agazza, soprattutto la ragazzina, è più difficile che la faccia se nonha delle relazioni privilegiate con qualcuno che la fa sentire più importante,che la fa sentire tutelata. Di certo questo non avviene in unaretata o in un’azione di un secondo. Va beh, con alcune ragazze siamoriusciti anche a raggiungere dei buoni risultati, si sono sottratte altraffico, hanno fatto un percorso in comunità. È chiaro che l’idealesarebbe non l’imposizione ma la presa di coscienza”.L’abbassamento dell’età delle ragazze dipende da una maggiordomanda da parte della clientela?“Una maggior domanda e l’inefficienza dei servizi. Un giorno un’Albanese,uno sfruttatore albanese che aveva accompagnato la suaragazza dal medico, per venire a verificare che effettivamente laportassimo dal medico, si è presentato davanti a me e abbiamo cominciatoa chiacchierare. E abbiamo chiacchierato un po’, ognunonel proprio ruolo. E ad un certo punto gli ho detto –Senti, scusa,toglimi una curiosità, ma come mai questa attività viene svolta cosìin modo forte in Italia?- e questo col ghigno sulla faccia, ridendomiin faccia dice –Ma, noi operiamo dove ci lasciano operare- quindi, èchiaro che...perché a <strong>Bergamo</strong> abbiamo sulla strada sulla Dalminealmeno 50 o 60 minorenni? È tutto regolare? È tutto normale? Quindiil giro delle minori qua a <strong>Bergamo</strong> è determinato sicuramente da unadomanda, perché se no non ci sarebbe guadagno, non ci sarebbemercato, sicuramente da una disattenzione da parte delle istituzioni,in modo assolutamente trasversale, che non investono in questo,e poi la maggior gestibilità delle minorenni, psicologica, mentale,rispetti una donna”.E i soldi che rimangono in mano a queste ragazze?“Pochissimi. Di solito per quanto riguarda le ragazze dell’Est parliamodi circa 1000 euro al mese, a fronte di un giro di affari di 10o 15.000 euro, più o meno. Tra l’altro le minorenni sono molto piùredditizie, nel senso che il numero di clienti con le minori è ovviamentemaggiore. La ragazza minore ha più clientela, si vede anchesolo passando sulla Dalmine, si va nelle zone dove ci sono quelle piùgrandine,ci si apposta un attimo, si vede in un’ora quanto si fermano,si va nei pressi di una minorenne si guarda quanti si fermano. È propriolampante. E qui tra l’altro si sfiora un discorso nel quale noi non88
intendiamo entrare a livello così specifico, ma c’è un rischio moltoforte che è quello della pedofilia. Comunque perché...perché nonpassa il concetto che è minorenne e che tu magari hai sessant’annie questa ce ne ha 15 o 14; passa il concetto che tanto la pago e quindiè prostituta e quindi è lecito. E quindi voglio dire, io non so doveandremo a finire se andiamo avanti così. E da qui torna il discorso:è assurdo che le istituzioni consentano che sui propri territori e soprattuttoche non si facciano carico. Un Comune con una situazione incui quotidianamente si trovano almeno 20 minorenni, è un’assurdità.Perché comunque in qualche modo se tu responsabile di quello chesta accadendo” (int. 7).Il rapporto delle attività di Melarancia e le analisi fornite dalleinterviste evidenziano come il racket composto da <strong>Rumeni</strong> sia inaumento e si stia sostituendo a quello albanese nella gestionedella prostituzione della donne bianche.“I <strong>Rumeni</strong>, ovviamente, entrando in Europa, ma anche prima...eraun paio d’anni che si stavano sostituendo agli Albanesi. Cosa succede?Gli Albanesi non è che demordano, solo che esercitano sempremeno lo sfruttamento della prostituzione diretta. Gli Albanesi hannolasciato lo spazio ai <strong>Rumeni</strong>, un po’ per lotte, un po’ per diritto dianzianità. Per cui loro prelevano dai <strong>Rumeni</strong> che sfruttano le ragazzeconcedendo a loro il loro territorio. Quindi in sostanza non ci sono piùle Albanesi, sono diminuite tantissimo le Albanesi, sono aumentatele altre ragazze dell’Est e ci sono sfruttatori albanesi che sfruttanoRumene, Bulgare, Ungheresi, soprattutto Moldave, Ucraine e i <strong>Rumeni</strong>che sfruttano le Rumene, le Moldave, le Ucraine. Molti Albanesipercepiscono dal Rumeno che gestisce le 4 o 5 e basta, non fannoaltro. I <strong>Rumeni</strong> in questo momento credo che sia prevalente la lorogestione diretta. Le strade sulle quali troviamo soprattutto le Rumenesono la Dalmine e la Dalmine-Villa D’Almè” (int. 10).“In alcuni casi i racket si associano. Ad esempio ci sono piazzole sulla Dalmine,sulla strada, che sono di proprietà di Albanesi e che vengono affittatiai <strong>Rumeni</strong> per sfruttarci poi le proprie ragazze, quindi i <strong>Rumeni</strong> pagano89
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