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Atti del Convegno Pro Loco di Breonio -Fumane di Valpolicella (VR ...

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partendo dalle singole esperienze. Voglio solo aggiungere un paio <strong>di</strong> cose, oltrequin<strong>di</strong> al tema istituzionale, burocratico, fondamentale, quin<strong>di</strong> le norme cheMassimo prima ha sinteticamente espresso. Secondo me, l'altro punto <strong>di</strong> enormelotta per la sopravvivenza <strong>del</strong>la nostra agricoltura è la <strong>di</strong>fesa, quella che chiamiamola <strong>di</strong>fesa dei semi. Ma non solo <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong> seme, intendo dai semi, dal piantino, dallalibertà <strong>di</strong> riprodurre sia i semi che i piantini, perchè senza <strong>di</strong> questo, l'autonomiaconta<strong>di</strong>na muore! Lo sappiamo, no, eppure siamo in una fase tremenda, io mi stoaccorgendo, non so se voi potete farlo, guardando i cataloghi <strong>di</strong> tutti i centri <strong>di</strong>sperimentazione pubblici, per esempio i centri <strong>di</strong> sperimentazione <strong>del</strong>le nuovevarietà frutticole, se voi andate a vedere, l'80% <strong>del</strong>le varietà che stannosperimentando sono protette da brevetto! Quin<strong>di</strong> il <strong>di</strong>scorso dei semi, oltre ariprodurre i semi in sè, liberi <strong>di</strong> prendere il seme <strong>di</strong> fagiolo e seminarlo, c'è unproblema <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere la libertà no, <strong>del</strong> vivente, quin<strong>di</strong>, in questo caso o <strong>del</strong> seme o<strong>del</strong>la piantina, perchè una volta che tutto sarà brevettato saremo fregati tutti, penso.In Piemonte ad esempio, ci sono esperienze e stiamo arrivando al parossismo, c'èuna varietà <strong>di</strong> mele che viene <strong>di</strong>ffusa a livello industriale, si chiama Ambrosia,l'Ambrosia, che è un brevetto <strong>di</strong> cui solo 2 aziende hanno la titolarità <strong>del</strong> brevetto.Questa pianta è stata sperimentata coi sol<strong>di</strong> pubblici in un centro <strong>di</strong> ricerca pubblico ei risultati sono tutti a favore <strong>del</strong>le due aziende che la hanno brevettata e loro la fannoprodurre, danno le piante a <strong>del</strong>le aziende agricole che stanno a questo gioco, ma conl'obbligo <strong>di</strong> contratto per cui, loro danno le piante ma gli agricoltori sono obbligati aconferire all'azienda tutto il prodotto, quin<strong>di</strong> non sono nè liberi <strong>di</strong> riprodursi lapianta, nè liberi <strong>di</strong> vendersi la mela, sono ormai l'anello tecnico <strong>di</strong> un meccanismoindustriale che sta impazzendo e molti agricoltori stanno a questo gioco, no!Soprattutto quelli che sono rivolti al mercato. Quin<strong>di</strong> questo tema <strong>del</strong>la libertà <strong>del</strong>seme, sintetizzata nel seme ma non è solo il seme, <strong>del</strong>la non brevettabilità!Continuare a mantenere specie che si possono produrre liberamente, secondo noi,non è una battaglia altamente meno importante e strategica <strong>di</strong> quella <strong>del</strong> <strong>di</strong>scorsoburocratico. L'ultima cosa, quin<strong>di</strong> spero che si crei un coor<strong>di</strong>namento, che si allarghila possibilità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>narsi. Volevo però dare una parte <strong>del</strong> mio spazio aun'esperienza che è nata da poco nel nostro Cuneese e <strong>del</strong>egata al tema dei mercaticonta<strong>di</strong>ni, sapete che in seguito alla legge, al decreto legge <strong>del</strong>la fine <strong>del</strong>l'anno scorso[Decreti attuativi: G.U. 30/12/97 - Legge n. 296 <strong>del</strong> 27/12/2006] a livello locale si puòchiedere <strong>di</strong> istituire questi benedetti spazi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta conta<strong>di</strong>na che se un tempo cisono sempre stati, adesso vengono introdotti in forma nuova, no. Devo <strong>di</strong>re cheanche qui c'è stata una caduta culturale, nel senso che qualcuno ha cominciato achiamarli farmer market. La legge non cita assolutamente questo termine, se lo èinventato qualcuno da qualche parte e questa è una brutta tendenza perchè tende adare un'immagine come <strong>di</strong>re...da supermarket, da logica, proprio industriale e soloin Italia succede, perchè i cosiddetti mercati conta<strong>di</strong>ni, negli altri paesi, in Francia, inInghilterra e in Germania, usano la loro lingua locale, non usano un'altra parola, no.Solo noi Italiani usiamo questa terminologia, però a Caraglio, nella nostra zona, ènata un'esperienza che secondo me è molto interessante, tanto che adesso verranno

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