, PANETTONE, PANFORTE,RICCIARELLI E CAVALLUCCI... ANCHE INCONFEZIONI PERSONALIZZATE....<strong>Il</strong> nostro staff vi auguraBUON NATALEViale E.Duse, 13/A - FirenzeTel. 055 602701 1050375


30 Dicembre 2009TABÙ/1. Antiche leggende dipingono alcune zone <strong>del</strong>la città come foriere di sventureViaggio nei luoghi <strong>del</strong>la superstizione<strong>Il</strong> campan<strong>il</strong>e nuoce ai laureandi, <strong>il</strong> Ponte Vecchio fa beneagli innamorati, mentre è meglio diffidare <strong>del</strong> lungarno <strong>del</strong>laZecca e <strong>del</strong>l’incrocio tra viale Gramsci e piazza Beccaria.Ecco una mappa <strong>del</strong>le credenze cittadinecuriositàFrancesca PulitiVietato salire sul campan<strong>il</strong>e di Giotto se ti stai perlaureare. Passare con tutta cautela dalla piazzetta<strong>del</strong>la Croce al Trebbio, un trivio pred<strong>il</strong>etto inpassato dal demonio. E se invece vuoi che <strong>il</strong> tuoamore duri in eterno recati nel luogo più romantico <strong>del</strong>la città,Ponte Vecchio, fissa un lucchetto alla ringhiera e getta inArno la chiave. Nossignore, non si tratta di una moda lanciatada Moccia, ma di una leggenda testata nei secoli dai fiorentini.<strong>Il</strong> “brevetto” è proprio nostro, anzi di un fabbro che, prima<strong>del</strong>l’avvento <strong>del</strong>le costose vetrine degli orafi, aveva la bottegaproprio ai piedi <strong>del</strong> ponte e pubblicizzava la sua attivitànarrando questa storia. Credevate forse che la superstizionefosse roba da nonni, rintracciab<strong>il</strong>e solo nelle aspre campagne<strong>del</strong> Mugello o <strong>del</strong>la Lucchesia? Vi sbagliavate di grosso. <strong>Il</strong> 30per cento dei fiorentini non ha problemi nel dichiararsi scaramantico,come emerge da una recente ricerca svolta da unacompagnia di assicurazioni. E dal tardo medioevo ad oggiavremmo pure abbandonato <strong>il</strong> cavallo in favore di ag<strong>il</strong>i scooteronie <strong>il</strong> piccione viaggiatore per uno o più cellulari, ma lecredenze popolari ce le siamo portate dietro e custodite conun certo riguardo. Altro che anziani, sono proprio i giovani atramandare la leggenda <strong>del</strong> campan<strong>il</strong>e di Giotto. Credenza,questa, che <strong>il</strong> nostro campan<strong>il</strong>e condivide con altre celebri distesedi scalini, come la Mole Antonelliana di Torino o le duetorri di Bologna, quasi che l’ascesa venga interpretata comeatto di superbia e punita con <strong>il</strong> mancato raggiungimento <strong>del</strong>più alto obiettivo <strong>del</strong> percorso di studi. Certo anche questacredenza andrebbe aggiornata all’epoca dei master di primo esecondo livello. Tornando invece ai sentimenti, pare che piazzaSanta Trinita sia un luogo propizio all’amore. “E’ qui chesi svolgevano i ‘balli tondi’ <strong>del</strong>le donne in epoca medievale erinascimentale – racconta Luigi Pruneti, autore di diversi libriin tema di storie e curiosità sotto <strong>il</strong> Cupolone, come “Firenzedei misteri” – e che gli uomini venivano a spiare, al “Cantardi Maggio”, che poi sarebbe l’antenato <strong>del</strong>le moderne nottibianche. Alzi poi la mano <strong>il</strong> fiorentino che non ha mai espressoun desiderio di fronte al Porcellino, <strong>il</strong> bronzo <strong>del</strong>l’omonimaLoggia. Leggenda vuole che se la monetina, appoggiataPare che anche piazza S. Trinitasia un posto propizio all’amore: èqui che si svolgevano i “balli tondi”sulla bocca aperta <strong>del</strong>l’animale, cade direttamente dentro lagrata <strong>il</strong> desiderio si avveri. <strong>Il</strong> trucco è noto, la valenza simbolicarimane: solo gli spiccioli più pesanti centrano l’aperturaal primo colpo. Insomma realizzare i propri sogni può costarecaro. Infine ci sono quei luoghi, forieri di sventura, che sarebbemeglio evitare. Come <strong>il</strong> Lungarno <strong>del</strong>la Zecca o <strong>il</strong> puntoin cui viale Gramsci si innesta in piazza Beccaria, strade percorsenei secoli addietro dai condannati a morte. Anche se almassimo, oggigiorno, potremmo essere condannati a pagareun salato conto al parcheggio interrato lì sotto.Piazza Santa Trinita1070086


curiosità 31TABÙ/2. Un’indagine fotografa paure, scongiuri e gesti propiziatori tipici degli abitanti <strong>del</strong> capoluogoI fiorentini? Un popolo di scaramanticiQuando si mettono al volante lo fannoriempiendo la macchina di oggetti portafortuna,detestano partire di venerdì 17 e guaise si perdono i consigli quotidiani <strong>del</strong>l’oroscopoGiulia RighiNo, Firenze non poteva fare eccezione.Lei, l’algida signora rinascimentale,alle tradizioni di lungo corso èabituata a rimanerci attaccata con identi, e dunque neppure <strong>del</strong>le superstizioni si èvoluta sbarazzare. All’alba <strong>del</strong> 2010 certe vecchieabitudini le ha ancora, e lo prova <strong>il</strong> fattoche <strong>il</strong> 30.2 per cento dei fiorentini non ha avutoproblemi a dichiararsi superstizioso. Pocomeno di un fiorentino su tre non ha avuto vergogna(interrogato da Nextplora per conto <strong>del</strong>lacompagnia Direct Line) ad ammettere che sì,gesti e oggetti scaramantici fanno parte <strong>del</strong>lapropria quotidianità. In particolare quando sitratta di mettersi al volante, <strong>il</strong> cittadino gigliatomedio segue un cerimoniale scaramantico tuttosuo. Un compagno di viaggio imprescindib<strong>il</strong>esembra essere <strong>il</strong> caro vecchio cornetto rosso,che <strong>il</strong> 22.3 per cento degli intervistati ha dichiaratodi tenere con sé in auto, ben saldato allospecchietto retrovisore. Appena sotto, sul podio<strong>del</strong>l’oggettistica scaccia guai, si piazzano lecose personali, quelle che hanno un valore affettivo(come la foto di una persona cara): unfiorentino su dieci ne tiene una in macchina. Alterzo posto ci sono invece le coccinelle, i simpaticianimaletti puntinati ai quali i superstiziosifanno la corte dalla notte dei tempi: i fiorentininon sono da meno, e l’8 per cento degli intervistatidichiara di averne una come portafortunain auto. Seguono, pari merito, i dadi (8 per cento),<strong>il</strong> ferro di cavallo (5.2 per cento), l’elefantecon la proboscide alzata (1.6 per cento) e <strong>il</strong>sempreverde quadrifoglio (1.5 per cento). Oltrea questa serie di oggetti mutuati dalla tradizioneprofana, ci sono poi quelli legati alla fede:<strong>il</strong> 13 per cento dei fiorentini tiene in macchinaun’immagine sacra oppure un oggetto religioso.Ma non finisce qui: una volta attrezzata la macchinacon tutto questo corredo apotropaico, c’èda metterla in moto e partire. Ma anche qui, nonè tutto così immediato. Le date, ad esempio, peri fiorentini sono molto importanti: <strong>il</strong> 18.5 percento ( a fronte di un 10 per cento a livello nazionale)storce <strong>il</strong> naso di fronte a una partenzadi venerdì 17 ed evita come la peste viaggi inquesto odiato giorno. Ancora: <strong>il</strong> 21.6 per centonon riesce proprio a mettere in moto senzaprima aver preso con sé <strong>il</strong> proprio portafortuna.Ma nel rituale anti-malasorte dei concittadinic’è pure un altro passaggio importante: l’oroscopo.Interrogare le stelle è un’abitudine per <strong>il</strong>31 per cento dei fiorentini (che sono tanti) e <strong>il</strong>4.5 dichiara di basare le scelte <strong>del</strong>la giornata inbase ai consigli astrologici. Un altro 31 per centoinfine si dichiara scettico, ma ciò non toglieche le paginette oracol-astrologiche se le spulc<strong>il</strong>o stesso.L’INTERVISTAFranco Ciarleglio è autore de “Lo struscio fiorentino”Quella colonna in piazza Santa Felicita che non riesce a trovare paceerto, lo scettro <strong>del</strong>la scaramanzia in Italia va a Napoli. E sicu-altre città ci superano. Eppure ogni fiorentino che sia aCramenteconoscenza <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la lapide in marmo che si trova in piazzaDuomo, lato Sasso di Dante, quando ci passa vicino guarda verso <strong>il</strong>Cupolone con una certa apprensione. Qui cadde la palla che si trovain cima all’opera <strong>del</strong> Brunelleschi, colpita da un fulmine duranteuna tempestosa notte <strong>del</strong> 1600. Di storie come queste ce ne sono abizzeffe nella nostra città, come racconta Franco Ciarleglio, autorede “Lo struscio fiorentino”, nonché “guida” d’eccezione 2-3 voltel’anno in un vero e proprio struscio a caccia di curiosità e aneddotiper le vie <strong>del</strong> centro. Attualmente le passeggiate sono organizzatedal Dopolavoro Ferroviario e suddivise in quattro o cinque tappe.Ci può indicare qualche luogo che porti fortuna a Firenze?Ci sono alcuni luoghi che potremmo definire propizi, come quellodove Dante incontrò per la prima volta Beatrice, oppure via de’Bardi, dove si svolse la storia dei Romeo e Giulietta fiorentini. Leiera una Bardi, lui un Buontalenti, apparteneva perciò ad un cetoinferiore. Così i due organizzarono una specie di fuitina alla fiorentina.Nottetempo <strong>il</strong> giovane si vestì tutto di nero e si diede ad arrampicarsisulla facciata <strong>del</strong> palazzo <strong>del</strong>l’amata. Ma fu intercettatodalle guardie, che lo scambiarono per un ladro. Per non disonorarela fanciulla Ippolito accettò la condanna alla pena capitale, ma chiesedi poter passare un ultima volta sotto la casa di Dianora. E qui latrovò, pronta a discolparlo.E uno che invece “porta male”?E’ curiosa la storia di piazza Santa Felicita, dalle parti <strong>del</strong> PonteVecchio. Qui le monache avevano fatto costruire una piccola piramide,che però crollò e venne rimpiazzata da una colonna romana.Distrutta, trafugata e infine bombardata, la colonna pare non avereun attimo di pace./F.P.Renzo&Giusi...... i pasticceri <strong>del</strong>l’ImprunetaPRODUZIONE PROPRIA, specialità dolciarie artigianali dal 1988torte e dolci di ogni genere e forma.. anche personalizzate con fotografie!!!venditaal dettaglioe all’ingrossotel.055 2373032Cell.337 939049Via 1° Maggio, 22 Tavarnuzze - Impruneta (FI)STEFANI srl..auguranoBUONEFESTEa tutti!PASTICCERIA.STEFANI@GMAIL.COM1022653SRLTRASFORMAZIONE VASCA DA BAGNOIN PIATTO DOCCIAPRIMAinfo@tecnobad.itESPOSIZIONEFirenze - via <strong>del</strong> Sansovino, 218tel. 055 7390483 - Elio cell. 347 37099411080469DOPO


32 Dicembre 2009tempi moderniCITTÀ IN FERMENTO. Tre esempi per tre attività diverse, che portano una ventata di freschezza nel capoluogoFirenze fa rima con intraprendenzaGiovani, fiorentini e pieni di idee: queste sono le caratteristiche che accomunano le tre storie di cui parliamo. Ragazzidiversi per età e formazione che un giorno hanno deciso di fare di testa loro, provando con coraggio a realizzare progettiambiziosi. Perché, anche nella tranqu<strong>il</strong>la culla <strong>del</strong> Rinascimento, c’è qualcosa che sotto sotto comincia a muoversi...GLI IMPRENDITORI<strong>Il</strong> brand made in Italy di due giovani fiorentiniLa t-shirt fai da te adesso è on linerendi due giovani cervelli appena rientrati a Firenze dalPfermento creativo <strong>del</strong>la Berlino degli ultimi anni, mischialicon un’idea intelligente, condisc<strong>il</strong>i con tanta energia e altrettantibuoni propositi. <strong>Il</strong> risultato è “Colorised”, neonato branddi t-shirt personalizzate firmato dai fiorentini S<strong>il</strong>via Fossati eSimone Mollica. I due giovanissimi imprenditori (27 anni lei,28 lui), stanchi di non trovare sul mercato fiorentino prodotti ingrado di rispecchiare i loro gusti, hanno ben pensato di crearsiun brand su misura e, perché no, di distribuirlo su internet atutto <strong>il</strong> popolo di affezionati di abbigliamento casual & company.“Colorised” è una doppia linea di magliette, da uomo eda donna, studiate su misura per non essere la “solita” t-shirt. <strong>Il</strong>mo<strong>del</strong>lo è stato pensato e realizzato da Cam<strong>il</strong>la Bresci, neolaureatain design <strong>del</strong>la moda presso ISIA – Polimoda di Firenze,reduce da un stage formativo presso la maison londinese di VivienneWestwood, madrina <strong>del</strong>la moda d’oltremanica. Mesi distudi hanno portato a realizzare un prodotto fe<strong>del</strong>e alla classicamaglietta a forma di T, ma allo stesso tempo innovativo. Nuovaè la foggia, originali gli abbinamenti di colore e spasmodica lacura dei dettagli. Dalla banda di colore a contrasto, al posizionamento<strong>del</strong> logo e <strong>del</strong>l’etichetta, fino alla scelta <strong>del</strong> cotone,rigorosamente made in Italy. Sul sito (www.colorised-shirt.com) a disposizione dei potenziali acquirenti l’intera gamma dicolori selezionata per questa stagione, oltre a una serie di disegnipronti ad essere stampati. Se poi si hanno le idee già chiare,si può scegliere di personalizzare la propria maglietta inviandoelettronicamente <strong>del</strong>le grafiche, che poi verranno stampate sulcotone e inviate direttamente a casa. <strong>Il</strong> risultato è garantito.L’ASSOCIAZIONE“Baby” architetti promuovono un nuovo modo di fare culturaL’arte contemporanea sbarca in salottohi l’ha detto che a Firenze non si fa mai niente di nuo-Private flat è la dimostrazione <strong>del</strong> contrario. UnoCvo?studio di design, un ex- laboratorio fotografico, la casa di ungruppo di studenti, la sede di un’università per stranieri, sonosolo quattro dei quattordici spazi privati che quest’anno sonostati “invasi” dall’arte contemporanea. Come? Semplicissimo.I proprietari (o gli occupanti) di questi spazi sono andatisul sito www.privateflat.it (sono già aperte le iscrizioni perle’dizione 2010) hanno messo a disposizione la loro casa, <strong>il</strong>loro giardino, la vasca da bagno e <strong>il</strong> comodino e sono staticontattati da un curatore che, dopo aver visionato lo spazioin questione si è messo a sua volta in contatto con un gruppodi artisti che ha contribuito a creare quella che è né più e némeno, una galleria d’arte temporanea e (è <strong>il</strong> caso di dirlo)fatta in casa. “E’ un modo per scavalcare le problematicheburocratiche legate alla programmazione di una mostra – haspiegato Giovanni Bartolozzi, uno dei promotori <strong>del</strong>l’evento– ma non solo, è molto di più, vuol dire fare arte e coinvolgerele persone. Ut<strong>il</strong>izziamo tante piccole energie private, senzaricorrere a nessun tipo di aiuto pubblico, vuole essere all’originedi una riflessione critica”. Una volta entrati, ad aprire cipensa <strong>il</strong> padrone di casa (non <strong>il</strong> legittimo proprietario ma <strong>il</strong>curatore), che accompagna i visitatori nei vari ambienti dandospiegazioni su opere e installazioni. Visitando <strong>il</strong> sito, nellasezione “stiamo cercando nuovi spazi” ci si può già mettere <strong>il</strong>lista e proporre <strong>il</strong> proprio sofà come luogo di sperimentazioneartistica. E’ <strong>il</strong> caso di affrettarsi, sembrerà prematuro, ma lerichieste per l’edizione <strong>del</strong> prossimo anno sono già molte.LA ONLUSE’ nata un’associazione che porta aiuti in AfricaLa solidarietà passa anche da quientiquattro anni e un progetto ambizioso da portare avanti:Vriuscire a garantire un futuro migliore ai bambini di un v<strong>il</strong>laggiodimenticato <strong>del</strong>l’Africa centrale. Sono giovani e forti i tresoci fondatori di Elpis – che in greco vuol dire “speranza” - Onlusattiva dal 2007, che ad oggi è riuscita a coinvolgere più di 350persone. “Tre anni fa siamo stati in un orfanotrofio vicino al LagoVittoria, in Kenya - spiega <strong>Il</strong>aria Lo Presti, una dei fondatori diElpis – dove i bambini dormono e studiano in capanne di fangoe lamiera e non hanno elettricità né acqua e dove la maggior parte<strong>del</strong>le persone si ammala e muore proprio perché beve acquacontaminata senza saperlo”. E’ molto determinata <strong>Il</strong>aria, parla <strong>del</strong>suo progetto con grande enfasi, racconta che sono partiti in trema oggi sono in dieci ad impegnarsi attivamente per fare andareavanti la onlus. “Adesso <strong>il</strong> nostro obiettivo è costruire un dormitorioin muratura per l’orfanotrofio munito di luce e acqua. Siamogià stati a fare un sopralluogo, ci segue uno studio di ingegneria<strong>del</strong> posto e siamo in contatto con due architetti per capire chi deidue può fare al caso nostro. se tutto va bene si dovrebbe partire agennaio 2010”. Per portare avanti <strong>il</strong> progetto e recuperare fondi,lo staff di Elpis organizza eventi sul territorio, come quello <strong>del</strong> 12dicembre al Kantiere, associazione culturale con sede all’Isolotto(via <strong>del</strong> Cavallaccio, 1/Q), dove sarà possib<strong>il</strong>e partecipare ad attivitàdedicate ai bambini e si potrà visitare una mostra fotograficaallestita per l’occasione con le foto scattate in Kenya. “Nel frattempo– continua <strong>Il</strong>aria - abbiamo attivato un’iniziativa di supportoscolastico a distanza. Con 240 euro all’anno si permette aipiccoli kenioti di andare a scuola”. Per info sull’associazione esulle donazioni: www.elpisafrica.orgLa MUSICA è nientese nessuno la puòSENTIRE.Hear the World è un’iniziativainternazionale ideata da Phonakper aumentare la consapevolezzasull’importanza <strong>del</strong>l’udito, un problemache colpisce più <strong>del</strong> 16% <strong>del</strong>la popolazionemondiale. Plácido Domingo, Annie Lennox,Dionne Warwick, Harry Belafonte,Laura Pausini e altri artisti di famainternazionale hanno unito le loro forzea favore di Hear the World.Nel contesto di questa iniziativa, Phonakha istituito la Hear the World Foundation,un’entità non-profit per supportareprogetti dedicati all’aiuto di chi è affettoda deficit uditivo.www.hear-the-world.comCampagnadi prevenzioneHEAR the WORLD.CI CONTATTIPER CONTROLLAREGRATUITAMENTEIL SUO UDITO.Centro Acustico Ricasoli supporta l‘iniziativa Hear the World.Plácido Domingo, tenore e direttore d‘orchestraVia Ricasoli, 24-26 Rosso - Firenze - Tel. 055 212447 - 055 215259centroacusticofirenze@audioprotesisti.it


