Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006

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09.07.2015 Views

la famiglia è conosciuta dal reclutatore, o dalla reclutatrice in alcunicasi, la minaccia che ha molto valore è quella –gli dico che tu sei unaprostituta-” (int. 07).Un’altro dato che emerge dal confronto tra i dati del 2005 e quellidel 2006 e tra quest’ultimi e quelli relativi al primo semestre del2007, che il coordinatore aveva sotto gli occhi al momento dell’intervista,è l’aumento del numero di minorenni sulla strada, ragazzeche non hanno nessun problema a dichiarare la loro vera età.E, fatto ancora più grave, la forte presenza di minorenni in stradaè una peculiarità tutta bergamasca: nelle altre città delle Lombardiai numeri sono più contenuti e gli interventi immediatamentesuccessivi alla segnalazione di una minorenne in strada.“Già segnalavo questo scandalo per cui in strada noi siamo pieni diminorenni che si dichiarano tali. Quindi i primi anni accadeva che leminori fossero presunte, quindi magari le vedevi però ti dicevano 18,19, per cui rimaneva comunque sempre il dubbio, da noi non verificabile.Perché solo la forza dell’ordine può andare a fare l’esame delpolso e quindi verificare quello che viene dichiarato. Nel nostro casopoteva venire il dubbio e quindi o ci mettevamo a fare segnalazioni aiosa, cosa che comunque non puoi fare perché comunque perché dicredibilità nel momento in cui una non è minore e quando c’è il realebisogno non escono magari. E adesso invece, ormai già da fine 2005,inizio 2006 abbiamo cominciato ad avere queste ragazzine rumene,tutte rumene per lo più, forse qualche Moldava, che si dichiaranosedicenni e diciassettenni serenamente, anche di fronte a controllidelle forze dell’ordine. E questo è uno scandalo. Abbiamo fatto anchedenunce attraverso giornali e articoloni su questo tema, sia per sensibilizzarela popolazione che per sensibilizzare i politici e i Comuni.Nel senso che questo fenomeno si concentra soprattutto sulla statale525, che è la Dalmine. Veramente, tu passi ed è uno scandalo...sono tutte...si vede e la loro età te la dicono. È assurdo che ci sianoComuni che non si fanno carico di questo problema o comunque chelo facciano minimamente. Questa cosa è scandalosa, nel senso che tirendi conto che è chiaro che la criminalità organizzata che si occupa86

di gestire queste persone se vede che istituzionalmente non ci sonodelle risposte e in qualche modo non viene ostacolata la loro attivitàcriminale con un’azione un po’ più incisiva...e purtroppo però azionipiù incisive ci vogliono soldi. Nel senso che dalle forze dell’ordineall’associazione, noi va beh comunque continuiamo a fare il nostrolavoro, è chiaro che magari se potessero avere l’opportunità di farepiù uscite a settimana sul territorio invece che una magari raccoglieremmorisultati utili magari poi anche alle forze dell’ordine. Quindic’è un sistema che funziona. Tra l’altro questo dato, e qui serve un po’il confronto con altre città della Lombardia...noi partecipiamo ancheal coordinamento regionale delle unità di strada, dove abbiamo lapossibilità di incontrare tutte le altre unità di strada che operano nellealtre città lombarde e quindi avere un confronto con le altre realtàe solo a Bergamo appare questo fattore delle Rumene minorenni.Da nessun’altra parte, perché nelle altre zone appena vedono unapresunta minore la prendono e la accompagnano in comunità. Cosache qui anche dopo retate non accade. Escono articoli sui giornali incui c’è scritto che dicono che le minori sono state accompagnate incomunità e poi chiami tutte le comunità nel raggio di 100 km e nonsa niente nessuno. Per cui è un problema grosso, veramente grosso.C’entra poco con la nuova entrata in Europa. Il problema esisteva giàprima. Ossia prima era conveniente dichiarare di essere minore, inquanto se sei maggiorenne comunque vieni presa, portata in caserma,inviata in un Cpt se c’è posto, espulsa o processata nel caso in cuinon sia la prima volta. E condannata nel caso in cui ci siano dei precedenti.Come minore scattano degli obblighi: la comunità, la ricercadella comunità, magari fare uscire più uomini per accompagnarlaalla comunità, dove magari a volte la ragazza scappa, perché non c’èun lavoro di altro tipo, non il semplice lavoro di prendere e portare,ma un lavoro di costruzione, che da un lato spetta al sociale, a noi,che riusciamo a fare...con quello che Comuni e Provincia mettonoa disposizione ottimizziamo al massimo. Le forze dell’ordine ancheloro penso abbiano lo stesso problema: disponibilità di tempo, per cuinon hanno neanche il tempo di costruire delle relazioni di fiducia conle ragazzine. Anche perché poi sinceramente l’obiettivo delle forzedell’ordine è che la ragazza faccia una denuncia degli sfruttatori. La87

la famiglia è conosciuta dal reclutatore, o dalla reclutatrice in alcunicasi, la minaccia che ha molto valore è quella –gli dico che tu sei unaprostituta-” (int. 07).Un’altro dato che emerge dal confronto tra i dati del 2005 e quellidel <strong>2006</strong> e tra quest’ultimi e quelli relativi al primo semestre del2007, che il coordinatore aveva sotto gli occhi al momento dell’intervista,è l’aumento del numero di minorenni sulla strada, ragazzeche non hanno nessun problema a dichiarare la loro vera età.E, fatto ancora più grave, la forte presenza di minorenni in stradaè una peculiarità tutta bergamasca: nelle altre città delle Lombardiai numeri sono più contenuti e gli interventi immediatamentesuccessivi alla segnalazione di una minorenne in strada.“Già segnalavo questo scandalo per cui in strada noi siamo pieni diminorenni che si dichiarano tali. Quindi i primi anni accadeva che leminori fossero presunte, quindi magari le vedevi però ti dicevano 18,19, per cui rimaneva comunque sempre il dubbio, da noi non verificabile.Perché solo la forza dell’ordine può andare a fare l’esame delpolso e quindi verificare quello che viene dichiarato. Nel nostro casopoteva venire il dubbio e quindi o ci mettevamo a fare segnalazioni aiosa, cosa che comunque non puoi fare perché comunque perché dicredibilità nel momento in cui una non è minore e quando c’è il realebisogno non escono magari. E adesso invece, ormai già da fine 2005,inizio <strong>2006</strong> abbiamo cominciato ad avere queste ragazzine rumene,tutte rumene per lo più, forse qualche Moldava, che si dichiaranosedicenni e diciassettenni serenamente, anche di fronte a controllidelle forze dell’ordine. E questo è uno scandalo. Abbiamo fatto anchedenunce attraverso giornali e articoloni su questo tema, sia per sensibilizzarela popolazione che per sensibilizzare i politici e i Comuni.Nel senso che questo fenomeno si concentra soprattutto sulla statale525, che è la Dalmine. Veramente, tu passi ed è uno scandalo...sono tutte...si vede e la loro età te la dicono. È assurdo che ci sianoComuni che non si fanno carico di questo problema o comunque chelo facciano minimamente. Questa cosa è scandalosa, nel senso che tirendi conto che è chiaro che la criminalità organizzata che si occupa86

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