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Atti del Convegno Pro Loco di Breonio -Fumane di Valpolicella (VR ...

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Massimo Angelini [Ruralista ricercatore. Consorzio <strong>del</strong>la Quarantina - Genova - <strong>Pro</strong>motore<strong>del</strong>la campagna popolare per il riconoscimento <strong>del</strong>l'agricoltura conta<strong>di</strong>na e per la liberazione<strong>del</strong> lavoro conta<strong>di</strong>no dalla burocrazia ]- Buongiorno a tutti. Io e Chiara [dottoressa Chiara Basadonne, psicologa <strong>del</strong> lavoro,forestale, curatrice insieme al marito, <strong>del</strong>la versione informatica <strong>del</strong>la prima raccolta italianadegli alberi fruttiferi - Pomona italiana (Pisa 1817-1839 - <strong>del</strong> genovese Giorgio Gallesio ecoautrice <strong>del</strong> lunario agricolo <strong>del</strong>la Liguria, "Il Bugar<strong>di</strong>no"] siamo contenti degli amici checi hanno invitato. Non eravamo mai stati nel Veronese e quin<strong>di</strong> anche una bellaoccasione per guardare un nuovo pezzo d'Italia e <strong>del</strong> mondo rurale. Io faccio parte<strong>del</strong> Consorzio <strong>del</strong>la Quarantina non <strong>del</strong>la patata quarantina, perchè quarantina, da noi,è anche la fagiolana e anche la meliga, abbiamo anche il frumento. Quarantina ètutto ciò che, nel linguaggio dei conta<strong>di</strong>ni, è <strong>di</strong> breve ciclo e quin<strong>di</strong> ben si adatta danoi, all'agricoltura in montagna; poi vedo che all'interno <strong>del</strong>la nostra attività, c'è laconservazione <strong>di</strong> una particolare varietà <strong>di</strong> patata che è la Quarantina bianca, che è<strong>di</strong>ventata un po' la nostra ban<strong>di</strong>era, ban<strong>di</strong>era e occasione economica per i conta<strong>di</strong>niche la vendono a due euro al chilo, loro, ed è un bel prezzo! Non è alto, è un prezzogiusto, perché vuol <strong>di</strong>re il riconoscimento, fatti tutti i nostri conti, <strong>di</strong> 7 euro all'ora enoi abbiamo costruito questo prezzo, ragionando sul lavoro, sulle spese, emoltiplicando il tempo <strong>del</strong> lavoro per 7 euro, che è quello che fino a pochi anni fa sipagava a chi faceva la collaborazione domestica in casa, per chi faceva le pulizie, e<strong>di</strong>cendo che il conta<strong>di</strong>no non deve guadagnare <strong>di</strong> meno e su questa base abbiamofatto tutte le nostre somme ed è uscito il prezzo <strong>di</strong> 2 euro che abbiamo spiegato aGenova, intorno a Genova. E con pazienza la gente lo ha capito, tanto che ora, quasitutta la nostra produzione <strong>di</strong> Quarantina bianca è venduta su prenotazione. Quasiprima <strong>di</strong> essere cavata e non basta alla richiesta. Questo lo <strong>di</strong>co semplicemente persegnalare che esiste la possibilità <strong>di</strong> costruire un valore anche sulla produzione <strong>del</strong>leterre più povere, sulle terre più <strong>di</strong>fficili. Da noi le terre sono proprio povere, c'èscoglio e a volte non c'è lo spazio per lavorare neanche con la motozappa. Quello <strong>di</strong>cui vorrei parlarvi brevemente, è una proposta, è una proposta che ci si lavora dapiù <strong>di</strong> un anno e che ha dato vita all'inizio <strong>del</strong> mese <strong>di</strong> ottobre, a metà settembreanzi, a una campagna nazionale <strong>del</strong>la quale facciamo parte per ora, noi comeConsorzio, l'associazione Civiltà conta<strong>di</strong>na, la Rete Bioregionale, la Rete corrispondenze einformazioni rurali e non ultima l'associazione Antica Terra Gentile e speriamo che siaggiungano anche altri. La campagna è per il riconoscimento <strong>del</strong> lavoro deiconta<strong>di</strong>ni, <strong>del</strong> ruolo dei conta<strong>di</strong>ni e per liberare il lavoro dei conta<strong>di</strong>ni dallaburocrazia. Due parole, così si capisce bene, forse, ciò che vorrei <strong>di</strong>re ed è questo.Secondo la nostra normativa, oggi, i conta<strong>di</strong>ni, scusate, gli impren<strong>di</strong>tori agricoli cheora sono tutti impren<strong>di</strong>tori agricoli, che abbiano tanta terra come questo sagratoqua, come questo spazio o che ne abbiano per centinaia se non migliaia <strong>di</strong> ettari,sono soggetti alle stesse regole. Noi che lavoriamo in Liguria su terre gran<strong>di</strong> cometerrazzini, siamo soggetti alle stesse regole normative, alla stessa burocrazia, allestesse regole sanitarie <strong>di</strong> chi magari in Pianura Padana, fa il conta<strong>di</strong>no facendo

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