Servizio Volontario Europeo<strong>Il</strong> 29 Maggio 2008 <strong>il</strong> Comune di Firenze ha ricevuto l’accreditamento(EI n. 2008-IT-85) da parte <strong>del</strong>l’Agenzia Nazionaleper i Giovani, istituita dal Parlamento Italiano inattuazione <strong>del</strong>la Decisione CE sul Programma Gioventùin Azione, come organizzazione di invio, accoglienza e coordinamentoper <strong>il</strong> Servizio Volontario Europeo.<strong>Il</strong> Servizio Volontario Europeo è un progetto <strong>del</strong>la CommissioneEuropea, Direzione Generale Educazione e Cultura,denominato Programma Gioventù in Azione.Esso è ri<strong>volto</strong> ai giovani dai 18 ai 30 anni, legalmente residentiin uno dei paesi <strong>del</strong>l'Unione Europea ed offre loro lapossib<strong>il</strong>ità di svolgere un'attività di volontariato a tempopieno per un periodo compreso tra 2 mesi e 12 mesi, inuno dei 27 paesi membri <strong>del</strong>l'UE, nei 4 paesi aderenti alProgramma (Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Turchia)o nei paesi partner.<strong>Il</strong> Servizio Volontario Europeo (SVE) aspira a sv<strong>il</strong>upparela solidarietà e a promuovere la tolleranza fra i giovani, inprimo luogo per rafforzare la coesione sociale nell’UnioneEuropea. Promuove la cittadinanza attiva e migliora lacomprensione reciproca fra i giovani.Viaggio, vitto, alloggio e formazione, l'assicurazione ed un"pocket money" mens<strong>il</strong>e sono finanziati dalla CommissioneEuropea e dalle organizzazioni partner. Per i volontarinon sono previsti costi.Le attività di Servizio Volontario Europeo possono svolgersiin vari settori: ambiente, arte, cultura, servizi sociali,politiche giovan<strong>il</strong>i, protezione civ<strong>il</strong>e, cooperazione allosv<strong>il</strong>uppo; interessare <strong>il</strong> patrimonio culturale, lo sport ecc.Ogni progetto prevede una partnership tra: volontario,Organizzazione d'Invio e Organizzazione d'Accoglienza(l’attività di coordinamento può essere svolta eventualmenteda una terza organizzazione).Le Organizzazioni di Invio e quella d’Accoglienza sonoorganizzazioni non governative, associazioni, enti o iniziativelocali senza fine di lucro. Tali organizzazioni di invioe accoglienza permettono e garantiscono:• viaggio di andata e ritorno;• preparazione linguistica;• Formazione finalizzata all'attività da svolgere• vitto e alloggio;• Un mentor che affiancherà <strong>il</strong> volontario per tutta ladurata <strong>del</strong> Servizio Volontario Europeo;• Un pocket money mens<strong>il</strong>e stab<strong>il</strong>ito dalla CommissioneEuropea;• Valorizzazione <strong>del</strong>le competenze acquisite durante <strong>il</strong>servizio.Tali obiettivi vengono raggiunti attraverso l’inserimentodei volontari all’interno di servizi pubblici destinatia bambini, giovani, adulti ed anziani, con i quali hannomodo di relazionarsi ed interagire. Grazie al supporto formativoda parte <strong>del</strong> mentor, e professionale da parte diun operatore di ogni servizio, contribuiscono alle attivitàin modo autonomo e creativo, mettendo a disposizione leproprie risorse e qualità, partecipando in modo attivo allaloro ideazione e realizzazione.Inoltre viene favorito <strong>il</strong> contatto e la collaborazione con ivolontari italiani <strong>del</strong> servizio civ<strong>il</strong>e nazionale, coinvolgendolinell’ideazione e realizzazione di specifiche iniziativeda svolgersi presso i servizi dove svolgono la loro attività,con una dimensione europea (ad. esempio un ciclo dif<strong>il</strong>m, letture interculturali, feste a tema, o altro) che costituisconoun’ulteriore preziosa opportunità di interazionee scambio tra pari al fine di favorire la loro formazione interculturale,la loro capacità progettuale, la consapevolezza<strong>del</strong> loro ruolo nella costruzione <strong>del</strong>l’Unione Europea.Dal punto di vista dei volontari essi hanno modo di sv<strong>il</strong>uppareconoscenze e competenze necessarie allo svolgimentodi un consapevole percorso di servizio volontario,e operare efficacemente all’interno <strong>del</strong>l’attività assegnata.Sv<strong>il</strong>uppano le loro motivazioni e <strong>il</strong> loro coinvolgimentoattivo quali veri protagonisti <strong>del</strong> proprio percorso, conuna maggiore capacità critica riguardo alle grandi tematiche<strong>del</strong>la società affrontate e conosciute attraverso <strong>il</strong> lavoroquotidiano e l’acquisizione graduale dei mezzi perdecifrare <strong>il</strong> complesso mondo sociale inerente soprattuttole tematiche giovan<strong>il</strong>i. Sv<strong>il</strong>uppano inoltre le loro capacitàrelazionali nei confronti <strong>del</strong>l’Istituzione e dei suoi rappresentanti,sia politici che amministrativi, grazie alla partecipazionealla vita pubblica nei suoi vari aspetti in linea conla formazione di una cittadinanza attiva ed etica.<strong>Il</strong> Comune di Firenze svolge <strong>il</strong> ruolo di coordinatore <strong>del</strong>progetto e si assume i seguenti compiti:• responsab<strong>il</strong>ità finanziaria e amministrativa di tutto <strong>il</strong>progetto;• coordinamento <strong>del</strong> progetto in collaborazione con tuttele Organizzazioni di Invio;• comunicazione sulle attività <strong>del</strong> progetto e i risultaticon tutte le Organizzazioni di Invio;• ripartizione stanziamento SVE tra tutte leOrganizzazioni di Invio;• ripartizione stanziamento SVE tra tutte leOrganizzazioni di Invio;• accertamento che i volontari frequentino l’intero Ciclodi Formazione e valutazione SVE;• raccolta <strong>del</strong>la documentazione <strong>del</strong>le Organizzazioni diInvio necessaria per la richiesta <strong>del</strong> finanziamento;• redazione e sigla di un accordo tra tutti i soggetticoinvolti nel progetto, nel quale si dettaglierannocondizioni, diritti, doveri e attività <strong>del</strong> volontario eruoli ed i compiti <strong>del</strong>le Organizzazioni di Invio;• accertamento, insieme alle Organizzazioni di Invio cheogni volontario sia coperto dal piano obbligatorio diassicurazione collettiva SVE, previsto dal programmaGioventù in Azione;• ottenimento, in collaborazione con le Organizzazioni diInvio, <strong>del</strong> visto per i volontari che ne hanno bisogno.BibliotecheI volontari sono coinvolti attivamente nell’attività di alcunebiblioteche comunali, sia nei servizi di front officecon rapporti diretti con l’utenza, sia nei servizi di backoffice a supporto <strong>del</strong> lavoro quotidiano <strong>del</strong> personale.Pertanto <strong>il</strong> volontario, interagendo con la comunità degliutenti <strong>del</strong>la biblioteca e con <strong>il</strong> gruppo di lavoro esistente,trasmette tutto <strong>il</strong> suo bagaglio culturale e di esperienza,e allo stesso tempo acquisisce conoscenze nuove relativealla vita sociale, culturale e lavorativa <strong>del</strong>la città.La biblioteca valorizza la presenza dei volontari straniericon iniziative specifiche per la promozione <strong>del</strong>le collezion<strong>il</strong>ibrarie e <strong>del</strong>la lettura, volte a far conoscere meglioagli utenti <strong>il</strong> paese di provenienza dei volontari (es:scaffali tematici sulla letteratura, sulla musica, <strong>il</strong> teatro, <strong>il</strong>cinema o le arti, sui viaggi, o realizzazione di iniziativeper bambini e ragazzi con letture di storie e fiabe dei paesistranieri di provenienza).Al termine <strong>del</strong> periodo di servizio <strong>il</strong> volontario acquisisceuna serie di competenze tecnico-professionali e relazionalispendib<strong>il</strong>i nella sua vita lavorativa futura.Centri di Aggregazione Giovan<strong>il</strong>eI centri giovani sono gestiti da diverse figure professionaliche operano nell’ambito degli interventi educativi<strong>del</strong> Comune di Firenze rivolti ai minori, agli adolescentie ai giovani. La presenza dei volontari è finalizzata a sv<strong>il</strong>upparel’approccio informale con i minori e adolescenti,sia dentro le strutture che nelle strade o nei giardini pubblici,allo scopo di favorire i processi di socializzazione edi diffondere la conoscenza e la frequentazione dei centridi aggregazione giovan<strong>il</strong>e, luoghi nei quali è possib<strong>il</strong>eincontrarsi, scambiare esperienze, ascoltare musica, navigarein internet, partecipare ad attività culturali, educative,ricreative inerenti agli interessi manifestati daglistessi utenti.Palestra InformaticaServizio istituito dalla Promozione Sociale <strong>del</strong>la DirezioneSicurezza Sociale <strong>del</strong> Comune di Firenze, con isuoi corsi di alfabetizzazione informatica cerca di avvicinarela popolazione over 55 e adulta in generale<strong>del</strong> territorio fiorentino all’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong> PC e di internete far conoscere tutti i servizi telematici che <strong>il</strong> webpuò offrire. I corsi di informatica sono suddivisi perlivello di difficoltà in: Base, Intermedio e Avanzato.Le lezioni sono tenute in un’aula dotata di 12 PC conconnessione a internet a banda larga alla rete PAAS<strong>del</strong> Comune di Firenze. In aula sono sempre presentidue docenti. Le attività vengono svolte all’interno<strong>del</strong> Centro Sociale “Gr<strong>il</strong>lo Parlante” e oltre ai corsi diinformatica gli allievi avranno la possib<strong>il</strong>ità di parteciparea tutte le attività <strong>del</strong> Centro avendo così opportunitàdi socializzare e conoscere altri cittadini.<strong>Il</strong> volontario ha un ruolo di supporto agli insegnantiin aula durante le lezioni, coinvolgimento nell’organizzazione<strong>del</strong>la didattica <strong>del</strong>le attività e <strong>del</strong>le iniziativedi contorno. <strong>Il</strong> volontario contribuisce a migliorarecon le sue conoscenze <strong>il</strong> programma <strong>del</strong>le lezioni einsegnare lui stesso in aula, inoltre ha la possib<strong>il</strong>ità diaffinare la comunicazione in lingua italiana sia con gliallievi che con gli insegnanti <strong>del</strong>la Palestra Informatica,incrementando le proprie conoscenze informatichee imparando a insegnare l’informatica di base.


