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Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006

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di gestire queste persone se vede che istituzionalmente non ci sonodelle risposte e in qualche modo non viene ostacolata la loro attivitàcriminale con un’azione un po’ più incisiva...e purtroppo però azionipiù incisive ci vogliono soldi. Nel senso che dalle forze dell’ordineall’associazione, noi va beh comunque continuiamo a fare il nostrolavoro, è chiaro che magari se potessero avere l’opportunità di farepiù uscite a settimana sul territorio invece che una magari raccoglieremmorisultati utili magari poi anche alle forze dell’ordine. Quindic’è un sistema che funziona. Tra l’altro questo dato, e qui serve un po’il confronto con altre città della Lombardia...noi partecipiamo ancheal coordinamento regionale delle unità di strada, dove abbiamo lapossibilità di incontrare tutte le altre unità di strada che operano nellealtre città lombarde e quindi avere un confronto con le altre realtàe solo a <strong>Bergamo</strong> appare questo fattore delle Rumene minorenni.Da nessun’altra parte, perché nelle altre zone appena vedono unapresunta minore la prendono e la accompagnano in comunità. Cosache qui anche dopo retate non accade. Escono articoli sui giornali incui c’è scritto che dicono che le minori sono state accompagnate incomunità e poi chiami tutte le comunità nel raggio di 100 km e nonsa niente nessuno. Per cui è un problema grosso, veramente grosso.C’entra poco con la nuova entrata in Europa. Il problema esisteva giàprima. Ossia prima era conveniente dichiarare di essere minore, inquanto se sei maggiorenne comunque vieni presa, portata in caserma,inviata in un Cpt se c’è posto, espulsa o processata nel caso in cuinon sia la prima volta. E condannata nel caso in cui ci siano dei precedenti.Come minore scattano degli obblighi: la comunità, la ricercadella comunità, magari fare uscire più uomini per accompagnarlaalla comunità, dove magari a volte la ragazza scappa, perché non c’èun lavoro di altro tipo, non il semplice lavoro di prendere e portare,ma un lavoro di costruzione, che da un lato spetta al sociale, a noi,che riusciamo a fare...con quello che Comuni e Provincia mettonoa disposizione ottimizziamo al massimo. Le forze dell’ordine ancheloro penso abbiano lo stesso problema: disponibilità di tempo, per cuinon hanno neanche il tempo di costruire delle relazioni di fiducia conle ragazzine. Anche perché poi sinceramente l’obiettivo delle forzedell’ordine è che la ragazza faccia una denuncia degli sfruttatori. La87

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