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Atti del Convegno Pro Loco di Breonio -Fumane di Valpolicella (VR ...

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ora, una piccola azienda sparisce e va beh, c'è una situazione <strong>di</strong> crisi energetica, <strong>di</strong>riscaldamento <strong>del</strong> pianeta, eccetera <strong>di</strong> inquinamento e così via e nonostante questo,non si fanno <strong>del</strong>le politiche perchè l'agricoltura in questo, contrasti questicambiamenti nocivi, invece continuano a crescere le gran<strong>di</strong> aziende, i gran<strong>di</strong>allevamenti, le concentrazioni eccetera. Allora ci si chiede e si <strong>di</strong>ce ai ministri, cosadovrebbe fare la politica agricola comunitaria? Prima <strong>di</strong> tutto assicurare laalimentazione, assicurare l'alimentazione nel proprio territorio, non è tanto <strong>di</strong>re chel'agricoltura europea deve nutrire il mondo, come a volte i politici <strong>di</strong>cono, non devefare tante produzioni, aumentare la produttività per essere pronta a esportare iprodotti, no, deve nutrire qui, prima <strong>di</strong> tutto e deve invece permettere che anchenegli altri paesi, negli altri continenti si produca. Non sta a noi produrre per gli altrima rendere possibile la produzione dove c'è la fame, dove c'è l'autoconsumo. Oltreall'alimentazione c'è il <strong>di</strong>scorso <strong>del</strong>l'agricoltura come presi<strong>di</strong>o dei territori,<strong>del</strong>l'ambiente, <strong>del</strong>la bio<strong>di</strong>versità e tutto questo, no? E per far questo però, cosa civuole? Che l'agricoltura sia <strong>di</strong>ffusa in tutti i territori, che ci siano numerosi conta<strong>di</strong>ni,in ogni ambiente, non solo dove c'è facilità <strong>di</strong> coltivare. Allora, i conta<strong>di</strong>ni voglionoprodurre e vivere <strong>del</strong> proprio lavoro, non <strong>di</strong> contributi. Non essere dei beneficiati,così detti, perchè ci danno dei contributi. Che poi transitano dall'agricoltura, non èche si fermino lì! Transitano dall'agricoltura perchè si possa vendere a bassissimiprezzi, in modo che industria e commercianti possano comperare a bassi prezzi.Allora, favorire l'accesso alla terra , favorire l'accesso al cre<strong>di</strong>to. Favorire l'accesso allesementi non monopolizzate, quin<strong>di</strong> la possibilità <strong>di</strong> produrre le sementi nella propriaazienda e <strong>di</strong> venderle agli altri o <strong>di</strong> scambiarle. Ecco per fare questo però, ecco lapolitica agricola dove manca a volte, bisogna anche regolare le produzioni. Cioè leproduzioni non possono essere lasciate ad avere degli alti e bassi da un anno all'altrocon penurie o con eccessiva produzione perchè si sa che così i prezzi sono instabili,invece chi vive in agricoltura deve avere una garanzia <strong>di</strong> prezzi stabili. Per far questoallora bisogna regolare le produzioni, regolare le esportazioni e le importazioni.Non possono invaderci con prodotti che vengono da paesi dove l'agricoltura costameno perchè hanno gran<strong>di</strong>ssime estensioni, perchè sono supermeccanizzateeccetera e far abbassare i prezzi nelle nostre zone dove ci sono <strong>del</strong>le regole, ci sono<strong>del</strong>le superfici limitate eccetera. Quin<strong>di</strong> i <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> dogana non sono cose da eliminarema sono da attuare in modo intelligente. Logicamente nella stessa maniera noidobbiamo evitare <strong>di</strong> fare danni ai paesi terzi. Che stiamo facendo questi danni!Perchè tante volte esportiamo le nostre produzioni che sono sostenute, che possonoavere dei prezzi molto bassi perchè sono sostenute. Le man<strong>di</strong>amo in Africa dove iconta<strong>di</strong>ni non hanno le possibilità <strong>di</strong> produrre a prezzi bassi, inva<strong>di</strong>amo il mercato,<strong>di</strong>struggiamo quel tessuto <strong>di</strong> piccole aziende conta<strong>di</strong>ne che esistono in Africa e chenon possono più produrre, per cui sempre <strong>di</strong> più <strong>di</strong>vengono <strong>di</strong>pendenti da noi.Questo si chiama dumping con termine tecnico. Ecco dopo c'è il <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong>preservare il nostro ambiente. Anche lì, tante volte si favoriscono <strong>del</strong>le produzioni<strong>del</strong>la pianura ad esempio, mais trinciato, no? Con aiuti. Adesso, c'è il premio unicoche aiuta anche queste aziende a produrre gran<strong>di</strong> quantità <strong>di</strong> trinciato che dopo

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