IL COMPLESSO. All’interno <strong>del</strong>l’ex carcere nuovi spazi dedicati ad arte, cultura e all’accoglienzaLa libertà contemporanea <strong>del</strong>le MurateNuova vita per la vecchia prigione <strong>del</strong> centro. Oltre all’ed<strong>il</strong>izia popolare destinataalle giovani coppie, nei prossimi mesi prenderanno vita un caffè letterario,spazi destinati all’arte contemporanea e un rifugio per gli attivisti politicie i bloggers che ut<strong>il</strong>izzano la rete per denunciare gli orrori dei loro PaesiBarbara Biondi<strong>Il</strong> sindaco di Firenze Matteo Renzie l’assessore alla cultura Giuliano Da Empoli alle MurateAddio dolore, sofferenza. Addioalle mura che impediscono di vedereoltre, che permettono solodi immaginare la libertà. L’excarcere <strong>del</strong>le Murate, che già da tempo è <strong>il</strong>fulcro di un progetto di riqualificazione, diventeràanche punto di riferimento per l’artecontemporanea in città. Già in parte recuperatocome ed<strong>il</strong>izia residenziale pubblica, <strong>il</strong>restyling <strong>del</strong> complesso verrà completato neiprossimi mesi includendo non solo alloggiper giovani coppie ma anche un caffè letterario,nuovi spazi per la contemporaneitàe soprattutto un rifugio ai cosiddetti “Smartdissidents”, attivisti politici e bloggers <strong>del</strong>lagenerazione 2.0 che ut<strong>il</strong>izzano Internet perfar sentire la loro voce e che a Firenze, sulleorme <strong>del</strong>la “Maison” parigina per giornalistiperseguitati, troveranno accoglienza sia virtualeche reale. I progetti sono stati presentatidal sindaco Matteo Renzi, dall’assessorealla cultura e contemporaneità Giuliano daEmpoli e dall’assessore alla casa ClaudioFantoni. «Le parole d’ordine che ispirano<strong>il</strong> progetto <strong>del</strong>le Murate sono libertà, vivib<strong>il</strong>ità,futuro, bellezza e qualità - ha detto<strong>il</strong> sindaco Renzi -. Nel complesso <strong>del</strong>l’excarcere, che è una <strong>del</strong>le realtà più belle chel’amministrazione precedente ci ha consegnatoe che noi abbiamo la responsab<strong>il</strong>itàdi lanciare nel futuro». <strong>Il</strong> progetto prevedeanche l’apertura di un collegamento tra <strong>il</strong>complesso <strong>del</strong>le Murate e piazza Annigoni.«La città va ricucita - ha continuato <strong>il</strong> sindaco-. Bisogna far diventare questi due luoghi,luoghi di vita nel rispetto dei residentie nella convinzione che una città è bella seapre degli spazi di libertà, non se li chiude».«<strong>Il</strong> progetto “Smart dissidents” - ha spiegatoDa Empoli - nasce per accogliere tuttiquei dissidenti e attivisti politici, dalla Cinaalla Russia, dall’Afghanistan all’Iran, cheut<strong>il</strong>izzano la rete e le nuove tecnologie perfar conoscere al mondo gli orrori dei lororegimi e per questo sono sottoposti a censuree violenze. Da qui l’idea di farli venirea Firenze, per un periodo di tempo limitato,dove possano vivere al sicuro, lontano dalleminacce dei loro paesi di origine». AlleMurate, i lavori termineranno alla fine <strong>del</strong>2010 e i fondi stanziati sono 1,9 m<strong>il</strong>ioni dieuro. Qui nasceranno anche 24 stanze usoforesteria, supporto tecnico per poter crearesiti Internet a prova di censura, formazioneinformatica. <strong>Il</strong> 16 gennaio è previsto ungrande evento, che sarà una sorta di anteprimaper quel che diventeranno le Muratenei prossimi mesi. Ma <strong>il</strong> complesso <strong>del</strong>leMurate diventerà anche uno dei nuovi poli<strong>del</strong>l’arte contemporanea e verranno apertiun caffè letterario e una galleria di botteghecreative da via <strong>del</strong>l’Agnolo a via Ghibellina.<strong>Il</strong> museo <strong>del</strong>la Resistenza, invece, che originariamenteera previsto anch’esso alle Murate,sarà collocato altrove, probab<strong>il</strong>mentein Oltrarno. Intanto, come spiegato dall’assessoreFantoni, vanno avanti le consegnedegli alloggi Erp recuperati dal vecchiocarcere. «Sessantasette alloggi – ha dettoFantoni – sono già stati assegnati, mentre 6restano da ultimare. Nel complesso, però, cisarà ancora posto per ulteriori 18 appartamentiche, nelle nostre intenzioni, sarannoassegnati a giovani coppie o artisti, con canonicalmierati».L’EVENTO. Quattro piazze e musica per tutti i gusti. Per festeggiare in città l’ultimo <strong>del</strong>l’anno2010, <strong>il</strong> Capodanno ritorna ai fiorentinirene Grandi, Lucio Dalla e molto altro ancora. Ecco cosa bolle in pentola per <strong>il</strong> Capodanno fiorentino cheIsta per arrivare. E questo significa basta con le feste di piazza che non riescono a diventare mai veri e proprieventi, che i cittadini scansano per andare a divertirsi in montagna o in qualche capitale europea per poi tornarealla base qualche giorno dopo San S<strong>il</strong>vestro. “Finalmente i fiorentini potranno tornare a festeggiare in piazza”,questo lo spirito con cui <strong>il</strong> sindaco Matteo Renzi, ha voluto organizzare <strong>il</strong> Capodanno 2010, <strong>il</strong> primo <strong>del</strong> suomandato. Tanti gli ospiti che parteciperanno alla festa. Ad oggi i due vip che hanno confermato la loro presenzasono Lucio Dalla e la “cantantessa” toscana Irene Grandi, ma secondo indiscrezioni sembrerebbe in arrivo altrigrossi nomi <strong>del</strong>la musica. I festeggiamenti si svolgeranno in quattro diverse piazze fiorentine, in ognuna <strong>del</strong>lequali la festa avrà un sapore diverso, per soddisfare i gusti musicali di tutti. Nel piazzale davanti alla stazione,un grande palco darà <strong>il</strong> benvenuto alla musica rock. Tra piazza Duomo e piazza <strong>del</strong>la Repubblica, si dovrebbespostare una band itinerante ad animare le strade con sonorità jazz, dedicate ai timpani più raffinati. Per chi nonrinuncia alla tradizione, in piazza <strong>del</strong>la Signoria come di consueto <strong>il</strong> maestro Giuseppe Lanzetta dirigerà la suaOrchestra da camera fiorentina in un greatest hits di musiche scelte tra le più belle <strong>del</strong> repertorio classico internazionale.Per gli amanti degli stornelli d’autore invece, tornerà a farsi ascoltare - in un luogo ancora da decidereche potrebbe essere piazza Annigoni o piazza Santissima Annunziata - Riccardo Marasco, <strong>il</strong> “menestrello”che intona tutte le canzoni popolari di una Firenze un po’ sbiadita, ma che ancora fa parlare di sé. /L.V.Z.LA RECENSIONEL’ultimo <strong>del</strong>la BoscoTra risate e psicanalisiccola la campionessa italiana <strong>del</strong> best-l’ex rivelazione ormai certezzaEseller,<strong>del</strong>la Chick lit (genere letterario nato inGran Bretagna e dedicato prevalentementealle giovani donne, ndr) versione spaghetti(ma non tanto), l’eroina <strong>del</strong>le trentenni-inguarib<strong>il</strong>i-romantiche alla ricerca <strong>del</strong>l’amoreeterno (e mai rassegnate). Torna in libreriaFederica Bosco, partita da Firenzecon “Mi piaci da morire” e, in pochi anni,divenuta regina <strong>del</strong>le classifiche, con traduzioniin diversi paesi e tanto tanto successo,al punto che oramai quella di scrittriceè diventata la sua professione. L’ultima divertentissimafatica di Federica si chiama“S.O.S. Amore” (Newton Compton, pagine384, Euro 14,90) ed è un libro già destinato,come i precedenti, a molteplici ristampe.Abbandonata (per <strong>il</strong> momento?) la saga diMonica (tre romanzi), la Bosco tiene a battesimoun nuovo prototipo di donna in crisicon i sentimenti. Chiara ha 35 anni e vive aM<strong>il</strong>ano con sua sorella Sara, costantementein lotta con <strong>il</strong> mondo, ha una madre semprein preda ad attacchi di panico e un improbab<strong>il</strong>epadre che vive a Cuba e che le hamollate da piccole, ma non prima di averlesfrattate per dare la loro casa alla nuovamoglie nonché madre <strong>del</strong>la terza sorella.<strong>Il</strong> risultato è che l’autostima di Chiara è apezzi, così come <strong>il</strong> sogno di un amore vero.Ulteriore aggravante: accetta di avere unarelazione clandestina col suo capo, sposatoe bugiardo. A Chiara, quindi, non resta che<strong>il</strong> lettino <strong>del</strong>lo psicoanalista: destinatariodei suoi sfoghi è <strong>il</strong> Dottor Folli, al qualeogni settimana racconta un capitolo <strong>del</strong>lasua disastrata vita amorosa e che l’aiuteràcon ogni mezzo e con molta ironia a recuperarefiducia e stima in sé stessa. Sullosfondo – ma non tanto – la solita es<strong>il</strong>arantegalleria di personaggi: da Barbara, l’amicaegocentrica e megalomane, a Fabio, chesi rifiuta di dichiararsi gay; da Lorenzo, <strong>il</strong>fidanzato bastonato di Sara, a Gaia Luna,la terza sorella detta “la iena”, ad Andrea,l’amante-capo con la fissa per le sveltine.Insomma, anche stavolta Federica Boscoha fatto centro e <strong>il</strong> suo “Grido d’allarme”per <strong>il</strong> diritto all’amore <strong>del</strong>le 35enni chenon si rassegnano sarà raccolto, complice<strong>il</strong> bisogno natalizio imminente di regalarsicose dolci e piacevoli, da tante, tantissimelettrici (e lettori). Unica avvertenza: se loleggete sul bus o in treno non abbiate pauradi ridere da soli…in pubblico./Ciro Becchimanzi


culturaLA STRUTTURA. Eventi, cultura e formazione. Questo e altro negli ambienti a due passi dal DuomoI m<strong>il</strong>le volti <strong>del</strong>la CreativitàLuovica V. Zarr<strong>il</strong>li35Anche questo mese <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>parla di creatività, o meglio, diCasa <strong>del</strong>la creatività. Sul numerodi Novembre avevamocommesso un errore, parlando di una fantomatica“nuova gestione” <strong>del</strong>la struttura. Inrealtà si è trattato di un misunderstanding,la gestione <strong>del</strong>la casa è la stessa di sempre ele persone di cui si è parlato su <strong>Il</strong> <strong>Reporter</strong>di Novembre, non sono i responsab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>laCasa ma bensì <strong>del</strong>la caffetteria, che occupa<strong>il</strong> piano terra e si appoggia al cort<strong>il</strong>e <strong>del</strong>l’exconvento di vicolo di santa Maria Maggiore.La Casa <strong>del</strong>la creatività, inaugurata l’8ottobre <strong>del</strong>lo scorso anno, è una società consort<strong>il</strong>ecomposta da Aida srl, dalla FondazioneSistema Toscana e dallo Ied – Istitutoeuropeo di design. Uno spazio interattivori<strong>volto</strong> alla città, all’interno <strong>del</strong> quale prendonovita eventi, concerti, piccole mostre,presentazioni di libri, oltre alle lezioni <strong>del</strong>loIed che a Firenze tiene i corsi in grafica perl’editoria, web communication e progettazionedi eventi culturali. E’ una vita freneticaquella che tutti i giorni anima la Casa,dove i tanti “inqu<strong>il</strong>ini” convivono facendo<strong>del</strong> proprio meglio per inventarsi un nuovomodo di fare cultura in città. Ognuno ha <strong>il</strong>suo spazio a disposizione. Al piano terra c’èanche l’Informagiovani <strong>del</strong> Comune, dovei ragazzi - fiorentini e non – possono trovarecontatti, informazioni e indicazioni suquello che si muove quotidianamente nellacittà <strong>del</strong> giglio. In poco più di un anno di gliabitanti <strong>del</strong>la casa hanno dato vita ad eventied hanno collaborato ad altrettante iniziative,facendo passare dalla viuzza seminascostaa poche decine di metri da piazzaDuomo, molti degli appuntamenti clou degliscorsi 365 giorni. Come ad esempio <strong>il</strong>Festival <strong>del</strong>la creatività, che qui ha la suasede organizzativa permanente e che parteda qui per sv<strong>il</strong>uppare tutti i contenuti cheuna volta l’anno prendono vita alla Fortezzae nel resto <strong>del</strong>la città. Dopo <strong>il</strong> successodi iniziative come “Metamorfosi Urbane”piuttosto che la mostra fotografica dedicataalla street art “Uac in da casa”, le ideein cantiere che verranno sv<strong>il</strong>uppate da quiall’anno che sta arrivando sono già molte. Apartire dalla mostra “Tuscany landscapes”,che andrà avanti fino al 13 gennaio raccontandoattraverso le immagini le contaminazionitra uomo e paesaggio, e poi un corsodi street photography organizzato <strong>del</strong>l’associazioneDeaphoto in collaborazione con<strong>Il</strong> logo <strong>del</strong>la Casa <strong>del</strong>la CreativitàInformagiovani e l’anteprima <strong>del</strong>lo spettacoloMarzia su Roma, oltre ai concerti jazz,all’evento “New Wave” <strong>del</strong>l’11 dicembre,(al quale parteciperanno Andrea Panconesi<strong>del</strong>la boutique Luisa via Roma, <strong>il</strong> direttore<strong>del</strong>la rivista “Ottagono” Aldo Colonetti e <strong>il</strong>direttore di Ied Moda Lab Andrea Bat<strong>il</strong>la)e allo Ied Christmas party in programma <strong>il</strong>16 dicembre.Info www.casa<strong>del</strong>lacreatività.itLA MANIA. C’è chi compra la versione sexy, chi lo sceglie ad hoc e chi opta per <strong>il</strong> fai da te. 365 giorni di ideeArriva <strong>il</strong> nuovo anno: <strong>il</strong> calendario si sceglie su misural passare <strong>del</strong> tempo ognuno lo misura a modo suo. E se aIpochi fa piacere constatare lo scorrere di giorni, mesi edanni, l’idea di potersi scegliere un calendario che rispetti ipropri gusti, serve quasi a consolarsi dall’idea che <strong>il</strong> tempofugga inesorab<strong>il</strong>mente. Per gli amanti di Firenze, oltre aicalendari con le immagini artistiche <strong>del</strong>la città, c’è <strong>il</strong> compromessofra pubblico e privato: al prezzo di 6,50 euro sipuò ordinare sul web (http://www.12print.it) <strong>il</strong> CalendarioFirenze “pensato per rendere omaggio alla città, con al centrola cornice a forma di francobollo, sul lato sinistro unodei monumenti che caratterizzano la città e a destra i mesi<strong>del</strong>l’anno”. Immagini artistiche <strong>del</strong>le più belle chiese di Firenze,oltre a quelle di altre città italiane, si trovano anchesul calendario 2010 <strong>del</strong> Fondo Edifici di Culto, che finanziaL’INIZIATIVAla ricostruzione in Abruzzo. Per gli appassionati di calcioci sono due alternative: <strong>il</strong> calendario benefico 2010-2011<strong>del</strong>l’Associazione Tumorosi Toscana, con foto, fra le altre,di Cesare Pran<strong>del</strong>li e Sebastien Frey, e <strong>il</strong> Calendario Viola2010 di Fiorentina.it. E poi ci sono i classici: la Pirelliha scelto come fotografo Terry Richardson, come locationBahia e come “volti” undici mo<strong>del</strong>le da tutto <strong>il</strong> mondo. Larivista Max ha optato per le sorelle Belen e Cec<strong>il</strong>ia Rodriguez,ma c’è chi si accontenta di molto meno per inaugurareal meglio l’anno che verrà. Entrano a buon titolo nella classificadei calendari più ricercati quelli fatti su misura. Gliingredienti sono: una buona dose di disinvoltura, la manoesperta di un fotografo professionista con studio ed attrezzaturaa disposizione, una decisa fotogenia e qualcuno di importantea cui regalare <strong>il</strong> prodotto finito. La spesa si aggirasui 200/250 euro, ma sul web si trovano anche offerte a 180euro (info su http://www.digimo<strong>del</strong>s.it). C’è poi chi opta per<strong>il</strong> fai da te, è <strong>il</strong> caso di gruppi di appassionati di varie disciplinee hobby che uniscono le forze - e riuniscono le foto –per farne un loro calendario tematico. Alcuni esempi, comesi evince dai blog che coinvolgono anche diversi fiorentinie toscani, sono <strong>il</strong> “calendario Spinone”, che invita gli spinonisti(proprietari di cani di razza Spinone presumib<strong>il</strong>menteamanti <strong>del</strong>la caccia) di tutto <strong>il</strong> web a darsi da fare “con canee macchina fotografica” – info su www.<strong>il</strong>braccoitaliano.net- e quello di Agraria 2010, cui si partecipa inviando foto che“devono avere come tema <strong>il</strong> mondo <strong>del</strong>l’agricoltura a 360gradi” (http://www.forumdiagraria.org)./S.W.Hanno posato per fotografi professionisti per realizzare due calendari specialiI disab<strong>il</strong>i <strong>del</strong>l’Oda mo<strong>del</strong>li d’eccezioneDodici mesi di sorrisi, spontanei e divertiti. Sono intenti a socializzare con i cani <strong>del</strong> nucleo cinof<strong>il</strong>oquelli <strong>del</strong> calendario che ha per protagonisti i <strong>del</strong>la Guardia di Finanza. Basta <strong>del</strong> resto ascoltarlicommentare quella giornata, per farsi un’idea diragazzi disab<strong>il</strong>i assistiti da V<strong>il</strong>la San Luigi, centroriab<strong>il</strong>itativo <strong>del</strong>l’Opera Diocesana di Assistenza. cosa abbia rappresentato per loro. Elena, una <strong>del</strong>leTutti mo<strong>del</strong>li d’eccezione che hanno posato per <strong>il</strong> protagoniste ha raccontato che: “Mi piaceva la macchinada guidare, la macchina da corsa per la liber-fotografo S<strong>il</strong>vano S<strong>il</strong>via, sponsorizzati dall’associazioneCinquino.it che ha prestato le sue 500 d’epoca tà”. Gaetano, altro grande interprete <strong>del</strong>le direttiveal set. E saranno proprio i ragazzi disab<strong>il</strong>i ad occuparsi<strong>del</strong>la vendita <strong>del</strong> calendario: saranno presenti menti spiegando che “Non so altre parole per dire”,<strong>del</strong> fotografo, ha affidato a un sorriso i suoi com-con uno stand in piazza Santa Croce (<strong>il</strong> 7 dicembre) mentre Giampiero, finite le sessioni fotografiche, sie con un altro <strong>il</strong> 22 dicembre in piazza <strong>del</strong>la Repubblica,dalle 9 alle 18. <strong>Il</strong> calendario verrà inolchéio adesso la Cinquecento Rossa la vorrei proprioè spinto oltre: “E’ possib<strong>il</strong>e prendere la patente? Pertredistribuito nei negozi <strong>del</strong> centro commerciale guidare”. Anche a Diacceto (Pelago), dove l’Oda ènaturale <strong>del</strong> Sodo. Sfogliando quelle dodici pagine presente con un centro riab<strong>il</strong>itativo, i disab<strong>il</strong>i hannodi belle foto s’incontrano i ragazzi alle prese con fatto da mo<strong>del</strong>li per la realizzazione di un calendarioche in questo caso ha come location le realtà <strong>del</strong>diverse situazioni: al lavoro in un autolavaggio diCastello, impegnati in un concerto, a pesca sulle paese (la posta, la farmacia, <strong>il</strong> supermercato) segnorive <strong>del</strong> B<strong>il</strong>ancino, meccanici improvvisati nel piazzale<strong>del</strong>la Scuola Aeronautica alle Cascine oppure con <strong>il</strong> territorio.di una riuscita integrazione degli ospiti <strong>del</strong> centro/B.S.I ragazzi di V<strong>il</strong>la San Luigi durante uno dei set


