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Rumeni a Bergamo - Rapporto Immigrazione 2006

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portante nel settore delle costruzioni, corrono il rischio di esseresfruttati dai loro datori di lavoro e dai caporali che li ingaggiano e, diconseguenza, che sono particolarmente esposti al rischio di incidenti,anche gravi, nei cantieri dove lavorano. E che solo dando la dovutaattenzione a questo fenomeno così negativo che si può cominciarea combatterlo. Si potrebbe obiettare che alla situazione abbastanzapreoccupante che qui si contrappongono i dati circa le imprese contitolari rumeni, che lasciano invece intravedere una situazione positivaper quanto riguarda l’inserimento dei lavoratori rumeni nel tessutoeconomico e lavorativo italiano. I dati raccolti dall’OsservatorioRegionale per l’Integrazione e la Multietnicità 16 sulla Lombardia nel<strong>2006</strong> segnalano che il 7.1% degli uomini provenienti dall’Est Europasvolge un lavoro autonomo e l1,4% è un imprenditore. Ancora, secondoi dati elaborati dall’Osservatorio Politiche Sociali, Area immigrazione,della Provincia di <strong>Bergamo</strong>, su dati forniti da InfoCamerenel <strong>2006</strong> in provincia si contavano 146 ditte individuali con il titolaredi nazionalità rumena, contro solo 25 nel 2003. In quanto titolari diditte individuali sul territorio provinciale, i <strong>Rumeni</strong> si situano al terzoposto, preceduti solo da Marocchini e Albanesi. Eppure, almeno nelsettore delle costruzioni, è opportuno problematizzare questi dati,perché essi spesso nascondono situazioni differenti e passibili diessere meno positive di quello che si pensa.“Qualcuno rimane anche 3 mesi e poi va via. Lavora quei 3 mesi lì,poi torna un’altra volta. E poi ci sono anche quelli che...i <strong>Rumeni</strong> chehanno aperto le ditte, artigiani, ma non è che le aprono perché loropoi voglio aprirle, no, loro...non dico al 100%, però l’80% vengononon costretti, ma condizionati dal datore di lavoro. Dice –guarda ioho difficoltà a tenerti a lavorare con me, perché non apri tu un’attivitàdi artigiano?- questo io chiamo uno scaricamento di responsabilità,al posto che io devo pagare per te i contributi, allora io ti do lavoroe tu ti arrangi, o lo dichiari o non lo dichiari. È sempre evasione delfisco. A livello, per dire, contributivo questi tipi di lavoro non aiutanol’Italia. Aiutano forse quelli lì...usano anche i clandestini eh. Ci sono16www.ismu.it56

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