Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006

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09.07.2015 Views

meni. Ed è nata intorno al ’99, iniziando a lavorare nel 2000. Dal 2000a oggi l’associazione si è sviluppata, oggi è sostanzialmente autonoma.L’attività era proprio quella di andare a contattare la prostituzionenei luoghi in cui avviene. E parliamo di prostituzione su strada e diprostituzione sfruttata. Quindi noi siamo dotati di un paio di autovetture,che escono ognuna due giorni alla settimana, con due uscitenotturne e due uscite diurne. Sulle autovetture c’è un operatore professionalee uno o due volontari. I luoghi di contatto sono soprattuttole due grosse direttrici della Francesca e della Dalmine, con presenzesulla Dalmine, Dalmine-Villa d’Almè, con presenze sulla Dalminesoprattutto di ragazze dell’Est, ivi compreso le Rumene, invece maggiorprevalenza, anche se non assoluta, delle ragazze nigeriana sullaFrancesca. Ragazze sfruttate ovviamente, l’incontro avviene con ildesiderio, il pretesto di fare due chiacchiere, portiamo d’estate dellebevande fresche e d’inverno delle bevande calde e vediamo un po’quali possono essere le loro esigenze. [...] La nostra sede è in BorgoPalazzo al 130, quindi nell’ex manicomio, attuale Asl e quindi diventaanche un pretesto, l’accompagnare loro, per poterle magari portarenella nostra sede, fare due chiacchiere, capire quale è il loro grado dicostrizione e vedere se si riesce a costruire con la rete che ci circondaun percorso di uscita. [...]” (int. 10).L’associazione, inoltre, organizza incontri e convegni pubblici e nellescuole, pubblica ricerche e organizza campagne informative nei Paesidi origine della tratta, per informare e sensibilizzare le comunitàlocali circa le problematiche legate allo sfruttamento prostituzionee alla tratta di essere umani. Questa attività viene svolta congiuntamentecon l’associazione Lule e con la Caritas diocesana 21 .“Beh nonostante che di queste cose ormai se ne parli sempre di più illivello di ignoranza del fenomeno è sempre uguale. C’è una specie difastidio a entrare nel merito della questione. E qui parlo soprattuttodal punto di vista maschile. E quindi nonostante si conosca benissi-21Melarancia Onlus, Relazione Attività 2006, articolo reperibile suwww.lamelarancia.org80

mo la situazione, quali sono le costrizioni e tutto non è facile. È perquello che abbiamo deciso di cominciare ad intervenire sui ragazzie sulle ragazze, perché certi valori sono apprezzati con spirito dicrociata in gioventù. E sono questi che devono rimanere. Sperandoche si capisca cosa vuol dire dare il cliente di una di queste ragazzenon volontariamente dedite alla prostituzione e quindi riuscire a capirequale è la differenza, riuscire a capire cosa vuol dire violentareanche solo pagando, anche solo prevaricando per capacità di censoe invece avere rapporti regolari, equilibrati. Se passa questo messaggioprobabilmente riusciamo ad avere qualche cliente sfruttatorein meno” (int. 7).A partire dai dati presentati dall’Associazione nella relazione dellesue attività per l’anno 2006 è possibile trarre alcune informazionisulle caratteristiche dello sfruttamento della prostituzione rumena.Nel corso del 2006 l’associazione ha realizzato 165 uscitetotali, di cui 81 notturne (dalle 22:00 alle 3:00) e 84 diurne (dalle14:00 alle 19:00). Le ragazze incontrate 22 nel corso di questeuscite sono 545, di cui 286 Africane, 106 Rumene, 48 Moldave,28 provenienti dall’Ex Unione Sovietica (Ucraina o Russia), 38 daaltri Stati dell’Est Europa (Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca,Grecia, Polonia, Lituania), 25 Albanesi,22 Sudamericane (donne otransessuali provenienti dall’Argentina, dal Brasile, dal Venezuelae dall’Uruguay), 4 Italiane e 8 di altra provenienza 23 . Cosa indicail dato relativo alle ragazze rumene? Esse sono aumentate o diminuiterispetto all’anno precedente? E quali sono le previsionia seguito dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea? Percapirlo bisogna fare attenzione ad alcuni elementi legati ai dati,come ha spiegato il coordinatore dell’associazione.22Il numero totale dei contatti è di 2355, di cui 1551 verso ragazzeafricane, 315 verso ragazze rumene, 145 verso ragazze provenientidall’Est Europa, 112 verso ragazze Moldave. 93 verso Albanesi, 84 versoragazze provenienti dall’Ex Unione Sovietica, 45 verso Sudamericane e10 verso ragazze italiane.23Melarancia Onlus, Relazione Attività 2006, articolo reperibile su:www.lamelarancia.org81

mo la situazione, quali sono le costrizioni e tutto non è facile. È perquello che abbiamo deciso di cominciare ad intervenire sui ragazzie sulle ragazze, perché certi valori sono apprezzati con spirito dicrociata in gioventù. E sono questi che devono rimanere. Sperandoche si capisca cosa vuol dire dare il cliente di una di queste ragazzenon volontariamente dedite alla prostituzione e quindi riuscire a capirequale è la differenza, riuscire a capire cosa vuol dire violentareanche solo pagando, anche solo prevaricando per capacità di censoe invece avere rapporti regolari, equilibrati. Se passa questo messaggioprobabilmente riusciamo ad avere qualche cliente sfruttatorein meno” (int. 7).A partire dai dati presentati dall’Associazione nella relazione dellesue attività per l’anno <strong>2006</strong> è possibile trarre alcune informazionisulle caratteristiche dello sfruttamento della prostituzione rumena.Nel corso del <strong>2006</strong> l’associazione ha realizzato 165 uscitetotali, di cui 81 notturne (dalle 22:00 alle 3:00) e 84 diurne (dalle14:00 alle 19:00). Le ragazze incontrate 22 nel corso di questeuscite sono 545, di cui 286 Africane, 106 Rumene, 48 Moldave,28 provenienti dall’Ex Unione Sovietica (Ucraina o Russia), 38 daaltri Stati dell’Est Europa (Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca,Grecia, Polonia, Lituania), 25 Albanesi,22 Sudamericane (donne otransessuali provenienti dall’Argentina, dal Brasile, dal Venezuelae dall’Uruguay), 4 Italiane e 8 di altra provenienza 23 . Cosa indicail dato relativo alle ragazze rumene? Esse sono aumentate o diminuiterispetto all’anno precedente? E quali sono le previsionia seguito dell’ingresso della Romania nell’Unione Europea? Percapirlo bisogna fare attenzione ad alcuni elementi legati ai dati,come ha spiegato il coordinatore dell’associazione.22Il numero totale dei contatti è di 2355, di cui 1551 verso ragazzeafricane, 315 verso ragazze rumene, 145 verso ragazze provenientidall’Est Europa, 112 verso ragazze Moldave. 93 verso Albanesi, 84 versoragazze provenienti dall’Ex Unione Sovietica, 45 verso Sudamericane e10 verso ragazze italiane.23Melarancia Onlus, Relazione Attività <strong>2006</strong>, articolo reperibile su:www.lamelarancia.org81

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