MONDO VIOLA. <strong>Il</strong> portierone francese non viene convocato dal ct Domenech. Ma lui si consola...Frey, la Fiorentina per Nazionale“Anche se la mia carta d’identitàSebastien Freyindica altro, io mi sento italiano”,spiega. E così, snobbato (chissàperché) dal commissario tecnicodei transalpini, <strong>il</strong> numero uno violaha trovato <strong>il</strong> suo habitat naturalea Firenze, città che lo amae lo considera <strong>il</strong> più fortetra i pali in circolazione.Per lui <strong>il</strong> migliore resta Buffon,ma <strong>del</strong>lo juventino invidia solo<strong>il</strong> palmares: “Lo ammiro peri suoi successi, ha praticamentevinto tutto. Ma invidio moltodi più Giuliano Sarti, che conla maglia <strong>del</strong>la Fiorentinaha centrato lo scudetto”Cristina GuerriLa Fiorentina è la sua Nazionale. E non potrebbeessere altrimenti per Sebastien Frey. Snobbatodal commissario tecnico francese Domenech,che a lui preferisce le parate dei vari Lloris,Mandanda, Carrasso e Douchez, <strong>il</strong> numero uno viola hatrovato <strong>il</strong> suo habitat naturale a Firenze. Città che lo amae lo considera <strong>il</strong> portiere più forte che esista. Non volendopassare per un ragazzo altezzoso, lo stesso Frey, non tantotempo fa, si è auto-inserito tra gli estremi difensori piùforti <strong>del</strong> mondo. “Non voglio passare per presuntuoso -aveva ammesso Seba - ma in questo momento mi sentotra i migliori cinque portieri <strong>del</strong> mondo. Nei primi postimetto certamente Buffon, poi Julio Cesar, Cech e Cas<strong>il</strong>las.Nonostante le mie prestazioni, sono limitato dal fattodi non essere convocato in Nazionale. Con <strong>il</strong> commissariotecnico <strong>del</strong>la Francia Domenech non ho mai litigato oavuto problemi, ma lui non mi vede nel suo gruppo e nonha mai voluto spiegarmi <strong>il</strong> perché di questa decisione diescludermi. Avessi avuto un parente italiano – provoca -sarebbe stato tutto più semplice”. Dunque è <strong>il</strong> campione<strong>del</strong> mondo Gigi Buffon <strong>il</strong> primo tra i numeri uno, a detta diFrey. Che <strong>del</strong>lo juventino, però, invidia solo <strong>il</strong> palmares:“Lo ammiro per i suoi successi, ha praticamente vinto tutto.Ma tecnicamente non gli invidio niente, io ho un miost<strong>il</strong>e. Invidio, comunque, molto di più Giuliano Sarti, checon la maglia <strong>del</strong>la Fiorentina ha vinto lo scudetto”. LaFiorentina non sarà la Juventus, ma <strong>il</strong> francese è convintoche, prima o poi, i successi passeranno anche dalla riva<strong>del</strong>l’Arno. “La Fiorentina ha un progetto serio. L’annoscorso siamo arrivati quarti ed è stato un grande risultato.Sono fiero di vestire la maglia viola, vincere qualcosa aFirenze sarebbe speciale, per me significherebbe davverotanto”. Qualcosa di importante (anzi, di storico), Frey ei suoi compagni lo hanno già ottenuto: <strong>il</strong> passaggio agliottavi di finale di Champions League. La vittoria con <strong>il</strong>Lione <strong>del</strong> 24 novembre scorso ha, infatti, permesso allaFiorentina di continuare a sognare anche nella più prestigiosacompetizione europea per club. “Anche se la miacarta d’identità indica che sono francese – ha commentatoFrey - mi sento italiano. Siamo molto maturati rispetto alloscorso anno, ci sentiamo forti e in casa riusciamo sempre aimporre <strong>il</strong> nostro gioco: questo è molto importante. Sonofelice di essere entrato nella storia <strong>del</strong>la Fiorentina. Volevamolasciare un segno e ci siamo riusciti”. <strong>Il</strong> merito diquesto importantissimo traguardo va, sicuramente, anchea mister Pran<strong>del</strong>li, con <strong>il</strong> quale <strong>il</strong> portiere ha un rapportodavvero particolare: “E’ un tecnico che stimo tantissimo,ma che con me non è eccessivo nei complimenti. Questofa parte <strong>del</strong> suo carattere – conclude <strong>il</strong> numero uno viola- sa che ci sono giocatori che hanno più bisogno di affettodi me e si comporta di conseguenza”.1003444


sportIL VOLO. La squadra di Pran<strong>del</strong>li è nella storia per la qualificazione agli ottavi di ChampionsQuando la Florentia Viola lottava in CÈ <strong>il</strong> massimo risultato ottenuto nell’era Della Valle.Ma sembra ieri quando Riganò & C. combattevanosui campi di Gubbio, Gualdo, Castelnuovo e ForlìCristina GuerriSe <strong>il</strong> 29 settembre (la notte <strong>del</strong> 2 a 0con <strong>il</strong> Liverpool) resterà per semprenella memoria di tutti i tifosi viola,quello 24 novembre (1-0 al Lione equalificazione matematica agli ottavi di finale<strong>del</strong>la Champions League) rappresenta <strong>il</strong>massimo risultato raggiunto (finora) nell’eraDella Valle. Sembra ieri quando la Fiorentina,anzi la Florentia Viola, combatteva suicampi <strong>del</strong>la serie C con Gubbio, Castelnuovo,Gualdo, Forlì e via dicendo. QuandoRiganò, a suon di gol, faceva rinascerela nuova società società messa in piedi daifratelli Della Valle. Dalla C2 direttamentealla serie cadetta per meriti sportivi. Era lastagione 2003/2004. Un campionato vissutosottotono e <strong>il</strong> raggiungimento <strong>del</strong> sesto postoin classifica che permise alla Fiorentinadi giocarsi lo spareggio promozione con <strong>il</strong>Perugia. La vittoria all’andata (rete di Fantini)e <strong>il</strong> pareggio al ritorno restituirono laserie A a Firenze e alla Fiorentina. Di nuovoin A, quindi. Stagione sofferente per i viola,che raggiungono la salvezza soltanto all’ultimagiornata, vincendo contro <strong>il</strong> Brescia.Era <strong>il</strong> momento, per i Della Valle, di rivoluzionarela squadra. Via Zoff e dentro CesarePran<strong>del</strong>li. Ma anche Pantaleo Corvino.Pronti via e la squadra vola, tanto da arrivarequarta a fine campionato. Quarto posto cheCANCELLETTI ESTENSIBILIin acciaiozincatoeacciaioblindatoDETRAZIONE FISCALE DEL 36%però non vale la Champions League, vistoche la società viene punita con l’accusa di<strong>il</strong>lecito sportivo per i suoi vertici societari.Niente Coppa e partenza, in campionato, da-19 punti (diventati poi -15). Poco importaal tecnico di Orzinuovi, che in quella stagione(2006-2007) ottiene, con <strong>il</strong> sesto posto,la qualificazione in coppa Uefa. Per i DellaValle è la prima esperienza europea. Esperienzaimportante per i viola, che terminanol’avventura in semi-finale con <strong>il</strong> GlasgowRangers. I viola, comunque, vanno forte anchein campionato, e riescono ad assicurars<strong>il</strong>’accesso a preliminari di Champions. Battutii ciechi <strong>del</strong>lo Slavia Praga, comincia, adistanza di otto anni, l’avventura nella massimacompetizione europea. Lione, BayernMonaco e Steaua si dimostrano, però, avversaritroppo ostici per la Fiorentina, che escecosì al primo turno (in seguito i viola vengonoeliminati ai sedicesimi di finale di coppaUefa dall’Ajax). <strong>Il</strong> quarto posto ottenuto incampionato regala nuovamente i preliminari,superati poi con lo Sporting Lisbona. Nelgirone “E” la Fiorentina ritrova <strong>il</strong> Lione, insiemea Liverpool e Debreceni. Questa volta,però, l’andazzo è diverso. <strong>Il</strong> resto è storiarecente. Per la Fiorentina dei Della Valle, trale 16 grandi d’Europa, è <strong>il</strong> massimo traguardoraggiunto.FINESTRE• IN PVC•ALLUMINIOa taglio termicoGRATE DISICUREZZAFISSE OAPRIBILIDETRAZIONE FISCALE DEL 36%DA OGGI CI TROVI INIL LIBRO“Viola & Co.” di Sergio Salvi e Alessandro SavorelliLa storia <strong>del</strong> calcio toscanosolo Firenze e la Fiorentina sonoNraccontate in “Viola & Co.”, <strong>il</strong> nuovolibro di Sergio Salvi e Alessandro Savorelli.Dopo <strong>il</strong> fortunato “Tutti i colori <strong>del</strong> calcio”,i due “opinionisti di cultura” - e non“opinionisti di calcio” - raccontano, dentrouna storia <strong>del</strong> Novecento italiano, la vicenda<strong>del</strong> calcio toscano. Non solo Fiorentina,dunque, ma anche Livorno, dove nacque <strong>il</strong>primo football club <strong>del</strong>la regione, Lucca,Pisa e molte altre città. Dal periodo pionieristico(1898-1928), all’assorbimentonel calcio nazionale, <strong>il</strong> libro segue l’ascesa<strong>del</strong>la Fiorentina, la maggiore “potenza”calcistica regionale fino all’approdo sulpalcoscenico “europeo” e ne individua <strong>il</strong>ruolo storico nel football italiano ed europeo.“<strong>Il</strong> campionato italiano - spiega AlessandroSavorelli - somiglia a quei campionatidei vari paesi monopolistici dovetroviamo due-tre squadre che vincono tutto.Questo fenomeno, in Italia, non è dovutosolo al fatto che ci sono club più ricchi,ma anche tecnicamente più forti: <strong>il</strong> problema– continua - si è riprodotto soprattuttosulla base <strong>del</strong> monopolio <strong>del</strong>la stampa, cheha finito per proclamare queste squadre diinteresse nazionale. Spingendo l’acceleratoresu di esse a svantaggio di altre, sisono create diverse fasce di tifo. Questo aPORTE DA INTERNIAVVOLGIBILIIn alluminio,legno,PVC,acciaio.VariecolorazioniSu misuramotorizzazionianche su teligià esistentinoi non piace e abbiamo deciso di scrivereuna storia che rende vivo, ricco ed emotivamentepiù interessante <strong>il</strong> calcio. La regioneToscana, ma soprattutto la Fiorentina– conclude Savorelli - hanno fatto tantosotto questo punto di vista”.LA MASSIMA QUALITÀ ARTIGIANALE ED ARTISTICAAL SERVIZIO DELLA TUA CASADETRAZIONE FISCALE DEL 55%• ALLUMINIOe legnoOTTIMO ISOLAMENTOTERMICOLavorazione con design personalizzatoMM 65-70-80-90ad arganoe motorizzateda esternoNOVITA’TENDE BORDATEVia G. Giolitti, 26 - Firenze Tel. 055.6504680 Fax 055.650610537/C.G.- laccate,microforate,metallizzateSU MISURA999636


