un affitto agli Albanesi però poi lo sfruttamento è gestito dai <strong>Rumeni</strong>. E gliAlbanesi prendono una percentuale in alcuni casi” (int. 7).Così come si sono evolute le forme di reclutamento e quelle delracket della prostituzione, è cambiato anche il modo con cui leragazze vengono ricattate e costrette a prostituirsi. Il ricatto si fapiù stringente, ma anche molto più sottile. Meno evidente, nonsolo per le ragazze, ma anche davanti ad un tribunale nel caso diuna denuncia per sfruttamento della prostituzione. Questa evoluzionerende, tra l’altro, ancora più difficile per gli operatori aiutarequeste ragazze a prendere consapevolezza dello sfruttamento chesubiscono e della necessità di trovare dei percorsi per uscirne.“Noi ormai incontriamo circa un venti per cento di ragazze che sonoal di sotto dei 18 anni. Venti anche venticinque per cento, c’è un incremento.Troviamo ragazzine di 16, 17 anni sulla strada. Per queste,che probabilmente hanno una vita abbastanza disgregata allespalle, il problema è un problema di carattere morale. È difficile farcapire quanto possa essere degradante un’attività di questo generea una ragazzina di sedici o diciassette anni, il cui padre se va benein patria guadagna 60, 70 euro al mese quando a lei restano in manoanche 1000 euro al mese. Dice ma chi se ne frega, la vita la viviamooggi, quindi il nostro diventa un lavoro di accompagnamento moltopiù lungo, molto più graduale per costruire una personalità etica,una personalità morale, diventa molto più complicato. Mentre primaspesso erano...le vedevi picchiate, per venire via dalle botte ti aiutiamonoi. Adesso...-no, io guadagno bene facendo questo lavoro-,diventa veramente più difficile. Continua ad esistere la costrizione,perché poi loro ritengono di non essere sfruttate, ma chi le ha portatequa, e in genere sono sempre portate qua da qualcuno, preleva i dueterzi del loro guadagno, anche di più. Una ragazzina di 17, 18 annisulla strada guadagna al mese dagli 8 ai 10.000 euro, gliene lasciano1000 in tasca e con 1000 questa è ricchissima, manda a casa i soldi,magari ha un figlio di là e quindi lo può mantenere, sono tutti problemimolto difficili da risolvere da un punto di vista semplicementeetico.[...] “altre di loro invece hanno a casa una famiglia regolare,90
normale, col padre che lavora per 70, 80 euro al mese, alcune diloro addirittura hanno figli e quindi la loro attività, il loro lavoro èspesso votato a mandare a casa i soldi. Quando colloquiando con loroabbiamo ragazze che hanno a casa per esempio un figlio...ovviamentemandare a casa i 600, i 700 euro al mese vuol dire rendere la famiglia,il proprio bambino, ma anche le sorelle o un fratello da far studiaremolto più sereni e quindi paradossalmente queste che sono le ragazzepiù equilibrate, sono anche quelle più difficili da far venire via. Perchéhanno questo impegno morale...se io non riesco a guadagnare lo stesso,cosa faccio i miei là? Io guadagno, loro non sanno cosa faccio qua,io smetto di fare questo lavoro, non ho più modo di mandare a loro queisoldi. E allora continuo a farlo” (int. 10).“Sono delle furbizie, delle maglie molto strette che mettono intornoa queste ragazze. A volte sono talmente strette che è più facile farlesaltare. A volte sono fatte con molta intelligenza, parlo degli sfruttatori,che danno quella finta libertà...tipo ragazzina di 16 anni contelefono in mano, pantaloni magari belli che le piacciono, il piercingcome le nostre ragazzine. Qual’è il massimo per una ragazzina di16 anni? È essere come gli altri. E essere come gli altri non vuoldire essere prostituta o studente, vuol dire avere il telefono in manoe il jeans bello. È qui è la società che è così. [...].Anche perché poimolto spesso per le Rumene lo sfruttatore si configura anche comeil fidanzato della ragazza. Quindi non è solo lo sfruttatore, ma è ancheil fidanzato. Per cui ci sono queste forme di dipendenza alla equali magari le ragazze sono anche abituate da modelli familiari.Mio padre che menava da quando avevo due anni mia madre mentrebeveva per me è normale. È molto labile questo senso della normalità.Quindi lui diventa il fidanzato e lì entra in gioco il fare domandealla ragazza, capire se la ragazza lo riconosce come tale oppure no.Cioè tipo –Ho il fidanzato, sono innamoratissima, lui mi ama-, la vediche è innamorata, allora cerchi di farla riflettere, di dire ma scusa...Perché comunque è uno strumento di ricatto più forte, l’amore, ioti amo, poi magari da un punto di vista di coppia gli fanno il regalino,mettono in atto un copione, tutta una serie di cose che figuratiche quasi non hanno dietro una famiglia è uno strumento più forte91
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