38 Dicembre 2009sport nel <strong>quartiere</strong>L’INTERVISTA. A tu per tu con Matteo Marini, presidente <strong>del</strong>la Compagnia <strong>del</strong> Lupo RossoQuelli che ridanno vita al MedioevoLorenzo MossaniMatteo Marini è <strong>il</strong> presidente <strong>del</strong>laCompagnia <strong>del</strong> Lupo Rosso,un’associazione fiorentina di rievocazionistoriche che ogni annopartecipa a più di trenta manifestazioni in Toscana,in Italia e nel mondo. Lontani da ideologiepolitiche, religiose e senza alcun fine d<strong>il</strong>ucro, i membri di questa compagnia di venturasono uniti da una passione per la storia e per <strong>il</strong>Medioevo. Marini, in arte “Santiago”, raccontacon passione <strong>il</strong> loro impegno e svela quanto lavoroe quanta fatica si celano dietro a un combattimentodi scherma storica.Com’è nata questa passione?È nata un po’ per scherzo e un po’ per caso: abbiamounito la voglia di fare qualcosa di diversoalla nostra passione per le rievocazioni storiche,così abbiamo fondato la Compagnia.<strong>Il</strong> vostro approccio e le vostre attività sonocambiati nel tempo?Sì, mano a mano che abbiamo iniziato a parteciparealle manifestazioni, abbiamo iniziato aprendere la cosa più sul serio. Nel tempo siamocresciuti come numero e come organizzazione,grazie anche all’incontro con la Compagnia <strong>del</strong>Lupo Passante.Qual è la vostra peculiarità?L’attenzione per i particolari: prepariamo da sol<strong>il</strong>e nostre armature, usiamo spade vere (anche sesenza punta e f<strong>il</strong>o), studiamo le mosse rigorosamentesu libri antichi, abbiamo tende ed attrezzatureche riproducono l’accampamento medievale,e ognuno di noi incarna un personaggio.Qual è <strong>il</strong> suo personaggio e come lo ha scelto?Qualche anno fa ho fatto <strong>il</strong> Cammino di Santiagoe proprio in onore di quell’esperienza ho de-Due volte a settimana, in una palestra a due passi dallo stadio, c’è un gruppodi amici che prepara armi, armature e combattimenti che diventano la veraattrazione di molte rievocazioni storiche in Toscana, in Italia e nel mondoMatteo Mariniciso di rappresentare quel pellegrino: Santiago.Cos’è per lei una rievocazione storica?È un grande spettacolo medievale che ti permettedi diventare un personaggio storico per tutta ladurata <strong>del</strong>la rievocazione. Per 3 o 4 giorni puoiessere quello che vuoi!Ce n’è una che ricorda in maniera particolare?Quella che tre anni fa abbiamo realizzato a Strasburgo,al Parlamento Europeo.Rispetto ai combattimenti, cosa può dire?È un onore poter rievocare e praticare la veraarte marziale italiana: la scherma storica. Moltinon sanno che <strong>il</strong> nostro Paese ha una lunga tradizionedi combattimenti. Nel Medioevo eravamotemutissimi, al punto che Napoleone emise <strong>il</strong>divieto di intraprendere duelli e combattimenticon gli italiani.Come li preparate?C’è una parte teorica che si basa sullo studio ditesti antichi come <strong>il</strong> ‘Floss duellatorum’. Dopodiché,in palestra (in via Manara, ndr) affiniamola duellistica, perché usando armature ed armivere (una spada pesa qualcosa come 3-4 kg) civuole una buona preparazione atletica.Perché consiglierebbe di partecipare?Per conoscere la vera arte marziale italiana, lascherma storica, ma soprattutto per entrare a farparte di un gruppo affiatato come <strong>il</strong> nostro, unaCompagnia che comprende persone di ogni etàe ceto sociale unite da un’unica passione: le rievocazionistoriche.AMBULATORI DELLA MISERICORDIA DI FIRENZES.R.L - IMPRESA SOCIALEVIALE DEI MILLE N.32 • FIRENZENUMERO UNICO 848.812221PER PRENOTAZIONI ON LINE www.ambulatori.firenze.itDIRETTORE SANITARIO: DR. VINCENZO MARRASORARIO DI APERTURA:TUTTI I GIORNI FERIALI DALLE 8.30 ALLE ORE 19.30E IL SABATO DALLE ORE 8.30 ALLE ORE 12.30IL SERVIZIO INFERMIERISTICO DI INIEZIONI INTRAMUSCOLARI SI EFFETTUADAL LUNEDÌ AL SABATO DALLE ORE 08.00 ALLE ORE 10.00PER TUTTE LE SPECIALISTICHE OCCORRE PRENOTARE LA VISITAGLI APPUNTAMENTI VERRANNO DATI PER IL GIORNO RICHIESTO DISPONIBILEIN ORDINE PROGRESSIVO RISPETTO ALL’ORARIO DI INIZIO DELLA SEDUTAAGOPUNTURADr. Rosa Di Lernia Venerdì Dalle 09.30 alle 12.00ALLERGOLOGIA E IMMUNOLOGIADr. Stefano Turchini Giovedì Dalle 17.15 alle 18.30CARDIOLOGIADr. Fabrizio Lucà Martedì Dalle 17.00 alle 19.30Sabato Dalle 10.00 alle 12.00CHIRURGIADr. Riccardo Gattai Lunedì Dalle 15.00 alle 15.40DERMATOLOGIADr. Stefania Bellandi Lunedì Dalle 13.00 alle 15.00Martedì Dalle 08.30 alle 10.30Dr. Cesare F<strong>il</strong>ippeschi Venerdì Dalle 15.00 alle 18.00Dr. Giuseppe Barbati Martedì Dalle 18.00 alle 19.00Dr. Giulia Marioti Lunedì Dalle 18.00 alle 19.00Dr. Francesca Gonnelli Mercoledì Dalle 10.30 alle 13.30Dr. Carmela Cozza Mercoledì Dalle 17.00 alle 18.40Giovedì Dalle 14.00 alle 16.30Sabato Dalle 08.30 alle 10.00Dr. Luca Salimbeni Giovedì Dalle 09.30 alle 12.15Dr. Cristina Lucin Lunedì Dalle 14.30 alle 16.00Venerdì Dalle 10.30 alle 12.10ENDOCRINOLOGIA – DIETOLOGIADr. Olga Bartolini Lunedì Dalle 08.30 alle 13.00Venerdì Dalle 13.00 alle 14.00(solo endocrinologia)Dr. Gabriele Parenti Sabato Dalle 10.00 alle 12.00Ogni 15 giorni Giovedì Dalle 17.00 alle 19.00GASTROENTEROLOGIADr. <strong>Il</strong>aria Giangrandi Mercoledì Dalle 17.30 alle 18.30Dr. Beatrice Paoli Mercoledì Dalle 15.45 alle 17.00GERIATRIADr. Federico Mayer Giovedì Dalle 18.00 alle 19.35GINECOLOGIADr. Anna Didona Martedì Dalle 14.00 alle 16.30Dr. Ida Cristina Pieraccini Mercoledì Dalle 13.30 alle 14.30Giovedì Dalle 17.00 alle 18.00Dr. Donatella Nannoni Venerdì Dalle 12.30 alle 14.30Dr. Valentina Pontello Lunedì Dalle 16.00 alle 18.00MEDICINA GENETICAProf. Renato Guazzelli Mercoledì Dalle 10.00 alle 12.00NEUROLOGIADr. Paola Ragghianti Martedì Dalle 11.30 alle 13.00OCULISTICADr. Saverio Matteini Giovedì Dalle 14.00 alle 16.30Dr. Dario Di Salvo Lunedì Dalle 12.00 alle 15.00Dr. M.Antonietta De Giovanni Lunedì Dalle 09.00 alle 11.30Martedì Dalle 08.30 alle 11.00Venerdì Dalle 14.30 alle 18.30Ogni 15 giorni Giovedì Dalle 17.15 alle 18.45Dr. Maria <strong>Il</strong>aria Legnaioli Lunedì Dalle 15.30 alle 18.00Dr. Luigi Vitale Martedì Dalle 15.00 alle 18.00Dr. Elena Desideri Mercoledì Dalle 08.30 alle 12.30Dr. Francesco De Saint Pierre Giovedì Dalle 08.30 alle 12.30Dr. Laura Bardi Venerdì Dalle 09.15 alle 12.00Dr. Claudia Ponchietti Mercoledì Dalle 15.00 alle 17.15Dr. Francesco De Gaetano Sabato Dalle 09.00 alle 12.00ORTOPEDIADr. F<strong>il</strong>ippo Poccianti Lunedì Dalle 13.00 alle 14.15Mercoledì Dalle 15.00 alle 16.15Dr. Leonardo Sacchi Mercoledì Dalle 12.00 alle 13.45Giovedì Dalle 08.30 alle 11.00Dr. Paolo Donati Lunedì Dalle 08.45 alle 11.00Venerdì Dalle 12.00 alle 14.00Dr. Eros Bruno Mercoledì Dalle 09.00 alle 10.30OTORINOLARINGOIATRIADr. Ferriero Gennaro Lunedì Dalle 17.30 alle 19.00Sabato Dalle 08.30 alle 10.00Dr. Chiara Cavicchi Lunedì Dalle 11.00 alle 13.00Venerdì Dalle 16.30 alle 18.30Dr. Geri Toccafondi Martedì Dalle 10.00 alle 11.15Mercoledì Dalle 14.00 alle 15.30Dr. Tommaso Savino Martedì Dalle 15.00 alle 16.10Dr. Att<strong>il</strong>io Alonzo Venerdì Dalle 08.30 alle 10.00Giovedì Dalle 12.00 alle 13.30Dr. Marco Lazzeri Mercoledì Dalle 18.00 alle 18.45Dr. F<strong>il</strong>ippo Pontone Giovedì Dalle 15.00 alle 16.45Dr. Susanna Dallai Mercoledì Dalle 08.30 alle 10.00PEDIATRIA E CHIRURGIA PEDIATRICADr. Giovanni Grisolia Lunedì Dalle 16.00 alle 17.00Giovedì Dalle 11.00 alle 12.00PNEUMOLOGIADr. Alessandro Romeo Martedì Dalle 09.00 alle 10.00PSICOLOGIA - PSICOTERAPIADr. Claudia Bricci Venerdì Dalle 09.00 alle 10.30Dr. Lisa Alessandri Martedì Dalle 13.00 alle 15.00UROLOGIADr. Pierluigi Sangiovanni Martedì Dalle 18.00 alle 19.00ALTRE PRESTAZIONI - INIEZIONI INTRAMUSCOLARIDal lunedì al Sabato Dalle 08.00 alle 10.00


PROVINCIADI FIRENZEcdev@cdev.it<strong>Il</strong> progetto è stato realizzato nell’ambito<strong>del</strong> programma ELISA e finanziato dal P.O.R.E.


40 Dicembre 2009IL PERSONAGGIO. A tu per tu con <strong>il</strong> rugbista <strong>del</strong> Giunti Marcelo SegundoUna stella “made in Argentina”Carlo MarroneMarcelo Segundo è uncampione a 360°, bastavederlo giocare o lavorare.Trovare <strong>il</strong> momentogiusto per intervistarlo non è fac<strong>il</strong>e.Deve allenarsi con la prima squadra,istruire gli Under 17, preparare gliUnder 20 e poi, per non farsi mancareniente, gestire <strong>il</strong> Rugby Pub, dove èsempre sorridente nonostante qualchevolta affiori la stanchezza.Marcelo, <strong>il</strong> campionato è cominciatoalla grande: quali sono le prospettive<strong>del</strong> Giunti?E’ un campionato strano. Siamo unaformazione giovane e nelle prime giornateabbiamo collezionato tanti punti,che ci serviranno nel proseguo <strong>del</strong>lastagione. La società ha deciso di puntaresulle ‘mele green’ mescolandolealla vecchia guardia. Infatti, nell’ultimapartita a M<strong>il</strong>ano, abbiamo fatto esordiredue under 20.Parliamo <strong>del</strong>la sua carriera: dove sivede in futuro?A Firenze, senza dubbio. Dopo avervinto <strong>il</strong> mondiale U21 con l’Argentina,sono venuto qua ed ho imparatol’italiano (l’accento fiorentino è notevolmentemarcato, ndr). Mi sono sentitocome adottato. Negli ultimi anni <strong>il</strong>movimento <strong>del</strong> rugby si sta evolvendomolto velocemente, quindi vedo buoneprospettive.Anche a Firenze sta accadendo questo?La nostra città in primis. Prima eravamouna società satellite, adesso siamoi primi in Toscana in molte categoriee la scuola-rugby cresce a vista d’occhio.Le poche vittorie <strong>del</strong>la Nazionalehanno fatto conoscere al grande pubblicola nostra disciplina, ma alla finedi quest’ondata di notorietà dovremoessere bravi a non dissipare quello cheè successo.<strong>Il</strong> Giunti, oltre a dimostrare di sapergiocare bene a rugby, ha mostratoun grande cuore. Ci può raccontare<strong>del</strong> gemellaggio con l’Aqu<strong>il</strong>a?Lo scorso apr<strong>il</strong>e, dopo <strong>il</strong> devastanteterremoto in cui ha perso la vita un giovaneche poteva essere uno di noi, cisiamo chiesti come potevamo aiutarequella popolazione. Alla fine abbiamoinviato 13 camion pieni di materiale eorganizzato partite tra le due società. Anovembre erano qui 35 abruzzesi venutia ringraziarci, è stato molto emozionante.Lei è tifoso <strong>del</strong>la Fiorentina e amicodi molti calciatori: cosa ne pensa <strong>del</strong>lastagione?Soprattutto con i sudamericani, Vargase Cast<strong>il</strong>lo, ho un bel rapporto. <strong>Il</strong> gruppoè cresciuto molto, quest’anno ci toglieremo<strong>del</strong>le soddisfazioni.Sogni per <strong>il</strong> futuro?Creare una bella famiglia felice con lamia fidanzata.Questa dichiarazione farà strapparei capelli a molte sue fan. Vannodi moda i calendari dei rugbisti: aquando quello di Segundo?La storia <strong>del</strong> sex-symbol è stata inventatadagli amici, sono una personamolto fe<strong>del</strong>e. Per <strong>il</strong> calendario… maidire mai!IL PUNTO. <strong>Il</strong> volley gigliato alla riscossaLa pallavolo fiorentinaprova a tornare grandesportome una fenice, la pallavolo fiorentina sta spiccando nuovamente <strong>il</strong> volo.CDopo sei anni di “anonimato”, <strong>il</strong> made in Florence vuol tornare grande. Condue strade completamente diverse: lo spirito di gruppo che sta facendo gran<strong>del</strong>a Cpf da una parte, e <strong>il</strong> talento cristallino <strong>del</strong>le singole che sta facendo volare<strong>Il</strong> Bisonte dall’altra. <strong>Il</strong> vertice <strong>del</strong>la classifica era impensab<strong>il</strong>e soprattutto per <strong>il</strong>Rifredi 2000 all’inizio <strong>del</strong>la stagione: poche stelle, <strong>Il</strong>aria Ranieri a parte, e tantebuone giocatrici che col sudore e <strong>il</strong> lavoro in palestra sono riuscite ad iniziare <strong>il</strong>campionato con ben quattro vittorie consecutive. La formichina di Firenze, comunquevada <strong>il</strong> 2010, ha già messo molti punti in cassaforte e per una neopromossaquesto vale quasi quanto una promozione. Tanto <strong>del</strong> merito va attribuitoalla giovane allenatrice Barbara Biagi, sempre molto scrupolosa a preparare lepartite, anche quelle sulla carta considerate “fac<strong>il</strong>i”. Ma per lei le partite fac<strong>il</strong>i nonesistono, solo così si riesce a volare alti con un budget limitato. Voltiamo pagina etroviamo l’Azzurra, rosa composta da stelle che ha solo un obiettivo: salire in A.Francesca Vannini, Simona Di Tomaso, Annalisa Guerrini, S<strong>il</strong>via De Fonzo sonosolo alcuni nomi, ma tutta la squadra allestita da Elio Sità e da Gino Mazzi è dabrividi. E’ la stessa Annalisa Guerrini, nata nella provincia fiorentina, a descriverequesto momento: “Per noi ora è importante pensare ad impostare un buon lavoroin palestra, visto che abbiamo potenziale e, soprattutto, trovare sicurezza. Credoche ci sia <strong>del</strong> buon margine – analizza la centrale - però porre obiettivi molto altipuò risultare <strong>del</strong>eterio, quindi lavoro, testa bassa e pedalare!”. Le fa eco S<strong>il</strong>viaDe Fonzo: “Dobbiamo dimostrare tutto, sulla carta non si vincono i campionati”.Parole che stemperano l’entusiasmo intorno alla squadra di coach Pietro GiacomoBuoncristiani. Dulcis in fundo <strong>il</strong> Firenze Volley, nel campionato masch<strong>il</strong>e di B2,che sta cercando di far tornare Firenze in una categoria importante. /C.M.


sportIL LIBRO. L’affascinante e diffic<strong>il</strong>e storia <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e <strong>del</strong>la Sierra Leone cresciuto a FirenzeLeonard Bundu, una vita “in tensione”41Lorenzo MossaniUna vita in tensione quella diLeonard Bundu, <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>e campione<strong>del</strong>l’U.E. dei pesi Welter,nato in Sierra Leone, ma che siè affermato tramite la nob<strong>il</strong>e arte a Firenze,città natia <strong>del</strong>la madre. La sua affascinantee diffic<strong>il</strong>e storia di uomo e di campioneè stata raccontata in un libro dal titolo“In tensione, la storia di Leonard Bundu”,dalla giornalista sportiva Michela Lanza(Romano Editore, 17,50). Ed è stata raccontatacon semplicità, con una spontaneae scorrevole scrittura. Una storia romanzataper narrare l’infanzia di Bundu in SierraLeone, quando, bambino, viveva la vita“povera ma bella” <strong>del</strong>la sua terra e respiravala natura che era presente intorno a sécome fosse la cornice di un quadro, insiemealla sua immancab<strong>il</strong>e banda di amici.Una storia per raccontare le difficoltà diuna guerra civ<strong>il</strong>e toccata con mano da unancora giovanissimo Bundu, “rifugiatosi”definitivamente con la sua famiglia nelcapoluogo toscano da dove, poi, è iniziatala sua meravigliosa scalata ai palcoscenici<strong>del</strong>la boxe. L’autrice racconta dettagliatamentele più belle emozioni <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>efiorentino, dal d<strong>il</strong>ettantismo alla Nazionalecon <strong>il</strong> c.t. Patrizio Oliva (che ha curato anchela prefazione, ndr), fino ad arrivare allegrandi vittorie da professionista. Una verae propria scalata ricca di aneddoti divertentie simpatici che rispecchiano <strong>il</strong> caratteregenuino di Leonard Bundu. <strong>Il</strong> libro offre,inoltre, un interessante spaccato in cui siracconta <strong>il</strong> legame tra <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>e e la sua cit-PREMI. <strong>Il</strong> “Provincia per lo Sport” alla marciatrice fiorentina d’adozione<strong>Il</strong> successo di Elisabetta Perronel Premio 2009 “La Provincia per lo Sport”Iè stato assegnato ad Elisabetta Perrone,marciatrice di Camburzano, fiorentinad’adozione, essendo residente da oltrevent’anni nel capoluogo toscano. Atletaazzurra di grande temperamento, ha vintoi Giochi <strong>del</strong> Mediterraneo nel 1997 e haconquistato la medaglia d’argento ai Campionati<strong>del</strong> mondo di atletica leggera nel1995 sulla distanza dei 10 km marcia, oltrea quella di bronzo ad Edmonton 2001. Seipartecipazioni ai campionati <strong>del</strong> mondo diatletica leggera, dal 1993 al 2003. Oltre allaPerrone, alla quale è stata data la Medagliatà, Firenze, oltre ad approfondite interviste alla sua compagna che nedescrive l’uomo e <strong>il</strong> padre, al suo maestro Boncinelli, che non si limitaa raccontare i pregi <strong>del</strong> suo allievo, ma che mette in evidenza, quasicome un padre, anche i suoi difetti, al cognato Piero Pelù che raccontaun Leonard “Cobra”, a due campioni <strong>del</strong> calcio come Mutu e Toni, chenon hanno perso l’occasione di assistere ad un incontro <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e daldoppio passaporto. Un libro, “In tensione”, in cui non manca niente,neanche un dizionario per spiegare la nob<strong>il</strong>e arte: un capitolo dal titolo“<strong>Il</strong> dizionario <strong>del</strong>la boxe” in cui viene raccontata al lettore la terminologia<strong>del</strong>la nob<strong>il</strong>e arte. Un modo come un altro tramite <strong>il</strong> quale l’autriceha cercato di rendere la giusta visib<strong>il</strong>ità ad uno sport antico ed affascinantecome <strong>il</strong> pug<strong>il</strong>ato. Infine, la c<strong>il</strong>iegina sulla torta: una bellissimagalleria fotografica che ritrae <strong>il</strong> campione fiorentino dall’infanzia alring, grazie a preziose foto concesse dall’album di famiglia <strong>del</strong> pug<strong>il</strong>e,ma grazie anche alla professionalità <strong>del</strong>la fotografa Michela Comisso,che ha messo la sua arte a disposizione <strong>del</strong>la storia di Leonard Bundu,un campione <strong>del</strong> quale Firenze può andare solo fiera.d’Oro <strong>del</strong>la Provincia di Firenze, sono statipremiati Fabio Caldarelli, atleta <strong>del</strong>la lottagreco–romana, e due giovani che si sonoparticolarmente distinti nel corso <strong>del</strong>l’anno:Ann Caroline Danielsen, studentessa eatleta particolarmente meritevole e PaoloMercatelli, studente e atleta di grande valore,<strong>il</strong> nuotatore Luca Germano, un’altramarciatrice, M<strong>il</strong>ena Megli, Giovanni Notarnicola,educatore sportivo e fondatore diA.N.I.M.A. Come ogni anno, la Provinciaha premiato anche le società centenarie <strong>del</strong>territorio. Quest’anno la Asd Fortis Juventus1909 e la Ssd Reggello 1909. /S.S.NUOTO E PALLANUOTO. Un consorzio per FirenzeÈ nata la Florentia Waterpolol nuoto e la pallanuoto a FirenzeIvoltano pagina. E’ nato, infatti,<strong>il</strong> consorzio Florentia Waterpolo,formato da Rari Nantes Florentia,Fiorentina Nuoto e FiorentinaWaterpolo, per creare sinergie frai tre sodalizi per quanto riguardala gestione di impianti, gli aspettiorganizzativi, i rapporti con leistituzioni, la promozione e l’immaginee <strong>il</strong> reperimento di risorse.Con l’assegnazione a ciascuna<strong>del</strong>le società <strong>del</strong>la gestione di una<strong>del</strong>le piscine comunali, Bellariva,San Marcellino, Stadio ArtemioFranchi, è venuto meno <strong>il</strong> principaleostacolo all’accordo: la disponib<strong>il</strong>itàdi spazi acqua per l’attivitàagonistica. Verrà, di fatto,ristab<strong>il</strong>ito l’equ<strong>il</strong>ibrio nel nuotoe nella pallanuoto fiorentina conl’impegno di ciascuna società inspecifici settori, evitando sovrapposizionitecniche che in passatohanno portato a d<strong>il</strong>uire <strong>il</strong> potenzialedi risorse <strong>del</strong>la nostra città.Alla Rari Nantes Florentia <strong>il</strong> compitodi riportare ai massimi livellinuoto e pallanuoto masch<strong>il</strong>e, laFiorentina Nuoto curerà <strong>il</strong> settorenuoto e una seconda squadra dipallanuoto masch<strong>il</strong>e. La FiorentinaWaterpolo sarà ovviamenteconfermata leader nella pallanuotofemmin<strong>il</strong>e di massimo livello.Obiettivo dichiarato dei presidenti<strong>del</strong>le tre società, Andrea Pieri perla Rari Nantes Florentia, AlessandroBenvenuti, Ad <strong>del</strong>la FiorentinaWaterpolo, e Fabio Frandi,presidente <strong>del</strong>la Fiorentina Nuoto,quello di riportare Firenze ai verticiinternazionali sia nel nuotoche nella pallanuoto, visto che inpassato, grazie a queste società,sono arrivati titoli italiani, mondialie olimpici, oltre ai più recentiscudetti: <strong>del</strong>la Fiorentina Nuotonel 1994 e <strong>del</strong>la Fiorentina Waterpolonel 2007, quando la squadravinse anche la Coppa Campionieuropea. /Simone Spadaro


42 Dicembre 2009lettereInviaci le tue lettere aredazione@<strong>il</strong>reporter.itLettere e segnalazioni:tutto su www.<strong>il</strong>reporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma ancheveri e propri articoli scritti dai lettori.Tutto questo ed altro ancora sul portalewww.<strong>il</strong>reporter.it. Tutte le lettere che nontrovano spazio in queste pagine sarannopubblicate sul sito. E poi spazio aicommenti e alle vostre opinioni“GIOVANI ED ESERCITO,IL MIO PENSIERO”Egregio Direttore,leggendo l’articolo “Tra i giovani parte lacorsa all’Esercito” a firma <strong>del</strong> giornalistaMatteo Francini mi sento in dovere, inqualità di Volontario in Ferma PrefissataQuadriennale, di esprimerLe a riguardo<strong>il</strong> mio rammarico. Nell’articolo si evince<strong>il</strong> concetto di “bisogno di lavoro” e nonla vera motivazione legata alla quantitàdi arruolamenti sempre più crescenti: <strong>il</strong>valore verso la Patria. Proprio quel valoreessenziale che spinge i giovani a presentaredomanda presso i centri di arruolamentoed a mettere in discussione <strong>il</strong>proprio futuro. Una vera e propria “vocazione”che induce i giovani ad abbracciare<strong>il</strong> valor di Patria per la salvaguardia<strong>del</strong>le libere Istituzioni, a rinfrancare queivalori che ormai si ascoltano solo dallavoce dei nostri nonni che hanno vissutola realtà propria di quel Valor di Patria.E’ vero, può sembrare strano, ma sentireparlare i giovani d’oggi di valor di patriaaccappona la pelle, in questo mondodove si vive di fut<strong>il</strong>ità e di genitori semprepiù accondiscendenti, forse per dareai propri figli quello che in gioventù nonhanno avuto o che hanno ottenuto lottando,è diffic<strong>il</strong>e pensare, alla luce di questo,che esistono giovani che giurano fe<strong>del</strong>tàfino all’estremo sacrificio, è diffic<strong>il</strong>evedere i propri colleghi rientrare in Patriacon <strong>il</strong> tricolore sulle loro bare e ascoltarei genitori definirli Eroi. Non voglio, Direttore,strumentalizzare le disgrazie succedutein questi ultimi tempi che hannocolpito la nostra Italia, ma non condividol’equiparazione tra <strong>il</strong> sacrificio <strong>del</strong>la vita ela crisi che avvolge l’Italia. Non penso chela vita di una persona valga un posto d<strong>il</strong>avoro e tantomeno è diffic<strong>il</strong>e accettarela necessità di mettere in conto la morteper 800 euro al mese con vitto e alloggiopagato. Non penso che l’aumentodegli arruolamenti vada cercato nella crisi,proviamo a cercalo nei sani valori chefortunatamente ancora oggi esistono espingono molti giovani d’Italia a lasciarei propri affetti sia umani che materiali epartire verso mete lontane, consapevoliche nella maggior parte dei casi saràdiffic<strong>il</strong>e ritornarvi definitivamente. Micreda, Direttore, io sono un m<strong>il</strong>itare <strong>del</strong>Sud e ormai sono sette anni che rinuncioad una stab<strong>il</strong>ità ma periodicamente<strong>il</strong> mio domic<strong>il</strong>io si sposta per tutta l’Italia,<strong>il</strong> tutto per poter assolvere ai compiti chelo Stato mi prefigge di realizzare, non èfac<strong>il</strong>e ritornare a casa dopo quattro mesie ascoltare solo la voce dei fam<strong>il</strong>iari pertelefono. Tutto questo l’ho fatto e continueròa farlo perché sono fiero <strong>del</strong>la divisache i nostri nonni indossavano consacrificio e che mi onoro di indossare.Auspico che questo mio pensiero possaessere pubblicato in risposta alle considerazionipubblicate dalla Sua spettab<strong>il</strong>etestata giornalistica.Cordialità,Francesco Gent<strong>il</strong>eCaporal Maggiore VFP4 DelegatoNazionale <strong>del</strong> Co.Ce.R. EsercitoSpettab<strong>il</strong>e Caporal Maggiore,la ringrazio per la sua lettera, che ho moltoapprezzato. Tra l’altro, in questo caso, direttore<strong>del</strong>la testata e autore <strong>del</strong>l’articolo coincidononella mia persona. Apprezzo molto,e sinceramente, la passione che emergedalle sue parole per la strada che ha sceltodi intraprendere, e come cittadino nonposso che essere grato a lei e alle migliaia dialtri uomini e donne per la scelta di vita e d<strong>il</strong>avoro che avete compiuto, di cui certo nonignoro i sacrifici, i rischi e le difficoltà. E sonoanche sicuro (e rinfrancato) di quello che leisostiene, e cioè <strong>del</strong> fatto che sia principalmentela “vocazione” ad indurre i giovaniad arruolarsi. Ma, tutto questo, non volevaassolutamente essere messo in discussionedal nostro articolo, quantomeno nelle sueintenzioni. Quello che volevamo semplicementemettere in luce era <strong>il</strong> fatto che inToscana si sia assistito, nell’ultimo periodo,a un sensib<strong>il</strong>e aumento <strong>del</strong>le richieste di arruolamentoda parte dei giovani, fenomenoche - come è emerso da un nostro colloquiocon alcuni rappresentanti <strong>del</strong>l’Esercito- può essere in parte ricondotto anche allacrisi e alla difficoltà dei giovani di trovarelavoro (e nell’articolo infatti si specifica “almenoin parte”). Ma questo non significaassolutamente che, alla base di tutto questo,non ci sia quella che lei chiama “vocazione”,senza la quale - aggiungo - ritengosia diffic<strong>il</strong>e, se non impossib<strong>il</strong>e, per un giovanefare questa scelta. Nell’articolo, peraltro,si sottolinea come la difesa <strong>del</strong>la Patria ela salvaguardia <strong>del</strong>le Istituzioni - e quindi <strong>il</strong>valore che viene loro riconosciuto - siano icapisaldi <strong>del</strong>la missione di ogni m<strong>il</strong>itare. Perconcludere, quello che voleva essere messoin luce dall’articolo era <strong>il</strong> “notevolissimoincremento <strong>del</strong>le domande”, per usare leparole <strong>del</strong> Colonnello da noi intervistato,registrato in Toscana (terra storicamentemeno “generosa”, rispetto al Sud Italia, pernumero di arruolamenti), a cui - proprioperché avvenuto molto rapidamente e inun particolare periodo storico come quelloche stiamo vivendo - abbiamo cercato didare una spiegazione. Senza - le assicuro -aver mai pensato di mettere in discussione<strong>il</strong> valor di Patria che certo non può mancarea chi sceglie di arruolarsi .M.F.PISTE CICLABILI, DIRITTI E INSULTIBuongiorno!Vorrei ringraziarvi per l’articolo sulle pisteciclab<strong>il</strong>i apparso sull’ultimo numero <strong>del</strong>larivista. Purtroppo, però, sull’argomentoresto molto, molto pessimista. Come exdiplomatico, negli ultimi dieci anni hogirato un po’ tutto <strong>il</strong> mondo e vissutoin moltissime città dove i pedoni cheattraversano sulle strisce sono rispettatie hanno la precedenza. A Firenze, dovevivo da più di un anno, mi trovo benissimo.Purtroppo, però, ogni volta chedevo attraversare la strada sento di rischiarela vita, perché quasi nessuno èdisposto a fermarsi. Per non parlare diquando pedalo sulle piste ciclab<strong>il</strong>i! Automob<strong>il</strong>i(e purtroppo anche i pedoni)le invadono di continuo e buona parte<strong>del</strong>le persone a cui faccio notare che lapista è riservata ai ciclisti mi rispondonoin molto inut<strong>il</strong>mente maleducato, anche(e soprattutto) quando hanno tortomarcio, mandandomi senza troppi complimentia quel paese. Non ho richiesteo proposte particolari, perché ormai misono rassegnato alla mia dose quasi quotidianadi prevaricazioni e di insulti. Peròè un vero peccato che, su questo punto,questa splendida città non sembri in gradodi allinearsi alle sue sorelle nob<strong>il</strong>i <strong>del</strong>resto d’Europa. Almeno questo lasciatemelodire!Cordiali saluti,Valerio ParmigianiLUNGARNO COLOMBO,“PERICOLO PER I CICLISTI”Spett. Redazione,poiché la percorro tutti i giorni per andarea lavoro, segnalo che la pista ciclab<strong>il</strong>esituata a Firenze nel lungarno Colomboproveniente dal Teatro Tenda Saschall indirezione <strong>del</strong> centro cittadino laddove siimmette nella via che percorre <strong>il</strong> Ponteda Verrazzano, lo fa senza alcuna segnalazionepreventiva mediante un improvvisoe normale scalino <strong>del</strong> marciapiede,senza alcuna discesa o altro di inclinato,con grave pericolo di caduta per chi arriviin velocità e non sia a conoscenza <strong>del</strong>lasituazione. Sarebbe invece importanteindispensab<strong>il</strong>erealizzare in quel puntouna discesa o deviare la pista a lato versola discesa già esistente ma ut<strong>il</strong>izzata esegnalata solo per i pedoni. Altrimentiquantomeno sarebbe necessario avvertire<strong>del</strong>l’improvviso pericolo i ciclisti, concartelli o segnalazioni dipinte a terra. Facciopresente quanto sopra per segnalarea chi ne è competente la carenza descrittaper provvedervi conseguentemente.Lettera firmata“PEDONALIZZAZIONE DEL DUOMO,LA MIA PROPOSTA PER IL BUS 23”Invio alcune considerazioni riguardo lapedonalizzazione di Piazza Duomo e leconseguenti ripercussioni sul trasportopubblico. Abito nel Quartiere 3 di Gavinana:premetto che sono favorevole allapedonalizzazione di Piazza Duomo, siacome scelta urbanistica, sia come sceltaecologica e che ut<strong>il</strong>izzo da tempo <strong>il</strong> trasportopubblico urbano, ritenendolo unodei migliori mezzi collettivi ed ecologici,insieme a tutta la mia famiglia che ut<strong>il</strong>izzal’autobus o la bicicletta per recarsi allavoro od a scuola. In particolare segnaloche, per quanto riguarda la linea Ataf n°23, le ripercussioni sono particolarmentepesanti. <strong>Il</strong> percorso d’andata dalla zona diPiazza Gavinana alla Stazione SMN nonpresenta grosse criticità, anche se sonoaumentati i tempi di percorrenza, ma inlimiti ragionevoli. La criticità si presentainvece nel percorso dalla Stazione SMNverso la zona di Piazza Gavinana; in questocaso <strong>il</strong> percorso si è notevolmenteallungato, sono previste ben 10 fermatein più rispetto al precedente percorso equindi i vecchi tempi di percorrenza (circa20 minuti) sono aumentati raddoppiando,quando va bene, se non addiritturatriplicando (ho impiegato anche un’oraper percorrere i circa 5 ch<strong>il</strong>ometri da SMNa Gavinana). Nel tratto in oggetto, questalinea è stata completamente stravolta,poiché l’autobus percorre Via <strong>del</strong>l’Agnoloe Via <strong>del</strong>l’Oriuolo (strade peraltro moltostrette e con auto in sosta che rallentano<strong>il</strong> percorso), per poi passare comunqueda Piazza Duomo e riprendere <strong>il</strong> vecchiotragitto in Via <strong>del</strong> Proconsolo. Peraltro sitratta di una linea urbana importante,che percorre un tragitto molto lungo. Se,per <strong>il</strong> giusto completamento <strong>del</strong>la pedonalizzazionedi Piazza Duomo, si penalizzachi ha scelto <strong>il</strong> trasporto pubblicocome mezzo di spostamento, d<strong>il</strong>atandotempi d’attesa e percorrenza, si rischia didisincentivare l’ut<strong>il</strong>izzo <strong>del</strong>l’autobus ed <strong>il</strong>passaggio a mezzi privati. Mi auguro chesi tratti di un periodo di rodaggio e checomunque siano considerate e valutatele segnalazioni degli utenti. A tale proposito,nello spirito di una critica costruttiva,mi permetto di avanzare la seguenteproposta: far percorrere all’autobus n° 23alcune strade alternative, già ut<strong>il</strong>izzate inpassato in occasione di transiti provvisori,ad esempio da Piazza Beccaria, anzichépercorrere Via <strong>del</strong>l’Agnolo, seguire la direttriceLungarno <strong>del</strong>la Zecca Vecchia- Biblioteca Nazionale – Corso Tintori– Ponte alla Grazie, che consente comunquedi avvicinare molto l’utenza alcentro storico, ma contenendo i tempi dipercorrenza. D’altronde credo che vi sial’intenzione di collegare la parte <strong>del</strong> centrostorico con bussini elettrici. Questo èsolo un esempio, ma potrebbero essereindividuate altre soluzioni.S.B.VIA DEL PODESTA’,IL DIBATTITO PROSEGUESpett.le <strong>Reporter</strong>,ho letto <strong>il</strong> vostro articolo di ottobre e lelettere di reclami <strong>del</strong> numero di novembre.Capisco benissimo che con <strong>il</strong> sensounico in via <strong>del</strong> Podestà, istituito in via“provvisoria” lo scorso anno a febbraio, gliabitanti ci abbiano guadagnato in s<strong>il</strong>enzioe tranqu<strong>il</strong>lità. E’ diventata infatti quasiuna strada privata! Mi riferisco in meritosoprattutto alla parte centrale <strong>del</strong>la via,cioè quella dal cimitero verso le DueStrade transitata ora solo dai suoi abitanti.Tale provvedimento era dovuto, pare,all’istituzione di un’incongrua sistemazione<strong>del</strong>la Zcs (come faceva r<strong>il</strong>evare un vostrolettore) che prevedeva solo posti peri residenti e non quelli a rotazione veloce


lettere(solo alle Due Strade) e ad un riferimentoall’attuazione <strong>del</strong> codice <strong>del</strong>la strada.<strong>Il</strong> provvedimento di senso unico verso <strong>il</strong>Galluzzo ha creato per molti abitanti <strong>del</strong>lastrada e <strong>del</strong>la zona grandi disagi nellamob<strong>il</strong>ità, drammatica nelle ore di punta,con lunghe code ai tre semafori che bisognasuperare per raggiungere la città.Code, intasamento, tempi enormementeallungati e inquinamento. Obbiettivamentela via <strong>del</strong> Podestà è troppo lungaper ridurla ad un senso unico tanto piùche ci sono aree commerciali, <strong>il</strong> Galluzzoe le Due Strade di cui con questo provvedimento,una è satura e l’altra perdeun notevole numero di clienti. Inoltre cisono una casa di riposo con andirivieni diambulanze, due scuole, Bed&Breakfast equanto altro e tutti allungano di qualchek<strong>il</strong>ometro i loro spostamenti in un’area incui gli sbocchi sono fortemente intasatiinvia la tua segnalazionealla nostra redazioneredazione@<strong>il</strong>reporter.itISOLOTTO, QUANDO IL PROBLEMA E’ L’ECCESSIVA VELOCITÀGent<strong>il</strong>e Redazione,vorrei segnalare un disagio che dura da anni, anche a nome di tanti altri cittadini abitantiall’Isolotto. La via Libero Andreotti, dirizzone di strada che porta dalla piazza<strong>del</strong>l’Isolotto e dalla passerella sull’Arno fino alla rotonda <strong>del</strong> viale Talenti e al viale Nenni(strade di vastissimo traffico), è percorsa giorno e notte da una moltitudine di veicoliche la percorrono anche a 80 km/h, creando apprensione e disagio soprattutto percoloro che si immettono in via Andreotti da via Boccioni. Chiederemmo in particolare(e non credo sia una richiesta esosa...) due cose:a) che vengano tolti almeno due posti macchina nella via Andreotti all’incrocio con viaBoccioni, che obbligano chi si immette nella strada a occupare metà <strong>del</strong>la carreggiataper vedere bene chi sopraggiunge da sinistra, con evidente pericolo per tutti;b) che vengano messe le strisce pedonali <strong>del</strong> tipo “rialzato”, come ormai è quasi dappertutto,al fine di contenere le velleità agonistiche <strong>del</strong>le auto, ma soprattutto di moltimotorini e motociclette.Spero che questo appello possa essere raccolto da qualcuno che “può” fare qualcosa...Renzo LullaGent<strong>il</strong>e signor Renzo,raccogliamo con piacere <strong>il</strong> suo appello e pubblichiamo la sua lettera, invitandochi – come dice lei - “può fare qualcosa”, ovvero coloro che sono addetti a questocompito, a venire quantomeno a controllare la situazione nella strada di cui leiparla. Quello <strong>del</strong>l’eccessiva velocità è un problema che riguarda purtroppo moltestrade cittadine, soprattutto quelle che, essendo lunghe e dritte, “incoraggiano”(ovviamente a torto) auto e motociclisti a spingere maggiormente sull’acceleratore,dimenticando i limiti di velocità e <strong>il</strong> fatto che vi sia un motivo preciso se sonostati istituiti anche in quelle vie. Le strisce pedonali rialzate rappresentano certo unincentivo a decelerare per auto e moto, e possono quindi senz’altro rappresentareuna buona soluzione per aumentare la sicurezza di pedoni e non solo – così comelo sono tutti i mezzi ed i dispositivi finalizzati a ridurre la velocità sulle strade cittadine– ma ciò che ritengo più importante, l’obiettivo che le istituzioni – e non soloa Firenze – devono in ogni modo raggiungere, è un cambiamento dei comportamentidi chi è al volante, un cambiamento nella mentalità dei conducenti. Correre esuperare i limiti di velocità è pericoloso, in ogni strada, per quanto priva di ostacoli erischi possa sembrare: è questo <strong>il</strong> messaggio che deve essere fatto passare. Con ognimezzo. Sennò finiremo – come spesso accade – per parlare di ogni singola stradae <strong>del</strong>la sua pericolosità soltanto dopo l’incidente di turno. Per questo, sempre nelnome <strong>del</strong>la sicurezza stradale, penso che le istituzioni debbano continuare a fardi tutto per affrontare e risolvere <strong>il</strong> problema <strong>del</strong>la viab<strong>il</strong>ità, che da anni colpiscenumerose zone di Firenze, con la tanto attesa entrata in funzione <strong>del</strong> tram e conl’incentivo <strong>del</strong>l’ut<strong>il</strong>izzo dei mezzi pubblici. Un automob<strong>il</strong>ista estenuato da trafficoe code è infatti – e sempre – un automob<strong>il</strong>ista più stanco e pericoloso, anche perla (sbagliata) idea di poter recuperare <strong>il</strong> tempo perso negli ingorghi schiacciando <strong>il</strong>piede sull’acceleratore nella prima strada trovata libera dal traffico. È un obiettivodiffic<strong>il</strong>e da raggiungere, certo, come lo è sempre quando si tratta di dover cambiarementalità e comportamenti ormai acquisiti. Ma è un obiettivo da raggiungere adogni costo. E, questo sì, di corsa.Matteo Francinidal traffico Ad ottobre l’assessore Matteiha fatto un’ispezione <strong>del</strong>la situazione ecosì ha fatto più volte in questi due anni<strong>il</strong> Presidente <strong>del</strong> Quartiere 3 Ceccarelli dame sollecitato. Altri consiglieri comunalidi vari schieramenti politici sono venutia visionare <strong>il</strong> problema . Tutti dicono che<strong>il</strong> problema sarà risolto ma ancora non sicapisce come. Attualmente noi abitanti<strong>del</strong>la parte finale di via <strong>del</strong> Podestà versole Due Strade che sopportiamo <strong>il</strong> maggiordisagio (nel mio immob<strong>il</strong>e c’è unb&b che ha un notevole danno per l’arrivoe la partenza dei turisti, taxi che nonvogliono fare la corsa , aumenti enormi<strong>del</strong>la tariffa) avremmo raccolto moltefirme, circa 400, che chiedono <strong>il</strong> ripristino<strong>del</strong> doppio senso regolamentato dasemafori per l’alternanza <strong>del</strong> traffico oquanto meno un senso unico alternato.La lettera <strong>del</strong> Sig. Zei, cioè doppio sensoanche nella parte verso le Due Strade apartire dall’angolo di via Martellini puòessere una alternativa purché si tengaconto che <strong>il</strong> primo tratto di via Martellini(300 metri) necessita di un transitoalternato poiché è presumib<strong>il</strong>e che gliautomob<strong>il</strong>isti provenienti da Via S<strong>il</strong>vani,Impruneta la usino per raggiungere la viaSenese evitando la piazza Acciaiuoli. Faccioaltresì notare che ogni giorno capitadi incontrare auto e motorini che transitanoirregolarmente in doppio senso ascapito <strong>del</strong>la loro e nostra incolumitàCordiali saluti,Donatella Mei Gent<strong>il</strong>ucci“PULLMAN IN SOSTA, PROBLEMAANCHE IN VIA BARACCA”Buongiorno,volevo rispondere e dire la mia alla signora“fiorentina indignata” che hascritto sul Vs numero di Novembre 2009<strong>del</strong> problema “Bus turistici in sosta con<strong>il</strong> motore acceso”; ebbene cara signoranon è la sola che denuncia questa situazionenella nostra città, ci ho provatoanch’io con <strong>il</strong> Quartiere (io sono <strong>del</strong> Q5),con i vig<strong>il</strong>i, ho scritto ai giornali e poi conla venuta <strong>del</strong> nuovo sindaco dato che <strong>il</strong>precedente faceva “orecchie da mercante”ho esposto <strong>il</strong> problema; purtroppola mia voce tramite ma<strong>il</strong> o telefonate oincontri personali (con <strong>il</strong> solo Q5) non haavuto seguito e questo penso sia dovutoad una sola ragione e sempre la solita,<strong>il</strong> “dio quattrino”, perché questi autobusportano i turisti ed allora dobbiamotutti stare zitti perché portano soldi allacittà, ma dico e lo ribadisco, li portanosolo a determinate categorie danneggiando,come giustamente lei espone,<strong>il</strong> nostro ambiente cittadino; questo sistemadi fare io lo vedo nella mia zonae precisamente in via Baracca dove cisono diversi Hotel che sistematicamentequando ricevono i loro “clienti” e gli autobus,questi ultimi sia perché estate siaperché inverno lasciano i loro motori accesianche per 50 (cinquanta) minuti!!!!!,infischiandosene <strong>del</strong>l’ambiente; quandoci sono queste situazioni vedi passare ivig<strong>il</strong>i in pattuglia che tirano dritto comese avessero <strong>il</strong> “paraocchi” per non vedereperché oltre a questa situazione questiautomezzi si fermano in zone non consentiteper la “FERMATA” e per la “SOSTA”alla faccia dei pedoni che non riescononemmeno a camminare sui marciapiedi;inoltre restringono la carreggiata facendofare code nella suddetta strada; le hoscritto ed invito <strong>il</strong> <strong>Reporter</strong> a fare qualchecosa di concreto perché non so se lei neè a conoscenza che sul nostro territoriocomunale c’è una ordinanza <strong>del</strong> sindacoche vieta tale comportamento; l’ordinanzain questione è la nr 4636 <strong>del</strong> lontano20 Giugno 1996 quindi come vede giàallora avevano pensato di limitare taleinquinamento; l’ordinanza recita testualmente:DIVIETO DI SOSTA E FERMATACON MOTORE ACCESO. Ha mai sentito dimulte fatte a tal proposito? Io no; avevosuggerito anche questa ipotesi per rimpinguarele casse <strong>del</strong> comune e allo stessotempo sanare questa anomalia percercare di arginare questo fenomeno perarrivare a fare qualche blocco <strong>del</strong> trafficoin meno e non penalizzare sempre i cittadini.La saluto “fiorentina indignata” emi auguro che si risolva qualche cosa perquesto problema, ma se siamo solo noidure a dire e denunciare questa situazionela vedo dura...Costantino Giaquinto“NON SOLO BUS TURISTICI COLMOTORE ACCESO”43Gent<strong>il</strong>e redazione,vorrei fare riferimento all’intervento firmato“una fiorentina indignata” nell’ultimonumero circa i “bus turistici in sostacon <strong>il</strong> motore acceso”, la quale avrebbemotivo di indignarsi ancora di più sesapesse che, purtroppo, <strong>il</strong> malcostumedi mantenere gli autobus in sosta con<strong>il</strong> motore acceso non è prerogativa degliautisti dei bus turistici, ma anche dimolti loro colleghi <strong>del</strong>l’Ataf. Per fare unesempio, trovandosi la mia abitazione asoli 8 metri dal capolinea <strong>del</strong>la linea 14B(Niccolò da Tolentino), ho modo di registrarequotidianamente numerosissimesoste di 4-5, fino a 8-10 minuti (addiritturain un paio di occasioni quasi un quartod’ora!) con <strong>il</strong> motore acceso. Alla richiestadi spiegazioni avanzata ad alcuni autisti,ho ricevuto risposte molto sgarbate oppure,quest’estate, la giustificazione cheera necessario per raffreddare i veicolia gasolio. Peccato che lo stesso accada,contrariamente a quanto dichiarato, anchecon i veicoli a metano, che comunquesono meno di un terzo <strong>del</strong> totale<strong>del</strong> parco mezzi, con pesanti ricadutein termini di inquinamento. Nemmenoè una questione esclusivamente estiva,dal momento che nulla è cambiato daallora, al contrario sempre più frequentementesi assiste anche a lunghissimeaccelerate al massimo di giri durante lesoste, che quindi aggravano <strong>il</strong> problemaanziché ridurlo. A nulla è valso sporgerereclamo ad Ataf s.p.a. L’unica risposta, laprima, sollecitava le segnalazioni puntuali<strong>del</strong> numero <strong>del</strong>le vetture guidatedai responsab<strong>il</strong>i di tali <strong>il</strong>leciti (sì, perché aisensi <strong>del</strong>l’art. 157 <strong>del</strong> Codice <strong>del</strong>la Strada,c. 2 e 8, lasciare <strong>il</strong> motore acceso durantela sosta è passib<strong>il</strong>e di sanzione fino a155 euro, ma questo naturalmente nonconta nulla), benché dopo una decina disegnalazioni in tal senso si continua adudire solo un pesante quanto eloquentes<strong>il</strong>enzio. E’ stata inoltre realizzata unapetizione con la raccolta di firme di pressochétutti gli abitanti che si affaccianosulla rotonda di Via Aselli/Via Niccolò daTolentino, presentata all’assessore Mattei<strong>il</strong> 24 settembre scorso alla presenza di uningegnere Ataf. Entrambi hanno assuntol’impegno di trasferire <strong>il</strong> capolinea a qualchemetro di distanza, quantomeno inposizione equidistante dalle abitazioni,in una corsia preferenziale al centro <strong>del</strong>lapiazza, pronta da anni ma mai ut<strong>il</strong>izzata.Inut<strong>il</strong>e dire che, mentre la qualità <strong>del</strong>lavita nelle nostre abitazioni continua adessere affetta da rumore, smog e vibrazioni,siamo sempre in attesa di Godot.Francesco Rui Sacco


segnalazioni a redazione@<strong>il</strong>reporter.itLe mostreInnocente e calunniatoDal 6 dicembre al 28febbraioGabinetto disegni estampe degli UffiziNel quarto centenario <strong>del</strong>la mortela mostra Innocente e calunniato.Federico Zuccari (1539/40 –1609) e le vendette d’artistapresenta al pubblico i temi dipolemica e di vendetta che alcuniartisti, e in particolare FedericoZuccari, usarono per dichiararsiinnocenti a fronte di calunnie eingiustizie vere o presunte.Re per avventuraDall’11 al 16 dicembreV<strong>il</strong>la Bandini – SalaParadisoLa storia di Moris Benovsky,avventuriero slovacco chediventò re <strong>del</strong> Madagascar,accompagnata dalle bellissimefotografie di Alessanndro Boschi,che ha “rubato” le immagini piùcommoventi <strong>del</strong>l’isola ad est <strong>del</strong>continente africano.Artefatti preziosiFino al 31 gennaioMuseo degli argenti -Palazzo PittiA 45 anni dalla vittoria a Firenze<strong>del</strong> primo premio al ConcorsoNazionale di Oreficeria <strong>del</strong> 1964,Fausto Maria Franchi torna nelcapoluogo toscano con unamostra monografica al Museodegli Argenti di Palazzo Pitti. Giànel 2007 l’orafo romano avevavoluto legare <strong>il</strong> suo nome alMuseo degli Argenti, donandol’anello Triangoli segreti, la sp<strong>il</strong>laAffinità elettive e l’anello Oreperdute, opere entrate a far parte<strong>del</strong>la collezione permanente<strong>del</strong> Gioiello Contemporaneo <strong>del</strong>museo.L’oratorio di Santa Caterinaall’Antella e i suoi pittoriFino al 31 dicembreBagno a RipoliUna mostra d’eccezione in unluogo unico: l’Oratorio di SantaCaterina d’Alessandria a Bagno aRipoli, suggestivo gioiello immersonella campagna fiorentina, in cuiè custodito uno dei cicli pittoricimeglio conservati <strong>del</strong> trecentofiorentino ed opera di tre grandimaestri <strong>del</strong>l’epoca: Pietro Nelli,Maestro di Barberino e SpinelloAretino.Le porcellane di BettyWoodmannFino al 15 FebbraioMuseo <strong>del</strong>le porcellanePalazzo PittiTra le prestigiose porcellaneconservate alla Palazzina <strong>del</strong>Cavaliere trovano una appropriatacollocazione le creazioni colte efantasiose di Betty Woodman, invetrine appositamente integratecon l’allestimento <strong>del</strong> Museo.Le insolite porcellane di Sèvresrealizzate dall’artista, sconvolgonol’idea tradizionale di “corredo datavola apprezzato” con le loroforme imprevedib<strong>il</strong>i e l’intensitàe br<strong>il</strong>lantezza dei colori, senzatralasciare <strong>il</strong> bon ton ormaiconsolidato dei prestigiosi servitiamati dai regnanti.Robert MapplethorpeFino al 10 gennaioGalleria <strong>del</strong>l’AccademiaLe fotografie di Mapplethorpenel museo di Michelangelo, <strong>il</strong>tempio <strong>del</strong>la Forma. A 20 annidalla morte <strong>del</strong>l’artista, la Galleria<strong>del</strong>l’Accademia ne celebra <strong>il</strong>talento con una mostra di 91immagini per la prima voltaaccostate alla più emblematica<strong>del</strong>le icone rinascimentali. Lestudiate pose di Lisa, Lydia, Ken,Tyler, Thomas, Ajitto evidenzianoun procedimento costruttivodi tipo scultoreo e in tal sensorimandano al David e ai capolavori<strong>del</strong>la pittura fiorentina. Tra corpoumano e natura morta, due mondidialogano oltre <strong>il</strong> tempo, lo spazio,le culture.ConcertiLudovico Einaudi10 dicembreTeatro VerdiLudovico Einaudi, compositore epianista torinese, è oggi uno degliartisti più apprezzati e richiesti<strong>del</strong>la scena europea. La suamusica affonda le radici nellatradizione classica con l’innesto dielementi derivati dalla musica pop,rock, folk e contemporanea. Lesue melodie sono profondamenteevocative e di grande impattoemotivo. A colpire nel segno sonole melodie ondulatorie in continuomovimento, fra accelerazioniimprovvise e altrettanto subitaneesospensioni, mai così solari e‘positive’, in b<strong>il</strong>ico tra suoni classicie d’avanguardia, suggestionietniche ed elettronica. Dopo gliimpegni estivi, Ludovico Einaudipartirà in autunno per un nuovointenso tour europeo che toccherànumerose città tra cui Amburgo,Dublino, Parigi, Stoccolma, Londra,Lisbona, Berlino e Praga. <strong>Il</strong> rientroin Italia è previsto per dicembrequando sarà al Teatro Verdi diFirenze. Biglietti da 40 a 17 euro.Marta sui tubi10 dicembreViper TheatreSuperato <strong>il</strong> traguardo <strong>del</strong>le 80date tra ottobre 2008 e settembre2009, la band più amata dagliidraulici italiani terrà una serielimitata di performance poliartistichetra ottobre e iniziodicembre, emblematicamentedefinite “Arte sui tubi”. Ingresso:Biglietti: 13 euro + diritti diprevendita.Vinicio Capossela13 dicembreTeatro VerdiDopo <strong>il</strong> successo <strong>del</strong>la scorsastagione (due esauriti al TeatroVerdi a marzo), torna a granderichiesta Vinicio Capossela.<strong>Il</strong> tour è stato immaginatocome un concerto-spettacoloispirato ad una sorta di “circo<strong>del</strong>le stranezze”. L’allestimentoprevede, alle spalle <strong>del</strong>l’artista eai lati <strong>del</strong> palco, l’uso di side showbanners, di teli <strong>il</strong>lustrati e coloratiche mostrano le attrazioni, in uncontorno di luce da acquario elampadine da carnival, da lunapark. Vinicio (Pianoforti, Chitarre,Mighty Worluzter, Farfisa, Voci)sarà accompagnato sul palco damolti artisti tra cui ChristopherWonder (<strong>il</strong> mago de HumanPignata), Jessica Love-TheElastic Lady (mangiafuoco,bersaglio <strong>del</strong> lanciatore di coltelli)dai musicisti Glauco Zuppiroli(Contrabbasso e Ukulele), ZenoDe Rossi (Batteria e Grancassada banda), Vincenzo Vasi(Theremin, Vibrafono, Marimba,Glockenspielt, Campionatorie Piani Giocattolo), MauroOttolini (Susafono, Trombone,Bombardino e giocattoli), Ach<strong>il</strong>leSucci (Saxofono, Clarinette eclarinetto basso , giocattoli),Alessandro Stefana (Chitarra,Banjo, Elettronica, AutoHarp,slide guitar, ViolinArpa) e dagli“strumenti inconsistenti”. Traquesti troneggia la riproduzionedi un Mighty Wurlitzer, <strong>il</strong>“theater organ” indispensab<strong>il</strong>eaccompagnamento di ogniimpresa fantastica. Biglietti da 40a 20 euro.Eros Ramazzotti15 dicembreNelson Man<strong>del</strong>a ForumAnticipato dal primo singoloParla con me, è uscito Ali eradici <strong>il</strong> nuovo atteso album diEros Ramazzotti; undici canzoniinedite (più la bonus track Lindae <strong>il</strong> mare disponib<strong>il</strong>e solo suiTunes) caratterizzate da unrespiro sonoro internazionale.Con oltre 210.000 copie vendutein prenotazione, è già triplo discodi platino, consentendo quindiad Eros di essere tra i premiati(multi-platinum) ai prossimi WindMusic Awars, gli Oscar <strong>del</strong>laMusica Italiana. Prodotto da Erosche è anche autore dei testi conA<strong>del</strong>io Cogliati e <strong>del</strong>le musichecon Claudio Guidetti, Ali e radici è<strong>il</strong> suo undicesimo album di ineditie arriva a quattro anni dall’ultimo,“Calma apparente”. Da 65 a 30euro.Niccolò Fabi17 dicembreViper TheatreTorna a Firenze <strong>il</strong> cantantecapellone che ha fatto cantarel’Italia degli anni Novanta conla sua celeberrima “Capelli”.Niccolò Fabi arriva al Viper con unnuovo repertorio fatto di canzonimelodiche, arrangiate con lacura <strong>del</strong> cantautore, che fannoparte <strong>del</strong> suo ultimo album, “Soloun uomo”, uscito subito dopoaver partecipato alla scrittura<strong>del</strong>la colonna sonora <strong>del</strong> f<strong>il</strong>m“Come Dio comanda” di GabrieleSalvatores, tratto dall’omonimof<strong>il</strong>m di Niccolò Ammaniti. Biglietto15 euro + diritti di prevenditaConcert OperaClaudio BaglioniDal 20 al 23 dicembreTeatro VerdiSbarca a Firenze <strong>il</strong> mega eventofirmato Claudio Baglioni. Grandimusicisti sul palcoscenico e tantospazio per le sonorità pop careagli amanti <strong>del</strong> contante romano,capace di coinvolgere grandi epiccini.A teatroMolto rumore per nullaDal 15 al 20 dicembreTeatro <strong>del</strong>la PergolaDal palcoscenico <strong>del</strong> TeatroIndia all’Argentina tornal’allestimento <strong>del</strong>la celebrecommedia shakespeariana esitodi un laboratorio che GabrieleLavia ha tenuto con una ventinadi giovani attori. L’attenzionealle nuove generazioni e alteatro di domani che questospettacolo rappresenta è unobiettivo fondamentale che<strong>il</strong> Teatro di Roma si è datocome direttrice <strong>del</strong>la suaprogrammazione.La fortunacon la F maiuscolaDal 26 dicembreal 10 gennaioTeatro <strong>del</strong>la PergolaUn grande interprete <strong>del</strong> Teatronapoletano, Luigi De F<strong>il</strong>ippo,ripropone questa divertentecommedia che nel 1942 fuuno dei più clamorosi successi<strong>del</strong> Teatro Umoristico deicelebri fratelli De F<strong>il</strong>ippo. Untrionfo personale di Eduardoe Peppino che ne furono iprimi ed irripetib<strong>il</strong>i interpreti.Ispirandosi alla lezione di unpassato glorioso, oggi, conl’interpretazione e la regia diLuigi De F<strong>il</strong>ippo, lo spettacolotorna a risplendere di lucenuova. La fortuna con “la effemaiuscola” è quella inattesache capita al protagonista <strong>del</strong>lacommedia, un pover’uomoperseguitato da un destinoavverso e beffardo, che vedeall’improvviso <strong>il</strong>luminare lasua vita misera dall’arrivo diun’eredità che gli giunge daparte di un parente emigrato inAmerica.Carmen SuiteDal 5 al 24 dicembreTeatro ComunaleBellissima, magnetica, esoprattutto bravissima: èELEONORA ABBAGNATO,palermitana ma dall’età di 13 annicittadina <strong>del</strong> mondo, dal 2001Premiere Danseuse all’OpéraGarnier di Parigi ed unica italiananel prestigioso e superselettivotempio <strong>del</strong>la danza nella capitalefrancese. È a Firenze, Eleonora,dove aveva debuttato neldicembre 2006 con Coppelia diPolyakov, per interpretare conMaggioDanza, la Compagnia<strong>del</strong> Maggio Musicale Fiorentinodiretta da Vladimir Derevianko, laprotagonista di CARMEN SUITE,<strong>il</strong> balletto <strong>del</strong> coreografo cubanoAlberto Alonso sulle celebri pagineoperistiche di Bizet (eseguitedal vivo dall’Orchestra <strong>del</strong>Maggio diretta da Fabrizio MariaCarminati) in cui avrà al suo fiancol’eto<strong>il</strong>e Jean-Sébastien Colau,e che – in abbinamento con <strong>Il</strong>Campanello di Donizetti – andràin scena al Teatro Comunale dal5 dicembre, per arrivare con lerepliche fino a Natale.Gli eventiRegali in corte12 e 13 dicembreCorte genova – PratoDue giorni da dedicare alloshopping pre-natalizio con le ideeoriginali di Clot<strong>il</strong>de, Happy Books,Le chicche di Olivia, Deuda,Temi d’artemisia, Gastronomiatempestini, Sp’Osare e Aloe eWolf. Un mix di marchi ideatida giovani toscani si riunisconoper due giorni realizzando unavetrina d’eccellenza fatta di ideesimpatiche e uniche. Da nonperdere. Via genova, 17 – Prato.Concerto di Natale12 dicembrePalazzo DavanzatiSabato 12 dicembre alle ore 18<strong>il</strong> Museo di Palazzo Davanzatipresenterà <strong>il</strong> Concerto diNatale: “Coro vocale di musichetradizionali natalizie eseguitedal Coro <strong>del</strong> Duomo di Firenze.L’evento è offerto dal comitato perla rinascita <strong>del</strong> Museo di PalazzoDavanzati.


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